View Full Version : Waze per i diritti LGBT: nel mese del Pride ci sarà la voce di Boy George
Redazione di Hardware Upg
06-06-2021, 07:01
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Boy George grandissimo !
Ed i Culture Club una dei miei gruppi pop preferiti !!!
Cò,sò,s,òs,òàsòà,s
Boy George grandissimo !
Ed i Culture Club una dei miei gruppi pop preferiti !!!
Mi è capitato di vederlo in una delle miliardesime repliche di A-Team.
Mi è capitato di vederlo in una delle miliardesime repliche di A-Team.
Si vero, me la ricordo quella puntata.
Cmamloslmslmlsms
Doraneko
06-06-2021, 09:01
https://i.ibb.co/CmpRM21/maxresdefault-9.jpg
Axios2006
06-06-2021, 11:15
2020: LGBTQIA+
2030: LGBTQIA+SREYTCDEQISNAEJAHEHROAKEKAPEKSNEMNDFLOPWAHES
2040: (ogni persona della Terra si identifica in un proprio genere)
Therinai
06-06-2021, 11:49
Io avrei messo la voce della Giorgia, almeno sarebbe stato divertente.
trapanator
06-06-2021, 13:07
Ma ha ancora senso usare Waze al posto di Maps?
2020: LGBTQIA+
2030: LGBTQIA+SREYTCDEQISNAEJAHEHROAKEKAPEKSNEMNDFLOPWAHES
2040: (ogni persona della Terra si identifica in un proprio genere)
Ero rimasto con qualche difficoltà a LGBTQ.
IA mi sfugge proprio.
Non che ci perderò il sonno comunque...
biometallo
06-06-2021, 15:23
Ma ha ancora senso usare Waze al posto di Maps?
Forse sì, ti racconto un mio recente aneddoto legato al centro vaccinale zona biccoca aperto il mese scorso a Milano mi ero fatto indicare la via da Google maps ma nonstante gli avessi dato l'indirizzo esatto aveva indicato uno stabile sbagliato, subito arriva una vecchina che senza chiederle nulla dice "se cercate il centro vacinale si trova in fondo alla via" o quindi cominciato il mio pellegrinaggio chiedendo indicazione ad ogni passante, e alla fine l'ho trovato proprio in fondo alla via come diceva l'arzilla e ormai vaccinata vecchina.
Il giorno dopo mi sento con un mio conoscente che mi dice "anch'io sono andato lì, ma sono arrivato subito all'indirizzo esatto... forse perché ho usato Waze".
Ero rimasto con qualche difficoltà a LGBTQ.
IA mi sfugge proprio.
Non che ci perderò il sonno comunque...
Some use LGBT+ to mean "LGBT and related communities".[8] LGBTQIA is sometimes used and adds "queer, intersex, and asexual" to the basic term.[46] Other variants may have a "U" for "unsure"; a "C" for "curious"; another "T" for "transvestite"; a "TS", or "2" for "two-spirit" persons; or an "SA" for "straight allies".
comunque da quel che leggo io sono cisgender cioè mi accontento del sesso che mi è stato assegnato alla nascita. :D
Therinai
06-06-2021, 15:35
Some use LGBT+ to mean "LGBT and related communities".[8] LGBTQIA is sometimes used and adds "queer, intersex, and asexual" to the basic term.[46] Other variants may have a "U" for "unsure"; a "C" for "curious"; another "T" for "transvestite"; a "TS", or "2" for "two-spirit" persons; or an "SA" for "straight allies".
comunque da quel che leggo io sono cisgender cioè mi accontento del sesso che mi è stato assegnato alla nascita. :D
Nonostante tutto questo sforzo io ancora sono discriminato perché non c'è alcuna tutela per chi fa sesso con i cyborg. Cioé non fraintendete, io non ho fatto sesso con nessun cyborg umanoide, ma solo perché non sono libero di farlo :mad:
canislupus
06-06-2021, 15:47
Forse sì, ti racconto un mio recente aneddoto legato al centro vaccinale zona biccoca aperto il mese scorso a Milano mi ero fatto indicare la via da Google maps ma nonstante gli avessi dato l'indirizzo esatto aveva indicato uno stabile sbagliato, subito arriva una vecchina che senza chiederle nulla dice "se cercate il centro vacinale si trova in fondo alla via" o quindi cominciato il mio pellegrinaggio chiedendo indicazione ad ogni passante, e alla fine l'ho trovato proprio in fondo alla via come diceva l'arzilla e ormai vaccinata vecchina.
