View Full Version : Nuova stretta di Washington sull'export di semiconduttori in Cina: ripercussioni per Intel, AMD e NVIDIA
Redazione di Hardware Upg
18-10-2023, 08:41
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/mercato/nuova-stretta-di-washington-sull-export-di-semiconduttori-in-cina-ripercussioni-per-intel-amd-e-nvidia_121009.html
Gli Stati Uniti hanno rafforzato le norme sul controllo dell'export di semiconduttori avanzati verso la Cina: NVIDIA non potrà più commercializzare acceleratori AI come A800 e H800, realizzati ad hoc dopo una prima stretta a ottobre 2022.
Click sul link per visualizzare la notizia.
UtenteHD
18-10-2023, 09:04
tra X anni quando la Cina sara' superiore e per me prima o poi accadra' saranno Loro a limitare gli altri, no anzi non ne avranno bisogno, tanto faranno tutto Loro. Non la vedo bene con questa metodologia.
Gli Stati Uniti hanno rafforzato le norme sul controllo dell'export di semiconduttori avanzati verso la Cina: NVIDIA non potrà più commercializzare acceleratori AI come A800 e H800, realizzati ad hoc dopo una prima stretta a ottobre 2022.
Chissà quanto ci vorrà prima che la Cina non si renda indipendente nel realizzarli da sola. Arriveranno anche a questo, ne sono certo.
Con buona pace per gli l'occidente e gli "amerrecani"...!
Doraneko
18-10-2023, 09:27
Chissà quanto ci vorrà prima che la Cina non si renda indipendente nel realizzarli da sola. Arriveranno anche a questo, ne sono certo.
Con buona pace per gli l'occidente e gli "amerrecani"...!
Chissà che li nuclearizzino prima
tra X anni quando la Cina sara' superiore e per me prima o poi accadra' saranno Loro a limitare gli altri, no anzi non ne avranno bisogno, tanto faranno tutto Loro. Non la vedo bene con questa metodologia.
Non ne sarei così certo, sono arrivati a questo punto perche gli abbiamo permesso di fare di tutto di più per 20 anni e contemporaneamente abbiamo dormito per 20 anni, ora almeno abbiamo la consapevolezza e corriamo di nuovo anche noi.
No Life King
18-10-2023, 12:31
Chissà che li nuclearizzino prima
La Cina ha attualmente 410 ordigni nucleari (in aumento) e potrebbe arrivare a 1500 entro il 2035, più che abbastanza per far sparire il Nord America dalla faccia della terra.
Diciamo che non finirebbe bene per nessuno :asd:
Fino a pochi giorni fa sembrava che allentassero la presa, ed invece...
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/mercato/nuova-stretta-di-washington-sull-export-di-semiconduttori-in-cina-ripercussioni-per-intel-amd-e-nvidia_121009.html
Gli Stati Uniti hanno rafforzato le norme sul controllo dell'export di semiconduttori avanzati verso la Cina: NVIDIA non potrà più commercializzare acceleratori AI come A800 e H800, realizzati ad hoc dopo una prima stretta a ottobre 2022.
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il gap ormai è ridotto a 4-5 anni quanto pensate che impiegherà la Cina a colmarlo? 2 anni? dopo che i cavalli sono scappati non servono più steccati.
il gap ormai è ridotto a 4-5 anni quanto pensate che impiegherà la Cina a colmarlo? 2 anni? dopo che i cavalli sono scappati non servono più steccati.
Questi 4-5 anni da dove vengono fuori? E nel mentre, non è che gli altri stanno in attesa eh. La Cina ha sicuramente le carte in regola per diventare un big player nel settore, ma prima di superare gli statunitensi ce ne passa.
Doraneko
18-10-2023, 13:58
La Cina ha attualmente 410 ordigni nucleari (in aumento) e potrebbe arrivare a 1500 entro il 2035, più che abbastanza per far sparire il Nord America dalla faccia della terra.
