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View Full Version : Neuralink, ex dipendenti accusano: ''Si lavora nella paura con obiettivi troppo ambiziosi"


Redazione di Hardware Upg
31-01-2022, 17:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/neuralink-ex-dipendenti-accusano-si-lavora-nella-paura-con-obiettivi-troppo-ambiziosi_104422.html

Sei ex-dipendenti di Neuralink rivelano un ambiente eccessivamente stressante all'interno della start-up di Elon Musk. Scadenze non realisticamente rispettabili, obiettivi troppo ambiziosi e un generale clima di paura

Click sul link per visualizzare la notizia.

acerbo
31-01-2022, 17:09
Beh mi sembra in linea con lo stile di Bezos, d'altra parte se vuoi ambire a certi traguardi non devi guardare in faccia nessuno e devi chiedere sempre di piu' ai tuoi dipendenti.

dado1979
31-01-2022, 17:36
Il genio che deve salvare il mondo eh?!?!
E' una persona brillante (come negarlo) che ha come unico scopo fare più soldi possibili... queste persone sono dei cancri non dei salvatori.

homero
31-01-2022, 17:49
La ricerca prescinde dal tempo, spesso passi da gigante si percorrono in breve tempo altre volte in tempi lunghissimi il raggiungimento dei risultati sotto pressione spesso porta ad errori difficilmente sanabili almeno in tempi brevi, Musk ha sempre basato il suo successo su tecnologie e strutture consolidate con la ricerca lenta e meticolosa...fatta da altri.....

Axios2006
31-01-2022, 18:19
I dipendenti hanno poi raccontato come Musk abbia promosso una cultura del lavoro tossica e particolarmente pesante, ponendo con insistenza scadenze non realisticamente rispettabili e per obiettivi eccessivamente ambiziosi. In generale, raccontano gli ex-dipendenti, si viveva una generale preoccupazione di innervosire Musk se le sue aspettative non fossero state soddisfatte.

Eh... i dipendenti avevano una pistola puntata o glielo aveva prescritto il medico di lavorare da Musk?

La vita e' una sola.. Al proprio arbitrio decidere se vivere nella paura. Certi "geni" se si smette di adorarli e di genuflettersi a loro, magari si ridimensionano.

Se poi la gente si fa calpestare dignita' e diritti solo perche' lo chiede Musk, be' contenti loro...

xarz3
31-01-2022, 18:20
Affascinante vedere come nel business chi comanda è come un neonato che vuole il giocattolo e chi esegue è come i genitori che cercando di ridimensionare le aspettative

Darkon
31-01-2022, 18:24
Sono i soliti discorsi di chi cede...

Ci sono decine di colleghi che si sono dimessi perchè "eh ma la pressione commerciale è troppa"... se stai a sentire quelli allora sembra che anche io lavori per Bezos poi guardi meglio e scopri che ho circa 15.000 colleghi che fanno quello che devono fare e sono arrivati tranquillamente alla pensione.

Semplicemente c'è chi ha carattere e chi invece vorrebbe prendere lo stipendio e non fare una mazza.

gpat
31-01-2022, 19:58
Per chi conosce bene la storia di Apple, Jobs da giovane aveva le stesse criticità verso i suoi dipendenti, ed è riuscito a maturare soltanto dopo essere stato licenziato da Sculley

xarz3
31-01-2022, 20:08
Sono i soliti discorsi di chi cede...

Ci sono decine di colleghi che si sono dimessi perchè "eh ma la pressione commerciale è troppa"... se stai a sentire quelli allora sembra che anche io lavori per Bezos poi guardi meglio e scopri che ho circa 15.000 colleghi che fanno quello che devono fare e sono arrivati tranquillamente alla pensione.

Semplicemente c'è chi ha carattere e chi invece vorrebbe prendere lo stipendio e non fare una mazza.

Si vede che non hai mai lavorato in prima persona in questi ambienti

cronos1990
01-02-2022, 06:31
Il genio che deve salvare il mondo eh?!?!
E' una persona brillante (come negarlo) che ha come unico scopo fare più soldi possibili... queste persone sono dei cancri non dei salvatori.Al giorno d'oggi e con l'attuale stato di avanzamento tecnologico, chiunque voglia cambiare il mondo o progettare qualcosa di avveniristico necessita di grosse somme di denaro. A meno di non voler credere di riuscire a mandare razzi su Marte facendo bricolage con oggetti di recupero nel garage sotto casa.

Per cui sparare a zero sul tizio di turno solo perchè guadagna un fracco di soldi (e può essere lui come un Bill Gates o chiunque altro) denota solo rabbia repressa e frustazione per quello che non si possiede.
Il che non vuol dire che effettivamente non sia una persona che voglia semplicemente fare una barca di quattrini, ma prima di sparare sentenze bisognerebbe per lo meno conoscere i reali motivi che spingono quella persona.
L'unico che può dire se Musk vuole il progresso o i soldi... è Musk. Noi "comuni mortali" possiamo semplicemente vedere quello che realizzerà ed eventualmente se i suoi risultati possono portare o meno dei benefici.


Se vuoi certi risultati, devi per forza venire a patti con certi compromessi. Altrimenti l'unico razzo per Marte lo puoi realizzare comprandoti le scatole della Lego... sempre che tu abbia soldi per farlo.

cignox1
01-02-2022, 07:34
>>E' una persona brillante (come negarlo) che ha come unico scopo fare più soldi possibili.

Se volesse solo fare piú soldi possibili si occuperebbe di altro invece che di investire in campi cosí "rischiosi". Andiamo: ha creato praticamente da 0 il mercato delle auto elettriche (prima solo una curiositá tecnologica), sta rivoluzionando il settore aerospaziale, ha ambizioni sfrenate in altri campi (hyperloop, neuralink etc). Questo non é uno che vuole fare i soldi, é un genio a briglia sciolta.
Che poi, umanamente, possa essere molto discutibile é un altro paio di maniche.

E chi dice che "usa il lavoro degli altri": di piccole societá e startup straordinariamente innovative ce ne sono a migliaia. Poi chissá perché, tutta la loro tecnologia a noi non arriva.
Se anche fosse che Musk usa roba di altri, gli rimane comunque il merito che sta compiendo rivoluzioni incredibili nel corso di brevissimo tempo. A me non sta simpatica come persona, ma meglio lui di un Bezos che si arricchisce con i cadaveri (basta vedere i lock down quanto lo hanno arricchito, mentre imprenditori e negozianti andavano gambe all'aria).

Zappz
01-02-2022, 08:15
Sono i soliti discorsi di chi cede...

Ci sono decine di colleghi che si sono dimessi perchè "eh ma la pressione commerciale è troppa"... se stai a sentire quelli allora sembra che anche io lavori per Bezos poi guardi meglio e scopri che ho circa 15.000 colleghi che fanno quello che devono fare e sono arrivati tranquillamente alla pensione.

Semplicemente c'è chi ha carattere e chi invece vorrebbe prendere lo stipendio e non fare una mazza.

Quoto. Sono i classici discorsi da ex-dipendenti scontenti che non hanno ottenuto quello che volevano.

E la cosa triste è che in Usa avrebbero opportunità che noi ci sognamo e le buttano nel cesso...

dado1979
01-02-2022, 09:10
Al giorno d'oggi e con l'attuale stato di avanzamento tecnologico, chiunque voglia cambiare il mondo o progettare qualcosa di avveniristico necessita di grosse somme di denaro. A meno di non voler credere di riuscire a mandare razzi su Marte facendo bricolage con oggetti di recupero nel garage sotto casa.

Per cui sparare a zero sul tizio di turno solo perchè guadagna un fracco di soldi (e può essere lui come un Bill Gates o chiunque altro) denota solo rabbia repressa e frustazione per quello che non si possiede.
Il che non vuol dire che effettivamente non sia una persona che voglia semplicemente fare una barca di quattrini, ma prima di sparare sentenze bisognerebbe per lo meno conoscere i reali motivi che spingono quella persona.
L'unico che può dire se Musk vuole il progresso o i soldi... è Musk. Noi "comuni mortali" possiamo semplicemente vedere quello che realizzerà ed eventualmente se i suoi risultati possono portare o meno dei benefici.


Se vuoi certi risultati, devi per forza venire a patti con certi compromessi. Altrimenti l'unico razzo per Marte lo puoi realizzare comprandoti le scatole della Lego... sempre che tu abbia soldi per farlo.
Non ci siamo proprio, i mezzi che usa e che potrebbe usare devono essere importanti proprio perché gli obbiettivi sono ambiziosi... ma lo scopo deve essere l'avanzamento della razza umana e invece il suo UNICO scopo é, non fare tanti soldi, ma bensì farne il più possibile: se ne fa 100 va bene ma si poteva farne 1000, se ne fa 1000 va benissimo ma se ne poteva farne 10000. Non ha interesse nell'avanzamento umano (se non un vago senso di ego), é un capitalista della peggior specie e il suo business é innovare; se si accorgesse che potrebbe fare più soldi nell'estrarre carbone che elettrificare le macchine, estrarrebbe carbone. Prendono il business che ritengono più redditizio e solo dopo ne sposano le cause, non c'è alcuna onesta intellettuale in gente come Musk.
P.S. non c'è alcuna invidia nella quantità di soldi che possiedono ma tanta rabbia (tantissima rabbia) per vedere il modo in cui viene sminuita la capacità che l'evoluzione gli ha dato alla sola ricerca di denaro... é svilente per me e per lui.

Unrue
01-02-2022, 09:33
Non dimentichiamoci che c'è anche la concorrenza. In un settore nuovo, è fondamentale arrivare prima degli altri.

Meglio avere dipendenti rilassati e arrivare secondi o fare tanto turnover ma essere i primi sul mercato? Francamente non vedo il problema. Sono comunque persone altamente qualificate strapagate che non faticheranno a trovare un'altra posizione. Chi resiste buon per loro, chi non ce la fa, cambia.

Musk non è certo il primo imprenditore e non sarà l'ultimo, che porta i dipendenti al limite ed oltre.

Zappz
01-02-2022, 09:48
C'è gente in Italia che lavora al limite per manco 3k euro al mese, questi come minimo ne prendevano 10k...

dado1979
01-02-2022, 13:52
Al giorno d'oggi e con l'attuale stato di avanzamento tecnologico, chiunque voglia cambiare il mondo o progettare qualcosa di avveniristico necessita di grosse somme di denaro. A meno di non voler credere di riuscire a mandare razzi su Marte facendo bricolage con oggetti di recupero nel garage sotto casa.

