View Full Version : Le energie rinnovabili saranno la prima fonte di energia al mondo nel 2025
Redazione di Hardware Upg
08-02-2023, 16:48
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/energie-rinnovabili/le-energie-rinnovabili-saranno-la-prima-fonte-di-energia-al-mondo-nel-2025_113964.html
Secondo il nuovo rapporto sul mercato dell'elettricità dell'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) il sorpasso delle energie rinnovabili rispetto al carbone avverrà nel 2025. Allo stesso tempo, arrivano dati non altrettanto lusinghieri per quanto riguarda la produzione di energia da rinnovabili in Italia
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Personaggio
08-02-2023, 16:56
Sull'energia idroelettrica ormai non credo si possa fare affidamento è più instabile dell'eolico... Meglio a questo punto convertire tutti gli impianti di produzioni, in impianti di accumulo.
Si attendono con ansia i commenti a manovella ossessivo-compulsivi dei soliti Toretto, Hypergulic & C.
Che tristezza, solo nel 2025 il carbone verrà scalzato come prima fonte di produzione di energia elettrica.
Ginopilot
08-02-2023, 19:21
Quindi l'italia e' spacciata, non avendo il nucleare.
Magari oltre alla scelta stupida di spingere l'elettrico, faremo quella ancora piu' stupida di dismettere le centrali termoelettriche in favore dell'energia importata.
Thinkslow
08-02-2023, 21:03
Le energie rinnovabili, fatta eccezione delle biomasse e geotermico, vengono utilizzate soprattutto per produrre energia elettrica, che, in Italia, paese dove l'elettrificazione, è ancora indietro e rappresenta circa il 20% del fabbisogno energetico totale, quindi in questo momento non coprono nemmeno il 10% del fabbisogno energetico, analogamente per gli altri paesi. Bisogna poi aggiungere che non basta aumentare la potenza installata, già adesso in alcuni paesi gli impianti sono in saturazione e sono costretti a buttare l'energia prodotta, per aumentare ci sarebbe bisogno di sistemi di accumulo che hanno costi proibitivi. Non c'è nessun paese che eroga più dell'1% di elettricità da accumulo alimentato da fonti rinnovabili. Uno dei settori che consuma più energia: i trasporti, anche volendo non può essere convertito in elettrico, perchè non c'è abbastanza litio per le batterie.
LaMascherina
09-02-2023, 05:10
Fonte : topolino
Chelidon
09-02-2023, 10:03
Il 13% di energia scambiata con l'estero è praticamente il nucleare francese a buon mercato. Guarda caso come già riportato in altre notizie passate il consumo di combustibili fossili non aumenterà e si tende a coprire la crescita con le rinnovabili, il fatto poi di migrare i trasporti farà abbattere più velocemente il consumo dei fossili.
Bisogna poi aggiungere che non basta aumentare la potenza installata, già adesso in alcuni paesi gli impianti sono in saturazione e sono costretti a buttare l'energia prodotta, per aumentare ci sarebbe bisogno di sistemi di accumulo che hanno costi proibitivi. Non c'è nessun paese che eroga più dell'1% di elettricità da accumulo alimentato da fonti rinnovabili. Uno dei settori che consuma più energia: i trasporti, anche volendo non può essere convertito in elettrico, perchè non c'è abbastanza litio per le batterie.
Come elemento è relativamente abbondante: le riserve mondiali di litio estraibile sono stimate in 14'000'000 di tonnellate (con quanto ne serve in una batteria ci fai centinaia di miliardi di BEV), inoltre i giacimenti sono ben distribuiti a livello mondiale (https://www.wired.it/article/litio-miniere-europa-mappa/), il problema è più nell'aumento di domanda nel breve termine perché l'estrazione attuale è attorno alle 100'000 tonnellate all'anno. Va anche considerato che una volta estratto lo puoi riciclare facilmente e non ti servirebbe riestrarne ancora, risparmiando anche energia dal processo di estrazione. Poi comunque stanno arrivando anche altre chimiche di batterie come quelle al sodio, calcio/zolfo, ecc.
Sistemi di accumulo ce ne sono tanti tipi con costi e rese diverse, non si parla solo di batterie al lito, ci sono le batterie di flusso (con costi molto più vicini all'accumulo idroelettrico, in Cina hanno l'impianto più grosso al momento (https://www.pv-magazine.com/2022/09/29/china-connects-worlds-largest-redox-flow-battery-system-to-grid/)), gli accumuli gravimetrici (appunto come riempire un bacino idroelettrico), gli accumuli termici, gli accumuli in pressione e così via. Prova ad informarti perché è un argomento che si sta ampliando molto negli ultimi anni.