Diciamo che non finirebbe bene per nessuno :asd:
E mentre la Cina lancia gli USA stanno lì ad aspettare :asd:
E mentre la Cina lancia gli USA stanno lì ad aspettare :asd:
Guarda che sta dicendo il contrario. Ovvero che gli USA lancerebbero le loro bombe per primi e i cinesi sono pronti a rispondere.
Doraneko
18-10-2023, 19:53
Guarda che sta dicendo il contrario. Ovvero che gli USA lancerebbero le loro bombe per primi e i cinesi sono pronti a rispondere.
Certo e questo non invalida quello che ho scritto. Credi che gli USA starebbero lì ad aspettare durante questa risposta? Sempre che ci sia.
giacomo_uncino
18-10-2023, 21:26
tra X anni quando la Cina sara' superiore e per me prima o poi accadra' saranno Loro a limitare gli altri, no anzi non ne avranno bisogno, tanto faranno tutto Loro. Non la vedo bene con questa metodologia.
e ci si dimentica sempre della signora Demografia e a Lei aggiungiamo pure il fatto che la Cina si sta progressivamente richiudendo su se stessa e l'intervento sempre più pervasivo del partito nella vita, sopratutto economica dei cinesi. Non sono segnali postivi per un futuro radioso della Cina
tra X anni quando la Cina sara' superiore e per me prima o poi accadra' saranno Loro a limitare gli altri, no anzi non ne avranno bisogno, tanto faranno tutto Loro. Non la vedo bene con questa metodologia.
Io penso che l'obbiettivo non sia tagliare fuori i Cinesi dalla produzione di microchip (impossibile), ma evitare di esserene tagliati fuori come occidente (potenzialmente possibile se si continuasse con delocalizzazione selvaggia dei processi produttivi).
Mi spiego meglio: si vuole invertire il processo di delocalizzazione della produzione (per i chip, non in generale) che prevede progettazione in occidente e fabbricazione in oriente (Taiwan, Cina..). Taiwan oggi è filo occidentale domani chissà..
Guardate la Russia, ha un problema nel produrre abbastanza missili e armi di precisione perchè le mancano i processori da montarci sopra. Se la Russia avesse creato una filiera intera di produzione di chip nei propri confini oggi potrebbe sostenere la guerra appieno, invece di zoppicare importandoli per vie traverse.
Sempre usando la Russia come esempio, probabilmente se negli anni passati avesse creato una produzione interamente in casa avrebbe oggi una tecnologia di chip vecchia di 10-20 anni rispetto a quella estera (conoscendo come fanno le cose in questi ambiti non mi aspetto roba all'avanguadia anzi). Ma in caso di guerra non avrebbe fatto schifo averli pronti con grandi volumi produttivi, fossero anche stati indietro di 25 anni, pensate che con chip tecnologicamente simili a quelli del 1998 non si potrebbero far funzionare missili? In guerra avere un chip vecchio è meglio di non avere un chip moderno.
Per uno stato che deve fare delle guerre è meglio sapersi anche costruire chip un po' vecchiotti che soltanto importarne di nuovissimi dall'estero perchè se gli altri stati del mondo ti fanno un embargo ti tagliano l'approvigionamento. (Fermo restando che gli USA saranno sempre all'avanguardia
tencologicamente, o al max poco sotto lo stato dell'arte se proprio vogliamo pensare che la Cina li supererà).
Gli Stati Uniti ogni tanto fanno una guerra in giro per il mondo, loro sono più furbi dei Russi, non vogliono rischiare di ritrovarsi a dover fare una guerra contro qualcuno tra 50 anni e dipendere da chip Cinesi per le proprie armi, per questo stanno limitando il fenomeno di delolcalizzare tale produzione. (se alla Cina non piacesse la tal guerra degli usa potrebbe tagliargli gli approvvigionamenti in uno scenario simile)
Certo e questo non invalida quello che ho scritto. Credi che gli USA starebbero lì ad aspettare durante questa risposta? Sempre che ci sia.
