Redazione di Hardware Upg
30-05-2022, 16:01
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/trasporti-elettrici/candela-p-8-voyager-presentato-a-venezia-il-primo-taxi-acquatico-volante-a-motore-elettrico_107594.html
Candela è un'azienda con sede a Stoccolma che produce barche elettriche basate sul sistema hydrofoil (aliscafo). Ecco i suoi nuovi mezzi presentati al Salone Nautico di Venezia
Click sul link per visualizzare la notizia.
BadBoy80
30-05-2022, 19:06
Peccato che a Venezia i limiti di velocità esistano!! Voglio proprio vedervi viaggiare a 20nodi nei canali larghi si o no 2 metri e mezzo per non creare onde. Oppure vederlo sfrecciare tra le 300 barche nel canal grande, schivando a destra e a manca solo per acquistare la velocità adatta ad alzarsi...
50 ingegneri che non hanno mai visto una città acquea..
Gringo [ITF]
30-05-2022, 20:02
1 nodo = 1,852Km/h
Non capisco perchè non si perde un minuto a mettere un minimo di conversioni sulle unità di misura, tutti sanno che i cartelli di limite di velocità a Venezia sono tutti espressi in Nodi.... quel giocattolo già me lo vedo spatashato sotto un ponte.
Al massimo va bene sulla tratta Venezia - Burano - Punta Sabbioni, te lo sogni dentro i canali, soprattutto se si solleva.
Le velocità in laguna e nei canali cittadini sono regolamentate per la sicurezza della navigazione e per ridurre a livelli accettabili il moto ondoso generato dai natanti.
I battelli passeggeri in servizio pubblico di linea hanno limiti di velocità più elevati rispetto alle altre imbarcazioni, ma per tutte le unità vige il divieto di navigare ad una velocità maggiore di 20 km/ora.
Sono esonerati dal rispetto dei limiti i natanti muniti di lampeggianti blu e sirena in servizio di emergenza pubblica (forze dell’ordine, ambulanze e vigili del fuoco), ma come spesso accade anche nelle strade le forze di polizia abusano di questo diritto e vanno veloci anche quando non in emergenza, in special modo la guardia di finanza (che, a onor del merito, è il corpo meglio preparato nelle unità navali di soccorso).
In alcuni canali la velocità massima consentita è di 11 km/ora. Altri canali pongono un limite di 7 km/ora, mentre per zone che necessitano di particolare tutela, come canali del centro storico o che costeggiano barene o isole minori, viene fissato il limite a 5 km/ora.
In ogni caso c’è l’obbligo (se non altro indicato dal buon senso) di ridurre la velocità in prossimità di rive, barene, argini, cantieri, o incrociando altre imbarcazioni, riducendo alla minima velocità di governo se trattasi di imbarcazioni a remi, a vela e piccoli natanti in genere.
16 nodi sono già 29 e passa KM/h
comunque par di capire che lo presentano al salone nautico di Venezia non che verrà usato a Venezia
maxnaldo
31-05-2022, 14:22
Peccato che a Venezia i limiti di velocità esistano!! Voglio proprio vedervi viaggiare a 20nodi nei canali larghi si o no 2 metri e mezzo per non creare onde. Oppure vederlo sfrecciare tra le 300 barche nel canal grande, schivando a destra e a manca solo per acquistare la velocità adatta ad alzarsi...
50 ingegneri che non hanno mai visto una città acquea..
ma probabilmente lo intendono come Taxi veloce in alcune tratte tra continente e isole, per poi ridursi a normale barca con velocità ridotta nei canali in città.
tipotipo
31-05-2022, 20:08
Molti anni fa, VolvoPenta (seguito subito da altri) aveva commercializzato le eliche controrotanti, meno vibrazioni e più efficienza.
Trovo il prodotto molto interessante perché, al di là dell’uso a Venezia, apre davvero a soluzioni di maggior efficienza. Con scafo tradizionale 50kw non bastano certamente a farlo planare, richiedendo probabilmente 4-5 volte quella potenza.
Mi sorge però un dubbio, derivante dal pescaggio e dalla possibilità di urtare ostacoli (es. basso fondale) o restare impigliato in qualcosa: potrebbero limtarne l’uso e in caso di danni il portafoglio piangerebbe molto di più che non nel sostituire un’elica o uno spinotto…
Resta poi il problema autonomia. Due ore per mare sono ridicole e comunque, in termini di sicurezza, assolutamente insufficienti. Il mare non è un’autostrada e non si trova facilmente un carro attrezzi, specie in caso di maltempo. Tutto risolvibile, naturalmente.
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