L'elettricità in UE è circa il 23% dell'energia consumata (https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Energy_statistics_-_an_overview#Final_energy_consumption), questo ti fa capire che c'è ampio spazio di manovra per aumentarne la quota. Molto del futuro passa dalla gestione intelligente della rete e l'uso degli accumuli, per cui faranno la loro parte anche le batterie dei trasporti (BEV).
Personaggio
09-02-2023, 14:25
Il 13% di energia scambiata con l'estero è praticamente il nucleare francese a buon mercato. Guarda caso come già riportato in altre notizie passate il consumo di combustibili fossili non aumenterà e si tende a coprire la crescita con le rinnovabili, il fatto poi di migrare i trasporti farà abbattere più velocemente il consumo dei fossili.
Come elemento è relativamente abbondante: le riserve mondiali di litio estraibile sono stimate in 14'000'000 di tonnellate (con quanto ne serve in una batteria ci fai centinaia di miliardi di BEV), inoltre i giacimenti sono ben distribuiti a livello mondiale (https://www.wired.it/article/litio-miniere-europa-mappa/), il problema è più nell'aumento di domanda nel breve termine perché l'estrazione attuale è attorno alle 100'000 tonnellate all'anno. Va anche considerato che una volta estratto lo puoi riciclare facilmente e non ti servirebbe riestrarne ancora, risparmiando anche energia dal processo di estrazione. Poi comunque stanno arrivando anche altre chimiche di batterie come quelle al sodio, calcio/zolfo, ecc.
Sistemi di accumulo ce ne sono tanti tipi con costi e rese diverse, non si parla solo di batterie al lito, ci sono le batterie di flusso (con costi molto più vicini all'accumulo idroelettrico, in Cina hanno l'impianto più grosso al momento (https://www.pv-magazine.com/2022/09/29/china-connects-worlds-largest-redox-flow-battery-system-to-grid/)), gli accumuli gravimetrici (appunto come riempire un bacino idroelettrico), gli accumuli termici, gli accumuli in pressione e così via. Prova ad informarti perché è un argomento che si sta ampliando molto negli ultimi anni.
L'elettricità in UE è circa il 23% dell'energia consumata (https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Energy_statistics_-_an_overview#Final_energy_consumption), questo ti fa capire che c'è ampio spazio di manovra per aumentarne la quota. Molto del futuro passa dalla gestione intelligente della rete e l'uso degli accumuli, per cui faranno la loro parte anche le batterie dei trasporti (BEV).
Il Problema principale in Italia è l'elettrificazione del riscaldamento.
A parte le costruzioni degli anni 80 e 90, gli appartamenti nelle città sono tutti molto piccoli, in gran parte rientrano tra i 50 ed i 75mq. L'area dove c'è la caldaia grande quanto basta per farcela entrare pelo pelo e sostituirla con la pompa di calore è un grosso problema perché necessita di uno volume 5 volte maggiore. L'uso, poi, della PdC, comporterebbe un enorme esborso economico se il sistema di riscaldamento è con i calorifici come presente nel 70% degli appartamenti e che continuano ad essere costruiti con questo sistema.
Passare dai calorifici alle serpentine sotto al pavimento ha un costo molto alto, di 2-300€/mq. Chi ce li mette questi costi? In molti appartamenti poi è impossibile trovare lo spazio per la pompa di calore, infatti alcuni appartamenti, soprattutto moderni, hanno la caldaia in cucina dentro un armadio, non hanno balcone e nemmeno uno sgabuzzino, dove la metti sta PdC, nel Salone di 15mq?
In molti paesi europei l'uso delle serpentine al posto dei calorifici è obbligatorio da 30'anni nelle nuove costruzioni, da noi ancora le fanno coi calorifici.
L'unico modo è estendere il 110% anche ai singoli appartamenti di un condominio e alle villette, ma lessi, che per portare la classe di efficienza energetica ad A, trasformare tutti i riscaldamenti da calorifici a serpentina e sostituire le caldaie con le pompe di calore (con anche la possibilità di metterla esterna e appesa al muro) comporti una spesa globale che supererebbe i 150 Miliardi!.
Il 110% dello scorso governo, ha dimostrato che è un investimento sostenibile, dei 8 MLD spesi si ha avuto un gettito fiscale con l'indotte di 10 MLD, il problema è che per cifre superiori si superano i pagamenti fiscali e non si riesce ad esaurire il credito fiscale maturato prestando i soldi. Insomma dovrebbe essere poi diluito su più anni fiscali, ma questo comporta che qualcuno i soldi li debba cmq anticipare. Le banche hanno coperto quasi completamente queste spese, per 8 miliardi, ma per 150? la vedo difficile...