Quindi stai dicendo che gli USA lancerebbero le bombe, la Cina risponderebbe e quindi gli USA risponderebbero alla risposta?
Hmm, non funziona così. Quando si lanciano le bombe si lanciano tutte.
Io penso che l'obbiettivo non sia tagliare fuori i Cinesi dalla produzione di microchip (impossibile), ma evitare di esserene tagliati fuori come occidente
Se è così, stiamo seguendo la politica sbagliata, guardando i vantaggi a breve termine senza valutare le conseguenze nel lungo periodo.
Finora i cinesi hanno usato le tecnologie occidentali per i microchip per non dover investire troppo in quel contesto, indirizzando le loro disponibilità in altri campi (compresa la necessità da risollevarsi dall'essere uno dei paesi più poveri al mondo a causa dell'ingerenza occidentale). Avendo messo dei blocchi in campo informatico, hanno cominciato a investire anche lì.
Certo, per qualche anno avremo un vantaggio competitivo, ma va tenuto conto che:
La Cina ha un miliardo e mezzo di persone
Il loro livello scolastico è molto (molto) più alto di quello occidentale in ambito tecnico e scientifico
Per cui ci saranno sempre di più scienziati e ingegneri cinesi, che infatti ci stanno già superando in numero, e vengono sempre di meno a specializzarsi in occidente
La conseguenza è che si stanno rendendo autosufficienti e nel giro di alcuni anni le loro competenze e le loro tecnologie saranno superiori alle nostre.
Invece di dividerci i campi a livello globale (noi facciamo i microchip, voi fate altro) e collaborare con vantaggio per entrambi, li stiamo obbligando a mettersi in competizione, e a quel punto vinceranno loro, perché hanno obiettivamente più potenzialità.
L'unica cosa che mi lascia un minimo di ottimismo è che non hanno particolare skill umanistici, per cui noi italiani (e in parte noi europei, ma non certo gli USA) abbiamo un vantaggio sugli aspetti culturali, sulla moda e sul design. Ma in questo sito è dura da spiegare, in quanto sono tutti orientati alle discipline tecniche e scientifiche.
Se fossi in voi e fossi molto giovane, proverei a imparare il cinese, perché tra venti anni sarà in Cina che si farà informatica avanzata.
Doraneko
19-10-2023, 13:46
Quindi stai dicendo che gli USA lancerebbero le bombe, la Cina risponderebbe e quindi gli USA risponderebbero alla risposta?
Hmm, non funziona così. Quando si lanciano le bombe si lanciano tutte.
No, sto dicendo che innanzitutto il primo attacco sarebbe verso i posti da dove gli USA si aspettano partirà la risposta (e gli USA sono nettamente il n 1 in fatto di intelligence e precisione), quando e se la risposta dovesse partire entrerebbe in campo il loro sistema di difesa antimissile (anche qui non sono messi male...).
Doraneko
19-10-2023, 14:55
L'unica cosa che mi lascia un minimo di ottimismo è che non hanno particolare skill umanistici, per cui noi italiani (e in parte noi europei, ma non certo gli USA) abbiamo un vantaggio sugli aspetti culturali, sulla moda e sul design. Ma in questo sito è dura da spiegare, in quanto sono tutti orientati alle discipline tecniche e scientifiche.
Se fossi in voi e fossi molto giovane, proverei a imparare il cinese, perché tra venti anni sarà in Cina che si farà informatica avanzata.
Non hanno particolari skill umanistiche perché valgono molto meno di altre, anche qui in Italia, paese dall'enorme patrimonio culturale ed umanistico. Più ci si allontana da medicina, ingegneria, ecc...e più è alta la probabilità di restare disoccupati e pagati meno (https://alleyoop.ilsole24ore.com/2022/12/19/quanti-neolaureati-senza-lavoro/), qui, figurati in Cina!
