View Full Version : Intel, frenata sullo stabilimento in Italia? Le parole di Gelsinger preoccupano
Redazione di Hardware Upg
20-01-2023, 19:26
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/mercato/intel-frenata-sullo-stabilimento-in-italia-le-parole-di-gelsinger-preoccupano_113447.html
Il CEO di Intel, intervistato dal Corriere della Sera a Davos, nel corso del World Economic Forum, parla di Italia ancora in corsa per ospitare una fabbrica impegnata su back-end e packaging. L'anno scorso, però, l'investimento non sembrava essere una partita con più giocatori.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Sarò pessimista, o meglio realista, ma sarà molto difficile che la cosa vada in porto. Ci stiamo dirigendo verso un nuovo periodo di decrescita della domanda e quindi della produzione in molti settori.
Sarei ben contento se arrivasse Intel da noi.
Un pò meno se questo dovesse avere un costo ingente per i conti pubblici, che costringerebbe giocoforza a dover "tagliare" da altre parti (welfare).
Ma si sa, questi giganti hanno un potere contrattuale molto alto, perché portano migliaia di posti di lavoro in poco tempo.
Speriamo nella lungimiranza dei nostri politici e nella loro capacità di non scendere troppo a compromessi (speranza vana).
Opteranium
21-01-2023, 08:03
La società statunitense sta "giocando" per ottenere più sussidi?
per me è esattamente questo
jepessen
21-01-2023, 08:28
Semplicemente la politica italiana non e' abbastanza furba da capire l'investimento, e se ai politici coinvolti "aumma aumma" non viene niente in tasca semplicemente faranno saltare tutto per poi lamentarsi del fatto che la colpa e' degli altri.
Pasquale_1965
21-01-2023, 10:15
bello farsi le fabbriche coni soldi dei contribuenti ... ma che schifo di società abbiamo creato ?
E' un tema complesso, ma certo bisogna valutare bene la quantità di sussidi, oltre un certo livello comincio a temere che i benefici siano discutibili.
Alla fine parliamo pur sempre di un'azienda straniera e non europea.
Importante anche capire la qualità ambientale della produzione.
Axios2006
21-01-2023, 12:23
E' un tema complesso, ma certo bisogna valutare bene la quantità di sussidi, oltre un certo livello comincio a temere che i benefici siano discutibili.
Alla fine parliamo pur sempre di un'azienda straniera e non europea.
Importante anche capire la qualità ambientale della produzione.
Tranquillo, le aziende europee sono tutte buone, sante e generose. Fidati ciecamente della UE. :asd:
marchigiano
21-01-2023, 16:53
speriamo non apra, non vorrei vedere gente ben pagata in italia, meglio rider e camerieri :O
Sarei ben contento se arrivasse Intel da noi.
Un pò meno se questo dovesse avere un costo ingente per i conti pubblici, che costringerebbe giocoforza a dover "tagliare" da altre parti (welfare).
concordo :)
Semplicemente la politica italiana non e' abbastanza furba da capire l'investimento, e se ai politici coinvolti "aumma aumma" non viene niente in tasca semplicemente faranno saltare tutto per poi lamentarsi del fatto che la colpa e' degli altri.
e pure questo è vero. specie questi che quanto a promozione e finanziamenti delle attività criminose sono specialisti di lungo corso.
E' un tema complesso, ma certo bisogna valutare bene la quantità di sussidi, oltre un certo livello comincio a temere che i benefici siano discutibili.
Alla fine parliamo pur sempre di un'azienda straniera e non europea.
Importante anche capire la qualità ambientale della produzione.
:mano:
Tranquillo, le aziende europee sono tutte buone, sante e generose. Fidati ciecamente della UE. :asd:
e cosa c'entra la UE? :rolleyes:
Partiti con "la crisi dei chip" in pochi mesi c'è la "sovrabbondanza di chip".
Poi magari partono, a metà strada un altro stato fa una offerta migliore e questi "scappano".
Non sarebbe la prima volta per una multinazionale e neanche l'ultima .... :D :D :D
Gellison
22-01-2023, 17:03
un classico...soprattutto per l'ITALIA!!
demonsmaycry84
23-01-2023, 09:13
ci sono tante cose da tagliare inutili...consulenze a peso diamante...portaborse...stipendio dei dirigenti...stipendio dei politici...enti inutili...dimezzare tutti gli organi dove mettere politici di alto corso....
basta che portano intel in italia.
