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View Full Version : Intelligenza artificiale e futuro del lavoro: servirà un reddito di base universale? Ne parliamo con Holger Mueller di Constellation Research


Redazione di Hardware Upg
18-07-2024, 16:10
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/data/intelligenza-artificiale-e-futuro-del-lavoro-servira-un-reddito-di-base-universale-ne-parliamo-con-holger-mueller-di-constellation-research_129015.html

La popolazione invecchia e si fanno sempre meno figli. E questo porterà a una grave carenza di lavoratori in alcuni ambiti. La soluzione? Farli svolgere a robot dotati di IA. E lasciare che l'IA generi a sua volta altre IA, sempre più efficienti, in grado di gestire le supply chain. Utopia o distopia?

Click sul link per visualizzare la notizia.

silvanotrevi
18-07-2024, 16:27
Il problema è che noi in Italia abbiamo una tradizione umanistica troppo forte e un patrimonio classico, storico, letterario e artistico invasivo, invadente, permeante e omnipresente che scoraggia i ragazzi dall'intraprendere percorsi di studio STEM, bombardandoci ogni giorno con la cultura classica greco-romana.

Ecco poi perché in troppi si iscrivono a lettere, giurisprudenza, conservazione dei beni culturali, filosofia e altre materie inutili che non danno sbocchi lavorativi, mentre le aziende ricercano oggi tantissimi ingegneri e informatici, sono pagati bene e hanno contratti stabili.

Pensate che dall' ultima prova nazionale ministeriale Invalsi è emerso che oltre il 60 percento degli studenti italiani non hanno nemmeno competenze elementari in matematica. Capre, capre, direbbe Sgarbi. :doh:

Io le toglierei proprio le facoltà umanistiche, visto che sono inutili nel mercato del lavoro. Se uno vuole se la legge nel suo tempo libero la divina commedia o un classico di Cicerone. Ma poi per il mio futuro e per il mio percorso di studi intraprendo qualcosa di utile e redditizio come una facoltà in informatica o chimica o economia. Tutti quelli che conosco laureati in facoltà umanistiche sono a spasso o lavorano nei call center o come commessi e baristi a nemmeno mille eur al mese, ovviamente precari

Miccia
18-07-2024, 17:45
Non si può pensare che il mondo giri solo attorno al lavoro e agli affari.
Le facoltà umanistiche serviranno sempre, a maggior ragione in Italia quelle collegate alla conservazione dei Beni Culturali.
Però io metterei decisamente un numero chiuso.
Vuoi studiare in simili facoltà? Valutiamo che della tua figura serviranno 1000 persone? Bene, numero chiuso per 1500 persone e tutti gli altri studino altro o si trovino un lavoro.

das
18-07-2024, 18:25
*

Doraneko
18-07-2024, 20:35
Se vuoi capire come saranno Paesi come l’Italia o la Germania in 20 anni, vai in Giappone

https://i.ibb.co/rdPzD33/snapshot.png

Comunque se è vero che un domani l'intelligenza artificiale ed i robot sostituiranno le persone, da domani sarebbe da fermare totalmente l'immigrazione, altrimenti ci portiamo in casa i disoccupati di domani.

Doraneko
18-07-2024, 20:37
Non si può pensare che il mondo giri solo attorno al lavoro e agli affari.
Le facoltà umanistiche serviranno sempre, a maggior ragione in Italia quelle collegate alla conservazione dei Beni Culturali.
Però io metterei decisamente un numero chiuso.
Vuoi studiare in simili facoltà? Valutiamo che della tua figura serviranno 1000 persone? Bene, numero chiuso per 1500 persone e tutti gli altri studino altro o si trovino un lavoro.

Purtroppo le facoltà umanistiche, in Italia, sono proprio quelle con la disoccupazione più alta.

blobb
18-07-2024, 20:49
Il problema è che noi in Italia abbiamo una tradizione umanistica troppo forte e un patrimonio classico, storico, letterario e artistico invasivo, invadente, permeante e omnipresente che scoraggia i ragazzi dall'intraprendere percorsi di studio STEM, bombardandoci ogni giorno con la cultura classica greco-romana.

Ecco poi perché in troppi si iscrivono a lettere, giurisprudenza, conservazione dei beni culturali, filosofia e altre materie inutili che non danno sbocchi lavorativi, mentre le aziende ricercano oggi tantissimi ingegneri e informatici, sono pagati bene e hanno contratti stabili.

