View Full Version : L'Europa dorme e la Cina ne approfitta: Svolt vuole costruire cinque fabbriche di batterie
Redazione di Hardware Upg
17-04-2023, 10:54
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/batterie/l-europa-dorme-e-la-cina-ne-approfitta-svolt-vuole-costruire-cinque-fabbriche-di-batterie_115944.html
La cinese Svolt dopo il successo in patria è pronta ad aprire almeno cinque stabilimenti in Europa, fornendo batterie anche a costruttori locali
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Ginopilot
17-04-2023, 11:01
L'europa sbaglia tutto.
Ma che razza di titoli. Non dorme nessuno.
La cina produce l'80% delle batterie mondiali. Com'e` ovvio che sia visto che produce la maggior parte di cobalto, litio e grafite e dunque ha fortemente investito in tali settori anni fa.
Come facciamo a competere in Europa o Nord America se ci mancano le materie prime? Aggiungiamo che mentre noi pensavamo alle farfalle e a dire di no alla transizione elettrica loro hanno investito fortemente anche da un punto di vista logistico, industriale e tecnologico.
Tra l'altro questo tipo di fabbriche e' stra inquinante e questo si riflette su come vengono tirate su le fabbriche, ulteriore motivo per cui non potremmo essere competitivi (da un punto di vista economico).
sfoneloki
17-04-2023, 11:27
Ma non è che l'Europa dorme è che la Cina ha in mano il controllo di tutto, dalle terre rare alle tecnologie applicate ad esse.
In più mettiamo la totale assenza di sensibilità sulle tematiche di impatto ambientale e sociale.
Oramai è inevitabile, dal 2035 se non prima, la CINA avrà il controllo assoluto dell'energia del futuro.
Ginopilot
17-04-2023, 11:36
Ma che razza di titoli. Non dorme nessuno.
La cina produce l'80% delle batterie mondiali. Com'e` ovvio che sia visto che produce la maggior parte di cobalto, litio e grafite e dunque ha fortemente investito in tali settori anni fa.
Come facciamo a competere in Europa o Nord America se ci mancano le materie prime? Aggiungiamo che mentre noi pensavamo alle farfalle e a dire di no alla transizione elettrica loro hanno investito fortemente anche da un punto di vista logistico, industriale e tecnologico.
Tra l'altro questo tipo di fabbriche e' stra inquinante e questo si riflette su come vengono tirate su le fabbriche, ulteriore motivo per cui non potremmo essere competitivi (da un punto di vista economico).
E quando avremmo detto no alla transizione elettrica? :sofico:
Il problema è proprio il contrario, ci siamo imposti tappe troppo serrate. Non è pronta la nostra industria, non è pronta, se mai lo sara', la tecnologia.
Eh mai noi puntiamo tutto sugli e-fuel!
Ginopilot
17-04-2023, 11:38
Eh mai noi puntiamo tutto sugli e-fuel!
No, ma manco per idea, non li stiamo neanche considerando. Stiamo puntando invece tutto sull'elettrico, con le ovvie conseguenze.
non è pronta, se mai lo sara', la tecnologia.
In che senso non e' pronta la tecnologia?
Ci sono decine di milioni di autovetture elettriche li fuori e la tecnologia continua a maturare ogni anno.
Ginopilot
17-04-2023, 11:48
In che senso non e' pronta la tecnologia?
Ci sono decine di milioni di autovetture elettriche li fuori e la tecnologia continua a maturare ogni anno.
Autonomia, tempi di ricarica, modalità di rifornimento. Principalmente.
Domanda: ma l'UE non può semplicemente vietare di far entrare queste aziende cinesi sul territorio? In un qualche modo bisogna dare priorità ai prodotti/aziende europee.
Autonomia, tempi di ricarica, modalità di rifornimento. Principalmente.
L'italiano medio fa in media 30 km al giorno in macchina.
Nessuna delle cose che elenchi (gia' molto avanzata comunque) e' impattata dall'uso medio delle automobili.
