View Full Version : Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0: cosa c'è da sapere e perché il 30 giugno è una data cruciale
Redazione di Hardware Upg
29-06-2024, 06:54
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/fascicolo-sanitario-elettronico-20-cosa-c-e-da-sapere-e-perche-il-30-giugno-e-una-data-cruciale_128461.html
Il 30 giugno sarà l'ultima data utile per opporsi al cambiamento del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0. Oltre quella data tutti i cittadini italiani, se accetteranno, si ritroveranno un nuovo strumento per la gestione dei dati sanitari che però sta riscuotendo qualche lamentela sulla privacy. Ecco tutto quello che dovete sapere.
Click sul link per visualizzare la notizia.
E quindi?
L'unico problema trattato in questo articolo è una possibilità che qualche attacco hacker ci scombini i dati pre 2019, gli altri sono già dentro...
Se mi oppongo non è che me li tengo tutti nell'armadio ed esco dal sistema, quelli più recenti sono già tutti lì quindi non risolvo nulla.
Al solito quando ti viene proposto di scegliere è perché non c'è scelta.
Qualche esempio pratico di svantaggio risolvibile opponendosi? No siccome da titolo "è una data cruciale" mi aspettavo un articolo meno superficiale.
Therinai
29-06-2024, 08:52
Qualcuno mi spieghi per quale motivo uno dovrebbe scegliere di non inserire lo storico pre 2020 nel fascicolo sanitario, non mi viene in mente neanche una ragione.
Kuriosone
29-06-2024, 09:00
Per i cittadini vi sono solo Obblighi, tasse ed accise, i politici stanno vendendo i dati ed i beni essenziali dei cittadini Acqua, energia, telecomunicazioni a Multinazionali delocalizzate nel totale disinteresse generale finchè continueremo a votare con questo sistema pseudodemocratico sarà sempre peggio perchè è solo una presa in giro per far credere alle pecore di esser libere. Un manipolo di Persone strapagate che ci stanno portando sull'orlo dell'abisso mentre si riuniscono in ville e castelli lussuosi con voli privati a spese dei cittadini pranzi e cene da Re Sole mentre dilaga la povertà migliaia di agenti per proteggerli. In un Paese civile i cittadini dovrebbero intervenire sul fascicolo per Autorizzare i dati pregressi e NON per Impedirlo. Agiscono per i loro interessi e non per i Nostri perchè veniamo considerate pecore stolte ed ignoranti.
Qualcuno mi spieghi per quale motivo uno dovrebbe scegliere di non inserire lo storico pre 2020 nel fascicolo sanitario, non mi viene in mente neanche una ragione.
C'è scritto, perché essendo una raccolta dati a livello nazionale potrebbe essere presa di mira da attacchi informatici, o essere utilizzata per altri scopi non sanitari, e qualcuno potrebbe volere che al suo interno ci siano meno dati possibili che lo riguardano.
Ma, appunto, essendo solo una cosa che riguarda i dati dal 2012 al 2020, non ha quasi senso di esistere. Semplicemente non avevano ancora il tuo consenso a raccogliere quei dati, e quindi ti danno la possibilità di rifiutare.
Probabilmente verrà presa in considerazione quasi solo dagli amanti delle teorie...
matrix83
29-06-2024, 09:58
Per i cittadini vi sono solo Obblighi, tasse ed accise, i politici stanno vendendo i dati ed i beni essenziali dei cittadini Acqua, energia, telecomunicazioni a Multinazionali delocalizzate nel totale disinteresse generale finchè continueremo a votare con questo sistema pseudodemocratico sarà sempre peggio perchè è solo una presa in giro per far credere alle pecore di esser libere. Un manipolo di Persone strapagate che ci stanno portando sull'orlo dell'abisso mentre si riuniscono in ville e castelli lussuosi con voli privati a spese dei cittadini pranzi e cene da Re Sole mentre dilaga la povertà migliaia di agenti per proteggerli. In un Paese civile i cittadini dovrebbero intervenire sul fascicolo per Autorizzare i dati pregressi e NON per Impedirlo. Agiscono per i loro interessi e non per i Nostri perchè veniamo considerate pecore stolte ed ignoranti.
Eccolo qua il complottista di turno. La verità è che per gente come voi la scelta non dovrebbe manco essere data.
Cromwell
29-06-2024, 10:37
Sono entrato solo per vedere se era arrivato già qualcuno a postare le solite frasi fatte. Vedo che non c'è voluto molto. Come sempre. Puntuali. Immancabili.
Grazie
Kuriosone
29-06-2024, 10:58
I primi due propagandisti e Spin Doctor si sono palesati, subito ad etichettare chi pensa diversamente ed in modo logico e critico, io complottista ! quello che ho scritto è la realtà palese, evidente. In Democrazia si rispetta il pensiero altrui anche se non lo si condivide.
Therinai
29-06-2024, 11:32
C'è scritto, perché essendo una raccolta dati a livello nazionale potrebbe essere presa di mira da attacchi informatici, o essere utilizzata per altri scopi non sanitari, e qualcuno potrebbe volere che al suo interno ci siano meno dati possibili che lo riguardano.
Ma, appunto, essendo solo una cosa che riguarda i dati dal 2012 al 2020, non ha quasi senso di esistere. Semplicemente non avevano ancora il tuo consenso a raccogliere quei dati, e quindi ti danno la possibilità di rifiutare.
Probabilmente verrà presa in considerazione quasi solo dagli amanti delle teorie...
