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View Full Version : L'olio da cucina usato per muovere i treni: il test di Lineas per un trasporto sostenibile


Redazione di Hardware Upg
08-04-2024, 08:21
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/l-olio-da-cucina-usato-per-muovere-i-treni-il-test-di-lineas-per-un-trasporto-sostenibile_125968.html

L'operatore ferroviario belga Lineas ha testato una locomotiva alimentata da olio da cucina esausto (FAME). Il carburante, che potrebbe sostituire il diesel nei binari non elettrificati, emette l'84% di CO2 in meno. La società punta a ridurre le emissioni dirette del 42% entro il 2030 usando questo e altri biofuel.

Click sul link per visualizzare la notizia.

ninja750
08-04-2024, 08:22
colza 2.0

bobby10
08-04-2024, 10:12
Storia vecchia è stato dimostrato più volte che carburanti alternativi a benzina e diesel ci sono e nel caso del diesel era l olio di colza che non è inquinante.
L unico aspetto negativo è che è vietato dalla legge perché "si evade la tassa sul carburante"

In pratica inquiniamo perché ci obbligano a inquinare

Cappej
08-04-2024, 10:18
Storia vecchia è stato dimostrato più volte che carburanti alternativi a benzina e diesel ci sono e nel caso del diesel era l olio di colza che non è inquinante.
L unico aspetto negativo è che è vietato dalla legge perché "si evade la tassa sul carburante"

In pratica inquiniamo perché ci obbligano a inquinare

non sono sicuro che l'olio di Colza non inquini... sicuramente con quello evadi il fisco e non ingrassi le 7 sorelle... però è pur sempre un olio pur proveniendo da fonti, teoricamente, naturali.
Sono ignorante l'ammetto
Aspetto qualcuno che ne sa più di me

speyer
08-04-2024, 10:29
Storia vecchia è stato dimostrato più volte che carburanti alternativi a benzina e diesel ci sono e nel caso del diesel era l olio di colza che non è inquinante.
L unico aspetto negativo è che è vietato dalla legge perché "si evade la tassa sul carburante"

In pratica inquiniamo perché ci obbligano a inquinare

Le coltivazioni ad uso energetico fanno concorrenza a quelle ad uso alimentare: poche in genere sono più convenienti, ci si trova ad avere carburanti da fonte vegetale ma si rimane senza cibo. I paesi ricchi possono pagare leggermente di più per avere comunque cibo, il problema maggiore è nei paesi poveri, dove la gente si trova a morire di fame perché non ha più accesso al cibo.

Per questo non si usano più.

E non evadono il fisco perché, in genere, non puoi mettere direttamente l'olio ma devi lasciarlo per renderlo un biocarburante.

I biocarburanti da "scarti" superano questo problema ma non ce n'è abbastanza per coprire tutti gli usi che al momento si fanno dei combustibili tradizionali.

bobby10
08-04-2024, 11:06
L approvigionamento è si un problema ma non c'è mai stato l interesse ad una soluzione o diffusione almeno parziale. Evidentemente gli interessi sul petrolio sono maggiori

supertigrotto
08-04-2024, 11:12
Prima di vederlo in produzione massiccia passerà il tempo lungo come l'anno della FAME

berson
08-04-2024, 11:51
La CO2 non è tutto. La legna raccolta nel bosco e bruciata nel camino ha un bilancio di produzione di CO2 nullo (cioè rimette in atmosfera solo la CO2 che era stata tolta dall'atmosfera per generare il legno) ma se respiri il fumo della legna muori giovane perché è estremamente dannoso, e problema analogo ha l'uso di olio (anche alimentare) come combustibile, i gas di scarico non sono migliori del diesel.

fabius21
08-04-2024, 12:00
La CO2 non è tutto. La legna raccolta nel bosco e bruciata nel camino ha un bilancio di produzione di CO2 nullo (cioè rimette in atmosfera solo la CO2 che era stata tolta dall'atmosfera per generare il legno) ma se respiri il fumo della legna muori giovane perché è estremamente dannoso, e problema analogo ha l'uso di olio (anche alimentare) come combustibile, i gas di scarico non sono migliori del diesel.

Ma perchè la legna ad alte temperature si autoalimenta, trasformando la legna in gas conbustibili. (non conoscevo questo processo) Ho sempre pensato che era la legna a bruciare, e non che si trasformasse in gas.
Ma cmq la legna è a impatto zero con la co2 come hai detto tu.

LMCH
08-04-2024, 12:58
Rudolph Diesel, quando sviluppò il motore omonimo, paradossalmente lo aveva progettato per funzionare con olio di arachide.
Nella seconda metà del 1800 c'era in Europa la paura che le miniere di carbone "nazionali" presto si sarebbero esaurite e quindi c'era molta ricerca sull'uso del solare termico o di combustibili e carburanti alternativi al carbone.

I motori diesel recenti invece hanno problemi se si prova ad alimentarli con oli vegetali (filtro che si intasa) o con biodiesel (molecole più corte rispetto al diesel che sciolgono alcuni tipi di plastica e gomma ... attualmente usate anche per guarnizioni, canne del carburante, ecc).

