PDA

View Full Version : Il ministro Urso apre alle auto cinesi prodotte in Italia, ma con due (impossibili) condizioni


Redazione di Hardware Upg
30-05-2024, 13:49
Link alla notizia: https://greenmove.hwupgrade.it/news/auto-elettriche/il-ministro-urso-apre-alle-auto-cinesi-prodotte-in-italia-ma-con-due-impossibili-condizioni_127600.html

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy apre alla produzione delle auto cinesi in Italia, ma pone due condizioni fondamentali

Click sul link per visualizzare la notizia.

gomax
30-05-2024, 13:57
Certamente, devono assemblare in Italia i ben noti
componenti della tecnologica filiera italiana. Tutti invidiano i nostri italianissimi motori elettrici, le nostre batterie, le nostre Gpu, i nostri Lidar.

Ciao

Strato1541
30-05-2024, 14:11
Parafrasando : " non potete fare i furbi, aggirare i dazi e assorbire incentivi senza lasciare un margine reale qui".:read:
Da parte di un Ministro direi che è più che ragionevole.
Ovviamente qui ci sarà la curva SUD di Pechino che si metterà a piangere, ma tant'è, questa volta forse abbiamo qualcuno che seppure marginalmente e in ritardo sta pensando all'industria nostrana..

Massimiliano Zocchi
30-05-2024, 14:16
Parafrasando : " non potete fare i furbi, aggirare i dazi e assorbire incentivi senza lasciare un margine reale qui".:read:
Da parte di un Ministro direi che è più che ragionevole.
Ovviamente qui ci sarà la curva SUD di Pechino che si metterà a piangere, ma tant'è, questa volta forse abbiamo qualcuno che seppure marginalmente e in ritardo sta pensando all'industria nostrana..

Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.

Saturn
30-05-2024, 14:18
Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.

Amen e straquoto !

Strato1541
30-05-2024, 14:24
Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.

Queste sono questioni tecniche che devono discutere, ma il monito è : non puoi prendere una vettura completamente cinese, con componenti prodotti interamente in Cina , assorbire gli incentivi statali assemblarla in italia e venderla al doppio del suo valore spacciandola per italiana.
Ciò che anche in Francia si sono accorti accadeva anche con Dacia Spring, di fatto il rebrand di una cinese da meno di 8000 euro venduta a 23-24 mila in suolo europeo!
Freghi lo stato, freghi i contribuenti e anche gli acquirenti!
Quindi ben venga se queste operazioni vengono sventate prima di iniziare!

ferste
30-05-2024, 14:35
Pura sparata elettorale senza costrutto.

Non esiste nessuna filiera interamente italiana nell'automotive e i CinCin non avrebbero nessuna convenienza a soddisfare questi irrealistici requisiti.

benderchetioffender
30-05-2024, 14:43
Queste sono questioni tecniche che devono discutere, ma il monito è

ora, benissimo scorporare gli incentivi statali da queste situazioni, ma coi moniti non si fanno affari

gli affari (giusti) si fanno dentro la casistica win-win, pretendere la luna (la notissima alta tecnologia informatica 100% made in Italy) che non esiste, non è una questione tecnica, è proprio un freno a mano su qualunque investimento estero.

poi vorrei capire che avrà di speciale l'auto "made in italy", non è che ci siamo proprio distinti sui marchi da "grossi volumi"....
o stiamo asserendo che il marchio Ferrari ha proprietà transitive?

no perchè in US, il marchio FIAT è sinonimo di Fix It Again, Tony. tanto per dire...

Darkon
30-05-2024, 14:47
Pura sparata elettorale senza costrutto.

Non esiste nessuna filiera interamente italiana nell'automotive e i CinCin non avrebbero nessuna convenienza a soddisfare questi irrealistici requisiti.

Più che nessuna convenienza è proprio impossibile soddisfare tali requisiti perché anche volendo non esiste il prodotto.

Sostanzialmente è come se tu fossi un produttore di energia che fa fotovoltaico e io ti dicessi per me va bene che fai energia sul mio territorio ma devi anche produrmi il reattore Arc di Tony Stark.

I cinesi quale componentistica elettronica italiana dovrebbero installare che non esiste una componentistica elettronica italiana? La creano dal nulla?

Andrà a finire come sempre che produrranno sempre in Europa ma in paesi come Polonia e simili e noi rimaniamo col cerino in mano.

guru ces
30-05-2024, 14:51
E' l'evoluzione del protezionismo idealistico di destra, dall'iperuranio scolastico-fascista a quello liberal-sovranaro.

I risultati saranno gli stessi, ma la Brexit a quanto pare non ha insegnato niente ai sovranari.

ionet
30-05-2024, 14:52
Parafrasando : " non potete fare i furbi, aggirare i dazi e assorbire incentivi senza lasciare un margine reale qui".:read:
Da parte di un Ministro direi che è più che ragionevole.
Ovviamente qui ci sarà la curva SUD di Pechino che si metterà a piangere, ma tant'è, questa volta forse abbiamo qualcuno che seppure marginalmente e in ritardo sta pensando all'industria nostrana..

non dovrebbero(fare i furbi) ma appunto Possono, quindi le parole del ministro servono solo a strapparti una risata(isterica) o in alternativa a strappare un'altra bustina di maloox:ahahah:

Ripper89
30-05-2024, 14:52
A distruggere il made in italy è stata la globalizzazione.
Anni addietro eravamo in grado di produrci da soli diverse tipologie di veicoli e anche addirittura velivoli.

Oggi invece produciamo ben poco, assembliamo principalmente componenti che facciamo produrre da altri, e buona parte in stati oltretutto fuori dall'UE.

Ci tengo a ricordare che c'era un tempo in cui le nostre auto, prodotte da noi, nel nostro territorio erano le migliori al mondo.

ferste
30-05-2024, 14:58
Più che nessuna convenienza è proprio impossibile soddisfare tali requisiti perché anche volendo non esiste il prodotto.

Sostanzialmente è come se tu fossi un produttore di energia che fa fotovoltaico e io ti dicessi per me va bene che fai energia sul mio territorio ma devi anche produrmi il reattore Arc di Tony Stark.

I cinesi quale componentistica elettronica italiana dovrebbero installare che non esiste una componentistica elettronica italiana? La creano dal nulla?

Andrà a finire come sempre che produrranno sempre in Europa ma in paesi come Polonia e simili e noi rimaniamo col cerino in mano.

Intendevo proprio che se anche esistesse, premettendo che non esiste, comunque non avrebbero nessun interesse ad attuare una filiera di questo tipo, hanno il vantaggio di una componentistica a basso costo, per evitare i dazi (che è tutto da vedere se e in che modo arriveranno) spendono di più per comprare da noi?

Fantasie per solleticare e risvegliare l'elettorato...

Massimiliano Zocchi
30-05-2024, 15:02
Queste sono questioni tecniche che devono discutere, ma il monito è : non puoi prendere una vettura completamente cinese, con componenti prodotti interamente in Cina , assorbire gli incentivi statali assemblarla in italia e venderla al doppio del suo valore spacciandola per italiana.
Ciò che anche in Francia si sono accorti accadeva anche con Dacia Spring, di fatto il rebrand di una cinese da meno di 8000 euro venduta a 23-24 mila in suolo europeo!
Freghi lo stato, freghi i contribuenti e anche gli acquirenti!
Quindi ben venga se queste operazioni vengono sventate prima di iniziare!

Permettere di avere fabbriche cinesi in Italia dovrebbe servire in primo luogo ad avere occupazione in tali fabbriche, e occupazione per l'indotto, perché se anche assembli semi-kit cinesi, devi comunque farli arrivare al porto italiano, trasportarli fino alle fabbriche, avere operai più o meno specializzati, collaudatori, logistica e distribuzione finale. Allo stato non dovrebbe fregare nulla del prezzo di vendita, si dovrebbe preoccupare di dare occupazione a chi non ce l'ha.

Il caso francese della Dacia Spring è completamente diverso. Il Gruppo Renault non ha mai voluto imbrogliare nessuno, la Spring non è assemblata in Francia o in Romania, arriva direttamente dalla Cina, e tutti lo sanno. In Francia non prende più gli incentivi perché semplicemente hanno escluso tutte le auto di produzione cinese, compresa appunto la Spring e la Tesla Model 3.

io78bis
30-05-2024, 15:07
Se queste sono le condizioni ad aprire in Italia.... Urso sai che ti dico

"Grazie al ca@@@@ che non apre nessuno". Forse dei volare più basso o capire la reale situazione italiana.

le parti "intelligenti" di ogni vettura devono essere realizzate nel nostro Paese sotto il controllo della Golden power italiana.