No, sto dicendo che innanzitutto il primo attacco sarebbe verso i posti da dove gli USA si aspettano partirà la risposta (e gli USA sono nettamente il n 1 in fatto di intelligence e precisione), quando e se la risposta dovesse partire entrerebbe in campo il loro sistema di difesa antimissile (anche qui non sono messi male...).
Sì, vero. Sono quasi sempre gli USA a iniziare le guerre.
E, finora, sono stati gli unici a usare l'atomica, le bombe al fosforo e altre cosucce del genere. Ovviamente sempre con la scusa che sono attacchi "preventivi".
Se è così, stiamo seguendo la politica sbagliata, guardando i vantaggi a breve termine senza valutare le conseguenze nel lungo periodo.
Finora i cinesi hanno usato le tecnologie occidentali per i microchip per non dover investire troppo in quel contesto, indirizzando le loro disponibilità in altri campi (compresa la necessità da risollevarsi dall'essere uno dei paesi più poveri al mondo a causa dell'ingerenza occidentale). Avendo messo dei blocchi in campo informatico, hanno cominciato a investire anche lì.
Certo, per qualche anno avremo un vantaggio competitivo, ma va tenuto conto che:
La Cina ha un miliardo e mezzo di persone
Il loro livello scolastico è molto (molto) più alto di quello occidentale in ambito tecnico e scientifico
Per cui ci saranno sempre di più scienziati e ingegneri cinesi, che infatti ci stanno già superando in numero, e vengono sempre di meno a specializzarsi in occidente
La conseguenza è che si stanno rendendo autosufficienti e nel giro di alcuni anni le loro competenze e le loro tecnologie saranno superiori alle nostre.
Invece di dividerci i campi a livello globale (noi facciamo i microchip, voi fate altro) e collaborare con vantaggio per entrambi, li stiamo obbligando a mettersi in competizione, e a quel punto vinceranno loro, perché hanno obiettivamente più potenzialità.
L'unica cosa che mi lascia un minimo di ottimismo è che non hanno particolare skill umanistici, per cui noi italiani (e in parte noi europei, ma non certo gli USA) abbiamo un vantaggio sugli aspetti culturali, sulla moda e sul design. Ma in questo sito è dura da spiegare, in quanto sono tutti orientati alle discipline tecniche e scientifiche.
Se fossi in voi e fossi molto giovane, proverei a imparare il cinese, perché tra venti anni sarà in Cina che si farà informatica avanzata.
Ok, ma dammi però una definizione di cosa intendi per "vincere" in tutto questo discorso. Intendi che sul lungo periodo lo stato dell'arte dei microchip sarà quello cinese e quello americano ad inseguire?
Ok, ma dammi però una definizione di cosa intendi per "vincere" in tutto questo discorso. Intendi che sul lungo periodo lo stato dell'arte dei microchip sarà quello cinese e quello americano ad inseguire?
Continuando con questa politica sì, la conseguenza a lungo termine (diciamo quindici anni) sarà quella. Come ho osservato, dispongono di una potenziale risorsa umana notevolmente superiore, e negli ambiti informatici è quella che conta.
Negli USA si devono spesso rivolgere, per l'informatica, a immigrati, magari di seconda generazione: ricordo per esempio che Nadella, Huang, Lisa Su (e molti altri) non sono di origine americana. Inoltre, possono contare su indiani (che escluse poche eccellenze non hanno il livello medio di istruzione cinese) e taiwanesi (che sono pochi), mentre i cinesi continentali, anche quando studiano in USA, spesso preferiscono tornare in patria.
Insomma, se li costringi a competere, alla fine saranno loro a prendersi il mercato. Sarebbe molto più saggio (e produttivo) puntare a una divisione del lavoro tra i vari paesi piuttosto che costringerli a duplicare gli sforzi. Tra l'altro cambierebbe il significato di "vincere", perché vinceremo tutti. Purtroppo il modello americano è quello di una teoria dei giochi a somma zero, in cui per avere di più bisogna fare in modo che gli altri abbiano di meno.
