View Full Version : Porsche vuole disboscare ancora, spopola la petizione contro il centro prove Nardò
Redazione di Hardware Upg
11-03-2024, 15:12
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/porsche-vuole-disboscare-ancora-spopola-la-petizione-contro-il-centro-prove-nardo_125119.html
Porsche vuole far crescere il centro prove di Nardò, e per farlo dovrà abbattere querce secolari. Una petizione per fermare il progetto spopola da qualche giorno
Click sul link per visualizzare la notizia.
diabolikum
11-03-2024, 15:44
sono le stesse associazioni contrarie al TAP dell'epoca o che volevano evitare l'espianto degli ulivi colpiti da Xylella, con in danno che tutti conosciamo?
agonauta78
11-03-2024, 15:47
Ditegli che le petizioni non servono a niente e non sono mai servite a niente
sono le stesse associazioni contrarie al TAP dell'epoca o che volevano evitare l'espianto degli ulivi colpiti da Xylella, con in danno che tutti conosciamo?
Ma cosa centra la Xylella... un conto è dover spiantare alberi per evitare la diffusione di una epidemia un altro è voler disboscare per ampliare un circuito.
nonsidice
11-03-2024, 16:04
Ma cosa centra la Xylella... un conto è dover spiantare alberi per evitare la diffusione di una epidemia un altro è voler disboscare per ampliare un circuito.
Almeno il circuito sarà ad uso "indeterminato", altro conto sono i disboscamenti per "circuiti da bob" usati SOLO 15 giorni e poi abbandonati (nessuno dica di no: finirà così com'è sempre stato in passato), di cui non mi risultano petizioni.
Se ne piantano altri da un'altra parte dov'è il problema?
Se ne piantano altri da un'altra parte dov'è il problema?
Il bello è che pagano per usare la pista, pagano per ampliarla, pagano per ripiantare gli alberi e tutto questo giro di soldi e lavoro nel sud Italia dove c'è più bisogno di attività del genere...
Se ne piantano altri da un'altra parte dov'è il problema?
Non è proprio la stessa cosa, un bosco secolare è diverso da una piantumazione nuova.
Detto questo in quell'area è difficile rinunciare ad occasioni di sviluppo e di lavoro, comprendo chi ha autorizzato l'opera...e comunque la petizione serve a un belino ma mi risulta che ci sia un ricorso al Tar in atto da qualche mese.
ciucinet
11-03-2024, 17:31
ma mi domado e dico se i giovani, credo appassionati di tecnologia come me, che scrivono su questo sito, prima di scrivere boiate pazzesche colleghino il cervello al resto del corpo. Fatevi aiutare da chatgpt magari vi aiuta. L'intelligenza artificiale sta oramai nel nostro futuro, ma la deficienza reale media dell'uomo cresce evidentemente direttamente proporzionale alla crescita dell'AI.
F1r3st0rm
11-03-2024, 18:41
il modo c'è prendono gli alberi e li spsotano costa molto di più ma è fattibile.
magri piantumando accanto tutta uan serie di alberi giovani in modo che il bosco si amplii
Notturnia
11-03-2024, 18:59
https://www.google.com/maps/place/Nard%C3%B2+LE/@40.322846,17.8014036,18962m/data=!3m1!1e3!4m6!3m5!1s0x1346993a4c60c4dd:0x40a72a4808e0e30!8m2!3d40.2020178!4d17.9768875!16s%2Fm%2F04f7hzs?hl=it&entry=ttu
con tutto lo spazio SENZA alberi che c'è li intorno proprio dove ci sono alberi di 200 anni devono costruire ?
comprano una delle migliaia di fattorie che ci sono li di fianco e costruiscono li senza toccare quelle povere piante..
ecologia ecologia e poi via a tagliare alberi per fare fabbriche.. da tesla agli altri tutti a fare cemento dove ci sono gli alberi in un mondo pieno di deserti e terreni senza alberi.. o è sfiga o no so.. solo dove ci sono alberi si deve costruire ?
dovrebbero iniziare a vietare di edificare anche solo vicino agli alberi.. non solo dove ci sono alberi
amd-novello
11-03-2024, 19:26
ma infatti proprio li devono rompere le balle?
li spostassero no?
Opteranium
11-03-2024, 20:21
ma mi domado e dico se i giovani, credo appassionati di tecnologia come me, che scrivono su questo sito, prima di scrivere boiate pazzesche colleghino il cervello al resto del corpo. Fatevi aiutare da chatgpt magari vi aiuta. L'intelligenza artificiale sta oramai nel nostro futuro, ma la deficienza reale media dell'uomo cresce evidentemente direttamente proporzionale alla crescita dell'AI.
Invece di scrivere provocazioni sterili, argomenta. E senza chatgpt, altrimenti è troppo facile
Ataru224
11-03-2024, 20:30
Cioè questi vogliono abbattere alberi secolari, ci sono terreni PRIVATI che sono stati ESPROPRIATI e c'è anche chi li difende?
Penso che la Porsche dovrebbe farsi spiegare da Jovanotti come trattare con il WWF, sono sicuro al 100% che le incomprensioni con il WWF si risolveranno in un attimo.
Jovanotti è un mago in tal senso, basta vedere quello che è successo a Fermo.
Non ho capito benissimo la natura dell'ampliamento. Comunque mi chiedo se con tutti i campi agricoli presenti attorno alla pista sia proprio necessario andare a toccare la foresta secolare :boh:
Il problema è l'ampliamento delle piste di handling, che avviene nell'area boschiva, e queste sono nuove. Magari è possibile ricollocarle sempre all'interno dell'anello ma in zone meno impattanti; ma immagino che le altre ipotesi progettuali siano state già valutate.
