View Full Version : Roscosmos vuole portare campioni di suolo di Venere sulla Terra
Redazione di Hardware Upg
24-06-2022, 15:16
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/roscosmos-vuole-portare-campioni-di-suolo-di-venere-sulla-terra_108129.html
Roscosmos potrebbe programmare intorno alla metà degli anni '30 una missione per studiare la superficie di Venere e cercare anche di riportare dei campioni di suolo, atmosfera e aerosol dal secondo pianeta del Sistema Solare.
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dado1979
24-06-2022, 15:43
E' già tanto se ne esisterà ancora Roscosmos fra qualche anno.
Gringo [ITF]
24-06-2022, 18:56
E' già tanto se ne esisterà ancora Di Europa fra qualche anno.
.... Fixed
Sembra parecchio difficile. Se l'atmosfera di Venere è molto più pesante di quella di Marte, tornare in orbita dalla superficie dovrebbe essere notevolmente più difficile.
Comunque ho sempre voluto vedere delle foto ad alta risoluzione della superficie di Venere, speriamo sia la volta buona. E speriamo che il lander non atterri in un lago di lava o qualcosa del genere...
l'impresa risulterebbe molto difficile, vista la tempeatura del suolo e la pressione estrema dell'atmosfera, oltre alla corrosività, di quell'inferno... magari inviando anche le bombe potrebbero convincere qualche territorio di Venere ad ubbidire alle direttive dei missionari (imperialisti) di scienza terrestre, ripetendo in senso spazziale moderno le gesta di Pietro il Grande e di stabilire così, fa fede l'ambiente, più conformente il regno dell'anticristo laggiù :D
questi hanno missioni, stranamente, molto lontane negli obiettivi, ma hanno le bombe, per mitigare eventualmente i luoghi...
a parte questo feedback, o la missione è da parte loro tecnologicamente accettabile, non si sa come, o è solo frutto delle previsioni-promesse della loro propaganda... :D
jepessen
25-06-2022, 09:48
l'impresa risulterebbe molto difficile, vista la tempeatura del suolo e la pressione estrema dell'atmosfera, oltre alla corrosività, di quell'inferno... magari inviando anche le bombe potrebbero convincere qualche territorio di Venere ad ubbidire alle direttive dei missionari (imperialisti) di scienza terrestre, ripetendo in senso spazziale moderno le gesta di Pietro il Grande e di stabilire così, fa fede l'ambiente, più conformente il regno dell'anticristo laggiù :D
questi hanno missioni, stranamente, molto lontane negli obiettivi, ma hanno le bombe, per mitigare eventualmente i luoghi...
a parte questo feedback, o la missione è da parte loro tecnologicamente accettabile, non si sa come, o è solo frutto delle previsioni-promesse della loro propaganda... :D
Ovviamente e' propaganda, per dire "facciamo missioni che gli altri non sono in grado di fare", anche perche' comunque, proprio per le condizioni del pianeta, e' molto piu' difficile creare una stazione abitabile su Venere che su Marte, anche se su Venere per noi sarebbe meglio data la gravita' piu' simile a quella terrestre, oltre al fatto che e' piu' facile e veloce da raggiungere.
Sembra parecchio difficile. Se l'atmosfera di Venere è molto più pesante di quella di Marte, tornare in orbita dalla superficie dovrebbe essere notevolmente più difficile.
Comunque ho sempre voluto vedere delle foto ad alta risoluzione della superficie di Venere, speriamo sia la volta buona. E speriamo che il lander non atterri in un lago di lava o qualcosa del genere...
