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View Full Version : Il cappotto termico aumenta il rischio incendio?


DelusoDaTiscali
31-08-2021, 05:29
Il caso del palazzone di Milano arso come una torcia ha fatto puntare il dito (senza troppa convinzione per il momento) sui materiali usati per il "cappotto termico", cosa prontamente smentita dalla ditta interessata che invece parla di lana di vetro.

Il dubbio che mi sorge però va oltre: coibentare le pareti non aumenta la temperatura interna anche in caso di incendio?

In questo caso è logico temere che anche materiali preesistenti l'aggiunta del cappotto, anche se "ignifughi" (in realtà sono classificati come tali anche materiali di difficile o lenta combustione, ma che comunque bruciano), cessino di essere tali in quanto la temperatura interna supera i valori inizialmente (=senza cappotto termico) previsti in caso di incendio?

Se ben ricordo la definizione di materiale "ignifugo" prevederebbe che l'energia necessaria per mantenere la temperatura di combustione sia inferiore a quella sprigionata dalla combustione stessa. Se però il guscio esterno dell' edificio è coibentato i parametri saltano e ciò che sarebbe ignifugo in aria libera dentro quella sorta di mega-forno costituito da un edificio coibentato potrebbe non esserlo più.

E' corretto questo ragionamento? Potrebbe far escludere da interventi di aggiunta di cappotto termico edifici rivestiti con pannelli piuttosto che in muratura?

Detto per inciso: ma il cartongesso brucia?

Da tutto ciò si può comunque trarre una morale: il mattone è un' altra cosa...

*sasha ITALIA*
31-08-2021, 10:05
Se anche ci fosse una correlazione non credo che un delta di 30 gradi tra un incendio con e uno senza cappotto possa cambiare qualcosa.

Discorso diverso ovviamente se parliamo di un prodotto infiammabile come avvenuto a Londra, lì si che è un casino

DelusoDaTiscali
31-08-2021, 10:26
Non so se si possa stabilire il valore assoluto della maggior temperatura dovuta al cappotto termico in caso di incendio. Immagino che la temperatura all' interno dell' edificio si possa misurare in centinaia di gradi e che l'effetto della coibentazione esterna vada stimato in percentuale.

jumpjack
03-09-2021, 12:21
Se anche ci fosse una correlazione non credo che un delta di 30 gradi tra un incendio con e uno senza cappotto possa cambiare qualcosa.

Discorso diverso ovviamente se parliamo di un prodotto infiammabile come avvenuto a Londra, lì si che è un casino

1) C'è MOLTA differenza tra un fuoco aperto e un fuoco "schermato", come sa chiunque abbia mai provato ad accendere il fuoco in un camino: se avvicini i pezzi di legno, il calore rimbalza dall'uno all'altro invece di uscire, e il fuoco vive; ma basta allontanarli un po', è il fuoco si spegne.

2) a milano volavano pezzi incendiati di cappotto, che hanno incendiato le macchine parcheggiate sotto, quindi non mi sembra ci sia molta differenza rispetto a londra.

Invece io ho un'altra domanda: la lana "di qualcosa" è infiammabile? di acciaio, di roccia, di vetro... I materiali in forma "filiforme aggregata" si comportano in modo molto diverso da quelli massicci (forse perchè c'è molta aria in mezzo)

s12a
28-09-2021, 11:25
Invece io ho un'altra domanda: la lana "di qualcosa" è infiammabile? di acciaio, di roccia, di vetro... I materiali in forma "filiforme aggregata" si comportano in modo molto diverso da quelli massicci (forse perchè c'è molta aria in mezzo)

È infiammabile quello che può reagire con l'ossigeno ed una elevata superficie (fibre sottili) aumenta la possibilità che ciò accada. Roccia e vetro sono ossidi e non possono reagire ulteriormente con l'ossigeno. Le lane metalliche possono invece reagire con l'ossigeno e bruciare anche violentemente (talvolta sono usate in spettacoli pirotecnici).

Tuttavia se le lane di vetro o roccia per conto loro non sono infiammabili, eventuali composti organici (resine, plastiche, carta, ecc) usati in abbinamento possono invece esserlo.

DelusoDaTiscali
29-09-2021, 19:07
La lana di roccia è stabilizzata tramite "qualcosa" di organico (non so se si possa chiamare resina) ma credo che ce ne sia talmente poco (e quel poco sarà "ignifugo") che il problema non si pone.