Notturnia
12-03-2024, 07:57
Il problema è l'ampliamento delle piste di handling, che avviene nell'area boschiva, e queste sono nuove. Magari è possibile ricollocarle sempre all'interno dell'anello ma in zone meno impattanti; ma immagino che le altre ipotesi progettuali siano state già valutate.
si dovrebbe tenere in considerazione maggiore la preservazione della natura che l'economia del progetto
e questo a prescindere che adesso sia di moda far finta di salvare il mondo.. è una regola di buon senso quella di non distruggere il luogo dove vivi ma pare che sotto i passi dei soldi il buon senso ceda facilmente
sicuramente è stato valutato.. ma con gli occhiali dell'economia e non dell'ecologia
i nostri nonni, o almeno da dove vengo io, facevano manutenzione al bosco per tenerlo in salute e lontano dalle abitazioni per ridurre la possibilità che gli animali venissero in contatto con la gente e viceversa e per centinaia di anni questa è stata la normalità e il bosco era prospero e la gente viveva bene
poi i nonni sono morti e la gente ha smesso di interessarsi ai boschi e adesso si abbattono perchè i boschi sono pericolosi e vanno abbattute le piante e cementato il terreno per evitare frane etc.. frane che prima non c'erano
qua si devasta una foresta secolare molto piccola visto il posto e le amministrazioni chiudono gli occhi quando tutto attorno è pieno di spazio inutilizzato e senza alberi secolari... e poi si parla di ecologia e di efficienza etc e si tollera bellamente che si abbattano alberi di 200 anni
amd-novello
12-03-2024, 08:16
firmata
sperem
si dovrebbe tenere in considerazione maggiore la preservazione della natura che l'economia del progetto
e questo a prescindere che adesso sia di moda far finta di salvare il mondo.. è una regola di buon senso quella di non distruggere il luogo dove vivi ma pare che sotto i passi dei soldi il buon senso ceda facilmente
sicuramente è stato valutato.. ma con gli occhiali dell'economia e non dell'ecologia
i nostri nonni, o almeno da dove vengo io, facevano manutenzione al bosco per tenerlo in salute e lontano dalle abitazioni per ridurre la possibilità che gli animali venissero in contatto con la gente e viceversa e per centinaia di anni questa è stata la normalità e il bosco era prospero e la gente viveva bene
poi i nonni sono morti e la gente ha smesso di interessarsi ai boschi e adesso si abbattono perchè i boschi sono pericolosi e vanno abbattute le piante e cementato il terreno per evitare frane etc.. frane che prima non c'erano
qua si devasta una foresta secolare molto piccola visto il posto e le amministrazioni chiudono gli occhi quando tutto attorno è pieno di spazio inutilizzato e senza alberi secolari... e poi si parla di ecologia e di efficienza etc e si tollera bellamente che si abbattano alberi di 200 anni
Per assurdo, a vedere dalla foto satellitare, quel poco di foresta si è salvata solo perché era nella proprietà della pista, se no i contadini lì attorno avevano già segato tutto per occupare la terra.
Notturnia
12-03-2024, 08:57
Per assurdo, a vedere dalla foto satellitare, quel poco di foresta si è salvata solo perché era nella proprietà della pista, se no i contadini lì attorno avevano già segato tutto per occupare la terra.
probabilmente hai ragione ma proprio per questo sarebbe importante conservare quel piccolo pezzo di storia
normalmente l'agricoltura disbosca senza pensare alle conseguenze .. è una cosa "normale" .. ma un briciolo di lungimiranza la politica e lo stato dovrebbero averlo..
nessuno ricorda che accadde alla verde Spagna per la conquista del nuovo mondo ?.. vogliamo altrettanto anche qua ?
la desertificazione non è una cosa della rivoluzione industriale.. è una cosa che l'uomo fa da milioni di anni.
Mesa Verde in America del Nord si dice sia stata abbandonata circa 500 anni fa dopo che la popolazione aveva distrutto i boschi attorno ad essa e reso il terreno non più ospitale per la popolazione stessa..
siamo "avidi" e non pensiamo a domani ma a adesso.. un piccolo cambio di pensiero sarebbe comodo per "domani"
UtenteHD
12-03-2024, 09:05
ma mi domado e dico se i giovani, credo appassionati di tecnologia come me, che scrivono su questo sito, prima di scrivere boiate pazzesche colleghino il cervello al resto del corpo. Fatevi aiutare da chatgpt magari vi aiuta. L'intelligenza artificiale sta oramai nel nostro futuro, ma la deficienza reale media dell'uomo cresce evidentemente direttamente proporzionale alla crescita dell'AI.
Benvenuto nel futuro, diciamo che i social stanno facendo gran parte del lavoro, i Genitori, il comportamento medio della Societa', ecc.. in certi casi ed a volte danno il colpo finale.
Beh si sara' sempre peggio a meno che non si torni ad insegnare i veri valori.. era solo per dire eh, speranza a riguardo persa da tempo..
probabilmente hai ragione ma proprio per questo sarebbe importante conservare quel piccolo pezzo di storia
normalmente l'agricoltura disbosca senza pensare alle conseguenze .. è una cosa "normale" .. ma un briciolo di lungimiranza la politica e lo stato dovrebbero averlo..
nessuno ricorda che accadde alla verde Spagna per la conquista del nuovo mondo ?.. vogliamo altrettanto anche qua ?
la desertificazione non è una cosa della rivoluzione industriale.. è una cosa che l'uomo fa da milioni di anni.
Mesa Verde in America del Nord si dice sia stata abbandonata circa 500 anni fa dopo che la popolazione aveva distrutto i boschi attorno ad essa e reso il terreno non più ospitale per la popolazione stessa..
siamo "avidi" e non pensiamo a domani ma a adesso.. un piccolo cambio di pensiero sarebbe comodo per "domani"
Su questo hai assolutamente ragione.
Però immagino che l'ampliamento della pista avvenga in mezzo al bosco, tagliando solo il minimo necessario dove gira la pista. È un male, ma non estremo come disboscare tutto.
Ogni volta che oltrepasso Fasano, quindi mi trovo già nel salento -dove si trova anche Nardò e la pista in questione- la domanda che mi faccio è sempre la stessa:
come cazzo è possibile che il foggiano e il nord barese sono collegate benissimo e qua sembra di essere fermi nel tempo?
Sacrifichi un paesaggio naturale che hai per una manciata di posti di lavoro ma poi non hai infrastrutture all'altezza. Come ti sviluppi?
