View Full Version : I Tesla Supercharger dominano le classifiche di soddisfazione. Gli altri operatori ora si devono preoccupare
Redazione di Hardware Upg
22-08-2022, 15:58
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/soluzioni-ricarica/i-tesla-supercharger-dominano-le-classifiche-di-soddisfazione-gli-altri-operatori-ora-si-devono-preoccupare_109500.html
Le soluzioni di ricarica Tesla sono in testa ai sondaggi di J.D. Power, e presto la rete privata di Elon Musk verrà aperta globalmente a tutte le auto elettriche
Click sul link per visualizzare la notizia.
da possessore Tesla, la parte più incredibile è che nessun altro gestore di colonnine abbia ancora copiato il sistema dove al tuo account associ una carta di credito, e la colonnina riconosce il numero di telaio, così da arrivare, agganciare, ricaricare e ripartire, senza inutili app, token, rfid, pulsanti e codici.
non che serva inventare chissà cosa, basta semplicemente copiare un sistema che manco è sottoposto a brevetto...
l america é una situazione particolare, il sondaggio non si riferisce all europa
Ragerino
22-08-2022, 17:00
da possessore Tesla, la parte più incredibile è che nessun altro gestore di colonnine abbia ancora copiato il sistema dove al tuo account associ una carta di credito, e la colonnina riconosce il numero di telaio, così da arrivare, agganciare, ricaricare e ripartire, senza inutili app, token, rfid, pulsanti e codici.
Più che altro è incredibile come nessuno abbia ancora pensato di realizzare un sistema in cui basta infilare una carta di credito senza alcun account e cavolate simili, selezionare la carica rapida/normale, ed il sistema dialoga con la macchina e riconosce la modalità più rapida per caricarla (come qualsiasi caricabatterie, cavo, smartphone, portatile ecc al mondo).
Più che altro è incredibile come nessuno abbia ancora pensato di realizzare un sistema in cui basta infilare una carta di credito senza alcun account e cavolate simili, selezionare la carica rapida/normale, ed il sistema dialoga con la macchina e riconosce la modalità più rapida per caricarla (come qualsiasi caricabatterie, cavo, smartphone, portatile ecc al mondo).
Perché così pagheresti di più la corrente non avendo un piano mensile diun gestore.
Ragerino
22-08-2022, 17:16
Perché così pagheresti di più la corrente non avendo un piano mensile diun gestore.
Eh certo :asd:
Immagina di dover fare un abbonamento con ogni gestore di rete carburantei (Esso, Shell, EnI, ecc) ed avere un account diverso per ogni distributore, o magari non poter fare benzina in quelli con cui non hai un abbonamento. Perche altrimenti pagheresti la benzina di più. E ovviamente non puoi fare benzina semplicemente pagando, ma devi avere per forza un account.
Suona come una b0iata, vero?
Ecco, è esattamente com'è adesso la situazione della roba elettrica.
Perché così pagheresti di più la corrente non avendo un piano mensile diun gestore.
veramente, fare il "pieno" senza un piano di abbonamento mensile, un account, un token rfid, un login, un'accettazione di contratto tariffa e chi più ne ha più ne metta, è esattamente come funziona il metodo del "rifornimento" classico.
Tesla ha superato questo problema, ti registri UNA volta, associano la tua carta di credito al telaio, FINE. arrivi, attacchi il cavo, carichi, lo stacchi, te ne vai.
il perchè il resto del mondo non riesca a farlo, è un mistero a distanza di 10 anni dall'entrata sul mercato dei supercharger.
e, per inciso, con i supercharger non è richiesto nessun abbonamento. quello che consumi, paghi.
e questo è anche uno de motivi per i quali funzionano il 99,999% delle colonnine. perchè se sono rotte, tesla non guadagna.
gli altri gestori paghi una flat mensile, la colonnia è rotta? i soldi li hanno presi lo stesso. in più vendono la corrente con pacchetti flat, a prezzi superiori del costo a consumo di tesla.
che è poi uno dei motivi per i quali quando l'ho presa, gli altri brand nemmeno li ho considerati.
appena aprono la rete supercharger italiana anche a terze parti, se ne riparla.
veramente, fare il "pieno" senza un piano di abbonamento mensile, un account, un token rfid, un login, un'accettazione di contratto tariffa e chi più ne ha più ne metta, è esattamente come funziona il metodo del "rifornimento" classico.