Nico Rosberg (ex pilota F1 Mercedes), con la EQS ha fatto Montecarlo-Parigi (piu di 700 km) dovendosi fermare due volte per 15 minuti di fast charge ed arrivando a Parigi con ancora il 30% di batteria.
Oltre ad avere i metalli necessari la Cina ha una Forza Lavoro ad un costo bassissimo che qui da noi ce la sognamo.
Ho visto con i miei occhi interi capannoni che al pomeriggio erano quasi del tutto vuoti, ripassare il pomeriggio dopo erano PIENI, di quelli dove si compra qualunque cosa dai vestiti ai detersivi al cibo per cani e gatti alle custodie per cellulari... PIENI!
A farlo in una azienda Italiana, prima di tutto secondo me qualche bel sindacato ti denuncia... poi se anche fosse ti verrebbe a costare cosi tanto che ti conviene non aprirlo nemmeno il negozio.
Non sto dicendo che sia meglio uno piuttosto che l altro, ma che si va da un estremo ad un altro.
Domanda: ma l'UE non può semplicemente vietare di far entrare queste aziende cinesi sul territorio? In un qualche modo bisogna dare priorità ai prodotti/aziende europee.
Ancora con questa mentalita' fallimentare da anni 20 del 900?
Volkswagen (piu grosso produttore di macchine Europeo) nel 2022 ha venduto circa 3milioni 300 mila macchine in Europa, pressapoco lo stesso numero in Cina (3 milioni e 100). Di fatto la Cina e' il piu grande mercato di macchine Europee al mondo, spesso piu dell'europa. In particolare in Cina si vendono molte piu macchine costose rispetto all'europa e i ricavi per macchina sono piu grandi.
Devo davvero elencarti la miriade di settori e aziende italiane per cui la Cina e' di gran lunga il mercato piu importante, e non parlo solo di aziende nel lusso.
Il settore automobilistico europeo deve competere ed eventualmente vincere per bonta' ingegneristica e costruttiva, come ha fatto per 100 anni a questa parte, non per politiche fallimentari che ulteriormente ci rovinerebbero nel mondo.
ninja750
17-04-2023, 12:06
gran mossa costruire in cina adesso che vogliono attaccare taiwan
faranno la fine delle fabbriche renault in russia
Douglas Mortimer
17-04-2023, 12:10
La UE non dorme, è una loro precisa strategia avvantaggiare la Cina, hanno fatto le leggi su misura per loro come il divieto dei motori termici a benzina/gasolio.
Si sapeva come sarebbe andata.
supertigrotto
17-04-2023, 12:31
Dai Europa,forza ci vuole una svolt ,le batterie al bla bla bla saranno il futuro.....
forse qualcuno non ha capito il testo del articolo.
le fabbriche le vogliono fare in EUROPA, per di più, piccole e sparse in più nazioni.
Ancora con questa mentalita' fallimentare da anni 20 del 900?
Volkswagen (piu grosso produttore di macchine Europeo) nel 2022 ha venduto circa 3milioni 300 mila macchine in Europa, pressapoco lo stesso numero in Cina (3 milioni e 100). Di fatto la Cina e' il piu grande mercato di macchine Europee al mondo, spesso piu dell'europa. In particolare in Cina si vendono molte piu macchine costose rispetto all'europa e i ricavi per macchina sono piu grandi.
Devo davvero elencarti la miriade di settori e aziende italiane per cui la Cina e' di gran lunga il mercato piu importante, e non parlo solo di aziende nel lusso.
Il settore automobilistico europeo deve competere ed eventualmente vincere per bonta' ingegneristica e costruttiva, come ha fatto per 100 anni a questa parte, non per politiche fallimentari che ulteriormente ci rovinerebbero nel mondo.
Guarda che c'è una bella differenza tra vendere in Cina e far venire le loro aziende qua... Ti sembra saggio far aprire ben 5 poli produttivi di batterie cinesi in Europa? Non sarebbe meglio incentivare le aziende UE a fare altrettanto? Poi non lamentiamoci se tra qualche anno viaggeremo tutti con auto cinesi. Non c'è la minima protezione dei prodotti locali, che al momento appunto sono indietro e andrebbero incentivati, invece di far venire la concorrenza in casa.