Thinkslow
09-02-2023, 14:58
Chelidon, con 14'000'000 di tonnellate, considerando che una macchina con un pacco batteria da Model 3 entry level richiede 338 kg di litio, ci puoi costruire 41'481'481 veicoli, solo in Italia ci sono 38'000'000 di veicoli registrati, mi sembra insufficiente. Gli impianti di accumulo fatti in Cina servono solo a stabilizzare la rete non a fare accumulo, volendo usare quella tecnologia per coprire una sola ora di consumo in italia, 40GW, ci vorrebero 86 Miliardi di Euro. In Cina hanno 18 centrali nucleari in costruzione e ne costruiranno quasi 50 per il 2050.
Chelidon
11-02-2023, 18:15
L'accumulo lo fai per stabilizzare la rete! Per cosa pensi che lo facciano perché è bello tenere energia da parte in una batteria per anni?? Gli accumuli servono appunto a stabilizzare i picchi improvvisi della rete che possono esserci per la discontinuità della produzione o della richiesta in pochi minuti, la produzione di energia elettrica non è fissa viene regolata ma con tempistiche spesso più lente dei transienti improvvisi.
Sì la RPC avvia anche centrali nucleari (sono all'avanguardia col torio tra l'altro), peccato che abbia anche un'enorme potenza di fotovoltaico installato, che supera di 7 volte la produzione da nucleare (364 GW fotovoltaioco contro 55 GW nucleare)! (https://www.qualenergia.it/articoli/cina-frantuma-record-nel-fotovoltaico/#:~:text=In%20dieci%20mesi%20installati%20oltre,%2C%20%2B327%25%20sul%202021.)
Quindi secondo te le batterie al litio sono fatte di puro litio, giusto?
Ma è così difficile invece di parlare a vanvera cercare delle fonti? A me risulta che la batteria NCA della model 3 LR da 80 kWh pesi 478 kg (https://pushevs.com/2020/04/04/comparison-of-different-ev-batteries-in-2020/) e che vengono usati meno di 12 kg di litio per fabbricarla (https://nanografi.com/blog/lithium-nickel-cobalt-aluminum-oxide-nca-in-lithiumion-battery-applications/#:~:text=NMC%20and%20NCA%20are%20the,4.5%2D9.5%20kg%20of%20cobalt.).
Ora fatti i calcoli e tieni presente anche che il litio ha la stessa abbondanza relativa nella crosta terrestre del nichel che è un elemento utilizzatissimo nelle lege di acciaio (soprattutto navale). Lo ripeto chi dice che sia elemento raro e i cui giacimenti non siano distribuiti in tutto il mondo parla a vanvera, senza contare che non per forza esisteranno solo le batterie al litio in futuro.
Il Problema principale in Italia è l'elettrificazione del riscaldamento.
A parte le costruzioni degli anni 80 e 90, gli appartamenti nelle città sono tutti molto piccoli, in gran parte rientrano tra i 50 ed i 75mq. L'area dove c'è la caldaia grande quanto basta per farcela entrare pelo pelo e sostituirla con la pompa di calore è un grosso problema perché necessita di uno volume 5 volte maggiore.
Scusa ipotizzo perché magari non ho capito, ma se uno monta condizionatori con la pompa di calore può benissimo scaldare l'aria d'inverno anche senza le serpentine nel pavimento che possono avere i loro limiti. Chiaro che una pompa di calore non è l'ideale per scaldare l'acqua nei caloriferi la differenza di temperatura sarebbe svantaggiosa per avere un buon rendimento, ma anche se non ha la stessa inerzia usarli per scaldare l'aria li rende abbastanza utilizzabili.
In Italia inoltre nei centri urbani spesso introducono il teleriscaldamento con una centrale che evita l'istallazione di caldaie e consente il riutilizzo dei caloriferi.
mrk-cj94
12-02-2023, 18:46
Quindi l'italia e' spacciata, non avendo il nucleare.
Magari oltre alla scelta stupida di spingere l'elettrico, faremo quella ancora piu' stupida di dismettere le centrali termoelettriche in favore dell'energia importata.