Mi sa che i test che hanno fatto riguardavano principalmente rimappature delle centraline, che filtri usare e che componenti sostituire con equivalenti parti metalliche plastiche/gomme che non si sciolgono.

Notturnia
08-04-2024, 13:47
La CO2 non è tutto. La legna raccolta nel bosco e bruciata nel camino ha un bilancio di produzione di CO2 nullo (cioè rimette in atmosfera solo la CO2 che era stata tolta dall'atmosfera per generare il legno) ma se respiri il fumo della legna muori giovane perché è estremamente dannoso, e problema analogo ha l'uso di olio (anche alimentare) come combustibile, i gas di scarico non sono migliori del diesel.

a volte io mi domando chi riesce a fare questi ragionamenti se realmente pensa a quello che dice..

un albero che in 40 anni ha assorbito CO2 viene bruciato in poche settimane e riemette in poche settimane tutto quello che aveva accumulato oltre ad una marea di PM2,5 e PM10..

se il ragionamento che si fa è questo allora anche la benzina, il petrolio e il gasolio sono a bilancio 0 perchè erano piante, alghe etc che milioni di anni fa hanno accumulato co2 e adesso la riemettono.. quindi siamo a posto.. basta NON pensare al fattore temporale e non pensare che in pochi istanti riemettiamo anni di co2 sottratta.

premesso poi che la CO2 non è il problema dell'inquinamento ma nel caso della legna le Polveri Sottili che crea e che sono dannose per l'uomo..

ma basta fare finta che bruciare legna sia a bilancio 0, pure l'Europa non ci crede da anni e ha chiesto di vietare le biomasse

tuttodigitale
08-04-2024, 13:57
Ma perchè la legna ad alte temperature si autoalimenta, trasformando la legna in gas conbustibili. (non conoscevo questo processo) Ho sempre pensato che era la legna a bruciare, e non che si trasformasse in gas.
Ma cmq la legna è a impatto zero con la co2 come hai detto tu.

A parte la produzione di Co2 (dovuto principalmente al bilancio negativo dovuto alla sintesi clorofilliana, quando l'albero era vivo) , la legna è un pessimo, ma proprio pessimo combustibile per la salute. Se non sbaglio è persino peggio del carbone....

tuttodigitale
08-04-2024, 14:07
Storia vecchia è stato dimostrato più volte che carburanti alternativi a benzina e diesel ci sono e nel caso del diesel era l olio di colza che non è inquinante.
L unico aspetto negativo è che è vietato dalla legge perché "si evade la tassa sul carburante"

In pratica inquiniamo perché ci obbligano a inquinare

Senza nessuna polemica, ma non c'è una cosa vera nel tuo post..
1. Già oggi la produzione di olio di colza ha un impatto sull'ambiente, compresa la produzione di co2, enorme
2. C'è qualche legge che proibisce ai governanti di mettere nuove tasse?

Jack.Mauro
08-04-2024, 14:40
un albero che in 40 anni ha assorbito CO2 viene bruciato in poche settimane e riemette in poche settimane tutto quello che aveva accumulato [...] anche la benzina, il petrolio e il gasolio sono a bilancio 0 perchè erano piante, alghe etc che milioni di anni fa hanno accumulato co2 e adesso la riemettono..

Il fattore tempo è determinante invece: Dal punto di vista della CO2 la legna è a bilancio 0 in 40 anni; la benzina è a bilancio 0 in svariati milioni di anni, l'elettrico solare è a bilancio 0 in 0 secondi, sempre tralasciando le emissioni dovute alla produzione dell'apparato e ignorando tutti gli altri parametri (pm10, pm2.5, nox ecc) in cui la legna è assolutamente sconsigliabile.

Al solito, non esistono risposte semplici a domande complesse come la riduzione dell'inquinamento in senso lato....

Detto questo, a quando lo sconto sul biglietto del treno se si mangiano le patatine fritte al vagone ristorante? :D

ZeroSievert
08-04-2024, 16:00
Solita storia arcinota dei biocarburanti:

Ok se sono prodotti riciclando roba che altrimenti andrebbe smaltita (come l'olio da cucina in questione). Ma i biocarburanti prodotti in questa maniera sono letteralmente una goccia in un oceano di consumi.

La messa a coltura di piante con il solo scopo di essere usate come biocarburante invece dovrebbe essere messa al bando. Con il colossale consumo di suolo e d'acqua e la perdita di biodiversita' non so se e' tanto meglio di usare combustibili fossili. Anche perche' l'EROI dei biocombustibili e' stupidamente basso. E tralasciamo i casi (qualcuno ha detto Danimarca?) in cui foreste vergini vengono tagliate per essere buttate nei termovalorizzatori. Orribile che ricevano pure finanziamenti "per la sostenibilita'".