Come al solito la UE non dorme ma fa le pentole senza i coperchi. Non si parla mai di incentivazione al progresso. in questo caso si forza il passaggio all'elettrico ma non si parla di produzione di energia pulita, né di incentivazione alla costruzione di fabbriche di batterie, né di incentivazione alla ricerca sulle stesse.
Il governo italiano rilancia al ribasso: invece di correggere questi errori punta a proteggere i biofuel!!!
Ora non ricordo bene il meccanismo ma le aziende Europee devono sottostare a tutta una serie di requisiti per poter produrre in Cina, mentre in Europa noi non mettiamo altrettanti paletti alle aziende Cinesi.
Se sia giusto o sbagliato non lo so ma è indubbio che qualche forma di nazionalismo bisognerebbe farlo.
Ti sembra saggio far aprire ben 5 poli produttivi di batterie cinesi in Europa?
Assolutamente si. Ben vengano investimenti privati stranieri nel nostro continente.
Comunque leggendo questi commenti al limite del becero populismo non mi stupisco dei risultati elettorali in Italia.
Lasciamo stare il protezionismo/nazionalismo per favore, la storia insegna che tutte le volte che è stato applicato, chi ne ha subito i danni è stato sempre e solo il paese protezionista (la grande depressione in USA non dice niente a nessuno?), a meno di non avere al suo interno risorse infinite (vedi colonialismo, associabile facilmente a sfruttamento e schiavitù).
Vero che anche la globalizzazione non ha prodotto i risultati sperati (pareggiamento dei costi di produzione, costo del lavoro, qualità della vita), ma lì l'errore è stato un altro: alcuni aspetti economico-finanziari si sono "globalizzati" subito, mentre altri più legati alle culture e allo stato del posto no, e lì molti ci hanno mangiato.
Bisogna correggere gli errori guardando al futuro e senza dimenticare le esperienze del passato. Se si pensa "si stava meglio quando si stava peggio" si sbaglia in partenza.
Guarda che c'è una bella differenza tra vendere in Cina e far venire le loro aziende qua... Ti sembra saggio far aprire ben 5 poli produttivi di batterie cinesi in Europa? Non sarebbe meglio incentivare le aziende UE a fare altrettanto? Poi non lamentiamoci se tra qualche anno viaggeremo tutti con auto cinesi. Non c'è la minima protezione dei prodotti locali, che al momento appunto sono indietro e andrebbero incentivati, invece di far venire la concorrenza in casa.
"far venire" "fare aprire" "protezioen dei prodotti locali" ...
Sai cosa succede se la UE impedisce ai cinesi di produrre qui le batterie? che le stesse batterie te le venderanno già montate alle auto di loro produzione, mentre stellantis, renault, vokswagen ecc. falliranno per mancanza di batterie.
Incentivare le aziende a produrre batterie qui in Europa ci può stare, ma non puoi imporre che a ricevere gli incentivi siano aziende UE. La Cina è anche un grosso mercato per noi, e ci mettono un attimo a boicottare i prodotti europei, se la metti in questi termini.
Mettiamoci bene in testa che dobbiamo trovare un punto di equilibrio in cui vincono tutti. Altrimenti perdono tutti. Queste robe de "io sono meglio, quel che è mio è mio" ecc sono roba da medioevo, evolviamoci!!!
Gringo [ITF]
17-04-2023, 15:25
L'Europa ha un unico scopo attualmente, Fare da Cuscinetto Nucleare.......
Assolutamente si. Ben vengano investimenti privati stranieri nel nostro continente.
Comunque leggendo questi commenti al limite del becero populismo non mi stupisco dei risultati elettorali in Italia.
Ma che minchia c'entrano i risultati elettorali? Le principali economie mondiali, vedi USA e Cina fanno di tutto per proteggere i loro prodotti, noi invece apriamo a tutti, con il risultato che ci fanno le scarpe sotto i nostri occhi. Gli investimenti stranieri sono in generale ben accetti, ma quando si parla di settori chiave come quello delle batterie, ed in cui siamo pure indietro, bisogna fare MOLTA attenzione.
