PDA

View Full Version : TSMC stretta tra Cina e USA per la costruzione di nuove fabbriche


Redazione di Hardware Upg
08-07-2021, 10:21
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/cpu/tsmc-stretta-tra-cina-e-usa-per-la-costruzione-di-nuove-fabbriche_99050.html

La necessità di produrre sempre più semiconduttori per il mercato spinge TSMC ad espandere la propria capacità produttiva; dove questa si concretizzerà resta però ancora da capire, con gli USA che spingono dalla propria parte lontano dalla Cina

Click sul link per visualizzare la notizia.

Ale55andr0
08-07-2021, 12:22
ci pensavo proprio stamane "ma perchè tsmc, visto che ètaiwanese e no ncinese, non apre al tre fab in giro per il mondo per soddifare i suoi clienti", magari prendendo accordi direttamente con le nazioni coinvolte per eventuali collaborazioni all'investimento e/o agevolazioni/incentivi

igiolo
08-07-2021, 12:55
ci pensavo proprio stamane "ma perchè tsmc, visto che ètaiwanese e no ncinese, non apre al tre fab in giro per il mondo per soddifare i suoi clienti", magari prendendo accordi direttamente con le nazioni coinvolte per eventuali collaborazioni all'investimento e/o agevolazioni/incentivi

xkè è cinese
ma lei non lo sa

biometallo
08-07-2021, 13:00
ma perchè tsmc, visto che ètaiwanese e no ncinese, non apre al tre fab in giro per il mondo per soddifare i suoi clienti

Ad una ricerca veloce:

TSMC vuole espandersi negli Stati Uniti con altre cinque fonderie nei prossimi 3 anni (https://www.hdblog.it/hardware/articoli/n537610/tsmc-stati-uniti-cinque-fonderie/) 04 Maggio 2021

Del resto l'accordo con TSMC è una delle vittorie di cui Trump è sempre andato fiero..

Mi permetto però di far notare anche queste dichiarazioni del fondatore di TSMC

https://www.scmp.com/tech/big-tech/article/3130628/tsmc-founder-morris-chang-says-chinas-semiconductor-industry-still


"Chang ha affermato che anche gli Stati Uniti sono svantaggiati rispetto a Taiwan perché mancano ingegneri dedicati al settore della produzione di semiconduttori, aggiungendo che "il livello di dedizione degli Stati Uniti alla produzione non è assolutamente all'altezza di quello di Taiwan".
“Quello di cui ho bisogno in questo momento sono ingegneri, tecnici e operatori capaci e dedicati. E devono essere disposti a buttarsi nella produzione", ha detto. “Negli Stati Uniti, fare produzione non è popolare. Non è stato popolare per decenni".
Chang ha affermato che Samsung Electronics rimane il più grande rivale di TSMC nella produzione in outsourcing di wafer, aggiungendo che la Corea del Sud gode di molti degli stessi vantaggi di Taiwan, che includono la capacità di promuovere talenti di prim'ordine per il settore. "

CrapaDiLegno
08-07-2021, 13:06
ci pensavo proprio stamane "ma perchè tsmc, visto che ètaiwanese e no ncinese, non apre al tre fab in giro per il mondo per soddifare i suoi clienti", magari prendendo accordi direttamente con le nazioni coinvolte per eventuali collaborazioni all'investimento e/o agevolazioni/incentivi
Credo che i motivi principali siano essenzialmente 2:
1. costi. Se TSMC va in Cina a dire che vuole aprire una mega fabbrica il governo Cinese li obbliga ad accettare un aiuto del 50% così che la fabbrica è per metà cinese ma a TSMC costa la metà (e stiamo parlando di cifre a 9 zeri, non noccioline).
Anche il costo dell'energia è importante, per cui non tutti i posti sono buoni.
Senza contare ovviamente la questione logistica e infrastrutture, visto che una mega fabbrica del genere necessita di rifornimenti continui E SICURI di materiale sia in ingresso che in uscita.