:doh: :doh: :doh: va tutto bene lì da te nel XX secolo Gino? :D
mrk-cj94
12-02-2023, 18:53
Chelidon, con 14'000'000 di tonnellate, considerando che una macchina con un pacco batteria da Model 3 entry level richiede 338 kg di litio, ci puoi costruire 41'481'481 veicoli, solo in Italia ci sono 38'000'000 di veicoli registrati, mi sembra insufficiente. Gli impianti di accumulo fatti in Cina servono solo a stabilizzare la rete non a fare accumulo, volendo usare quella tecnologia per coprire una sola ora di consumo in italia, 40GW, ci vorrebero 86 Miliardi di Euro. In Cina hanno 18 centrali nucleari in costruzione e ne costruiranno quasi 50 per il 2050.
noi, se iniziassimo oggi, non ne avremmo manco una pronta entro il 2050 :read:
Personaggio
12-02-2023, 19:12
Scusa ipotizzo perché magari non ho capito, ma se uno monta condizionatori con la pompa di calore può benissimo scaldare l'aria d'inverno anche senza le serpentine nel pavimento che possono avere i loro limiti. Chiaro che una pompa di calore non è l'ideale per scaldare l'acqua nei caloriferi la differenza di temperatura sarebbe svantaggiosa per avere un buon rendimento, ma anche se non ha la stessa inerzia usarli per scaldare l'aria li rende abbastanza utilizzabili.
In Italia inoltre nei centri urbani spesso introducono il teleriscaldamento con una centrale che evita l'istallazione di caldaie e consente il riutilizzo dei caloriferi.
Non è possibile usare la pompa dei calore per riscaldare l'aria, perché funziona esattamente come i condizionatori, l'accendi per avere 20 gradi, appena la spegni tempo 10 minuti e la temperatura torna come era prima di accenderla. Il riscaldamento a gas con i calorifici l'accendi 2/3h al giorno e riscalda per tutta la giornata, i climatizzatori devi tenerli accesi H24!
arriveresti a consumare 0.5KWh al mese, per stanza. Non è praticabile.
L'acqua mantiene la temperatura per molte ore, l'aria invece perde la temperatura immediatamente.
Non è possibile usare la pompa dei calore per riscaldare l'aria, perché funziona esattamente come i condizionatori, l'accendi per avere 20 gradi, appena la spegni tempo 10 minuti e la temperatura torna come era prima di accenderla. Il riscaldamento a gas con i calorifici l'accendi 2/3h al giorno e riscalda per tutta la giornata, i climatizzatori devi tenerli accesi H24!
Forse quelli in ghisa (ma si riscaldano anche molto più lentamente), quelli in acciaio e alluminio si raffreddano in meno di un'ora perché hanno una bassa inerzia termica.
La temperatura dell'ambiente credo venga mantenuta soprattutto grazie a pareti/solai, per riscaldare i quali servono parecchie ore, sia che si adotti la distribuzione idrica del calore sia quella ad aria.
Gellison
13-02-2023, 10:30
troppo ottimistica con roapmap ... :(
Personaggio
13-02-2023, 11:01
Forse quelli in ghisa (ma si riscaldano anche molto più lentamente), quelli in acciaio e alluminio si raffreddano in meno di un'ora perché hanno una bassa inerzia termica.
La temperatura dell'ambiente credo venga mantenuta soprattutto grazie a pareti/solai, per riscaldare i quali servono parecchie ore, sia che si adotti la distribuzione idrica del calore sia quella ad aria.
qualsiasi sistemi utilizzi che preveda come vettore di calore, l'acqua, avrà dei tubi che passeranno sotto i pavimenti o nelle pareti e la temperatura viene trattenuta dalle pareti, inoltre una volta spenta la fonte di calore, l'acqua mantiene la temperatura per molte ore. Se usi la sola aria, le mura non si riscaldano, e una volta spenta l'aria calda, l'aria riprende torna alla temperatura originale in pochissimi minuti e il cemento è sempre rimasto alla temperatura originali, non si è mai scaldato.
Che tristezza, solo nel 2025 il carbone verrà scalzato come prima fonte di produzione di energia elettrica.
Siamo nel 2023, non so quanta differenza possano fare "appena" 2 anni rispetto a migliaia se non milioni di vita del pianeta.
Anche bruciassimo carbone per i prossimi 10-15 anni (cosa che senza dubbio succederà)
Ginopilot
13-02-2023, 12:23
Il 13% di energia scambiata con l'estero è praticamente il nucleare francese a buon mercato. Guarda caso come già riportato in altre notizie passate il consumo di combustibili fossili non aumenterà e si tende a coprire la crescita con le rinnovabili, il fatto poi di migrare i trasporti farà abbattere più velocemente il consumo dei fossili.