Vorrebbe che i SoC, ecc fossero realizzati da STM e per il software si affidassero al team Studio Previti, Bending Spoons, Capgemini, etc

azi_muth
30-05-2024, 15:12
Secondo me gli hanno già dato il due di picche.
Le condizioni servono a salvare la faccia anche perchè condizioni simili andrebbero stabilite in ambito europeo.
Così i Cinesi vanno a produrre in Ungheria e poi te le trovi in vendita nelle concessionarie italiane senza che il governo italiano possa dire nulla.

Ma forse il ministro non è stato informato su cosa sia il mercato unico europeo.

io78bis
30-05-2024, 15:12
..
Ci tengo a ricordare che c'era un tempo in cui le nostre auto, prodotte da noi, nel nostro territorio erano le migliori al mondo.

Certo, come ai tempi dell'Impero Romano eravamo i padroni del mondo conosciuto

azi_muth
30-05-2024, 15:14
A distruggere il made in italy è stata la globalizzazione...

...e a estinguere i dinosauri un meteorite.

Mio nonno diceva: "mondo mondo chi non sa navigare va a fondo..."

:D :D :D


Certo, come ai tempi dell'Impero Romano eravamo i padroni del mondo conosciuto

Facevamo le migliori bighe, avevamo i circhi migliori e vuoi mettere i bagni?

Ripper89
30-05-2024, 15:15
Certo, come ai tempi dell'Impero Romano eravamo i padroni del mondo conosciutoHanno smantellato il know how e hai pure da ridire a chi fa un critica a ciò ?
Da commenti come il tuo si capisce come siamo arrivati a ciò.
Vabbè da oggi assembleremo auto cinesi allora, domani quelle indiane.

Strato1541
30-05-2024, 15:17
Permettere di avere fabbriche cinesi in Italia dovrebbe servire in primo luogo ad avere occupazione in tali fabbriche, e occupazione per l'indotto, perché se anche assembli semi-kit cinesi, devi comunque farli arrivare al porto italiano, trasportarli fino alle fabbriche, avere operai più o meno specializzati, collaudatori, logistica e distribuzione finale. Allo stato non dovrebbe fregare nulla del prezzo di vendita, si dovrebbe preoccupare di dare occupazione a chi non ce l'ha.

Il caso francese della Dacia Spring è completamente diverso. Il Gruppo Renault non ha mai voluto imbrogliare nessuno, la Spring non è assemblata in Francia o in Romania, arriva direttamente dalla Cina, e tutti lo sanno. In Francia non prende più gli incentivi perché semplicemente hanno escluso tutte le auto di produzione cinese, compresa appunto la Spring e la Tesla Model 3.

Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!
Ma anche la Volvo è un cavallo di troia Geely...La EX30 è cinesissima ma venduta come Volvo, Polestar pure...

azi_muth
30-05-2024, 15:21
Hanno smantellato il know how e hai pure da ridire a chi fa un critica a ciò ?
Da commenti come il tuo si capisce come siamo arrivati a ciò.
Vabbè da oggi assembleremo auto cinesi allora, domani quelle indiane.

Chi l'ha smantellato? Gli UFO? Gli Ammerregani?

O semplicemente vivi un un paese dove è sempre più difficile produrre e fare innovazione?

Darkon
30-05-2024, 15:21
Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!

Se Ursu avesse chiesto di usare olive italiane non ci sarebbe stato nessun problema.

Se invece delle olive chiede di usare i frutti del mare (cit. One Piece) non è che fai il bene dell'Italia hai chiesto una cosa impossibile per dire NO senza dire no.

In ogni caso ribadisco che il problema non si pone... la produzione andrà in Polonia e simili, aggireranno comunque i dazi e via. Ho seri dubbi che avrebbero prodotto in Italia a prescindere dalle uscire di Ursu.

azi_muth
30-05-2024, 15:22
Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!

Si ma forse non hai capito che è velleitario e lo sa anche lui...

zbear
30-05-2024, 15:30
"Devono produrre in Italia con componenti italiane e non assemblare" ... quindi NESSUNA produzione di auto in itaGlia, direi ad ora. Un altro ministro patetico, in perfetta linea con questo governicchio di improvvisati e ignoranti.

appleroof
30-05-2024, 15:30
cut
Ciò che anche in Francia si sono accorti accadeva anche con Dacia Spring, di fatto il rebrand di una cinese da meno di 8000 euro venduta a 23-24 mila in suolo europeo!
Freghi lo stato, freghi i contribuenti e anche gli acquirenti!
Quindi ben venga se queste operazioni vengono sventate prima di iniziare!

Questa non l'ho capita, la Dacia è gruppo Renault quindi casomai è lei, azienda europea con capogruppo francese (per inciso non so dove paghi le tasse, ma non penso proprio che le paghi in Cina) , che si sarebbe avvantaggiata, non - o non solo se è vero quanto dici-i cinesi

Poi sono d'accordo in linea generale, i cinesi competono male sul mercato mondiale e non lo dico io, ma non sono ste sparate propagandistiche (stile quella di cambiare il nome dell'ultima alfa romeo :asd: ) la soluzione, queste sono spacconate da bar, ci vogliono proposte serie

Strato1541
30-05-2024, 15:38
"Devono produrre in Italia con componenti italiane e non assemblare" ... quindi NESSUNA produzione di auto in itaGlia, direi ad ora. Un altro ministro patetico, in perfetta linea con questo governicchio di improvvisati e ignoranti.

Infatti rispetto agli esperti che prima hanno smantellato l'Iri, poi governato il Paese e ci hanno catapultato in Europa con le condizioni che conosciamo sono dei dilettanti.....Bisogna impegnarsi molto per affossare come hanno saputo fare loro....:sofico:

idroCammello
30-05-2024, 15:43
la mentalità è sempre quella che partorisce anche le posizioni NIMBY

Douglas Mortimer
30-05-2024, 16:00
Adolfo Urss colpisce ancora.
Prima voleva imporre i prezzi dei voli a Ryanair, poi il nome delle auto a Stellantis, ora vuole dire ad aziende automobilistiche cinesi che pezzi usare e come costruire auto.

Questo ministro comunista va rimosso subito, è nemico del mercato e della libertà di impresa.

Gundam.75
30-05-2024, 16:05
Ha dimenticato di specificare che il personale deve essere completamente italiano....

Doraneko
30-05-2024, 16:06
Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.

Quella di fabbriche, anche cinesi, situate sul territorio italiano? Un'automobile deve avere una componentistica che è sempre quella, non che vari a seconda del paese in cui la si vende. Quella di avere sul territorio italiano le fabbriche cinesi che producono per le auto cinesi mi sembra perciò il significato più ovvio, nonché l'unico, per l'affermazione del Ministro.

Tigre.
30-05-2024, 16:32
E' l'evoluzione del protezionismo idealistico di destra, dall'iperuranio scolastico-fascista a quello liberal-sovranaro.

I risultati saranno gli stessi, ma la Brexit a quanto pare non ha insegnato niente ai sovranari.

No è solo un discorso di buon senso, cioè io stato apro la borsa con incentivi e quant'altro ma questo mi deve portare obbligatoriamente dei vantaggi per l'industria italiana con annessa occupazione, poi il modo di fare questo va ovviamente discusso, pianificato, organizzato, ecc... ma non capisco cosa ci sia di sbagliato nel voler difendere la propria industria e il proprio Paese.

Però secondo alcuni illuminati era meglio confermare l'accordo della Via della Seta (ricordo UNICO paese europeo..) e spianare la strada ai cinesi per farci comprare per due spicci quello che rimane del famoso "Made in Italy" dopo la distruzione operata da altrettanti illuminati.....da non credere....

La Brexit ha insegnato che forse, e dico forse, uno stato dovrebbe salvaguardare in primis il suo patrimonio industriale, ecc... invece di genuflettersi ad un organismo europeo che ha sempre fatto gli interessi di solo due paesi....

Mparlav
30-05-2024, 16:33
Pura sparata elettorale senza costrutto.

Non esiste nessuna filiera interamente italiana nell'automotive e i CinCin non avrebbero nessuna convenienza a soddisfare questi irrealistici requisiti.

