Romagnolo1973
01-01-2023, 14:46
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PREAMBOLO: Non sono un fan Huawei anzi, reputo i suoi notebook buoni e infatti ne possiedo uno, ottimi gli smartphone sul piano HW ma amo le rom stock mentre la EMUI è un Android pesantemente rivisto e decisamente lontano dai miei gusti. Innegabile che i suoi prodotti abbiano una ricezione strepitosa ( grazie alle conoscenze nel campo delle reti che ha), facciano foto migliori rispetto ai competitors allo stesso prezzo (grazie a un processo in post-produzione che sfrutta loro brevetti e alla partnership con produttori di lenti di livello mondiale) e abbiano un suono di qualità elevata (anche qui grazie a tecnologie proprie e nuovi protocolli BT di loro invenzione).
Avevo però la curiosità a 4 anni dal ban di vedere come se la cavava Hawei e se, dopo essere stata la seconda produttrice di smartphone al mondo, avrà ancora un futuro o sarà destinata all'addio al mercato globale rimanendo confinata alla Cina dove i servizi di Google non ci sono mai stati quindi il ban non incide.
Per questa ragione ho acquistato usato un Huawei P40 come muletto e cercherò con imparzialità e misura di capire assieme a voi "sfortunati" possessori di un Huawei/Honor senza GMS come sopravvivere.
Strutturerà la discussione in questo modo:
1) Il ban USA e le sue conseguenze su Huawei
2) La nascita dei Huawei Mobile Services
3) App installabili
4) Problematiche e possibili soluzioni
5) Conclusioni
1) IL BAN USA E LE CONSEGUENZE PER HUAWEI
Huawei non è stata solo la seconda maggior produttrice di smartphone ma soprattutto è ancora oggi il leader mondiale nelle apparecchiature per la telecomunicazione, fornitura di rete e ricerca e sviluppo in questi campi, buona parte delle antenne 4/5G in Italia sono Huawei come nel resto d'Europa e ,fino al ban, aveva un ruolo importante anche in USA.
Di un possibile ban, quindi un divieto a vendere a Huawei tecnologia USA, si iniziò a parlarne agli inizi del 2018 con investigazioni da parte del governo USA sui legami strettissimi tra la società di Shenzen e il governo cinese in un settore quello delle reti che è di interesse nazionale per la sicurezza.
Non mi inoltro nella questione assai delicata, non so se siano motivazioni vere o dovute a mera guerra commerciale protezionista tra l'ex numero uno della tecnologia mondiale che erano gli USA e la Cina che li stava superando. Ii veri motivi non sono mai stati spiegati, sicuramente c'entra sia il legame con il governo, la paura che i sistemi Huawei spiino settori strategici/economici, il fatto anche che la società abbia avuto rapporti con l'Iran altra nazione bannata dall'occidente è stata addirittura inserita spesso come causa scatenante.
Comunque sia già nel 2018 si iniziava a parlare di investigazioni da parte degli USA ma a catena poi anche di molti altri governi vista la delicatezza del settore di cui si parla, alcuni governo hanno detto che era tutto ok mentre altri hanno seguito gli USA e hanno abbandonato o stanno per abbandonare le infrastrutture cinesi per le loro reti. Si è quindi arrivati al ban ufficiale a maggio 2020 da parte dell'allora presidente Trump, divieto divenuto via via sempre più stringente e ulteriormente confermato anche dalla successiva amministrazione Biden quindi ormai è un dato di fatto e difficilmente verrà mai allentato.
Cosa comporta il ban? E' molto restringente e semplificando non solo vieta rapporti tra società USA e Huawei ma anche la vendita di prodotti che abbiano tecnologia/brevetti USA relativi al 5G pure se di società di paesi terzi.
In sostanza non solo Google non può più fornire i suoi servizi, ma anche TSMC che è di Taiwan non può più vendere a Huawei modem o chip 5G, senza parlare di tutta la tecnologia per le reti, insomma un vero disastro per il colosso di Shenzen, con ripercussioni non solo sul mercato globale ma anche sull'enorme mercato interno visto che non può più offrire smartphone 5G neppure in patria dove i servizi google non si usano e quindi l'addio ai GSM avrebbe un peso marginale.
I problemi quindi per Huawei sono stati e continuano ad essere notevoli tanto da costringerla a vendere il suo sub-brand Honor a fine 2020 per permettere almeno a lui di poter affrancarsi dal divieto USA e sopravvivere.
Se non vi annoiate e siete interessati a tutta la storia del ban in modo approfondito potete trovare pagine e pagine di articoli qui (https://www.hdblog.it/huawei-ban/).
Con queste premesse cosa poteva fare Huawei? C'è una Huawei pre-ban fatta di device con i servizi google e aggiornamenti attivi e c'è una Huawei post ban che sembrava dover chiudere ma c'è sempre una scappatoia....