Come ragioni mi sembrano parecchio traballanti, quei dati se non li metti nel fascicolo sanitario non è che spariscono dai database, rimangono nei database delle aziende sanitarie presso cui la persona ha fatto analisi e cure varie, quindi sono sempre a rischio furto.
Altri scopi al di fuori del contesto sanitario? Tipo quali? E se veramente ci si fa venire sti dubbi pensate da quanto tempo le dichiarazioni dei redditi sono online, giusto per fare un esempio analogo.
Ma proviamo a prendere queste motivazioni per valide, voglio proprio vedere in quanti si opporrano all'integrazione di questi dati nel fascicolo basandosi su queste ragioni. A naso direi che chi si opporrà lo farà in preda al quotidiano delirio di complotto.
A ripensarci una ragione per cui non includere quei dati nel fascicolo l'ho trovata, vi possono essere episodi di cui una persona eventualmente si vergogna e preferirebbe che per esempio il proprio medico non li veda, che ne so, tipo carabbinieri che ti accompagnano al PS con tasso alcolemico da come etilico, o oggetti incastrati nel in certi buchi :asd:
A me frega poco, ma magari qualcun'altro può dare fastidfio. Però leggo che eventualmente si possono oscurare le cose presenti nel fascicolo.
silvanotrevi
29-06-2024, 11:39
mah si, che si prendano pure i miei dati sanitari. Al massimo scopriranno il mio cambiamento di sesso avvenuto nel lontano 2012 e conseguente operazione chirurgica. Per il resto che me frega. Non ci vedo tanta preoccupazione qui come in altri casi di rischio alto per la privacy (tipo le recenti zozzerie di Microsoft su Onedrive messo di default, rimozione delle istruzioni di creazione account offline e altre zozzerie immonde per fregarci i nostri dati). Poi dipende da caso a caso. Ci sono persone che non vogliono fare sapere cose particolari della loro vita sanitaria passata e ci può stare.
Per il ragionamento che posso fare io, questo fascicolo elettronico centralizzato può portare molti vantaggi, è buono che tutte le strutture sanitarie a livello nazionale conoscano la nostra cartella clinica e sappiano agire tempestivamente in caso di urgenza perché questo in alcuni casi può fare la differenza tra salvare una vita o non salvare una vita (pensate al trovare informazioni circa il gruppo sanguigno di una persona in caso di incidente stradale e al tempo che si perde). Anzi, io sarei favorevole a uno scambio di informazioni sanitarie tra tutti i paesi della UE se questo può salvare vite in alcuni casi gravi e urgenti. Spero di essermi spiegato
Come ragioni mi sembrano parecchio traballanti, quei dati se non li metti nel fascicolo sanitario non è che spariscono dai database, rimangono nei database delle aziende sanitarie presso cui la persona ha fatto analisi e cure varie, quindi sono sempre a rischio furto.
E' diverso.
Essere raccolte in un unico database centralizzato aumenta le probabilità di furto, visto che l'eventuale ladro farà un bottino più ghiotto.
Ora come ora, se uno dovesse riuscire ad entrare nei database di una regione, sottrarrebbe solo i dati dei pazienti di quella regione. Dopo, invece, potrebbe sottrarre quelli di un'intera nazione. E ricompensa maggiore, può portare ad uno sforzo maggiore, e più probabilità di riuscita.
Altri scopi al di fuori del contesto sanitario? Tipo quali?
Non so, probabilmente per incrociare i dati.
Ad esempio, ancora oggi uno può essere cieco per l'Ulss, ed avere la patente valida per la motorizzazione... A qualcuno questa novità potrebbe non piacere :D
E se veramente ci si fa venire sti dubbi pensate da quanto tempo le dichiarazioni dei redditi sono online, giusto per fare un esempio analogo.
Ancora, è diverso.
Ogni dato fa conto per se, ed aggregati moltiplicano il loro valore.
Ma proviamo a prendere queste motivazioni per valide, voglio proprio vedere in quanti si opporrano all'integrazione di questi dati nel fascicolo basandosi su queste ragioni. A naso direi che chi si opporrà lo farà in preda al quotidiano delirio di complotto.
Lo credo anch'io. Anche perché si tratta di consentire o no solo una parte temporale dei dati, gli altri sono già inclusi di default.
A ripensarci una ragione per cui non includere quei dati nel fascicolo l'ho trovata, vi possono essere episodi di cui una persona eventualmente si vergogna e preferirebbe che per esempio il proprio medico non li veda, che ne so, tipo carabbinieri che ti accompagnano al PS con tasso alcolemico da come etilico, o oggetti incastrati nel in certi buchi :asd:
A me frega poco, ma magari qualcun'altro può dare fastidfio. Però leggo che eventualmente si possono oscurare le cose presenti nel fascicolo.
In questi casi puoi nascondere quei dati che non vuoi gli altri vedano.
Come dovresti anche avere un elenco di tutte le persone che hanno visionato quel dato referto, in modo che non ci sia chi lo visiona senza motivo valido.
Per i cittadini vi sono solo Obblighi, tasse ed accise, i politici stanno vendendo i dati ed i beni essenziali dei cittadini Acqua, energia, telecomunicazioni a Multinazionali delocalizzate nel totale disinteresse generale finchè continueremo a votare con questo sistema pseudodemocratico sarà sempre peggio perchè è solo una presa in giro per far credere alle pecore di esser libere. Un manipolo di Persone strapagate che ci stanno portando sull'orlo dell'abisso mentre si riuniscono in ville e castelli lussuosi con voli privati a spese dei cittadini pranzi e cene da Re Sole mentre dilaga la povertà migliaia di agenti per proteggerli. In un Paese civile i cittadini dovrebbero intervenire sul fascicolo per Autorizzare i dati pregressi e NON per Impedirlo. Agiscono per i loro interessi e non per i Nostri perchè veniamo considerate pecore stolte ed ignoranti.
