View Full Version : Elon Musk ha donato 2 miliardi di dollari di azioni Tesla in beneficenza
Redazione di Hardware Upg
15-02-2023, 08:51
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/elon-musk-ha-donato-2-miliardi-di-dollari-di-azioni-tesla-in-beneficenza_114127.html
Il CEO di Tesla Elon Musk ha affermato di aver donato 1,95 miliardi di dollari di azioni in beneficenza nel 2022, per un totale di 11,6 milioni di azioni. Il deposito non ha nominato il destinatario o i destinatari delle donazioni.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Notturnia
15-02-2023, 08:57
tecnologia anche questa ?
randorama
15-02-2023, 10:47
che io sappia non si possono "donare" azioni quotate su un mercato regolamentato; però confesso di non conoscere la normativa statunitense a riguardo.
purtroppo il link a inizio articolo non funziona.
supertigrotto
15-02-2023, 11:25
Quando hai talmente tanti soldi che non sai nemmeno cosa farci,sarebbe etico redistribuirli,peccato che non tutti la pensano così.
Alla fine quando hai tutto e puoi avere tutto a cosa servono i vagoni di soldi che hai in più?
Quando hai talmente tanti soldi che non sai nemmeno cosa farci,sarebbe etico redistribuirli,peccato che non tutti la pensano così.
Alla fine quando hai tutto e puoi avere tutto a cosa servono i vagoni di soldi che hai in più?
Quello che hai in più può servire a creare qualcosa.
Se li redistribuisci, il più delle volte vengono sprecati...
Quello che hai in più può servire a creare qualcosa.
Se li redistribuisci, il più delle volte vengono sprecati...
È opinione comune che la ricchezza del mondo sia un sistema a somma zero: se uno diventa ricco lo fa a spese di un altro che diventa povero. In realtà non è così,
grazie alla tecnologia si può creare nuova ricchezza sia perché le risorse che prima non venivano sfruttate vengono ora sfruttate sia perché aumenta l'efficienza con cui si sfruttano le risorse.
La tecnologia ha dei costi di sviluppo, necessità di investimenti. Se appiattissimo tutta la ricchezza distribuendola in modo uguale a tutta la popolazione non ci sarebbe più la possibilità di investire in nuove tecnologie che possano portare a generare nuova ricchezza.
Chi si lamenta dell'eccessiva ricchezza di miliardari come Musk non si rende conto che c'è una enorme differenza tra avere delle azioni e avere i soldi nel conto in banca.
scottial77
15-02-2023, 15:35
È opinione comune che la ricchezza del mondo sia un sistema a somma zero: se uno diventa ricco lo fa a spese di un altro che diventa povero. In realtà non è così,
grazie alla tecnologia si può creare nuova ricchezza sia perché le risorse che prima non venivano sfruttate vengono ora sfruttate sia perché aumenta l'efficienza con cui si sfruttano le risorse.
La tecnologia ha dei costi di sviluppo, necessità di investimenti. Se appiattissimo tutta la ricchezza distribuendola in modo uguale a tutta la popolazione non ci sarebbe più la possibilità di investire in nuove tecnologie che possano portare a generare nuova ricchezza.
Chi si lamenta dell'eccessiva ricchezza di miliardari come Musk non si rende conto che c'è una enorme differenza tra avere delle azioni e avere i soldi nel conto in banca.
E' opinione comune degli economisti che la loro disciplina sia autonoma ed indipendente dal mondo fisico, anzi che sia l'economia a reggere le fila dell'universo (una studentessa mi rispose che noi dipendiamo da essa), che possa/debba (in base a quale principio razionale ancora non lo capisco) crescere indefinitamente e che la tecnologia possa moltiplicare le risorse diponibili (affermazione vera di un altro studente con cui ebi un alterco) perché, poiché il loro sistema è a somma non zero, pensano che tutti i sistemi lo siano. In realtà non è così.
Come fa infatti un sistema non a somma zero come l'economia, in cui si "genera" qualcosa dal nulla, la ricchezza, ad essere coerente con un sistema, quello fisico a cui si appoggia, in cui non si "genera" nulla ed è SEMPRE a somma zero? Prima o poi qualcosa andrà storto, quando le risorse "generare" ricchezza si esauriranno e le leggi della termodinamica verranno a ricordarci che siamo noi e la nostra economia a dipendere dalla natura e non il contrario.
Per prima cosa mi interrogherei sulla coerenza fisica, ed in seguito etica, dell'economia, dato che i sistemi a somma non zero sono solo concettuali, non reali.
Secondo riconoscerei finalmente che l'economia non prescide dall'uomo, perché non è altro che il risultato di convenzioni sociali e comportamenti, i cui principi non sono altro che concetti astratti (valore, ricchezza, denaro, proprietà...), che valgono solo finché vengono ritenuti validi e non in quanto oggettivamente validi.