Piedone1113
12-03-2024, 09:34
i nostri nonni, o almeno da dove vengo io, facevano manutenzione al bosco per tenerlo in salute e lontano dalle abitazioni per ridurre la possibilità che gli animali venissero in contatto con la gente e viceversa e per centinaia di anni questa è stata la normalità e il bosco era prospero e la gente viveva bene
qua si devasta una foresta secolare molto piccola visto il posto e le amministrazioni chiudono gli occhi quando tutto attorno è pieno di spazio inutilizzato e senza alberi secolari... e poi si parla di ecologia e di efficienza etc e si tollera bellamente che si abbattano alberi di 200 anni
Vallo a spiegare agli ecofanatici:
Prima nei boschi si tirava su legna per l'inverno ( rami secchi o alberi caduti), oggi non puoi perchè devono essere reintegrati dal terreno, però favoriscono la diffussione degli incendi e in caso di forti piogge possono creare sbarramenti nei corsi d'acqua con le conseguenze che tutti conosciamo
Per assurdo, a vedere dalla foto satellitare, quel poco di foresta si è salvata solo perché era nella proprietà della pista, se no i contadini lì attorno avevano già segato tutto per occupare la terra.
Per assurdo non sai di cosa stai parlando:
I boschi per la maggiore sono del demanio e il corpo forestale dello stato ( oggi carabinieri forestali) se ti beccavano a invaderlo ti facevano lettaralmente il culo a strisce.
Considera che il circuito è relativamente recente e fatto in pieno abbandono dei campi a favore di manifattura ed industria quindi la tua ipotesi è alquanto remota.
Piedone1113
12-03-2024, 09:36
Ogni volta che oltrepasso Fasano, quindi mi trovo già nel salento -dove si trova anche Nardò e la pista in questione- la domanda che mi faccio è sempre la stessa:
come cazzo è possibile che il foggiano e il nord barese sono collegate benissimo e qua sembra di essere fermi nel tempo?
Sacrifichi un paesaggio naturale che hai per una manciata di posti di lavoro ma poi non hai infrastrutture all'altezza. Come ti sviluppi?
E sopratutto è una delle più belle zone d'Italia priva praticamente di barriere morfologiche per sviluppare l'infrastruttura dei trasporti.
Notturnia
12-03-2024, 09:51
Vallo a spiegare agli ecofanatici:
Prima nei boschi si tirava su legna per l'inverno ( rami secchi o alberi caduti), oggi non puoi perchè devono essere reintegrati dal terreno, però favoriscono la diffussione degli incendi e in caso di forti piogge possono creare sbarramenti nei corsi d'acqua con le conseguenze che tutti conosciamo
fra l'altro.. questa cosa del "reintegro" nel terreno è una fesseria..
se studiassero saprebbero che un albero/ramo caduto NON viene reintegrato nel terreno nel caso di moltissime specie e da invece vita a funghi che mangiano le piante..
Da noi invece arriva il bostrico dell'abete che vive grazie alle piante in decomposizione quando ci sono molte piante abbandonate poi diventa una piaga e puoi vederlo guardando i boschi come si espande uccidendo le piante sane..
questa fesseria degli eco-imbecilli che hanno studiato sulla carta in ufficio e non hanno mai visto un bosco è devastante per la natura reale .. funziona sui libricini che studiano ma non funziona poi nel mondo reale e fanno più danni loro degli incendi..
Piedone1113
12-03-2024, 10:11
fra l'altro.. questa cosa del "reintegro" nel terreno è una fesseria..
se studiassero saprebbero che un albero/ramo caduto NON viene reintegrato nel terreno nel caso di moltissime specie e da invece vita a funghi che mangiano le piante..
Da noi invece arriva il bostrico dell'abete che vive grazie alle piante in decomposizione quando ci sono molte piante abbandonate poi diventa una piaga e puoi vederlo guardando i boschi come si espande uccidendo le piante sane..
questa fesseria degli eco-imbecilli che hanno studiato sulla carta in ufficio e non hanno mai visto un bosco è devastante per la natura reale .. funziona sui libricini che studiano ma non funziona poi nel mondo reale e fanno più danni loro degli incendi..
Purtroppo ci sono tantissimi "esperti" che non sanno di cosa parlano.
Tutti sono ecologici e chi si adopera per avere un economia circolare e priva di sprechi viene additato come ecovandalo.
Uno su tutto la demonizzazione del pellet:
Il pellet viene ricavato dalla rielaborazione degli scarti di primarie lavorazioni.
Se non venisse elaborato l'unica alternativa è bruciare in inceneritori tali scarti ( con energia praticamente a perdere).
Avremmo la stessa emissione di co2 e pm10 ( se non maggiore) che bruciarla nel riscaldamento domestico che andrebbe però rifornito da altri fonti energetiche che apporterebbero ulteriori pm10 e co2 all'intero processo.
Non farlo significa in tutti i casi immettere nell'ambiente la stessa quantità di co2, una parte minore di pm10 ma un'elevata quantità di ch4 ( cosa che gli ecofanatici non considerano).
Forse non è chiaro che qualsiasi attività umana ( anche fare scorregge) inquina e che non bisogna modificare l'ultimo anello della catena per tugliere l'impatto, ma l'intero processo a partire dalla quantità propria dell'attività.
Notturnia
12-03-2024, 10:59
Purtroppo ci sono tantissimi "esperti" che non sanno di cosa parlano.
Tutti sono ecologici e chi si adopera per avere un economia circolare e priva di sprechi viene additato come ecovandalo.
Uno su tutto la demonizzazione del pellet:
Il pellet viene ricavato dalla rielaborazione degli scarti di primarie lavorazioni.
Se non venisse elaborato l'unica alternativa è bruciare in inceneritori tali scarti ( con energia praticamente a perdere).
Avremmo la stessa emissione di co2 e pm10 ( se non maggiore) che bruciarla nel riscaldamento domestico che andrebbe però rifornito da altri fonti energetiche che apporterebbero ulteriori pm10 e co2 all'intero processo.
Non farlo significa in tutti i casi immettere nell'ambiente la stessa quantità di co2, una parte minore di pm10 ma un'elevata quantità di ch4 ( cosa che gli ecofanatici non considerano).
Forse non è chiaro che qualsiasi attività umana ( anche fare scorregge) inquina e che non bisogna modificare l'ultimo anello della catena per tugliere l'impatto, ma l'intero processo a partire dalla quantità propria dell'attività.
su pellet e cippato mi trovi in disaccordo per il fatto che si può trasformare in energia elettrica e teleriscaldamento in modo migliore (ecologicamente parlando) che bruciandolo a casa per il fatto che a casa non ho un sistema di trattamento fumi mentre in centrale posso farlo..
poi che sia demonizzato è un errore (se è da scarti) ma come sai spesso si considerano scarti anche tronchi di qualità solo per via degli incentivi e quindi si brucia legname che poteva diventare edilizia sostenibile
al posto di fare mobili di plastica (laminati vari) e colle (MDF e dintorni) si potrebbero usare dei multistrato impiallacciati, che sono qualitativamente migliori, e più ecologici.
il problema sono sempre i soldi.. conviene a qualcuno e del clima/ecosistema frega niente a nessuno di quelli che poi fanno le manifestazioni..