2. manodopera. Ora leggo che forse Intel vorrebbe aprire una fabbrica qui da noi. A parte la forzatura nell'interpretazione delle parole del CEO, ma come si può pensare che sia possibile fare una cosa del genere? A parte la questione burocrazia, superata la quale dopo un anno non sei ancora sicuro che un manipolo di "prebenisti" non ti fermi i cantieri in nome di una non meglio specificata motivazione ambientale (nonostante le autorizzazioni già ricevute), chi assumi per far funzionare una cosa del genere?
Mario l'idraulico e Peppino l'elettricista, quello che non fa fattura?
Quante persone CAPACI (realmente non solo sulla carta) esistono in Italia in grado di lavorare in un posto del genere dove precisione e rispetto rigoroso delle regole sono di fondamentale importanza?
E anche se trovassi un numero sufficiente di laureati o con un livello di istruzione adeguata non avrebbero alcuna specifica formazione per tale lavoro.
Servirebbe che venissero "maestranze" dall'estero con ovviamente costi maggiori.
Ora ho parlato dell'Italia come caso limite per evidenti impossibilità di fare una fabbrica del genere, ma anche in altri paesi le cose non sarebbero tanto diverse (burocrazia a parte).
E quando devi investire in un'opera che vuoi che vada in produzione il più presto possibile (2 o 3 anni, da noi i tempi di costruzione di un supermercato) dal costo di svariati 9 zeri, avere il dilemma di trovare il personale adeguato e in numero sufficiente non è una cosa secondaria.

Poi ovviamente rientrano tutta una serie di altre cose, come la stabilità sociale e le garanzie del lavoratore, per cui in paesi come la Cina (ma anche negli USA che tanto fanno quelli che difendono i diritti) assunzioni e licenziamenti in libertà sono cosa normale e garantiscono l'avere le persone "motivate" (per non dire sfruttate) ma anche più semplicemente non avere reali fannulloni ed incapaci tra i piedi a far più danni che contribuzione al lavoro complessivo.
E da noi (come in altre parti, ma da noi è ormai una cosa vergognosa) se hai la sfortuna di assumerli sei praticamente fregato e te li tieni con il rischio anche di perdere le cause civili per immotivato licenziamento o per mobbing se ti permetti di metterli da parte.

Praticamente si va dove già esistono le condizioni per realizzare queste "delicate" fabbriche dai costi spropositati senza tentare la fortuna avventurandosi in situazioni sconosciute o conosciute e avverse.

Piedone1113
08-07-2021, 14:07
Credo che i motivi principali siano essenzialmente 2:
1. costi. Se TSMC va in Cina a dire che vuole aprire una mega fabbrica il governo Cinese li obbliga ad accettare un aiuto del 50% così che la fabbrica è per metà cinese ma a TSMC costa la metà (e stiamo parlando di cifre a 9 zeri, non noccioline).
Anche il costo dell'energia è importante, per cui non tutti i posti sono buoni.
Senza contare ovviamente la questione logistica e infrastrutture, visto che una mega fabbrica del genere necessita di rifornimenti continui E SICURI di materiale sia in ingresso che in uscita.

2. manodopera. Ora leggo che forse Intel vorrebbe aprire una fabbrica qui da noi. A parte la forzatura nell'interpretazione delle parole del CEO, ma come si può pensare che sia possibile fare una cosa del genere? A parte la questione burocrazia, superata la quale dopo un anno non sei ancora sicuro che un manipolo di "prebenisti" non ti fermi i cantieri in nome di una non meglio specificata motivazione ambientale (nonostante le autorizzazioni già ricevute), chi assumi per far funzionare una cosa del genere?
Mario l'idraulico e Peppino l'elettricista, quello che non fa fattura?
Quante persone CAPACI (realmente non solo sulla carta) esistono in Italia in grado di lavorare in un posto del genere dove precisione e rispetto rigoroso delle regole sono di fondamentale importanza?
E anche se trovassi un numero sufficiente di laureati o con un livello di istruzione adeguata non avrebbero alcuna specifica formazione per tale lavoro.
Servirebbe che venissero "maestranze" dall'estero con ovviamente costi maggiori.
Ora ho parlato dell'Italia come caso limite per evidenti impossibilità di fare una fabbrica del genere, ma anche in altri paesi le cose non sarebbero tanto diverse (burocrazia a parte).
E quando devi investire in un'opera che vuoi che vada in produzione il più presto possibile (2 o 3 anni, da noi i tempi di costruzione di un supermercato) dal costo di svariati 9 zeri, avere il dilemma di trovare il personale adeguato e in numero sufficiente non è una cosa secondaria.