Il giorno dopo mi sento con un mio conoscente che mi dice "anch'io sono andato lì, ma sono arrivato subito all'indirizzo esatto... forse perché ho usato Waze".
Some use LGBT+ to mean "LGBT and related communities".[8] LGBTQIA is sometimes used and adds "queer, intersex, and asexual" to the basic term.[46] Other variants may have a "U" for "unsure"; a "C" for "curious"; another "T" for "transvestite"; a "TS", or "2" for "two-spirit" persons; or an "SA" for "straight allies".
comunque da quel che leggo io sono cisgender cioè mi accontento del sesso che mi è stato assegnato alla nascita. :D
Io credo si stia esagerando...
Ok non voler essere discriminatori, però mi sembra un po' eccessivo creare mille categorie.
Basterebbe fare due grandi distinzioni: Mi piace fare sesso/Non mi piace fare sesso.
Poi fallo con chi vuoi, come vuoi, nei giorni che vuoi, sentiti quello che vuoi...
ci sarebbe qualcuno nella 2a categoria? :sofico: :sofico:
canislupus
06-06-2021, 16:40
ci sarebbe qualcuno nella 2a categoria? :sofico: :sofico:
Ah non lo so... però bisogna lasciare la possibilità... asceti, santoni, preti, suore... potrebbero rientrare in quella categoria...
tallines
06-06-2021, 17:11
Ero rimasto con qualche difficoltà a LGBTQ.
IA mi sfugge proprio.
Non che ci perderò il sonno comunque...
Io sono un Cisgender, e non lo sapevo neanche ...........:asd: :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=mdggoe1V_5w
Tasslehoff
06-06-2021, 20:14
2020: LGBTQIA+
2030: LGBTQIA+SREYTCDEQISNAEJAHEHROAKEKAPEKSNEMNDFLOPWAHES
2040: (ogni persona della Terra si identifica in un proprio genere)Esatto... e guarda un po? A quanto pare questo non lede minimamente i diritti degli altri. :stordita:
Ah non lo so... però bisogna lasciare la possibilità... asceti, santoni, preti, suore... potrebbero rientrare in quella categoria...
Uhm, un conto è "non poterlo fare", un altro "non mi piace farlo" :D :D
canislupus
06-06-2021, 20:45
Uhm, un conto è "non poterlo fare", un altro "non mi piace farlo" :D :D
Non puoi sapere che nel mondo non ci sia un singolo caso... io già sono fuori... mi spiace... :D :D :D
a "TS", or "2" for "two-spirit" persons
Eh?
Esatto... e guarda un po? A quanto pare questo non lede minimamente i diritti degli altri. :stordita:
Il problema è, con questi deliri, di fare cose terribili tipo il "misgendering o il "deadnaming".
Quella è gente che si offende facilmente, eh.
Basterebbe fare due grandi distinzioni: Mi piace fare sesso/Non mi piace fare sesso.
E no, così discrimini gli asessuali.
canislupus
06-06-2021, 21:53
Eh?
Se non erro su Facebook, mi sembra che ci siano 58 identità di genere... (non ho social, ma ho letto così).
In pratica è impossibile non trovare la propria collocazione... :p :p :p
Onestamente non sono riuscito a comprendere tutte le varie distinzioni, anche perchè alcune mi sembrano molto labili.
canislupus
06-06-2021, 21:55
E no, così discrimini gli asessuali.
Hai ragione... :muro: :muro: :muro:
Vorrà dire che se un giorno qualcuno mi chiederà a che genere penso di appartenere, prenderò un bussolotto e farò una estrazione... non vorrei mai sbagliare e offendere qualcuno... :O
Tasslehoff
06-06-2021, 22:18
Il problema è, con questi deliri, di fare cose terribili tipo il "misgendering o il "deadnaming".