I produttori cinesi cercheranno altrove in UE i requisiti per costruire e/o assemblare usando la filiera che ritengono migliore, così come hanno fatto sudcoreani e giapponesi prima di loro, ma anche i produttori europei (che sono andati anni fa' anche extra Ue per abbassare i costi)

io78bis
30-05-2024, 16:48
Hanno smantellato il know how e hai pure da ridire a chi fa un critica a ciò ?
Da commenti come il tuo si capisce come siamo arrivati a ciò.
Vabbè da oggi assembleremo auto cinesi allora, domani quelle indiane.

Il Know how non lo crei imponendo a chi dovrebbe venire da te regole.

Vuoi tornare a galla? Prendi le università, finanzi programmi per startup (mettendo vincoli sulla permanenza produttiva) nei settori in cui vuoi crescere e ricrei dal basso.

Se vuoi che le aziende estere vengano e ti formino le persone, paghi con finanziamenti ma non ti aspettare che chi viene accetti troppi paletti.

Dopo che l'Occidente ha fatto l'errore di andare in Cina portando Know-how accontentandosi di pagare poco la manodopera, solo un idiota ripeterebbe l'errore

Strato1541
30-05-2024, 16:57
I produttori cinesi cercheranno altrove in UE i requisiti per costruire e/o assemblare usando la filiera che ritengono migliore, così come hanno fatto sudcoreani e giapponesi prima di loro, ma anche i produttori europei (che sono andati anni fa' anche extra Ue per abbassare i costi)

Bene vadano pure a cercare! Al momento per fortuna, nonostante tutto il mercato europeo non è stato scalfito da quello cinese nell'industria dell'auto.
A parte alcune piccole eccezioni di modelli cinesi rimarchiati europei ( DR, MG, Geely), altrimenti non se li fila nessuno!
Ciò che il ministro ha espresso va proprio in quelle direzione, o costruisci tutto qui o "vai a quel paese" e fa bene!

azi_muth
30-05-2024, 17:07
Il Know how non lo crei imponendo a chi dovrebbe venire da te regole.

Vuoi tornare a galla? Prendi le università, finanzi programmi per startup (mettendo vincoli sulla permanenza produttiva) nei settori in cui vuoi crescere e ricrei dal basso.

Se vuoi che le aziende estere vengano e ti formino le persone, paghi con finanziamenti ma non ti aspettare che chi viene accetti troppi paletti.

Dopo che l'Occidente ha fatto l'errore di andare in Cina portando Know-how accontentandosi di pagare poco la manodopera, solo un idiota ripeterebbe l'errore

I Cinesi avevano uno shortcut...vuoi aprire da noi? Soci locali al 51% e trasferimento forzoso del know how...brevetti e copyright non erano tutelati.

Poi è chiaro che da noi non è replicabile...


Cmq una resistenza passiva esiste...osteggiare con ogni modo e metodo la diffusione delle BEV e favorire le ibride.
Alla fine le BEV dipendono dalla rete di di ricarica. Per limitarle basta fare marcia indietro sui punti di ricarica, aumentare le tasse sulle ricariche, togliere gli incentivi pubblici.

E non è detto che se vadano su le destre non finisca proprio così...

zancle
30-05-2024, 17:24
Parafrasando : " non potete fare i furbi, aggirare i dazi e assorbire incentivi senza lasciare un margine reale qui".:read:
Da parte di un Ministro direi che è più che ragionevole.
Ovviamente qui ci sarà la curva SUD di Pechino che si metterà a piangere, ma tant'è, questa volta forse abbiamo qualcuno che seppure marginalmente e in ritardo sta pensando all'industria nostrana..

Queste sono questioni tecniche che devono discutere, ma il monito è : non puoi prendere una vettura completamente cinese, con componenti prodotti interamente in Cina , assorbire gli incentivi statali assemblarla in italia e venderla al doppio del suo valore spacciandola per italiana.
Ciò che anche in Francia si sono accorti accadeva anche con Dacia Spring, di fatto il rebrand di una cinese da meno di 8000 euro venduta a 23-24 mila in suolo europeo!
Freghi lo stato, freghi i contribuenti e anche gli acquirenti!
Quindi ben venga se queste operazioni vengono sventate prima di iniziare!

Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!
Ma anche la Volvo è un cavallo di troia Geely...La EX30 è cinesissima ma venduta come Volvo, Polestar pure...

Ha ragione il ministro, se questi cinesi vogliono il logo MADE IN ITALY devono costruire tutto qui. :D altrimenti vadano in Spagna, che è comodo per le navi cargo, che non hanno queste remore, tanto gli incentivi visto che siamo buoni li diamo lo stesso. :muro:

Strato1541
30-05-2024, 17:39
Ha ragione il ministro, se questi cinesi vogliono il logo MADE IN ITALY devono costruire tutto qui. :D altrimenti vadano in Spagna, che è comodo per le navi cargo, che non hanno queste remore, tanto gli incentivi visto che siamo buoni li diamo lo stesso. :muro:

Altro simpatico filocinese:muro: :muro: :muro: :muro:

Therinai
30-05-2024, 18:02
Il ministro ha sparato cazzate per fare campagna elettorale, non ci sono dubbi al riguardo.
Ma c'è una cosa che proprio mi sfugge... che ci azzecca il golden power con questo contesto???
Supponiamo che in italia ci sia tutta la filiera per costruire localmente le macchine cinesi, ma che c'entra il golden power? Mi sfugge il nesso, o in alternativa dovrei pensare che questo pseudo ministro abbia confuso il termine made in italy con golden power...

AlexSwitch
30-05-2024, 18:18
Sì, ma non puoi fare proposte del genere senza che siano suffragate da cose tangibili. Quale sarebbe la componentistica italiana? Oppure, hai masi sentito di aziende italiane leader nella produzione di chip o di SoC per tablet (perché questo andrebbe montato su auto moderne)? Urso deve rendersi conto che chi è venuto prima di lui (parlo di tutti i colori politici) ha distrutto l'industria italiana, e che tutti devono per forza usare componenti cinesi.

La filiera italiana automotive non è assolutamente irrilevante anche se non copre i settori come i SoC per tablet ( anche se Magneti Marelli rimane una delle principali realtà dell'elettronica di gestione e controllo ): parliamo di una realtà che pesa il 5,6% del PIL nazionale, occupa più di 230000 addetti con un fatturato di oltre 100 MLD di Euro ( dati ANFIA ).
Mi apre ovvio che si tenti di preservarla il più possibile...

Strato1541
30-05-2024, 18:24
La filiera italiana automotive non è assolutamente irrilevante anche se non copre i settori come i SoC per tablet ( anche se Magneti Marelli rimane una delle principali realtà dell'elettronica di gestione e controllo ): parliamo di una realtà che pesa il 5,6% del PIL nazionale, occupa più di 230000 addetti con un fatturato di oltre 100 MLD di Euro ( dati ANFIA ).
Mi apre ovvio che si tenti di preservarla il più possibile...

è ovvio se il fine è cercare di tutelare la filiera italiana, meno ovvio se l'unico scopo che si persegue è cercare di portare vetture a batteria nel più breve tempo possibile, costi quello che costi...Non importa se cinesi o meno, tuttavia dato che quelle europee ( rispettose delle millemila regole che ci siamo imposti), non si vendono perchè costose, allora facciamo portare la "paccotiglia" ai cinesi , così forse il popolo le comprerà.
Questo è il pensiero nascosto verso chi osteggia le tue considerazioni.

Roby_n_ball
30-05-2024, 18:39
verranno di corsa! piangeranno per non essere riusciti a fabbricare in Italia. Poveri noi in completa balia dei protezionisti. Venissero, avremo posti di lavoro in più comunque anche se importeranno la maggioranza dei componenti e impareremo a fare le auto elettriche.

Tigre.
30-05-2024, 19:18
è ovvio se il fine è cercare di tutelare la filiera italiana, meno ovvio se l'unico scopo che si persegue è cercare di portare vetture a batteria nel più breve tempo possibile, costi quello che costi...Non importa se cinesi o meno, tuttavia dato che quelle europee ( rispettose delle millemila regole che ci siamo imposti), non si vendono perchè costose, allora facciamo portare la "paccotiglia" ai cinesi , così forse il popolo le comprerà.
Questo è il pensiero nascosto verso chi osteggia le tue considerazioni.