Per cui sparare a zero sul tizio di turno solo perchè guadagna un fracco di soldi (e può essere lui come un Bill Gates o chiunque altro) denota solo rabbia repressa e frustazione per quello che non si possiede.
Il che non vuol dire che effettivamente non sia una persona che voglia semplicemente fare una barca di quattrini, ma prima di sparare sentenze bisognerebbe per lo meno conoscere i reali motivi che spingono quella persona.
L'unico che può dire se Musk vuole il progresso o i soldi... è Musk. Noi "comuni mortali" possiamo semplicemente vedere quello che realizzerà ed eventualmente se i suoi risultati possono portare o meno dei benefici.


Se vuoi certi risultati, devi per forza venire a patti con certi compromessi. Altrimenti l'unico razzo per Marte lo puoi realizzare comprandoti le scatole della Lego... sempre che tu abbia soldi per farlo.
Oh , notizia sempre di oggi: c'è diatriba tra Biden e il "salvatore del mondo" perché al "salvatore" non piaciono i sindacati dei lavoratori... hai capito? Lui non é come gli industriali degli anni '70 che pensavano al fatturato e cercavano di sfruttare i lavoratori, lui cerca di raggiungere l'obbiettivo di salvare il mondo e i sindacati sono un ostacolo al suo obbiettivo.
E' un industriale anni '70 travestito da salvatore... un capitalista della peggior specie... da starne alla larga il più possibile.
Aprite gli occhi perchè di gentaglia così ne é piena il mondo

Darkon
01-02-2022, 14:04
Si vede che non hai mai lavorato in prima persona in questi ambienti

Ascolta da ragazzino ho lavorato in aziende agricole e supermercati e certe cose son sempre esistite...

Io mi facevo anche 12 ore (al tempo era fattibile) senza pausa e spesso senza nemmeno andare al bagno. Ero considerato una specie di mostro perché non mollavo mai. Nel frattempo era pieno di colleghi che si lamentavano per i turni, si lamentavano per gli orari, si lamentavano perché duravano fatica (al tempo non c'erano i carrelli elettrici... dovevi fare tutto a mano) ecc... ecc...

Fatto sta che quando non ebbi più bisogno di quei lavoretti continuarono a cercarmi per anni proponendomi anche di fare il capo reparto.

Dove sono ora in maniera diversa ma è la stessa cosa... sto dove sto perché ogni singolo giorno di ogni settimana di ogni mese devo essere a budget. A nessuno interessa della crisi, del covid, nemmeno dell'apocalisse... devi essere a budget e io vado over-budget.

Ripeto la differenza la fa la volontà. Se hai obiettivi chiari e vuoi raggiungerli allora non c'è più orario o fatica che tenga.

dado1979
01-02-2022, 15:00
Ascolta da ragazzino ho lavorato in aziende agricole e supermercati e certe cose son sempre esistite...

Io mi facevo anche 12 ore (al tempo era fattibile) senza pausa e spesso senza nemmeno andare al bagno. Ero considerato una specie di mostro perché non mollavo mai. Nel frattempo era pieno di colleghi che si lamentavano per i turni, si lamentavano per gli orari, si lamentavano perché duravano fatica (al tempo non c'erano i carrelli elettrici... dovevi fare tutto a mano) ecc... ecc...

Fatto sta che quando non ebbi più bisogno di quei lavoretti continuarono a cercarmi per anni proponendomi anche di fare il capo reparto.

Dove sono ora in maniera diversa ma è la stessa cosa... sto dove sto perché ogni singolo giorno di ogni settimana di ogni mese devo essere a budget. A nessuno interessa della crisi, del covid, nemmeno dell'apocalisse... devi essere a budget e io vado over-budget.

Ripeto la differenza la fa la volontà. Se hai obiettivi chiari e vuoi raggiungerli allora non c'è più orario o fatica che tenga.
Certo, il movimento sindacale fin dalla nascita é stato sempre una scusa per quelli che non hanno voglia di fare una mazza. Ci sono 1500 morti all'anno sul lavoro e gente che lavora 40 ore per 800 euro al mese (e magari anche in nero). Vediamo di metterci a poston altrimenti le coase non possono che peggiorare.

vittorio130881
01-02-2022, 16:08
Darkon sei un grande. Stai paragonando un lavoro da manovale, da venditore con uno in cui praticamente si farebbe la storia. Uno in cui devi inventarti cose, dove non basta impegno ma serve genio...ma riconscere i propri limiti e parlare di altro no? Tipo grande Fratello non so

Darkon
01-02-2022, 16:18
Certo, il movimento sindacale fin dalla nascita é stato sempre una scusa per quelli che non hanno voglia di fare una mazza. Ci sono 1500 morti all'anno sul lavoro e gente che lavora 40 ore per 800 euro al mese (e magari anche in nero). Vediamo di metterci a poston altrimenti le coase non possono che peggiorare.

Guarda c'era più sindacato e più serio ai tempi che ora.

Oggi il sindacato è inesistente e quando si fa vedere è quasi sempre dalla parte sbagliata.

Nonostante oggi sia in una posizione manageriale ci metterei la firma anche subito a tornare ad avere come interlocutore i sindacati di quanto ero ragazzo in cui ti confrontavi con sindacalisti che erano veramente sindacalisti.

Oggi invece ti confronti con burocrati che a volte non conoscono nemmeno il lavoro di chi dovrebbero difendere per non parlare di quando è il sindacato stesso a metterlo in tasca al lavoratore.

Ripeto e rifirmo MAGARI si tornasse ad avere i sindacati di un tempo.

Darkon sei un grande. Stai paragonando un lavoro da manovale, da venditore con uno in cui praticamente si farebbe la storia. Uno in cui devi inventarti cose, dove non basta impegno ma serve genio...ma riconscere i propri limiti e parlare di altro no? Tipo grande Fratello non so


E che cambia? Se non reggi la pressione e non inventi niente puoi essere il più grande genio di tutti i tempi e non sei servito a niente. Per quanto ne sappiamo nella storia umana potrebbero essere esistiti tantissimi geni che nella loro vita hanno semplicemente voluto fare il contadino piuttosto che altro.

Essere geni o anche solo intelligenti non equivale anche a essere efficienti o anche solo a essere capaci di produrre un risultato tangibile. Una persona può essere un genio ma non avere sufficiente autocontrollo o voglia da produrre niente di utile.

In questo caso poi si parla di alcune persone che parlano male di una azienda da cui se ne sono andati e che il fatto che siano geni è tutto da dimostrare. A quanto ne sono nessuno di loro ha inventato niente degno di nota o prodotto chissà che risultati. Quindi sono geni solo perché sono riusciti a farsi assumere? Per la laurea che hanno preso? Perché l'hai deciso tu?

Fino a prova contraria sono semplicemente 6 lavoratori che non hanno retto ai ritmi dell'azienda che SI ERANO SCELTI e che adesso ne parlano male. FINE.

Chi fallisce è sempre dalla parte del torto e sia chiaro compreso me e i miei fallimenti. La differenza vera sta chi nel fallimento vede un proprio limite e tenta di superarlo o di cambiare e chi invece nel fallimento da la colpa a tutti tranne che a se stesso.

dado1979
01-02-2022, 16:32
Guarda c'era più sindacato e più serio ai tempi che ora.

Oggi il sindacato è inesistente e quando si fa vedere è quasi sempre dalla parte sbagliata.

Nonostante oggi sia in una posizione manageriale ci metterei la firma anche subito a tornare ad avere come interlocutore i sindacati di quanto ero ragazzo in cui ti confrontavi con sindacalisti che erano veramente sindacalisti.

Oggi invece ti confronti con burocrati che a volte non conoscono nemmeno il lavoro di chi dovrebbero difendere per non parlare di quando è il sindacato stesso a metterlo in tasca al lavoratore.

Ripeto e rifirmo MAGARI si tornasse ad avere i sindacati di un tempo.
No, non é così (non sapete di che parlate)... é un dato di fatto che il sindacato nei paesi occidentali ha perso potere di contrattazione e i dipendenti hanno perso fiducia nei sindacati negli ultimi 40 anni ma la motivazione é sempre il potere di contrattazione o se vuoi chiamarlo diversamente la possibilità di ricattare il datore... avendo aperto i mercati ai paesi emergenti il potere di contrattazione dei lavoratori occidentali ha dovuto scontrarsi con quello di chi diritti non ne aveva e ovviamente è andato tutto al ribasso (come voleva la Cina) e non al rialzo come speravamo noi.
Se ritornassero le condizioni politiche, sociali, economiche degli anni 60-70 ritornerebbe il potere di contrattazione (o di ricatto)... e tu diresti che i sindacati sono tornati quelli di un tempo!
I sindacati sono fatti essenzialemnet da quello: potere di contrattazione.

Darkon
01-02-2022, 16:43
No, non é così (non sapete di che parlate)... é un dato di fatto che il sindacato nei paesi occidentali ha perso potere di contrattazione e i dipendenti hanno perso fiducia nei sindacati negli ultimi 40 anni ma la motivazione é sempre il potere di contrattazione o se vuoi chiamarlo diversamente la possibilità di ricattare il datore... avendo aperto i mercati ai paesi emergenti il potere di contrattazione dei lavoratori occidentali ha dovuto scontrarsi con quello di chi diritti non ne aveva e ovviamente è andato tutto al ribasso (come voleva la Cina) e non al rialzo come speravamo noi.
Se ritornassero le condizioni politiche, sociali, economiche degli anni 60-70 ritornerebbe il potere di contrattazione (o di ricatto)... e tu diresti che i sindacati sono tornati quelli di un tempo!
I sindacati sono fatti essenzialemnet da quello: potere di contrattazione.

E che potere di contrattazione puoi avere facendo lo sciopero il venerdì o quando lo incastri in un ponte con il datore di lavoro che si frega le mani e ti ringrazia perché di fatto gli regali un giorno di solidarietà?

Che potere di contrattazione puoi avere quando il sindacalista si preoccupa prima della suo e poi di quello degli altri?

Che potere vuoi avere quando non si fa più uno sciopero che non sia più che autorizzato e secondo le regole... non sia mai che si crea un disagio?