Quella è gente che si offende facilmente, eh.Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Ma a giudicare dai commenti e dalle battutine nel thread noto con tristezza che sei in buona compagnia.
canislupus
06-06-2021, 23:13
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Ma a giudicare dai commenti e dalle battutine nel thread noto con tristezza che sei in buona compagnia.
59 identità di genere ti sembra ragionevole?
Per me ognuno può avere l'orientamento che preferisce.
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Ma a giudicare dai commenti e dalle battutine nel thread noto con tristezza che sei in buona compagnia.;)
59 identità di genere ti sembra ragionevole?
Per me ognuno può avere l'orientamento che preferisce.perché, magari, c'è qualcuno che non si sente di appartenere alle prime 58.
Amesso che siano veramente 59 le identità registrate, io personalemente non l'avevo mai sentito un numero così alto :boh:
Comunque, la cosa che più mi interessa è se azioni del genere sono sincere o soltanto mosse di marketing
Piedone1113
07-06-2021, 07:46
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Ma a giudicare dai commenti e dalle battutine nel thread noto con tristezza che sei in buona compagnia.
Non mi tange l'orientamento di genere, ne conosco diverse di persone ( come si diceva una volta) confuse.
Però ormai stiamo rasentando il ridicolo:
Quasi che essere Ltgb ( che Azzo significa poi?) Sia un plus e gli etero un minus ( discriminazione al contrario).
Lotto con mia moglie affinché organizzi con le sue amiche l'uscita non l'8 marzo perché per una donna farsi rispettare ed apprezzare un solo giorno all'anno è riduttivo e denigrante.
Gli Ltgb seguono la stessa filosofia, vuoi manifestare il tuo malessere nei rapporti sociali, non organizzare una carnevalata vestiti da pagliacci, ma mostrati come fai tutti i giorni.
Solo così i critici e diffidenti possono capire che quella normalissima persona che ci stai a fianco tutti i giorni, una persona normale che ne apprezzi i pregi e rispetti i difetti, è quella stessa identica persona che sta sfilando per presentare al mondo un problema di discriminazione ed accettazione.
Solo così gli omofobi ( che ne volete dire con presenza anche femminile) potranno capire che i diversi non sono tanto diversi, ma anzi che i diversi sono loro stessi.
Marko_001
07-06-2021, 08:03
@Piedone1113
"Lotto con mia moglie affinché organizzi con le sue amiche
l'uscita non l'8 marzo perché per una donna farsi
rispettare ed apprezzare un solo giorno all'anno è riduttivo e denigrante."
in effetti ridurre la "giornata di solidarietà per le donne
nella lotta per la parità di diritti e l' emancipazione" ad andare
per locali a vedere stripper, è un poco riduttivo.
è che, a mio parere, sbaglia il senso della ricorrenza
ma la comprendo, in un paese dove i giornali scrivono di premier
e di governatori (cose che non esistono, ne come nome, ne come pari funzione)
è normale che il senso degli eventi venga travisato
-
in tema
credo che il/la trans che è stata incatenata e malmenata da Boy George
(è stato condannato per il fatto) abbia una opinione differente
sull'essere supportata da questo personaggio.
il fatto che la natura l'abbia fornito di una vocalità che
può risultare piacevole, non lo esenta da dover pagare per quello
che fa agli altri e a se stesso.
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Ma a giudicare dai commenti e dalle battutine nel thread noto con tristezza che sei in buona compagnia.
Chi si offende (a prescindere) per le opinioni di una persona terza che non ha una reale importanza nella propria vita, è una persona poco intelligente. Se poi si offende perché gli viene detta la verità, ma in maniera poco educata ed elegante, lo è ancora meno. Per me.
Eh?
Pare sia una sorta di non-binarismo new age che si rifà agli indiani d'america :confused:
A me pare sia una follia collettiva, anche perché la stessa comunità LGBT* è formata da gruppi che si discriminano fra di loro.
Le lesbiche ce l'hanno con i trans perché a detta loro vogliono rubargli l'identità femminile e sono solo l'emanazione del machismo patriarcale.
I trans ce l'hanno con le lesbiche perchè sono cisgender.
I non-binari ce l'hanno con gli altri perché non si sentono compresi.
:doh:
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Si, sono deliri, puri e semplici.
E portano a fatti come quello di Jonathan de Jesús Robaina Santana o come il progetto Gegi in Canada.