Tesla ha superato questo problema, ti registri UNA volta, associano la tua carta di credito al telaio, FINE. arrivi, attacchi il cavo, carichi, lo stacchi, te ne vai.
il perchè il resto del mondo non riesca a farlo, è un mistero a distanza di 10 anni dall'entrata sul mercato dei supercharger.
e, per inciso, con i supercharger non è richiesto nessun abbonamento. quello che consumi, paghi.
e questo è anche uno de motivi per i quali funzionano il 99,999% delle colonnine. perchè se sono rotte, tesla non guadagna.
gli altri gestori paghi una flat mensile, la colonnia è rotta? i soldi li hanno presi lo stesso. in più vendono la corrente con pacchetti flat, a prezzi superiori del costo a consumo di tesla.
che è poi uno dei motivi per i quali quando l'ho presa, gli altri brand nemmeno li ho considerati.
appena aprono la rete supercharger italiana anche a terze parti, se ne riparla.
la questione è semplice, sicuramente nelle tesla c'è un chip che riconosce automaticamente l'auto quando la ricarichi, ora per fare una cosa del genere sugli altri distributori dovresti avere un chip in tutte le auto che dialoga con la colonnina cosa non facile
la questione è semplice, sicuramente nelle tesla c'è un chip che riconosce automaticamente l'auto quando la ricarichi, ora per fare una cosa del genere sugli altri distributori dovresti avere un chip in tutte le auto che dialoga con la colonnina cosa non facile
guarda che colonnina e automobile già dialogano con un apposito protocollo standard per tutti i produttori di auto e di colonnine,a livello tecnico non ci sono ostacoli
Ho un'auto Plug-In quindi mi capita raramente di utilizzare le colonnine pubbliche però confermo l'insoddisfazione nell'uso di quelle di marchi noti.
Ho provato 5 colonnine di Enel X e ne ho trovate tre spente, una guasta e soltanto una volta sono riuscito a ricaricare. Quella guasta addirittura (ero in villeggiatura) è rimasta in quello stato 20 giorni, ho fatto la segnalazione tramite App e mi hanno risposto dopo un mese chiedendomi quale colonnina fosse (in teoria l'app avrebbe dovuto segnalarlo).
Mi hanno ricontattato settimanalmente perché non riuscivano a individuarla. Robe da matti.
Situazione simile con altri operatori minori, ci sono due colonnine davanti un centro commerciale della mia zona che sono in manutenzione da 11 mesi.
Di contro di fianco a un centro commerciale Iper della mia zona, dove sono presenti 10 Tesla Supercharger, hanno aggiunto 4 colonnine (per 8 attacchi) di ricarica gratuite, basta registrarsi sul sito e si utilizza la tessera sanitaria per attivare o disattivare la ricarica.
Situazione simile presso Esselunga con la noia di doversi recare all'info point ogni volta per farsi dare la tesserina (lasciando un documento), di conseguenza passa la voglia.
Spidernik84
23-08-2022, 08:32
il perchè il resto del mondo non riesca a farlo, è un mistero a distanza di 10 anni dall'entrata sul mercato dei supercharger.
La spiegazione è nella frammentarietà del mercato. Ci sono diversi CPO - charge point operators, cioè chi possiede le colonnine (vedi enelx, ionity) - che sono di fatto in competizione e hanno implementato i loro database/backend/infrastruttura IT per servire i propri clienti. Ogni CPO ha un database a parte. Il cliente deve creare un account per ogni CPO, installare una app per ogni CPO, etc.