Ai tempi quando c'era da scioperare, e prendevi le legnate... non come ora che se va male puoi rischiare una carica... al tempo avevi la certezza delle legnate, ma si faceva sciopero a oltranza al punto che l'imprenditore scendeva a patti perché rischiava di pagare penali faraoniche. Oggi quale imprenditore ha paura del sindacato? Vuoi scioperare? OK... per un giorno forse il 30% ma spesso meno stanno a casa. È più il guadagno della rimessa.


Vogliamo poi parlare dei sindacalisti dirigenti che si aumentano lo stipendio pochi mesi prima della pensione perché hanno ancora il sistema pensionistico basato sullo stipendio?

Ripeto... io son venuto dal basso... dal bassissimo. Se anche oggi sto un po' più in alto di cose ne ho viste e credimi oggi non è solo questione di mercati, di situazione socio-politica ecc.... ecc.... è questione che non c'è più la mentalità di fare sindacato seriamente e di rischiare il proprio per una intera categoria.

dado1979
01-02-2022, 16:53
E che potere di contrattazione puoi avere facendo lo sciopero il venerdì o quando lo incastri in un ponte con il datore di lavoro che si frega le mani e ti ringrazia perché di fatto gli regali un giorno di solidarietà?

Che potere di contrattazione puoi avere quando il sindacalista si preoccupa prima della suo e poi di quello degli altri?

Che potere vuoi avere quando non si fa più uno sciopero che non sia più che autorizzato e secondo le regole... non sia mai che si crea un disagio?

Ai tempi quando c'era da scioperare, e prendevi le legnate... non come ora che se va male puoi rischiare una carica... al tempo avevi la certezza delle legnate, ma si faceva sciopero a oltranza al punto che l'imprenditore scendeva a patti perché rischiava di pagare penali faraoniche. Oggi quale imprenditore ha paura del sindacato? Vuoi scioperare? OK... per un giorno forse il 30% ma spesso meno stanno a casa. È più il guadagno della rimessa.


Vogliamo poi parlare dei sindacalisti dirigenti che si aumentano lo stipendio pochi mesi prima della pensione perché hanno ancora il sistema pensionistico basato sullo stipendio?

Ripeto... io son venuto dal basso... dal bassissimo. Se anche oggi sto un po' più in alto di cose ne ho viste e credimi oggi non è solo questione di mercati, di situazione socio-politica ecc.... ecc.... è questione che non c'è più la mentalità di fare sindacato seriamente e di rischiare il proprio per una intera categoria.
Premettiamo una cosa: 60 milioni di italiani su 60 se gli dai un qualche tipo di potere forte ne approfittano (chi poco chi tanto), non esiste eccezione... chi non ne approfitta é chi quel potere non l'ha e si lamenta della corruzione. Ma questo quando l'economia lo permmetteva non ha inficiato sulla possibilòità di acquisire diritti in quegli anni per i lavoratori (ma é esemplare quando Moretti racconta delle brigate rosse romane che erano brigatisti alla buona, uno voleva rivendere al mercato nero oprere d'arte per fare soldi... questo per dire che siamo un popolo di gente inaffidabile)
Il potere di contrattazione é dato dalla quantità di lavoro e, se come ora, lavoro ce n'è poco, il poco potere si riduce al cercare di mantenere i diritti acquisiti (quando ci si riesce).
Che i sindacati abbiamo fatto degli erroti é gfuori di dubbio: ne hanno fattio tanti ne fanno tanti e ne faranno tanti... ma se si crede che la soluzione alla contrattazione collettiva e agli errori dei sindacati sia quella privata col datore oltreché italiani disonesti (come tutti e 60 milioni) si é anche di una ingenuità colossale... la contrattazione privata é perfetta per chi é un fenomeno nel suo lavoro ma stiamo parlando dello 0,1% dei lavoratori (stima a cazzo eh)... il popolo dei laratori ha bisogno di lavorare per guadagnare uno sttipendio e non ha capacità insostituibili (per questo devono esistere associazioni di lavoratori che cercano di difendere i diritti collettivamente).

Silient
02-02-2022, 09:30
Per me questa gentaccia può fallire. Non mi importa se hanno soldi, se salverà il mondo, o se è cristo sceso in terra. Odio tutto e tutti quelli che si credono superiore agli altri solo perché ha il portafoglio pieno... da vomito.

Pino90
02-02-2022, 11:26
Il potere di contrattazione é dato dalla quantità di lavoro e, se come ora, lavoro ce n'è poco, il poco potere si riduce al cercare di mantenere i diritti acquisiti (quando ci si riesce).

Scusa ma questa è una cazzata atomica!
Rispondo da imprenditore: il potere di contrattazione è direttamente proporzionale al valore che il tuo lavoro ha per me. Se sei un tipo come Darkon ha descritto prima, proattivo, efficace, se crei valore invece di essere un peso, allora il tuo potere contrattuale è altissimo.

Se poi tu vuoi ancora ragionare nel 2022 con ottica da fabbrica su lavori che da fabbrica non sono (come quello di Neuralink), secondo me scusa se mi permetto questa mentalità è parte del problema. La standardizzazione del trattamento è una gara al ribasso (ccnl anyone?) che di fatto favorisce chi vuole nascondere la propria mediocrità imponendo mediocrità anche agli altri.
Il potere contrattuale non c'entra molto con le scelte personali, c'è chi sceglie di rimanere nella mediocrità perché nella vita ha altre priorità e chi sceglie di eccellere nella propria professione, che sia quella di scaffalista al supermercato o di assemblare lavatrici. Ad esempio nell'impianto W******** di Napoli (ormai chiuso) c'era un piccolo gruppo di lavoratori in cui ognuno valeva come 10 degli altri. Lo dicevo io da ingegnere consulente nel 2014 e conveniva con me anche il direttore della fabbrica. A chiusura, sindacati o no gli altri se ne sono dovuti andare, loro sono stati spostati in altro impianto (Carinaro credo) con tanto di aumento.

Che i sindacati abbiamo fatto degli erroti é gfuori di dubbio: ne hanno fattio tanti ne fanno tanti e ne faranno tanti... ma se si crede che la soluzione alla contrattazione collettiva e agli errori dei sindacati sia quella privata col datore oltreché italiani disonesti (come tutti e 60 milioni) si é anche di una ingenuità colossale... la contrattazione privata é perfetta per chi é un fenomeno nel suo lavoro ma stiamo parlando dello 0,1% dei lavoratori (stima a cazzo eh)... il popolo dei lavoratori ha bisogno di lavorare per guadagnare uno stipendio e non ha capacità insostituibili (per questo devono esistere associazioni di lavoratori che cercano di difendere i diritti collettivamente).

E quindi facciamo un gioco al ribasso per penalizzare chiunque sia bravo?

Negli States sono stato a visitare con tutt il team la fabbrica di Cedar Rapids dove vengono tuttora assemblate le componenti che aiutavo a progettare. Ebbene ogni operaio si impegnava al 110% in quello che faceva, uomini e donne orgogliosi di farlo e contenti di fare un lavoro da operaio specializzato in una multinazionale da 300k dipendenti. E guadagnavano pure benone rispetto all'Iowa, ognuno con la sua casetta, il truck e una vita tutto sommato invidiabile. Eppure il sindacato non ce l'hanno, lavorano 8 ore al giorno + 30minuti di pausa pranzo e ne sono contenti, gli straordinari li pagano se servono e ognuno di loro è insostituibile pur lavorando in catena di montaggio.
Quindi mi chiedo, com'è possibile che esistano realtà in cui anche senza sindacato i lavoratori sono protetti e hanno diritti? Sarà che chi non lavora o non ce la fa a raggiungere gli standard di qualità viene mandato a casa? Sarà che non si obbligano gli altri a omologarsi al ribasso ma c'è una spinta verso l'eccellenza? C'era una scritta sul muro: "Where precision and excellence are an attitude". Vedi tu...

E posso continuare a fare esempi di gente che conosco che qui in Euskal Herria lavora in acciaieria, non proprio il migliore degli ambienti, o che assembla treni o costruisce le pale delle turbine eoliche... tutti fenomeni o semplicemente gente che fa il proprio lavoro un poco sopra il minimo indispensabile, che si impegna e viene giustamente ricompensata?

Nella stessa fabbrica italiana di cui parlavo prima il sindacalista non l'ho mai visto fuori dalla sala break, per altro il tizio fumava dentro sapendo di essere intoccabile..

Sarà sicuramente come dici tu, ma personalmente faccio molta fatica a ritrovarmi in quello che dici.
Come dice Darkon, se non reggi la pressione del lavoro che tu hai accettato, sei libero di andartene; e la pressione non c'entra niente con i tuoi diritti.

Con questo non voglio dire che non esistano dei benemeriti figli di t***a come datori di lavoro, ma chi è in basso deve essere allineato sugli obiettivi con chi sta in alto e bisogna raggiungerli insieme. È fondamentale capirlo e capire che i soldi devi sudarteli (nel rispetto dei tuoi diritti). E il ruolo dei sindacati dovrebbe essere quello di mediare in questa relazione, non quello di proteggere a tutti i costi.

Zappz
02-02-2022, 11:58
I sindacalisti sono il cancro del nostro paese. Vanno bene giusto per gli statali fancazzisti che vanno a timbrare in mutande.

dado1979
04-02-2022, 11:10
Scusa ma questa è una cazzata atomica!
Rispondo da imprenditore: il potere di contrattazione è direttamente proporzionale al valore che il tuo lavoro ha per me. Se sei un tipo come Darkon ha descritto prima, proattivo, efficace, se crei valore invece di essere un peso, allora il tuo potere contrattuale è altissimo.

Se poi tu vuoi ancora ragionare nel 2022 con ottica da fabbrica su lavori che da fabbrica non sono (come quello di Neuralink), secondo me scusa se mi permetto questa mentalità è parte del problema. La standardizzazione del trattamento è una gara al ribasso (ccnl anyone?) che di fatto favorisce chi vuole nascondere la propria mediocrità imponendo mediocrità anche agli altri.
Il potere contrattuale non c'entra molto con le scelte personali, c'è chi sceglie di rimanere nella mediocrità perché nella vita ha altre priorità e chi sceglie di eccellere nella propria professione, che sia quella di scaffalista al supermercato o di assemblare lavatrici. Ad esempio nell'impianto W******** di Napoli (ormai chiuso) c'era un piccolo gruppo di lavoratori in cui ognuno valeva come 10 degli altri. Lo dicevo io da ingegnere consulente nel 2014 e conveniva con me anche il direttore della fabbrica. A chiusura, sindacati o no gli altri se ne sono dovuti andare, loro sono stati spostati in altro impianto (Carinaro credo) con tanto di aumento.
Cazzate, e megagalattiche pure.
Il fatto che tu dica di essere un imprenditore ti fa fare tutti i ragionamenti in base al fatturato: i lavoratori che ne valgono dieci perché si fanno un culo immane (magari gente che non ha mai detto di no a fare un turno dopo 8 ore di riposo, no?) e che sono stati ripagati non avendo perso il posto e con un aumento ("il lavoro rende liberi").
Lo scopo finale di tutto NON E' fare più soldi ma bensì far fare una vita migliore a tutti cittadini... dei soldi, dei fatturati non ce ne si fa niente come società.