Ma certo che è così, solo i soliti illuminati imbevuti di ideologia green a amenità annesse non lo vedono, o meglio fanno finta di non vederlo che è ben altra cosa perché significa assumere le relative deliranti posizioni intenzionalmente che è pure peggio, sarei veramente curioso di vedere cosa direbbero se l'azienda per cui lavorano gli desse un calcio nel deretano buttandoli in mezzo a una strada per far posto ai cinesi che con tanta enfasi magnificano.......:rolleyes:

Per il resto lasciamo perdere, abbiamo mille vincoli imposti da altri mentre i cinesi e compagnia bella se ne strabattono altamente tanto da essere i maggiori inquinatori della terra inondando i "furbi" europei con montagne di prodotti "paccottiglia" da quattro soldi e molti sono pure contenti....da non credere....:doh:

sbaffo
30-05-2024, 20:02
vedo che tutti qui concordano nel dire che la componentinstica italiana non esiste. Ma finore fiat che componentistica usava? non credo cinese. Le Alfa che ancora fanno in italia cosa usano? quel che resta di mirafiori ecc produce con quale componentistica?
Ovviamente non mi riferisco alle batterie (che peraltro potrebbero portare qui come qualunque altra cosa volendo), ma a tutto il resto, forse neanche ai motori elettrici (non so chi li fa in europa) o all'elettronica/display (magari li fa bosh comunque europea), ma la meccanica, interni, telaio carrozzeria ecc.
D'altronde anche la francia e gli usa per gli incentivi non chiedono produzione 100% locale, ma una buona percentuale.

L'indotto vero secondo me è quello delle fabbriche di componenti, non dei treni che portano dentro i pezzi e fuori le auto. Boh.

AlexSwitch
30-05-2024, 21:55
vedo che tutti qui concordano nel dire che la componentinstica italiana non esiste. Ma finore fiat che componentistica usava? non credo cinese. Le Alfa che ancora fanno in italia cosa usano? quel che resta di mirafiori ecc produce con quale componentistica?
Ovviamente non mi riferisco alle batterie (che peraltro potrebbero portare qui come qualunque altra cosa volendo), ma a tutto il resto, forse neanche ai motori elettrici (non so chi li fa in europa) o all'elettronica/display (magari li fa bosh comunque europea), ma la meccanica, interni, telaio carrozzeria ecc.
D'altronde anche la francia e gli usa per gli incentivi non chiedono produzione 100% locale, ma una buona percentuale.

L'indotto vero secondo me è quello delle fabbriche di componenti, non dei treni che portano dentro i pezzi e fuori le auto. Boh.

Quasi tutti...

tuttodigitale
30-05-2024, 23:24
La filiera italiana automotive non è assolutamente irrilevante anche se non copre i settori come i SoC per tablet ( anche se Magneti Marelli rimane una delle principali realtà dell'elettronica di gestione e controllo ): parliamo di una realtà che pesa il 5,6% del PIL nazionale, occupa più di 230000 addetti con un fatturato di oltre 100 MLD di Euro ( dati ANFIA ).
Mi apre ovvio che si tenti di preservarla il più possibile...
Le risulta che esista la Magneti Marelli s.p.a.? Le risulta che la ck holding il gruppo che la controlla sia italiana?.... le risulta che ci siano 10.000 dipendenti in Italia (altro che 100.000) . Nonostante sia in espansione gli stabilimenti italiani stanno chiudendo... Oggi mi pare che i dipendenti italiani siano meno di 7.000.

Controlli meglio anche il fatturato... era più vicino ai 9 miliardi altro che oltre i 100.

AlexSwitch
30-05-2024, 23:52
Le risulta che esista la Magneti Marelli s.p.a.? Le risulta che la ck holding il gruppo che la controlla sia italiana?.... le risulta che ci siano 10.000 dipendenti in Italia (altro che 100.000) . Nonostante sia in espansione gli stabilimenti italiani stanno chiudendo... Oggi mi pare che i dipendenti italiani siano meno di 7.000.

Controlli meglio anche il fatturato... era più vicino ai 9 miliardi altro che oltre i 100.

Guardi, visto che da del lei, i dati che ho riportato sono quelli globali di tutta la filiera italiana automotive denunciati da ANFIA ( da me citata nel post precedente ) e non di Magneti Marelli nello specifico!! Ho citato Magneti Marelli come esempio di produzione di elettronica specifica per l'automotive ancora fatta in Italia nonostante la proprietà straniera!!
Magari leggere meglio aiuta....

nosio
30-05-2024, 23:57
Certamente, devono assemblare in Italia i ben noti
componenti della tecnologica filiera italiana. Tutti invidiano i nostri italianissimi motori elettrici, le nostre batterie, le nostre Gpu, i nostri Lidar.

Ciao

non si parla di chip, sensori radar o GPU ma di apparecchiature.
che poi li fai con componentistica cinese, progetto cinese, alla fine li fabbrichi in italia e qualcosa del guadagno rimane anche qui.

celle cinesi, batterie italiane, capito l'antifona?

D'Urso è un coLionazzo, ma su questo ha pienamente ragione.
non aumenti il PIL nazionale e magari vuoi che ti portiamo strade nelle campagne sperdute dove hai pagato il terreno del tuo "parcheggio per le auto in vendita" a poco?
fattele da qualche altra parte del mondo, che noi il PIL lo alziamo con i dazzi doganali.

Mparlav
31-05-2024, 06:12
Non alzi nessun PIL con i dazi, se la produzione avviene UE.
Quindi il discorso del Ministro è tanto utile a livello elettorale quanto inutile ai fini pratici.

cronos1990
31-05-2024, 06:22
"Devono produrre in Italia con componenti italiane e non assemblare", ha spiegato Urso, che ha aggiunto anche che le parti "intelligenti" di ogni vettura devono essere realizzate nel nostro Paese sotto il controllo della Golden power italiana.Beh si, anche io conto per fine anno di arrivare sulla Luna, ma solo con un auto elettrica cinese prodotta in Italia :asd: Vorrei festeggiare l'arrivo del 2025 mentre sorseggio un buon Chianti guardando la Terra :asd:

Notturnia
31-05-2024, 06:35
Come avevo anticipato. la "curva SUD di Pechino" si è palesata...
Il ministro del "made in italy" , lo dice il nome, cosa cercherà di fare? Di portare le olive Tunisine in Italia con qualche trucco o di coltivare e vendere le olive in territorio italiano?
Se una azienda si installa in italia e assorbe degli incentivi per produrre ci si preoccuperà porti un indotto e non una mortificazione di quanto già esiste ( leggasi industria auto italiana ancora esistente)..
Se l'installazione di tale azienda invece è solo un trucco per aggirare dei dazi in arrivo allora il discorso è ancora più logico.
Su Dacia Spring vorrei proprio fare un sondaggio tra i possessori per vedere quanti sanno cosa si sono messi in garage...
Ma il trucco è lo stesso usato da MG che guarda caso ora tra i modelli più venduti da noi non ha le elettriche ma la ZS a benzina, che fa concorrenza a marchi termici e non elettrici!
Ma anche la Volvo è un cavallo di troia Geely...La EX30 è cinesissima ma venduta come Volvo, Polestar pure...

Credo che ormai i giovani d’oggi non vogliano più il made in Italy che ci ha reso famosi in tutto il mondo .. se non capiscono che il ministro del MADE IN ITALY dovrebbe lavorare per tutelare prodotti MADE IN ITALY e non assembled in ITALY siamo alla frutta.

Alcuni miei clienti hanno fondato delle associazioni per tutelare il made in Italy da quello che viene venduto in Italia come made in Italy ma in realtà è solo assemblato in Italia per far capire alla gente la differenza

Se non si capisce la differenza e il danno fatto all’Italia e agli italiani è triste ma, come hai notato tu.. non si sa neanche che lavoro fa il Ministro Urso per cui.. di che ci stupiamo ?

Fa bene a tutelare il vero MADE IN ITALY dicendo che se i cinesi vogliono il nostro appoggio DEVONO produrre con filiera nazionale.