Vero. Basta col Grande Fratello.
So che ci sono posti molto migliori e molto più avanzati, il Burkina Faso per esempio.
Li si che sei veramente libero e nessuno spia i tuoi dati.
Non c'è nessun database e nessun fascicolo sanitario.. anzi non ci sono neanche gli ospedali dove ti schedano o PEGGIO ANCORA ti obbligano a vaccinarti.
Anche la società è super libera, se qualcuno ti sta sul cazzo o peggio non ha la religione giusta sei libero di sparargli.
Un vero paradiso.
Siccome son dati da trasferire, in un modo o in un altro (automatico sì, automatico no) un autorizzazione o possibilità la dovevano chiedere.
Si chiama privacy.
giovanni69
29-06-2024, 16:09
In questi casi puoi nascondere quei dati che non vuoi gli altri vedano.
Come dovresti anche avere un elenco di tutte le persone che hanno visionato quel dato referto, in modo che non ci sia chi lo visiona senza motivo valido.
Questo sì che sarebbe a maggior tutela di uso improprio...
I primi due propagandisti e Spin Doctor si sono palesati, subito ad etichettare chi pensa diversamente ed in modo logico e critico, io complottista ! quello che ho scritto è la realtà palese, evidente. In Democrazia si rispetta il pensiero altrui anche se non lo si condivide.
ah, il tuo pensiero sarebbe "logico e critico"? Le solite menate dei poterihhh fortihhhhhhh che noncIelodiconooohhhhh...
Annnaaaaaamo beneeeeeee.
Sono talmente fortiiiihhhhhhhhh che puoi scrivere 'ste cretinate e continuare a farlo tutte le volte che vuoi: ma attentooooohhhhh, ti hanno schedatoooooohhhhh, non potrai farlo in eternoooohhhhhh; quando sarai sparito, sapremo a chi dare la colpaaaaahhhhhh
...
Altri scopi al di fuori del contesto sanitario? Tipo quali?
...
Non so, probabilmente per incrociare i dati.
Ad esempio, ancora oggi uno può essere cieco per l'Ulss, ed avere la patente valida per la motorizzazione... A qualcuno questa novità potrebbe non piacere :D Infatti la news dice che potrà accedervi la Finanza.
Ma pensa anche alle assicurazioni salute/vita/ecc., o alle banche che devono darti un mutuo a 20 o 30 anni, se per esempio sanno che hai problemi di cuore col cavolo che te lo danno col rischio che ti viene un infarto prima (oltre una certa età già non lo danno). Ai datori di lavoro che devono assumerti, ecc. se vedono che hai avuto tante malattie/infortuni, ecc.
E sono solo i primi casi che mi vengono in mente.
Come ora circolano tra i call center i database con i numeri di telefono (a volte anche il nome del fornitore) ottenuti illegalmente, figurati se non ci sarà un mercato illegale anche per quelli.
Oppure la banca/assicurazione/datore di lavoro/ecc. potrebbe chiederti di dargli tu un estratto altrimenti non ti assume/concede prestito/assicura... questo andrebbe vietato sul nascere se già non lo è.
Come dovresti anche avere un elenco di tutte le persone che hanno visionato quel dato referto, in modo che non ci sia chi lo visiona senza motivo valido. Infatti, è già successo che esponenti delle forze dell'ordine facessero "dossieraggio" per giornalisti o altri interessati, ogni dieci anni scoppia uno scandalo, prendono misure sicurissime, ma poi riscoppia uguale...
Se il fine del condividere il fascicolo sanitario è che tutte le aziende ospedaliere abbiano subito i dati per meglio intervenire è ovvio sia utile.
Per la sicurezza dati , i SO vanno sempre aggiornati e mantenuti aggiornati , se poi tirano fuori la tiritera della mancanza fondi.... semplicemente mandiamo a casa tutti i politici / burocrati :D
ma mi pare scontato che il fine ultimo sia quello (e non vedo cosa ci sia di male, anzi, per una volta che fanno una cosa intelligente), checché ne dicano i complottisti isterici....
silvanotrevi
29-06-2024, 19:14
dai che l'Italia stasera vince contro la Svizzera e si festeggia! Campioni d'Europa! Campioni d'Europa!!
dai che l'Italia stasera vince contro la Svizzera e si festeggia! Campioni d'Europa! Campioni d'Europa!!
Gran festa stasera con gli svizzeri :asd:
parlo seriamente:
se io, diabetico (lo sono veramente) mi oppongo alla pubblicazione dei miei dati sanitari, non dovrò rifare la procedura di accertamento sanitario, presumo... visto che i miei dati e prestazioni sanitarie varie sono già presenti da maggio 2012-2020, giusto?
edit
silvanotrevi
29-06-2024, 20:49
Gran festa stasera con gli svizzeri :asd:
Ostia stasera come la darà la Hunziker per la gioia! Dio come la darà! :cool:
Qualcuno mi spieghi per quale motivo uno dovrebbe scegliere di non inserire lo storico pre 2020 nel fascicolo sanitario, non mi viene in mente neanche una ragione.
Perché molti preferiscono tenersi intere cartelle chiuse da qualche parte in casa che poi quando servono non ritroveranno mai.
Io ho appena fatto una visita oculistica e ho dovuto litigare con l'accettazione perché non avevo l'impegnativa del medico.