E' più facile per un fisico comprendere l'economia che per un economista comprendere la fisica.
pachainti
16-02-2023, 05:53
E' opinione comune degli economisti che la loro disciplina sia autonoma ed indipendente dal mondo fisico, anzi che sia l'economia a reggere le fila dell'universo (una studentessa mi rispose che noi dipendiamo da essa), che possa/debba (in base a quale principio razionale ancora non lo capisco) crescere indefinitamente e che la tecnologia possa moltiplicare le risorse diponibili (affermazione vera di un altro studente con cui ebi un alterco) perché, poiché il loro sistema è a somma non zero, pensano che tutti i sistemi lo siano. In realtà non è così.
Come fa infatti un sistema non a somma zero come l'economia, in cui si "genera" qualcosa dal nulla, la ricchezza, ad essere coerente con un sistema, quello fisico a cui si appoggia, in cui non si "genera" nulla ed è SEMPRE a somma zero? Prima o poi qualcosa andrà storto, quando le risorse "generare" ricchezza si esauriranno e le leggi della termodinamica verranno a ricordarci che siamo noi e la nostra economia a dipendere dalla natura e non il contrario.
Per prima cosa mi interrogherei sulla coerenza fisica, ed in seguito etica, dell'economia, dato che i sistemi a somma non zero sono solo concettuali, non reali.
Secondo riconoscerei finalmente che l'economia non prescide dall'uomo, perché non è altro che il risultato di convenzioni sociali e comportamenti, i cui principi non sono altro che concetti astratti (valore, ricchezza, denaro, proprietà...), che valgono solo finché vengono ritenuti validi e non in quanto oggettivamente validi.
E' più facile per un fisico comprendere l'economia che per un economista comprendere la fisica.
Uno dei commenti più oggettivi e razionali che ho letto negli ultimi anni in questo forum. Grazie.
E' opinione comune degli economisti che la loro disciplina sia autonoma ed indipendente dal mondo fisico, anzi che sia l'economia a reggere le fila dell'universo (una studentessa mi rispose che noi dipendiamo da essa), che possa/debba (in base a quale principio razionale ancora non lo capisco) crescere indefinitamente e che la tecnologia possa moltiplicare le risorse diponibili (affermazione vera di un altro studente con cui ebi un alterco) perché, poiché il loro sistema è a somma non zero, pensano che tutti i sistemi lo siano. In realtà non è così.
Come fa infatti un sistema non a somma zero come l'economia, in cui si "genera" qualcosa dal nulla, la ricchezza, ad essere coerente con un sistema, quello fisico a cui si appoggia, in cui non si "genera" nulla ed è SEMPRE a somma zero? Prima o poi qualcosa andrà storto, quando le risorse "generare" ricchezza si esauriranno e le leggi della termodinamica verranno a ricordarci che siamo noi e la nostra economia a dipendere dalla natura e non il contrario.
Per prima cosa mi interrogherei sulla coerenza fisica, ed in seguito etica, dell'economia, dato che i sistemi a somma non zero sono solo concettuali, non reali.
Secondo riconoscerei finalmente che l'economia non prescide dall'uomo, perché non è altro che il risultato di convenzioni sociali e comportamenti, i cui principi non sono altro che concetti astratti (valore, ricchezza, denaro, proprietà...), che valgono solo finché vengono ritenuti validi e non in quanto oggettivamente validi.
E' più facile per un fisico comprendere l'economia che per un economista comprendere la fisica.
Il buco nel tuo ragionamento:
il fatto che si siano dei limiti fisici non vuol dire che li abbiamo già raggiunti.
Per fare un esempio:
Fino a qualche secolo fa la capacità del pianeta in termini di risorse alimentari per sostenere la popolazione umana era parecchio inferiore, l'enorme esplosione demografica che c'è stata nel secolo scorso è stata possibile solo grazie al progresso tecnologico che ha reso possibile grazie all'invenzione di concimi e pesticidi di rendere fertili molti più terreni e aumentare enormemente la produzione.
Questa ricchezza alimentare non è spuntata dal nulla, nessuno nel 1800 riusciva ad immaginare che si potesse anche solo lontanamente arrivare ai valori produttivi di oggi, per loro avevamo già raggiungo la somma zero...
Quando raggiungeremo dei limiti fisici so potrà cominciare a parlare di gioco a somma zero, al momento non ci siamo e se si aprirà la frontiera dello spazio con lo sfruttamento delle risorse dei pianeti e degli asteroidi sarà questi limiti si sposteranno ancora più in la nel tempo.
randorama
16-02-2023, 11:23
E' opinione comune degli economisti che la loro disciplina sia autonoma ed indipendente dal mondo fisico, anzi che sia l'economia a reggere le fila dell'universo
io ho sempre sentito dire che gli economisti sono quelli che domani ti spiegheranno, in modo ineccepibile perchè la previsione che avevano fatto ieri per oggi si sia rivelata clamorosamente errata.
ma magari la studentessa ha avuto docenti diversi dai miei:)
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