Scordatevi di uno stabilimento in Italia (e probabilmente anche nel resto dell'Europa). Con l' Inflation Reduction Act gli USA hanno dato inizio ad un forte protezionismo che tende addirittura a far spostare le aziende europee negli usa perché diventerà più conveniente per loro produrre lì.
Scordatevi di uno stabilimento in Italia (e probabilmente anche nel resto dell'Europa). Con l' Inflation Reduction Act gli USA hanno dato inizio ad un forte protezionismo che tende addirittura a far spostare le aziende europee negli usa perché diventerà più conveniente per loro produrre lì.:cry:
AlexSwitch
28-02-2023, 14:30
Scordatevi di uno stabilimento in Italia (e probabilmente anche nel resto dell'Europa). Con l' Inflation Reduction Act gli USA hanno dato inizio ad un forte protezionismo che tende addirittura a far spostare le aziende europee negli usa perché diventerà più conveniente per loro produrre lì.
Già... anche perchè l'amministrazione Biden con il suo Chips Act ha messo sul piatto una montagna di miliardi di USD a tasso agevolato per le loro aziende IT e quelle straniere come TSMC.
Così siamo ritornati al punto di partenza: che cavolo vuole fare l'UE per creare una sua industria di semiconduttori ed aumentare il suo peso nel settore?
Oramai è quasi un anno che si sentono solamente bei discorsi da Bruxelles, buoni propositi e proclami, ma all'atto pratico di soldoni da investire e di progetti non c'è ancora nulla!! Cosa è che non hanno capito del fatto che l'Europa ha bisogno di un piano Marshall che la traghetti fuori dalle paludi in cui si trova? Possibile che non si riesca a creare un fondo comune di finanziamento senza i laccioli di deficit e rapporto debito/PIL? Possibile che per i settori strategici come IT, transizione energetica, trasporti efficienti, l'UE non voglia essere lei stessa garante con l'emissione di Eurobond? Gli altri, USA e Cina corrono a suon di miliardi investiti dai rispettivi governi, noi altri invece si ragiona con i bilanci in una mano e la calcolatrice dall'altra.
azi_muth
28-02-2023, 14:43
bello farsi le fabbriche coni soldi dei contribuenti ... ma che schifo di società abbiamo creato ?
Se è per questo c'è chi in Italia ha speso 100 miliardi nell'edilizia, una delle industrie più sussidiate e a bassa tecnologia, per far rifare case e facciate in particolari a i ricchi, senza alcuna forma di limite reddituale, in modo totalmente regressivo per questioni elettorali.
Forse qualche soldo è il caso che si spenda in industrie che possano creare un indotto tecnologico che renda possibile qualche speranza di competitività a questo paese...
Già... anche perchè l'amministrazione Biden con il suo Chips Act ha messo sul piatto una montagna di miliardi di USD a tasso agevolato per le loro aziende IT e quelle straniere come TSMC.
Così siamo ritornati al punto di partenza: che cavolo vuole fare l'UE per creare una sua industria di semiconduttori ed aumentare il suo peso nel settore?
Oramai è quasi un anno che si sentono solamente bei discorsi da Bruxelles, buoni propositi e proclami, ma all'atto pratico di soldoni da investire e di progetti non c'è ancora nulla!! Cosa è che non hanno capito del fatto che l'Europa ha bisogno di un piano Marshall che la traghetti fuori dalle paludi in cui si trova? Possibile che non si riesca a creare un fondo comune di finanziamento senza i laccioli di deficit e rapporto debito/PIL? Possibile che per i settori strategici come IT, transizione energetica, trasporti efficienti, l'UE non voglia essere lei stessa garante con l'emissione di Eurobond? Gli altri, USA e Cina corrono a suon di miliardi investiti dai rispettivi governi, noi altri invece si ragiona con i bilanci in una mano e la calcolatrice dall'altra.
è facilissimo.
si aboliscono tutti gli sconti fisacli (tipo flat tax) che sono regressivi, si fa una bella patrimoniale per chi ha più di 1 milione, e vedi che si può investire miliardi.
Per chi ancora non disdegna la TV e fosse interessato all'argomento, questa sera a presadiretta una puntata dal tema "la guerra dei chip". Al più potete rivedere la replica via web su raiplay.
Si prospetta una puntata interessante, con riprese fatte anche a Taiwan e nella Silicon Valley: https://www.tvblog.it/post/presa-diretta-2023
AlexSwitch
06-03-2023, 11:38
La settimana scorsa negli USA è partito l'enrollment per accedere ai fondi ed alle agevolazioni previste dal Chips Act.