Ma porca troi@...centralizzate tutto e andatevi a consultare quello che vi serve sul fascicolo. Ma può un povero cristo girare per le strutture ospedaliere con in mano 200 fascicoli?
Quello che vi serve già lo avete. Basta sincronizzarlo in un posto unico.
In effetti ormai, stamparsi la ricetta del medico è (o almeno dovrebbe essere) del tutto inutile, ma si sa, col pezzo di carta è più facile e veloce :asd::asd:
Tasslehoff
30-06-2024, 11:31
parlo seriamente:
se io, diabetico (lo sono veramente) mi oppongo alla pubblicazione dei miei dati sanitari, non dovrò rifare la procedura di accertamento sanitario, presumo... visto che i miei dati e prestazioni sanitarie varie sono già presenti da maggio 2012-2020, giusto?
editCredo dipenda dal tipo di esenzione di cui godi, ce ne sono alcune temporanee che durano magari anni, altre perenni che rimangono attive per tutta la vita.
Per le prime ovviamente dovrai rifare gli accertamenti per ottenere un rinnovo ad ogni scadenza, per le seconde no.
Perché molti preferiscono tenersi intere cartelle chiuse da qualche parte in casa che poi quando servono non ritroveranno mai.
Io ho appena fatto una visita oculistica e ho dovuto litigare con l'accettazione perché non avevo l'impegnativa del medico.
Ma porca troi@...centralizzate tutto e andatevi a consultare quello che vi serve sul fascicolo. Ma può un povero cristo girare per le strutture ospedaliere con in mano 200 fascicoli?
Quello che vi serve già lo avete. Basta sincronizzarlo in un posto unico.Mettiamo da parte un attimo lo sfogo, con cui credo tutti siamo d'accordo, e proviamo a ragionare su cosa significa quello che suggerisci.
In linea teorica è quello che si dovrebbe fare, ma ci dimentichiamo una cosa fondamentale, vista dal cittadino la PA appare come un organismo omogeneo e monolitico... scuole, ospedali, polizia, tribunali, amministrazioni locali, ministeri, è tutto PA.
Nella realtà ogni singolo ente è un'entità a se stante, con i propri budget, le proprie competenze, le proprie esigenze, il proprio personale, le proprie risorse, tutte separate le une dalle altre.
Spesso persino dentro singoli enti (generalmente grandi, come grandi città, regioni, provincie, ministeri) ci sono organizzazioni interne che si comportano come tanti centri di costo separati nelle grandi aziende, ciascuna separata dalle altre, con i propri funzionari, dipendenti, budget, risorse, competenze, etc etc... e per scambiarsi informazioni o risorse tra loro devono comportarsi come se le altre organizzazioni dello stesso ente fossero società/enti diversi.
Dal punto di vista prettamente IT può sembrare più facile, che ci vuole a condividere dei dati? Gli strumenti ci sono (web services), perchè non viene fatto?
In realtà viene fatto, ma è un processo molto lento ed estremamente complicato di cui la gente non si rende conto.
Quello della PA è probabilmente l'ambito informatico dove si concentra la maggior complessità in termini di integrazione e interoperabilità tra servizi.
Al confronto gli sforzi delle società private per queste cose sono ridicoli, ne viene fatto un uso minimale rispetto a quanto avvenga per la PA.
Poi devi capire che ogni cambiamento nella PA avviene lentamente perchè deve sottostare a cicli di vita del software molto lunghi, la PA non può acquistare servizi con la stessa agilità con cui lo può fare una entità privata, quindi spesso quando nasce una nuova esigenza tocca aspettare il prossimo ciclo di fornitura per inserirla nell'elenco delle esigenze, farsele approvare e farsele finanziare.
Mettiamo da parte un attimo lo sfogo, con cui credo tutti siamo d'accordo, e proviamo a ragionare su cosa significa quello che suggerisci.
In linea teorica è quello che si dovrebbe fare, ma ci dimentichiamo una cosa fondamentale, vista dal cittadino la PA appare come un organismo omogeneo e monolitici... scuole, ospedali, polizia, tribunali, amministrazioni locali, ministeri, è tutto PA.
Nella realtà ogni singolo ente è un'entità a se stante, con i propri budget, le proprie competenze, le proprie esigenze, il proprio personale, le proprie risorse, tutte separate le une dalle altre.
Spesso persino dentro singoli enti (generalmente grandi, come grandi città, regioni, provincie, ministeri) ci sono organizzazioni interne che si comportano come tanti centri di costo separati nelle grandi aziende, ciascuna separata dalle altre, con i propri funzionari, dipendenti, budget, risorse, competenze, etc etc... e per scambiarsi informazioni o risorse tra loro devono comportarsi come se le altre organizzazioni dello stesso ente fossero società/enti diversi.
Dal punto di vista prettamente IT può sembrare più facile, che ci vuole a condividere dei dati? Gli strumenti ci sono (web services), perchè non viene fatto?
In realtà viene fatto, ma è un processo molto lento ed estremamente complicato di cui la gente non si rende conto.
Quello della PA è probabilmente l'ambito informatico dove si concentra la maggior complessità in termini di integrazione e interoperabilità tra servizi.
Al confronto gli sforzi delle società private per queste cose sono ridicoli, ne viene fatto un uso minimale rispetto a quanto avvenga per la PA.