Pensate che dall' ultima prova nazionale ministeriale Invalsi è emerso che oltre il 60 percento degli studenti italiani non hanno nemmeno competenze elementari in matematica. Capre, capre, direbbe Sgarbi. :doh:

Io le toglierei proprio le facoltà umanistiche, visto che sono inutili nel mercato del lavoro. Se uno vuole se la legge nel suo tempo libero la divina commedia o un classico di Cicerone. Ma poi per il mio futuro e per il mio percorso di studi intraprendo qualcosa di utile e redditizio come una facoltà in informatica o chimica o economia. Tutti quelli che conosco laureati in facoltà umanistiche sono a spasso o lavorano nei call center o come commessi e baristi a nemmeno mille eur al mese, ovviamente precari

hai ragione buttiamo giù tutti i monumenti ,opere d'arte e reperti archeologici, smettiamo di studiare la storia e leggere i classici tanto non servono a nulla, ci dobbiamo concentrare solo nel fare soldi ...

silvanotrevi
18-07-2024, 20:55
Il guaio è che in una classe di quinto liceo, su 20 alunni ben 13-14 si iscrivono a lettere, giurisprudenza, filosofia e scienze della comunicazione. Se va bene 1-2 si iscrivono ad ingegneria o chimica o farmacia. Mentre 4-5 non continuano neanche gli studi e si fermano al diploma. Ora, che ce ne facciamo di quei 13-14 laureati in facoltà umanistiche moltiplicati per tutti gli studenti di tutta Italia? Sono troppi.

E badate bene che nemmeno mettere le facoltà umanistiche a numero chiuso è una soluzione adeguata al problema perché spesso in Italia i numeri chiusi li mettono alla caxxo di cane e non in base alle reali esigenze di mercato. Già da anni ci sono facoltà umanistiche a numero chiuso sparse per le varie città italiane ma nonostante questo il problema non è stato risolto perché il mercato non riesce comunque ad assorbire quei laureati così "deboli". Quindi il problema è a monte. Bisogna fare nel nostro paese un processo doloroso di autocritica e staccarsi dal passato, dal nostro pesante patrimonio culturale classico e far capire ai nostri ragazzi che il loro futuro professionale è nelle materie Stem. È anche una questione educativa: prendi un genitore che d'estate al mare invoglia suo figlio adolescente a leggere I promessi sposi o un classico di Platone; e prendi un altro genitore invece che invoglia suo figlio sotto l'ombrellone a leggere un saggio di biologia o un libro di Piero Angela sulle applicazioni pratiche della scienza nella nostra vita di tutti i giorni. I ragazzi vanno anche guidati, educati. Similmente a come li si educa ad es. ad avere un'alimentazione salutare e corretta. Sono tutte azioni importanti per il loro futuro e per la qualità della loro vita

GLaMacchina
18-07-2024, 22:25
Tralasciando la questione della presunta inutilità degli studi classici e tornando all'articolo: questo signore dice che la popolazione del primo mondo diminuisce ma non é vero, la popolazione mondiale cresce e quella europea anche, semplicemente l'immigrazione sta diventando sempre più importante a fronte di una popolazione autoctona che non si riproduce a sufficienza.
Quindi non capisco su cosa si basi tutto questo costrutto.
Per altro con il riscaldamento globale é previsto che a breve regioni intere del mondo, ad oggi molto popolose, diventeranno invivibili, quindi in Europa (che dovrebbe mantenere un clima mite, sebbene molto meno stabile che ora) con ogni probabilità la crescita della popolazione accelererà rispetto ad ora.
Ma poi lui immagina che le macchine provvederanno alla ricchezza del 10-20% della popolazione, e il resto?
Francamente non concordo minimamente con questa analisi.
Sulla questione di cosa studiare credo che il problema vero, più che la scelta di materie umanistiche versus scientifiche, sia quello di essere in grado di determinate i propri desideri, le proprie ambizioni e magari anche le proprie attitudini. In pochissimi riescono a farlo, ma costoro eccelgono, a prescindere dall'ambito.
Quelli che vanno a studiare lettere, filosofia o scienze politiche (per esempio) solo perché non hanno ambizioni di nessun tipo se non quella di giocare a fare gli studenti per un po' e poi so vedrà, loro si che non trovano lavoro e raramente si realizzano.

simon 72
19-07-2024, 07:27
peccato che senza filosofia non sarebbe nata la logica, la matematica, la geometria, la scienza, il diritto, la medicina e tutto ciò che cerca (o cercava) di capire l'uomo, la natura e le rispettive implicazioni. Il caos politico e scientifico attuale deriva proprio dall'avere abbandonato una ricerca "umanistica" prima di tutto rivolta alla comprensione della nascita del proprio processo pensante e nella relazione/evoluzione con i propri simili e con l'universo di cui facciamo parte. Che senso ha p.e. una A.I. educata con gli stessi parametri culturali che stanno conducendo il mondo verso il baratro? Che senso ha una neuroscienza che studia gli effetti materiali di un processo non-materiale come il pensiero? Ma dai troppo astratto, troppo faticoso guardarsi dentro, continuiamo a cercare di curare i sintomi della decadenza invece di cercare le cause, almeno la filosofia espande le capacità mentali e questo è ciò che servirà più a un ragazzo che vuole orientarsi in un mondo nuovo e fluido rispetto al solito tecnico che verrà soppiantato dalla A.I.