Certo, in favore di energia da nucleare importata. :doh:
Ginopilot
13-02-2023, 12:24
:doh: :doh: :doh: va tutto bene lì da te nel XX secolo Gino? :D
E nel XXI che si dice? Niente nucleare e tutto rinnovabile? :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico: :sofico:
Personaggio
13-02-2023, 12:51
Certo, in favore di energia da nucleare importata. :doh:
Il nucleare francese è una panacea per tutta europa, di notte quasi te la regalano. Quest'inverno essendoci vari reattori spenti, non è a buon mercato come altre volte, e infatti non stiamo importando nulla. L'importazione dal nucleare è una scelta economica, non siamo mica costretti a farlo
Ginopilot
13-02-2023, 12:56
Il nucleare francese è una panacea per tutta europa, di notte quasi te la regalano. Quest'inverno essendoci vari reattori spenti, non è a buon mercato come altre volte, e infatti non stiamo importando nulla. L'importazione dal nucleare è una scelta economica, non siamo mica costretti a farlo
Dismettendo anzitempo le centrali termoelettriche, si. Altrimenti che senso avrebbe passare le auto all'elettrico?
I francesi non ci regalano nulla e stanno progressivamente riducendo la produzione da nucleare.
qualsiasi sistemi utilizzi che preveda come vettore di calore, l'acqua, avrà dei tubi che passeranno sotto i pavimenti o nelle pareti e la temperatura viene trattenuta dalle pareti, inoltre una volta spenta la fonte di calore, l'acqua mantiene la temperatura per molte ore. Se usi la sola aria, le mura non si riscaldano, e una volta spenta l'aria calda, l'aria riprende torna alla temperatura originale in pochissimi minuti e il cemento è sempre rimasto alla temperatura originali, non si è mai scaldato.
Però nel riscaldamento tramite caloriferi, a differenza di quello a pavimento o a parete, la superficie radiante immurata è davvero minima rispetto a quella dei radiatori (che si raffreddano in meno di 1 ora se di acciaio o alluminio). Sull'efficienza dei sistemi non mi esprimo, ma non sono così convinto che il riscaldamento delle mura sia tanto differente rispetto al riscaldamento ad aria.
Personaggio
13-02-2023, 19:50
Però nel riscaldamento tramite caloriferi, a differenza di quello a pavimento o a parete, la superficie radiante immurata è davvero minima rispetto a quella dei radiatori (che si raffreddano in meno di 1 ora se di acciaio o alluminio). Sull'efficienza dei sistemi non mi esprimo, ma non sono così convinto che il riscaldamento delle mura sia tanto differente rispetto al riscaldamento ad aria.
io non uso mai il riscaldamento, grazie agli appartamenti ai lati del mio, che me lo riscaldano. le mura di casa mia, in comune con gli altri due appartamenti, hanno di inverno 26/27 gradi (misurate col termometro laser)
Ho vissuto 2 anni a Siviglia e non facevo sto grande freddo, lì non usano il riscaldamento a gas, ma cmq riscaldare casa col climatizzatore era tosto, quelle 2 settimane di freddo (con minime che cmq non andavano sotto i 5 gradi) lo dovevo tenere acceso H24, altrimenti casa precipitava velocemente a 12/13 gradi.
Cmq l'acqua si sa che trattiene molto più la temperatura dell'aria
Ginopilot
14-02-2023, 08:51
io non uso mai il riscaldamento, grazie agli appartamenti ai lati del mio, che me lo riscaldano. le mura di casa mia, in comune con gli altri due appartamenti, hanno di inverno 26/27 gradi (misurate col termometro laser)
Ho vissuto 2 anni a Siviglia e non facevo sto grande freddo, lì non usano il riscaldamento a gas, ma cmq riscaldare casa col climatizzatore era tosto, quelle 2 settimane di freddo (con minime che cmq non andavano sotto i 5 gradi) lo dovevo tenere acceso H24, altrimenti casa precipitava velocemente a 12/13 gradi.
Cmq l'acqua si sa che trattiene molto più la temperatura dell'aria
E' piu' un problema di comfort che di efficienza. L'involucro raggiungerà una temperatura piu' vicina all'interno che all'esterno. Ci sono diagrammi per studiare l'andamento delle temperature sulla base dei materiali. Scaldare direttamente i muri o il pavimento da un maggior comfort, ma bisogna stare attenti a coibentarle molto bene, altrimenti disperderanno calore anche all'esterno e diminuira' l'efficienza. A parita' di efficienza nella produzione di calore, in un'ottica di riduzione dei consumi, conviene sempre scaldare ciò che e' lontano dall'involucro esterno.
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