"far venire" "fare aprire" "protezioen dei prodotti locali" ...
Sai cosa succede se la UE impedisce ai cinesi di produrre qui le batterie? che le stesse batterie te le venderanno già montate alle auto di loro produzione, mentre stellantis, renault, vokswagen ecc. falliranno per mancanza di batterie.
Incentivare le aziende a produrre batterie qui in Europa ci può stare, ma non puoi imporre che a ricevere gli incentivi siano aziende UE. La Cina è anche un grosso mercato per noi, e ci mettono un attimo a boicottare i prodotti europei, se la metti in questi termini.
Mettiamoci bene in testa che dobbiamo trovare un punto di equilibrio in cui vincono tutti. Altrimenti perdono tutti. Queste robe de "io sono meglio, quel che è mio è mio" ecc sono roba da medioevo, evolviamoci!!!
Già l'UE è indietro, poi facciamo venire la concorrenza in casa, come pensi che andrà a finire? Che quel gap col razzo che lo recuperiamo.
azi_muth
17-04-2023, 15:28
Domanda: ma l'UE non può semplicemente vietare di far entrare queste aziende cinesi sul territorio? In un qualche modo bisogna dare priorità ai prodotti/aziende europee.
Si certo,poi come la fai la transizione energetica?
Poi la Cina potrebbe rispondere con delle contro sanzioni.
Tra l'alto la Cina sta già minacciando di mettere sotto embargo l'esportazione di terre rare in risposta al ban sull'export dei microchip USA materie prime che servono alla transizione energetica.
Si certo,poi come la fai la transizione energetica?
Poi la Cina potrebbe rispondere con delle contro sanzioni. Già hanno minacciato di farlo con i pannelli fotovoltaici.
Ah per fare la transizione bisogna per forza far venire le aziende cinesi da noi?
Ma che minchia c'entrano i risultati elettorali? Le principali economie mondiali, vedi USA e Cina fanno di tutto per proteggere i loro prodotti, noi invece apriamo a tutti, con il risultato che ci fanno le scarpe sotto i nostri occhi. Gli investimenti stranieri sono in generale ben accetti, ma quando si parla di settori chiave come quello delle batterie, ed in cui siamo pure indietro, bisogna fare MOLTA attenzione.
Si ma non e' che muovi una bacchetta magica e allora arrivano gli investimenti in Europa. Poi chi li deve pagare questi investimenti, io e te con le nostre tasse? Meglio le aziende private cinesi.
Il protezionismo non fa bene a nessuno e rende tutti poco competitivi.
La Cina cosa farebbe di speciale per proteggere i suoi prodotti? Non mi pare che le tecnologie europee o nordamericane li incontrino problemi a vendere.
E' gia' stato evidenziato come loro abbiano piu disponibilita' di materie prime o siano molto piu vicini di noi a paesi che le hanno (come Cile o Australia) e abbiano investito di piu e meglio.
Se tu vuoi tirare su un azienda per produrre batterie, senza usare le mie tasse, auguri, competi con i cinesi e gli altri.
Non riesco a capire che problema tu abbia con le aziende Cinesi che aprono da noi fabbriche e impianti di produzione.
Lo sai che noi italiani abbiamo 2300 aziende che aprono impianti di produzione in Cina? Un mio parente ha un azienda tra quelle 2300, quindi? Che problema c'e`? Lui non puo' aprire fabbriche li e i cinesi qui?
azi_muth
17-04-2023, 15:42
Ah per fare la transizione bisogna per forza far venire le aziende cinesi da noi?
Si se non vuoi un qualche azione ritorsiva, tra l'altro credo che non sia possibile limitare l'ingresso di aziende straniere a causa dei trattati sul libero commercio come il WTO.
La Cina cosa farebbe di speciale per proteggere i suoi prodotti? Non mi pare che le tecnologie europee o nordamericane li incontrino problemi a vendere.