UtenteHD
19-07-2024, 08:01
Ovvio che non sara' un problema, se sei Proprietario di una Ditta, Societa', e similari.

Pascas
19-07-2024, 08:13
Il problema è che noi in Italia abbiamo una tradizione umanistica troppo forte e un patrimonio classico, storico, letterario e artistico invasivo, invadente, permeante e omnipresente che scoraggia i ragazzi dall'intraprendere percorsi di studio STEM, bombardandoci ogni giorno con la cultura classica greco-romana.

Ecco poi perché in troppi si iscrivono a lettere, giurisprudenza, conservazione dei beni culturali, filosofia e altre materie inutili che non danno sbocchi lavorativi, mentre le aziende ricercano oggi tantissimi ingegneri e informatici, sono pagati bene e hanno contratti stabili.

Pensate che dall' ultima prova nazionale ministeriale Invalsi è emerso che oltre il 60 percento degli studenti italiani non hanno nemmeno competenze elementari in matematica. Capre, capre, direbbe Sgarbi. :doh:

Io le toglierei proprio le facoltà umanistiche, visto che sono inutili nel mercato del lavoro. Se uno vuole se la legge nel suo tempo libero la divina commedia o un classico di Cicerone. Ma poi per il mio futuro e per il mio percorso di studi intraprendo qualcosa di utile e redditizio come una facoltà in informatica o chimica o economia. Tutti quelli che conosco laureati in facoltà umanistiche sono a spasso o lavorano nei call center o come commessi e baristi a nemmeno mille eur al mese, ovviamente precari

non pensavo ma questa volta sono pienamente d'accordo con te. Ho sempre pensato che certe materie non sarebbero state utili a niente nel mondo del lavoro. Eppure in nome della cultura sono decenni che si ostinano ad obbligare gli studenti a studiarle..

simon 72
19-07-2024, 08:18
Fino a ora siamo stati troppo schiavi del lavoro/salario per permetterci il lusso di pensare, fra un un pò il lavoro sarà svolto dai robot, che fine farà il salario? il denaro stesso? La riconfigurazione è totale, mi pare che se non riusciremo a evolvere pacificamente e armonicamente in una società che in cui si può tutti lavorare di meno sarà il conflitto generalizzato a risolvere il problema dell'umanità. Vedete altri scenari?

Pascas
19-07-2024, 08:19
hai ragione buttiamo giù tutti i monumenti ,opere d'arte e reperti archeologici, smettiamo di studiare la storia e leggere i classici tanto non servono a nulla, ci dobbiamo concentrare solo nel fare soldi ...

non è questione di fare i soldi ma di progresso e innovazione e non lo fai studiando la divina commedia. Servono talenti pratici. Se ti piace leggere le storie puoi farlo nel tuo tempo libero, non deve essere obbligatorio per tutti.

cronos1990
19-07-2024, 08:35
Tralasciando la questione della presunta inutilità degli studi classici e tornando all'articolo: questo signore dice che la popolazione del primo mondo diminuisce ma non é vero, la popolazione mondiale cresce e quella europea anche, semplicemente l'immigrazione sta diventando sempre più importante a fronte di una popolazione autoctona che non si riproduce a sufficienza.Non ha detto che la popolazione del primo mondo sta diminuendo. Ha detto che si fanno sempre meno figli e ci sono sempre più pensionati in rapporto al numero di lavoratori (e aggiungo anche in termini assoluti).

Cosa, questa, che sostanzialmente è vera: https://it.euronews.com/my-europe/2023/07/12/la-popolazione-dellue-torna-a-crescere-ma-non-italia-ora-siamo-448-milioni-di-europei

Alcuni Stati membri dell'Unione europea (ad esempio, l'Italia) hanno recentemente espresso preoccupazione per il calo delle nascite e hanno proposto misure per affrontare la situazione.
Il tasso di fertilità è diminuito in 11 dei 27 Stati membri dell'Ue, tra il 2001 e il 2021.

Molti Stati membri hanno una popolazione che invecchia anche a causa (o, per meglio dire, grazie) all'aumento dell'aspettativa di vita.

Secondo Eurostat, la popolazione è aumentata in 20 Paesi dell'Ue, mentre è diminuita in sette.Sempre l'articolo cita che l'aumento di popolazione dell'ultimo periodo dipende probabilmente dagli sfollati dell'Ucraina e dall'immigrazione.