Poi devi capire che ogni cambiamento nella PA avviene lentamente perchè deve sottostare a cicli di vita del software molto lunghi, la PA non può acquistare servizi con la stessa agilità con cui lo può fare una entità privata, quindi spesso quando nasce una nuova esigenza tocca aspettare il prossimo ciclo di fornitura per inserirla nell'elenco delle esigenze, farsele approvare e farsele finanziare.
Spiegami, allora, perché se quando il medico curante emette una ricetta per farmaci "standard" basta presentarsi in una qualsiasi farmacia con il tesserino sanitario per ritirare i farmaci; quando invece occorre ritirare farmaci "particolari" che sono disponibili solo presso la farmacia dell'ospedale occorre presentarsi con la ricetta stampata... Altra cosa. Una decina di giorni fa ho fatto una visita in una ASL; all'accettazione c'è un grosso cartello ben visibile che dice, più o meno, "Si accettano solo impegnative stampate, no email". A che pro? Hanno già tutti i dati di prenotazione, visto che i medici hanno l'elenco (cartaceo...) dei pazienti previsti in quel giorno, perché obbligare a presentarsi con altra carta? È così difficile inserire il codice fiscale nel terminale per individuare la prenotazione del paziente? (non ho nominato il lettore di codici a barre perché effettivamente potrebbe essere "complicato" interfacciarlo al sistema e "costa soldi che non abbiamo"...)
Tasslehoff
30-06-2024, 14:07
Spiegami, allora, perché se quando il medico curante emette una ricetta per farmaci "standard" basta presentarsi in una qualsiasi farmacia con il tesserino sanitario per ritirare i farmaci; quando invece occorre ritirare farmaci "particolari" che sono disponibili solo presso la farmacia dell'ospedale occorre presentarsi con la ricetta stampata... Altra cosa. Una decina di giorni fa ho fatto una visita in una ASL; all'accettazione c'è un grosso cartello ben visibile che dice, più o meno, "Si accettano solo impegnative stampate, no email". A che pro? Hanno già tutti i dati di prenotazione, visto che i medici hanno l'elenco (cartaceo...) dei pazienti previsti in quel giorno, perché obbligare a presentarsi con altra carta? È così difficile inserire il codice fiscale nel terminale per individuare la prenotazione del paziente? (non ho nominato il lettore di codici a barre perché effettivamente potrebbe essere "complicato" interfacciarlo al sistema e "costa soldi che non abbiamo"...)Se rileggi quanto ho scritto sopra troverai la risposta.
La farmacia dell'ospedale, piuttosto che l'ufficio dell'ASL o qualunque altro sportello o ufficio o ente non sono "la PA", sono parte della PA, ma sono organizzazione separate le une dalle altre, tutte con diverse forniture, risorse, personale etc etc...
Per quanto ne sappiamo quelli di quell'ufficio ASL non hanno nemmeno la connettività per usare i servizi da cui verificare il codice della ricetta, o magari non sono stati ancora formati a usare quel servizio o qualsiasi altra cosa possa impedire loro di farlo.
Non pensare che siccome hanno introdotto un certo servizio o un certo standard allora automaticamente tutti gli uffici e tutti gli enti siano allineati ad usarlo, anzi solitamente avviene il contrario, prima si lanciano i servizi (perchè alle rispettive componenti "politiche" fa gioco, perchè fanno vedere che sono attive e lavorano per "innovare") e solo dopo, spesso anche molto dopo, si dotano i vari enti e strutture operative per usare quel servizio (il che vuol dire tutto, fornire i dispositivi per usarlo, ma anche formare le persone ad usarlo).
Come al solito e come succede in tanti altri ambiti, il fatto che "io" faccia una cosa non significa che automaticamente altri soggetti (siano essi uffici, enti, settori di un ente o organizzazioni da decine di migliaia di dipendenti) siano in grado di farlo o siano più organizzati di me per farlo...
Credo dipenda dal tipo di esenzione di cui godi, ce ne sono alcune temporanee che durano magari anni, altre perenni che rimangono attive per tutta la vita.
Per le prime ovviamente dovrai rifare gli accertamenti per ottenere un rinnovo ad ogni scadenza, per le seconde no.
ciao,
ho il diabete tipo 1 da 35 anni, chiaramente faccio uso di insulina e chiaramente devo fare i rinnovi per fornitura dei presidi, la faccio annualmente, così come per il microinfusore
se per ipotesi io decidessi di bloccare il consenso al FSE 2,
a parte che insulina e presidi li prendo già dal 2012 al 2020 sicuramente, e anche dopo... nel mio storico esiste senz'altro, perchè il diab tipo1 non guarisce
dovrei rifare annualmente, come faccio sempre, e quindi senza nessuna differenza per la fornitura dei predetti,
ma il fatto è che annualmente vogliono gli esami per verificare il diabete, non nel senso che "se non c'è" ma solo per vedere i valori di emoglobina glicata ad esempio....
ma faccio un altro esempio, per spiegare meglio:
mia madre è diabetica tipo 2 ma ce la fa senza farmaci, solo dieta, la glicemia al massimo non si discosta molto oltre i 140
l'ultima ricetta di metformina l'abbiamo fatta, per cautela, dopo il 2020 sicuramente,
ma se non l'avessimo fatta questa ricetta, presumo che debba rifare l'iter per la condizione di diabetica, che tra l'altro si fa per il rilascio dei farmaci e presidi, importanti, tra cui striscette controllo glucosio (di cui ha bisogno per monitorarsi)
credo di non essermi spiegato:
facciamo un'ipotesi più estrema:
se una patologia si è avuta tanti anni fa, molto prima del 2012, tipo attacchi di panico,
ma poi è rientrata, cioè non si sono, dopo il 2012, presi farmaci nè prestazioni sanitarie di controllo, perchè la faccenda sarebbe rientrata,
con il blocco al consenso dei dati, presumo che sparirà nello storico sanitario del soggetto...
così mi sembra di avere capito...
