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View Full Version : Bitcoin ancora più inquinante dopo il ban al mining della Cina, lo dice uno studio


Redazione di Hardware Upg
26-02-2022, 10:31
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/bitcoin-ancora-piu-inquinante-dopo-il-ban-al-mining-della-cina-lo-dice-uno-studio_105176.html

La fuga dalla Cina verso Stati Uniti e Kazakistan delle grandi aziende di mining di Bitcoin e criptovalute potrebbe essere stato un male per l'ambiente. Secondo uno studio, a causa di questa migrazione la rete starebbe consumando più energia alimentata da combustibili fossili.


Click sul link per visualizzare la notizia.

TorettoMilano
26-02-2022, 11:20
la smettiamo di postare articoli fake news??? diversi utenti del forum professano da anni lo spirito ambientalista di chi gestisce farm e big farm. gentilmente cancellate l'articolo e elogiate il supporto gigante verso un mondo più pulito da parte dei minatori



:D

Nui_Mg
26-02-2022, 11:23
Tanto Draghi ha ipotizzato la riapertura delle centrali a carbone... :ahahah:

kbios
26-02-2022, 11:37
megatonnellate

A questo punto usate i teragrammi :sofico:

Yramrag
26-02-2022, 11:43
Ecco, visto il periodo probabilmente sarebbe meglio destinare la produzione di energia elettrica nazionale ad un uso più tradizionale, o no?
https://www.hwupgrade.it/news/web/minare-bitcoin-con-l-energia-idroelettrica-la-decisione-di-un-piccolo-comune-del-trentino_104043.html

agonauta78
26-02-2022, 12:24
Impossibile, il mining è ecologico, sostenibile, lontano da ogni forma di illegalità e fonte di guadagno delle migliori e più forti economie del mondo... Etc etc

MikTaeTrioR
26-02-2022, 13:06
"Lo dice uno.."

Ginopilot
26-02-2022, 13:18
Tanto Draghi ha ipotizzato la riapertura delle centrali a carbone... :ahahah:

Ma non certo per sprecare energia per sta robaccia. Vista la situazione, ci sono diverse ragioni in piu' per bloccare definitivamente sta roba.

frankie
26-02-2022, 13:36
Chi mi sa quantificare in Wh una transazione di acquisto da carta di credito e una in BTC?

xyrus
26-02-2022, 13:45
Chi mi sa quantificare in Wh una transazione di acquisto da carta di credito e una in BTC?

Stima del 10 gennaio 2022: bitcoin 2265 Kwh a transazione, VISA 0.00148 Kwh a transazione

Qarboz
26-02-2022, 17:43
Stima del 10 gennaio 2022: bitcoin 2265 Kwh a transazione, VISA 0.00148 Kwh a transazione :eek:

Hai una fonte di questi dati?

TorettoMilano
26-02-2022, 18:00
:eek:

Hai una fonte di questi dati?

ho trovato quei dati qui (non so se sia la sua stessa fonte)
https://www.statista.com/statistics/881541/bitcoin-energy-consumption-transaction-comparison-visa/

matsnake86
26-02-2022, 18:20
Allucinante.

Se quel grafico è vero mi chiedo cosa aspettino i governi a rendere illegale l'utlilizzo delle crypto energivore.

Ginopilot
26-02-2022, 19:54
Allucinante.

Se quel grafico è vero mi chiedo cosa aspettino i governi a rendere illegale l'utlilizzo delle crypto energivore.

Perche' ci si fanno soldi speculando, non si e' ancora fatto male nessuno e se ne parla poco.

pengfei
26-02-2022, 21:02
Ci manca solo di pagare il pieno all'auto elettrica in Bitcoin, 80kwh alla macchina e 30 volte tanto di transazione :sofico: Sarebbe come pagare il pieno dell'auto a benzina con 10 barili di petrolio

Informative
27-02-2022, 15:11
Prendendo per buoni questi dati, il punto è sempre quello:

<<Il Kentucky, ad esempio, "concede agevolazioni fiscali per attirare i miner di Bitcoin e salvare le aziende carboniere">>

Ovvero le politiche di amministrazione energetica/ambientali a monte come vado spiegando da un 100 commenti. I miners si adeguano in base a quello che la politica gli rende conveniente, come qualsiasi altra attività umana.
Salvo poi venire usati come capro espiatorio dalla stessa politica per tentare azioni di controllo con tutt'altre motivazioni.

Quindi in soldoni tentano di favorire gli interessi dei produttori inquinanti fottendosene dell'ambiente, e con l'altra mano scaricano la colpa sul mining pow che hanno incentivato verso quelle stesse fonti, cercando di ficcare qualche ban in giro. Due piccioni con una fava: mantenere alti i consensi e il controllo sul sistema finanziario.
Specialmente finchè è pieno di imbecilli che cadono easy in questi argomenti fantoccio.

Ma noto che recentemente la proporzione di gente capace di ragionamenti più sofisticati sta aumentando. O magari è un mio bias cognitivo.

Allucinante.

Se quel grafico è vero mi chiedo cosa aspettino i governi a rendere illegale l'utlilizzo delle crypto energivore.

Mi rimangio l'ultima frase :asd: :asd: :asd:

HackaB321
27-02-2022, 19:19
Chi mi sa quantificare in Wh una transazione di acquisto da carta di credito e una in BTC?

Nessuno, tutti quelli che ti sparano numeri lo fanno a caso.

1)perchè nessuno sa quante sono le tx della rete bitcoin: quelle che avvengono sui layer superiori (Lightning Network) non sono tracciate nemmeno sulla blockchain e non è possibile sapere quante sono.
Si sa quant'è la capacità massima possibile: al momento bitcoin potrebbe processare 25 milioni di transazioni al secondo ossia 90 miliardi l'ora, consumando esattamente quanto consuma adesso.

2)perchè non è possibile sapere quanto consuma una transazione VISA. Le carte di credito sono un sistema di pagamento che non potrebbe esistere senza la rete bancaria sottostante che finalizza questi pagamenti (CHIPS, FedWire o il famoso SWIFT che è sui giornali in questi giorni). Quindi il consumo reale di VISA e Mastercard include il consumo di tutto il sistema bancario, compreso quello che serve a mantenerlo in sicurezza (sistemi di sicurezza, polizia...).

Il mining protegge bitcoin come l'esercito e la marina proteggono il dollaro.

Andrebbero inclusi anche portaerei e carri armati in una comparazione equa dei consumi.

Ginopilot
27-02-2022, 20:08
Prendendo per buoni questi dati, il punto è sempre quello:

<<Il Kentucky, ad esempio, "concede agevolazioni fiscali per attirare i miner di Bitcoin e salvare le aziende carboniere">>

Ovvero le politiche di amministrazione energetica/ambientali a monte come vado spiegando da un 100 commenti. I miners si adeguano in base a quello che la politica gli rende conveniente, come qualsiasi altra attività umana.
Salvo poi venire usati come capro espiatorio dalla stessa politica per tentare azioni di controllo con tutt'altre motivazioni.

Quindi in soldoni tentano di favorire gli interessi dei produttori inquinanti fottendosene dell'ambiente, e con l'altra mano scaricano la colpa sul mining pow che hanno incentivato verso quelle stesse fonti, cercando di ficcare qualche ban in giro. Due piccioni con una fava: mantenere alti i consensi e il controllo sul sistema finanziario.
Specialmente finchè è pieno di imbecilli che cadono easy in questi argomenti fantoccio.

Ma noto che recentemente la proporzione di gente capace di ragionamenti più sofisticati sta aumentando. O magari è un mio bias cognitivo.