Nel mondo dell’energia le GO (Garanzie d’Origine) sono accettate in ITALIA solo se l’energia green è realmente prodotta in ITALIA e non importata e se è certificata dal GSE e non da altri per evitare dubbi

La fesseria di dare soldi ai cinesi che mettono impianti in Italia è già stata fatta con i conti energia (guardare la Puglia..) per cui trovo correttissimo il ragionamento di NON dare soldi ai cinesi per assemblare prodotti cinesi in Italia con manodopera italiana (o probabilmente non italiana) ed impoverire la nazione portando i nostri soldi altrove…

Se i governi prima di questo hanno distrutto la nostra filiera produttiva non vuol dire che adesso ci dobbiamo accontentare dei cinesi ma che dobbiamo rimboccarci le maniche come i nostri nonni dopo la WW2 e ricostruire quello che abbiamo buttato alle ortiche.. se riusciamo a staccare il cervello dai telefonini…

Notturnia
31-05-2024, 06:39
Beh si, anche io conto per fine anno di arrivare sulla Luna, ma solo con un auto elettrica cinese prodotta in Italia :asd: Vorrei festeggiare l'arrivo del 2025 mentre sorseggio un buon Chianti guardando la Terra :asd:

Chianti importato e imbottigliato in Toscana per avere il DOCG o Chianti fatto con uve del Chianti ?..

Io metterei un Chianti CE importato dalla Cina per restare in sintonia con l’auto cinese.. sennò non vale.. tanto del made in Italy non frega niente a nessuno.. viva un buon Parmesan :rolleyes:

piv3z
31-05-2024, 06:39
quando dicono é perché dicono e non fanno (subito) o perché impossibile (per voi) fare. quando fanno é perché fanno.

siete proprio dei vecchi rompicoglioni da cantiere

Notturnia
31-05-2024, 06:48
quando dicono é perché dicono e non fanno (subito) o perché impossibile (per voi) fare. quando fanno é perché fanno.

siete proprio dei vecchi rompicoglioni da cantiere

Mi manca ancora qualche anno ma non vedo l’ora di andare a vedere i cantieri a rompere i coglioni agli operai :D

Per il resto ti do ragione

cronos1990
31-05-2024, 06:56
Chianti importato e imbottigliato in Toscana per avere il DOCG o Chianti fatto con uve del Chianti ?..Boh, mi affido alla sua competenza, io di vini non ci capisco una fava. Ma tendenzialmente preferisco i rossi :O

Tecnicamente sono un appassionato di tè tra le altre cose, in linea di massima berrei quello. Quello però si che è un prodotto tipicamente di origini cinesi, sia mai che qualcuno mi dia del filocinese solo perchè non si è allineati al suo pensiero unico :asd:

Darkon
31-05-2024, 07:08
Chianti importato e imbottigliato in Toscana per avere il DOCG o Chianti fatto con uve del Chianti ?..

Io metterei un Chianti CE importato dalla Cina per restare in sintonia con l’auto cinese.. sennò non vale.. tanto del made in Italy non frega niente a nessuno.. viva un buon Parmesan :rolleyes:

Metafora sbagliatissima.

La gran parte del Chianti è roba fatta da gente improvvisata che fa un vino che nella migliore delle ipotesi è vagamente decente e negli altri casi è palesemente una specie di tavernello.

Le cantine che fanno Chianti nel vero senso della parola vendono e venderebbero anche senza il nome Chianti e sono si e no una 10na, forse.

Tutte le altre forse forse se importassero il vino fatto da altri venderebbero roba migliore di quello che fanno da se.

Purtroppo, in fatto di vino c'è una colossale ignoranza e la gente si beve di tutto e fa anche commenti da somelier convinta di capirci qualcosa ma spesso per non dire quasi sempre si bevono la qualunque senza capirci molto.

Notturnia
31-05-2024, 07:19
Metafora sbagliatissima.

La gran parte del Chianti è roba fatta da gente improvvisata che fa un vino che nella migliore delle ipotesi è vagamente decente e negli altri casi è palesemente una specie di tavernello.

Le cantine che fanno Chianti nel vero senso della parola vendono e venderebbero anche senza il nome Chianti e sono si e no una 10na, forse.

Tutte le altre forse forse se importassero il vino fatto da altri venderebbero roba migliore di quello che fanno da se.

Purtroppo, in fatto di vino c'è una colossale ignoranza e la gente si beve di tutto e fa anche commenti da somelier convinta di capirci qualcosa ma spesso per non dire quasi sempre si bevono la qualunque senza capirci molto.

Detto questo a me il Chianti non piace :D
Ho altri gusti in fatto di vino e, come accenni tu, prendo il vino solo dalle cantine che conosco e di cui conosco i proprietari e come lo fanno il vino
Poco ma buono, come si soleva dire

Darkon
31-05-2024, 07:25
Detto questo a me il Chianti non piace :D
Ho altri gusti in fatto di vino e, come accenni tu, prendo il vino solo dalle cantine che conosco e di cui conosco i proprietari e come lo fanno il vino
Poco ma buono, come si soleva dire

Allora non posso che darti ragione! Anche io sono per bere magari poco ma quando bevo bere roba buona piuttosto che bere sempre e bere roba di dubbia per non dire nessuna qualità!

:)

cronos1990
31-05-2024, 07:41
Manipolo di alcolizzati :asd:

AlexSwitch
31-05-2024, 07:47
Non alzi nessun PIL con i dazi, se la produzione avviene UE.
Quindi il discorso del Ministro è tanto utile a livello elettorale quanto inutile ai fini pratici.

In questo caso non si tratta di aumentare il PIL ma di evitare che venga eroso...

Notturnia
31-05-2024, 08:01
Allora non posso che darti ragione! Anche io sono per bere magari poco ma quando bevo bere roba buona piuttosto che bere sempre e bere roba di dubbia per non dire nessuna qualità!

:)

Manipolo di alcolizzati :asd:

sono veneto :D se non ricordo male un noto pubblicista ci ha dato dell'"alcolizzati"...

spazio volentieri dall'Amarone al Primitivo :D non disdegno vini che hanno fatto almeno 3 anni in botte in cantine dove ogni tanto vado a fare quattro chiacchiere con i vecchi proprietari.. mia moglie non è molto contenta di vedere casse di vino in cantina :D ma poi quando si bene il nettare che ne esce cambia idea anche lei :D

e quello che ho evidenziato è il motivo per cui raramente bevo quando esco di casa... quello che mi piacerebbe bere è venduto a cifre folli.. e quello che ti suggeriscono spesso non è "vino" ....

era quella l'allusione al Chianti e le auto false-made-in-italy ..come nel vino basta mettere un etichetta per far finta che sia vino, così spero che non passi l'idea che assemblare un veicolo cinese in Italia lo trasformi in made in Italy come accade con molti prodotti di abbigliamento e calzature dove un orribile made in cina si fregia un brand made in Italy perché confezionato in Italia..

se uno vuole comprare cinese compri cinese.. se vuole comprare Italiano che possa comprare Italiano.. MADE vuol dire FATTO e non assemblato.. se ci pensate sugli iphone c'era (non so se c'è ancora) made in china e Designed in USA per distinguere dove era progettato e dove era costruito

the_joe
31-05-2024, 08:02
Una domanda, quelli che si lamentano che la "catena di produzione italiana viene smantellata" sono gli stessi che sono andati a produrre in ogni bucodiculodelmondo purchè costasse poco e potessero aumentare a dismisura i guadagni vendendo in Europa/Italia agli stessi prezzi di quando costruivano in Italia?

Notturnia
31-05-2024, 08:02
In questo caso non si tratta di aumentare il PIL ma di evitare che venga eroso...

lui non lo ha capito che si tratta di evitare di sprecare soldi pubblici per aziende estere

Giuss
31-05-2024, 08:37
Ma quali componenti italiane? Sono ormai anni che in Italia le aziende stanno scappando e trasferendo le produzioni all'estero in tutti i settori, per via del fisco, burocrazia e altre cose

IlCarletto
31-05-2024, 08:44
Immagina la Cina fare lo stesso con quelle 4 esportazioni italiane (penso a Ferrari, Lambo..) poi vengono a piangere...
Gente che non ha la minima idea di cosa sta combinando.

MIKIXT
31-05-2024, 09:53
Una domanda, quelli che si lamentano che la "catena di produzione italiana viene smantellata" sono gli stessi che sono andati a produrre in ogni bucodiculodelmondo purchè costasse poco e potessero aumentare a dismisura i guadagni vendendo in Europa/Italia agli stessi prezzi di quando costruivano in Italia?

Probabilmente si, visto che gran parte delle aziende dell'indotto auto producono da anni nei paesi dell'est e/o in cina.

Esempio: Brembo che è un'eccellenza nel settore freni.