La pressione non e' importante, dato che comunque agisce in tutte le direzioni e non solo verso il basso. Il problema principale per decollare da un pianeta e' la sua velocita' di fuga, che dipende dalla gravita' del pianeta. E' piu' difficile lasciare venere rispetto a marte per la sua gravita' maggiore (8.8 contro 3.7 di marte), il che significa che i motori devono essere piu' potenti e portare piu' carburante, con conseguente incremento dei costi perche' nei viaggi spaziali il costo aumenta esponenzialmente all'aumentare del peso complessivo. Ovviamente i motori devono anche essere progettati per funzionare nell'atmosfera di venere, ma non lo vedo come un problema dato che i motori dei razzi funzionano anche nel vuoto perche' non dipendono da materiali esterni per la combustione. E' piu' che altro un discorso di robustezza agli agenti atmosferici ed alla corrosione.
randorama
25-06-2022, 10:31
stanno cercando di clonare gagarin per affidargli l'impresa.
anzi no, gagarin e tereskova; sia mai che li sia accusi di discriminazione di genere.
Da come viene descritta la missione, mi sa che al massimo hanno fatto uno studio di fattibilità molto ottimistico.
A parte il discorso della temperatura al suolo (quasi 500 gradi) e della pressione intorno alle 90 atmosfere; dovrebbero scendere portandosi dietro un razzo a propellente solido capace di portare almeno in orbita bassa qualche Kg di materiale (tra capsula di "ritorno" e campioni trasportati), gli serve un vettore più potente di quelli che hanno, come minimo.
TigerTank
25-06-2022, 15:22
Io ho il sospetto che se mentalmente l'umanità non evolverà(e anzi, sta regredendo in quanto a collaborazioni internazionali) considerando l'esplorazione spaziale appunto come espansione dell'umanità e non di questa o quell'altra nazione, finiranno per lanciarsi qualche missile pure nello spazio. :muro:
Gringo [ITF]
25-06-2022, 19:55
Comunque a quelle temperature non è detto che il Propellente sopravviva, le sonde mandate a fotografare sono solo atterrate, fatto esplodere dei tappi che proteggevano gli obiettivi e scattato e ascoltato a piu non posso in attesa della morte della sonda, immagina la stessa cosa ma con il propellente, che non è detto resti solido o si comporti come progettato, facciamo che la data e il 2045 casomai.
Nazisti su Venere
ma non è il pianeta rosso (cit)... azzo ci vanno a fare? :D
Ovviamente e' propaganda, per dire "facciamo missioni che gli altri non sono in grado di fare",
infatti.
il tempismo è decisamente sospetto
La pressione non e' importante, dato che comunque agisce in tutte le direzioni e non solo verso il basso. ...
si ma la densità mi sa che conta un filo....
Ovviamente e' propaganda, per dire "facciamo missioni che gli altri non sono in grado di fare", anche perche' comunque, proprio per le condizioni del pianeta, e' molto piu' difficile creare una stazione abitabile su Venere che su Marte, anche se su Venere per noi sarebbe meglio data la gravita' piu' simile a quella terrestre, oltre al fatto che e' piu' facile e veloce da raggiungere.
La pressione non e' importante, dato che comunque agisce in tutte le direzioni e non solo verso il basso. Il problema principale per decollare da un pianeta e' la sua velocita' di fuga, che dipende dalla gravita' del pianeta. E' piu' difficile lasciare venere rispetto a marte per la sua gravita' maggiore (8.8 contro 3.7 di marte), il che significa che i motori devono essere piu' potenti e portare piu' carburante, con conseguente incremento dei costi perche' nei viaggi spaziali il costo aumenta esponenzialmente all'aumentare del peso complessivo. Ovviamente i motori devono anche essere progettati per funzionare nell'atmosfera di venere, ma non lo vedo come un problema dato che i motori dei razzi funzionano anche nel vuoto perche' non dipendono da materiali esterni per la combustione. E' piu' che altro un discorso di robustezza agli agenti atmosferici ed alla corrosione.
a una valutazione grossolana, come può essere quella del sottoscritto, i problemi della gravità sono poca cosa rispetto al temperaturaggio locale (oltre 400 gradi) con pressione 90 atmosfere e fulmini immensi nell'atmosfera...