E quindi facciamo un gioco al ribasso per penalizzare chiunque sia bravo?

Sicuramente è meno penalizzante che non dare la possibilità di sopravvivere a chi non ha capacità che secondo il tuo ragionamento va lasciato al suo destino in quanto non utile alla società... questo modo di vedere le cose deve necessariamente finire.

Negli States sono stato a visitare con tutt il team la fabbrica di Cedar Rapids dove vengono tuttora assemblate le componenti che aiutavo a progettare. Ebbene ogni operaio si impegnava al 110% in quello che faceva, uomini e donne orgogliosi di farlo e contenti di fare un lavoro da operaio specializzato in una multinazionale da 300k dipendenti. E guadagnavano pure benone rispetto all'Iowa, ognuno con la sua casetta, il truck e una vita tutto sommato invidiabile. Eppure il sindacato non ce l'hanno, lavorano 8 ore al giorno + 30minuti di pausa pranzo e ne sono contenti, gli straordinari li pagano se servono e ognuno di loro è insostituibile pur lavorando in catena di montaggio.
Quindi mi chiedo, com'è possibile che esistano realtà in cui anche senza sindacato i lavoratori sono protetti e hanno diritti? Sarà che chi non lavora o non ce la fa a raggiungere gli standard di qualità viene mandato a casa? Sarà che non si obbligano gli altri a omologarsi al ribasso ma c'è una spinta verso l'eccellenza? C'era una scritta sul muro: "Where precision and excellence are an attitude". Vedi tu...
1) i sindacati li hanno, studia un pochino come funzionano le cose nel mondo dopo aver studiato per analisi 2.
2) Il modo di vedere la società, il futuro, le difficoltà, negli USA é quanto di peggio partorito dalla mente umana... per 300k dipendenti ben inquadrati nella società ci sono milioni di cittadini ai margini di una società così. Se citi gli USA cita tutto, non solo l'oro che luccica.
Poi, i 300k di dipendenti tutti vicini di casa, tutti con la stessa casa col giardino, tutti vestiti uguali, con le strade ideati in complessi giganteschi fatti a posta per loro, é la morte dell'umanità, della diversità come risorsa... sembra un film di Lars Von Trier. Vivici te in una società del genere.

E posso continuare a fare esempi di gente che conosco che qui in Euskal Herria lavora in acciaieria, non proprio il migliore degli ambienti, o che assembla treni o costruisce le pale delle turbine eoliche... tutti fenomeni o semplicemente gente che fa il proprio lavoro un poco sopra il minimo indispensabile, che si impegna e viene giustamente ricompensata?
Non capisci, é chiaro che chi si sacrifica debba esser ricompensato e viceversa chi è un fannullone debba essere lasciato a casa ma te non ti accorgi che stai difendendo un modo di vedere il lavoro pericoloso: se uno ha problemi, se uno non ha le capacità non può raggiungere il target e a te (a quelli come te) non frega un cazzo dell scuse (esiste un solo Dio, il fatturato), se non lo raggiungi sei fuori... beh, é sbagliato, togliti dalla testa che la prima cosa sia il fatturato.
Ma sai quanti ne ho conosciute di persone oggettivamente squallide e inquadrate come te nel mio lavoro.

Nella stessa fabbrica italiana di cui parlavo prima il sindacalista non l'ho mai visto fuori dalla sala break, per altro il tizio fumava dentro sapendo di essere intoccabile..
Io invece non ho mai visto un imprenditore che faccia il suo lavoro per cercare di far fare dei passi avanti alla società ma solo per fare più denaro possibile


Come dice Darkon, se non reggi la pressione del lavoro che tu hai accettato, sei libero di andartene; e la pressione non c'entra niente con i tuoi diritti.
Una minchia lunga: esistono regole e gente che ha sacrificato tantissimo delle proprie vite per ottenere certi diritti e tu la rigiri in questo modo vergognoso?!

Con questo non voglio dire che non esistano dei benemeriti figli di t***a come datori di lavoro, ma chi è in basso deve essere allineato sugli obiettivi con chi sta in alto e bisogna raggiungerli insieme. È fondamentale capirlo e capire che i soldi devi sudarteli (nel rispetto dei tuoi diritti). E il ruolo dei sindacati dovrebbe essere quello di mediare in questa relazione, non quello di proteggere a tutti i costi.
Con questo non voglio dire che tutti gli imprenditori partano ad essere dei figli di t**** ma che, una volta intrapresa la strada del fatturato pian piano lo diventino... ogni giorno un pochino più cinici, un pochino più meschini, un pochino più menefreghisti... fino a quando, dopo 25 anni da imprenditori, si ritrovano dei veri e propri figli di t**** senza se e senza ma.
P.S. "nel rispetto dei tuoi diritti" solo se esisteranno dei sindacati perché altrimenti non ci saranno diritti dei lavoratori in futuro se i diritti dei lavoratori saranno in capo al datore (tranne rare eccezioni di magnanimità dell'imperatore della ditta di turno).

Zappz
04-02-2022, 11:30
Tutto questo spiega bene il perché l'Italia è un fallimento a livello industriale mentre gli Usa dominano il mondo.

Darkon
04-02-2022, 11:32
dado non sto a risponderti a tutto perché altrimenti non la finiamo più ma su un punto ci tengo:

Secondo me sbagli su un aspetto fondamentale: il fatturato.

Io non lo faccio mica per il fatturato... se lo facessi per quello ci sarebbero metodi molto più redditizi di fare soldi.

La differenza sta in chi vive per superarsi e chi no. Molti miei colleghi, gente comunque di successo sia chiaro, arriva al budget e poi ragiona dicendo "il mese prossimo si vedrà". A me non interessa quanto è il budget se ho fatto 100 voglio 101, se ho fatto 110 voglio 111 e sia chiaro non me ne viene niente di concreto... non guadagnerò 1€ di più né tantomeno sarò notato da qualcuno più di chiunque altro sia arrivato a budget.

Quello che non si vuole capire è che la vera sfida è con se stessi e non per "guadagnarci qualcosa". Perché io lavoro prima di tutto per superare i miei limiti e andare sempre oltre.

Ovviamente verrà il giorno in cui non solo non potrò più superarmi ma nemmeno riuscirò più ad avere la forza di fare quello che facevo e quel giorno se l'azienda mi dicesse è stato bello ma ciao farebbe solo che bene. Da qualche parte ci sarà un giovane che ha bisogno di quel posto per superare i suoi limiti e io che non sono più utile è bene che stia a casa.

Approcciarsi al mondo del lavoro con la mentalità "lo faccio per i soldi" o peggio ancora "faccio il mio e arrivederci e grazie" è la strada più breve per il fallimento. Sia personale che lavorativo.

Pino90
04-02-2022, 12:10
EDIT: ecco, ho scritto un inutile papiro e Darkon l'ha detto molto meglio di me in due parole... /edit

Lo scopo finale di tutto NON E' fare più soldi ma bensì far fare una vita migliore a tutti cittadini... dei soldi, dei fatturati non ce ne si fa niente come società.

Nel mio caso, e parlo solo per me, lo scopo è avere un business sostenibile a lungo termine e poter fare nella vita ciò che mi piace cercando di farlo al meglio delle mie possibilità. Non sempre ci riesco, a volte mi incazzo con qualche dipendente e non dovrei, ma insomma lo scopo principale non è il denaro. Parlo per me, ma credo che la soluzione non possa essere una gara al ribasso. Credo che iniziare un business avendo in testa solo il denaro sia controproducente e porti alla fine a un business che non funziona, al fallimento aziendale o a modelli di business squallidi (che esistono, non voglio certo negarlo). Ho visto qualcuna di queste realtà e personalmente ho come obiettivo di non essere così.
Uno dei valori di qualsiasi impresa deve essere quello di migliorare sempre, e il miglioramento non è solo economico, anzi! Avere come metrica solo il fatturato porta a distorsioni della cultura e dell'ambiente lavorativo che hanno come unica conseguenza il fallimento del business (eccetto casi particolari di quasi-monopolio tipo Standard Oil da manuale).

Sicuramente è meno penalizzante che non dare la possibilità di sopravvivere a chi non ha capacità che secondo il tuo ragionamento va lasciato al suo destino in quanto non utile alla società... questo modo di vedere le cose deve necessariamente finire.

Non ho detto che devono essere lasciati al loro destino, semplicemente che come sempre è stato le capacità di ognuno e l'ambiente in cui si trova influenzano completamente il suo destino. Posto che siamo in un ambiente (EU) piuttosto favorevole allo sviluppo personale, se si sceglie di rimanere nella mediocrità bisogna accettare le conseguenze.
Mediocrità per me significa fare sempre e solo il minimo indispensabile, non voler crescere umanamente e professionalmente, insomma, rimanere fermi al punto di partenza perché va bene così e se ne ha il diritto. La morte dell'ambizione personale e della società, secondo me.

Sul fatto che la società dei soldi non se ne faccia niente permettimi di dissentire...

1) i sindacati li hanno, studia un pochino come funzionano le cose nel mondo dopo aver studiato per analisi 2.
2) Il modo di vedere la società, il futuro, le difficoltà, negli USA é quanto di peggio partorito dalla mente umana... per 300k dipendenti ben inquadrati nella società ci sono milioni di cittadini ai margini di una società così. Se citi gli USA cita tutto, non solo l'oro che luccica.
Poi, i 300k di dipendenti tutti vicini di casa, tutti con la stessa casa col giardino, tutti vestiti uguali, con le strade ideati in complessi giganteschi fatti a posta per loro, é la morte dell'umanità, della diversità come risorsa... sembra un film di Lars Von Trier. Vivici te in una società del genere.