Poi ovviamente rientrano tutta una serie di altre cose, come la stabilità sociale e le garanzie del lavoratore, per cui in paesi come la Cina (ma anche negli USA che tanto fanno quelli che difendono i diritti) assunzioni e licenziamenti in libertà sono cosa normale e garantiscono l'avere le persone "motivate" (per non dire sfruttate) ma anche più semplicemente non avere reali fannulloni ed incapaci tra i piedi a far più danni che contribuzione al lavoro complessivo.
E da noi (come in altre parti, ma da noi è ormai una cosa vergognosa) se hai la sfortuna di assumerli sei praticamente fregato e te li tieni con il rischio anche di perdere le cause civili per immotivato licenziamento o per mobbing se ti permetti di metterli da parte.

Praticamente si va dove già esistono le condizioni per realizzare queste "delicate" fabbriche dai costi spropositati senza tentare la fortuna avventurandosi in situazioni sconosciute o conosciute e avverse.

Guarda che in Italia e Germania esistono gia fonderie, e non mi sembra che ci siano problemi di sorta.
Il problema piuttosto è dell'approvigionamentao delle terre rare e delle carote.
Tutto il resto sono cose limitate alle realtà USA.
Se poi non hai una tradizione dietro ( come in ogni altro lavoro) devi prima formare per bene il personale e successivamente andare a regime.

CrapaDiLegno
08-07-2021, 15:57
Guarda che in Italia e Germania esistono gia fonderie, e non mi sembra che ci siano problemi di sorta.
Il problema piuttosto è dell'approvigionamentao delle terre rare e delle carote.
Tutto il resto sono cose limitate alle realtà USA.
Se poi non hai una tradizione dietro ( come in ogni altro lavoro) devi prima formare per bene il personale e successivamente andare a regime.

In Germania hanno le fonderie (ex AMD), ma qui da noi che abbiamo?
Le carote le fanno anche qui in Italia.

Ma il problema non è "la carota al mese" o i 100 occupati in tutta Italia nelle 2 fonderie che producono 4 wafer al mese.
Si parla di una scala ben diversa rispetto al nulla che di fatto abbiamo.
Il problema è avere personale formato in quantità (migliaia di persone), avere una filosofia di lavoro diversa (non si può scioperare in una fabbrica a processo continuo con materiali in lavorazione per miliardi di euro e non si ricatta una azienda facendo leva su quello), non si aggirano le regole di sicurezza, non solo personali ma anche generiche come la pulizia o il giusto trattamento dei materiali e non stiamo parlando di una boccetta di liquido pulente puro al 99.9999% al mese, ma di un camion di materiale tossico/bio hazard in grado di uccidere intere città se non adeguatamente gestito (tipo evitare una ca**ata come il treno esploso a Viareggio per esempio).
E' rispettare sempre i protocolli e di non avere nessuno (e ripeto NESSUNO) che fa una cazzata come sputare in un macchinario per insozzarlo e rendere vana la produzione di un mese con perdite miliardarie solo perché non funziona la macchinetta del caffè o non hanno assunto suo cugggino analfabeta a fare il capo turno.
E' avere infrastrutture adeguate (le migliaia di lavoratori mica devono attraversare tutte Voghera o Nocera con auto proprie per arrivare alla fabbrica, giusto per dire), i trasporti merci devono essere abbondanti e puntuali (di scioperi e di gente che si sdraia davanti ai cancelli non ce ne devono essere, pena la perdita di milioni di euro al giorno per 4 che vogliono mezza pagnotta in più anche se hanno firmato per un contratto che non la prevedeva).
E' avere piani realizzabili (e non finti) per le criticità (incendi, calamità, siccità e soprattutto blackout) perché ripeto ci sono miliardi di euro in lavorazione e di DonPaolino che distribuisce benedizioni per farsi aiutare da SanGennaro in caso di problemi seri non ce ne si fa nulla.

Di che fonderie di silicio qui in Italia parli che hanno bisogno di tutto questo?
Quella sotto casa tua? No perché qui si parla di fabbriche grandi come città e non mi risulta proprio che ci sia qualcosa solo lontanamente simile.

E anche in Germania non è tutto questo rose e fiori anche se non hanno tutta la nostra burocrazia e pagano l'energia molto meno di noi (ma non della Cina per esempio), dato che i costi del lavoro non sono propriamente quelli dell'est asiatico, così come non lo sono le leggi anti inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti (anche tossici e le fonderie ne producono parecchio).

ulk
08-07-2021, 16:14
Si va beh campa cavallo, il problema c'è adesso tra qualche anno chissa...

Takuya
08-07-2021, 16:31
In Germania hanno le fonderie (ex AMD), ma qui da noi che abbiamo?
Le carote le fanno anche qui in Italia.

