Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/i-giornalisti-tech-usa-non-vogliono-perdere-il-lavoro-contro-l-ia-generativa-e-ottengono-diversi-benefici_128948.html

Un recente accordo tra i giornalisti di Ziff Davis e l'azienda proprietaria stabilisce importanti tutele riguardo all'impiego dell'intelligenza artificiale nel settore editoriale, garantendo protezioni lavorative e salariali.

Click sul link per visualizzare la notizia.

come se fossero gli unici a perdere temere lavoro, c'è da trovare una soluzione collettiva. tra robot umanoidi, IA e stampanti 3d lavorare sarà sempre più per pochi

Questione di tempo , una delle categorie che scompariranno a breve

ormai queste tutele lavorative sono mere cure palliative. Tempo qualche anno e perderanno tutti il lavoro. La IA sarà spietata, si salveranno soltanto informatici e programmatori. Tutti gli altri saranno licenziati e andranno a zappare la terra. I giornalisti quelli poi proprio inutili, la IA può fare benissimo tutto il loro lavoro

ormai queste tutele lavorative sono mere cure palliative. Tempo qualche anno e perderanno tutti il lavoro. La IA sarà spietata, si salveranno soltanto informatici e programmatori. Tutti gli altri saranno licenziati e andranno a zappare la terra. I giornalisti quelli poi proprio inutili, la IA può fare benissimo tutto il loro lavoro

Si' certo, ci mandi Robocop a fare giornalismo investigativo?...:O
Ed è solo un esempio banale...

Nonostante l'IA si adatti bene a svolgere buona parte dell'attuale mestiere di giornalista, si scontra contro una delle corporazioni più potenti e influenti al mondo (a differenza di altri settori...)

Chi vincerà? :boxe:

Il lavoro del giornalista è andare sul campo e fare domande. E poi redigere un articolo.

Il lavoro del giornalista online è copiare male quello che fa un giornalista.

L'IA fa il lavoro del secondo.

Come fa una IA a fare il lavoro di vero giornalismo?

magari è la volta buona che torna il giornalista sul campo

Di reporter sul campo ce ne sono ancora molti (ne muoiono a decine sui teatri di guerra mondiali, per citare un caso estremo).
Il problema è che il loro lavoro si perde tra quello di "colleghi" che non si muovono da dietro una scrivania, o che, restando più a tema, non sono nemmeno in grado di recensire un prodotto tecnologico, ma ci scrivono comunque un articolo, in un modo o nell'altro.

Gli articoli scritti in tutto o in parte con l'IA faranno crescere il fenomeno della "quantità" a scapito della qualità.
Gli articoli "buoni" ci saranno ancora, ma sarà più difficile andarli a scovare.