Dischi e pastiglie "standard", ovvero quelli montati come primo equipaggiamento o venduti nel canale della ricambistica sono tutti made in Cina.

In italia si producono solo i componenti premium (dischi e pinze per applicazioni alto di gamma o racing). E questo vale per praticamente tutti i produttori di componentistica auto, quelli di Brembo è solo un esempio tanto per citare un marchio abbastanza noto.

Comunque lo stesso ormai si verifica anche in altri paesi d'Europa, tanti fornitori hanno spostato la produzione dei componenti meno tecnologici in Cina.

Ad esempio ZF (Germania) e tutte le sue sussidiarie. Fino a pochi anni fa, quando compravi un ricambio c'era scritto made in Germany, adesso ordini lo stesso ricambio e sulla confezione trovi scritto made in China.

Come aggravante c'è pure la qualità più bassa dei materiali, dato che dopo 2-3 anni il braccetto sospensione made in china presenta i silent block o le testine già rovinati.

Idem con patate il settore pneumatici, ad esempio il gruppo Michelin: pneumatici a marchio Michelin (quindi premium) prodotti in Europa (anche se gli stabilimenti italiani/francesi/ecc. vengono sempre più ridimensionati). Per gli pneumatici a marchio Kleber (quindi prodotto di fascia media sempre del gruppo Michelin) la produzione è stata spostata dall’est Europa alla Cina, con il risultato che la qualità è calata perché gli pneumatici arrivano mezzi sbilanciati e con una qualità generale più bassa.

ferste
31-05-2024, 10:11
vedo che tutti qui concordano nel dire che la componentinstica italiana non esiste. Ma finore fiat che componentistica usava? non credo cinese. Le Alfa che ancora fanno in italia cosa usano? quel che resta di mirafiori ecc produce con quale componentistica?

La componentistica veniva valutata almeno del 30% di provenienza cinese, non so nemmeno dirti se per valore o quantità.
Ovviamente non ho trovato dati ufficiali, ma mi sembra verosimile per quel poco che conosco.

Mparlav
31-05-2024, 11:37
In questo caso non si tratta di aumentare il PIL ma di evitare che venga eroso...

E non sarà quella scelta ad impedire che avvenga.
Quindi ti mettono la produzione in UE, ma in Stati che non hanno quelle condizioni imposte, senza produzione locale e puoi solo sperare che la tua filiera sia competitiva in ambito UE e/o extra UE.

Notturnia
31-05-2024, 11:52
Probabilmente si, visto che gran parte delle aziende dell'indotto auto producono da anni nei paesi dell'est e/o in cina.

Esempio: Brembo che è un'eccellenza nel settore freni.

Dischi e pastiglie "standard", ovvero quelli montati come primo equipaggiamento o venduti nel canale della ricambistica sono tutti made in Cina.

In italia si producono solo i componenti premium (dischi e pinze per applicazioni alto di gamma o racing). E questo vale per praticamente tutti i produttori di componentistica auto, quelli di Brembo è solo un esempio tanto per citare un marchio abbastanza noto.

Comunque lo stesso ormai si verifica anche in altri paesi d'Europa, tanti fornitori hanno spostato la produzione dei componenti meno tecnologici in Cina.

Ad esempio ZF (Germania) e tutte le sue sussidiarie. Fino a pochi anni fa, quando compravi un ricambio c'era scritto made in Germany, adesso ordini lo stesso ricambio e sulla confezione trovi scritto made in China.

Come aggravante c'è pure la qualità più bassa dei materiali, dato che dopo 2-3 anni il braccetto sospensione made in china presenta i silent block o le testine già rovinati.

Idem con patate il settore pneumatici, ad esempio il gruppo Michelin: pneumatici a marchio Michelin (quindi premium) prodotti in Europa (anche se gli stabilimenti italiani/francesi/ecc. vengono sempre più ridimensionati). Per gli pneumatici a marchio Kleber (quindi prodotto di fascia media sempre del gruppo Michelin) la produzione è stata spostata dall’est Europa alla Cina, con il risultato che la qualità è calata perché gli pneumatici arrivano mezzi sbilanciati e con una qualità generale più bassa.

se continuiamo a giocare la partita con due scacchiere diverse è ovvio..

costo manodopera ?
costo tasse ambientali ?
cosa materie prime ?

se sulla terza poco da fare.. sulle altre due è doveroso imporre un dazio che pareggi i costi che noi europei stiamo sostenendo per la transizione ecologica e per i maggiori stipendi che paghiamo rispetto ai salariati cinesi.

se potessimo giocare la partita ad armi pari sarebbe inutile anche solo discutere ma o decidiamo che anche noi possiamo inquinare come in cina e pagare i dipendenti 400 euro/mese senza che si lamentino o qualcosa non torna

poi stare qua a frignare che si è spostato il lavoro in cina.. beh.. ovvio.. costa un quarto.. non sarebbe quindi meglio impedire questo ?.. non potendo chiedere alla cine di pagare di più a casa sua possiamo però fare in modo che la stortura causata dai danni ambientali che sta causando la cina e dalla concorrenza sleale che applica la cina vs europa sia parzialmente ridotta con dazi a compensazione europea..

mi pare il minimo se vogliamo smettere di spostare produzione in cina

azi_muth
31-05-2024, 11:53
Se i governi prima di questo hanno distrutto la nostra filiera produttiva non vuol dire che adesso ci dobbiamo accontentare dei cinesi ma che dobbiamo rimboccarci le maniche come i nostri nonni dopo la WW2 e ricostruire quello che abbiamo buttato alle ortiche.. se riusciamo a staccare il cervello dai telefonini…

I governi hanno certamente influito non risolvendo i problemi strutturali del paese e tirando a campare.
Le filiere produttive sono state distrutte perchè non sono competitive.

Alla base del mancanza di produttività c'è anche una mentalità sbagliata che è quella di voler campare di rendita.
Alla fine non è nemmeno questo grande problema se perdi una filiera...se perdi l'auto se riesci a sostituirla con un sistema tutto nuovo che il mondo vuole e paga di più...chessò i semiconduttori...è solo un bene.
Il mondo ha capito da un pezzo che bisogna correre, creare innovazione e nuove filiere, noi ci siamo trincerati sulla tradizione e il voler campare di rendita.
Siamo dei vecchi che non sapendo come innovare vogliono fare sempre e solo le stesse cose e vivere di rendita mentre il mondo cambia.
Così si finisce male eh...

D'altro canto però bisogna pretendere che la competizione globale sia leale.
Quindi non agli aiuti di stato, no a prodotti che sono economici perchè prodotti in modo dannoso per l'ambiente e sfruttando il lavoro etc.
Per dare una raddrizzata dovremmo ragionare di dazi su questi temi.

Tigre.
31-05-2024, 14:19
Una domanda, quelli che si lamentano che la "catena di produzione italiana viene smantellata" sono gli stessi che sono andati a produrre in ogni bucodiculodelmondo purchè costasse poco e potessero aumentare a dismisura i guadagni vendendo in Europa/Italia agli stessi prezzi di quando costruivano in Italia?

Sono gli stessi che sono stati spinti da una politica, in primis europea con regole e regoline al limite della follia, assurda che ha fatto di tutto per distruggere le loro fabbriche, industrie, ecc... con tasse, balzelli, burocrazia soffocante, ecc... e che soprattutto non gli ha difesi dalla produzione estera ma anzi incentivando pure l'invasione di prodotti da quattro soldi realizzati appunto all'estero, cina in testa ovviamente.....:rolleyes:

Vogliamo poi parlare dei soloni dell'economia che hanno predicato anni la globalizzazione per poi venire a piangere che "forse" hanno sbagliato e quell'Eldorado che profetizzavano con tanta enfasi lo hanno creato in cina, india e compagnia bella a discapito dell'Occidente che adesso si trova con le pezze nel deretano con migliaia di aziende chiuse e relativi dipendenti a casa facendo diventare gli europei dei rappresentanti di prodotti cinesi, EV in testa quando nel secolo scorso sono stati i maggiori inventori e innovatori della storia?

Per chi se lo stesse chiedendo si sono figlio di imprenditori che per sopravvivere sui mercati internazionali sono stati costretti, ripeto COSTRETTI, a portare parte della produzione all'estero, e vi assicuro che non c'è niente di cui vantarsi in questo, e neanche di bello, facile giudicare dietro a uno schermo, magari con un posto di lavoro pubblico e relativo deretano al caldo, e ricordo che la stragrande maggioranza delle aziende sono medio/piccole, non certo delle multinazionali....