Ma il problema non è "la carota al mese" o i 100 occupati in tutta Italia nelle 2 fonderie che producono 4 wafer al mese.
Si parla di una scala ben diversa rispetto al nulla che di fatto abbiamo.
Il problema è avere personale formato in quantità (migliaia di persone), avere una filosofia di lavoro diversa (non si può scioperare in una fabbrica a processo continuo con materiali in lavorazione per miliardi di euro e non si ricatta una azienda facendo leva su quello), non si aggirano le regole di sicurezza, non solo personali ma anche generiche come la pulizia o il giusto trattamento dei materiali e non stiamo parlando di una boccetta di liquido pulente puro al 99.9999% al mese, ma di un camion di materiale tossico/bio hazard in grado di uccidere intere città se non adeguatamente gestito (tipo evitare una ca**ata come il treno esploso a Viareggio per esempio).
E' rispettare sempre i protocolli e di non avere nessuno (e ripeto NESSUNO) che fa una cazzata come sputare in un macchinario per insozzarlo e rendere vana la produzione di un mese con perdite miliardarie solo perché non funziona la macchinetta del caffè o non hanno assunto suo cugggino analfabeta a fare il capo turno.
E' avere infrastrutture adeguate (le migliaia di lavoratori mica devono attraversare tutte Voghera o Nocera con auto proprie per arrivare alla fabbrica, giusto per dire), i trasporti merci devono essere abbondanti e puntuali (di scioperi e di gente che si sdraia davanti ai cancelli non ce ne devono essere, pena la perdita di milioni di euro al giorno per 4 che vogliono mezza pagnotta in più anche se hanno firmato per un contratto che non la prevedeva).
E' avere piani realizzabili (e non finti) per le criticità (incendi, calamità, siccità e soprattutto blackout) perché ripeto ci sono miliardi di euro in lavorazione e di DonPaolino che distribuisce benedizioni per farsi aiutare da SanGennaro in caso di problemi seri non ce ne si fa nulla.

Di che fonderie di silicio qui in Italia parli che hanno bisogno di tutto questo?
Quella sotto casa tua? No perché qui si parla di fabbriche grandi come città e non mi risulta proprio che ci sia qualcosa solo lontanamente simile.

E anche in Germania non è tutto questo rose e fiori anche se non hanno tutta la nostra burocrazia e pagano l'energia molto meno di noi (ma non della Cina per esempio), dato che i costi del lavoro non sono propriamente quelli dell'est asiatico, così come non lo sono le leggi anti inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti (anche tossici e le fonderie ne producono parecchio).

Se hai miliardi di euro di materiali in lavorazione paghi in proporzione i lavoratori e vedrai che nessuno sciopererà; dal tuo discorso sembra che i lavoratori si divertano a scioperare, se pretendi di pagare così lavoratori ultraspecializzati le perdite miliardarie te le meriti:

https://i.imgur.com/mt7ONoj.jpg

Piedone1113
08-07-2021, 16:41
In Germania hanno le fonderie (ex AMD), ma qui da noi che abbiamo?
Le carote le fanno anche qui in Italia.

Ma il problema non è "la carota al mese" o i 100 occupati in tutta Italia nelle 2 fonderie che producono 4 wafer al mese.
Si parla di una scala ben diversa rispetto al nulla che di fatto abbiamo.
Il problema è avere personale formato in quantità (migliaia di persone), avere una filosofia di lavoro diversa (non si può scioperare in una fabbrica a processo continuo con materiali in lavorazione per miliardi di euro e non si ricatta una azienda facendo leva su quello), non si aggirano le regole di sicurezza, non solo personali ma anche generiche come la pulizia o il giusto trattamento dei materiali e non stiamo parlando di una boccetta di liquido pulente puro al 99.9999% al mese, ma di un camion di materiale tossico/bio hazard in grado di uccidere intere città se non adeguatamente gestito (tipo evitare una ca**ata come il treno esploso a Viareggio per esempio).
E' rispettare sempre i protocolli e di non avere nessuno (e ripeto NESSUNO) che fa una cazzata come sputare in un macchinario per insozzarlo e rendere vana la produzione di un mese con perdite miliardarie solo perché non funziona la macchinetta del caffè o non hanno assunto suo cugggino analfabeta a fare il capo turno.
E' avere infrastrutture adeguate (le migliaia di lavoratori mica devono attraversare tutte Voghera o Nocera con auto proprie per arrivare alla fabbrica, giusto per dire), i trasporti merci devono essere abbondanti e puntuali (di scioperi e di gente che si sdraia davanti ai cancelli non ce ne devono essere, pena la perdita di milioni di euro al giorno per 4 che vogliono mezza pagnotta in più anche se hanno firmato per un contratto che non la prevedeva).
E' avere piani realizzabili (e non finti) per le criticità (incendi, calamità, siccità e soprattutto blackout) perché ripeto ci sono miliardi di euro in lavorazione e di DonPaolino che distribuisce benedizioni per farsi aiutare da SanGennaro in caso di problemi seri non ce ne si fa nulla.