Tutta bella roba, eh.
Pare sia una sorta di non-binarismo new age che si rifà agli indiani d'america :confused:
Io pensavo, subito, fosse una citazione di "Pezzi di vetro" di De Gregori...
Chi si offende (a prescindere) per le opinioni di una persona terza che non ha una reale importanza nella propria vita, è una persona poco intelligente. Se poi si offende perché gli viene detta la verità, ma in maniera poco educata ed elegante, lo è ancora meno. Per me.
Ma tra l'altro, con la luminosa idea del Self-ID (oggi mi sento uomo, domani magari donna, ecc), rivolgersi in maniera sbagliata alle altre persone è un attimo (deadnaming si chiama o anche misgendering, come avevo scritto prima).
Se, tra 100 anni, un archeologo trovasse il corpo di questi "indecisi" ci metterebbe 10 secondi netti a stabilire se era uomo o donna, nonostante tutte queste fuffe genderiane.
canislupus
07-06-2021, 11:00
;)
perché, magari, c'è qualcuno che non si sente di appartenere alle prime 58.
Amesso che siano veramente 59 le identità registrate, io personalemente non l'avevo mai sentito un numero così alto :boh:
Comunque, la cosa che più mi interessa è se azioni del genere sono sincere o soltanto mosse di marketing
A me non interessa cosa tu ti senti di essere.
Per me puoi sentirti anche un piccione se ciò ti rende felice.
Non ti giudico e non ti farò alcuna morale di qualsiasi genere.
Trovo invece assurdo dover cercare ogni giorno nuove categorie in cui inserirsi, quasi a voler sostenere che le persone vanno inquadrate in un ben delineato cerchio (che di fatto se ci pensi è una discriminazione).
Non mi tange l'orientamento di genere, ne conosco diverse di persone ( come si diceva una volta) confuse.
Però ormai stiamo rasentando il ridicolo:
Quasi che essere Ltgb ( che Azzo significa poi?) Sia un plus e gli etero un minus ( discriminazione al contrario).
Lotto con mia moglie affinché organizzi con le sue amiche l'uscita non l'8 marzo perché per una donna farsi rispettare ed apprezzare un solo giorno all'anno è riduttivo e denigrante.
Gli Ltgb seguono la stessa filosofia, vuoi manifestare il tuo malessere nei rapporti sociali, non organizzare una carnevalata vestiti da pagliacci, ma mostrati come fai tutti i giorni.
Solo così i critici e diffidenti possono capire che quella normalissima persona che ci stai a fianco tutti i giorni, una persona normale che ne apprezzi i pregi e rispetti i difetti, è quella stessa identica persona che sta sfilando per presentare al mondo un problema di discriminazione ed accettazione.
Solo così gli omofobi ( che ne volete dire con presenza anche femminile) potranno capire che i diversi non sono tanto diversi, ma anzi che i diversi sono loro stessi.
Concordo totalmente.
Far notare la propria diversità è un po' modo per chiedere agli altri di trattarci in modo dissimile dagli altri.
Per quale ragione si vuole porre l'accento su qualcosa che ci distingue?
E' una voglia di comunicare qualcosa o di non sentirsi omologati?
Onestamente mi sfugge il senso.
Chi si offende (a prescindere) per le opinioni di una persona terza che non ha una reale importanza nella propria vita, è una persona poco intelligente. Se poi si offende perché gli viene detta la verità, ma in maniera poco educata ed elegante, lo è ancora meno. Per me.
Beh dipende.
In teoria hai ragione, ma in pratica non abbiamo tutti la medesima sensibilità e modo di affrontare le offese.
Beh dipende.
In teoria hai ragione, ma in pratica non abbiamo tutti la medesima sensibilità e modo di affrontare le offese.
Non è sensibilità, sono mancanza di autostima e dare troppo peso alle opinioni di persone (maleducate) che non hanno valenza nella propria vita.
Diliri? Di che deliri parli? :mbe:
Forse ti sfugge un dettaglio non da poco, non è che offende a stabilire la sensibilità di chi è offeso, ma semmai è chi è offeso a definire quanto una certa affermazione lo offende e lo discrimina. :stordita:
Be', il fatto che tu ti offenda mi offende enormemente. Come la mettiamo?