Ogni volta che oltrepasso Fasano, quindi mi trovo già nel salento -dove si trova anche Nardò e la pista in questione- la domanda che mi faccio è sempre la stessa:
come cazzo è possibile che il foggiano e il nord barese sono collegate benissimo e qua sembra di essere fermi nel tempo?
Sacrifichi un paesaggio naturale che hai per una manciata di posti di lavoro ma poi non hai infrastrutture all'altezza. Come ti sviluppi?
Io ci abito nel salento, sono passato davanti alla pista tante volte per andare al mare a Torre Lapillo lì vicino. Il mare è fantastico, tutto il contorno è un mezzo disastro abbandonato a se stesso. Solo per arrivarci ci sono strade e stradine, paesi da attraversare, ecc...
su pellet e cippato mi trovi in disaccordo per il fatto che si può trasformare in energia elettrica e teleriscaldamento in modo migliore (ecologicamente parlando) che bruciandolo a casa per il fatto che a casa non ho un sistema di trattamento fumi mentre in centrale posso farlo..
poi che sia demonizzato è un errore (se è da scarti) ma come sai spesso si considerano scarti anche tronchi di qualità solo per via degli incentivi e quindi si brucia legname che poteva diventare edilizia sostenibile
Specialmente quando il prezzo è alto vengono utilizzate anche materie prime originariamente destinate ad altro (nel 2022 c'è stato l'apice dello spreco, con l'industria del pellet che "rubava" materia prima ai pannellatori).
al posto di fare mobili di plastica (laminati vari) e colle (MDF e dintorni) si potrebbero usare dei multistrato impiallacciati, che sono qualitativamente migliori, e più ecologici.
Non proprio, considerando comunque che la produzione dei compensati multistrato impiega tantissima colla, e con un processo meno ottimizzato rispetto all'Mdf, quest'ultimo ha comunque caratteristiche di lavorabilità e resistenza superiori. Inoltre l'Mdf utilizza scarti di lavorazione (seppur con un processo di raffinazione abbastanza complicato), mentre il compensato utilizza fogli sfogliati di Pioppo o legni esotici, con il primo che è poco e caro, i secondi provenienti soprattutto dall'Africa, ma commercializzati sempre più dai Cinesi che, come noto, tendono a fregarsene più di noi europei riguardo questioni di ecologia o sfruttamento del lavoro.
Almeno il circuito sarà ad uso "indeterminato", altro conto sono i disboscamenti per "circuiti da bob" usati SOLO 15 giorni e poi abbandonati (nessuno dica di no: finirà così com'è sempre stato in passato), di cui non mi risultano petizioni.
parli di Cortina? mi risulta che anche là ci siano proteste contro l'opera inutile, costosissima e dannosa (che per inciso 'ste olimpiadi dovevano costare zero e invece ora sono a chiedere soldi allo stato per farle)
Il bello è che pagano per usare la pista, pagano per ampliarla, pagano per ripiantare gli alberi e tutto questo giro di soldi e lavoro nel sud Italia dove c'è più bisogno di attività del genere...
NON c'è bisogno di devastare foreste secolari per lavorare.:muro:
https://www.google.com/maps/place/Nard%C3%B2+LE/@40.322846,17.8014036,18962m/data=!3m1!1e3!4m6!3m5!1s0x1346993a4c60c4dd:0x40a72a4808e0e30!8m2!3d40.2020178!4d17.9768875!16s%2Fm%2F04f7hzs?hl=it&entry=ttu
con tutto lo spazio SENZA alberi che c'è li intorno proprio dove ci sono alberi di 200 anni devono costruire ?
comprano una delle migliaia di fattorie che ci sono li di fianco e costruiscono li senza toccare quelle povere piante..
ecologia ecologia e poi via a tagliare alberi per fare fabbriche.. da tesla agli altri tutti a fare cemento dove ci sono gli alberi in un mondo pieno di deserti e terreni senza alberi.. o è sfiga o no so.. solo dove ci sono alberi si deve costruire ?
dovrebbero iniziare a vietare di edificare anche solo vicino agli alberi.. non solo dove ci sono alberi
:mano:
assolutamente d'accordo (qualche volta :D)
dr-omega
12-03-2024, 12:01
Porsche ha un piano articolato per ampliare il suo sito di Nardò, dove storicamente svolge prove tecniche.
Storicamente dal 2012, perché prima la pista era di proprietà della FIAT.;)
Notturnia
12-03-2024, 12:05
Specialmente quando il prezzo è alto vengono utilizzate anche materie prime originariamente destinate ad altro (nel 2022 c'è stato l'apice dello spreco, con l'industria del pellet che "rubava" materia prima ai pannellatori).
Non proprio, considerando comunque che la produzione dei compensati multistrato impiega tantissima colla, e con un processo meno ottimizzato rispetto all'Mdf, quest'ultimo ha comunque caratteristiche di lavorabilità e resistenza superiori. Inoltre l'Mdf utilizza scarti di lavorazione (seppur con un processo di raffinazione abbastanza complicato), mentre il compensato utilizza fogli sfogliati di Pioppo o legni esotici, con il primo che è poco e caro, i secondi provenienti soprattutto dall'Africa, ma commercializzati sempre più dai Cinesi che, come noto, tendono a fregarsene più di noi europei riguardo questioni di ecologia o sfruttamento del lavoro.
certo.. si usa colla per fare il compensato.. ma è meno di quella che si usa per l'MDF.. che hai ragione.. è fatto con gli scarti.. e non solo quelli.. e non è migliore dei multistrato.. non resiste all'umidità e ha altri problemi (ci ho lavorato in falegnameria)
detto questo resta più ecologico un compensato (io preferisco il massello ma è problematico per la gente di oggi..)
se poi il compensato devo farlo in cina perchè non voglio farlo qua.. ok..
ma compensato mulistrato di abete con impiallacciature di abete è una cosa che una volta si trovava ed era prodotto qua..
anche i mulistrato in economicissimo pioppo erano fatti qua.. e la colla può essere una banale vinilica volendo o una vinilica impermeabile..
il concetto sarebbe quello di tagliare alberi per fare edilizia e ripiantare alberi.. così si accumulerebbe la CO degli alberi nei mobili e nelle case e non nelle caldaie..
oggi si piantano alberi per bruciarli.. una volta quello era l'uso minore.. il maggiore era usare alberi per fare tetti, pavimenti, mobili, infissi etc.. ovvero stoccare la CO2 alla fin fine per decenni e decenni.. adesso invece si tagliano e si bruciano restituendo la CO2 accumulata in 30-50 anni in pochi istanti.. un tronco brucia in centrale in secondi dopo aver dedicato 50 anni a crescere ed accumulare co2.. a me pare aberrante..