E tutto questo per via del Kentucky? :sofico:

Informative
27-02-2022, 20:09
Nessuno, tutti quelli che ti sparano numeri lo fanno a caso.

1)perchè nessuno sa quante sono le tx della rete bitcoin: quelle che avvengono sui layer superiori (Lightning Network) non sono tracciate nemmeno sulla blockchain e non è possibile sapere quante sono.
Si sa quant'è la capacità massima possibile: al momento bitcoin potrebbe processare 25 milioni di transazioni al secondo ossia 90 miliardi l'ora, consumando esattamente quanto consuma adesso.

2)perchè non è possibile sapere quanto consuma una transazione VISA. Le carte di credito sono un sistema di pagamento che non potrebbe esistere senza la rete bancaria sottostante che finalizza questi pagamenti (CHIPS, FedWire o il famoso SWIFT che è sui giornali in questi giorni). Quindi il consumo reale di VISA e Mastercard include il consumo di tutto il sistema bancario, compreso quello che serve a mantenerlo in sicurezza (sistemi di sicurezza, polizia...).

Il mining protegge bitcoin come l'esercito e la marina proteggono il dollaro.

Andrebbero inclusi anche portaerei e carri armati in una comparazione equa dei consumi.

Ci abbiamo già provato centinaia di volte ad accennare questo discorso, stando attenti a non sovraccaricare troppo le menti semplici che pascolano qui, ma sono dell'idea che guardino il commento, notano che non c'è il numerino clickbait a caso tecnicamente insensato e sono più di 4 o 5 parole e passano oltre :asd:

Lascia perdere, scrivi "la risposta è 42" e via :asd:

Informative
27-02-2022, 20:10
E tutto questo per via del Kentucky? :sofico:

Sto chiaramente parlando di un modus operandi ampio e testato. Penso tu lo capisca, ma giusto per stare sicuri.

Ginopilot
27-02-2022, 21:40
Sto chiaramente parlando di un modus operandi ampio e testato. Penso tu lo capisca, ma giusto per stare sicuri.

Hai costruito una teoria su un caso isolato, mi sembrava di essermi spiegato a sufficienza :doh:

SpyroTSK
28-02-2022, 10:45
Stima del 10 gennaio 2022: bitcoin 2265 Kwh a transazione, VISA 0.00148 Kwh a transazione

In realtà, però dovresti anche mettere in conto i consumi energetici di ogni singola moneta che viene prodotta e il consumo energetico (diesel, gas, acqua ecc) delle miniere d'oro, in quanto i miner di cripto fanno anche quello: estrazione di btc oltre ad autenticare la tua transizione.

Informative
28-02-2022, 11:07
Hai costruito una teoria su un caso isolato, mi sembrava di essermi spiegato a sufficienza :doh:

Ti eri spiegato ma ti sbagli.

Ginopilot
28-02-2022, 21:51
Ti eri spiegato ma ti sbagli.

Quindi perche' hai risposto a caz :doh:

Ginopilot
28-02-2022, 21:56
In realtà, però dovresti anche mettere in conto i consumi energetici di ogni singola moneta che viene prodotta e il consumo energetico (diesel, gas, acqua ecc) delle miniere d'oro, in quanto i miner di cripto fanno anche quello: estrazione di btc oltre ad autenticare la tua transizione.

Che c'entra l'oro con la moneta? Al massimo il costo per coniare la moneta.

SpyroTSK
28-02-2022, 23:57
Che c'entra l'oro con la moneta? Al massimo il costo per coniare la moneta.

E su cosa pensi sia basato il valore della moneta?

Ginopilot
01-03-2022, 07:11
E su cosa pensi sia basato il valore della moneta?

Sul valore di mercato, che non dipende dalle riserve auree ma dalla solidita' di un paese. L'oro non c'entra nulla da tempo.

Wrib
01-03-2022, 08:02
Stima del 10 gennaio 2022: bitcoin 2265 Kwh a transazione, VISA 0.00148 Kwh a transazione

Il fatto è che Bitcoin e Visa sono due cose diverse, una transazione Bitcoin e una transazione Visa sono due oggetti completamente diversi.

Una transazione bitcoin significa scrivere qualcosa sulla lavagna più indelebile del mondo, lavagna di libera consultazione. Una transazione nella blockchain Bitcoin può essere usata per aprire/chiudere canali su layer di secondo livello per gli usi più disparati, quindi non corrisponde 'ad una sola transazione finanziaria tipo VISA'. Qui c'è un approfondimento: https://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=47714700&postcount=26

TorettoMilano
01-03-2022, 08:09
Il fatto è che Bitcoin e Visa sono due cose diverse, una transazione Bitcoin e una transazione Visa sono due oggetti completamente diversi.

Una transazione bitcoin significa scrivere qualcosa sulla lavagna più indelebile del mondo, lavagna di libera consultazione. Una transazione nella blockchain Bitcoin può essere usata per aprire/chiudere canali su layer di secondo livello per gli usi più disparati, quindi non corrisponde 'ad una sola transazione finanziaria tipo VISA'. Qui c'è un approfondimento: https://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=47714700&postcount=26

non basta avere dei possibili utilizzi utili per accettare lo scempio attuale delle cryptocurrencies e non parlo solo di spreco energetico

Wrib
01-03-2022, 08:14
Quanto crescerà ancora il consumo energetico di Bitcoin?

Molti sono preoccupati dal fatto che se dovesse continuare a salire il valore di bitcoin, continuerà a salire il consumo energetico delle operazioni di mining.

Ad una prima analisi è vero:

Se il prezzo di Bitcoin aumenta, nuovi miner saranno incentivati ad unirsi al network per provare ad aggiudicarsi i nuovi bitcoin che ogni 10 minuti vengono assegnati al miner che per primo valida il nuovo blocco.

Oggi un singolo Bitcoin viene scambiato nel range 30-50mila $, se il prezzo dovesse passare stabilmente a 80-100mila $, dovremmo aspettarci un raddoppio anche dei miner che competono per accaparrarsi i nuovi bitcoin e quindi un raddoppio dell’energia consumata.

Se il prezzo di bitcoin dovesse raggiungere 1 milione di dollari dovremmo aspettarci un consumo energetico venti volte maggiore, più aumenterà di valore e più richiederà energia. Detta così sembra una cosa mostruosa.

Questo ragionamento però è sbagliato perché non tiene conto di due fattori:


Ogni quattro anni i nuovi bitcoin “coniabili” per ogni nuovo blocco si dimezzano. Erano 50 nel 2009, sono diventati 25 nel 2012, scendendo a 12.5 nel 2016 e sono diventati 6.25 nel 2020. Nel 2024 scenderanno a 3.125 e via dicendo dimezzandosi ogni quattro anni, tendendo a zero sul lungo periodo.
Il prezzo di bitcoin non crescerà per sempre. Nel 2009, al lancio il prezzo era zero, con i primi scambi tra utenti pionieristici ci furuno le prime quotazioni nell’ordine dei centesimi di dollaro. In questi 12 anni la quotazione ha raggiunto, tra vari alti e bassi, i 50mila dollari l’uno. Siamo ancora nella fase di price discovery, il prezzo unitario prima o poi smetterà di salire (sarebbe troppo bello e impossibile che cresca per sempre) e si assesterà in un range in cui non avremo più grandi volatilità di diversi ordini di grandezza (x10, x100..).



Combinando questi due effetti abbiamo che il prezzo di Bitcoin si stabilizzerà (punto 2) e dimezzandosi il numero di nuovi bitcoin ogni quattro anni (punto 1) avremo che anche il valore economico della ricompensa per i miner si dimezzerà ogni quattro anni.