Faccio notare altre due cose: la prima che mentre in paesi come Cina e India la popolazione è aumentata di centinaia di milioni di persone nel giro di pochi lustri, la popolazione Europea negli ultimi 20 anni è rimasta sostanzialmente invariata (nel 2000 erano circa 726 milioni, nel 2010 738 milioni e si stima che nel 2020 siano state intorno ai 744 milioni).
La seconda è che la tendenza attuale ci porta a determinare che, a meno non cambi qualcosa, siamo agli inizi di una fase di decrescita della popolazione: https://www.confapibrescia.it/2024/03/05/demografia-lunione-europea-lancia-lallarme-27-milioni-di-cittadini-in-meno-nel-2100/


L'incipit del tuo discorso è errato, e comunque quello che hai compreso erroneamente non è neanche del tutto sbagliato (almeno per quanto riguarda l'Europa).

AlPaBo
19-07-2024, 09:55
Non ha detto che la popolazione del primo mondo sta diminuendo. Ha detto che si fanno sempre meno figli e ci sono sempre più pensionati in rapporto al numero di lavoratori (e aggiungo anche in termini assoluti).

Cosa, questa, che sostanzialmente è vera: https://it.euronews.com/my-europe/2023/07/12/la-popolazione-dellue-torna-a-crescere-ma-non-italia-ora-siamo-448-milioni-di-europei

Sempre l'articolo cita che l'aumento di popolazione dell'ultimo periodo dipende probabilmente dagli sfollati dell'Ucraina e dall'immigrazione.

Faccio notare altre due cose: la prima che mentre in paesi come Cina e India la popolazione è aumentata di centinaia di milioni di persone nel giro di pochi lustri, la popolazione Europea negli ultimi 20 anni è rimasta sostanzialmente invariata (nel 2000 erano circa 726 milioni, nel 2010 738 milioni e si stima che nel 2020 siano state intorno ai 744 milioni).
La seconda è che la tendenza attuale ci porta a determinare che, a meno non cambi qualcosa, siamo agli inizi di una fase di decrescita della popolazione: https://www.confapibrescia.it/2024/03/05/demografia-lunione-europea-lancia-lallarme-27-milioni-di-cittadini-in-meno-nel-2100/


L'incipit del tuo discorso è errato, e comunque quello che hai compreso erroneamente non è neanche del tutto sbagliato (almeno per quanto riguarda l'Europa).

Quello che dici è sostanzialmente corretto, ma forse vale la pena di dare qualche informazione aggiuntiva, basata sulle stime ONU (https://population.un.org/wpp/).


Secondo l'ONU, la popolazione mondiale avrà il suo massimo verso la fine di questo secolo, e poi comincerà a diminuire. Dal punto di vista demografico è un periodo breve, anche se molti di noi non lo vedranno.
La popolazione italiana ha già raggiunto il suo massimo. A fine secolo (ho mandato il link alla pagina per permettere agli interessati di giocarci; in seguito riporterò direttamente i grafici) dovremmo essere tra i 30 e i 40 milioni (https://www.nbst.it/1566-crescita-demografica-popolazione-mondiale-previsione-nazioni-unite.html#:~:text=Le%20ultime%20proiezioni%20delle%20Nazioni%20Unite%20suggeriscono%20che,e%20rimarr%C3%A0%20a%20tale%20livello%20fino%20al%202100.), appena più della metà della popolazione attuale. Senza immigrazione, legale o no, saremmo fottuti (qui si tratta di scienza, non di ideologia)
Per l'Europa si ha un calo minore, anche se consistente (https://population.un.org/wpp/Graphs/Probabilistic/POP/TOT/908); potete andare a vedere l'Europa meridionale (mediterranea) per osservare come la situazione sia più simile a quella italiana.
Chissà perché si tira sempre in gioco la Cina. Ha problemi simili ai nostri, ha raggiunto il massimo della popolazione e a fine secolo dovrebbe avere poco più di 600 milioni di abitanti, meno della metà di quelli attuali.
https://population.un.org/wpp/Graphs/2_Probabilistic%20Projections/1_Population/1_Total%20Population/China.svg
L'India è ancora in crescita, ma dovrebbe raggiungere il massimo tra il 2060 e il 2080.https://population.un.org/wpp/Graphs/2_Probabilistic%20Projections/1_Population/1_Total%20Population/India.svg
Le uniche crescite significative sono in Africa. Per mantenere l'attuale qualità della vita, abbiamo bisogno di loro, ma purtroppo il razzismo di alcuni ce lo impedisce; giusto per evidenziare che le attuali politiche anti immigrazione non sono immorali, sono stupide.
https://population.un.org/wpp/Graphs/2_Probabilistic%20Projections/1_Population/1_Total%20Population/Africa.svg

Avrei da dire anche qualcos'altro su cosa penso dell'evoluzione della società e del mondo del lavoro, ma questo post è già troppo lungo.