Spiegami, allora, perché se quando il medico curante emette una ricetta per farmaci "standard" basta presentarsi in una qualsiasi farmacia con il tesserino sanitario per ritirare i farmaci; quando invece occorre ritirare farmaci "particolari" che sono disponibili solo presso la farmacia dell'ospedale occorre presentarsi con la ricetta stampata... Altra cosa. Una decina di giorni fa ho fatto una visita in una ASL; all'accettazione c'è un grosso cartello ben visibile che dice, più o meno, "Si accettano solo impegnative stampate, no email". A che pro? Hanno già tutti i dati di prenotazione, visto che i medici hanno l'elenco (cartaceo...) dei pazienti previsti in quel giorno, perché obbligare a presentarsi con altra carta? È così difficile inserire il codice fiscale nel terminale per individuare la prenotazione del paziente? (non ho nominato il lettore di codici a barre perché effettivamente potrebbe essere "complicato" interfacciarlo al sistema e "costa soldi che non abbiamo"...)
Se rileggi quanto ho scritto sopra troverai la risposta.
La farmacia dell'ospedale, piuttosto che l'ufficio dell'ASL o qualunque altro sportello o ufficio o ente non sono "la PA", sono parte della PA, ma sono organizzazione separate le une dalle altre, tutte con diverse forniture, risorse, personale etc etc...
Per quanto ne sappiamo quelli di quell'ufficio ASL non hanno nemmeno la connettività per usare i servizi da cui verificare il codice della ricetta, o magari non sono stati ancora formati a usare quel servizio o qualsiasi altra cosa possa impedire loro di farlo.
Non pensare che siccome hanno introdotto un certo servizio o un certo standard allora automaticamente tutti gli uffici e tutti gli enti siano allineati ad usarlo, anzi solitamente avviene il contrario, prima si lanciano i servizi (perchè alle rispettive componenti "politiche" fa gioco, perchè fanno vedere che sono attive e lavorano per "innovare") e solo dopo, spesso anche molto dopo, si dotano i vari enti e strutture operative per usare quel servizio (il che vuol dire tutto, fornire i dispositivi per usarlo, ma anche formare le persone ad usarlo).
Come al solito e come succede in tanti altri ambiti, il fatto che "io" faccia una cosa non significa che automaticamente altri soggetti (siano essi uffici, enti, settori di un ente o organizzazioni da decine di migliaia di dipendenti) siano in grado di farlo o siano più organizzati di me per farlo...
io invece penso che con la Transizione Digitale sono tenuti ad essere tutti allineati a fornire prestazioni anche per via digitale,
tanto più che i dati SONO INCROCIATI, anche per la registrazione delle spese sanitarie di pertinenza al Cud...
a me sembra alquanto anomalo che qualche ASL si "profili" di non accettare richieste per email delle ricette, salvo che siano proprio in penuria di non avere lettori di codici a barre, il che lo ritengo alquanto ANOMALO
:boh:
per le ricette con farmaci io stampo a volte sì a volte no ciò che mi viene inviato per email, in farmacia fanno comunque la lettura del codice a barre, che sia su carta o che sia su email da android,
diverso il caso di chi pensa di mandare per email, in maniera ordinaria, la ricetta in farmacia per farsi dare il farmaco, a questo punto credo che abbiano ragione a rompersi: ad aprire email e leggere da terminale-pc il codice a barre... salvo casi eccezionali, presumo...
comunque sinceramente non mi sono mai presentato allo sportello con una richiesta di visita medica, ho sempre stampato, non posso dire nella mia ASL se utilizzino questa "imposizione" del -solo cartaceo-...
:boh:
Se rileggi quanto ho scritto sopra troverai la risposta.
La farmacia dell'ospedale, piuttosto che l'ufficio dell'ASL o qualunque altro sportello o ufficio o ente non sono "la PA", sono parte della PA, ma sono organizzazione separate le une dalle altre, tutte con diverse forniture, risorse, personale etc etc...
Per quanto ne sappiamo quelli di quell'ufficio ASL non hanno nemmeno la connettività per usare i servizi da cui verificare il codice della ricetta, o magari non sono stati ancora formati a usare quel servizio o qualsiasi altra cosa possa impedire loro di farlo.
Capisco che non sono PA in senso generico, però fanno parte della ASL. Per quanto riguarda la farmacia dell'ospedale, non riesco a capire perché siano più limitati di una farmacia privata (vedi sotto)... Mentre per il centro dove ho fatto la visita, sono collegati eccome alla rete ASL visto che c'è anche lo sportello CUP (per le prenotazioni), e appena eseguita la visita il referto è immediatamente nel fascicolo sanitario. Oltretutto, anche i referti di visite eseguite in ambulatori privati convenzionati appaiono nel fascicolo sanitario, sia per le prestazioni gratuite che quelle a pagamento; in questo caso non sono sempre immediati ma entro il giorno dopo arrivano.
io invece penso che con la Transizione Digitale sono tenuti ad essere tutti allineati a fornire prestazioni anche per via digitale,
tanto più che i dati SONO INCROCIATI, anche per la registrazione delle spese sanitarie di pertinenza al Cud...
a me sembra alquanto anomalo che qualche ASL si "profili" di non accettare richieste per email delle ricette, salvo che siano proprio in penuria di non avere lettori di codici a barre, il che lo ritengo alquanto ANOMALO
:boh:
per le ricette con farmaci io stampo a volte sì a volte no ciò che mi viene inviato per email, in farmacia fanno comunque la lettura del codice a barre, che sia su carta o che sia su email da android,
diverso il caso di chi pensa di mandare per email, in maniera ordinaria, la ricetta in farmacia per farsi dare il farmaco, a questo punto credo che abbiano ragione a rompersi: ad aprire email e leggere da terminale-pc il codice a barre... salvo casi eccezionali, presumo...
comunque sinceramente non mi sono mai presentato allo sportello con una richiesta di visita medica, ho sempre stampato, non posso dire nella mia ASL se utilizzino questa "imposizione" del -solo cartaceo-...