Tasslehoff
07-06-2021, 14:01
Non mi tange l'orientamento di genere, ne conosco diverse di persone ( come si diceva una volta) confuse.
Però ormai stiamo rasentando il ridicolo:
Quasi che essere Ltgb ( che Azzo significa poi?) Sia un plus e gli etero un minus ( discriminazione al contrario).
Lotto con mia moglie affinché organizzi con le sue amiche l'uscita non l'8 marzo perché per una donna farsi rispettare ed apprezzare un solo giorno all'anno è riduttivo e denigrante.
Gli Ltgb seguono la stessa filosofia, vuoi manifestare il tuo malessere nei rapporti sociali, non organizzare una carnevalata vestiti da pagliacci, ma mostrati come fai tutti i giorni.
Solo così i critici e diffidenti possono capire che quella normalissima persona che ci stai a fianco tutti i giorni, una persona normale che ne apprezzi i pregi e rispetti i difetti, è quella stessa identica persona che sta sfilando per presentare al mondo un problema di discriminazione ed accettazione.
Solo così gli omofobi ( che ne volete dire con presenza anche femminile) potranno capire che i diversi non sono tanto diversi, ma anzi che i diversi sono loro stessi.Fammi indovinare, per "carnevalata vestiti da pagliacci" ti riferisci forse ai Pride?
Beh mi spiace deluderti ma è evidente che non vi hai mai partecipato e ti limiti a stereotipi costruiti ad arte per denigrare la manifestazione.
E no, non serve che ti scomodi a postare qualche immagine "scabrosa" di persone transessuali con piume di struzzo o paillettes in qualche manifestazione in chissà quale angolo del globo perchè non è per niente significativa ne rilevante rispetto alla multitudine di persone che partecipa a quelle manifestazioni.
E' il concetto stesso che serva un "pride" che è sbagliato... se sei orgoglioso di essere quello che sei, te ne fotti degli altri.
Il pride è un'ossimoro.
E' il concetto stesso che serva un "pride" che è sbagliato... se sei orgoglioso di essere quello che sei, te ne fotti degli altri.
Il pride è un'ossimoro.
Eccetto il fatto di vivere in una cultura che gli dice da anni
"contro natura"
"a casa vostra fate quello che vi pare, ma in pubblico..."
"che schifo"
"pervertiti"
"malati"
etc. etc.
Quindi forse un senso ce l'ha... :read:
Eccetto il fatto di vivere in una cultura che gli dice da anni
"contro natura"
"a casa vostra fate quello che vi pare, ma in pubblico..."
"che schifo"
"pervertiti"
"malati"
etc. etc.
Quindi forse un senso ce l'ha... :read:
Dici la cultura per cui, il presidente della Barilla alla Zanzara ha dovuto ritrattare il "Nelle nostre pubblicità mostreremo sempre la famiglia tradizionale, perché è quello in cui crediamo", causa rivolta di tutte le associazioni del caso con boicottaggio dei loro prodotti worldwide e grossa perdita in borsa?
Dici questa cultura?
O quella di Pechino e dell'Arabia Saudita, per sapere.
"che schifo"
"pervertiti"
"malati"
etc. etc.
Vedendo certi gay pride queste idee vengono, semplicemente, rafforzate.
Tasslehoff
07-06-2021, 14:56
E' il concetto stesso che serva un "pride" che è sbagliato... se sei orgoglioso di essere quello che sei, te ne fotti degli altri.
Il pride è un'ossimoro.Queste sono false argomentazioni create ad arte da una parte politica per delegittimare un movimento che chiede semplicemente la fine delle discriminazioni.
Se sei orgoglioso di quello che sei e non sei discriminato, messo in condizione di inferiorità, pestato, ammazzato, trattato come scherzo di natura, aborrito, etc etc.. allora te ne fotti degli altri.
Se invece subisci tutte queste violenze è normale, giusto e sacrosanto manifestare e mostrare pubblicamente l'orgoglio di essere quello che sei, senza per altro togliere nulla a tutti coloro che non hanno subito questo trattamento.