Wrib
19-07-2024, 10:18
Il problema è che noi in Italia abbiamo una tradizione umanistica troppo forte e un patrimonio classico, storico, letterario e artistico invasivo, invadente, permeante e omnipresente che scoraggia i ragazzi dall'intraprendere percorsi di studio STEM, bombardandoci ogni giorno con la cultura classica greco-romana.

Ecco poi perché in troppi si iscrivono a lettere, giurisprudenza, conservazione dei beni culturali, filosofia e altre materie inutili che non danno sbocchi lavorativi, mentre le aziende ricercano oggi tantissimi ingegneri e informatici, sono pagati bene e hanno contratti stabili.

Pensate che dall' ultima prova nazionale ministeriale Invalsi è emerso che oltre il 60 percento degli studenti italiani non hanno nemmeno competenze elementari in matematica. Capre, capre, direbbe Sgarbi. :doh:

Io le toglierei proprio le facoltà umanistiche, visto che sono inutili nel mercato del lavoro. Se uno vuole se la legge nel suo tempo libero la divina commedia o un classico di Cicerone. Ma poi per il mio futuro e per il mio percorso di studi intraprendo qualcosa di utile e redditizio come una facoltà in informatica o chimica o economia. Tutti quelli che conosco laureati in facoltà umanistiche sono a spasso o lavorano nei call center o come commessi e baristi a nemmeno mille eur al mese, ovviamente precari


Non si può nemmeno passare da un estremo all'altro. Semplicemente si stabilisce, di anno in anno, il numero stimato di laureati in scienze umanistiche che il mercato può assorbire e le si fa a numero chiuso, così aumenta pure la qualità dato che solo chi è veramente motivato supererà il test.

Wrib
19-07-2024, 10:29
Il guaio è che in una classe di quinto liceo, su 20 alunni ben 13-14 si iscrivono a lettere, giurisprudenza, filosofia e scienze della comunicazione. Se va bene 1-2 si iscrivono ad ingegneria o chimica o farmacia. Mentre 4-5 non continuano neanche gli studi e si fermano al diploma. Ora, che ce ne facciamo di quei 13-14 laureati in facoltà umanistiche moltiplicati per tutti gli studenti di tutta Italia? Sono troppi.



Si deve rivedere il sistema in modo da non arrivare ad avere così tanti pretendenti agli studi umanistici. Oltre al numero chiuso basato sulla stima di quanti può assorbirne il mercato si deve lavorare sul sistema scolastico in modo che chi esce da un liceo e non si iscrive all'università possa riciclarsi meglio nell'attuale sistema lavorativo. In sostanza direi di alzare il livello minimo di competenze in logica/informatica/matematica su tutto il percorso elemetari/medie/superiori.

A cosa serve fare le superiori o una facolta umanistica e "finire a lavorare al mc donald"? Non sarebbe stato meglio iniziare a lavorare prima e pagare le tasse e le pensioni ?

Si dice sempre che abbiamo "bisogno di più laureati", è una mezza verità. Abbiamo bisogno di più laureati ma abbiamo bisogno anche di più manodopera di basso livello. Per questo cerchiamo di far laureare i nostri i figli e allo stesso tempo importiamo immigrati per i lavori umili. Perchè se c'è bisogno di più laureati importiamo anche immigrati? Perchè c'è bisogno sia di laureati che di bassa manovalanza. La verità è che dovremmo fare più figli, alcuni diventaranno dottori, ma accettando che alcuni di essi inizieranno a lavorare dopo le scuole medie, questo è l'equilibrio di cui nessuno parla più, dove se si facessero più figli avremmo sia più laureati sia più manovali. Adesso facciamo un figlio solo e vogliamo diventi dottore in qualcosa a tutti i costi anche se è un "somaro".

Doraneko
19-07-2024, 11:16
non pensavo ma questa volta sono pienamente d'accordo con te. Ho sempre pensato che certe materie non sarebbero state utili a niente nel mondo del lavoro. Eppure in nome della cultura sono decenni che si ostinano ad obbligare gli studenti a studiarle..

Magari fosse solo quello, certi indirizzi di studio servono solo come scusa per dare uno stipendio a quei professori, infatti l'insegnamento di quelle materie è l'unico sbocco lavorativo per quel titolo di studio :asd:
Altra funzione di certe facoltà è quella propagandistica...

the_joe
19-07-2024, 11:31
Magari fosse solo quello, certi indirizzi di studio servono solo come scusa per dare uno stipendio a quei professori, infatti l'insegnamento di quelle materie è l'unico sbocco lavorativo per quel titolo di studio :asd:
Altra funzione di certe facoltà è quella propagandistica...