Notturnia
08-04-2024, 19:57
Il fattore tempo è determinante invece: Dal punto di vista della CO2 la legna è a bilancio 0 in 40 anni; la benzina è a bilancio 0 in svariati milioni di anni, l'elettrico solare è a bilancio 0 in 0 secondi, sempre tralasciando le emissioni dovute alla produzione dell'apparato e ignorando tutti gli altri parametri (pm10, pm2.5, nox ecc) in cui la legna è assolutamente sconsigliabile.

Al solito, non esistono risposte semplici a domande complesse come la riduzione dell'inquinamento in senso lato....

Detto questo, a quando lo sconto sul biglietto del treno se si mangiano le patatine fritte al vagone ristorante? :D

quindi la legna che bruciamo oggi riusciremo a compensarla nel 2064.. mi pare intelligente quindi bruciare legname oggi.. sempre che sia vero che "bastano solo" 40 anni (metà della vita di una persona) per compensare le emissioni di un solo inverno.. e gli altri 39 inverni come facciamo ?.. quindi se una persona brucia legna per 40 anni per scaldarsi ha praticamente causato danni per 1.600 anni equivalenti ?.. non so.. mi pare poco logico.. o questa persona pensa di piantare anche un 200 alberi in modo da morire a bilancio zero per il solo riscaldamento ?

suvvia.. bruciare legna è stupido come bruciare benzina solo che è più da greebeti..

tutto inquina .. vivere inquina.. ma insistere a bruciare gli alberi che aiutano l'ambiente è da stupidi visto che una soluzione all'aumento della CO2 (e di altri inquinanti veri) è l'aumento degli alberi e non il loro calo..

fabius21
09-04-2024, 00:17
quindi la legna che bruciamo oggi riusciremo a compensarla nel 2064.. mi pare intelligente quindi bruciare legname oggi.. sempre che sia vero che "bastano solo" 40 anni (metà della vita di una persona) per compensare le emissioni di un solo inverno.. e gli altri 39 inverni come facciamo ?.. quindi se una persona brucia legna per 40 anni per scaldarsi ha praticamente causato danni per 1.600 anni equivalenti ?.. non so.. mi pare poco logico.. o questa persona pensa di piantare anche un 200 alberi in modo da morire a bilancio zero per il solo riscaldamento ?

suvvia.. bruciare legna è stupido come bruciare benzina solo che è più da greebeti..

tutto inquina .. vivere inquina.. ma insistere a bruciare gli alberi che aiutano l'ambiente è da stupidi visto che una soluzione all'aumento della CO2 (e di altri inquinanti veri) è l'aumento degli alberi e non il loro calo..

Mi sà che ti sei perso con i conti, se ammettiamo che ci vogliano 40 anni ad invernata, se tu bruci per 40 invernate, il pareggio arriva dopo 80anni, come riferimento temporale, dal primo anno in cui cominci a riscaldarti col legname. Dando per scontato che di volta in volta si piantino lo stesso numero degli alberi sradicati.


A parte la produzione di Co2 (dovuto principalmente al bilancio negativo dovuto alla sintesi clorofilliana, quando l'albero era vivo) , la legna è un pessimo, ma proprio pessimo combustibile per la salute. Se non sbaglio è persino peggio del carbone....

Si lo sò, anche il fatto che se la combustione non è completa rilascia quella specie di catrame, una volta coagulata.

Notturnia
09-04-2024, 07:51
Mi sà che ti sei perso con i conti, se ammettiamo che ci vogliano 40 anni ad invernata, se tu bruci per 40 invernate, il pareggio arriva dopo 80anni, come riferimento temporale, dal primo anno in cui cominci a riscaldarti col legname. Dando per scontato che di volta in volta si piantino lo stesso numero degli alberi sradicati.




Si lo sò, anche il fatto che se la combustione non è completa rilascia quella specie di catrame, una volta coagulata.

lo so che non hai letto ma ho detto 1.600 anni equivalenti..

1 albero ci starebbe 1.600 anni a sistemare il problema generato da 1 umano..

40x40=1.600 .. per quello ho scritto anni-equivalenti.. è come quando per un impianto FV si dice che ci sono 1.200 ore equivalenti utili.. non ci sono 1.200 ore di sole ma lui, alla potenza nominale, produce per 1.200 ore equivalenti.. sono calcoli per far comprendere meglio i valori in campo..

certo.. 40 alberi piantati uno all'anno risolvono il problema 40 anni dopo la morte del cretino che li ha bruciati.. e quindi in 80 anni si risolvono i suoi problemi.. ma questo vuol solo dire che bruciare vegetali.. da alberi a petrolio, non è molto furbo.. SE si vuole ridurre la CO2 in gioco..

diverso è il biogas.. SE è vero che il bio gas che si genera naturalmente per il letame di mucca si può bruciare in una cucina a gas allora è a bilancio zero perchè comunque sarebbe diventato metano in ambiente e dannoso per cui meglio bruciarlo e trasformarlo in CO2 che lasciarlo nei campi a diventare metano in aria libera..

ma un pianta che cresce è solo una cosa utile al pianeta, una pianta bruciata è solo un danno per il pianeta e per la popolazione che usa polmoni per respirare..