Se tale incentivo a minare si dimezzerà ogni quattro anni il consumo energetico seguirà di conseguenza, caleranno il numero di miner perché avranno minor convenienza a minare.

Questa è la parte di incentivo economico di tipo “speculativo” di chi oggi compra bitcoin sperando che il prezzo finale a cui si assesteranno non sia ancora stato raggiunto.

Ma se i nuovi bitcoin coniati si dimezzano ogni 4 anni di cosa vivranno i miner?
Ovviamente delle fee che gli utenti del network pagano per richiedere ai miner di validare una loro transazione: questa è la parte di incentivo economico che è direttamente correleta ad un utilizzo reale del network.


Man mano che diminiuirà di importanza la parte speculativa (assegnazione nuovi bitcoin ai miner i quali li rivendono subito sul mercato per profitto a persone che li comprano sperando che varranno di più in futuro) resterà predominante soltanto la parte di reale utilizzo (pagamento dei miner tramite le fee delle transazioni incluse in ogni blocco validato).


Finito questo periodo transitorio, quindi il consumo energetico del network sarà funzione diretta del suo utilizzo reale e non come ora guidato prevalentemente da una forte componente speculativa dovuta a questa infatile ma fisiologica fase di price discovery.


Se come i detrattori di bitcoin sostengono, il network non servirà a molto, il consumo finale sarà basso perché pochi utenti vorranno transare e pagheranno poche fee per farlo.


Se invece il network bitcoin sarà effettivamente usato per molte cose, il consumo finale potrà anche essere più o meno alto ma proporzionalmente giustificato da un reale utilizzo.


Avrebbe senso vietare il mining di bitcoin?


Se proprio non si ritenesse accettabile il consumo energetico del mining di bitcoin avrebbe senso vietare in toto il mining di Bitcoin? No, basterebbe limitarlo: bitcoin funzionerebbe comunque.

Un falso mito è che con l’aumentare del valore dei bitcoin e con l’aumentare del suo utilizzo sia necessario avere un aumento della potenza di calcolo spesa nell’algoritmo proof of work del mining di bitcoin.

E’ più corretto dire che con l’aumento del valore dei bitcoin il consumo energetico tende ad aumentare ma non è obbligatorio che aumenti dal punto di vista del funzionamento del network stesso.

Senza interventi esterni tende ad aumentare perché con l’aumento del valore dei bitcoin, un numero maggiore di nuovi soggetti è incentivato ad unirsi al mining per i ricavi in aumento derivanti dalla vendita dei bitcoin ottenuti da esso. Ovviamente oltre a nuovi potenziali minatori che si aggiungono abbiamo anche gli stessi soggetti già presenti che aumentano il numero dei loro computer dispiegati.

Detto questo, tale tendenza potrebbe semplicemente essere limitata a piacere. Per farlo sarebbe sufficiente applicare una tassa extra all’energia elettrica venduta ad industrie dedite al mining.

Gli stati potrebbero fissare una certa quota massima annuale di energia vendibile a questo settore.

Tale energia verrebbe venduta con una tassa extra oppure assegnata con un bando pubblico a chi è disposto a pagare di più tale energia. I ricavi di queste tasse entrerebbero nelle casse degli stati che potrebbero reinvestirli come meglio credono nella causa ecologica.

Questo salverebbe capra e cavoli: non si ucciderebbe il network bitcoin e si limiterebbe il suo consumo energetico in maniera netta e con dei ritorni economici per la collettività.

Molti si chiederanno: ma perché bitcoin può aumentare di valore e di diffusione e allo stesso tempo continuare a funzionare anche senza aumentare la potenza di calcolo dispiegata nel mining?

Tale potenza totale di mining potrebbe anche diminuire e tutto continuerebbe a funzionare lo stesso. La potenza di calcolo totale richiesta non è veramente funzione del valore o della diffusione di bitcoin ma è funzione della difficoltà di mining, un parametro che la rete regola automaticamente.

Il protocollo bitcoin prevede che un nuovo blocco di transazioni venga accodato alla blockchain ogni 10 minuti.

Per validare un blocco di transazioni (semplificando) occorre risolvere un problema matematico. Esso è l’oggetto del contendere nella “gara” tra tutti i minatori del mondo. Il primo che risolve tale problema matematico può accodare il blocco validato alla blockchain e assegnarsi i nuovi bitcoin generati (e quelli allegati come fee delle transazioni inserite nel blocco).

Più minatori ci sono più c’è potenza di calcolo dispiegata e il problema matematico tende ad essere risolto in meno di 10 minuti.

Con un sistema di autoregolazione, la rete, aumenta il coefficiente della difficoltà di questo problema se i blocchi tendono ad essere risolti in meno di 10 minuti in modo da riportare il tempo medio di generazione di un nuovo blocco al valore voluto di 10 minuti esatti. Se i blocchi viceversa tendono ad essere risolti in più di 10 minuti la rete automaticamente abbassa questo coefficiente di difficoltà.

Se il numero di miner calasse, calerebbe anche il coefficiente di difficoltà, e il network continuerebbe a funzionare senza problemi, consumando semplicemente di meno. Questo anche con un aumento di valore di bitcoin.


Ricapitolando, cosa accade normalmente in assenza di tasse particolari sul mining:

Aumenta il valore di bitcoin --> aumenta il numero di soggetti che minano perché diventa più redditizio farlo --> un maggior numero di miner significa ovviamente più energia elettrica richiesta.

Cosa accadrebbe con una mining tax con i miner obbligati per legge a stipulare soltanto contratti elettrici dedicati a questa attività con una tassazione elevata:


Aumenta il valore di bitcoin --> Eventuali nuovi soggetti (o gli stessi soggetti che vorrebbero dispiegare più macchine) dovrebbero soppesare la scelta rispetto ad un prezzo maggiorato dell’energia --> si avrebbe un equilibrio, tale equilibrio verrebbe regolato secondo la sensibilità di ogni stato agendo sull’entità di tale tassazione specifica.

Zappz
01-03-2022, 08:15
Intanto il tuo "scempio" delle crypto sono state l'unico mezzo per far avere finanziamenti e donazioni all'Ucraina in questi giorni di guerra...

TorettoMilano
01-03-2022, 08:17
preferisco barzellette più corte

Wrib
01-03-2022, 08:24
Quanto crescerà ancora il consumo energetico di Bitcoin?

Molti sono preoccupati dal fatto che se dovesse continuare a salire il valore di bitcoin, continuerà a salire il consumo energetico delle operazioni di mining.

Ad una prima analisi è vero:

Se il prezzo di Bitcoin aumenta, nuovi miner saranno incentivati ad unirsi al network per provare ad aggiudicarsi i nuovi bitcoin che ogni 10 minuti vengono assegnati al miner che per primo valida il nuovo blocco.

Oggi un singolo Bitcoin viene scambiato nel range 30-50mila $, se il prezzo dovesse passare stabilmente a 80-100mila $, dovremmo aspettarci un raddoppio anche dei miner che competono per accaparrarsi i nuovi bitcoin e quindi un raddoppio dell’energia consumata.

Se il prezzo di bitcoin dovesse raggiungere 1 milione di dollari dovremmo aspettarci un consumo energetico venti volte maggiore, più aumenterà di valore e più richiederà energia. Detta così sembra una cosa mostruosa.