Un po' come tutte le complicazioni burocratiche fatte per dare lavoro ai commercialisti e a quelle tecniche fatte per dare lavoro agli ingegneri.

Non so se le pensate davvero queste cose, ma è preoccupante.

the_joe
19-07-2024, 11:33
Si deve rivedere il sistema in modo da non arrivare ad avere così tanti pretendenti agli studi umanistici. Oltre al numero chiuso basato sulla stima di quanti può assorbirne il mercato si deve lavorare sul sistema scolastico in modo che chi esce da un liceo e non si iscrive all'università possa riciclarsi meglio nell'attuale sistema lavorativo. In sostanza direi di alzare il livello minimo di competenze in logica/informatica/matematica su tutto il percorso elemetari/medie/superiori.

A cosa serve fare le superiori o una facolta umanistica e "finire a lavorare al mc donald"? Non sarebbe stato meglio iniziare a lavorare prima e pagare le tasse e le pensioni ?

Si dice sempre che abbiamo "bisogno di più laureati", è una mezza verità. Abbiamo bisogno di più laureati ma abbiamo bisogno anche di più manodopera di basso livello. Per questo cerchiamo di far laureare i nostri i figli e allo stesso tempo importiamo immigrati per i lavori umili. Perchè se c'è bisogno di più laureati importiamo anche immigrati? Perchè c'è bisogno sia di laureati che di bassa manovalanza. La verità è che dovremmo fare più figli, alcuni diventaranno dottori, ma accettando che alcuni di essi inizieranno a lavorare dopo le scuole medie, questo è l'equilibrio di cui nessuno parla più, dove se si facessero più figli avremmo sia più laureati sia più manovali. Adesso facciamo un figlio solo e vogliamo diventi dottore in qualcosa a tutti i costi anche se è un "somaro".

Infatti chi è che non ha l'aspirazione di andare a raccogliere i pomodori sotto il controllo di un caporale per 20€ al giorno.

Prima forse sarebbe meglio sistemare il mondo del lavoro facendo rispettare le leggi e i contratti e magari dando stipendi adeguati al costo della vita.

Doraneko
19-07-2024, 12:22
Un po' come tutte le complicazioni burocratiche fatte per dare lavoro ai commercialisti e a quelle tecniche fatte per dare lavoro agli ingegneri.

Non so se le pensate davvero queste cose, ma è preoccupante.

Anche tu tra quelli? Cos'hai fatto? Sociologia? Scienze politiche? Teatro? Gender studies? :asd:

baolian
19-07-2024, 15:28
hai ragione buttiamo giù tutti i monumenti ,opere d'arte e reperti archeologici, smettiamo di studiare la storia e leggere i classici tanto non servono a nulla, ci dobbiamo concentrare solo nel fare soldi ...

Credo che nessuno voglia arrivare ad estremizzare dicendo che gli studi umanistici siano del tutto inutili, ma che sia necessario un buon ribilanciamento credo si possa tranquillamente dire.

Molti dei monumenti e dei reperti archeologici cui hai fatto riferimento (il Colosseo, le Piramidi, gli acquedotti romani, le grandi cattedrali o la più recente Torre Eiffel, ad esempio) sono opere di alta ingegneria.
Ma anche molte delle produzioni più strettamente umanistiche sono legate ad argomenti più prosaici: avremmo Botticelli e Michelangelo senza il mecenatismo dei ricchi Medici?

Alla fine molto di quello che abbiamo ereditato dal passato proviene dalle società più ricche e che erano tali perchè avevano la supremazia tecnica.

euscar
19-07-2024, 16:39
sarà necessario avere persone che comprendono come funziona il business
un badile, una zappa o un rastrello da usare su terreni accedentati dove nessun robot o macchinario potrà mai muoversi in scioltezza come un essere umano :O

blobb
19-07-2024, 17:51
non è questione di fare i soldi ma di progresso e innovazione e non lo fai studiando la divina commedia. Servono talenti pratici. Se ti piace leggere le storie puoi farlo nel tuo tempo libero, non deve essere obbligatorio per tutti.

il progresso non è solo un nuovo sw o l'auto elettrica, probabilmente se oggi non butti dalla rupe i neonati malformi è perchè qualcuno si è posto il problema se questo era giusto o no, idem per i sistemi politici , riguardo l'arte forse se in italia si costruiscono le auto e le moto più belle del mondo è perchè hai dietro alle spalle una cultura non indifferente, idem per per la moda od i mobili, avere una buona cultura generale umanistica non sai quanto ti aiuta pur non rendendoti conto

blobb
19-07-2024, 17:53
Si deve rivedere il sistema in modo da non arrivare ad avere così tanti pretendenti agli studi umanistici. Oltre al numero chiuso basato sulla stima di quanti può assorbirne il mercato si deve lavorare sul sistema scolastico in modo che chi esce da un liceo e non si iscrive all'università possa riciclarsi meglio nell'attuale sistema lavorativo. In sostanza direi di alzare il livello minimo di competenze in logica/informatica/matematica su tutto il percorso elemetari/medie/superiori.