Strato1541
31-05-2024, 16:13
Sono gli stessi che sono stati spinti da una politica, in primis europea con regole e regoline al limite della follia, assurda che ha fatto di tutto per distruggere le loro fabbriche, industrie, ecc... con tasse, balzelli, burocrazia soffocante, ecc... e che soprattutto non gli ha difesi dalla produzione estera ma anzi incentivando pure l'invasione di prodotti da quattro soldi realizzati appunto all'estero, cina in testa ovviamente.....:rolleyes:

Vogliamo poi parlare dei soloni dell'economia che hanno predicato anni la globalizzazione per poi venire a piangere che "forse" hanno sbagliato e quell'Eldorado che profetizzavano con tanta enfasi lo hanno creato in cina, india e compagnia bella a discapito dell'Occidente che adesso si trova con le pezze nel deretano con migliaia di aziende chiuse e relativi dipendenti a casa facendo diventare gli europei dei rappresentanti di prodotti cinesi, EV in testa quando nel secolo scorso sono stati i maggiori inventori e innovatori della storia?

Per chi se lo stesse chiedendo si sono figlio di imprenditori che per sopravvivere sui mercati internazionali sono stati costretti, ripeto COSTRETTI, a portare parte della produzione all'estero, e vi assicuro che non c'è niente di cui vantarsi in questo, e neanche di bello, facile giudicare dietro a uno schermo, magari con un posto di lavoro pubblico e relativo deretano al caldo, e ricordo che la stragrande maggioranza delle aziende sono medio/piccole, non certo delle multinazionali....

:winner: :winner: :winner: :winner:

AlexSwitch
31-05-2024, 17:18
I governi hanno certamente influito non risolvendo i problemi strutturali del paese e tirando a campare.
Le filiere produttive sono state distrutte perchè non sono competitive.

Alla base del mancanza di produttività c'è anche una mentalità sbagliata che è quella di voler campare di rendita.
Alla fine non è nemmeno questo grande problema se perdi una filiera...se perdi l'auto se riesci a sostituirla con un sistema tutto nuovo che il mondo vuole e paga di più...chessò i semiconduttori...è solo un bene.
Il mondo ha capito da un pezzo che bisogna correre, creare innovazione e nuove filiere, noi ci siamo trincerati sulla tradizione e il voler campare di rendita.
Siamo dei vecchi che non sapendo come innovare vogliono fare sempre e solo le stesse cose e vivere di rendita mentre il mondo cambia.
Così si finisce male eh...

D'altro canto però bisogna pretendere che la competizione globale sia leale.
Quindi non agli aiuti di stato, no a prodotti che sono economici perchè prodotti in modo dannoso per l'ambiente e sfruttando il lavoro etc.
Per dare una raddrizzata dovremmo ragionare di dazi su questi temi.

Sei sicuro di ciò? Se vai a vedere i dati della filiera automotive italiana ( dati ANFIA ) risulta che sia molto competitiva visto che esporta parecchio ed ha un alto contenuto tecnologico.

I dazi in alcuni casi sono necessari quando c'è una palese distorsione del mercato ma non sono la panacea... Se da noi il lavoro costa di più perchè comunque si devono garantire dei diritti ai lavoratori che in Cina, India ed Indonesia non li vedono nemmeno in cartolina, allora bisogna compensare con l'innovazione e la qualità e mantenere livelli di produttività decenti.
C'è poco da fare. Più che altro ciò che pesa di più in Italia è il disorientamento della classe politica che non riesce a porre in essere delle politiche di sostegno nei settori produttivi strategici, ovvero quelli ad alto ritorno sugli investimenti e ad alto contenuto tecnologico. Abbozzano qualcosa ma poi si perdono dando la precedenza ad altri temi di dibattito politico.
Solo a pensare cosa ha perso l'Italia nei decenni passati ci sarebbe da piangere: siderurgia, chimica, elettronica ( e pensare che Olivetti fino alla fine degli '80, nonostante le difficoltà, era una azienda all'avanguardia con un patrimonio formativo e tecnico invidiabile ).

Sic transeat gloriam italicae...

azi_muth
31-05-2024, 17:47
Sei sicuro di ciò? Se vai a vedere i dati della filiera automotive italiana ( dati ANFIA ) risulta che sia molto competitiva visto che esporta parecchio ed ha un alto contenuto tecnologico.

I dazi in alcuni casi sono necessari quando c'è una palese distorsione del mercato ma non sono la panacea... Se da noi il lavoro costa di più perchè comunque si devono garantire dei diritti ai lavoratori che in Cina, India ed Indonesia non li vedono nemmeno in cartolina, allora bisogna compensare con l'innovazione e la qualità e mantenere livelli di produttività decenti.
C'è poco da fare. Più che altro ciò che pesa di più in Italia è il disorientamento della classe politica che non riesce a porre in essere delle politiche di sostegno nei settori produttivi strategici, ovvero quelli ad alto ritorno sugli investimenti e ad alto contenuto tecnologico. Abbozzano qualcosa ma poi si perdono dando la precedenza ad altri temi di dibattito politico.
Solo a pensare cosa ha perso l'Italia nei decenni passati ci sarebbe da piangere: siderurgia, chimica, elettronica ( e pensare che Olivetti fino alla fine degli '80, nonostante le difficoltà, era una azienda all'avanguardia con un patrimonio formativo e tecnico invidiabile ).

Sic transeat gloriam italicae...

Parlavamo di filiere in generale.
Dimensioni delle aziende medio piccole non agevolano sui mercati internazionali nè per capacità finanziaria, nè per l'innovazione, nè per capacità manageriale.

Andavano bene fin quando i mercati non sono diventati globali. Un mio cliente mi raccontava ormai 20 anni fa come eravamo la Cina d'Europa grazie alla liretta.
Non si era competitivi? no problem una bella svalutazione...chiaro che poi quando svaluti la moneta poi il costo lo paghi in altra maniera...

Abbozzano ma non realizzano perchè ci vorrebbero politiche di lungo periodo che superano diverse legislature: chi oggi paga il costo elettorale poi non riuscirebbe ad andare all'incasso.

Quindi si continua a tappare i buchi.

AlexSwitch
31-05-2024, 18:09
La " Liretta " veniva svalutata non tanto per raddrizzare la bilancia commerciale, ma per ammortizzare il debito pubblico sempre più crescente ed incalzante e pagare meno interessi.

azi_muth
31-05-2024, 20:35
Era uno degli effetti.

Il cambio reale può essere considerato un indicatore della competitività internazionale della produzione di un Paese. Ad esempio, quando si svaluta, significa che i prezzi dei prodotti nazionali, se espressi nella stessa valuta di quelli esteri, sono aumentati meno rispetto a questi ultimi.

A volte i paesi utilizzano la svalutazione come strategia per migliorare i saldi della bilancia commerciale. Infatti si parla di svalutazione competitiva a chi l'Italia è ricorsa più volte.

Se vuoi una delle distorsioni dell'euro è proprio nel cambio che non rispecchia il cambio reale ovvero la competitività reale dell'Italia.
E se non si svaluta la moneta...si svalutano i salari.

Però questo in teoria dovrebbe spingere gli operatori a migliorare la produttività, ma da noi è inchiodata.

the_joe
01-06-2024, 09:08
E se non si svaluta la moneta...si svalutano i salari.


NI

Perchè se svaluti la moneta, conseguentemente si svalutano anche i salari in quanto le merci e le materie prime che arrivano dall'estero le paghi di più, l'ultima svalutazione, quella del '92 ha portato via un terzo dello stipendio e dei risparmi degli italiani altro che inflazione.

azi_muth
01-06-2024, 10:49
NI

Perchè se svaluti la moneta, conseguentemente si svalutano anche i salari in quanto le merci e le materie prime che arrivano dall'estero le paghi di più, l'ultima svalutazione, quella del '92 ha portato via un terzo dello stipendio e dei risparmi degli italiani altro che inflazione.


No, mi riferivo alla situazione attuale con l'euro in un area valutaria non ottimale in caso shock asimmetrici.
D'altro canto se aumenti i salari senza aumentare la produttività si determina inflazione, quindi l'aumento reale del salario è effimero.
Che poi è quello è avvenuto in Italia con la scala mobile: in Francia fu abolita dieci anni prima di noi dal partito socialista...noi abbiamo dovuto aspettare il '92 per capire che era insostenibile.