Piedone1113
12-03-2024, 12:42
certo.. si usa colla per fare il compensato.. ma è meno di quella che si usa per l'MDF.. che hai ragione.. è fatto con gli scarti.. e non solo quelli.. e non è migliore dei multistrato.. non resiste all'umidità e ha altri problemi (ci ho lavorato in falegnameria)
detto questo resta più ecologico un compensato (io preferisco il massello ma è problematico per la gente di oggi..)
se poi il compensato devo farlo in cina perchè non voglio farlo qua.. ok..
ma compensato mulistrato di abete con impiallacciature di abete è una cosa che una volta si trovava ed era prodotto qua..
anche i mulistrato in economicissimo pioppo erano fatti qua.. e la colla può essere una banale vinilica volendo o una vinilica impermeabile..
il concetto sarebbe quello di tagliare alberi per fare edilizia e ripiantare alberi.. così si accumulerebbe la CO degli alberi nei mobili e nelle case e non nelle caldaie..
oggi si piantano alberi per bruciarli.. una volta quello era l'uso minore.. il maggiore era usare alberi per fare tetti, pavimenti, mobili, infissi etc.. ovvero stoccare la CO2 alla fin fine per decenni e decenni.. adesso invece si tagliano e si bruciano restituendo la CO2 accumulata in 30-50 anni in pochi istanti.. un tronco brucia in centrale in secondi dopo aver dedicato 50 anni a crescere ed accumulare co2.. a me pare aberrante..
Mi sa che non conosci affatto l'industria del legno, anche avendo lavorato in una falegnameria:
MDF classico deriva da lavorazione primaria del legno legato con resine ( le colle lasciamo al loro compito) e con costi energetici immani.
MDF francese ( o leggero) è una mezza ciofeca, fatto da pioppo ( sempre di prima lavorazione) ed usato solo in installazioni provvisorie.
I trucialari poi sono fantastici con quelli derivanti da riciclo davvero pessimi ( al loro interno oltre a trovarci metalli ci ritrovi un sacco di agenti chimici derivantio da resine, vernici ed altri composti) mentre quelli di prima lavorazione avrebbero pure il loro perchè ( sia se laminati che impiallacciati) con i migliori legati a resina e non a colla.
I multistrati poi ci sono di diversi tipi:
Pioppo ( idoneo a poche lavorazioni), betulla ( usati sopratutto per i cassetti) o acacia ( quello dei fenolici usato in marina e per installazioni con forte presenza di umidità).
Ma ci sono anche gli OSB ( in genere usati in edilizia).
Quello che però sfugge è il fatto che il pellet è prodotto principalmente da scarti non utilizzabili per le altre lavorazioni e che la maggiorparte dei legnami vengono usati o per l'edilizia o per la carta ( e non come si pensa per i mobili).
Produrre poi pellet dai tronchi mi giunge nuovo, a meno che non intendi per tronco solo parte residua della lavorazione primaria ( per la produzione di cantieri, assi, tavoloni) dove un semplice pezzo ha un prezzo molto superiore all'equivalente peso in pellet oltre ad avere un costo produttivo molto più basso.
ps un albero nell'industria del legno è come il maiale, non si butta nulla ( nemmeno le foglie secche) e come il maiale non usi la coscia o la spalla per farne cibo in scatola per cani.
certo.. si usa colla per fare il compensato.. ma è meno di quella che si usa per l'MDF.. che hai ragione.. è fatto con gli scarti.. e non solo quelli.. e non è migliore dei multistrato.. non resiste all'umidità e ha altri problemi (ci ho lavorato in falegnameria)
Ma tu parlavi di mobili, la resistenza all'umidità di un qualsiasi mdf idrofugo è più che sufficiente, se pensi che si usa moltissimo anche il truciolare, figurati la resistenza all'acqua...
Poi se mi parli di cantieristica navale o lavorazioni di nicchia non posso darti torto, ma per mobilieri e portaioli la percentuale di utilizzo dell'mdf (in varie declinazioni) è ormai elevatissima e con ottimi risultati estetici.
Il processo di produzione dell'Mdf è favorito dal fatto che in Europa ormai lo producono in pochi, in grandi impianti, con ottimizzazioni elevatissime, mentre il compensato non dico che lo può fare il "cantinero" ma poco ci manca.
detto questo resta più ecologico un compensato (io preferisco il massello ma è problematico per la gente di oggi..)
se poi il compensato devo farlo in cina perchè non voglio farlo qua.. ok..
Per la questione dell'ecologico devi considerare tutta l'attuale filiera, che per la maggioranza del mercato ha origine in Africa (ti parlo sempre di un certo mercato, il Pioppo lo lasciamo da parte) con controllori cinesi (ormai italiani, belgi e francesi sono minoranza, una volta erano più dei locals).
Qui i compensatieri ci sono, piccolini in media, ma manca lo sfogliato.
ma compensato mulistrato di abete con impiallacciature di abete è una cosa che una volta si trovava ed era prodotto qua..
C'è ancora, ma numericamente non è preponderante e gli austriaci (soprattutto) se lo fanno pagare caro.
anche i mulistrato in economicissimo pioppo erano fatti qua.. e la colla può essere una banale vinilica volendo o una vinilica impermeabile..
C'è ancora, anzi, il prezzo negli ultimi anni è esploso, stanno ripiantando tanto ed è in buona espansione, ma parliamo di pioppo, siamo al livello più basso della piramide di mercato.
Per lo più adesso la colla è ureico-melaminica (Vinilica in classe 3 solo per il Marino)
Mi sa che non conosci affatto l'industria del legno, anche avendo lavorato in una falegnameria:
MDF classico deriva da lavorazione primaria del legno legato con resine ( le colle lasciamo al loro compito) e con costi energetici immani.