:boh:
Per curiosità, in che regione risiedi? Dove abito io (Emilia Romagna), quando il medico emette una ricetta è immediatamente nel fascicolo sanitario, basta andare in farmacia presentando il tesserino sanitario per avere i farmaci; non occorre stampare nulla o mostrare lo smartphone. Tranne, come detto sopra, alla farmacia dell'ospedale o per le visite :confused:
Tasslehoff
30-06-2024, 18:29
io invece penso che con la Transizione Digitale sono tenuti ad essere tutti allineati a fornire prestazioni anche per via digitale,
tanto più che i dati SONO INCROCIATI, anche per la registrazione delle spese sanitarie di pertinenza al Cud...
a me sembra alquanto anomalo che qualche ASL si "profili" di non accettare richieste per email delle ricette, salvo che siano proprio in penuria di non avere lettori di codici a barre, il che lo ritengo alquanto ANOMALO
:boh:
[SNIP]Il punto è che "Transizione Digitale" è uno slogan, è un programma (inteso come programma d'intenti, obbiettivo), è parte di un processo lungo, laborioso, complicatissimo, con infinite variabili e infiniti soggetti.
Trasformare un'infinità di processi non è qualcosa che avviene così, per decreto, per cui è perfettamente normale che un soggetto accetti una pratica, un altro (magari dirimpettaio) non lo accetti, che un CUP centrale abbia a disposizione tutti i dati automaticamente mentre magari invece il CUP di un reparto specifico non li abbia e te li chieda di nuovo.
Io ho lavorato per più di 20 anni dentro l'IT di tanti enti di dimensioni più che generose (e da settembre tornerò a lavorarci, e la cosa mi da un enorme piacere) e ne ho viste in quantità di transizioni del genere.
Ho partecipato a implementazioni di federazioni con Carta Regionale dei Servizi (CRS), poi Carta Nazionale dei Servizi (CNS), poi SPID, poi Carta d'Identità Elettronica (CIE), integrazioni con ANPR, con banche dati di mille enti diversi... e credimi se ti dico che sono scenari davvero molto molto complessi, dove per giunta si traffica con dati non solo personali ma molto spesso sensibili.
Non sono cose che si fanno in due giorni di lavoro e ogni ente è diverso, ogni scenario è diverso, c'è l'ente che ha già fatto qualcosa in proprio ma in modo totalmente diverso, c'è quello che non ha nulla, c'è quello che è in transizione e sta implementando certe cose, e tutte le infinite possibili variazioni sul tema nel mezza.
La "Transizione Digitale" è una lenta transumanza, una di quelle operazioni che si sa quando comincia e non si sa quando finisce... e non perchè è un'opera pubblica e quindi non finirà mai, ma perchè finchè non ci metti in naso dentro non saprai mai cosa troverai, e ogni caso è diverso dal precedente.
unnilennium
30-06-2024, 20:46
Bel discorso, ma dimenticate un punto, le Asl hanno dei sistemi che definire vetusti e un eufemismo, non comunicano tra reparti figurarsi accedere al fascicolo sanitario... Si cambia solo quando si rompe. Non parliamo poi della rete in che condizioni sta messa la maggior parte delle volte... Parlare di integrazione tra sistemi senza fare si che i sistemi funzionino correttamente è una delle tante missioni impossibili...
Il punto è che "Transizione Digitale" è uno slogan, è un programma (inteso come programma d'intenti, obbiettivo), è parte di un processo lungo, laborioso, complicatissimo, con infinite variabili e infiniti soggetti.
Trasformare un'infinità di processi non è qualcosa che avviene così, per decreto, per cui è perfettamente normale che un soggetto accetti una pratica, un altro (magari dirimpettaio) non lo accetti, che un CUP centrale abbia a disposizione tutti i dati automaticamente mentre magari invece il CUP di un reparto specifico non li abbia e te li chieda di nuovo.
Io ho lavorato per più di 20 anni dentro l'IT di tanti enti di dimensioni più che generose (e da settembre tornerò a lavorarci, e la cosa mi da un enorme piacere) e ne ho viste in quantità di transizioni del genere.
Ho partecipato a implementazioni di federazioni con Carta Regionale dei Servizi (CRS), poi Carta Nazionale dei Servizi (CNS), poi SPID, poi Carta d'Identità Elettronica (CIE), integrazioni con ANPR, con banche dati di mille enti diversi... e credimi se ti dico che sono scenari davvero molto molto complessi, dove per giunta si traffica con dati non solo personali ma molto spesso sensibili.
Non sono cose che si fanno in due giorni di lavoro e ogni ente è diverso, ogni scenario è diverso, c'è l'ente che ha già fatto qualcosa in proprio ma in modo totalmente diverso, c'è quello che non ha nulla, c'è quello che è in transizione e sta implementando certe cose, e tutte le infinite possibili variazioni sul tema nel mezza.