Di che fonderie di silicio qui in Italia parli che hanno bisogno di tutto questo?
Quella sotto casa tua? No perché qui si parla di fabbriche grandi come città e non mi risulta proprio che ci sia qualcosa solo lontanamente simile.

E anche in Germania non è tutto questo rose e fiori anche se non hanno tutta la nostra burocrazia e pagano l'energia molto meno di noi (ma non della Cina per esempio), dato che i costi del lavoro non sono propriamente quelli dell'est asiatico, così come non lo sono le leggi anti inquinamento e lo smaltimento dei rifiuti (anche tossici e le fonderie ne producono parecchio).

Ti dico solo che STM ha destinato 2 Miliardi di € per il solo SIC nel Catanese.
Per il momento è leader mondiale nello specifico settore e sarebbero previsti nuovi investimenti anche per la fonderia di silicio ( sempre a Catania) per aumentarne la produzione e soddisfare così l'elevata richiesta derivante dall'automotive.
Intel vuole creare una propria fab a dresda ( finanziata in parte dal governo tedesco), ma non è da escludere che possa subentrare STM ai finanziamenti.

Nui_Mg
08-07-2021, 17:01
se pretendi di pagare così lavoratori ultraspecializzati le perdite miliardarie te le meriti:

Allucinante (non che non si sapesse da tempo ehh). Con stesse qualifiche, anzi più basse visto che la mia non è una laurea in ingegneria ma in informatica, prendevo netti circa tre volte tanto (3-4 anni fa circa) in Baviera e per occuparmi di cose inferiori come db relazionali (gestendo full stack) normalizzati in bcnf. Sono lustri che lo dico a tutti quelli della statale di Milano (ma settori tecnologici), scappate il prima possibile dall'italia e gestitevi molto bene le lingue. Mah...

supertigrotto
08-07-2021, 17:09
Confermo,ho una amica a Catania e STM è contenta dei catanesi

CrapaDiLegno
09-07-2021, 08:40
Se hai miliardi di euro di materiali in lavorazione paghi in proporzione i lavoratori e vedrai che nessuno sciopererà; dal tuo discorso sembra che i lavoratori si divertano a scioperare, se pretendi di pagare così lavoratori ultraspecializzati le perdite miliardarie te le meriti:

https://i.imgur.com/mt7ONoj.jpg

Ma questa idea che se una azienda ha miliardi di materiale in lavorazione e usa fabbriche che costano miliardi (e miliardi di debiti) cosa c'entra con il fatto che i lavoratori debbano essere pagati tanto?
Nessuna delle voci sopra elencate è un utile dell'azienda e nessuna è correlata con il valore del lavoro dell'"operaio specializzato".

Essere "specializzati" e quindi saper fare bene il proprio mestiere (che è poi lo scopo di essere specializzati e non presi a caso dalla strada e messi lì a fare una cosa che non si sa neanche come funziona) sembra che sia da considerare un plus piuttosto che una cosa normale (anzi basica) necessaria per avere un lavoro.
Tutti quelli che sanno fare il proprio lavoro sono "specializzati". E quindi percepiscono lo stipendio che hanno concordato con il datore di lavoro. Al contrario, se non sai fare il tuo lavoro è giusto che tu venga rimpiazzato da chi invece "è specializzato".

Poi si sa, il proporzionale (a cosa? Ai soldi investiti o a quelli netti guadagnati?) non è mai abbastanza, per cui abbiamo che pure chi fa il durissimo e qualificatissimo lavoro di call center e rompe le palle tutti i giorni alla gente con chiamate non volute scende in piazza a reclamare condizioni e stipendi che neanche chi ha una laurea ce li ha e poi si stende per strada se l'azienda delocalizza questi centri "altamente tecnologici che richiedono conoscenza di altissimo profilo" in Polonia o Albania.