Questo ragionamento però è sbagliato perché non tiene conto di due fattori:


Ogni quattro anni i nuovi bitcoin “coniabili” per ogni nuovo blocco si dimezzano. Erano 50 nel 2009, sono diventati 25 nel 2012, scendendo a 12.5 nel 2016 e sono diventati 6.25 nel 2020. Nel 2024 scenderanno a 3.125 e via dicendo dimezzandosi ogni quattro anni, tendendo a zero sul lungo periodo.
Il prezzo di bitcoin non crescerà per sempre. Nel 2009, al lancio il prezzo era zero, con i primi scambi tra utenti pionieristici ci furuno le prime quotazioni nell’ordine dei centesimi di dollaro. In questi 12 anni la quotazione ha raggiunto, tra vari alti e bassi, i 50mila dollari l’uno. Siamo ancora nella fase di price discovery, il prezzo unitario prima o poi smetterà di salire (sarebbe troppo bello e impossibile che cresca per sempre) e si assesterà in un range in cui non avremo più grandi volatilità di diversi ordini di grandezza (x10, x100..).



Combinando questi due effetti abbiamo che il prezzo di Bitcoin si stabilizzerà (punto 2) e dimezzandosi il numero di nuovi bitcoin ogni quattro anni (punto 1) avremo che anche il valore economico della ricompensa per i miner si dimezzerà ogni quattro anni.

Se tale incentivo a minare si dimezzerà ogni quattro anni il consumo energetico seguirà di conseguenza, caleranno il numero di miner perché avranno minor convenienza a minare.

Questa è la parte di incentivo economico di tipo “speculativo” di chi oggi compra bitcoin sperando che il prezzo finale a cui si assesteranno non sia ancora stato raggiunto.

Ma se i nuovi bitcoin coniati si dimezzano ogni 4 anni di cosa vivranno i miner?
Ovviamente delle fee che gli utenti del network pagano per richiedere ai miner di validare una loro transazione: questa è la parte di incentivo economico che è direttamente correleta ad un utilizzo reale del network.


Man mano che diminiuirà di importanza la parte speculativa (assegnazione nuovi bitcoin ai miner i quali li rivendono subito sul mercato per profitto a persone che li comprano sperando che varranno di più in futuro) resterà predominante soltanto la parte di reale utilizzo (pagamento dei miner tramite le fee delle transazioni incluse in ogni blocco validato).


Finito questo periodo transitorio, quindi il consumo energetico del network sarà funzione diretta del suo utilizzo reale e non come ora guidato prevalentemente da una forte componente speculativa dovuta a questa infatile ma fisiologica fase di price discovery.


Se come i detrattori di bitcoin sostengono, il network non servirà a molto, il consumo finale sarà basso perché pochi utenti vorranno transare e pagheranno poche fee per farlo.


Se invece il network bitcoin sarà effettivamente usato per molte cose, il consumo finale potrà anche essere più o meno alto ma proporzionalmente giustificato da un reale utilizzo.


Avrebbe senso vietare il mining di bitcoin?


Se proprio non si ritenesse accettabile il consumo energetico del mining di bitcoin avrebbe senso vietare in toto il mining di Bitcoin? No, basterebbe limitarlo: bitcoin funzionerebbe comunque.

Un falso mito è che con l’aumentare del valore dei bitcoin e con l’aumentare del suo utilizzo sia necessario avere un aumento della potenza di calcolo spesa nell’algoritmo proof of work del mining di bitcoin.

E’ più corretto dire che con l’aumento del valore dei bitcoin il consumo energetico tende ad aumentare ma non è obbligatorio che aumenti dal punto di vista del funzionamento del network stesso.

Senza interventi esterni tende ad aumentare perché con l’aumento del valore dei bitcoin, un numero maggiore di nuovi soggetti è incentivato ad unirsi al mining per i ricavi in aumento derivanti dalla vendita dei bitcoin ottenuti da esso. Ovviamente oltre a nuovi potenziali minatori che si aggiungono abbiamo anche gli stessi soggetti già presenti che aumentano il numero dei loro computer dispiegati.

Detto questo, tale tendenza potrebbe semplicemente essere limitata a piacere. Per farlo sarebbe sufficiente applicare una tassa extra all’energia elettrica venduta ad industrie dedite al mining.

Gli stati potrebbero fissare una certa quota massima annuale di energia vendibile a questo settore.

Tale energia verrebbe venduta con una tassa extra oppure assegnata con un bando pubblico a chi è disposto a pagare di più tale energia. I ricavi di queste tasse entrerebbero nelle casse degli stati che potrebbero reinvestirli come meglio credono nella causa ecologica.

Questo salverebbe capra e cavoli: non si ucciderebbe il network bitcoin e si limiterebbe il suo consumo energetico in maniera netta e con dei ritorni economici per la collettività.

Molti si chiederanno: ma perché bitcoin può aumentare di valore e di diffusione e allo stesso tempo continuare a funzionare anche senza aumentare la potenza di calcolo dispiegata nel mining?

Tale potenza totale di mining potrebbe anche diminuire e tutto continuerebbe a funzionare lo stesso. La potenza di calcolo totale richiesta non è veramente funzione del valore o della diffusione di bitcoin ma è funzione della difficoltà di mining, un parametro che la rete regola automaticamente.

Il protocollo bitcoin prevede che un nuovo blocco di transazioni venga accodato alla blockchain ogni 10 minuti.

Per validare un blocco di transazioni (semplificando) occorre risolvere un problema matematico. Esso è l’oggetto del contendere nella “gara” tra tutti i minatori del mondo. Il primo che risolve tale problema matematico può accodare il blocco validato alla blockchain e assegnarsi i nuovi bitcoin generati (e quelli allegati come fee delle transazioni inserite nel blocco).

Più minatori ci sono più c’è potenza di calcolo dispiegata e il problema matematico tende ad essere risolto in meno di 10 minuti.

Con un sistema di autoregolazione, la rete, aumenta il coefficiente della difficoltà di questo problema se i blocchi tendono ad essere risolti in meno di 10 minuti in modo da riportare il tempo medio di generazione di un nuovo blocco al valore voluto di 10 minuti esatti. Se i blocchi viceversa tendono ad essere risolti in più di 10 minuti la rete automaticamente abbassa questo coefficiente di difficoltà.

Se il numero di miner calasse, calerebbe anche il coefficiente di difficoltà, e il network continuerebbe a funzionare senza problemi, consumando semplicemente di meno. Questo anche con un aumento di valore di bitcoin.


Ricapitolando, cosa accade normalmente in assenza di tasse particolari sul mining:

Aumenta il valore di bitcoin --> aumenta il numero di soggetti che minano perché diventa più redditizio farlo --> un maggior numero di miner significa ovviamente più energia elettrica richiesta.

Cosa accadrebbe con una mining tax con i miner obbligati per legge a stipulare soltanto contratti elettrici dedicati a questa attività con una tassazione elevata:


Aumenta il valore di bitcoin --> Eventuali nuovi soggetti (o gli stessi soggetti che vorrebbero dispiegare più macchine) dovrebbero soppesare la scelta rispetto ad un prezzo maggiorato dell’energia --> si avrebbe un equilibrio, tale equilibrio verrebbe regolato secondo la sensibilità di ogni stato agendo sull’entità di tale tassazione specifica.

Mi autoquoto per una aggiunta, il titolo della news è :

Bitcoin ancora più inquinante dopo il ban al mining della Cina, lo dice uno studio

Non sarebbe stato meglio per la Cina limitare il settore tassandolo invece di vietarlo e lasciarlo spostarsi in paesi meno attenti all'ambiente? Avrebbero potuto definire un nuovo settore industriale, quello del mining di bitcoin, con una tassazione elevata e destinare gli introiti di tale tassazione alla causa ecologica. Ogni stato potrebbe dire: possiamo vendervi ogni anno al max tot energia elettrica per il mining, e la vendiamo al miglior offerente tramite bandi pubblici..