A cosa serve fare le superiori o una facolta umanistica e "finire a lavorare al mc donald"? Non sarebbe stato meglio iniziare a lavorare prima e pagare le tasse e le pensioni ?

Si dice sempre che abbiamo "bisogno di più laureati", è una mezza verità. Abbiamo bisogno di più laureati ma abbiamo bisogno anche di più manodopera di basso livello. Per questo cerchiamo di far laureare i nostri i figli e allo stesso tempo importiamo immigrati per i lavori umili. Perchè se c'è bisogno di più laureati importiamo anche immigrati? Perchè c'è bisogno sia di laureati che di bassa manovalanza. La verità è che dovremmo fare più figli, alcuni diventaranno dottori, ma accettando che alcuni di essi inizieranno a lavorare dopo le scuole medie, questo è l'equilibrio di cui nessuno parla più, dove se si facessero più figli avremmo sia più laureati sia più manovali. Adesso facciamo un figlio solo e vogliamo diventi dottore in qualcosa a tutti i costi anche se è un "somaro".

ma ognuno studierà quello che vuole, poi se questo si tramuterà in un lavoro quello sono cavoli suoi

blobb
19-07-2024, 17:58
Credo che nessuno voglia arrivare ad estremizzare dicendo che gli studi umanistici siano del tutto inutili, ma che sia necessario un buon ribilanciamento credo si possa tranquillamente dire.

Molti dei monumenti e dei reperti archeologici cui hai fatto riferimento (il Colosseo, le Piramidi, gli acquedotti romani, le grandi cattedrali o la più recente Torre Eiffel, ad esempio) sono opere di alta ingegneria.
Ma anche molte delle produzioni più strettamente umanistiche sono legate ad argomenti più prosaici: avremmo Botticelli e Michelangelo senza il mecenatismo dei ricchi Medici?

Alla fine molto di quello che abbiamo ereditato dal passato proviene dalle società più ricche e che erano tali perchè avevano la supremazia tecnica.

i ricchi medici proprio perchè avevano fatto studi umanistici ci hanno regalato
quei capolavori commissionati agli artisti, idem per i papi , pensare che il progresso tecnico non sia legato anche agli studi "classici" e non aver capito nulla di come funziona ...

blobb
19-07-2024, 18:38
Le facoltà con più iscritti in Italia
Economia.
Ingegneria.
Giurisprudenza.
Lettere.
Medicina.
Scienze della Formazione.
Scienze politiche.
Architettura.

baolian
20-07-2024, 11:28
i ricchi medici proprio anche perchè avevano fatto studi umanistici ci hanno regalato quei capolavori

Gli altri motivi sono il prestigio (e probabilmente è il motivo principale) ed anche banalmente perchè "potevano permetterselo" (e non grazie agli studi classici).

pensare che il progresso tecnico non sia legato anche agli studi "classici" e non aver capito nulla di come funziona ...
E chi ha mai sostenuto il contrario?
Non a caso ho parlato di bilanciamento.
Sorvolerei invece sulla seconda parte della frase: non pensi che rivolgersi ad un interlocutore con meno supponenza renderebbe le discussioni più proficue?:mano:

Le facoltà con più iscritti in Italia
Economia.
Ingegneria.
Giurisprudenza.
Lettere.
Medicina.
Scienze della Formazione.
Scienze politiche.
Architettura.

Non credo di aver colto il punto :stordita:

Dal punto di vista quantitativo, comunque vorrei far notare che per costruire case per 60 milioni di persone servono migliaia di tecnici.
Basta invece un solo artista, che produca una sola opera, per allietare l'intera umanità.

C'è poi un problema anche di qualità dell'istruzione, penso sia abbastanza evidente come i nostri ricercatori siano sottopagati e spesso molte ricerche vengano interrotte (o neanche avviate) per mancanza di fondi.
Se si spendesse di più per questo, usciremmo da questa spirale involutiva e poi ci sarebbero più fondi anche per gli studi classici.
Il contrario credo sia difficilmente possibile.