Il Governo americano ha messo dei paletti ben precisi che limitano l'uso di questi fondi sostanzialmente per investimenti inbound con il divieto tassativo di usare la liquidità concessa per operazioni finanziare con il buy back di stock azionari per far lievitare profitti e capitalizzazioni.
Credo, quindi, che Intel stia riconsiderando la sua strategia in UE alla luce anche del fatto che nel 2025 dovrà a tutti i costi far partire la produzione della sua MegaFab in costruzione in Ohio.
Qui in Italia finiremo a vendere le pretole ! :muro:
Per chi ancora non disdegna la TV e fosse interessato all'argomento, questa sera a presadiretta una puntata dal tema "la guerra dei chip". Al più potete rivedere la replica via web su raiplay.
Si prospetta una puntata interessante, con riprese fatte anche a Taiwan e nella Silicon Valley: https://www.tvblog.it/post/presa-diretta-2023
:mano:
La settimana scorsa negli USA è partito l'enrollment per accedere ai fondi ed alle agevolazioni previste dal Chips Act.
Il Governo americano ha messo dei paletti ben precisi che limitano l'uso di questi fondi sostanzialmente per investimenti inbound con il divieto tassativo di usare la liquidità concessa per operazioni finanziare con il buy back di stock azionari per far lievitare profitti e capitalizzazioni.
Credo, quindi, che Intel stia riconsiderando la sua strategia in UE alla luce anche del fatto che nel 2025 dovrà a tutti i costi far partire la produzione della sua MegaFab in costruzione in Ohio.
è(ra?) una strategia anche di diversificazione regionale...
per cui speriamo che gli investimenti in EU restino...
AlexSwitch
06-03-2023, 18:38
Il piatto preparato dall'amministrazione americana è davvero ricco visto che oltre al credito agevolato per gli investimenti diretti in infrastrutture e tecnologie, è previsto anche un programma di sgravi fiscali spalmati in un decennio. Ma il problema principale non è tanto tutto ciò ma il vincolo assoluto di spendere questi soldi entro i confini USA soprattutto per quanta riguarda le tecnologie più avanzate.
Il che si traduce, per quanto riguarda gli investimenti in EU da parte di Intel, sia i processi di produzione di CPU/GPU/chipset che il montaggio dei die su chiplet e finitura ( ciò che dovrebbe essere fatto in Italia ).
Oramai è guerra aperta tra USA e Cina su chip, memorie, integrati ed altro e l'obiettivo degli americani è di riconquistare la supremazia produttiva e di controllo del mercato globale anche in ottica militare, oltre al fatto di incrementare in maniera stabile l'occupazione interna nel settore high tech.
Il vaso di coccio in questo panorama di cambiamenti radicali è proprio l'Europa che non riesce a varare un vero e proprio " piano Marshall " per rilanciare in maniera corale tutto il settore IT. Le potenzialità ci sono, anche con eccellenze nella ricerca e sviluppo, ma manca una visione comune per proporsi come alternativa ad USA e Cina. Si naviga a vista....
Il piatto preparato dall'amministrazione americana è davvero ricco visto che oltre al credito agevolato per gli investimenti diretti in infrastrutture e tecnologie, è previsto anche un programma di sgravi fiscali spalmati in un decennio. Ma il problema principale non è tanto tutto ciò ma il vincolo assoluto di spendere questi soldi entro i confini USA soprattutto per quanta riguarda le tecnologie più avanzate.
Il che si traduce, per quanto riguarda gli investimenti in EU da parte di Intel, sia i processi di produzione di CPU/GPU/chipset che il montaggio dei die su chiplet e finitura ( ciò che dovrebbe essere fatto in Italia ).
Oramai è guerra aperta tra USA e Cina su chip, memorie, integrati ed altro e l'obiettivo degli americani è di riconquistare la supremazia produttiva e di controllo del mercato globale anche in ottica militare, oltre al fatto di incrementare in maniera stabile l'occupazione interna nel settore high tech.