2) HARMONYOS - EMUI SU BASE AOSP - HUAWEI MOBILE SERVICES
Una azienda di livello mondiale deve sempre pensare al peggio ed avere una strategia alternativa per sopravvivere. Se per esempio google decidesse di non vendere più i suoi servizi cosa fare? Tutti i maggiori produttori hanno un progetto in fase embrionale o avanzato per evitare il disastro e in casa Huawei una delle soluzioni era ed è Harmony OS ovvero un sistema operativo pensato già nel 2016 e che come detto al punto precedente ha avuto una accelarata già con le prime indagini da parte del governo USA e che con l'avvento del ban ha visto la sua nascita ufficiale ad agosto 2019.
Tra Harmony e Android ci sono poche differenze ma la più importante anche se sotto la scocca è il fatto che si avvale di microkernel invece di un unico kernel monolitico come il sistema di casa google. Già oggi il mio P40 come altri smartphone hanno in Cina HarmonyOS mentre da noi la EMUI e in futuro sicuramente è più probabile che una EMUI 14 se non già la EMUI 13 siano basate su questo sistema operativo. Per ora sul mercato globale Huawei ha rilasciato EMUI che si basano ancora su Android nella sua declinazione AOSP open source.
La EMUI allo stato attuale ricorda una rom custom su uno smartphone, è il sistema Android senza servizi google cui installando un pacchetto si aggiungono i GMS nelle sue varie declinazioni, basiche o complete a scelta dell'utente. Il problema è che i nuovi smartphone Huawei non essendo più certificati da Google non possono installare il pacchetto GMS ed ecco che compaiono i HMS.
Anche i Huawei Mobile Services nascono nel 2016 e ovviamente hanno uno sviluppo notevole nel corso del 2019 e vengono presentati nel dicembre di quell'anno per permettere a Huawei di vendere smartphone visto che il ban era già in essere e qualsiasi nuovo prodotto non avrebbe potuto avere una certificazione di Google e quindi non avrebbe potuto avere nessun applicativo funzionante o quasi.
HMS sono il corrispettivo dei GMS in salsa cinese, permettono di avere una App Gallery da cui andare a installare applicativi e gestisce tutti i servizi che permettono alle app e alle funzioni dello smartphone di girare. Semplice direte voi, in realtà non lo è e le app devono essere riscritte dagli sviluppatori per poter girare su un sistema che servizi differenti, lavoro che spesso i developers non fanno su una piattaforma marginale preferendo concentrarsi sulla redditizia IOS e sul diffusisimo Android. Il playsotre ha una storia di 15 anni alle spalle mentre l'AppGallery di Huawei nasce a fine 2019, una distanza di esperienza e notorietà difficile da colmare, anzi a detta di molti impossibile. Hawei però non si arrende e ci si è messa d'impegno, con piacevoli sorprese ma anche con innegabili problematiche difficilmente risolvibili allo stato attuale.
PREAMBOLO: Non sono un fan Huawei anzi, reputo i suoi notebook buoni e infatti ne possiedo uno, ottimi gli smartphone sul piano HW ma amo le rom stock mentre la EMUI è un Android pesantemente rivisto e decisamente lontano dai miei gusti. Innegabile che i suoi prodotti abbiano una ricezione strepitosa ( grazie alle conoscenze nel campo delle reti che ha), facciano foto migliori rispetto ai competitors allo stesso prezzo (grazie a un processo in post-produzione che sfrutta loro brevetti e alla partnership con produttori di lenti di livello mondiale) e abbiano un suono di qualità elevata (anche qui grazie a tecnologie proprie e nuovi protocolli BT di loro invenzione).
Avevo però la curiosità a 4 anni dal ban di vedere come se la cavava Hawei e se, dopo essere stata la seconda produttrice di smartphone al mondo, avrà ancora un futuro o sarà destinata all'addio al mercato globale rimanendo confinata alla Cina dove i servizi di Google non ci sono mai stati quindi il ban non incide.
Per questa ragione ho acquistato usato un Huawei P40 come muletto e cercherò con imparzialità e misura di capire assieme a voi "sfortunati" possessori di un Huawei/Honor senza GMS come sopravvivere.
Strutturerà la discussione in questo modo:
1) Il ban USA e le sue conseguenze su Huawei
2) La nascita dei Huawei Mobile Services
3) App installabili
4) Problematiche e possibili soluzioni
5) Conclusioni
1) IL BAN USA E LE CONSEGUENZE PER HUAWEI
Huawei non è stata solo la seconda maggior produttrice di smartphone ma soprattutto è ancora oggi il leader mondiale nelle apparecchiature per la telecomunicazione, fornitura di rete e ricerca e sviluppo in questi campi, buona parte delle antenne 4/5G in Italia sono Huawei come nel resto d'Europa e ,fino al ban, aveva un ruolo importante anche in USA.
Di un possibile ban, quindi un divieto a vendere a Huawei tecnologia USA, si iniziò a parlarne agli inizi del 2018 con investigazioni da parte del governo USA sui legami strettissimi tra la società di Shenzen e il governo cinese in un settore quello delle reti che è di interesse nazionale per la sicurezza.
Non mi inoltro nella questione assai delicata, non so se siano motivazioni vere o dovute a mera guerra commerciale protezionista tra l'ex numero uno della tecnologia mondiale che erano gli USA e la Cina che li stava superando. Ii veri motivi non sono mai stati spiegati, sicuramente c'entra sia il legame con il governo, la paura che i sistemi Huawei spiino settori strategici/economici, il fatto anche che la società abbia avuto rapporti con l'Iran altra nazione bannata dall'occidente è stata addirittura inserita spesso come causa scatenante.