AlexSwitch
01-06-2024, 12:09
No, mi riferivo alla situazione attuale con l'euro in un area valutaria non ottimale in caso shock asimmetrici.
D'altro canto se aumenti i salari senza aumentare la produttività si determina inflazione, quindi l'aumento reale del salario è effimero.
Che poi è quello è avvenuto in Italia con la scala mobile: in Francia fu abolita dieci anni prima di noi dal partito socialista...noi abbiamo dovuto aspettare il '92 per capire che era insostenibile.

E si ritorna sempre al solito refrain ( che qualcuno, non in questo thread, definisce populista ): la qualità della politica italiana!!
Vogliamo ricordare anche quanto è stato fatto con il sistema previdenziale? I contributi figurativi INPDAP; il sistema di conteggio retributivo; le baby pensioni... :rolleyes: :rolleyes:

the_joe
01-06-2024, 13:00
No, mi riferivo alla situazione attuale con l'euro in un area valutaria non ottimale in caso shock asimmetrici.
D'altro canto se aumenti i salari senza aumentare la produttività si determina inflazione, quindi l'aumento reale del salario è effimero.
Che poi è quello è avvenuto in Italia con la scala mobile: in Francia fu abolita dieci anni prima di noi dal partito socialista...noi abbiamo dovuto aspettare il '92 per capire che era insostenibile.

Il fatto è che l'Italia è entrata nell' area euro senza poterselo permettere con la speranza di essere costretta a fare quelle riforme che l'avrebbero dovuta rendere più moderna e competitiva.

La storia sappiamo com' è andata, con nessuna riforma e una sofferenza immane per rimanere a galla.

azi_muth
01-06-2024, 16:59
I Paesi dell'area Euro sono

Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.


Questa è la crescita degli ultimi 22 anni.

https://i.ibb.co/YkWZrbG/GO6-Qb1-TWQAAQLjk.jpg (https://ibb.co/J7dQhCP)

Alcuni sono addirittura paese che vengono dall'esperienza postsovietica e di sicuro stavano peggio di noi...
Possibile che siamo solo noi quelli ad aver avuto problemi?
Non sarà il caso di darsi una svegliata invece di raccontarsi sempre gli alibi?

the_joe
01-06-2024, 17:19
I Paesi dell'area Euro sono

Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.


Questa è la crescita degli ultimi 22 anni.

https://i.ibb.co/YkWZrbG/GO6-Qb1-TWQAAQLjk.jpg (https://ibb.co/J7dQhCP)

Alcuni sono addirittura paese che vengono dall'esperienza postsovietica e di sicuro stavano peggio di noi...
Possibile che siamo solo noi quelli ad aver avuto problemi?
Non sarà il caso di darsi una svegliata invece di raccontarsi sempre gli alibi?

Guarda io non giustifico o cerco alibi, anzi, mi girano parecchio le OO per il fatto che la situazione sia sempre andata peggiorando e che nessun politico abbia mai avuto il coraggio di affrontare le riforme realmente necessarie perchè vanno contro il "volere popolare" così ci siamo ingessati agli anni 70/80 e non ci schiodiamo.

Tigre.
01-06-2024, 18:55
Il fatto è che l'Italia è entrata nell' area euro senza poterselo permettere con la speranza di essere costretta a fare quelle riforme che l'avrebbero dovuta rendere più moderna e competitiva.

La storia sappiamo com' è andata, con nessuna riforma e una sofferenza immane per rimanere a galla.

Ma infatti, l'Italia non doveva entrare nell'euro, e ci è entrata a forza di manovre al limite dello strozzinaggio con tasse su tasse e compagnia bella fatte dai due fenomeni che ben conosciamo e, soprattutto, accettando da parte dell'europa "amica" delle condizioni che definire capestro è già un complimento, basta vedere il cambio della Lira/euro che dalla sera alla mattina ha dimezzato gli stipendi e raddoppiato il costo della vita, per l'Italia una mazzata tra capo e collo che ci ha fatto diventare dei pezzenti carichi di debiti e l'inizio della distruzione dell'industria, commercio, ecc....

Poi sono certo che adesso spunteranno i soliti soloni a dire che se non fossimo entrati nell'euro saremmo falliti, infatti abbiamo visto come siamo andati a stare meglio, per non parlare di altri paesi , Polonia in testa, ecc.. che l'euro e relativo cappio al collo lo hanno lasciato a noi......:rolleyes:

azi_muth
01-06-2024, 19:23
Ma infatti, l'Italia non doveva entrare nell'euro, e ci è entrata a forza di manovre al limite dello strozzinaggio con tasse su tasse e compagnia bella fatte dai due fenomeni che ben conosciamo e, soprattutto, accettando da parte dell'europa "amica" delle condizioni che definire capestro è già un complimento, basta vedere il cambio della Lira/euro che dalla sera alla mattina ha dimezzato gli stipendi e raddoppiato il costo della vita, per l'Italia una mazzata tra capo e collo che ci ha fatto diventare dei pezzenti carichi di debiti e l'inizio della distruzione dell'industria, commercio, ecc....

Poi sono certo che adesso spunteranno i soliti soloni a dire che se non fossimo entrati nell'euro saremmo falliti, infatti abbiamo visto come siamo andati a stare meglio, per non parlare di altri paesi , Polonia in testa, ecc.. che l'euro e relativo cappio al collo lo hanno lasciato a noi......:rolleyes:


Non serve essere Soloni ma conoscere un po' la storia economica del paese e l'economia per non idealizzare il periodo pre euro. Stavamo già abbastanza nella m*rda e la china discendente era già iniziata.
Il problema se non ci siamo mossi non dipende dall'euro, visto che che paesi che stavno peggio di noi ci hanno raggiunto e superato.
Il paradosso se vogliamo trovare una colpa all'euro è ci ha permesso di rifinanziare il debito già a livelli strepitosi a tassi più bassi continuando la possibilità per chi gestisce il paese a rinviare le scelte necessarie, ma costose a livello elettorale.

Basta vedere il dibattito politico di questi giorni, dovremmo eleggere il nuovo parlamento europeo nel quale non contiamo nulla perchè i parlamentari eletti appartengono a gruppi minoritari in sede eu e invece di prospettive e programmi si parla di insulti ed altre amenità.

Vogliamo capire che le priorità sono altre? Demografia, produttività, ricerca, riduzione del debito per dirne alcune...abbiamo perso trent'anni a su sciocchezze lo si vuole capire?

AlexSwitch
02-06-2024, 08:38
Ma infatti, l'Italia non doveva entrare nell'euro, e ci è entrata a forza di manovre al limite dello strozzinaggio con tasse su tasse e compagnia bella fatte dai due fenomeni che ben conosciamo e, soprattutto, accettando da parte dell'europa "amica" delle condizioni che definire capestro è già un complimento, basta vedere il cambio della Lira/euro che dalla sera alla mattina ha dimezzato gli stipendi e raddoppiato il costo della vita, per l'Italia una mazzata tra capo e collo che ci ha fatto diventare dei pezzenti carichi di debiti e l'inizio della distruzione dell'industria, commercio, ecc....

Poi sono certo che adesso spunteranno i soliti soloni a dire che se non fossimo entrati nell'euro saremmo falliti, infatti abbiamo visto come siamo andati a stare meglio, per non parlare di altri paesi , Polonia in testa, ecc.. che l'euro e relativo cappio al collo lo hanno lasciato a noi......:rolleyes:

Come ha scritto giustamente azi_muth se l'Italia non fosse entrata nell'Euro molto probabilmente sarebbe fallita e, sicuramente, nel giro di pochi anni ci saremmo ritrovati in condizioni ampiamente peggiori di quanto " pagato " per entrarci.
Avremmo mantenuto una politica monetaria indipendente ma il peso dell'Euro alla fine avrebbe schiacciato miserevolmente la Lira e avremmo avuto grossi problemi di rifinanziamento del debito pubblico. In poco tempo il potere di acquisto degli italiani sarebbe crollato a causa di una inflazione sempre più elevata e le nostre aziende avrebbero pagato molto di più i capitali d'investimento.
Non entrare nel " Club Euro ", cosa che la Germania ha perseguito fino all'ultimo per trarne vantaggi economici nei settori in cui eravamo in competizione, sarebbe stato un disastro!!