TorettoMilano
01-03-2022, 08:28
questi "nuovi" profili del 2022 sono particolarmente logorroici, non benissimo

Wrib
01-03-2022, 08:47
questi "nuovi" profili del 2022 sono particolarmente logorroici, non benissimo

Ti rendi conto che la butti sempre in caciara e non entri mai nel merito di nessuna osservazione?

Mi sono iscritto di recente stufo di leggere una sfilza di commenti poco informati, supponenti e non aperti al dialogo sull'argomento. C'è un populismo anti bitcoin incredibile nei commenti di persone che conscono l'argomento di sfuggita..Non sono qui per dirti di comprare bitcoin, ma di tollerarne l'esistenza..

La cosa che più mi ha fatto arrabbiare di questo forum sono i videogiocatori che vorrebbero vietare le cryptovalute perchè entrano in libera concorrezza con l'acquisto delle loro schede video tanto amate.

Io non sono molto giovane, da bambino/ragazzino ricordo che noi videogiocatori venivamo visti come degli alienati/sfigati e i videogiochi erano spesso demonizzati.

La persona media sentenziava di pancia contro i videogiochi, con lo stesso tono di attacco superficiale e 'populista' con cui oggi vengono attaccati i bitcoin.

La cosa assurda è che in un forum pieno di videogiocatori, gli ex stigmatizzati, si trovi così poca tolleranza verso la passione di qualcun'altro!

Quello che inoltre non capisco è perchè ci siano divertimenti di serie A e di serie B.

A parte mangiare, vestirsi, dormire, curarsi e riprodursi cosa c'è di non superfluo?

Tralasciando gli aspetti utili di bitcoin e concentrandosi solo sul divertimento, perchè noi non ci possiamo divertire a fare trading di bitcoin (che per essere generati richiedono mining) mentre voi potete divertirvi con i videogiochi?

Tutti siamo il "divertimento inutile" agli occhi di qualcun'altro, molti fuori da questo forum considerano i videogiochi una perdita di tempo, se iniziamo a vietare le cose non essenziali "che non ci stanno simpatiche" prima o poi quelli nel mirino potremmo essere noi..si creerebbe un precedente. E questo vale anche per passatempi non tecnologici, c'è sempre qualcuno che considera il passatempo degli altri una scocciatura..

HackaB321
01-03-2022, 09:06
E su cosa pensi sia basato il valore della moneta?

e' vero che il mining serve sia a proteggere che a creare btc ma non sono d'accordo che il valore di dollari o euro dipenda dalle riserve auree.

Dipende dalla potenza economica e militare della Nazione che li stampa e dalla sua stabilità, oltre che dalla capacità della Banca Centrale di manipolarne il valore verso l'alto o verso il basso a seconda della convenienza politica del momento.

"Minare" dollari o euro non consuma nulla: basta premere un pulsante e ne puoi creare qualche fantamiliardo.

Per loro stessa ammissione :D
https://www.youtube.com/watch?v=lK_rYS8L3kI

Ginopilot
01-03-2022, 09:20
Intanto il tuo "scempio" delle crypto sono state l'unico mezzo per far avere finanziamenti e donazioni all'Ucraina in questi giorni di guerra...

Forse invece sono proprio il mezzo cui si sta rivolgendo mosca in previsione di limitazioni sempre piu' pesanti. I bitcoin se li sbattono sui denti gli ucraini, anzi, manco possono farlo.

Ginopilot
01-03-2022, 09:21
e' vero che il mining serve sia a proteggere che a creare btc ma non sono d'accordo che il valore di dollari o euro dipenda dalle riserve auree.

Dipende dalla potenza economica e militare della Nazione che li stampa e dalla sua stabilità, oltre che dalla capacità della Banca Centrale di manipolarne il valore verso l'alto o verso il basso a seconda della convenienza politica del momento.

"Minare" dollari o euro non consuma nulla: basta premere un pulsante e ne puoi creare qualche fantamiliardo.


Esatto, un vantaggio enorme rispetto a sta roba inutile.

Ginopilot
01-03-2022, 09:23
Quanto crescerà ancora il consumo energetico di Bitcoin?

Molti sono preoccupati dal fatto che se dovesse continuare a salire il valore di bitcoin, continuerà a salire il consumo energetico delle operazioni di mining.

Ad una prima analisi è vero:

Se il prezzo di Bitcoin aumenta, nuovi miner saranno incentivati ad unirsi al network per provare ad aggiudicarsi i nuovi bitcoin che ogni 10 minuti vengono assegnati al miner che per primo valida il nuovo blocco.

Oggi un singolo Bitcoin viene scambiato nel range 30-50mila $, se il prezzo dovesse passare stabilmente a 80-100mila $, dovremmo aspettarci un raddoppio anche dei miner che competono per accaparrarsi i nuovi bitcoin e quindi un raddoppio dell’energia consumata.

Se il prezzo di bitcoin dovesse raggiungere 1 milione di dollari dovremmo aspettarci un consumo energetico venti volte maggiore, più aumenterà di valore e più richiederà energia. Detta così sembra una cosa mostruosa.

Questo ragionamento però è sbagliato perché non tiene conto di due fattori:


Ogni quattro anni i nuovi bitcoin “coniabili” per ogni nuovo blocco si dimezzano. Erano 50 nel 2009, sono diventati 25 nel 2012, scendendo a 12.5 nel 2016 e sono diventati 6.25 nel 2020. Nel 2024 scenderanno a 3.125 e via dicendo dimezzandosi ogni quattro anni, tendendo a zero sul lungo periodo.
Il prezzo di bitcoin non crescerà per sempre. Nel 2009, al lancio il prezzo era zero, con i primi scambi tra utenti pionieristici ci furuno le prime quotazioni nell’ordine dei centesimi di dollaro. In questi 12 anni la quotazione ha raggiunto, tra vari alti e bassi, i 50mila dollari l’uno. Siamo ancora nella fase di price discovery, il prezzo unitario prima o poi smetterà di salire (sarebbe troppo bello e impossibile che cresca per sempre) e si assesterà in un range in cui non avremo più grandi volatilità di diversi ordini di grandezza (x10, x100..).



Combinando questi due effetti abbiamo che il prezzo di Bitcoin si stabilizzerà (punto 2) e dimezzandosi il numero di nuovi bitcoin ogni quattro anni (punto 1) avremo che anche il valore economico della ricompensa per i miner si dimezzerà ogni quattro anni.

Se tale incentivo a minare si dimezzerà ogni quattro anni il consumo energetico seguirà di conseguenza, caleranno il numero di miner perché avranno minor convenienza a minare.

Questa è la parte di incentivo economico di tipo “speculativo” di chi oggi compra bitcoin sperando che il prezzo finale a cui si assesteranno non sia ancora stato raggiunto.

Ma se i nuovi bitcoin coniati si dimezzano ogni 4 anni di cosa vivranno i miner?
Ovviamente delle fee che gli utenti del network pagano per richiedere ai miner di validare una loro transazione: questa è la parte di incentivo economico che è direttamente correleta ad un utilizzo reale del network.


Man mano che diminiuirà di importanza la parte speculativa (assegnazione nuovi bitcoin ai miner i quali li rivendono subito sul mercato per profitto a persone che li comprano sperando che varranno di più in futuro) resterà predominante soltanto la parte di reale utilizzo (pagamento dei miner tramite le fee delle transazioni incluse in ogni blocco validato).


Finito questo periodo transitorio, quindi il consumo energetico del network sarà funzione diretta del suo utilizzo reale e non come ora guidato prevalentemente da una forte componente speculativa dovuta a questa infatile ma fisiologica fase di price discovery.


Se come i detrattori di bitcoin sostengono, il network non servirà a molto, il consumo finale sarà basso perché pochi utenti vorranno transare e pagheranno poche fee per farlo.