In quel complesso industriale specifico il sindacato non c'è, come giustamente dici tu gli States sono molto variegati e non tutti gli states sono Detroit.
Hai ragione nel dire che c'è un sacco di merda in giro. Nessuno lo nega (almeno spero). Lo citavo come esempio di realizzazione personale in cui ogni operaio invece di puntare al ribasso punta all'eccellenza, con un sistema pensato per farti eccellere e per farti dare il 110% nel tuo ambito nel rispetto dei diritti individuale (che evidentemente negli USA sono migliorabili). Questo è non rimanere nella mediocrità, essere coscienti dei propri margini di miglioramento e fare tutto ciò che è in proprio potere per migliorare.

Un poco OT, sui 300k dipendenti non si può generalizzare ovviamente, ci sono tantissime situazioni diverse che richiedono approcci diversi. Gli ex colleghi a Roma non vivono nelle stesse condizioni degli americani o di quelli francesi. E gli americani della sede di Berkley la casetta se la sognano, mentre invidiano quelli dell'Iowa che fanno una vita migliore. Insomma, come sempre generalizzare è controproducente. Quello che mi sorprende è che salti alle conclusioni in questo modo, ognuno ha la sua individualità e le sue necessità. Io chiesi di essere trasferito da Trento a Roma perché lì su mi sentivo morire, un altro collega fece l'opposto perché non sopportava più Roma... ognuno si costruisce la dimensione migliore per sé rispetto alle proprie possibilità. Se le possibilità sono poche, bisogna migliorarsi continuamente per aumentarle, non sentirsi frustrati perché non se ne è capaci... e soprattutto, non chiedere a tutti gli altri di andare al ribasso per difendere la propria incapacità. Questo processo richiede un sacco di sacrificio e non tutti sono disposti a farlo... perché la società dovrebbe premiare chi non è disposto al sacrificio per migliorare la società stessa?

Non capisci, é chiaro che chi si sacrifica debba esser ricompensato e viceversa chi è un fannullone debba essere lasciato a casa ma te non ti accorgi che stai difendendo un modo di vedere il lavoro pericoloso: se uno ha problemi, se uno non ha le capacità non può raggiungere il target e a te (a quelli come te) non frega un cazzo dell scuse (esiste un solo Dio, il fatturato), se non lo raggiungi sei fuori... beh, é sbagliato, togliti dalla testa che la prima cosa sia il fatturato.
Ma sai quanti ne ho conosciute di persone oggettivamente squallide e inquadrate come te nel mio lavoro.

Grazie di avermi dato dello squallido, prendo e porto a casa! :D

Di recente abbiamo lasciato a casa un ragazzo, non gli abbiamo rinnovato il contratto e per evitare di lasciarlo in mezzo alla strada gli abbiamo trovato un posto più adatto alle sue capacità in una azienda con cui collaboriamo (programmatore, mica magazziniere, e ha mantenuto la stessa RAL).
È stato estremamente spiacevole ma appunto lui era l'esempio calzante di questa mentalità della mediocrità: gli facevo formazione e non studiava, ci metteva circa due volte e mezzo il tempo degli altri nel fare un qualsiasi lavoro e ogni volta che gli dicevo che si poteva fare meglio la reazione era stizza, non voglia di migliorare. E il problema gorsso non è tanto questo, quanto il fatto che non c'era crescita nonostante fosse in un ambiente in cui la possibilità di crescere ti viene data ma ti si richiede di farlo attivamente (e vieni pagato per farlo). Perché mai dovrei tenermi un dipendente cosí? Perché dovrei premiarlo per comportarsi cosí? Qual è il razionale? Se lo scopo è migliorare la società intera, ognuno deve impegnarsi nel farlo, la responsabilità non può essere solo di chi ci mette i soldi. Da datore di lavoro ho dato gli strumenti alla persona, se lui ha deciso scientemente di non usarli che c'entro io? La possibilità (tante, in realtà) gliel'ho data, che ci posso fare se lui non l'ha colta?
E secondo te, io e il mio socio, ci guadagnamo un euro in più a formare il dipendente? Che magari dopo un anno se ne va a lavorare per la ditta accanto che gli offre 2k euro all'anno in più? Direi che il fatturato non c'entra niente con tutto ció ma è un modo di fare business che appunto vede il suo principale valore nella capacità dei propri dipendenti di migliorare e di trasmettere questo miglioramento al prodotto che produciamo (software nel nostro caso).

Detto questo abbiamo la fortuna di vivere in Europa (io sto in Spagna) dove vige lo stato di diritto. Non c'è bisogno del sindacato per dirmi che devo pagare la maternità e la paternità ai colleghi, non c'è bisogno del sindacato epr dirmi che devo avere una assicurazione che copra i costi di malattia (in particolare in periodo di covid, almeno qui lo Stato copre solo le prime due settimane), né che se hai un problema qualsiasi devo cercare di venirti incontro. Se non rispetto questi diritti, almeno qui il tribunale mi fa un :ciapet: cosí - giustamente direi.
Anzi, credo di offrire la maggior flessibilità possibile in tutti i casi proprio per mantenere un rapporto sano e duraturo con i miei colleghi ed evitare di buttare tempo ed energie. Cerco di responsabilizzarli dando flessibilità oraria totale, lavoro da casa, disponibilità a farli uscire ed entrare come meglio credono l'importante è che rispettino gli impegni presi. Però la responsabilità richiede appunto un miglioramento continuo della persona e dei processi a supporto della persona. E la mentalità della mediocrità non ammette nè responsabilità nè miglioramento continuo.

Io invece non ho mai visto un imprenditore che faccia il suo lavoro per cercare di far fare dei passi avanti alla società ma solo per fare più denaro possibile

Mi spiace per questa visione così cinica, devi aver passato una vita abbastanza dura!

cronos1990
04-02-2022, 12:10
Dopo 4 anni passati nella RSU della mia azienda e a contatto con il mio sindacato di riferimento (CISL) cui ho anche partecipato malvolentieri (sono onesto) a un paio di riunioni di sigla regionale, e sopratutto dopo averne viste di cotte e di crude da parte dei sindacati, dell'azienda e dei lavoratori negli ultimi 10 anni... non posso far altro che confermare quello che penso da tempo.

Che è essenzialmente quello che dice Darkon e Pino90.


Mi basta solo ricordare che nel corso di questi ultimi 5 anni da me han fatto fuori il commerciale... e nessuno ha detto niente. Hanno fatto fuori il magazzino... e nessuno ha fatto niente. Hanno tagliato oltre 50 dipendenti su 120, hanno imposto orari che definire "Picassiani" è eufemistico, non c'è un investimento da 5 anni, il capannone cade a pezzi e non è stata fatta nessuna concessione ai lavoratori.
Nessuno che ha mai alzato un dito, in compenso sempre pronti a fare le solite vuote lamentale, dipendenti e sindacati. Poi nella situazione critica nella quale vertiamo da anni li vedi però passare ore a guardare il cellulare, alla macchinetta del caffè, a non saper fare il proprio lavoro dopo 10 anni, a sabotare macchinari e produzione, a rubare, a danneggiare l'infermeria, a passare "notti intime"...

Chissà perchè l'unico sciopero che è stato fatto è stato quando l'azienda ha ritardato a pagare lo stipendio dividendolo tra l'altro in 2 tranches, allora si la gente si è svegliata. Salvo poi far fallire "di massa" uno sciopero successivo per situazioni semmai ancor più preoccupanti ed urgenti, pur proclamando per giorni che l'avrebbero fatto tutti.
Tutti scioperi organizzati, guarda caso, il venerdì o il lunedì e per tipo 4 ore, che ai piani alti al massimo si fanno 4 risate.


In questo paese manca completamente la cultura del lavoro, e i sindacati non hanno potere contrattuale da anni perchè passano il tempo ad autoglorificarsi, a pensare ai propri interessi (non certo a quelli dei lavoratori) ed è mandato avanti da una manica di incompetenti.
Lo scopo finale di tutto NON E' fare più soldi ma bensì far fare una vita migliore a tutti cittadini... dei soldi, dei fatturati non ce ne si fa niente come società.Vivi su Fantasilandia o sulla Terra?

Con le dovute eccezioni, cui tra i possibili tra l'altro c'è proprio l'Elon Musk che tu odi tanto (e non dico che lo sia), lo scopo principale delle aziende è quella di "far soldi", non di rendere migliore la vita dei cittadini. Quello semmai è un effetto collaterale, la leva che viene usata per vendere i propri prodotti.

Questa è la realtà, giusta o sbagliata che sia.
Poi il lavoratore medio in Italia è convinto che tutto gli sia dovuto, pretende che facendo meno del minimo dovuto debba godere di chissà quali diritti, e non si fa scrupoli a sfruttare ogni singola situazione per ottenere un vantaggio anche a discapito degli altri. E nel frattempo i furbi, che sono fin troppi, non fanno altro che rendere ancor più difficile la vita a quei pochi che invece si fanno davvero il culo per far bene il proprio lavoro.

Quindi non veniamoci a lamentare degli imprenditori brutti e cattivi, quando la prima causa del male del lavoratori è il lavoratore stesso. Questo ovviamente non cancella tutti i problemi endemici che esistono, ma se fin dalla base le cose non funzionano, perchè i lavoratori sono la base, non si può certo pretendere di costruire qualcosa di decente.

dado1979
04-02-2022, 12:53
dado non sto a risponderti a tutto perché altrimenti non la finiamo più ma su un punto ci tengo:

Secondo me sbagli su un aspetto fondamentale: il fatturato.

Io non lo faccio mica per il fatturato... se lo facessi per quello ci sarebbero metodi molto più redditizi di fare soldi.

La differenza sta in chi vive per superarsi e chi no. Molti miei colleghi, gente comunque di successo sia chiaro, arriva al budget e poi ragiona dicendo "il mese prossimo si vedrà". A me non interessa quanto è il budget se ho fatto 100 voglio 101, se ho fatto 110 voglio 111 e sia chiaro non me ne viene niente di concreto... non guadagnerò 1€ di più né tantomeno sarò notato da qualcuno più di chiunque altro sia arrivato a budget.

Quello che non si vuole capire è che la vera sfida è con se stessi e non per "guadagnarci qualcosa". Perché io lavoro prima di tutto per superare i miei limiti e andare sempre oltre.

Ovviamente verrà il giorno in cui non solo non potrò più superarmi ma nemmeno riuscirò più ad avere la forza di fare quello che facevo e quel giorno se l'azienda mi dicesse è stato bello ma ciao farebbe solo che bene. Da qualche parte ci sarà un giovane che ha bisogno di quel posto per superare i suoi limiti e io che non sono più utile è bene che stia a casa.