Il vaso di coccio in questo panorama di cambiamenti radicali è proprio l'Europa che non riesce a varare un vero e proprio " piano Marshall " per rilanciare in maniera corale tutto il settore IT. Le potenzialità ci sono, anche con eccellenze nella ricerca e sviluppo, ma manca una visione comune per proporsi come alternativa ad USA e Cina. Si naviga a vista....
il problema è che l'europa non ha soldi per fare piani di questo genere.
magari se cominciasse a far pagare tasse degne di questo nome ad Apple, Microsoft, Amazon e Facebook anzichè permettere a qualche stato membro di fare dumping fiscale (Irlanda, Olanda, malta, Lussemburgo ecc) , ed incominciasse a raccogliere il 25% dai profitti di questi colossi, i soldi per finanziare l’innovazione ci sarebbero...
è facilissimo.
si aboliscono tutti gli sconti fisacli (tipo flat tax) che sono regressivi, si fa una bella patrimoniale per chi ha più di 1 milione, e vedi che si può investire miliardi.
Bel modo per far arrivare investitori
Bel modo per far arrivare investitori
al contrario.
le rendite di posizione abbattono gli investimenti
Articolo interessante che riassume più o meno quello che hanno detto ieri sera a presa diretta:
https://www.money.it/economia-mondiale-rischia-grosso-per-2-motivi-fed-non-c-entra
Purtroppo non hanno detto niente sulla Intel e dei sui piani di investimento in Europa, che come al solito in queste cose è sempre al terzo posto, l'Europa. Unica eccellenza, la ASML, unico fornitore al mondo di macchine per litografia ultravioletta estrema (EUV).
AlexSwitch
08-03-2023, 00:17
Articolo interessante che riassume più o meno quello che hanno detto ieri sera a presa diretta:
https://www.money.it/economia-mondiale-rischia-grosso-per-2-motivi-fed-non-c-entra
Purtroppo non hanno detto niente sulla Intel e dei sui piani di investimento in Europa, che come al solito in queste cose è sempre al terzo posto, l'Europa. Unica eccellenza, la ASML, unico fornitore al mondo di macchine per litografia ultravioletta estrema (EUV).
Non ha detto nulla in maniera diretta ma, dal contenuto dei servizi mandati in onda, si è capito che l'Europa è, come ho scritto in precedenza, il vaso di coccio tra due vasi di ferro.
Per gli USA l'industria dei semiconduttori è diventata d'interesse strategico vitale per la sicurezza nazionale e per la sua politica estera e, per il momento anche se le big del settore sono scontente, non vogliono fare concessioni a nessuno, alleati compresi.
Intel, purtroppo per noi europei ed italiani, a differenza di Apple, Google, nVidia, AMD, poggia il suo business su un patrimonio costituito dalle sue fonderie e stabilimenti di assemblaggio; patrimonio che per problemi delle gestioni passate è " invecchiato " e su cui Intel sta facendo enormi investimenti per rinnovarlo. Su questa operazione di rinnovamento si saranno sicuramente accesi i riflettori del governo americano proprio in chiave di sicurezza nazionale e non escluderei che vi siano state delle pressioni per rivedere i suoi piani d'investimento oltreoceano.
D'altronde l'offerta del Chips Act per finanziare le nuove fonderie ed impianti accessori è molto allettante per tenere i conti al sicuro da imprevisti futuri ed alleggerirne il peso sui bilanci futuri.
Siamo proprio nel bel mezzo di una guerra che si sta scaldando sempre di più e qui da noi non abbiamo nemmeno la proverbiale foglia di fico per tentare di limitare i danni.
Una cosa è sicura: a meno che non accada un " miracolo " che riconcili le posizioni tra USA e Cina, a breve si assisterà ad un collasso della globalizzazione ( almeno fino a quando non si troverà un sostituto manifatturiero alla Cina come potrebbe essere l'India ) che porterà ad una ulteriore fiammata dei prezzi.
Se oggi per una nVidia RTX 4090 o per un MacBook Air ci vogliono 2000 Euro, nel 2025 per gli equivalenti a parità di fascia di mercato ce ne vorranno 2500 se non di più! Chi potrà sostenere certe spese cominci pure a preparare i portafogli...
Non ha detto nulla in maniera diretta ma, dal contenuto dei servizi mandati in onda, si è capito che l'Europa è, come ho scritto in precedenza, il vaso di coccio tra due vasi di ferro.
Per gli USA l'industria dei semiconduttori è diventata d'interesse strategico vitale per la sicurezza nazionale e per la sua politica estera e, per il momento anche se le big del settore sono scontente, non vogliono fare concessioni a nessuno, alleati compresi.