Per esempio
La Cina, si legge in una nota della Commissione Ue, impedisce alle aziende europee che hanno i brevetti su alcune tecnologie chiave di difendere questi diritti quando vengono utilizzati illegalmente o senza una “compensazione adeguata”, ad esempio dai costruttori cinesi di smartphone. “Chi detiene i brevetti e si rivolge a tribunali fuori dalla Cina – sottolinea la Commissione Ue in una nota– spesso si trova a subire sanzioni particolarmente alte da Pechino – che mettono le compagnie europee nella necessità di trovare accordi per mettere a disposizione le proprie tecnologie a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato”. Questa politica adottata dalla Cina, denuncia la Commissione Ue, è estremamente dannosa per l’innovazione e la crescita in Europa, e priva le tech company europee della possibilità di far valere i propri diritti.
https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/brevetti-5g-e-tech-la-commissione-ue-denuncia-la-cina-al-wto/
se non ricordo male, nessuno si è lamentato quando INTEL, ha ventilato l'ipotesi di costruire in Italia una fabbrica per l'assemblaggio (chiedendo tra l'atro dei contributi) dei suoi microprocessori. forse gli Americani sono buoni e filantropici, mentre i Cinesi sono brutti e cattivi? non vi preoccupate, anche i Cinesi, vorranno dei contributi per realizzare le loro fabbriche da noi.
Si se non vuoi un qualche azione ritorsiva, tra l'altro credo che non sia possibile limitare l'ingresso di aziende straniere a causa dei trattati sul libero commercio come il WTO.
Per esempio
La Cina, si legge in una nota della Commissione Ue, impedisce alle aziende europee che hanno i brevetti su alcune tecnologie chiave di difendere questi diritti quando vengono utilizzati illegalmente o senza una “compensazione adeguata”, ad esempio dai costruttori cinesi di smartphone. “Chi detiene i brevetti e si rivolge a tribunali fuori dalla Cina – sottolinea la Commissione Ue in una nota– spesso si trova a subire sanzioni particolarmente alte da Pechino – che mettono le compagnie europee nella necessità di trovare accordi per mettere a disposizione le proprie tecnologie a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato”. Questa politica adottata dalla Cina, denuncia la Commissione Ue, è estremamente dannosa per l’innovazione e la crescita in Europa, e priva le tech company europee della possibilità di far valere i propri diritti.
https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/brevetti-5g-e-tech-la-commissione-ue-denuncia-la-cina-al-wto/
Eh hai trovato una cosa in Cina, bene. Sono sicuro ce ne saranno altre e che anche i cinesi ne troverebbero di simili da noi.
E gli Stati Uniti che non riconoscono i nostri marchi dop/doc e ci fanno perdere miliardi di export ogni anno? Blocchiamo anche gli Stati Uniti perche' adottano politiche anti concorrenziali contro la nostra industria alimentare, giusto? O gli investimenti americani ci piacciono?
azi_muth
17-04-2023, 19:44
Eh hai trovato una cosa in Cina, bene. Sono sicuro ce ne saranno altre e che anche i cinesi ne troverebbero di simili da noi.
Tu hai fatto una domanda io ho risposto.
In realtà c'è molto di peggio come il trasferimento forzato di tecnologia "una pratica governativa informale che richiede il trasferimento di tecnologia da investitori stranieri come condizione per l'accesso al mercato o per gli investimenti"
La Cina ha usato le sue leggi sugli investimenti per indurre il trasferimento di tecnologia dall’estero. La sua politica più nota di trasferimento forzato di tecnologia (FTT) è quella di usare restrizioni alla proprietà straniera per facilitare il trasferimento de facto di tecnologia dalle aziende straniere ai loro partner cinesi. La Cina ha richiesto alle imprese straniere che vogliono investire in certi settori di stipulare accordi di cooperazione, come accordi di joint venture (“JV”), con partner cinesi.
L’investimento della parte cinese non poteva essere inferiore al cinquanta per cento nel settore della produzione automobilistica, mentre l’investimento straniero non poteva superare il cinquanta per cento nel settore dei servizi di telecomunicazioni a valore aggiunto. Il requisito della JV e le restrizioni alla proprietà si applicavano a molti altri settori, tra cui i treni ad alta velocità e i veicoli a nuova energia. Una volta che un’azienda straniera forma una joint venture con un’impresa cinese, non ha altra scelta che fornire all’impresa partner cinese i segreti commerciali e le informazioni confidenziali.