;47874121']Comunque a quelle temperature non è detto che il Propellente sopravviva, le sonde mandate a fotografare sono solo atterrate, fatto esplodere dei tappi che proteggevano gli obiettivi e scattato e ascoltato a piu non posso in attesa della morte della sonda, immagina la stessa cosa ma con il propellente, che non è detto resti solido o si comporti come progettato, facciamo che la data e il 2045 casomai.
sottoscrivo :D : mandare lì combustibile "che resti solido" in attesa che poi il resto della sonda raccolga qualche campione E riparta senza inghippi è una scommessa, probabilmente, contro la fisica... con la tecnologia sviluppata fino ad ora...
*magari si potrebbe fare in modo, con risorse portate da qui, di convincere il posto a cambiare le leggi fisiche...
e facilitare così la missione...
non so se sia un azzardo questa *ipotesi o magari vista la proposizione di conquista costoro sono a conoscenza di qualcosa di cui non sappiamo (chi stava in alto parlava di un "nuovo principio fisico" con cui affrontare il futuro, da costoro ritenuto aperto...
in ogni caso la colonizzazione del posto credo sia proibitiva, non se ne parlerebbe assolutamente di installare una colonia dedicata... si tratterebbe solo di prelevare campioni per vedere la storia del pianeta...
jepessen
26-06-2022, 09:23
a una valutazione grossolana, come può essere quella del sottoscritto, i problemi della gravità sono poca cosa rispetto al temperaturaggio locale (oltre 400 gradi) con pressione 90 atmosfere e fulmini immensi nell'atmosfera...
Ni... I fulmini non sono un problema, basta avere una gabbia di faraday decente e progettarne una ormai e' una consuetudine (pensa a quelle degli aerei di linea). La temperatura e' molto alta, ma sappiamo gia' fare scudi termici che riescono a sopportare temperature ben piu' alte; il problema sara' capire quanto tempo la sonda deve stare nell'atmosfera e quindi per quanto tempo debba restare a quella temperatura, ma abbiamo fatto lo scudo termico del Webb, non credo che non riusciranno a farne uno decente anche qua. Le atmosfere non sono un problema tecnico, perche' basta dimensionare il guscio per sopportare la pressione; il problema sara' che un guscio cosi' resistente sara' abbastanza pesante e quindi ritorniamo al problema dei pesi e del carburante. Al momento il problema piu' grave mi sembra quello che non hai citato, ovvero l'ambiente estremamente acido; occorre studiare dei materiali che siano abbastanza inerti (e ce ne sono, vedi ad esemio le bottiglie di vetro per le bottiglie di acido), ma che sopporti anche gli stress termici e meccanici senza creparsi. E' questa la sfida, secondo me.
Anche i venusiani sono fratelli dei russi? Fossi in loro comincerei a preoccuparmi
Ni...
mi sembri molto ottimista.:stordita:
... il problema sara' capire quanto tempo la sonda deve stare nell'atmosfera e quindi per quanto tempo debba restare a quella temperatura, ma abbiamo fatto lo scudo termico del Webb, non credo che non riusciranno a farne uno decente anche qua. Le atmosfere non sono un problema tecnico, perche' basta dimensionare il guscio per sopportare la pressione; il problema sara' che un guscio cosi' resistente sara' abbastanza pesante e quindi ritorniamo al problema dei pesi e del carburante. Al momento il problema piu' grave mi sembra quello che non hai citato, ovvero l'ambiente estremamente acido; occorre studiare dei materiali che siano abbastanza inerti (e ce ne sono, vedi ad esemio le bottiglie di vetro per le bottiglie di acido), ma che sopporti anche gli stress termici e meccanici senza creparsi. E' questa la sfida, secondo me.
non so quanto fattibile uno scudo tipo batiscafo per permettere la sopravvivenza della sonda per il tempo necessario, ma lo scudo del JWST è solo per una superficie esposta, dall'altro lato c'è il freddo assoluto che circonda con zona buia tutto... mentre immersi nell'inferno di venere, quello che è all'interno della sonda non ha nemmeno modo (?) di dissipare il calore che prima o poi si propagherà all'interno, è una questione di tempo, quanto? questo è il problema...