Comunque sia già nel 2018 si iniziava a parlare di investigazioni da parte degli USA ma a catena poi anche di molti altri governi vista la delicatezza del settore di cui si parla, alcuni governo hanno detto che era tutto ok mentre altri hanno seguito gli USA e hanno abbandonato o stanno per abbandonare le infrastrutture cinesi per le loro reti. Si è quindi arrivati al ban ufficiale a maggio 2020 da parte dell'allora presidente Trump, divieto divenuto via via sempre più stringente e ulteriormente confermato anche dalla successiva amministrazione Biden quindi ormai è un dato di fatto e difficilmente verrà mai allentato.
Cosa comporta il ban? E' molto restringente e semplificando non solo vieta rapporti tra società USA e Huawei ma anche la vendita di prodotti che abbiano tecnologia/brevetti USA relativi al 5G pure se di società di paesi terzi.
In sostanza non solo Google non può più fornire i suoi servizi, ma anche TSMC che è di Taiwan non può più vendere a Huawei modem o chip 5G, senza parlare di tutta la tecnologia per le reti, insomma un vero disastro per il colosso di Shenzen, con ripercussioni non solo sul mercato globale ma anche sull'enorme mercato interno visto che non può più offrire smartphone 5G neppure in patria dove i servizi google non si usano e quindi l'addio ai GSM avrebbe un peso marginale.
I problemi quindi per Huawei sono stati e continuano ad essere notevoli tanto da costringerla a vendere il suo sub-brand Honor a fine 2020 per permettere almeno a lui di poter affrancarsi dal divieto USA e sopravvivere.
Se non vi annoiate e siete interessati a tutta la storia del ban in modo approfondito potete trovare pagine e pagine di articoli qui (https://www.hdblog.it/huawei-ban/).
Con queste premesse cosa poteva fare Huawei? C'è una Huawei pre-ban fatta di device con i servizi google e aggiornamenti attivi e c'è una Huawei post ban che sembrava dover chiudere ma c'è sempre una scappatoia....
2) HARMONYOS - EMUI SU BASE AOSP - HUAWEI MOBILE SERVICES
Una azienda di livello mondiale deve sempre pensare al peggio ed avere una strategia alternativa per sopravvivere. Se per esempio google decidesse di non vendere più i suoi servizi cosa fare? Tutti i maggiori produttori hanno un progetto in fase embrionale o avanzato per evitare il disastro e in casa Huawei una delle soluzioni era ed è Harmony OS ovvero un sistema operativo pensato già nel 2016 e che come detto al punto precedente ha avuto una accelarata già con le prime indagini da parte del governo USA e che con l'avvento del ban ha visto la sua nascita ufficiale ad agosto 2019.
Tra Harmony e Android ci sono poche differenze ma la più importante anche se sotto la scocca è il fatto che si avvale di microkernel invece di un unico kernel monolitico come il sistema di casa google. Già oggi il mio P40 come altri smartphone hanno in Cina HarmonyOS mentre da noi la EMUI e in futuro sicuramente è più probabile che una EMUI 14 se non già la EMUI 13 siano basate su questo sistema operativo. Per ora sul mercato globale Huawei ha rilasciato EMUI che si basano ancora su Android nella sua declinazione AOSP open source.
La EMUI allo stato attuale ricorda una rom custom su uno smartphone, è il sistema Android senza servizi google cui installando un pacchetto si aggiungono i GMS nelle sue varie declinazioni, basiche o complete a scelta dell'utente. Il problema è che i nuovi smartphone Huawei non essendo più certificati da Google non possono installare il pacchetto GMS ed ecco che compaiono i HMS.
Anche i Huawei Mobile Services nascono nel 2016 e ovviamente hanno uno sviluppo notevole nel corso del 2019 e vengono presentati nel dicembre di quell'anno per permettere a Huawei di vendere smartphone visto che il ban era già in essere e qualsiasi nuovo prodotto non avrebbe potuto avere una certificazione di Google e quindi non avrebbe potuto avere nessun applicativo funzionante o quasi.
HMS sono il corrispettivo dei GMS in salsa cinese, permettono di avere una App Gallery da cui andare a installare applicativi e gestisce tutti i servizi che permettono alle app e alle funzioni dello smartphone di girare. Semplice direte voi, in realtà non lo è e le app devono essere riscritte dagli sviluppatori per poter girare su un sistema che servizi differenti, lavoro che spesso i developers non fanno su una piattaforma marginale preferendo concentrarsi sulla redditizia IOS e sul diffusisimo Android. Il playsotre ha una storia di 15 anni alle spalle mentre l'AppGallery di Huawei nasce a fine 2019, una distanza di esperienza e notorietà difficile da colmare, anzi a detta di molti impossibile. Hawei però non si arrende e ci si è messa d'impegno, con piacevoli sorprese ma anche con innegabili problematiche difficilmente risolvibili allo stato attuale.