L'alternativa è fare come con gli operatori di telefonia cellulare: cliente A appartenente ad operatore A, si ritrova ad agganciarsi alla cella B dell'operatore B. Come fai? Roaming.
Ed è esattamente quello che questi operatori fanno, ma per rendere il roaming trasparente serve un'azienda "ombrello" che gestisca le transazioni, il roaming dei clienti, etc. Una di queste aziende è Plugsurfing. Ti registri e ti danno una app che astrae il tutto.
Alle complicazioni di cui sopra aggiungiamo le diverse implementazioni da parte di chi realizza le stazioni di ricarica vere e proprie - che sono a tutti gli effetti dispositivi IoT - e le conseguenti incompatibilità software. Caricatori che non mandano i dati giusti al backend, sessioni di ricarica interrotte, etc.
E' un mercato giovane, in evoluzione, con svariate sfide.
Tesla ha risolto semplicemente integrando l'intera filiera: automobile, caricatore, database clienti. Ha creato un ecosistema con risultati consistenti, ovunque tu vada con la tua Tesla. Un po' la formula Apple.
mauromol
23-08-2022, 11:08
Più che altro è incredibile come nessuno abbia ancora pensato di realizzare un sistema in cui basta infilare una carta di credito senza alcun account e cavolate simili, selezionare la carica rapida/normale, ed il sistema dialoga con la macchina e riconosce la modalità più rapida per caricarla (come qualsiasi caricabatterie, cavo, smartphone, portatile ecc al mondo).
C'è da un lato una complicazione di natura fiscale: l'energia elettrica va fatturata, quindi il cliente dev'essere identificato mediante partita IVA/codice fiscale, cosa non immediata se ti presenti banalmente con la tua carta di credito o bancomat (men che meno con i contanti), senza account.
La seconda cosa è che, contrariamente alla benzina, con le ricariche esiste il concetto di roaming, un po' come la distinzione tra distributore e fornitore con la corrente di casa: l'account serve proprio per identificare a chi pagherai la corrente che prelevi, indipendentemente da chi ha fatto la colonnina, che potrebbe essere anche un'azienda che non deve energia, vedi Free To X. Poi, certo, si potrebbe mettere un fornitore di default che viene usato quando non usi un account, però vanno fatti degli accordi in tal senso. Ed un lettore di carte di credito con display e tastierino è comunque un costo aggiuntivo.
Utonto_n°1
23-08-2022, 16:02
C'è da un lato una complicazione di natura fiscale: l'energia elettrica va fatturata, quindi il cliente dev'essere identificato mediante partita IVA/codice fiscale, cosa non immediata se ti presenti banalmente con la tua carta di credito o bancomat (men che meno con i contanti), senza account.
La seconda cosa è che, contrariamente alla benzina, con le ricariche esiste il concetto di roaming, un po' come la distinzione tra distributore e fornitore con la corrente di casa: l'account serve proprio per identificare a chi pagherai la corrente che prelevi, indipendentemente da chi ha fatto la colonnina, che potrebbe essere anche un'azienda che non deve energia, vedi Free To X. Poi, certo, si potrebbe mettere un fornitore di default che viene usato quando non usi un account, però vanno fatti degli accordi in tal senso. Ed un lettore di carte di credito con display e tastierino è comunque un costo aggiuntivo.
Sono rare, ma esistono e sono installate pure in Italia le colonnine che funzionano con carta di credito, credo anche bancomat:
https://insideevs.it/news/601181/colonnine-carta-credito-bancomat-freetox/
mauromol
23-08-2022, 16:28
Sono rare, ma esistono e sono installate pure in Italia le colonnine che funzionano con carta di credito, credo anche bancomat:
https://insideevs.it/news/601181/colonnine-carta-credito-bancomat-freetox/
Sì, sono una novità molto recente e sarei anche curioso di vedere come funzionano nel concreto. Non ne ho ancora provate.
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.