Chiunque abbia giocato a Kerbal Space Program sa che fare una missione in grado di andare su Venere e tornare è l'impresa più difficile in assoluto, di parecchio più difficile persino di andare su Plutone e tornare.
Il grossi problemi di Venere sono:
1)più dentro il pozzo gravitazionale del Sole e ci vuole più energia per arrivarci che per arrivare su Marte anche se quest'ultimo è più lontano.
2) ha un campo gravitazionale quasi identico a quello della Terra
3) ha un'atmosfera fittissima che comporta ulteriori consumi di propellente per raggiungere la velocità di fuga.
E questo ancora prima di arrivare a tenere in considerazione la temperatura e pressioni altissime del pianeta.
Per decollare da Venere serve un razzo molto più grande e potente che quello che serve per decollare a Marte, anzi anche più grande dei razzi che ci servono per lasciare la Terra: provate ad immaginare una missione in grado di far atterrare su Venere un razzo grande almeno come il Saturno V tutti e 3 gli stadi compresi...
La pressione non e' importante, dato che comunque agisce in tutte le direzioni e non solo verso il basso. Il problema principale per decollare da un pianeta e' la sua velocita' di fuga, che dipende dalla gravita' del pianeta.
No, non funziona così. Le due condizioni che determinano se sia o meno possibile uscire dal pozzo gravitazionale di un pianeta usando razzi chimici sono la forza di gravità alla superficie e la densità atmosferica. In questo senso già le condizioni della Terra sono quasi proibitive, e dobbiamo usare enormi quantità di propellenti rispetto alla massa da portare in orbita. Dalla Luna è molto più facile grazie alla gravità pari a 1/6 di quella terrestre e all'assenza di atmosfera; su Marte è ancora abbastanza facile data la gravità più che dimezzata rispetto alla Terra e l'atmosfera molto rarefatta; su Venere è con ogni probabilità del tutto impossibile perché oltre alla gravità pari a quella terrestre c'è una densità atmosferica alla superficie 55 volte superiore a quella terrestre. L'atmosfera di Venere a livello del suolo è talmente densa da non essere neppure gassosa: è composta soprattutto da anidride carbonica in stato supercritico, a 92 atmosfere e 470 °C. La pressione è pari a quella che si può sperimentare in mare a profondità di oltre 900 metri, ma la pressione non è importante solo in sé stessa e per la conseguente densità atmosferica, ma anche perché è la causa principale dell'elevata temperatura, alla quale lo zinco (per fare un esempio) sarebbe liquido. Bisogna andare fino a 50 km di quota per avere una pressione simile a quella della superficie terrestre, e a quella quota ci sono ancora 75 °C, venti a 100 m/s e grandi quantità di acido solforico in sospensione.
Per le condizioni proibitive della superficie di Venere, sarebbe estremamente difficile realizzare delle sonde che possano funzionare per più di qualche ora, ed è probabilmente impossibile realizzare qualcosa che possa addirittura raccogliere campioni e poi decollare dalla superficie e raggiungere l'orbita. Forse si può immaginare qualcosa che possa risalire per qualche decina di km gonfiando un pallone per poi proseguire con un razzo, ma una roba del genere che possa sopportare abbastanza a lungo le condizioni della superficie mi sembra pura fantascienza.
abbiamo fatto lo scudo termico del Webb, non credo che non riusciranno a farne uno decente anche qua.