Inoltre, poiché sono richieste le approvazioni governative per l’operatività della JV, il governo può costringere la parte straniera a trasferire la sua tecnologia e le sue informazioni proprietarie ai suoi partner cinesi, cosa che la parte straniera potrebbe altrimenti non essere disposta a fare. Inoltre, l’impresa partner cinese potrebbe diventare un potenziale concorrente dell’impresa straniera in futuro. Alcune imprese straniere, come DuPont, sostengono che il governo cinese favorisce il FTT usando i poteri regolatori, come le indagini antitrust, per minacciare le imprese straniere durante le controversie sulla proprietà intellettuale con i partner locali. Molti esperti ritengono che il sistema obbligatorio delle JV abbia facilitato con successo il trasferimento di tecnologia dall’estero e migliorato il livello tecnologico della Cina.
Non mi sembra che per aprire una fabbrica in EU o USA devi sottostare a ricatti simili.
Questa pratica spiega come abbia fatto la Cina a fare un balzo avanti in tempi così ristretti.
Ora a dire il vero a fronte di pressioni internazionali sembra che il governo cinese solo molto recentemente abbia promulgato delle leggi che puntano a ridurre questo fenomeno...( cosa di cui non avrebeb avuto bisogno se non esistesse) ma la Cina non è un paese come altri c'è poco da fare perchè è una autocrazia dove non esiste lo stato diritto.
Ma che razza di titoli. Non dorme nessuno.
La cina produce l'80% delle batterie mondiali. Com'e` ovvio che sia visto che produce la maggior parte di cobalto, litio e grafite e dunque ha fortemente investito in tali settori anni fa.
Come facciamo a competere in Europa o Nord America se ci mancano le materie prime? Aggiungiamo che mentre noi pensavamo alle farfalle e a dire di no alla transizione elettrica loro hanno investito fortemente anche da un punto di vista logistico, industriale e tecnologico.
Tra l'altro questo tipo di fabbriche e' stra inquinante e questo si riflette su come vengono tirate su le fabbriche, ulteriore motivo per cui non potremmo essere competitivi (da un punto di vista economico).
La maggior parte delle batterie per auto ora in produzione non usa più cobalto (CATL e le litio-ferro-fosfato), il sorpasso è appena avvenuto.
Non si estingueranno del tutto le NMC, ma la quota di mercato si ridurrà drasticamente.
Le NMC811 usano la metà del cobalto delle NMC622, perché il cobalto costa ed è problematico.
E la Cina comunque non lo produce il cobalto, ma lo importa insieme al litio come chiunque altro.
Le miniere di cobalto in Congo appartengono ad un azienda statale, di gran lunga il primo esportatore mondiale.
Per decreto tutto il cobalto viene dato in esclusiva ad un azienda con sede a Singapore che contratta la vendita sul mercato (Trafigura che appartiene allo stesso fondatore della Glencore, che ha esclusive su altre miniere fuori dal Congo).
La Cina, primo importatore sul mercato, lo compra dalla Trafigura.
Ma hai detto bene: la Cina si è mossa molto prima degli altri per questi contratti minerari, e sul discorso logistico e tecnologico.
Il cobalto è solo uno tra tanti minerali, e sono almeno 20 anni che muovono sul mercato, non hanno bisogno di chiedere il permesso.
La produzione di batterie di per sé non è più inquinante di altre produzioni industriali ampiamente diffuse.
Lo è soprattutto l'estrazione delle materie prime, ma questo come ho detto non avviene in Cina. Il nickel ed il ferro, lo importano dalla Russia da sempre.
Poi c'è il discorso delle terre rare, ma questo riguarda soprattutto la produzione dei motori elettrici e l'elettronica "di contorno".
È facile comprendere perché vogliano eliminare il cobalto dalle batterie: costi ed approvvigionamento.