Doraneko
19-10-2023, 19:36
Sì, vero. Sono quasi sempre gli USA a iniziare le guerre.
E, finora, sono stati gli unici a usare l'atomica, le bombe al fosforo e altre cosucce del genere. Ovviamente sempre con la scusa che sono attacchi "preventivi".
Vero per l'atomica ma falso per tutto il resto, per il fosforo soprattutto.
Doraneko
19-10-2023, 19:47
Continuando con questa politica sì, la conseguenza a lungo termine (diciamo quindici anni) sarà quella. Come ho osservato, dispongono di una potenziale risorsa umana notevolmente superiore, e negli ambiti informatici è quella che conta.
Negli USA si devono spesso rivolgere, per l'informatica, a immigrati, magari di seconda generazione: ricordo per esempio che Nadella, Huang, Lisa Su (e molti altri) non sono di origine americana. Inoltre, possono contare su indiani (che escluse poche eccellenze non hanno il livello medio di istruzione cinese) e taiwanesi (che sono pochi), mentre i cinesi continentali, anche quando studiano in USA, spesso preferiscono tornare in patria.
I cinesi che studiano in USA e tornano in patria spesso e volentieri sono persone mandate all'estero proprio con lo scopo di riportare in patria quello che hanno imparato, è una nota strategia del CCP, inoltre di spie cinesi nelle università americane ne trovano di continuo, visto che spesso è proprio nelle università che si fa ricerca. I talenti esteri che decidono di restare in America lo fanno perché è lì che si fanno i big money, è lì dove sono pagati di più.
Insomma, se li costringi a competere, alla fine saranno loro a prendersi il mercato. Sarebbe molto più saggio (e produttivo) puntare a una divisione del lavoro tra i vari paesi piuttosto che costringerli a duplicare gli sforzi. Tra l'altro cambierebbe il significato di "vincere", perché vinceremo tutti. Purtroppo il modello americano è quello di una teoria dei giochi a somma zero, in cui per avere di più bisogna fare in modo che gli altri abbiano di meno.
L'alternativa cos'è? Il comunismo mondiale?
L'alternativa cos'è? Il comunismo mondiale?
Davvero pensi che l'alternativa sia tra il liberalismo sfrenato all'americana e il comunismo mondiale? Non ti viene in mente che la specie umana ha una delle sue grandi forze nell'essere collaborativa e sociale? (evidenzio, visto che tendi a fraintendere, che ho appena scritto sociale, non socialista). Io non ho neppure citato il comunismo, anche perché la Cina non è propriamente comunista, per cui sospetti che tu ti sia fatto qualche viaggio mentale. Ho notato che spesso hai questo atteggiamento del tipo «o sei con noi o sei contro di noi».
E comunque la tua osservazione sta andando molto fuori tema, per cui a meno che tu non dica castronerie stratosferiche o provocatorie come questa non intendo irritare il moderatore continuando questa discussione.
giacomo_uncino
19-10-2023, 23:27
Vero per l'atomica ma falso per tutto il resto, per il fosforo soprattutto.
pero' per le atomiche sono piuttosto certo che un miliardo e mezzo di cinesi non sono propriamente dispiaciuti, tenuto conto del dente avvelenato che hanno ancora oggi con il paese del sol levante (parliamo della ventina di milioni di morti cinesi subiti nell'occupazione giapponese, mica pizza e fichi, però di questi non ci si ricorda mai)
E mentre la Cina lancia gli USA stanno lì ad aspettare :asd:
si possono intercettare i missili intercontinentali?