Intel, purtroppo per noi europei ed italiani, a differenza di Apple, Google, nVidia, AMD, poggia il suo business su un patrimonio costituito dalle sue fonderie e stabilimenti di assemblaggio; patrimonio che per problemi delle gestioni passate è " invecchiato " e su cui Intel sta facendo enormi investimenti per rinnovarlo. Su questa operazione di rinnovamento si saranno sicuramente accesi i riflettori del governo americano proprio in chiave di sicurezza nazionale e non escluderei che vi siano state delle pressioni per rivedere i suoi piani d'investimento oltreoceano.
Sicuramente. Visto anche la pressione fatta, in modo indiretto, alla olandese ASML perché non venda le sue macchine per EUV alla Cina ... è stato molto chiaro il discorso tra il responsabile ASML e l'intervistatore, che più o meno era "in realtà è stato il nostro governo ad imporre il divieto ... ma dietro ci stava una telefonata d'oltreoceano".
D'altronde l'offerta del Chips Act per finanziare le nuove fonderie ed impianti accessori è molto allettante per tenere i conti al sicuro da imprevisti futuri ed alleggerirne il peso sui bilanci futuri.
Siamo proprio nel bel mezzo di una guerra che si sta scaldando sempre di più e qui da noi non abbiamo nemmeno la proverbiale foglia di fico per tentare di limitare i danni.
Una cosa è sicura: a meno che non accada un " miracolo " che riconcili le posizioni tra USA e Cina, a breve si assisterà ad un collasso della globalizzazione ( almeno fino a quando non si troverà un sostituto manifatturiero alla Cina come potrebbe essere l'India ) che porterà ad una ulteriore fiammata dei prezzi.
Se oggi per una nVidia RTX 4090 o per un MacBook Air ci vogliono 2000 Euro, nel 2025 per gli equivalenti a parità di fascia di mercato ce ne vorranno 2500 se non di più! Chi potrà sostenere certe spese cominci pure a preparare i portafogli...
La penso allo stesso modo. Il clima tra Usa e Cina non farà altro che peggiorare, non solo a livello economico, ma c'è il rischio di arrivare alle mani per via di Taiwan e delle pretese della Cina, come spiegato nell'anteprima di presa diretta.
Un consiglio agli iscritti del forum: tenetevi stretti il vostro hardware per i prossimi anni a venire, potrebbe servirvi un pc di riserva :bsod: ... io ho già la mia bella scorta :lamer:
:asd:
Sicuramente. Visto anche la pressione fatta, in modo indiretto, alla olandese ASML perché non venda le sue macchine per EUV alla Cina ... è stato molto chiaro il discorso tra il responsabile ASML e l'intervistatore, che più o meno era "in realtà è stato il nostro governo ad imporre il divieto ... ma dietro ci stava una telefonata d'oltreoceano".
la mezza (?) consolazione è che non siamo gli unici ad essere a 90°...:rolleyes:
La penso allo stesso modo. Il clima tra Usa e Cina non farà altro che peggiorare, non solo a livello economico, ma c'è il rischio di arrivare alle mani per via di Taiwan e delle pretese della Cina, come spiegato nell'anteprima di presa diretta.
probabile che osservino molto attentamente come si comporta "l'occidente" con ucraina vs russia per poi decidere il da farsi...
cioè, in realtà a nessuno frega dell'ucraina, se non come esempio (specie vs Cina) di "cosa succede se..."
azi_muth
08-03-2023, 16:38
Non ha detto nulla in maniera diretta ma, dal contenuto dei servizi mandati in onda, si è capito che l'Europa è, come ho scritto in precedenza, il vaso di coccio tra due vasi di ferro.
Per gli USA l'industria dei semiconduttori è diventata d'interesse strategico vitale per la sicurezza nazionale e per la sua politica estera e, per il momento anche se le big del settore sono scontente, non vogliono fare concessioni a nessuno, alleati compresi.
Intel, purtroppo per noi europei ed italiani, a differenza di Apple, Google, nVidia, AMD, poggia il suo business su un patrimonio costituito dalle sue fonderie e stabilimenti di assemblaggio; patrimonio che per problemi delle gestioni passate è " invecchiato " e su cui Intel sta facendo enormi investimenti per rinnovarlo. Su questa operazione di rinnovamento si saranno sicuramente accesi i riflettori del governo americano proprio in chiave di sicurezza nazionale e non escluderei che vi siano state delle pressioni per rivedere i suoi piani d'investimento oltreoceano.
