DelusoDaTiscali
31-08-2021, 05:29
Il caso del palazzone di Milano arso come una torcia ha fatto puntare il dito (senza troppa convinzione per il momento) sui materiali usati per il "cappotto termico", cosa prontamente smentita dalla ditta interessata che invece parla di lana di vetro.
Il dubbio che mi sorge però va oltre: coibentare le pareti non aumenta la temperatura interna anche in caso di incendio?
In questo caso è logico temere che anche materiali preesistenti l'aggiunta del cappotto, anche se "ignifughi" (in realtà sono classificati come tali anche materiali di difficile o lenta combustione, ma che comunque bruciano), cessino di essere tali in quanto la temperatura interna supera i valori inizialmente (=senza cappotto termico) previsti in caso di incendio?
Se ben ricordo la definizione di materiale "ignifugo" prevederebbe che l'energia necessaria per mantenere la temperatura di combustione sia inferiore a quella sprigionata dalla combustione stessa. Se però il guscio esterno dell' edificio è coibentato i parametri saltano e ciò che sarebbe ignifugo in aria libera dentro quella sorta di mega-forno costituito da un edificio coibentato potrebbe non esserlo più.
E' corretto questo ragionamento? Potrebbe far escludere da interventi di aggiunta di cappotto termico edifici rivestiti con pannelli piuttosto che in muratura?
Detto per inciso: ma il cartongesso brucia?
Da tutto ciò si può comunque trarre una morale: il mattone è un' altra cosa...
Il dubbio che mi sorge però va oltre: coibentare le pareti non aumenta la temperatura interna anche in caso di incendio?
In questo caso è logico temere che anche materiali preesistenti l'aggiunta del cappotto, anche se "ignifughi" (in realtà sono classificati come tali anche materiali di difficile o lenta combustione, ma che comunque bruciano), cessino di essere tali in quanto la temperatura interna supera i valori inizialmente (=senza cappotto termico) previsti in caso di incendio?
Se ben ricordo la definizione di materiale "ignifugo" prevederebbe che l'energia necessaria per mantenere la temperatura di combustione sia inferiore a quella sprigionata dalla combustione stessa. Se però il guscio esterno dell' edificio è coibentato i parametri saltano e ciò che sarebbe ignifugo in aria libera dentro quella sorta di mega-forno costituito da un edificio coibentato potrebbe non esserlo più.
E' corretto questo ragionamento? Potrebbe far escludere da interventi di aggiunta di cappotto termico edifici rivestiti con pannelli piuttosto che in muratura?
Detto per inciso: ma il cartongesso brucia?
Da tutto ciò si può comunque trarre una morale: il mattone è un' altra cosa...