Io dico solo che quando uno viene assunto firma un contratto che dice certe cose e sai già quanto andrai a guadagnare e quelli che sono gli eventuali benefit.
Fare il finto tonto e poi scendere a turno in piazza a protestare perché "it is not enough" non è una azione corretta. E infatti NESSUNA azienda straniera viene qui in Italia a investire perché già le è difficile capire quando e come partirà ma è assolutamente impossibile per lei capire come finirà dopo solo uno o due anni (magari arriva il gruppo neo costituito di improvvisati "pro green" e ti fermano pure i lavori del cantiere da 10 miliardi perché stai sollevando troppa polvere).
Perché non c'è solo la burocrazia a fare da freno, c'è anche la cultura ormai istituzionalizzata del "ma io tengo famiglia e quindi ho diritto a..." e via di redditi di cittadinanza come se non ci fosse un domani.
Figuriamoci credere che qualcuno possa piegare la schiena per andare a lavorare per davvero.

Sarà per questo che sono molto più appetitosi paesi dell'est e asiatici dove la cultura del lavoro vero è ancora valida e se c'è un foglio con scritto "sì, puoi costruire una fabbrica grande come un paese in questo luogo" la fabbrica si fa e non ci sono contestazioni popolari che possano fermare gli investimenti da 9 zeri (ma fossero anche solo di 6).

iD.Are
09-07-2021, 09:06
Perché non c'è solo la burocrazia a fare da freno, c'è anche la cultura ormai istituzionalizzata del "ma io tengo famiglia e quindi ho diritto a..." e via di redditi di cittadinanza come se non ci fosse un domani.
Figuriamoci credere che qualcuno possa piegare la schiena per andare a lavorare per davvero.

Condivido tutto quello che hai scritto, noi abbiamo tante belle leggi a tutela del lavoro/ambiente che avrebbero senso solo se venissero applicate a livello globale. Invece siamo in competizione diretta con realtà che hanno livelli di competitività cento volte i nostri. Chi sarebbe così pazzo da aprire una fabbrica da noi, che se poi le cose vanno male resta infognato per anni tra lotte sindacali e processi?

Takuya
09-07-2021, 11:22
Ma questa idea che se una azienda ha miliardi di materiale in lavorazione e usa fabbriche che costano miliardi (e miliardi di debiti) cosa c'entra con il fatto che i lavoratori debbano essere pagati tanto?
Nessuna delle voci sopra elencate è un utile dell'azienda e nessuna è correlata con il valore del lavoro dell'"operaio specializzato".


A casa mia più responsabilità hai più vieni pagato, non so da te...

Essere "specializzati" e quindi saper fare bene il proprio mestiere (che è poi lo scopo di essere specializzati e non presi a caso dalla strada e messi lì a fare una cosa che non si sa neanche come funziona) sembra che sia da considerare un plus piuttosto che una cosa normale (anzi basica) necessaria per avere un lavoro.
Tutti quelli che sanno fare il proprio lavoro sono "specializzati". E quindi percepiscono lo stipendio che hanno concordato con il datore di lavoro. Al contrario, se non sai fare il tuo lavoro è giusto che tu venga rimpiazzato da chi invece "è specializzato".

Poi si sa, il proporzionale (a cosa? Ai soldi investiti o a quelli netti guadagnati?) non è mai abbastanza, per cui abbiamo che pure chi fa il durissimo e qualificatissimo lavoro di call center e rompe le palle tutti i giorni alla gente con chiamate non volute scende in piazza a reclamare condizioni e stipendi che neanche chi ha una laurea ce li ha e poi si stende per strada se l'azienda delocalizza questi centri "altamente tecnologici che richiedono conoscenza di altissimo profilo" in Polonia o Albania.

Io dico solo che quando uno viene assunto firma un contratto che dice certe cose e sai già quanto andrai a guadagnare e quelli che sono gli eventuali benefit.
Fare il finto tonto e poi scendere a turno in piazza a protestare perché "it is not enough" non è una azione corretta. E infatti NESSUNA azienda straniera viene qui in Italia a investire perché già le è difficile capire quando e come partirà ma è assolutamente impossibile per lei capire come finirà dopo solo uno o due anni (magari arriva il gruppo neo costituito di improvvisati "pro green" e ti fermano pure i lavori del cantiere da 10 miliardi perché stai sollevando troppa polvere).
Perché non c'è solo la burocrazia a fare da freno, c'è anche la cultura ormai istituzionalizzata del "ma io tengo famiglia e quindi ho diritto a..." e via di redditi di cittadinanza come se non ci fosse un domani.
Figuriamoci credere che qualcuno possa piegare la schiena per andare a lavorare per davvero.