Approcciarsi al mondo del lavoro con la mentalità "lo faccio per i soldi" o peggio ancora "faccio il mio e arrivederci e grazie" è la strada più breve per il fallimento. Sia personale che lavorativo.

Esatto, neanche te ne accorgi di essere nell'ingranaggio del fatturato: se ho fatto 100 devo fare 101, se ho fatto 101 devo fare 102 e così via fino a che non riuscirai a fare 117 e quindi ti sentirai un fallito (anzi ti diranno che sei un fallito)... ma non lo sei un fallito ora e non lo sei se non fai 117... non é un obbierttivo che dice se sei o non un fallito... non é così che deve funzionare il mondo, non é questo lo scopo per un mondo migliore... il tuo é un ingranaggio per sopraffare chi é più debole di te e te (e quelli come te) vuoi poter dargli il colpo di grazia senza che abbia uno scudo difensivo come un sindacato.

Zappz
04-02-2022, 13:00
Il problema del nostro paese è il voler tutelare in ogni modo gli incapaci, mentre tutti quelli che meritano li costringiamo ad espatriare... Puntiamo tutto a livellarci al minimo sindacale senza capire che ormai l'Europa si è presa tutte le nostre eccellenze e quando le poche industrie superstiti falliranno voglio vedere come faremo.

dado1979
04-02-2022, 14:36
Tutto questo spiega bene il perché l'Italia è un fallimento a livello industriale mentre gli Usa dominano il mondo.
Gli USA non dominano più niente e in futuro domineranno sempre meno; semplicemente ora c'è chi ha imparato meglio (meglio degli USA) a sfruttare i poveri nel mondo con un sistema capitalistico in una dittatura oligarchica; la Cina sfrutta i poveri del proprio Paese senza dargli alcun diritto (cosa diocevamo Chronos degli imprenditori che non vengono obblòigati a dare i diritti ai lavoratori?) e rende schiave economicamente le altre nazioni povere (l'Africa é sua ormai) per materie prime soprattutto. Il tutto al fine di creare più ricchezza possibile (senza distribuirla chiaramente).
Se c'è qualcuno che riesce a coniugare il capitalismo con una dittattura é chiaro che alla lunga non può che vincere sugli USA (e difatti il PIL cinese il prossimio anno supererà quello USA).

P.S. L'Italia non è un fallimento a livello industriale, ha fatto sempre abbastanza schifo da essere tra le prime 7/8 potenze industriali nel mondo.

dado1979
04-02-2022, 15:14
dado non sto a risponderti a tutto perché altrimenti non la finiamo più ma su un punto ci tengo:

Secondo me sbagli su un aspetto fondamentale: il fatturato.

Io non lo faccio mica per il fatturato... se lo facessi per quello ci sarebbero metodi molto più redditizi di fare soldi.

La differenza sta in chi vive per superarsi e chi no. Molti miei colleghi, gente comunque di successo sia chiaro, arriva al budget e poi ragiona dicendo "il mese prossimo si vedrà". A me non interessa quanto è il budget se ho fatto 100 voglio 101, se ho fatto 110 voglio 111 e sia chiaro non me ne viene niente di concreto... non guadagnerò 1€ di più né tantomeno sarò notato da qualcuno più di chiunque altro sia arrivato a budget.

Quello che non si vuole capire è che la vera sfida è con se stessi e non per "guadagnarci qualcosa". Perché io lavoro prima di tutto per superare i miei limiti e andare sempre oltre.

Ovviamente verrà il giorno in cui non solo non potrò più superarmi ma nemmeno riuscirò più ad avere la forza di fare quello che facevo e quel giorno se l'azienda mi dicesse è stato bello ma ciao farebbe solo che bene. Da qualche parte ci sarà un giovane che ha bisogno di quel posto per superare i suoi limiti e io che non sono più utile è bene che stia a casa.

Approcciarsi al mondo del lavoro con la mentalità "lo faccio per i soldi" o peggio ancora "faccio il mio e arrivederci e grazie" è la strada più breve per il fallimento. Sia personale che lavorativo.
E tutto sbagliato il tuo modo di verere le cose... e difendi chi, dopo una vita a farti un culo così, ti scaricherebbe in 5 minuti (senza farsi alcun problema).... enache te ne accorgi che sei completamente plagiato da queste idea della ceppa di michia per cui tutto in una azienda debba essere funzionale a fare esclusivamente più soldi possibile e se diventa un peso per 1000 motivi (anche magari per colpe non sue) e da buttare via.
Guarda che non ci siamo, cerca di ragionarci.
Perché tutti nella vita avranno problemi e potranno diventare meno produttivi, che facciamo? Li facciamo morire di fame tutti quando non fanno più parte di una ingranaggio, quando non fanno più fatturato? No. Devono esserci tutele e bisognerebbe che questa ricerca spasmodica di fare più soldi possibile venga interrotta e si inverta la tendenza.

dado1979
04-02-2022, 15:15
Il problema del nostro paese è il voler tutelare in ogni modo gli incapaci, mentre tutti quelli che meritano li costringiamo ad espatriare... Puntiamo tutto a livellarci al minimo sindacale senza capire che ormai l'Europa si è presa tutte le nostre eccellenze e quando le poche industrie superstiti falliranno voglio vedere come faremo.
A te manco rispondo nel concetto della frase.

Zappz
04-02-2022, 15:21
Gli USA non dominano più niente e in futuro domineranno sempre meno; semplicemente ora c'è chi ha imparato meglio (meglio degli USA) a sfruttare i poveri nel mondo con un sistema capitalistico in una dittatura oligarchica; la Cina sfrutta i poveri del proprio Paese senza dargli alcun diritto (cosa diocevamo Chronos degli imprenditori che non vengono obblòigati a dare i diritti ai lavoratori?) e rende schiave economicamente le altre nazioni povere (l'Africa é sua ormai) per materie prime soprattutto. Il tutto al fine di creare più ricchezza possibile (senza distribuirla chiaramente).
Se c'è qualcuno che riesce a coniugare il capitalismo con una dittattura é chiaro che alla lunga non può che vincere sugli USA (e difatti il PIL cinese il prossimio anno supererà quello USA).

P.S. L'Italia non è un fallimento a livello industriale, ha fatto sempre abbastanza schifo da essere tra le prime 7/8 potenze industriali nel mondo.

Puoi progettare aerei sfruttando i poveri del mondo? Oppure software? O elettronica? Sei non hai personale qualificato non combini niente, l'industria non è solo bassa produzione da immaginario medioevale con il padrone che cinghia i peones...

dado1979
04-02-2022, 15:39
Puoi progettare aerei sfruttando i poveri del mondo? Oppure software? O elettronica? Sei non hai personale qualificato non combini niente, l'industria non è solo bassa produzione da immaginario medioevale con il padrone che cinghia i peones...
Il personale qualificato te lo crei come ha fatto la Cina... il know how non é così importante, magari se ti serve tutto domani non puoi farlo ma una nazione con una buona strategia (che vuole dominare il mondo) impara a fare le cose e non le compra... le materie prime invece non te le crei... e ora le ha la Cina. Gli USA sono una nazione in declino (e noi con loro).
P.S. la Cina è il nuovo che avanza ed é un nuovo peggiore di quella che sono stati gli USA per i motivi che scrivevo sopra: non hanno alcun interesse nel migliorare la vita dei cittadini.

Unrue
07-02-2022, 06:59
Il personale qualificato te lo crei come ha fatto la Cina.. il know how non é così importante magari se ti serve tutto domani non puoi farlo ma una nazione con una buona strategia (che vuole dominare il mondo) impara a fare le cose e non le compra...


Certo, come no....


le materie prime invece non te le crei... e ora le ha la Cina.



Quando non le ha se le va a prendere, vedi Africa...


Gli USA sono una nazione in declino (e noi con loro).


L'economia USA sta galoppando come non mai. Solo che la Cina va ancora più veloce. Ma dove lo vedi questo declino :confused:


P.S. la Cina è il nuovo che avanza ed é un nuovo peggiore di quella che sono stati gli USA per i motivi che scrivevo sopra: non hanno alcun interesse nel migliorare la vita dei cittadini.

Ecco, almeno su questo sono d'accordo.

megamitch
07-02-2022, 07:54
Per quanto mi riguarda la società dovrebbe favorire sia chi è ambizioso dal punto di vista lavorativo e chi ha altri tipi di ambizioni, sono tutte aspirazioni lecite dell’essere umano.

Il “successo “, parola che ho letto anche qui, non deve essere per forza legata alla sfera lavorativa.

Per me uno che ha “successo” è uno soddisfatto della propria vita. Ci sono fior di filosofie e religioni che pongono come la “felicità “ il fine della vita umana, e ciascuno la deve poter raggiungere secondo il le proprie aspirazioni personali.

Ovviamente nel cercare di raggiungerla non deve essere disonesto, in tutti i sensi. Un dipendente fannullone è disonesto, un imprenditore evasore fiscale o che non mette in pratica le norme sulla sicurezza è disonesto.

dado1979
07-02-2022, 08:59
Certo, come no....
E invece é così.
E' quello che ha fatto la Cina negli ultimi 40 anni.
Non é che puoi ragionare come imprenditore èpinco pallo di sta ceppa se il discorsom é più ampio: aveva 0 di know how é ora va sulla Luna e su Marte senza dare un minimo di libertà ai suoi cittadini, con 1 miliardo di persone sta vincendo la Cina la corsa al PIL.


Quando non le ha se le va a prendere, vedi Africa...

Vedi che se vuoi ragioni...

L'economia USA sta galoppando come non mai. Solo che la Cina va ancora più veloce. Ma dove lo vedi questo declino :confused:

Nel mondo che va avanti, nei giochi potere e nei pesi che ogni nazione riesce a mettere in politica internazionale, se leggessi dei giornali e cercassi di capire cosa sta succedendo nel mondio ti accorgeresti che oramai c'è una nazione che conta di più degli USA.
Non sto dicendo che gli USA diventeranno dei pezzenti domani ma non sono più loro a comnadare come han fatto negli ultimi 100 anni... questo é un declino.

dado1979
07-02-2022, 09:07
Che potere vuoi avere quando non si fa più uno sciopero che non sia più che autorizzato e secondo le regole... non sia mai che si crea un disagio?