Sono problemi completamente differenti: il WEBB funziona nel vuoto cosmico e tutto quello di cui ha bisogno è uno schermo per intercettare la radiazione solare e disperderla irraggiandola verso il fondo cosmico a 3 °K. Sulla superficie di Venere non c'è la possibilità di disperdere energia per irraggiamento; un isolamento esterno passivo, comunque realizzato, ritarderebbe il riscaldamento interno per qualche ora o decina di ore; per durare di più si dovrebbe realizzare anche un sistema di raffreddamento attivo con una pompa di calore e uno scambiatore esterno che dovrebbe lavorare a una temperatura superiore a quella atmosferica; fisicamente immagino sia possibile, ma in pratica la vedo molto dura.
In ogni caso i neo-soviet non avranno certo le risorse per sviluppare un progetto del genere; i miliardi che continuano a spillarci li spenderanno tutti in armi (e una parte in medicine per vladimiro e compagni, spero).
No, non funziona così. .....
In ogni caso i neo-soviet non avranno certo le risorse per sviluppare un progetto del genere; i miliardi che continuano a spillarci li spenderanno tutti in armi (e una parte in medicine per vladimiro e compagni, spero).
mi parevano troppo semplicistici altri post... :mano:
insomma, alla fine quindi si tratta di pura propaganda di vladimiro per distrarre dai casini che ha.
mi parevano troppo semplicistici altri post... :mano:
insomma, alla fine quindi si tratta di pura propaganda di vladimiro per distrarre dai casini che ha.
Si, basta pensare che in vista dell'invio di piccoli rover su Venere, NASA ed ESA finanziano lo sviluppo di circuiti integrati basati su carburo di silicio (SiC) perché possono funzionare anche a temperature prossime ai 600 gradi celsius senza bisogno di circuiti di raffreddamento.
Solo che al momento i chip in SiC non permettono di raggiungere grosse dimensioni e la feature size é al livello dei vecchi integrati LSI nella roba più sofisticata in SiC.
I russi al momento non hanno roba simile e dovrebbero includere tutto un apparato di raffreddamento voluminoso e pesante, figurarsi raffreddare anche tutto il lander ed il razzo "di ritorno campioni".
Comunque, al di là delle questioni politiche, anche a me prendere materiali da Venere sembra praticamente impossibile (o meglio infattibile), e per di più abbastanza inutile: se pure la colonizzazione spaziale un giorno non sarà più pura fantasia (e dubito che succederà in tempi brevi, o anche lunghi), di certo non sarebbe quell'inferno di Venere l'obiettivo principale.
A me bastano delle foto in alta risoluzione. Quelle dovrebbero essere abbastanza fattibili. Le ultime risalgono agli anni 70 e fanno vedere pochissimo. Penso che delle foto ultravisibili in stile Curiosity siano impossibili nell'atmosfera densissima di Venere, ma rimango veramente curioso.
Parlando di altri corpi astrali, spero siano in programma un bel po' di foto di Apophis quando passerà... e chissà, potrebbero pure mollarci sopra una sonda :fagiano:
jepessen
26-06-2022, 20:22
No, non funziona così. Le due condizioni che determinano se sia o meno possibile uscire dal pozzo gravitazionale di un pianeta usando razzi chimici sono la forza di gravità alla superficie e la densità atmosferica. In questo senso già le condizioni della Terra sono quasi proibitive, e dobbiamo usare enormi quantità di propellenti rispetto alla massa da portare in orbita. Dalla Luna è molto più facile grazie alla gravità pari a 1/6 di quella terrestre e all'assenza di atmosfera; su Marte è ancora abbastanza facile data la gravità più che dimezzata rispetto alla Terra e l'atmosfera molto rarefatta; su Venere è con ogni probabilità del tutto impossibile perché oltre alla gravità pari a quella terrestre c'è una densità atmosferica alla superficie 55 volte superiore a quella terrestre. L'atmosfera di Venere a livello del suolo è talmente densa da non essere neppure gassosa: è composta soprattutto da anidride carbonica in stato supercritico, a 92 atmosfere e 470 °C. La pressione è pari a quella che si può sperimentare in mare a profondità di oltre 900 metri, ma la pressione non è importante solo in sé stessa e per la conseguente densità atmosferica, ma anche perché è la causa principale dell'elevata temperatura, alla quale lo zinco (per fare un esempio) sarebbe liquido. Bisogna andare fino a 50 km di quota per avere una pressione simile a quella della superficie terrestre, e a quella quota ci sono ancora 75 °C, venti a 100 m/s e grandi quantità di acido solforico in sospensione.