P.s.: se volete disgustarvi un po':
https://www.glistatigenerali.com/commercio-internazionale_inquinamento/trafigura-perche-dobbiamo-averne-paura/
randorama
17-04-2023, 21:12
l'africa ha aperto porte portoni e finestre agli amici cinesi.
e infatti i paesi africani hanno finalmente dato una svolta alla loro economia e alla vita dei loro abitanti.
francamente non so quale nesso ci sia tra il protezionismo e la crisi del 29.
non mi è nemmeno ben chiaro a quale protezionismo si faccia riferimento, a dire il vero.
Ginopilot
18-04-2023, 17:24
L'italiano medio fa in media 30 km al giorno in macchina.
Nessuna delle cose che elenchi (gia' molto avanzata comunque) e' impattata dall'uso medio delle automobili.
Nico Rosberg (ex pilota F1 Mercedes), con la EQS ha fatto Montecarlo-Parigi (piu di 700 km) dovendosi fermare due volte per 15 minuti di fast charge ed arrivando a Parigi con ancora il 30% di batteria.
In realta' la media sarebbe di 43Km al giorno. Non che con 30 cambi molto.
Con autonomia da utilitaria e tempi di rifornimento da autocisterna, non ci si fa molto.
mrk-cj94
23-04-2023, 16:57
E quando avremmo detto no alla transizione elettrica? :sofico:
Il problema è proprio il contrario, ci siamo imposti tappe troppo serrate. Non è pronta la nostra industria, non è pronta, se mai lo sara', la tecnologia.
a ginoworld quale sarebbe una tappa non serrata? il 2090? o non entro 5 lustri comunque, sia mai che ci si debba addirittura impegnare per fare passi avanti :D
mrk-cj94
23-04-2023, 17:03
No, ma manco per idea, non li stiamo neanche considerando. Stiamo puntando invece tutto sull'elettrico, con le ovvie conseguenze.
infatti l'Europa è favorevole ANCHE agli e-fuel (oltre all'elettrico) così tu sei contento.
peccato che in pratica poi non se li inculi praticamente nessuno degli attori in gioco perchè li ritengono antieconomici (o forse solo perchè vogliono fare uno sgarbo a ginopilot che dall'alto della sua cameretta ha già capito tutto il nuovo ordine mondiale :D )
Ginopilot
24-04-2023, 10:14
a ginoworld quale sarebbe una tappa non serrata? il 2090? o non entro 5 lustri comunque, sia mai che ci si debba addirittura impegnare per fare passi avanti :D
L’elettrico è inadeguato, non ha alcun senso imporre tappe forzate fino a quando non si troveranno soluzioni.
Ginopilot
24-04-2023, 10:15
infatti l'Europa è favorevole ANCHE agli e-fuel (oltre all'elettrico) così tu sei contento.
peccato che in pratica poi non se li inculi praticamente nessuno degli attori in gioco perchè li ritengono antieconomici (o forse solo perchè vogliono fare uno sgarbo a ginopilot che dall'alto della sua cameretta ha già capito tutto il nuovo ordine mondiale :D )
Gli elettrofili sono proprio uno spasso
nickname88
24-04-2023, 10:32
Assolutamente si. Ben vengano investimenti privati stranieri nel nostro continente.
Comunque leggendo questi commenti al limite del becero populismo non mi stupisco dei risultati elettorali in Italia.Risultati elettorali de che ?
Che per oltre 10 anni la priorità italiana è stata quella di sfavorire gli imprenditori e accogliere quanta più delinquenza nera.
Ma che razza di titoli. Non dorme nessuno.
La cina produce l'80% delle batterie mondiali. Com'e` ovvio che sia visto che produce la maggior parte di cobalto, litio e grafite e dunque ha fortemente investito in tali settori anni fa.
Poi te lo diranno che il 53% ( più della metà quindi ) e oltre del Litio prodotto viene dall'Australia, ovvero una colonia usa, che si spaccia per stato autonomo.
https://www.agcnews.eu/australia-canberra-entra-a-gamba-tesa-nel-mercato-del-litio/#:~:text=L'Australia%20detiene%20una%20quota,il%20principale%20produttore%20di%20batterie
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