MDF francese ( o leggero) è una mezza ciofeca, fatto da pioppo ( sempre di prima lavorazione) ed usato solo in installazioni provvisorie.
I trucialari poi sono fantastici con quelli derivanti da riciclo davvero pessimi ( al loro interno oltre a trovarci metalli ci ritrovi un sacco di agenti chimici derivantio da resine, vernici ed altri composti) mentre quelli di prima lavorazione avrebbero pure il loro perchè ( sia se laminati che impiallacciati) con i migliori legati a resina e non a colla.
I multistrati poi ci sono di diversi tipi:
Pioppo ( idoneo a poche lavorazioni), betulla ( usati sopratutto per i cassetti) o acacia ( quello dei fenolici usato in marina e per installazioni con forte presenza di umidità).
Ma ci sono anche gli OSB ( in genere usati in edilizia).
Quello che però sfugge è il fatto che il pellet è prodotto principalmente da scarti non utilizzabili per le altre lavorazioni e che la maggiorparte dei legnami vengono usati o per l'edilizia o per la carta ( e non come si pensa per i mobili).
Produrre poi pellet dai tronchi mi giunge nuovo, a meno che non intendi per tronco solo parte residua della lavorazione primaria ( per la produzione di cantieri, assi, tavoloni) dove un semplice pezzo ha un prezzo molto superiore all'equivalente peso in pellet oltre ad avere un costo produttivo molto più basso.
ps un albero nell'industria del legno è come il maiale, non si butta nulla ( nemmeno le foglie secche) e come il maiale non usi la coscia o la spalla per farne cibo in scatola per cani.
Ma secondo me dipende molto da dove ha lavorato, in una falegnameria, con certe produzioni, passano solo certi materiali. Io il fenolico, ad esempio, lo vedo passare come le comete, in certi ambiti è la normalità, io il leggero non lo voglio manco pronunciare, altri lo usano abitualmente, la parte edile e cartiera non la conosco minimamente, altri non conoscono la parte delle porte o dei mobili.
Il truciolare sottile è diventato raro, lo producono solo in Germania (Exxxr) o in Spagna, quello fatto all'Est lo conosci per sentito dire, perchè se lo prendono gli svedesi in toto.
Non dimentichiamo però il Multistrato da legni africani, in certi settori è preponderante.
Sul pellet hai descritto la normalità, che però 2 anni fa è stata sconvolta da un rialzo insensato del prezzo e l'industria del pellet che in mancanza di scarti, partecipava alle aste con quella dei pannelli, cosa inimmaginabile.
Piedone1113
12-03-2024, 13:35
Ma secondo me dipende molto da dove ha lavorato, in una falegnameria, con certe produzioni, passano solo certi materiali. Io il fenolico, ad esempio, lo vedo passare come le comete, in certi ambiti è la normalità, io il leggero non lo voglio manco pronunciare, altri lo usano abitualmente, la parte edile e cartiera non la conosco minimamente, altri non conoscono la parte delle porte o dei mobili.
Il truciolare sottile è diventato raro, lo producono solo in Germania (Exxxr) o in Spagna, quello fatto all'Est lo conosci per sentito dire, perchè se lo prendono gli svedesi in toto.
Non dimentichiamo però il Multistrato da legni africani, in certi settori è preponderante.
Sul pellet hai descritto la normalità, che però 2 anni fa è stata sconvolta da un rialzo insensato del prezzo e l'industria del pellet che in mancanza di scarti, partecipava alle aste con quella dei pannelli, cosa inimmaginabile.
Il fenolico lo usavo per:
Sottolavello, cappa, cassa frigo e per tutta la struttura delle cucine in muratura.
L'MDF per i pannelli bugnati impiallacciati ( pressa pneumatica).
Il multistrato per qualche pannellatura verticale o per sostegno alla produzione di listellare.
Ma ho sempre preferito il massello ( sia puro che impiallacciato/lastronato) o il più "economico" listellare d'abete.
Ps, dalle mie parti arriva ( va ) molto abete ( sia bianco che rosso) dal trentino e dalla svezia, rovere Russo ( o americano) e moltissimo ciliegio e noce nazionale ( che però ormai hanno costi proibitivi)
Notturnia
12-03-2024, 14:09
Il fenolico lo usavo per:
Sottolavello, cappa, cassa frigo e per tutta la struttura delle cucine in muratura.
L'MDF per i pannelli bugnati impiallacciati ( pressa pneumatica).
Il multistrato per qualche pannellatura verticale o per sostegno alla produzione di listellare.
Ma ho sempre preferito il massello ( sia puro che impiallacciato/lastronato) o il più "economico" listellare d'abete.
Ps, dalle mie parti arriva ( va ) molto abete ( sia bianco che rosso) dal trentino e dalla svezia, rovere Russo ( o americano) e moltissimo ciliegio e noce nazionale ( che però ormai hanno costi proibitivi)
https://www.google.it/maps/@46.724381,12.2333533,3a,75y,136.81h,78.57t/data=!3m6!1e1!3m4!1sb34CXj57ITq59Khgh-S0Kw!2e0!7i16384!8i8192?entry=ttu
https://www.google.it/maps/@46.3255025,12.3230257,3a,75y,271.03h,78.89t/data=!3m6!1e1!3m4!1s-9aMXraxSsWF9aqnNtPKqg!2e0!7i16384!8i8192?entry=ttu
a 300 €/ton equivalente si brucia di tutto..
soprattutto tronchi interi.. sia da macero che da edilizia..
libero di non crederci e pensare che siano solo scarti di produzione ma se puoi passa a vedere, entra e dai un occhio e quando vedi tronchi perfetti da 60 cm e passa di diametro chiedi che ci fanno li.. se sei fortunato risponderanno come a me.. "e io che ne so.. sarà marcio.. noi compriamo.. loro vendono" e su per il camino legno e dentro alle tasche contributi italiani
conosco bene la differenza fra colle e resine ma non pensavo di dover essere pignolo anche perchè fanno lo stesso lavoro in falegnameria (la nostra era artigianale.. si produceva solo massello con multistrato solo dove si poteva o serviva.. cessi come MDF e dintorni non li ho mai visti da noi.. per fortuna..)
