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A 25 anni dalla nascita del Tamagotchi, la società di giochi BANDAI presenterà a novembre una versione smart da mettere al polso. Si tratta di un vero e proprio smartwatch dove l'utente potrà prendersi cura del suo animale virtuale

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1996 -> Tristezza
2021 -> Tristezza e anacronismo

1996 -> Tristezza
2021 -> Tristezza e anacronismo

Mah, ci sono diversi giochini gestionali simili, per esempio pou o come si chiama sui telefoni
Nel 96 era abbastanza una tristezza ma comunque un bel concept, ora potrà al massimo essere una moda, anche se alla fine è uno smartwatch con in aggiunta l'animaletto

Ricordo di aver lanciato dalla finestra quell'aggeggio regalato a mio fratello quando aveva iniziato per l'ennesima volta a vibrare alle 3 di notte perché l'animaletto era con la m*rda fino al collo e voleva essere pulito :muro:

Che inutile spreco di soldi quegli arnesi.

Ho visto il video... Non provavo un tale imbarazzo dagli anni 90

Che inutile spreco di soldi quegli arnesi.

E' piu' furbo spendere per un PC gaming per giocare a fortnite e FIFA, immagino...

Alla fine quello che conta e' il divertimento e il passatempo, e ci sono modi molto piu' costosi che sprecano altrettanto se non piu' tempo...

Il Tamagotchi .... è diventato uno status symbol

Il Tamagotchi NON e' mai stato uno status symbol.

Status symbol
Qualunque segno esteriore (oggetto, comportamento, ecc.) che venga riconosciuto dalla maggior parte delle persone come indice di appartenenza a una classe socio-economica elevata, o come dimostrazione di prestigio sociale.

Il Tamagotchi NON e' mai stato uno status symbol.

Status symbol
Qualunque segno esteriore (oggetto, comportamento, ecc.) che venga riconosciuto dalla maggior parte delle persone come indice di appartenenza a una classe socio-economica elevata, o come dimostrazione di prestigio sociale.

Esattamente come il tamagotchi originale quindi...

Se non ricordo male il Tamagotchi originale all' epoca era nato come un portachiavi digitale passatempo "in attesa dell' autobus" per un certo target consumer ed era piuttosto economico come tale. Il concept poteva anche avere il suo senso essendo tra i primi dispositivi con logiche simili. Oggigiorno immagino non ha davvero senso avendo lo smartphone assorbito ogni altro possibile dispositivo o quasi purtroppo. Preferirei che il mercato tornasse comunque a offrire dispositivi per specifiche funzionalità, es. lettori musica, console portatili etc.. l' integrazione in un unico dispositivo imho se al principio era positiva oggi non lo e' piu'.

Se non ricordo male il Tamagotchi originale all' epoca era nato come un portachiavi digitale passatempo "in attesa dell' autobus" per un certo target consumer ed era piuttosto economico come tale. Il concept poteva anche avere il suo senso essendo tra i primi dispositivi con logiche simili. Oggigiorno immagino non ha davvero senso avendo lo smartphone assorbito ogni altro possibile dispositivo o quasi purtroppo. Preferirei che il mercato tornasse comunque a offrire dispositivi per specifiche funzionalità, es. lettori musica, console portatili etc.. l' integrazione in un unico dispositivo imho se al principio era positiva oggi non lo e' piu'.

E perche' mai? La comodita' di avere un solo oggetto invece di N e' decisamente alta.

Si accentra in un unico dispositivo fin troppe funzionalità che spesso non servono mai e in parte e' come avere le chiavi dell' auto attaccate alle chiavi di casa alle chiavi della moto alle chiavi dell' ufficio e al portafoglio etc.. Se es. cade un singolo device si ferma l' insieme delle funzionalità, per quanto uno possa non darci importanza concettualmente e' un limite che ricorda la differenza tra avere un marsupio o tenere gli oggetti in tasca.
E inoltre e' pur spesso una sorta di né carne né pesce. Dispositivi che vorrebbero essere tutto ma non hanno le peculiarità del singolo dispositivo separato. Troppo grossi per lettori di musica, troppo sottili per moduli fotocamera avanzati, troppo lenti per simulare un computer e laddove abbastanza veloci le batterie/durata diventano subito il limite o il peso del dispositivo, limitati per essere game console con input non paragonabili a tasti fisici, etc..etc.. Di fatto lo si vede con le dimensione degli schermi con risoluzioni assurde che ormai stanno convergendo a quelli dei tablet che a loro volta avevano mostrato i loro limiti (display grossi, consumi e peso maggiori, portabilità già al limite etc..).

Come dicevo, l'integrazione imho inizialmente poteva anche avere un senso ma cio' non toglie che forse possa essere preferibile per coloro che vorrebbero davvero "il meglio" da singole funzionalità scegliere dispositivi che siano progettati esclusivamente per svolgere nel modo migliore assoluto una singola funzione. E si risparmia anche forse non inseguendo piu' sempre l' evolversi dell' unico dispositivo ma solo i singoli dispositivi che interessano. Poi sono certo che tutti abbiano "anche" il computer, lo stereo, il lettore di musica etc.. ma questo ne diminuisce appunto il senso. Ci sono molti duplicati di cose che gia' si hanno lato consumer in casa tra smart-tv, tablet, computer, notebook, smartphone, TV-stick, console home, console portatile etc.. IMHO ovviamente.