Se invece il network bitcoin sarà effettivamente usato per molte cose, il consumo finale potrà anche essere più o meno alto ma proporzionalmente giustificato da un reale utilizzo.


Avrebbe senso vietare il mining di bitcoin?


Se proprio non si ritenesse accettabile il consumo energetico del mining di bitcoin avrebbe senso vietare in toto il mining di Bitcoin? No, basterebbe limitarlo: bitcoin funzionerebbe comunque.

Un falso mito è che con l’aumentare del valore dei bitcoin e con l’aumentare del suo utilizzo sia necessario avere un aumento della potenza di calcolo spesa nell’algoritmo proof of work del mining di bitcoin.

E’ più corretto dire che con l’aumento del valore dei bitcoin il consumo energetico tende ad aumentare ma non è obbligatorio che aumenti dal punto di vista del funzionamento del network stesso.

Senza interventi esterni tende ad aumentare perché con l’aumento del valore dei bitcoin, un numero maggiore di nuovi soggetti è incentivato ad unirsi al mining per i ricavi in aumento derivanti dalla vendita dei bitcoin ottenuti da esso. Ovviamente oltre a nuovi potenziali minatori che si aggiungono abbiamo anche gli stessi soggetti già presenti che aumentano il numero dei loro computer dispiegati.

Detto questo, tale tendenza potrebbe semplicemente essere limitata a piacere. Per farlo sarebbe sufficiente applicare una tassa extra all’energia elettrica venduta ad industrie dedite al mining.

Gli stati potrebbero fissare una certa quota massima annuale di energia vendibile a questo settore.

Tale energia verrebbe venduta con una tassa extra oppure assegnata con un bando pubblico a chi è disposto a pagare di più tale energia. I ricavi di queste tasse entrerebbero nelle casse degli stati che potrebbero reinvestirli come meglio credono nella causa ecologica.

Questo salverebbe capra e cavoli: non si ucciderebbe il network bitcoin e si limiterebbe il suo consumo energetico in maniera netta e con dei ritorni economici per la collettività.

Molti si chiederanno: ma perché bitcoin può aumentare di valore e di diffusione e allo stesso tempo continuare a funzionare anche senza aumentare la potenza di calcolo dispiegata nel mining?

Tale potenza totale di mining potrebbe anche diminuire e tutto continuerebbe a funzionare lo stesso. La potenza di calcolo totale richiesta non è veramente funzione del valore o della diffusione di bitcoin ma è funzione della difficoltà di mining, un parametro che la rete regola automaticamente.

Il protocollo bitcoin prevede che un nuovo blocco di transazioni venga accodato alla blockchain ogni 10 minuti.

Per validare un blocco di transazioni (semplificando) occorre risolvere un problema matematico. Esso è l’oggetto del contendere nella “gara” tra tutti i minatori del mondo. Il primo che risolve tale problema matematico può accodare il blocco validato alla blockchain e assegnarsi i nuovi bitcoin generati (e quelli allegati come fee delle transazioni inserite nel blocco).

Più minatori ci sono più c’è potenza di calcolo dispiegata e il problema matematico tende ad essere risolto in meno di 10 minuti.

Con un sistema di autoregolazione, la rete, aumenta il coefficiente della difficoltà di questo problema se i blocchi tendono ad essere risolti in meno di 10 minuti in modo da riportare il tempo medio di generazione di un nuovo blocco al valore voluto di 10 minuti esatti. Se i blocchi viceversa tendono ad essere risolti in più di 10 minuti la rete automaticamente abbassa questo coefficiente di difficoltà.

Se il numero di miner calasse, calerebbe anche il coefficiente di difficoltà, e il network continuerebbe a funzionare senza problemi, consumando semplicemente di meno. Questo anche con un aumento di valore di bitcoin.


Ricapitolando, cosa accade normalmente in assenza di tasse particolari sul mining:

Aumenta il valore di bitcoin --> aumenta il numero di soggetti che minano perché diventa più redditizio farlo --> un maggior numero di miner significa ovviamente più energia elettrica richiesta.

Cosa accadrebbe con una mining tax con i miner obbligati per legge a stipulare soltanto contratti elettrici dedicati a questa attività con una tassazione elevata:


Aumenta il valore di bitcoin --> Eventuali nuovi soggetti (o gli stessi soggetti che vorrebbero dispiegare più macchine) dovrebbero soppesare la scelta rispetto ad un prezzo maggiorato dell’energia --> si avrebbe un equilibrio, tale equilibrio verrebbe regolato secondo la sensibilità di ogni stato agendo sull’entità di tale tassazione specifica.

Ma voi criptofili sta roba ve la scrivete e ve la organizzate in forma di faq da soli di proposito? O e' il copia incolla da qualche sito di exchange?

TorettoMilano
01-03-2022, 09:24
Ti rendi conto che la butti sempre in caciara e non entri mai nel merito di nessuna osservazione?

Mi sono iscritto di recente stufo di leggere una sfilza di commenti poco informati, supponenti e non aperti al dialogo sull'argomento. C'è un populismo anti bitcoin incredibile nei commenti di persone che conscono l'argomento di sfuggita..Non sono qui per dirti di comprare bitcoin, ma di tollerarne l'esistenza..

La cosa che più mi ha fatto arrabbiare di questo forum sono i videogiocatori che vorrebbero vietare le cryptovalute perchè entrano in libera concorrezza con l'acquisto delle loro schede video tanto amate.

Io non sono molto giovane, da bambino/ragazzino ricordo che noi videogiocatori venivamo visti come degli alienati/sfigati e i videogiochi erano spesso demonizzati.

La persona media sentenziava di pancia contro i videogiochi, con lo stesso tono di attacco superficiale e 'populista' con cui oggi vengono attaccati i bitcoin.

La cosa assurda è che in un forum pieno di videogiocatori, gli ex stigmatizzati, si trovi così poca tolleranza verso la passione di qualcun'altro!

Quello che inoltre non capisco è perchè ci siano divertimenti di serie A e di serie B.

A parte mangiare, vestirsi, dormire, curarsi e riprodursi cosa c'è di non superfluo?

Tralasciando gli aspetti utili di bitcoin e concentrandosi solo sul divertimento, perchè noi non ci possiamo divertire a fare trading di bitcoin (che per essere generati richiedono mining) mentre voi potete divertirvi con i videogiochi?

Tutti siamo il "divertimento inutile" agli occhi di qualcun'altro, molti fuori da questo forum considerano i videogiochi una perdita di tempo, se iniziamo a vietare le cose non essenziali "che non ci stanno simpatiche" prima o poi quelli nel mirino potremmo essere noi..si creerebbe un precedente. E questo vale anche per passatempi non tecnologici, c'è sempre qualcuno che considera il passatempo degli altri una scocciatura..

non videogioco col pc e ho un wallet di bitcoin da forse più di te

Wrib
01-03-2022, 09:33
Ma voi criptofili sta roba ve la scrivete e ve la organizzate in forma di faq da soli di proposito? O e' il copia incolla da qualche sito di exchange?

Posso parlare per me: sono cose scritte da me. Dato che gli argomenti si ripetono ciclicamente sempre uguali ormai vado a ripescarmi i miei primi messaggi sul forum e faccio copia incolla perchè mi sono rotto di riscrivere le stesse cose.

Comunqe "sta roba" è frutto dello studio dell'argomento, sto portando delle argomentazioni tecniche su un forum tecnologico, e trovo solo risposte sarcastiche e battute.

Zappz
01-03-2022, 09:33
Forse invece sono proprio il mezzo cui si sta rivolgendo mosca in previsione di limitazioni sempre piu' pesanti. I bitcoin se li sbattono sui denti gli ucraini, anzi, manco possono farlo.