OSB solo per edilizia e sotto pavimentazioni, truciolare si si usava per rendere sordi gli specchi (dei mobili o delle porte) ma pesa e rovina gli attrezzi ed è diventato stranamente costo..
poi sono arrivati i tamburati ma quelli non li abbiamo mai usati come non ho mai usato un laminato melamminico e dintorni
non devo giustificare a te quello che conosco ma so bene cosa si usa in falegnameria perchè raramente ci metto ancora piede per vedere in che stato è dopo 20 anni che non la usiamo più (nonno e zio sono in pensione ormai)
detto questo.. continuiamo a far finta che si bruciano solo gli scarti :D
p.s. se domani ti dessero un incentivo di 10 €/kg per produrre carne macinata tranquillo che userebbero anche la fesa per farla pur di fare soldi.. e così è per gli impianti CIP6.. non si butta niente del legno.. si brucia tutto..
Massimiliano Zocchi
12-03-2024, 16:14
si dovrebbe tenere in considerazione maggiore la preservazione della natura che l'economia del progetto
e questo a prescindere che adesso sia di moda far finta di salvare il mondo.. è una regola di buon senso quella di non distruggere il luogo dove vivi ma pare che sotto i passi dei soldi il buon senso ceda facilmente
sicuramente è stato valutato.. ma con gli occhiali dell'economia e non dell'ecologia
i nostri nonni, o almeno da dove vengo io, facevano manutenzione al bosco per tenerlo in salute e lontano dalle abitazioni per ridurre la possibilità che gli animali venissero in contatto con la gente e viceversa e per centinaia di anni questa è stata la normalità e il bosco era prospero e la gente viveva bene
poi i nonni sono morti e la gente ha smesso di interessarsi ai boschi e adesso si abbattono perchè i boschi sono pericolosi e vanno abbattute le piante e cementato il terreno per evitare frane etc.. frane che prima non c'erano
qua si devasta una foresta secolare molto piccola visto il posto e le amministrazioni chiudono gli occhi quando tutto attorno è pieno di spazio inutilizzato e senza alberi secolari... e poi si parla di ecologia e di efficienza etc e si tollera bellamente che si abbattano alberi di 200 anni
Chapeau
Piedone1113
12-03-2024, 16:19
https://www.google.it/maps/@46.724381,12.2333533,3a,75y,136.81h,78.57t/data=!3m6!1e1!3m4!1sb34CXj57ITq59Khgh-S0Kw!2e0!7i16384!8i8192?entry=ttu
https://www.google.it/maps/@46.3255025,12.3230257,3a,75y,271.03h,78.89t/data=!3m6!1e1!3m4!1s-9aMXraxSsWF9aqnNtPKqg!2e0!7i16384!8i8192?entry=ttu
a 300 €/ton equivalente si brucia di tutto..
soprattutto tronchi interi.. sia da macero che da edilizia..
libero di non crederci e pensare che siano solo scarti di produzione ma se puoi passa a vedere, entra e dai un occhio e quando vedi tronchi perfetti da 60 cm e passa di diametro chiedi che ci fanno li.. se sei fortunato risponderanno come a me.. "e io che ne so.. sarà marcio.. noi compriamo.. loro vendono" e su per il camino legno e dentro alle tasche contributi italiani
conosco bene la differenza fra colle e resine ma non pensavo di dover essere pignolo anche perchè fanno lo stesso lavoro in falegnameria (la nostra era artigianale.. si produceva solo massello con multistrato solo dove si poteva o serviva.. cessi come MDF e dintorni non li ho mai visti da noi.. per fortuna..)
OSB solo per edilizia e sotto pavimentazioni, truciolare si si usava per rendere sordi gli specchi (dei mobili o delle porte) ma pesa e rovina gli attrezzi ed è diventato stranamente costo..
poi sono arrivati i tamburati ma quelli non li abbiamo mai usati come non ho mai usato un laminato melamminico e dintorni
non devo giustificare a te quello che conosco ma so bene cosa si usa in falegnameria perchè raramente ci metto ancora piede per vedere in che stato è dopo 20 anni che non la usiamo più (nonno e zio sono in pensione ormai)
detto questo.. continuiamo a far finta che si bruciano solo gli scarti :D
p.s. se domani ti dessero un incentivo di 10 €/kg per produrre carne macinata tranquillo che userebbero anche la fesa per farla pur di fare soldi.. e così è per gli impianti CIP6.. non si butta niente del legno.. si brucia tutto..
Quelli dei tuoi link sono tutti scarti: rami, cimali e parti malate o marce, e non serve un tecnico per capirlo.
Non guardare quello che è successo negli ultimi 2 anni ( dove la carenza di gas ha incentivato combustibili alternativi e ha fatto lievitare il prezzo del pellet fino al livello del carbone vegetale), il pellet arriva da dove ti ho detto.
Giusto per definire un poco di quello che stiamo parlando:
https://www.alasiafranco.com/?lang=it una delle tante aziende che dimostrano come il pellet ad uso industriale ha un ciclo compreso tra i 2 ed i 5 anni dall'impianto al prodotto finito senza nemmeno tagliare una foglia in un bosco.
Oltremodo credo che sia meglio utilizzare gli scarti di altre lavorazioni necessarie che dover utilizzare forme differenti di combustibili ( per il pellet si usa anche fieno ammuffito per dire)
Ps. pensa che i tamburati me li facevo io ogni volta che dovevo creare pezzi in lastronato rifiniti a gomma lacca.
Notturnia
12-03-2024, 16:20
Chapeau
ho ancora dei boschi in montagna e con rammarico devo dire che sono anni che non vado a controllare il loro stato perchè sono lontani dalle zone battute ma devo dire che il cuore resta in montagna dove ho passato la mia gioventù..
vedere come stanno andando i boschi per gli interessi spicci a me ha sempre fatto star male e sto cercando di far capire anche ai miei figli l'importanza di piantare un albero al posto che tagliare un albero e che se si taglia gli si deve dare valore
Piedone1113
12-03-2024, 16:27
ho ancora dei boschi in montagna e con rammarico devo dire che sono anni che non vado a controllare il loro stato perchè sono lontani dalle zone battute ma devo dire che il cuore resta in montagna dove ho passato la mia gioventù..
vedere come stanno andando i boschi per gli interessi spicci a me ha sempre fatto star male e sto cercando di far capire anche ai miei figli l'importanza di piantare un albero al posto che tagliare un albero e che se si taglia gli si deve dare valore
Su questo non si discute, ma purtroppo gli interessi spicci spessimo sono interessi elettorali del momento privi di ogni base tecnico scientifica dettata dal terrorismo mediatico.
