Redazione di Hardware Upg
12-04-2024, 16:09
Link alla notizia: https://www.fotografidigitali.it/news/fujifilm-x100vi-con-le-ricette-e-la-fotocamera-piu-divertente-del-momento_126181.html
Fujifilm X100VI è la fotocamera perfetta per divertirsi con la street photography: è tascabile, offre grande qualità, ma soprattutto permette di giocare molto con la resa delle immagini. Non solo con le Simulazioni Pellicola di Fujifilm, ma anche con le 'ricette' create dalla folta community dei Fujilovers, che mimano la resa di alcune vecchie pellicole che hanno fatto la storia della fotografia e della cinematografia
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Paganetor
12-04-2024, 16:32
va bene l'uso creativo, ma son sempre 2.000 euro di fotocamera... a quel punto uso i filtri del telefonino :p
PS: le pubblicità "annidate" nelle foto delle news sono sempre più invasive, soprattutto quando la X per chiuderle risulta invisibile a causa dell'immagine sottostante...
Non capisco, le posso fare in post, perché avere le ricette in camera? Dxo, captureone, le han già… peraltro 2000€ mi prendo una sony a7cii. Magari mi perdo qualcosa, ci sta, ormai sono anni che uso sony mi ci sarò abituato…
Ok la compattezza, ma l'ottica fissa è troppo limitante per i miei gusti, tuttavia se il modello esiste vuol dire che molti non la pensano così e ha senso produrla.
Il nuovo sensore mi convince poco da quello che ho visto sulle altre apsc: praticamente rispetto alla generazione precedente ci sono zero progressi ad alti iso (un po' me lo aspettavo), e in generale le immagini risultano troppo morbide, forse questo anche per via dei limiti delle lenti.
p.s. apprezzo sempre lo stile classico Fuji
tuttodigitale
15-04-2024, 22:53
come dimensioni mica ci siamo...128mm sono tanti...
L'olympus Pen F è più piccola con il pancake 20mm Panasonice gran parte della differenza di PDC e resa viene annullata tra i due formati dal 1/2 stop in più della lente..e pure una DP2 merrill che "piccola compatta" (cit) NON è, è discretamente più piccola (circa 1,5cm per lato...). Qui siamo quasi alle dimensioni delle reflex dei tempi che furono.....
le telemetro compatte degli anni 70 erano larghe 2 cm meno e con lente equivalente ad un f1,1 su APS-c (ho fatto la conversione inversa:D )...se l'obiettivo era la compattezza hanno fallito miseramente.
PS abbiamo un concetto di tascabile un poco differente...Non so voi che Tasche abbiate.
Parlare di resa cormatica e contrasto (e aggiungo pure grana e acutanza) di una pellicola negativa BN come se fossero scritte nella pietra, è come dire che non c'è differenza se abbasso il contrasto in camera raw e in fase di ripresa espongo a 100 o 12800 iso e compenso... Non esiste UN aspetto della P3200 essendo l'immagine latente l'equivalente chimico di un file digitale raw.
In alcuni casi la ricetta fa bloccare su un certo valore anche il bilanciamento del bianco, una cosa a cui non avevo - francamente - mai pensato, ma che effettivamente avvicina molto di più l'esperienza di scatto a quella a pellicola, quandonon si poteva intervenire così facilmente sul bilanciamento del bianco in fase di scatto come avviene oggi. La 'tinta' delle foto rimane quindi sempre la stessa, con il risultato di avere molta più continuità - ad esempio - tra notte e giorno, senza quell'esperienza di bianco sempre neutralizzato IN AUTOMATICO a cui ci hanno abituato le fotocamere digitali.
*fixed
Non è sicuramente una delle cose che fa il fotografo moderno...vuoi perchè ha perso ogni capacità di valutare la temperatura colore dell'ambiente (meno importante oggi con le mirrorless), vuoi perchè si può correggere in post (superando i limiti di un SINGOLO bilanciamento del bianco :eek: ) , vuoi perchè la macchina fa tutto sufficientemente bene, tanto che ce ne accorgiamo quando non lo fa in automatico:sofico:
Ovviamente in analogico il filtraggio in ripresa è doveroso per risultati di qualità: i filtri di correzione erano diffusi e disponibili in un numero abnorme di gradazioni diverse, si poteva certamente cambiare facilmente il bilanciamento del bianco in fase di ripresa, con la stessa facilità con cui si cambia un filtro (più difficile è correggere il bilanciamento)
invece in certi casi era proprio impossibile cambiarlo dopo (come cambi il bilanciamento del bianco per una dia da proiettare?) o comunque compromette drasticamente il risultato: una dia ha una gamma dinamica così ridotta che i forti sbilanciamenti dei canali, penso ad una scena con illuminazione a incandescenza, è impossibile correggerla anche se scansionata (luci del "canale" rosso bruciate e ombre del "canale" blu inesistenti/chiuse). E quando si tratta di negativi, la correzione in fase di stampa è possibile, ma deve comunque tener conto del fatto che se si espone normalmente un canale rischia di essere PESANTEMENTE sottoesposto....se si sovraespone si corre il rischio di avere toni pastellati su un canale, e di avere dominati non correggibili (se correggi per le luci, ha mezzi toni sballati ecc....)...quindi proprio no....molto più facile correggere in ripresa....in stampa è un incubo (persino digitale non è banale, ma in analogico, o attraverso ingranditore o minilab dei tempi che furono è IMPOSSIBILE)....
PS Chi scattava in diapositiva non di rado effettuava un bracketing per il bilanciamento del bianco.
usa il processore della fotocamera connessa USB per l'elaborazione dell'immagine
è da spiegare meglio, sembrerebbe quasi che l'elaborazione avvenga con il processore della fotocamera e non con la CPU del computer.....
dove sta la novità....da sempre (mettiamo un quasi giusto per le eccezioni) l'elaborazione del software proprietario ha profili compatibili con quelli della fotocamera....penso ad esempio a Nikon NX....che replica (va) esattamente i menù delle fotocamere....Parliamo di 20 anni fa....certe uscite sono davvero difficili da non leggere come pubblicità...
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