Sarà per questo che sono molto più appetitosi paesi dell'est e asiatici dove la cultura del lavoro vero è ancora valida e se c'è un foglio con scritto "sì, puoi costruire una fabbrica grande come un paese in questo luogo" la fabbrica si fa e non ci sono contestazioni popolari che possano fermare gli investimenti da 9 zeri (ma fossero anche solo di 6).

Genioh! Paghiamo i ricercatori e gli ingegneri come un addetto al call center, cosa potrebbe mai andare storto?

Hai mezza idea degli stipendi alla TSMC, Global Foundries, Intel?

https://www.comparably.com/companies/tsmc/salaries
https://www.comparably.com/companies/globalfoundries/salaries
https://www.comparably.com/companies/intel/salaries

Tutti ben oltre i 100.000 euro all'anno, secondo te quali motivi avrebbero per scioperare? Nessuno, e infatti non lo fanno e la produzione va avanti liscia.

CrapaDiLegno
09-07-2021, 12:00
Hai mezza idea degli stipendi alla TSMC, Global Foundries, Intel?

https://www.comparably.com/companies/tsmc/salaries
https://www.comparably.com/companies/globalfoundries/salaries
https://www.comparably.com/companies/intel/salaries

Tutti ben oltre i 100.000 euro all'anno, secondo te quali motivi avrebbero per scioperare? Nessuno, e infatti non lo fanno e la produzione va avanti liscia.
Ma che stipendi sono questi?
Secondo te "l'operaio specializzato" cinese che schiaccia i pulsanti della macchina ha uno stipendio di $100K?
Le facessero a Zurigo quelle fabbriche che gli costano di meno!

Chi sciopera non è il dirigente che prende quegli stipendi è l'operaio "specializzato" che è stato assunto a 1500 euro al mese e dopo 12 mesi scende in piazza perché vuole "l'adeguamento salariale" e l'azienda che ha previsto di spendere tot nel piano quinquennale si trova invece a dover sborsare tot+(X+Y+Z+W+K) mettendo in crisi il piano stesso e non permettendo all'azienda di crescere come si era prefissata, magari garantendo anche nuovi assunzioni.

Tutto questo nessuno mai lo considera, qui le aziende devono stare aperte e funzionanti comunque anche se non producono utili "perché tengo famiglia e ho diritto di...".
Vedesi Alitalia e le altre belle aziende para statali che succhiano soldi perché bisogne evitare il fallimento e mantenere i "tengo famiglia" attaccati alla tetta dello Stato.

Negli altri paesi non funziona così... se l'azienda va bene ne godono tutti quelli che l'azienda assume e meglio va più assunti ci sono. Se va male, chi è in esubero viene lasciato a casa per evitare di prosciugare inutilmente i conti e provare a salvare l'azienda mantenendola competitiva sul mercato (quindi con le sue gambe) senza costi parassiti aggiunti.
Se una azienda non è competitiva è inutile continuare a mantenerla in vita succhiando soldi pubblici per nulla. Si chiude e se ne riapre un'altra.

Chiedetevi perché nessuno viene qui "anche se si pagano i laureati come i call center", praticamente facendoci la Cina dell'Europa secondo alcuni di voi.
Perché i "Io tengo famiglia, sono 30 anni che lavoro qui (e quindi sono super specializzato a fare una cosa sola che ha valore solo dentro le mura di quella azienda e basta) e ho diritto a..." ce li abbiamo solo noi. E forse la Grecia.

Takuya
09-07-2021, 13:06
Ma che stipendi sono questi?
Secondo te "l'operaio specializzato" cinese che schiaccia i pulsanti della macchina ha uno stipendio di $100K?
Le facessero a Zurigo quelle fabbriche che gli costano di meno!

Eccerto, perché in fabbriche praticamente del tutto automatizzate hanno bisogno del cinese che preme il pulsante :asd:

Chi sciopera non è il dirigente che prende quegli stipendi è l'operaio "specializzato" che è stato assunto a 1500 euro al mese e dopo 12 mesi scende in piazza perché vuole "l'adeguamento salariale" e l'azienda che ha previsto di spendere tot nel piano quinquennale si trova invece a dover sborsare tot+(X+Y+Z+W+K) mettendo in crisi il piano stesso e non permettendo all'azienda di crescere come si era prefissata, magari garantendo anche nuovi assunzioni.