No, sto dicendo che innanzitutto il primo attacco sarebbe verso i posti da dove gli USA si aspettano partirà la risposta (e gli USA sono nettamente il n 1 in fatto di intelligence e precisione), quando e se la risposta dovesse partire entrerebbe in campo il loro sistema di difesa antimissile (anche qui non sono messi male...).
si sono talmente forti gli americani in fatto di intelligence che si sono fatti buttare giu 2 grattacieli da quattro beduini, il mullha omar è scappato con una moto guzzi del 56 , bin laden lo hanno beccato (se è vero) dopo 10 anni che viveva tranquillamente in pakistan...
poi c'è il discorso dell risposta sotto attacco, quando lanci missili intercontinentali li vedono immediatamente e se capiscono che è un attacco nucleare a loro volta lanciano i missili prima che arrivi la prima ondata.
P.S. i missili intercontinentali non li intercetti
L'alternativa cos'è? Il comunismo mondiale?
Secondo me AlPaBo non parlava di comunismo (anzi ) quando parla di cooperazione e suddivisione dei compiti a livello globale ma parla di semplice libero mercato che si ottimizza.
Ogni nazione del mondo nell'attuale sistema capitalistico di libero mercato si concentra a produrre quello su cui è più efficiente per esportarlo ed importa quello per cui sono più efficienti gli altri, se produci una cosa in cui sei meno efficiente non te la comprano.
Qui si discute proprio del fatto che gli USA, per paura che in un futuro più o meno vicino si concentri troppo in Cina la produzione di microchip, iniziano a porre limiti a questi liberi scambi con la Cina per quanto riguarda queste tecnologie, stanno ponendo un limite (definito e mirato su certi prodotti) al libero mercato per evitare che il libero mercato accentri fuori dagli USA la produzione di microchip.
In pratica AlPaBo non auspica il "comunismo" quando parla di collaborazione, ma auspica che Cina e USA restino amici e ognuno tragga un capitalistico vantaggio lasciando che sia l'altro a fare ciò che gli riesce meglio.
Ma gli USA non possono permettersi di rischiare di non avere produzione interna di chip in futuro, perchè i chip servono in caso di guerra, quindi stanno ponendo un limite alla globalizzazione di questi prodotti.
Se USA e Cina si fanno la guerra con dazi e limiti sulla produzione di chip sicuramente uno dei due "vincerà" nel senso che li produrra fatti meglio di chi "perde" con raddoppio delle risorse a livello mondiale: AlPaBo lamenta di questa deottimizzazione delle risorse umane a livello mondiale.
Ma per una nazione che ogni tot anni fa guerre in giro per il mondo è meglio rischiare di aver chip "perdenti" (leggermente inferiori allo stato dell'arte di chi li fa meglio) ma averli in casa, in grado di produrne a piacere, in caso di evenienza guerra..E oltre alle guerre c'è anche la paura che la Cina metta backdoor negli hardware che tutti i consumatori del mondo occidentale potrebbero poi ritrovarsi in casa..
Doraneko
20-10-2023, 09:12
pero' per le atomiche sono piuttosto certo che un miliardo e mezzo di cinesi non sono propriamente dispiaciuti, tenuto conto del dente avvelenato che hanno ancora oggi con il paese del sol levante (parliamo della ventina di milioni di morti cinesi subiti nell'occupazione giapponese, mica pizza e fichi, però di questi non ci si ricorda mai)
Credo che neanche molti giapponesi si siano legati al dito la questione delle due bombe atomiche, visto che sanno più o meno perché se le sono prese. Come d'altra parte per motivi simili e facilmente comprensibili ci siamo presi bombe in testa anche noi ed i tedeschi durante la WW2.
Doraneko
20-10-2023, 09:43
si sono talmente forti gli americani in fatto di intelligence che si sono fatti buttare giu 2 grattacieli da quattro beduini, il mullha omar è scappato con una moto guzzi del 56 , bin laden lo hanno beccato (se è vero) dopo 10 anni che viveva tranquillamente in pakistan...