Ci sono tante norme giuste, ma voler a tutti i costi lasciare fare tutto alla natura ci ritroveremo con i rovi nei centro città ( e guai a tagliarli perchè siamo green)
https://www.lascimmiapensa.com/wp-content/uploads/2019/06/chernobyl-oggi-1-696x464.jpg
In 40 anni possiamo parlare gia di archeologia
Notturnia
12-03-2024, 16:29
Quelli dei tuoi link sono tutti scarti: rami, cimali e parti malate o marce, e non serve un tecnico per capirlo.
Non guardare quello che è successo negli ultimi 2 anni ( dove la carenza di gas ha incentivato combustibili alternativi e ha fatto lievitare il prezzo del pellet fino al livello del carbone vegetale), il pellet arriva da dove ti ho detto.
Giusto per definire un poco di quello che stiamo parlando:
https://www.alasiafranco.com/?lang=it una delle tante aziende che dimostrano come il pellet ad uso industriale ha un ciclo compreso tra i 2 ed i 5 anni dall'impianto al prodotto finito senza nemmeno tagliare una foglia in un bosco.
Oltremodo credo che sia meglio utilizzare gli scarti di altre lavorazioni necessarie che dover utilizzare forme differenti di combustibili ( per il pellet si usa anche fieno ammuffito per dire)
Ps. pensa che i tamburati me li facevo io ogni volta che dovevo creare pezzi in lastronato rifiniti a gomma lacca.
quelle sono immagini di un giorno.. dovresti vedere meglio e passare di li.. vedresti che tu li chiami scarti ma molti non lo sono.. e la cosa non va avanti da due anni ma da oltre un decennio.. forse anche 20 anni..
ma capisco che hai un preconcetto e quindi il ragionamento è arduo da mandare avanti
sul fatto che sia meglio bruciare legno che metano dillo a quelli che muoiono per colpa delle polveri sottili che stando all'Europa sono causate principalmente dalla combustione di pellet e cippato.. cosa che la combustione di metano non causa.. poi ognuno la pensa come preferisce.. io ho un caminetto e faccio alla brace con la mia legna per cui anche io inquino ma da qua a dire che è un bene pensando ai morti che causa incenerire legname.. beh..
p.s. pensa che ho ancora la pressa per fare le porte tamburate in falegnameria e probabilmente ancora sacchi di formaldeide con cui si incollavano i pannelli..
le macchine per fare le finestre etc.. oh si.. e la cippatrice.. e la bricchettatrice.. etc etc etc.. insomma in 200 mq di falegnameria qualcosa è rimasto :D
Notturnia
12-03-2024, 16:35
Su questo non si discute, ma purtroppo gli interessi spicci spessimo sono interessi elettorali del momento privi di ogni base tecnico scientifica dettata dal terrorismo mediatico.
Ci sono tante norme giuste, ma voler a tutti i costi lasciare fare tutto alla natura ci ritroveremo con i rovi nei centro città ( e guai a tagliarli perchè siamo green)
https://www.lascimmiapensa.com/wp-content/uploads/2019/06/chernobyl-oggi-1-696x464.jpg
In 40 anni possiamo parlare gia di archeologia
https://www.google.it/maps/@45.6039581,11.6692183,3a,76.1y,330.22h,86.96t/data=!3m7!1e1!3m5!1sCkmQNHrsRo2-L93nWpm4Kg!2e0!6shttps:%2F%2Fstreetviewpixels-pa.googleapis.com%2Fv1%2Fthumbnail%3Fpanoid%3DCkmQNHrsRo2-L93nWpm4Kg%26cb_client%3Dmaps_sv.tactile.gps%26w%3D203%26h%3D100%26yaw%3D104.02919%26pitch%3D0%26thumbfov%3D100!7i16384!8i8192?entry=ttu
ex cartiera che via via sta diventando più ecologica :D
ma come nella tua foto, ci sono molte zone dove ormai la natura si sta riprendendo gli insediamenti.. sotto al mio paese c'era una ex-centrale Sade che era ormai li per li a crollare ma poi qualche genio ci ha messo su un impianto fotovoltaico e adesso è uno schifo di cemento armato bello pulito la dove la natura si stava riprendendo il tutto.. con tutto lo spazio che era presente sono andati a ristrutturare un edificio di 70 anni che stava cadendo a pezzi in una zona che era ormai incontaminata per fare 200 kW di FV (fra l'altro in una zona dove c'è poco sole)..
a me scoccia perchè ci andavo a giocare a nascondino da piccolo visto che era abbandonata dagli anni '60 e adesso non posso più andarci :(
quella si che era archeologia industriale
amd-novello
16-03-2024, 08:48
su pellet e cippato mi trovi in disaccordo per il fatto che si può trasformare in energia elettrica e teleriscaldamento in modo migliore (ecologicamente parlando) che bruciandolo a casa per il fatto che a casa non ho un sistema di trattamento fumi mentre in centrale posso farlo..
poi che sia demonizzato è un errore (se è da scarti) ma come sai spesso si considerano scarti anche tronchi di qualità solo per via degli incentivi e quindi si brucia legname che poteva diventare edilizia sostenibile
al posto di fare mobili di plastica (laminati vari) e colle (MDF e dintorni) si potrebbero usare dei multistrato impiallacciati, che sono qualitativamente migliori, e più ecologici.
il problema sono sempre i soldi.. conviene a qualcuno e del clima/ecosistema frega niente a nessuno di quelli che poi fanno le manifestazioni..
a Novara stanno sostituendo tutte le staccionate dei parchi o viali di legno con quelle di plastica riciclata che sembra legno. sembrano tronchi. perchè quelle di legno dopo dieci anni si disintegrano. cos'è meglio?
a Novara stanno sostituendo tutte le staccionate dei parchi o viali di legno con quelle di plastica riciclata che sembra legno. sembrano tronchi. perchè quelle di legno dopo dieci anni si disintegrano. cos'è meglio?
si tratta non di "plastica riciclata" ma piuttosto di "scarti non altrimenti riciclabili", cioè di materiale eterogeneo che non si potrebbe usare per fare, chessò, bottiglie, e che altrimenti finirebbe in discarica o incenerito, con emissioni inquinanti molto maggiori.
amd-novello
17-03-2024, 15:28
meno male
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.