TorettoMilano
20-07-2024, 13:12
personalmente da quando venirono annunciati svariati anni fa robot per costruire iphone mi sono convinto di come dovessere essere sconvolto il significato stesso di "lavoro".
la maggior parte dei lavori sono ripetitivi e semplici, nel breve verranno sostituiti da macchine.
allo stesso modo non possiamo aspettarci che ci faceva l'operaio si reinventi ingegnere.
quindi boh, non so come evolverà la società ma mi immagino siano già pronte soluzioni per gestire al meglio

ah, xiaomi ha inaugurato da poco una fabbrica 100% automatizzata e la fabbrica di tesla a shangai e al 95% automatizzata, tanto per dare qualche numero

pachainti
24-08-2024, 16:13
peccato che senza filosofia non sarebbe nata la logica, la matematica, la geometria, la scienza, il diritto, la medicina e tutto ciò che cerca (o cercava) di capire l'uomo, la natura e le rispettive implicazioni. Il caos politico e scientifico attuale deriva proprio dall'avere abbandonato una ricerca "umanistica" prima di tutto rivolta alla comprensione della nascita del proprio processo pensante e nella relazione/evoluzione con i propri simili e con l'universo di cui facciamo parte. Che senso ha p.e. una A.I. educata con gli stessi parametri culturali che stanno conducendo il mondo verso il baratro? Che senso ha una neuroscienza che studia gli effetti materiali di un processo non-materiale come il pensiero? Ma dai troppo astratto, troppo faticoso guardarsi dentro, continuiamo a cercare di curare i sintomi della decadenza invece di cercare le cause, almeno la filosofia espande le capacità mentali e questo è ciò che servirà più a un ragazzo che vuole orientarsi in un mondo nuovo e fluido rispetto al solito tecnico che verrà soppiantato dalla A.I.

Completamente d'accordo (eccetto sulla parte relativa IA, quella non ha alcuna consapevolezza, conoscenza è solo aria fritta per fare soldi).

LMCH
24-08-2024, 20:44
peccato che senza filosofia non sarebbe nata la logica, la matematica, la geometria, la scienza, il diritto, la medicina e tutto ciò che cerca (o cercava) di capire l'uomo, la natura e le rispettive implicazioni. Il caos politico e scientifico attuale deriva proprio dall'avere abbandonato una ricerca "umanistica" prima di tutto rivolta alla comprensione della nascita del proprio processo pensante e nella relazione/evoluzione con i propri simili e con l'universo di cui facciamo parte. Che senso ha p.e. una A.I. educata con gli stessi parametri culturali che stanno conducendo il mondo verso il baratro? Che senso ha una neuroscienza che studia gli effetti materiali di un processo non-materiale come il pensiero? Ma dai troppo astratto, troppo faticoso guardarsi dentro, continuiamo a cercare di curare i sintomi della decadenza invece di cercare le cause, almeno la filosofia espande le capacità mentali e questo è ciò che servirà più a un ragazzo che vuole orientarsi in un mondo nuovo e fluido rispetto al solito tecnico che verrà soppiantato dalla A.I.

Esci da quella torre di avorio, da quando la filosofia si è in larga parte scollegata dalle discipline scientifiche e si è chiusa in se stessa, si è condannata al sofismo fine a se stesso.

WarDuck
24-08-2024, 21:40
L'unico motivo per cui in Italia molti di coloro che studiano materie umanistiche è disoccupato o sotto-pagato è a causa della disorganizzazione economica del settore, proprio perché è gestita da gente che *dice* di schifare i soldi, e non ha mai voluto creare una industria attorno alla cultura, perché sia mai "inquinarla" con il vile mercato :rolleyes:

Poi però piangono miseria quando bisogna mantenere il patrimonio artistico.

Dovremmo cominciare a far pagare *tutti* i monumenti che abbiamo un sacco di quattrini. Pagare guide fisse nei luoghi.

I primi a non rendersi conto del patrimonio che abbiamo siamo noi. I primi incivili siamo noi.

Per il resto, se fossi Ministro dell'Università farei pagare l'Università un sacco di soldi, in modo da regolare il flusso di studenti sulla base anche delle richieste di mercato.

Se vuoi fare una università che poi per qualche motivo non da sbocchi, e quindi poi potresti diventare un potenziale peso per la collettività... paghi.

Idem se ci sono settori troppo affollati, per lo stesso principio.

Volete la parità di genere nelle STEM? Le ragazze pagano 0 tasse in quelle facoltà, e viceversa i ragazzi per le facoltà dove ci sono più ragazze.

Invece qua si discute del sesso degli angeli.

La cosa del reddito base universale è una utopia, come lo è il comunismo. Oltre ad avere implicazioni di carattere sociale e psicologico notevoli. Ma ormai ai paladini della Costituzione sfugge l'Articolo 1. Ormai il mantra è: guai a lavorare! Ma che sei matto, faticare?

Comunismo 2.0, da starne alla larga il più possibile.

Ratavuloira
27-08-2024, 14:17
ma ognuno studierà quello che vuole, poi se questo si tramuterà in un lavoro quello sono cavoli suoi

E poi come fanno i fanatici a dire agli altri cosa devono fare perché loro hanno ragione e tu no?