Lo sciopero DEVE creare disagio perché se non crea disagio é inutile sciperare
Ai tempi quando c'era da scioperare, e prendevi le legnate... non come ora che se va male puoi rischiare una carica... al tempo avevi la certezza delle legnate, ma si faceva sciopero a oltranza al punto che l'imprenditore scendeva a patti perché rischiava di pagare penali faraoniche. Oggi quale imprenditore ha paura del sindacato? Vuoi scioperare? OK... per un giorno forse il 30% ma spesso meno stanno a casa. È più il guadagno della rimessa.
Nessun imprenditore ha paura dello sciopero per i motivi che dicevo sopra, a far sciopero c'era da guadagnarci in passato perché avevi la possibilità di ricattare un imprenditore. Ora, quella possibilità é diminuita e si sciopera solamente per cercare unminimo di visibilità e se sei una grande azienda (azienda che può darti quella visibilità).

Vogliamo poi parlare dei sindacalisti dirigenti che si aumentano lo stipendio pochi mesi prima della pensione perché hanno ancora il sistema pensionistico basato sullo stipendio?

Ma cosa stai dicendo?! Nessuno ha più il sistema retributivo, lo abbiamo tutti contributivo. Maddai su... luoghi comuni senza conoscere le cose.


Ripeto... io son venuto dal basso... dal bassissimo. Se anche oggi sto un po' più in alto di cose ne ho viste e credimi oggi non è solo questione di mercati, di situazione socio-politica ecc.... ecc.... è questione che non c'è più la mentalità di fare sindacato seriamente e di rischiare il proprio per una intera categoria.
No, non sai di cosa parli, tutto li. Ma ne vuoi comunque parlare. Come tutti del resto.

dado1979
07-02-2022, 09:38
dado non sto a risponderti a tutto perché altrimenti non la finiamo più ma su un punto ci tengo:

Secondo me sbagli su un aspetto fondamentale: il fatturato.

Io non lo faccio mica per il fatturato... se lo facessi per quello ci sarebbero metodi molto più redditizi di fare soldi.

La differenza sta in chi vive per superarsi e chi no. Molti miei colleghi, gente comunque di successo sia chiaro, arriva al budget e poi ragiona dicendo "il mese prossimo si vedrà". A me non interessa quanto è il budget se ho fatto 100 voglio 101, se ho fatto 110 voglio 111 e sia chiaro non me ne viene niente di concreto... non guadagnerò 1€ di più né tantomeno sarò notato da qualcuno più di chiunque altro sia arrivato a budget.

Quello che non si vuole capire è che la vera sfida è con se stessi e non per "guadagnarci qualcosa". Perché io lavoro prima di tutto per superare i miei limiti e andare sempre oltre.

Ovviamente verrà il giorno in cui non solo non potrò più superarmi ma nemmeno riuscirò più ad avere la forza di fare quello che facevo e quel giorno se l'azienda mi dicesse è stato bello ma ciao farebbe solo che bene. Da qualche parte ci sarà un giovane che ha bisogno di quel posto per superare i suoi limiti e io che non sono più utile è bene che stia a casa.

Approcciarsi al mondo del lavoro con la mentalità "lo faccio per i soldi" o peggio ancora "faccio il mio e arrivederci e grazie" è la strada più breve per il fallimento. Sia personale che lavorativo.
Non riesco a capire se tu sia o non sia un imprenditore ma se non lo sei... sicuro sei un ottimo dipendente, ti consideri già ora come uno votato al lavoro, uno che deve suoperarsi e se non riesce a superarsi bisogna mandarlo a casa, non ho dubbi che un'azienda voglia te come dipendente (fino a che ne ha bisogno perchè poi ti butta via).
Con le mentalità che leggo qua non mi meraviglio che i sindacati contino poco e niente.

Unrue
07-02-2022, 11:13
Nel mondo che va avanti, nei giochi potere e nei pesi che ogni nazione riesce a mettere in politica internazionale, se leggessi dei giornali e cercassi di capire cosa sta succedendo nel mondio ti accorgeresti che oramai c'è una nazione che conta di più degli USA.
Non sto dicendo che gli USA diventeranno dei pezzenti domani ma non sono più loro a comnadare come han fatto negli ultimi 100 anni... questo é un declino.

Ma veramente mi informo costantemente. Ma per me una nazione in declino è una nazione in cui c'è crisi economica, milioni di disoccupati, inflazione alle stelle e cose del genere. Gli USA sono tutt'altro che questo. Poi è ovvio che prima o poi qualche grande potenza arrivava a fargli concorrenza, era impensabile che andasse avanti così all'infinito. Ma questo è anche uno stimolo per fare di più.

Che la Cina conti più degli USA ho i miei dubbi. Militarmente sono ancora anni luce indietro ad esempio. Tanto per fare un esempio, la Cina ha una sola una portaerei...

Darkon
07-02-2022, 11:15
Per quanto mi riguarda la società dovrebbe favorire sia chi è ambizioso dal punto di vista lavorativo e chi ha altri tipi di ambizioni, sono tutte aspirazioni lecite dell’essere umano.

Il “successo “, parola che ho letto anche qui, non deve essere per forza legata alla sfera lavorativa.

Per me uno che ha “successo” è uno soddisfatto della propria vita. Ci sono fior di filosofie e religioni che pongono come la “felicità “ il fine della vita umana, e ciascuno la deve poter raggiungere secondo il le proprie aspirazioni personali.

Ovviamente nel cercare di raggiungerla non deve essere disonesto, in tutti i sensi. Un dipendente fannullone è disonesto, un imprenditore evasore fiscale o che non mette in pratica le norme sulla sicurezza è disonesto.

Questi discorsi filosofici, senza offesa per l'utente sia chiaro, ma sono sogni irrealizzabili.

Nella realtà per generare la felicità di uno è necessario che ci sino direi 10 ma facciamo 5 che sono fortemente infelici.

In un mondo finito e con risorse finite la felicità diffusa è semplicemente impossibile. Non c'è alcuna speranza che un tale traguardo sia anche solo lontanamente raggiungibile.

Darkon
07-02-2022, 11:24
Non riesco a capire se tu sia o non sia un imprenditore ma se non lo sei... sicuro sei un ottimo dipendente, ti consideri già ora come uno votato al lavoro, uno che deve suoperarsi e se non riesce a superarsi bisogna mandarlo a casa, non ho dubbi che un'azienda voglia te come dipendente (fino a che ne ha bisogno perchè poi ti butta via).
Con le mentalità che leggo qua non mi meraviglio che i sindacati contino poco e niente.

Mi sa che a occhio hai fatto un po' di casino perché hai risposto ai miei post tipo 3 o 4 volte. Non che ci sia niente di male eh... però era per avvertirti.


Per rispondere alle tue domande la mia situazione è un po' complessa:

Lavoro come dipendente da una parte e sono socio di capitale in società in cui però non ho ruoli operativi.
Quindi non so se mi consideri più imprenditore o più dipendente.
Diciamo che sono una figura ibrida.

Il punto però su cui vorrei farti riflettere è questo:

Perché sempre più lavoratori preferiscono contrattare ad personam piuttosto che affidarsi ai sindacati?

E la risposta è che la percezione generale è che il sindacato ha poco interesse in chi "vale" quindi uno che ha qualche numero ha tutto da guadagnare e trattare per conto suo piuttosto che affidarsi a un sindacato che punta a tutelare i grandi numeri e quindi per forza di cosa piallare verso un punto medio.

Ma ciò se da una parte potrebbe sembrare un equilibrio ha portato che chi stava sopra media ha sempre di più fatto da se e il punto medio a cui pialla il sindacato si è spostato sempre di più verso il basso al punto che ormai anche gente che prima era tutelata ora non si sente più tale.

IMHO il problema è che in una società globalizzata se sei mera forza lavoro non vali più nulla. Le così dette braccia rubate all'agricoltura oggi ce ne sono una marea e che vanno sempre al ribasso a partire dall'estero. Oggi se non ti formi e non riesci ad avere un valore aggiunto è veramente un grosso problema e per quanto il sindacato possa anche tentare di proteggerti la realtà è che è molto difficile se non quasi impossibile.

megamitch
07-02-2022, 11:32
Questi discorsi filosofici, senza offesa per l'utente sia chiaro, ma sono sogni irrealizzabili.

Nella realtà per generare la felicità di uno è necessario che ci sino direi 10 ma facciamo 5 che sono fortemente infelici.

In un mondo finito e con risorse finite la felicità diffusa è semplicemente impossibile. Non c'è alcuna speranza che un tale traguardo sia anche solo lontanamente raggiungibile.

Questo perchè esistono sbilanciamenti esagerati tra chi ha troppo e chi ha troppo poco.

Per far comprare a Bezos la barca da 500 milioni di euro, o al sultano la ennesima supercar (cose che all'uomo non servono a nulla), dobbiamo calpestare i diritti di tanti esseri umani.

E ripeto, se uno è un fannullone è giusto punirlo. Non è giusto però metterlo in condizioni di "povertà" solo per arricchire persone che usano i soldi per comprare cose assolutamente inutili. Perchè avere 100 supercar, o una barca da 500 milioni, è semplicemente inutile ed è un insulto ad intere popolazioni.

dado1979
07-02-2022, 12:47
Questo perchè esistono sbilanciamenti esagerati tra chi ha troppo e chi ha troppo poco.

Per far comprare a Bezos la barca da 500 milioni di euro, o al sultano la ennesima supercar (cose che all'uomo non servono a nulla), dobbiamo calpestare i diritti di tanti esseri umani.

E ripeto, se uno è un fannullone è giusto punirlo. Non è giusto però metterlo in condizioni di "povertà" solo per arricchire persone che usano i soldi per comprare cose assolutamente inutili. Perchè avere 100 supercar, o una barca da 500 milioni, è semplicemente inutile ed è un insulto ad intere popolazioni.
Oddio, allora forse non tutto é perduto... c'è ancora speranza per il mondo se qualcuno riesce a capire che non é corretto che uno sia così ricco. Qaulcuno che riesce a pensare fuori dagli schemi e dal contesto in cui vive.

dado1979
07-02-2022, 12:58
Mi sa che a occhio hai fatto un po' di casino perché hai risposto ai miei post tipo 3 o 4 volte. Non che ci sia niente di male eh... però era per avvertirti.
Grazie per la'vvertimento.




Perché sempre più lavoratori preferiscono contrattare ad personam piuttosto che affidarsi ai sindacati?