Per le condizioni proibitive della superficie di Venere, sarebbe estremamente difficile realizzare delle sonde che possano funzionare per più di qualche ora, ed è probabilmente impossibile realizzare qualcosa che possa addirittura raccogliere campioni e poi decollare dalla superficie e raggiungere l'orbita. Forse si può immaginare qualcosa che possa risalire per qualche decina di km gonfiando un pallone per poi proseguire con un razzo, ma una roba del genere che possa sopportare abbastanza a lungo le condizioni della superficie mi sembra pura fantascienza.
Sono problemi completamente differenti: il WEBB funziona nel vuoto cosmico e tutto quello di cui ha bisogno è uno schermo per intercettare la radiazione solare e disperderla irraggiandola verso il fondo cosmico a 3 °K. Sulla superficie di Venere non c'è la possibilità di disperdere energia per irraggiamento; un isolamento esterno passivo, comunque realizzato, ritarderebbe il riscaldamento interno per qualche ora o decina di ore; per durare di più si dovrebbe realizzare anche un sistema di raffreddamento attivo con una pompa di calore e uno scambiatore esterno che dovrebbe lavorare a una temperatura superiore a quella atmosferica; fisicamente immagino sia possibile, ma in pratica la vedo molto dura.
In ogni caso i neo-soviet non avranno certo le risorse per sviluppare un progetto del genere; i miliardi che continuano a spillarci li spenderanno tutti in armi (e una parte in medicine per vladimiro e compagni, spero).
Ok, vado a mettermi dietro la lavagna e vado a riprendere qualche libro.......
maaaa... dato che l'atmosfera è così densa, non si potrebbe appoggiarci qualcosa tipo dei gradini (con dei gradini si potrebbe scendere e salire e scendere da sopra l'atmosfera, con dei buoni droni si potrebbe fare... o atterrare sopra di essa e calare poi dei pistoni fluidodinamici telescopici per ritirare il campione? spedendo in loco una skuadra di primatisti ortodossi, con la benedizione del patriarka, l'impresa si potrebbe tentare... o anche fare un ascensore col favore di Bernoulli... :read:
quanto deve essere la densità di un gas per sconfiggere la gravità? :D
Ok, vado a mettermi dietro la lavagna e vado a riprendere qualche libro.......
Ma non serve; basta considerare come avvengono i lanci orbitali con vettori a razzo dalla Terra: nella prima parte la traiettoria è verticale allo scopo di guadagnare quota rapidamente e superare la parte più densa dell'atmosfera a velocità ancora relativamente basse, altrimenti si sprecherebbe energia (= propellenti) e/o la pressione aereodinamica determinerebbe sollecitazioni eccessive sulla struttura del veicolo. Superata la parte più densa dell'atmosfera la traiettoria si inclina progressivamente per guadagnare la velocità tangenziale necessaria per raggiungere l'orbita.