Su questo sarei più ottimista. Alla fine il mondo è troppo grande e anche agli USA servono alleati...altrimenti sono da soli e peggio ancora rischiano l'allargamento dell'influenza dei rivali strategici. Se l'Europa rimane senza chip a chi potrebbe chiederli?
Non a caso Janet Yellen la segretaria del tesoro americana ha parlato di friend shoring una globalizzazione ma tra paesi amici al riparo dall'uso dell'economia in ottica di guerra ibrida ( che comprende anche l'economia) chiaramente attirandosi le ire in primis dei liberisti che invece sono per mantenere in piedi la globalizzazione attuale perchè togli e molto del vantaggio comparato e priva i paesi dei mezzi che li potrebbero rendere più democratici.
Assunto dei necon che si rivelato totalmente errato. Il mercato libero da solo non garantisce la democrazia e anzi va piuttosto d'accordo con i regimi autoritari....
Una cosa è sicura: a meno che non accada un " miracolo " che riconcili le posizioni tra USA e Cina, a breve si assisterà ad un collasso della globalizzazione ( almeno fino a quando non si troverà un sostituto manifatturiero alla Cina come potrebbe essere l'India ) che porterà ad una ulteriore fiammata dei prezzi.
La globalizzazione come la conoscevamo prima è già morta e già siamo in una fase di riflusso che però potrebbe durare decenni.
Sulla crisi tra Cina e USA sicuramente un eventuale aiuto cinese alla Russia potrebbe far detonare una situazione che è già esplosiva.
E' tuttavia vero che entrambi avrebbero parecchio da perdere quindi penso che anche forzatamente dovranno tenere i nervi saldi.
Su questo sarei più ottimista. Alla fine il mondo è troppo grande e anche agli USA servono alleati...altrimenti sono da soli e peggio ancora rischiano l'allargamento dell'influenza dei rivali strategici. Se l'Europa rimane senza chip a chi potrebbe chiederli?
non hai capito... non è che non voglion venderceli (anzi), è che non vogliono che possiamo produrli.
non è una novità: per restare a casa nostra e sul tema, l'Olivetti è stata distrutta proprio a questo preciso scopo, visto che era avanti a loro...
se ci allarghiamo, l'Eni di Mattei è un altro lampante esempio.
Servono "sudditi", non "alleati"... questo è lapalissiano.
Non a caso Janet Yellen la segretaria del tesoro americana ha parlato di friend shoring
di questo parlavano pochissimi anni fa. mi sembra che l'antifona ora sia cambiata... homeshoring secco e basta.
Poi che vogliano farlo sembrare friend, è chiaro, ma è home.
azi_muth
08-03-2023, 17:11
di questo parlavano pochissimi anni fa. mi sembra che l'antifona ora sia cambiata... homeshoring secco e basta.
Poi che vogliano farlo sembrare friend, è chiaro, ma è home.
La dichiarazione della Yellen è stata rilasciata in occasione della ministeriale G20 a Bali 15-16 novembre 2022, poi se in tre mesi hanno cambiato idea e ti ha telefonato per dirti il contrario non saprei...
Yellen, impegnata in un tour in Asia per la recente ministeriale G20 a Bali*, è tornata a insistere sul punto in occasione di un discorso tenuto in un centro ricerca e sviluppo a Seul gestito dal colosso sudcoreano LG. “Il friend-shoring consiste nell’approfondire le relazioni e nel diversificare le nostre catene di fornitura con un maggior numero di partner fidati per ridurre i rischi per la nostra economia e per la loro”, ha spiegato. “Così facendo, possiamo contribuire a mettere le famiglie americane e coreane al sicuro dagli aumenti dei prezzi e dalle interruzioni causate dai rischi geopolitici ed economici”, ha dichiarato. [...]
La segretaria ha definito la Cina come un Paese da cui gli Stati Uniti e altri dovrebbero dipendere meno. “Non possiamo permettere a Paesi come la Cina di utilizzare le loro posizioni di mercato in materie prime, tecnologie o prodotti chiave per disturbare la nostra economia o esercitare un’indesiderata leva geopolitica”, ha spiegato.
[...]
Il friend-shoring, ha tenuto a precisare Yellen, non significa che gli Stati Uniti si stiano ritirando dal mondo. Anzi. Sembra vero il contrario, a giudicare dal rinnovato impegno americano verso l’Asia.