E la risposta è che la percezione generale è che il sindacato ha poco interesse in chi "vale" quindi uno che ha qualche numero ha tutto da guadagnare e trattare per conto suo piuttosto che affidarsi a un sindacato che punta a tutelare i grandi numeri e quindi per forza di cosa piallare verso un punto medio.
Ah vabbé certo, tu stai perlando del professionista con esperienza e che ha qualcosa da mettere sukl piatto della bilancia (stai parlando di gente come te che una conoscenza da poter rivendere), stai parlando del 5% dei lavoratori.
Il vostro 5% non ha bisogno dei sindacati.
Chettenefai dei sindacati se contratti il tuo stipendio con uno scritto privato con il datore?

Ma ciò se da una parte potrebbe sembrare un equilibrio ha portato che chi stava sopra media ha sempre di più fatto da se e il punto medio a cui pialla il sindacato si è spostato sempre di più verso il basso al punto che ormai anche gente che prima era tutelata ora non si sente più tale.
Ho capito, ma parli una minoranza ristrettissima.
E il resto dei lavoratori che non vivono per lavorare come fai te ma voglio solo fare il proprio lavoro onestamenmte per poi poter vivere la propria vita? Chi vuole questo é un fannullone? Chi non vuole far carriera é un fannullone? Queste persone devono essere lasciate a casa? Non devono avere le tutele corrette?
P.S. chiaro che i sindacati abbiamo 1000 problemi e siano spesso un modo per fare il minimo nelle grandi aziende (sono fatte cmq da italiani eh), ma la soluzione non può essere la contrattazione privata, finisce tutto a scatafascio se ci affidiamo alla contrattazione privata.

Unrue
07-02-2022, 13:53
Perchè avere 100 supercar, o una barca da 500 milioni, è semplicemente inutile ed è un insulto ad intere popolazioni.

Sicuramente sono oggetti inutili, però perlomeno fanno lavorare tante persone, intendo anche solo per comprare queste cose. Noi abbiamo la Ferrari ad esempio. Senza i ricconi che se la comprano non esisterebbe.

Stessa cosa per i megayacht.

megamitch
07-02-2022, 13:56
Sicuramente sono oggetti inutili, però perlomeno fanno lavorare tante persone, intendo anche solo per comprare queste cose. Noi abbiamo la Ferrari ad esempio. Senza i ricconi che se la comprano non esisterebbe.

Stessa cosa per i megayacht.

Sull'acquisto di un megayatch da 500 milioni, non so se i lavoratori del cantiere vedono un benessere maggiore.

Sicuramente chi ha chiuso la vendita potrà comprare una ferrari.

Inoltre si legge ovunque delle criticità lavorative di alcuni settori in Amazon. Però il capo "butta" 500 milioni in un giocattolo inutile mentre "accontentandosi" di una barca da 100 milioni potrebbe investire sui dipendendi della propria azienda 400 milioni.

Sempre li si finisce, redistribuzione equa.

Darkon
07-02-2022, 13:57
Grazie per la'vvertimento.

Non so se la cosa ti ha dato fastidio ma te lo dicevo in amicizia senza alcuno scopo dietro. Se ti è suonata male non era mia intenzione.

Ah vabbé certo, tu stai perlando del professionista con esperienza e che ha qualcosa da mettere sukl piatto della bilancia (stai parlando di gente come te che una conoscenza da poter rivendere), stai parlando del 5% dei lavoratori.
Il vostro 5% non ha bisogno dei sindacati.
Chettenefai dei sindacati se contratti il tuo stipendio con uno scritto privato con il datore?

Non per forza deve essere una cosa così estrema. Per esempio anche il barrista (dipendente) c'è quello che vale e quello che non vale. Mi spiego meglio se sei un barrista che ci tiene e che per esempio sta attento a, che ne so, pulire bene la macchina del caffè per fare un caffè buono o piuttosto si tiene aggiornato sugli alcolici in modo da saper fare i mix alla moda è comunque uno che vale.
Questo si applica a tutti i lavori compreso l'operaio perché anche l'operaio c'è quello che si studia il pezzo, si studia l'utensile e da me si dice "ha le mani buone" e quello che potresti sostituirlo con un robot perché tanto se gli è stato detto di premere 1 e poi 2 continua a farlo anche se vedesse davanti a se andare tutto a catafascio.

Quindi non è che ti sto parlando del 5%, secondo me sono molti di più perché alla fine ci sono tanti lavoratori che anche se non hanno chissà quale gerarchia hanno un valore e potere contrattuale sulla base di quel valore. Però qualcosa devi saper fare... se non fai il minimo sforzo è dura difenderti.

Ho capito, ma parli una minoranza ristrettissima.
E il resto dei lavoratori che non vivono per lavorare come fai te ma voglio solo fare il proprio lavoro onestamenmte per poi poter vivere la propria vita?

Sia chiaro non sto dicendo che sia giusto ma nel mondo di oggi e nelle economie di oggi anche con il miglior sindacato sono destinati a una triste fine.
Se non è il robot è il cinese, se non è il cinese è l'indiano... ma se sei solo forza lavoro senza niente di più costi tanto e vali poco. Prima o poi sposteranno la produzione all'estero e sarai destinato a rimanere con il cerino in mano.
Ripeto non sto dicendo che sia giusto ma bisogna anche essere realisti e guardare a uno scenario probabile.

Chi vuole questo é un fannullone? Chi non vuole far carriera é un fannullone?

Non è questione di fannullone o non fannullone è questione di costi. Se ci sono due negozi uno che vende la GPU ABC a 1000€ e uno che vende la GPU ABC a 10€ te da chi la compri? Possiamo raccontarci quanto vogliamo che la compreremmo a 1000€ per garantire i diritti dei lavoratori ma tanto poi il 90% della gente va a comprare quella a 10€.
Allo stesso modo non è questione di essere fannullone o meno, è questione che se ti posso sostituire con uno uguale a te ma che costa 10 volte meno di te perché un imprenditore dovrebbe volere te?
Per questo ribadisco è importante coltivare un proprio valore aggiunto perché se lavori come una macchina anzi peggio perché ti ammali, ti stanchi ecc... prima o poi verrai sicuramente sostituito e ti ritroverai con il cerino in mano.

Pino90
07-02-2022, 13:57
Sull'acquisto di un megayatch da 500 milioni, non so se i lavoratori del cantiere vedono un benessere maggiore.

Sicuramente chi ha chiuso la vendita potrà comprare una ferrari.

Sempre li si finisce, redistribuzione equa.

È un progetto che dura anni, il primo beneficio che ne traggono è di lavorare per gli X anni che sono necessari per portare a termine il progetto.

megamitch
07-02-2022, 14:01
È un progetto che dura anni, il primo beneficio che ne traggono è di lavorare per gli X anni che sono necessari per portare a termine il progetto.

tutto quello che vuoi. Ritengo comunque un problema mondiale il fatto che ci sia gente così ricca e gente che non mangia tutti i giorni.

Le società occidentali dovrebbero puntare alla redistribuzione più equa della ricchezza, non ad accentrare sempre di più.

dado1979
07-02-2022, 14:44
tutto quello che vuoi. Ritengo comunque un problema mondiale il fatto che ci sia gente così ricca e gente che non mangia tutti i giorni.

Le società occidentali dovrebbero puntare alla redistribuzione più equa della ricchezza, non ad accentrare sempre di più.
Rialleluja! Sia lodato il Creatore. Esiste ancora la capacità di vedere il mondo al di fuori del proprio tornaconto personale.

dado1979
07-02-2022, 15:03
Non per forza deve essere una cosa così estrema. Per esempio anche il barrista (dipendente) c'è quello che vale e quello che non vale. Mi spiego meglio se sei un barrista che ci tiene e che per esempio sta attento a, che ne so, pulire bene la macchina del caffè per fare un caffè buono o piuttosto si tiene aggiornato sugli alcolici in modo da saper fare i mix alla moda è comunque uno che vale.
Questo si applica a tutti i lavori compreso l'operaio perché anche l'operaio c'è quello che si studia il pezzo, si studia l'utensile e da me si dice "ha le mani buone" e quello che potresti sostituirlo con un robot perché tanto se gli è stato detto di premere 1 e poi 2 continua a farlo anche se vedesse davanti a se andare tutto a catafascio.
Pulire la macchina é il minimo sindacale e saper fare i cocktail uguale... se non fai il minimo sindacale allora é giusto che ti lascino a casa.
Io parlo di cose tipo: smetti di lavorare all'1 di notte e pulisci il locale fino all'1:30 e il titolare ti dice che devi aprire il bar alle 8 di mattina perché Caio si é ammalato e non sa come fare altrimenti... ora questo può succedere una volta ma invece succede spesso e volentieri perchè i dipendenti sono contati e ogni volta che uno si ammala risposi solo 6 ore e il titolare non vuole accolarsi un nuovo stipendio... ma il titolare ha una serie 5 touring da 70000 euro. Ora: se non ci fossero delle regole sindacali dove il esiste un minimo riposo, chi altri ti difenderebbe dal menefreghismo del titolare che non gli fotte una mazza del tuo benessere nella vita ma preferisce portarsi a casa 3500 euro in più al mese? Nessuno, sei panato anche se sei un buon barista e pulisci la macchinetta del caffè e sai fare i cocktail... sei alla mercè del titolare coglione di turno. Allora cerchi un nuovo lavoro in un nuovo bar, ma c'è il covid e nessuno assume un berista di questi tempi... quindi la morale qual'è: grazie a Dio che esiste qualcuno che cerca (anche se in difficoltà) di tutela re i tuoi diritti perchè altrimenti il titolare licenzierebbe quello che si ammala spesso (ma lui si ammala spesso perché ha avuto il cancro e il suo sistema immunitario é compromesso e poverino non é colpa sua (ma al titolare non frega una mazza perché lui ha in testa il suo fatturato) e se Caio (il dipedente che ha le difese immunitarie basse) muore, lui la notte dorme lo stesso.

Unrue
08-02-2022, 08:03
Sull'acquisto di un megayatch da 500 milioni, non so se i lavoratori del cantiere vedono un benessere maggiore.


Avrebbero meno lavoro, è questo il punto. Quindi la loro azienda resta florida.


Inoltre si legge ovunque delle criticità lavorative di alcuni settori in Amazon. Però il capo "butta" 500 milioni in un giocattolo inutile mentre "accontentandosi" di una barca da 100 milioni potrebbe investire sui dipendendi della propria azienda 400 milioni.

Sempre li si finisce, redistribuzione equa.

Benvenuto nel capitalismo.