La "Transizione Digitale" è una lenta transumanza, una di quelle operazioni che si sa quando comincia e non si sa quando finisce... e non perchè è un'opera pubblica e quindi non finirà mai, ma perchè finchè non ci metti in naso dentro non saprai mai cosa troverai, e ogni caso è diverso dal precedente.
non so se tu conosca gli obiettivi del Dipartimento della T.D. ma è richiesto il superamento, per tutti i dipendenti PA, di corsi sulle conoscenze digitali
non si tratta, come poteva succedere poco più di una decina di anni fa che uno apprendeva le conoscenze sull'informatica come hobby o passatempo, ci sono delle scadenze per gli iter formativi all'interno delle PA e nel ramo sanitario
tutti i dati sono resi "trasversali" e incrociabili, non è qualcosa voluta e fatta per passatempo,
ci sono ditte terze che si occupano di gestire i dati in interfaccia verso la popolazione, ditte riconosciute con un codice da seguire
così come c'è una legislazione sui dati, distinguendo i dati sensibili da dati condivisibili fuori dalle PA a società terze,
per questo mi chiedevo se i dati del FSE 2 potessero essere esposti a società il cui fine non è amministrativo ma di marketing o pubblicitario, credo di no comunque
Spiegami, allora, perché se quando il medico curante emette una ricetta per farmaci "standard" basta presentarsi in una qualsiasi farmacia con il tesserino sanitario per ritirare i farmaci; quando invece occorre ritirare farmaci "particolari" che sono disponibili solo presso la farmacia dell'ospedale occorre presentarsi con la ricetta stampata... Altra cosa. Una decina di giorni fa ho fatto una visita in una ASL; all'accettazione c'è un grosso cartello ben visibile che dice, più o meno, "Si accettano solo impegnative stampate, no email". A che pro? Hanno già tutti i dati di prenotazione, visto che i medici hanno l'elenco (cartaceo...) dei pazienti previsti in quel giorno, perché obbligare a presentarsi con altra carta? È così difficile inserire il codice fiscale nel terminale per individuare la prenotazione del paziente? (non ho nominato il lettore di codici a barre perché effettivamente potrebbe essere "complicato" interfacciarlo al sistema e "costa soldi che non abbiamo"...)
Vedo che hai centrato perfettamente il punto della questione.
Ma non è uno spreco inutile di energia?
La carta costa produrla, devo accendere una caxxo di stampante (che non tutti magari hanno oppure gli funziona in quel momento) per stampare un caxxo di foglio che potrebbe benissimo essere consultato da chiunque.
Le piante immagino ringraziano di tanto spreco.
Allora sto fascicolo sanitario a che caxxo serve? Una qualsiasi ASL oppure istituto anche privato, con la mia tessera sanitaria deve essere in grado di accedere alla mia cartella e prelevare quello che ha bisogno.
Non gli serve altro.
giovanni69
01-07-2024, 10:35
Bel discorso, ma dimenticate un punto, le Asl hanno dei sistemi che definire vetusti e un eufemismo, non comunicano tra reparti figurarsi accedere al fascicolo sanitario... Si cambia solo quando si rompe. Non parliamo poi della rete in che condizioni sta messa la maggior parte delle volte... Parlare di integrazione tra sistemi senza fare si che i sistemi funzionino correttamente è una delle tante missioni impossibili...
E non è solo quello: posso parlare personalmente che la mia ulss di recente ha sostituito il macchinario/software con cui il personale infermieristico inviava un certo referto di controllo di routine. Finalmente dopo tanti anni in cui si doveva andare personalmente a prenderlo, erano riusciti nella poderosa missione di invio via email... alleluia!:O
Adesso la macchina / software è stata appunto cambiata e... pare non sia più in grado di inviare agevolmente le email... o comunque complicando la vita sia ad infermieri che caregiver/pazienti con la questione di invio email cripate per cui da un lato il personale non è stato formato e dall'altro i pazienti di 80 anni che dovrebbero sapere come decriptare email; nel frattempo, passo indietro e ritiro a mano.
Ed in questo caso: dove sta la competenza e soprattutto responsabilità di chi decide il macchinario/software che mette in crisi l'invio via email di una prestazione, costringendo caregiver/pazienti a prendersi un permesso lavorativo per ritirare di persona il referto come negli anni 90?...:muro: :mad:
E poi si parla di sanità 4.0...
Che palle non c'è ancora l'app per il Veneto... :muro: :muro: :muro:
Ckxnsjsnsozkshhssjnssisnnxxhh
Avevo dimenticato di aggiungere che io sto in Sicilia
Scusate, ma che senso ha pubblicare il primo luglio una notizia di una operazione eventualmente da effettuare entro e non oltre il 30 giugno ? viva la puntualità delle notizie !
Scusate, ma che senso ha pubblicare il primo luglio una notizia di una operazione eventualmente da effettuare entro e non oltre il 30 giugno ? viva la puntualità delle notizie !
la notizia è stata pubblicata il 29 giugno,
se accusi di silenzio dovresti farlo con i mezzi di comunicazione, a cui vengono consegnate le scadenze di notizia, nel caso dall'Ente sanitario nazionale...
da quei pochi telegiornali che ho visionato avrebbero dovuto parlarne almeno con una settimana di anticipo, invece forse alla fine, quando non c'era tempo per informarsi... su pro e contro della negazione consenso (a parte il mantenere lo storico sanitario personale con vantaggi, e collateralmente con quali eventuali svantaggi)
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