Come ha spiegato la stessa segretaria, “la resilienza della catena di approvvigionamento è un obiettivo chiave dell’amministrazione Biden-Harris”.
https://formiche.net/2022/07/friend-shoring-svolta-commerciale-usa-in-asia/
La dichiarazione della Yellen è stata rilasciata in occasione della ministeriale G20 a Bali 15-16 novembre 2022, poi se in tre mesi hanno cambiato idea e ti ha telefonato per dirti il contrario non saprei...
se guardi cosa dichiarano ed ignori cosa fanno, non sei sulla giusta strada ;)
https://formiche.net/2022/07/friend-shoring-svolta-commerciale-usa-in-asia/
a parte che son sempre dichiarazioni, dove leggi "europa" o "italia"?
noto solo che solo qlc mese fa si parlava di 3 fabbriche Intel in EU, adesso hanno fatto il chip act o come cappero si chiama e la cosa sembra tornata in alto o altissimo mare.
Poi che dichiarano che sono nostri amicici, e che ci daranno le loro briciole, mi fa piacere. Per ora ci danno gas al doppio di quanto lo pagavamo prima, e fanno di tutto perchè le economie europee vadano a ptn a vantaggio della loro.
friendshoring non lo VEDO, lo sento solo nominare. E mi pare anche di scorgere un grosso cetriolone che si avvicina da dietro...:help:
azi_muth
08-03-2023, 21:36
Politiche del genere che letteralmente rovesciano le filiere esistenti si vedono negli anni non nei mesi.
Intel non è il governo americano.
Gestisce i suoi affari in funzione delle proprie convenienze...ma probabilmente hai un idea più vicina a quella cinese su come vanno gestite le imprese.
L'unica cosa che mi dispiace è che la fab non la vogliano fare in Italia.
Il resto non lo commento perchè è la solita solfa.
D'altronde nomen omen...
:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
AlexSwitch
09-03-2023, 00:14
La dichiarazione della Yellen è stata rilasciata in occasione della ministeriale G20 a Bali 15-16 novembre 2022, poi se in tre mesi hanno cambiato idea e ti ha telefonato per dirti il contrario non saprei...
https://formiche.net/2022/07/friend-shoring-svolta-commerciale-usa-in-asia/
Gli USA quando devono proteggere i loro interessi strategici per l'economia e la sua difesa ( a tutto tondo ) non guardano in faccia a nessuno.
Possono anche avere un nuovo piano di economia globalizzata con i Paesi amici, ma ciò non toglie che determinate produzioni ad alto contenuto tecnologico devono rientrare nei confini nazionali. Quindi le fonderie con litografia avanzata dovranno risiedere negli USA, non a caso per il nuovo stabilimento di TSMC ( fornitore di aziende come Apple, Qualcomm ed nVidia ) in Arizona, sono stati stessi tappeti rossi dappertutto. In Europa, se si produrrà qualcosa per la filiera, lo si farà con il guinzaglio corto americano al collo e si sfrutterà ciò che già c'è.
Ricordati inoltre che per il Dollaro il nemico in casa non è la valuta cinese ma l'Euro che nei suoi primi 10 anni di vita ha fatto perdere miliardi di margini sull'export USA. Il mercato dei semiconduttori oggi non è più voluttuario ma fondamentale per l'integrità delle economie più avanzate; i chip sono diventati beni di prima necessità come il grano e l'acqua di cui non si può farne a meno.
Euro debole, beni fondamentali importati in gran parte dagli USA ed in quantità minore, significa una montagna di miliardi di utili in più con cui le Big potranno ripagare i loro investimenti e prestiti in maniera molto comoda oltre al fatto di poter tirare ulteriormente su i propri margini di profitto.
AlexSwitch
09-03-2023, 00:26
Altro esempio di come gli USA stiano già dispiegando la loro influenza/ingerenza in UE per quanto riguarda la produzione di batterie per veicoli elettrici ( altro settore produttivo strategico ): Volkswagen ha messo in stand-by il suo progetto di costruzione di sei impianti per la produzione di accumulatori avanzati in Europa per approfittare dell'IRA ( Inflaction Reduction Act ) statunitense.
https://www.hdmotori.it/volkswagen/articoli/n567286/gruppo-volkswagen-batterie-inflation-reduction-act/
azi_muth
09-03-2023, 12:50
Gli USA quando devono proteggere i loro interessi strategici per l'economia e la sua difesa ( a tutto tondo ) non guardano in faccia a nessuno.
Possono anche avere un nuovo piano di economia globalizzata con i Paesi amici, ma ciò non toglie che determinate produzioni ad alto contenuto tecnologico devono rientrare nei confini nazionali.