I forse contano poco, ieri sono arrivate donazioni per 20 milioni di dollari al governo ucraino tramite bitcoin.

andy45
01-03-2022, 09:34
Mi autoquoto per una aggiunta, il titolo della news è :

Bitcoin ancora più inquinante dopo il ban al mining della Cina, lo dice uno studio

Non sarebbe stato meglio per la Cina limitare il settore tassandolo invece di vietarlo e lasciarlo spostarsi in paesi meno attenti all'ambiente? Avrebbero potuto definire un nuovo settore industriale, quello del mining di bitcoin, con una tassazione elevata e destinare gli introiti di tale tassazione alla causa ecologica. Ogni stato potrebbe dire: possiamo vendervi ogni anno al max tot energia elettrica per il mining, e la vendiamo al miglior offerente tramite bandi pubblici..

Molte farm la rubano la corrente, anche perché con i prezzi dell'energia di oggi non è facile guadagnarci qualcosa...e comunque in Cina se l'hanno vietato è perché i consumi energetici stavano andando alle stelle e non riuscivano più a stare dietro alla domanda sempre crescente di energia, quindi hanno dato semplicemente priorità all'industria vera e alle case delle persone.

Wrib
01-03-2022, 09:39
Forse invece sono proprio il mezzo cui si sta rivolgendo mosca in previsione di limitazioni sempre piu' pesanti. I bitcoin se li sbattono sui denti gli ucraini, anzi, manco possono farlo.

Bene, entriamo nel merito di questa osservazione.

1. Bitcoin donati alla Russia. Come farà la Russia a convertirli in valute straniere per importare beni esteri aggirando le sanzioni? Farà mooolta fatica dato che i principali exchanger hanno già ricevuto la notifica di sospendere attività di account legati alla Russia. Dovrà trovare qualcuno che venda beni direttamente in bitcoin, per ora difficile..inoltre anche inviare beni in Russia diventa difficile con i controlli che sicuramente ci saranno..

2. Bitcoin donati all'Ucraina. L'Ucraina riesce ad usarli tranquillamente perchè la comunità internazionale non sta bloccando gli account ucraini presso i principali excnahger mondiali.

Quando sono invece validi i Bitcoin per finanziare il dissenso (pacifico)? Immaginate un blogger di uno stato dittatoriale, prendiamo proprio in questo caso un singolo dissidente Russo. Può aprire un sito/blog di denuncia di quello che succede nella sua nazione usando il deep web, può accettare donazioni per finaziare il blog con bitcoin e pagare il fornitore dello spazio web con bitcoin. Anche banalmente wilileaks, quando gli vennero bloccati gli account VISA, Paypal, ecc continuo a sopravvivere tramite donazioni Bitcoin.

Wrib
01-03-2022, 09:43
Molte farm la rubano la corrente, anche perché con i prezzi dell'energia di oggi non è facile guadagnarci qualcosa...e comunque in Cina se l'hanno vietato è perché i consumi energetici stavano andando alle stelle e non riuscivano più a stare dietro alla domanda sempre crescente di energia, quindi hanno dato semplicemente priorità all'industria vera e alle case delle persone.

Ma questo è reato di furto di corrente, perchè dovrebbe esere reato usare della corrente acquistata regolarmente per fare mining?

Potevano regolamentare il settore e incassare tasse dagli onesti, continuando a perseguire i ladri di corrente ma hanno perso gli onesti e ora in Cina sono rimasti solo i miner abusivi. (si stima che ancora il 20% del mining mondiale arrivi dalla Cina).

omerook
01-03-2022, 09:52
Bene, entriamo nel merito di questa osservazione.



2. Bitcoin donati all'Ucraina. L'Ucraina riesce ad usarli tranquillamente perchè la comunità internazionale non sta bloccando gli account ucraini presso i principali excnahger mondiali.



ho il sospetto che distinguere la provenienza degli account non sia semplice come la descrivi.

andy45
01-03-2022, 09:59
Ma questo è reato di furto di corrente, perchè dovrebbe esere reato usare della corrente acquistata regolarmente per fare mining?

Potevano regolamentare il settore e incassare tasse dagli onesti, continuando a perseguire i ladri di corrente ma hanno perso gli onesti e ora in Cina sono rimasti solo i miner abusivi. (si stima che ancora il 20% del mining mondiale arrivi dalla Cina).

Se il problema è la produzione energetica tassare e regolamentare il mining non serve a nulla, a meno di dare pesanti limitazioni che sarebbero molto simili al divieto che hanno poi realmente fatto...che poi ci siano farm abusive non ci puoi fare niente, puoi solo cercarle e smantellarle, anche qui in Italia ci sono, così come ci sono i furboni che fanno mining con i pc aziendali.

Wrib
01-03-2022, 10:08
Se il problema è la produzione energetica tassare e regolamentare il mining non serve a nulla, a meno di dare pesanti limitazioni che sarebbero molto simili al divieto che hanno poi realmente fatto...che poi ci siano farm abusive non ci puoi fare niente, puoi solo cercarle e smantellarle, anche qui in Italia ci sono, così come ci sono i furboni che fanno mining con i pc aziendali.

Invece no!

E' proprio questo il punto che sto cercando di spiegare in tutte queste discussioni simili.

Se ogni stato allocasse una quantità massima di energia elettrica vendibile al settore, per quanto questa quantità possa essere piccola e per quanto possa essere molto tassata, bitcoin continuerà lo stesso a funzionare perchè l'algoritmo Proof Of Work regolerà al ribasso il coefficiente di difficoltà del mining..

Ho spiegato dettagliatamente questo concetto nel "pippozzo" nelle pagine precedenti.

Vientando il mining invece si ucciderebbe bitcoin perchè avrebbe zero energia elettrica e qundi zero mining power, quando bitcoin chiede solo una quantità che sia superiore a zero, decidano gli stati di quanto superiore, ma perchè vietarlo ??? (per lo meno ufficialmente, si creerebbe probabilmente soltanto un certo residuo mining abusivo, si perderebbero le tasse del settor e si dovrebbe continuare a dare la caccia agli abusivi come insegna la Cina)

HackaB321
01-03-2022, 10:17
Esatto, un vantaggio enorme rispetto a sta roba inutile.

sicuro, basta vivere sperando che chi preme quel pulsante non commetta errori.
Non fa per me, ma se a voi piace godetevi i fogli di carta stampati a piacimento.

SpyroTSK
01-03-2022, 10:25
Sul valore di mercato, che non dipende dalle riserve auree ma dalla solidita' di un paese. L'oro non c'entra nulla da tempo.

e' vero che il mining serve sia a proteggere che a creare btc ma non sono d'accordo che il valore di dollari o euro dipenda dalle riserve auree.

Dipende dalla potenza economica e militare della Nazione che li stampa e dalla sua stabilità, oltre che dalla capacità della Banca Centrale di manipolarne il valore verso l'alto o verso il basso a seconda della convenienza politica del momento.

"Minare" dollari o euro non consuma nulla: basta premere un pulsante e ne puoi creare qualche fantamiliardo.

Per loro stessa ammissione :D
https://www.youtube.com/watch?v=lK_rYS8L3kI
https://www.ecb.europa.eu/pub/annual/annual-accounts/html/ecb.annualaccounts2021~5130ce3be2.it.html#toc5
https://www.ecb.europa.eu/ecb/tasks/reserves/html/index.it.html
Certo, Certo l'oro non c'entra più nulla :asd:


Quantità di oro nel Dicembre 2021: 346.349 milioni di Once
https://www.ecb.europa.eu/stats/balance_of_payments_and_external/international_reserves/templates/html/202112eur.it.html
Quantità di oro nel Gennaio 2022: 346.364 milioni di Once
https://www.ecb.europa.eu/stats/balance_of_payments_and_external/international_reserves/templates/html/201412ecb.it.html

SpyroTSK
01-03-2022, 10:38
doppio

andy45
01-03-2022, 12:38
Invece no!