Ecco, un conto sono i beduini un altro sono le postazioni di lancio per degli ICBM.
poi c'è il discorso dell risposta sotto attacco, quando lanci missili intercontinentali li vedono immediatamente e se capiscono che è un attacco nucleare a loro volta lanciano i missili prima che arrivi la prima ondata.
P.S. i missili intercontinentali non li intercetti
Aegis BMD?
Doraneko
20-10-2023, 11:10
Secondo me AlPaBo non parlava di comunismo (anzi ) quando parla di cooperazione e suddivisione dei compiti a livello globale ma parla di semplice libero mercato che si ottimizza.
Ogni nazione del mondo nell'attuale sistema capitalistico di libero mercato si concentra a produrre quello su cui è più efficiente per esportarlo ed importa quello per cui sono più efficienti gli altri, se produci una cosa in cui sei meno efficiente non te la comprano.
Qui si discute proprio del fatto che gli USA, per paura che in un futuro più o meno vicino si concentri troppo in Cina la produzione di microchip, iniziano a porre limiti a questi liberi scambi con la Cina per quanto riguarda queste tecnologie, stanno ponendo un limite (definito e mirato su certi prodotti) al libero mercato per evitare che il libero mercato accentri fuori dagli USA la produzione di microchip.
In pratica AlPaBo non auspica il "comunismo" quando parla di collaborazione, ma auspica che Cina e USA restino amici e ognuno tragga un capitalistico vantaggio lasciando che sia l'altro a fare ciò che gli riesce meglio.
Ma gli USA non possono permettersi di rischiare di non avere produzione interna di chip in futuro, perchè i chip servono in caso di guerra, quindi stanno ponendo un limite alla globalizzazione di questi prodotti.
Se USA e Cina si fanno la guerra con dazi e limiti sulla produzione di chip sicuramente uno dei due "vincerà" nel senso che li produrra fatti meglio di chi "perde" con raddoppio delle risorse a livello mondiale: AlPaBo lamenta di questa deottimizzazione delle risorse umane a livello mondiale.
Ma per una nazione che ogni tot anni fa guerre in giro per il mondo è meglio rischiare di aver chip "perdenti" (leggermente inferiori allo stato dell'arte di chi li fa meglio) ma averli in casa, in grado di produrne a piacere, in caso di evenienza guerra..E oltre alle guerre c'è anche la paura che la Cina metta backdoor negli hardware che tutti i consumatori del mondo occidentale potrebbero poi ritrovarsi in casa..
Apprezzo molto la tua risposta articolata e seria. Il problema è che Cina e USA (ed il resto dell'Occidente) non sono amici. L'atteggiamento predatorio della Cina verso tutto l'Occidente e non solo e la differenza etica e morale che c'è tra loro e noi occidentali, sono motivi più che sufficienti per rendere al momento impossibile una cooperazione se non in ambiti molto limitati.
Chi dice che la Cina non è comunista semplicemente sbaglia, è un paese che condivide molti aspetti di fondo con la ex Unione Sovietica ma che ha sviluppato un suo modo di sfruttare il capitalismo.
Quando parli di chip inferiori allo stato dell'arte di chi parli?
Una frase di questo articolo è particolarmente importante
Questi controlli mantengono la nostra chiara attenzione sulle applicazioni militari e affrontano le minacce alla nostra sicurezza nazionale poste dalla strategia di fusione militare-civile del governo della RPC
Il coinvolgimento del PCC e di conseguenza del PLA in qualsiasi aspetto di tutto ciò che è cinese, è tale che nulla di sufficientemente avanzato in campo scientifico e tecnologico per quanto riguarda il civile può essere considerato separatamente, come ho già scritto, trovano spie cinesi ovunque.
Anche molte delle missioni spaziali cinesi di cui si scrive qui fanno capo al PLA.
h.rorschach
20-10-2023, 11:53
Il Partito Comunista Cinese, il governo e, per estensione, la Cina è un threat actor da inibire e debellare.
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