Ma questo vale per tutti gli stati, si chiama realismo politico e non vedo perchè dovrebbero farlo.
Detto questo però il fatto che venga realizzate delle FAB resta un elemento di partnership importante.
Perchè non dico che partiamo da zero ma quasi.
A me sembra che date tutti per scontato che progettare processori con litografie spinte dal nulla sia una passeggiata e che costi meno che investire denaro negli stabilimenti Intel a me non sembra così scontato.
Poi non è solo la progettazione di un processore ma tutto il kow how che viene trasferito a livello di linee di produzione, organizzazione, formazione del personale.
Alla fine i brevetti sono relativi perchè vengono superati, la cosa importante è avere il personale specializzato che reso possibile quei brevetti e in generale quella filiera produttiva che ha un valore enorme.
Dico solo guardate dove è arrivata la Cina grazie al continuo apporto di know how occidentale ( dato in licenza o meno) proprio perchè si è prestata come fabbrica del mondo.
Quindi le fonderie con litografia avanzata dovranno risiedere negli USA, non a caso per il nuovo stabilimento di TSMC ( fornitore di aziende come Apple, Qualcomm ed nVidia ) in Arizona, sono stati stessi tappeti rossi dappertutto. In Europa, se si produrrà qualcosa per la filiera, lo si farà con il guinzaglio corto americano al collo e si sfrutterà ciò che già c'è.
Si ma non è "gratis" gli Stati Uniti "pagano" con la difesa militare di Taiwan ed è un bel prezzo visto quello che sta accadendo.
Ci sono dei colloqui anche con la Germania, ma con tutta probabilità verrà richiesto a Germania di schierarsi dalla parte di Taiwan con l'invio di armi.
Questo è classico realismo politico. Inoltre gli Stati Uniti non hanno quelle capacità, loro fanno la progettazione.
Ricordati inoltre che per il Dollaro il nemico in casa non è la valuta cinese ma l'Euro che nei suoi primi 10 anni di vita ha fatto perdere miliardi di margini sull'export USA. Il mercato dei semiconduttori oggi non è più voluttuario ma fondamentale per l'integrità delle economie più avanzate; i chip sono diventati beni di prima necessità come il grano e l'acqua di cui non si può farne a meno.
Euro debole, beni fondamentali importati in gran parte dagli USA ed in quantità minore, significa una montagna di miliardi di utili in più con cui le Big potranno ripagare i loro investimenti e prestiti in maniera molto comoda oltre al fatto di poter tirare ulteriormente su i propri margini di profitto.
Non ho capito bene questo passaggio, sinceramente.
Un Euro debole, tendenzialmente, aumenta le esportazioni e dimiunisce l'importazione di beni.
Ma non mi lancerei in speculazioni economiche a lunga scadenza perchè la situazione è ancora altamente instabile.
Cmq nell'ordine delle cose le alternative a un'alleanza tra paesi europei ( EU non esiste politicamente) e Usa a mio avviso sono tutte peggiori.
azi_muth
09-03-2023, 12:54
Altro esempio di come gli USA stiano già dispiegando la loro influenza/ingerenza in UE per quanto riguarda la produzione di batterie per veicoli elettrici ( altro settore produttivo strategico ): Volkswagen ha messo in stand-by il suo progetto di costruzione di sei impianti per la produzione di accumulatori avanzati in Europa per approfittare dell'IRA ( Inflaction Reduction Act ) statunitense.
https://www.hdmotori.it/volkswagen/articoli/n567286/gruppo-volkswagen-batterie-inflation-reduction-act/
IRA che però risponde agli anni di sovvenzioni dei Cinesi su quel mercato.
Più che ingerenza degli USA direi insipienza della politica europea.
Non puoi pensare di spingere sull'elettrico e di fare quello che gli altri fanno con soldi pubblici con un dumping selvaggio, con i soldi dei privati facendo finta che il mercato dell'elettrico sia un mercato normale senza interventi pubblici. Non funziona.
E' una delle ragioni per le quali sono contro il ban del 2023.
Se l'Europa avesse messo sul tavolo gli stessi soldi avrebbe avuto un minimo senso.
Per chi se la fosse persa, inizia ora la replica della puntata di presa diretta "La guerra dei chip".
Molto interessante, soprattutto la parte più strettamente legata ai chip, dopo la circa mezz'ora di anteprima che riguarda le relazioni tra Taiwan, Cina e USA.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.