E' proprio questo il punto che sto cercando di spiegare in tutte queste discussioni simili.

Se ogni stato allocasse una quantità massima di energia elettrica vendibile al settore, per quanto questa quantità possa essere piccola e per quanto possa essere molto tassata, bitcoin continuerà lo stesso a funzionare perchè l'algoritmo Proof Of Work regolerà al ribasso il coefficiente di difficoltà del mining..

Ho spiegato dettagliatamente questo concetto nel "pippozzo" nelle pagine precedenti.

Vientando il mining invece si ucciderebbe bitcoin perchè avrebbe zero energia elettrica e qundi zero mining power, quando bitcoin chiede solo una quantità che sia superiore a zero, decidano gli stati di quanto superiore, ma perchè vietarlo ??? (per lo meno ufficialmente, si creerebbe probabilmente soltanto un certo residuo mining abusivo, si perderebbero le tasse del settor e si dovrebbe continuare a dare la caccia agli abusivi come insegna la Cina)

Semplicemente perché non puoi controllarlo, dando quote energetiche spingeresti solo alla creazione di farm illegali, in modo da aggirarle, se una cosa non la puoi controllare la vieti e dai la caccia agli abusivi.

Informative
01-03-2022, 13:40
Molte farm la rubano la corrente, anche perché con i prezzi dell'energia di oggi non è facile guadagnarci qualcosa...e comunque in Cina se l'hanno vietato è perché i consumi energetici stavano andando alle stelle e non riuscivano più a stare dietro alla domanda sempre crescente di energia, quindi hanno dato semplicemente priorità all'industria vera e alle case delle persone.

Se vabeh le favole :asd:
La Cina l'ha vietato per questioni di controllo dei capitali. Con successo solo parziale peraltro.
La Cina era proprio uno di quei posti dove il mining aveva una delle più alte percentuali di fonti green, dato che costruivano a ridosso delle centrali idroelettriche per sfruttare il curtailment e avere l'energia quasi gratis.

Informative
01-03-2022, 13:45
Stima del 10 gennaio 2022: bitcoin 2265 Kwh a transazione, VISA 0.00148 Kwh a transazione

Noooooooneeeeeee :asd: a studiare su

Ginopilot
01-03-2022, 14:06
Posso parlare per me: sono cose scritte da me. Dato che gli argomenti si ripetono ciclicamente sempre uguali ormai vado a ripescarmi i miei primi messaggi sul forum e faccio copia incolla perchè mi sono rotto di riscrivere le stesse cose.

Comunqe "sta roba" è frutto dello studio dell'argomento, sto portando delle argomentazioni tecniche su un forum tecnologico, e trovo solo risposte sarcastiche e battute.

Se copincolli ogni volta quel papiro, nessuno lo leggera' mai. E' un forum, non un corso motivazionale.

Ginopilot
01-03-2022, 14:07
I forse contano poco, ieri sono arrivate donazioni per 20 milioni di dollari al governo ucraino tramite bitcoin.

E che ci fanno? pagano i riscatti dei ransomware russi? :sofico:

Ginopilot
01-03-2022, 14:15
Bene, entriamo nel merito di questa osservazione.

1. Bitcoin donati alla Russia. Come farà la Russia a convertirli in valute straniere per importare beni esteri aggirando le sanzioni? Farà mooolta fatica dato che i principali exchanger hanno già ricevuto la notifica di sospendere attività di account legati alla Russia. Dovrà trovare qualcuno che venda beni direttamente in bitcoin, per ora difficile..inoltre anche inviare beni in Russia diventa difficile con i controlli che sicuramente ci saranno..


Mi sa che non hai capito cosa intendessi.


2. Bitcoin donati all'Ucraina. L'Ucraina riesce ad usarli tranquillamente perchè la comunità internazionale non sta bloccando gli account ucraini presso i principali excnahger mondiali.


Per comprare armi e rifornimenti sul darkweb? :sofico:


Quando sono invece validi i Bitcoin per finanziare il dissenso (pacifico)? Immaginate un blogger di uno stato dittatoriale, prendiamo proprio in questo caso un singolo dissidente Russo. Può aprire un sito/blog di denuncia di quello che succede nella sua nazione usando il deep web, può accettare donazioni per finaziare il blog con bitcoin e pagare il fornitore dello spazio web con bitcoin. Anche banalmente wilileaks, quando gli vennero bloccati gli account VISA, Paypal, ecc continuo a sopravvivere tramite donazioni Bitcoin.

Tutto bellissimo. Ma vale anche per i terroristi.

Zappz
01-03-2022, 14:52
E che ci fanno? pagano i riscatti dei ransomware russi? :sofico:

Non è molto bello scherzare delle persone mentre vengono bombardate...

Ginopilot
01-03-2022, 14:58
Non è molto bello scherzare delle persone mentre vengono bombardate...

Ma smettila di scrivere sciocchezze.

Informative
02-03-2022, 18:40
Tutto bellissimo. Ma vale anche per i terroristi.

Che prima di bitcoin non esistevano come ben sappiamo :asd:
Da questo punto di vista bitcoin cambia ben poco (i metodi di finanziamento al terrorismo restano di gran lunga nel tradizionale) ma in compenso può aiutare a mitigare quegli altri problemi che ti ha elencato.

MikTaeTrioR
02-03-2022, 19:54
E che ci fanno? pagano i riscatti dei ransomware russi? :sofico:

Un ucraino ha dichiarato che le crypto gli hanno letteralmente salvato la vita...

A ginopinolandia, dove volpi ed uve mature mai si incontrano, questa persona non potrebbe dire lo stesso....

E capisco che al peggio non vi è limite ma a un certo punto tacere sarebbe scelta molto saggia.

Ginopilot
03-03-2022, 10:55
Che prima di bitcoin non esistevano come ben sappiamo :asd:
Da questo punto di vista bitcoin cambia ben poco (i metodi di finanziamento al terrorismo restano di gran lunga nel tradizionale) ma in compenso può aiutare a mitigare quegli altri problemi che ti ha elencato.

Neanche le donazioni esistevano :sofico:

Ginopilot
03-03-2022, 10:56
Un ucraino ha dichiarato che le crypto gli hanno letteralmente salvato la vita...

A ginopinolandia, dove volpi ed uve mature mai si incontrano, questa persona non potrebbe dire lo stesso....

E capisco che al peggio non vi è limite ma a un certo punto tacere sarebbe scelta molto saggia.

Ah, lo ha dichiarato UN ucraino. Ottimo :doh:

MikTaeTrioR
03-03-2022, 11:05
Ah, lo ha dichiarato UN ucraino. Ottimo :doh:

ovviamente non mi sarei aspettato risposta meno ottusa..

ma caro gino, pur spegnendo il cervello al fine di ignorare ogni elementare nozione di statistica che pare tu non conosca e neppure riesca ad intuire rimango dell'indea che anche fosse veramente solo un singolo ucraino anche un nocoiner convinto come te dovrebbe essere contento per lui e per ciò che lo ha reso possibile...

ma mi rendo conto di chiedere una cosa troppo ragionevole.... :asd:

Informative
13-03-2022, 00:56
Aggiungo, per gli ignoranti del costo per transazione vs visa che ancora imperversano:

https://www.coindesk.com/markets/2021/02/08/what-bloomberg-gets-wrong-about-bitcoins-climate-footprint/