Ad esempio in un tipico lancio del Falcon9 per l'orbita bassa la massima pressione aerodinamica si raggiunge a poco più di un minuto dal lancio e circa 14 km di quota a 1.700 km/h. In un ipotetico lancio dalla superficie di Venere la resistenza aerodinamica sarebbe decine di volte superiore, perciò servirebbe molta più spinta per salire altrettanto rapidamente, ma più spinta significa razzo più grande e più propellenti (a parità di carico utile), e comunque la pressione aerodinamica (sommata a quella statica di 92 atmosfere) distruggerebbe il veicolo, salvo realizzarlo come un carro armato (= tanta massa). Allora si dovrebbe fare un'ascesa molto più lenta, ma questo significherebbe tenere in volo propulsivo il veicolo e la gran parte della massa dei propellenti per più tempo, e anche questo richiede più propellenti, ovvero ancora più massa. Aggiungiamo che lo spessore dell'atmosfera di Venere è maggiore, al punto che a 50 km di quota ha ancora la densità di quella terrestre al suolo, e sarebbe quindi necessario fare molta più quota prima di inclinare la traiettoria. Aggiungi la difficoltà di far sopravvivere il veicolo e tutti i suoi sistemi per un periodo significativo alla temperatura di 470°C, metti tutto assieme, considera quanto sia arduo già guadagnare l'orbita dalla Terra, e anche senza calcoli mi pare sia facile vedere che è impossibile decollare con un razzo dalla superficie di Venere e raggiungere l'orbita (ancor meno la velocità di fuga).
Poi, lavorando di fantasia uno può immaginare dei sistemi ibridi dove il primo stadio, avvantaggiandosi della grande densità atmosferica, sfrutti qualcosa come un pallone aerostatico o un velivolo ad ala fissa o rotante per portare un razzo in alta quota, ma per quanto potrebbero essere teoricamente fattibili tali soluzioni sono destinate a restare fantasie per evidenti motivi di sproporzione fra complessità/costi e utilità/interesse.
Storicamente i sovietici sono stati gli unici a far posare dei lander su Venere, ma erano sonde statiche che riuscivano a funzionare per meno di un'ora facendo qualche misura strumentale e qualche foto attraverso un'ottica periscopica, prima di cuocere. La missione russa che era già in sviluppo, "Venera-D", sarebbe una cosa simile con l'obiettivo di durare 3 ore. Invece la cosa di recuperare campioni di suolo direi che può essere annoverata fra le cazzate sparate in piena libertà di questi tempi.
Per quanto riguarda i progetti per sonde di esplorazione su Venere, l'unico degno di menzione mi sembra questo, che è però solo allo stadio di "concept" perciò è improbabile che possa concretizzarsi: https://en.wikipedia.org/wiki/Zephyr_(rover)
io non so se i russi riusciranno a mandare sonde e rover su venere, ma ricordo a tutti che negli anni 60 hanno mandato una decina di sonde sul pianeta , perciò ne sanno più degli occidentali molto di più
Secondo me quello che vogliono fare i russi è molto più semplice: una sonda che agisca come un bolide rimbalzando sulla atmosfera venusiana in modo da catturare campioni di atmosfera e magari polveri di suolo portate in alto dai venti (anche se mi pare difficile visto che al suolo i venti su Venere sono quasi nulli).
io non so se i russi riusciranno a mandare sonde e rover su venere, ma ricordo a tutti che negli anni 60 hanno mandato una decina di sonde sul pianeta , perciò ne sanno più degli occidentali molto di piùIn realtà il primo atterraggio sul pianeta fu nel 1970, e successivamente ce ne furono anche altri, fino a metà degli anni '80.
In effetti però le missioni sovietiche sono le uniche ad aver portato lander/strumentazione sulla superficie del pianeta (ad eccezione della missione NASA Pioneer Venus, che però non era nemmeno stata pensata per quello scopo) e ad aver effettuato analisi del terreno e preso immagini dell'ambiente (i lander delle sonde gemelle Venera 13 e 14 restarono in funzione per due ed un'ora rispettivamente), anche perché i sovietici credevano evidentemente molto nello studio del pianeta, molto più degli americani, che inviarono invece molte meno missioni: quindi è lecito pensare che, almeno per quanto riguarda il prelievo di campioni ed analisi in loco, abbiano davvero più esperienza degli altri.