Guarda che in quelle fabbriche 100k li prende un ingegnere medio, non il dirigente che prende almeno 5-10 volte di più.

Tutto questo nessuno mai lo considera, qui le aziende devono stare aperte e funzionanti comunque anche se non producono utili "perché tengo famiglia e ho diritto di...".
Vedesi Alitalia e le altre belle aziende para statali che succhiano soldi perché bisogne evitare il fallimento e mantenere i "tengo famiglia" attaccati alla tetta dello Stato.

Negli altri paesi non funziona così... se l'azienda va bene ne godono tutti quelli che l'azienda assume e meglio va più assunti ci sono. Se va male, chi è in esubero viene lasciato a casa per evitare di prosciugare inutilmente i conti e provare a salvare l'azienda mantenendola competitiva sul mercato (quindi con le sue gambe) senza costi parassiti aggiunti.
Se una azienda non è competitiva è inutile continuare a mantenerla in vita succhiando soldi pubblici per nulla. Si chiude e se ne riapre un'altra.

Chiedetevi perché nessuno viene qui "anche se si pagano i laureati come i call center", praticamente facendoci la Cina dell'Europa secondo alcuni di voi.
Perché i "Io tengo famiglia, sono 30 anni che lavoro qui (e quindi sono super specializzato a fare una cosa sola che ha valore solo dentro le mura di quella azienda e basta) e ho diritto a..." ce li abbiamo solo noi. E forse la Grecia.

E che c'entra tutto questo delirio con le fonderie di silicio? I chip ormai sono il petrolio del XXI secolo, ti sfido a trovarmi solo una fonderia che sia sia in perdita, specie in questo periodo!

Piedone1113
09-07-2021, 14:26
Ma che stipendi sono questi?
Secondo te "l'operaio specializzato" cinese che schiaccia i pulsanti della macchina ha uno stipendio di $100K?
Le facessero a Zurigo quelle fabbriche che gli costano di meno!

Chi sciopera non è il dirigente che prende quegli stipendi è l'operaio "specializzato" che è stato assunto a 1500 euro al mese e dopo 12 mesi scende in piazza perché vuole "l'adeguamento salariale" e l'azienda che ha previsto di spendere tot nel piano quinquennale si trova invece a dover sborsare tot+(X+Y+Z+W+K) mettendo in crisi il piano stesso e non permettendo all'azienda di crescere come si era prefissata, magari garantendo anche nuovi assunzioni.

Tutto questo nessuno mai lo considera, qui le aziende devono stare aperte e funzionanti comunque anche se non producono utili "perché tengo famiglia e ho diritto di...".
Vedesi Alitalia e le altre belle aziende para statali che succhiano soldi perché bisogne evitare il fallimento e mantenere i "tengo famiglia" attaccati alla tetta dello Stato.

Negli altri paesi non funziona così... se l'azienda va bene ne godono tutti quelli che l'azienda assume e meglio va più assunti ci sono. Se va male, chi è in esubero viene lasciato a casa per evitare di prosciugare inutilmente i conti e provare a salvare l'azienda mantenendola competitiva sul mercato (quindi con le sue gambe) senza costi parassiti aggiunti.
Se una azienda non è competitiva è inutile continuare a mantenerla in vita succhiando soldi pubblici per nulla. Si chiude e se ne riapre un'altra.

Chiedetevi perché nessuno viene qui "anche se si pagano i laureati come i call center", praticamente facendoci la Cina dell'Europa secondo alcuni di voi.
Perché i "Io tengo famiglia, sono 30 anni che lavoro qui (e quindi sono super specializzato a fare una cosa sola che ha valore solo dentro le mura di quella azienda e basta) e ho diritto a..." ce li abbiamo solo noi. E forse la Grecia.
Strano, perchè di aziende che produco e vendono prodotti di qualità ne è ben piena l'italia, eppure in queste aziende non vi sono scioperi.
O forse parli solo di quelle poche realtà dove lo stato ci ha investito fior diu quattrini per un progetto a lungo termine e poi per la famosa scusa ( no, perchè se wirpool chiude a napoli ed apre in romania lo fa anche e sopratutto per gli aiuti locali e europei per aprire stabilimenti produttivi in zone depresse.
Molto spesso si confonde la competività della produzione con il vampiraggio delle multinazionali.
Basterebbe fare una legge che vieta la vendità sul territorio nazionale alle aziende che dopo aver usufruito di bonus statali italiani spostano la sede per usufruire di bonus statali di altre nazioni.