Restano cmnq tutti i limiti indicati per quanto riguarda la possibilità di lasciare il pianeta per analizzare i campioni sulla Terra
jepessen
27-06-2022, 09:07
Ma non serve;...
Serve, serve... devo infossarmi nell'avvallamento della curva di Dunning-Kruger evidentemente, pensavo di saperne abbastanza quando evidentemente non e' cosi'....
Serve, serve... devo infossarmi nell'avvallamento della curva di Dunning-Kruger evidentemente, pensavo di saperne abbastanza quando evidentemente non e' cosi'....
uhmm, non mi pare che tu possa essere rientrato nei loro target di individuazione curva, se poi ti riferisci a me, questi Dunning - Kruger devono essere stati dei professionisti privi di riconoscimento dell'ironia, quando si tratta di ironia......
se costoro avessero fatto rientrare l'ironia nel target della loro curva, penso che devono avere svolto una vita MOLTO SQUALLIDA...
Slater91
27-06-2022, 09:47
Comunque, al di là delle questioni politiche, anche a me prendere materiali da Venere sembra praticamente impossibile (o meglio infattibile), e per di più abbastanza inutile: se pure la colonizzazione spaziale un giorno non sarà più pura fantasia (e dubito che succederà in tempi brevi, o anche lunghi), di certo non sarebbe quell'inferno di Venere l'obiettivo principale.
In realtà, avevo letto da qualche parte che Venere sarebbe, per certi versi, più facile da colonizzare di Marte: bombardando la superficie con qualche cometa si innescherebbe una reazione a catena che porterebbe l'atmosfera a diventare più simile alla nostra e a quel punto l'ostacolo principale (avere un'atmosfera) sarebbe superato in maniera molto più semplice e veloce rispetto alla creazione di un'atmosfera su Marte. Il problema a quel punto sarebbe il fatto che le giornate venusiane sono più lunghe degli anni e che le zone abitabili sarebbero dunque, di fatto, i poli.
È in ogni caso pura fantascienza: forse, se non ci estinguiamo prima, se ne parlerà fra cent'anni o più.
;47873525']E' già tanto se ne esisterà ancora Di Europa fra qualche anno.
.... Fixed
E' già tanto se ne esisterà ancora Di pianeta Terra fra qualche anno.
Il pianeta esisterà per almeno qualche altro miliardo di anni (fino a quando il sole non diventerà una gigante rossa), semmai ci sarebbe da chiedersi se esisterà ancora il genere umano...In realtà, avevo letto da qualche parte che Venere sarebbe, per certi versi, più facile da colonizzare di Marte: bombardando la superficie con qualche cometa si innescherebbe una reazione a catena che porterebbe l'atmosfera a diventare più simile alla nostra e a quel punto l'ostacolo principale (avere un'atmosfera) sarebbe superato in maniera molto più semplice e veloce rispetto alla creazione di un'atmosfera su Marte. Il problema a quel punto sarebbe il fatto che le giornate venusiane sono più lunghe degli anni e che le zone abitabili sarebbero dunque, di fatto, i poli.
È in ogni caso pura fantascienza: forse, se non ci estinguiamo prima, se ne parlerà fra cent'anni o più.E la maggiore facilità in cosa consisterebbe? Nel deviare il corso di una (o più) cometa perché impatti su Venere? E che ci vuole? :asd::asd:
Slater91
27-06-2022, 16:57
E la maggiore facilità in cosa consisterebbe? Nel deviare il corso di una (o più) cometa perché impatti su Venere? E che ci vuole? :asd::asd:
Rispetto a portare tutto quello che è necessario per ricreare l'atmosfera su Marte? Direi che è una passeggiata :)
Restano sforzi colossali che richiederebbero in ogni caso decenni per essere completati, e in ogni caso stiamo parlando (come dicevo prima) di fantascienza molto lontana dall'implementazione pratica.
Dimmi che stai scherzando :stordita: :stordita:
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