Dici la cultura per cui, il presidente della Barilla alla Zanzara ha dovuto ritrattare il "Nelle nostre pubblicità mostreremo sempre la famiglia tradizionale, perché è quello in cui crediamo", causa rivolta di tutte le associazioni del caso con boicottaggio dei loro prodotti worldwide e grossa perdita in borsa?
Dici questa cultura?
O quella di Pechino e dell'Arabia Saudita, per sapere.Forse ha dovuto ritrattare perchè trattasi di scemenza antistorica e che contraddice tutto quello che l'antropologia ha riscontrato in più di un secolo di studi scientifici?
Dici la cultura per cui, il presidente della Barilla alla Zanzara ha dovuto ritrattare il "Nelle nostre pubblicità mostreremo sempre la famiglia tradizionale, perché è quello in cui crediamo", causa rivolta di tutte le associazioni del caso con boicottaggio dei loro prodotti worldwide e grossa perdita in borsa?
Dici questa cultura?
O quella di Pechino e dell'Arabia Saudita, per sapere.
E per fortuna che ci si è svegliati: mi fa piacere che finalmente a pensieri e frasi corrispondano anche delle responsabilità. A quanto pare essere razzisti o discriminatori fa schifo a parecchia gente, guarda tu.
Comunque dico la cultura in cui omosessuali e trans vengono pestati settimanalmente, in cui fino a 10 anni fa dovevano nascondersi, in cui fino a pochi anni fa non erano riconosciuti dallo Stato, in cui diverse altre associazioni ritengono che dovrebbero essere curati, etc. La stessa cultura che ritiene che se ti pesto perchè sei cristiano allora in effetti è una aggravante, ma se ti pesto perchè ti piace la fi*a o il ca..o allora no. Cioè che l'orientamento sessuale non è motivo di discriminazione e non lo è mai stato. Questa cultura qui.
Quella che, eventi come quello che hai raccontato, stanno cercando di contrastare con sempre più forza e per fortuna direi.
Non capisco cosa c'entrino Arabia Saudita e Cina, poteva sembrare un becero tentativo di benaltrismo ma sono sicuro che non scenderesti mai così in basso. :)
Tasslehoff
07-06-2021, 14:59
Vedendo certi gay pride queste idee vengono, semplicemente, rafforzate.Quando è stato abolito lo schiavismo ci sarà sicuramente stato qualche schiavista che ha ritenuto che questo rafforzasse la sua convinzione che lo schiavismo fosse giusto e i neri fossero esseri inferiori... :rolleyes:
Forse ha dovuto ritrattare perchè trattasi di scemenza antistorica e che contraddice tutto quello che l'antropologia ha riscontrato in più di un secolo di studi scientifici?
Lui ha detto (lui, entità privata parlando del suo prodotto che viene venduto nei negozi e che puoi anche non comprare):
"Nelle nostre pubblicità preferiamo rappresentare la famiglia tradizonale"
Cosa ci vedi tu di anti storico e anti antropologico lo sai solo tu.
Io ci vedo una normalissima opinione, che non lede nessun diritto, e che si basa su (questa sì) una precisa verità storia: la barilla ha sempre fatto quel tipo di pubblicità, e nessuno prima s'era mai scandalizzato.
Se qualcuno si incaxxa per quella frase, è una persona che ha seri problemi per me.
Tasslehoff
07-06-2021, 15:16
Lui ha detto (lui, entità privata parlando del suo prodotto che viene venduto nei negozi e che puoi anche non comprare):
"Nelle nostre pubblicità preferiamo rappresentare la famiglia tradizonale"
Cosa ci vedi tu di anti storico e anti antropologico lo sai solo tu.
Io ci vedo una normalissima opinione, che non lede nessun diritto, e che si basa su (questa sì) una precisa verità storia: la barilla ha sempre fatto quel tipo di pubblicità, e nessuno prima s'era mai scandalizzato.
Se qualcuno si incaxxa per quella frase, è una persona che ha seri problemi per me.Semplicemente il fatto che la "famiglia tradizionale" (così come la "famiglia naturale") non esiste dal punto di vista storico e antropologico.
La famiglia è una struttura sociale flessibile, che nel corso dei secoli si è adattata alle più svariate condizioni per soddisfare le necessità della società in cui si è sviluppata.
Parlare di "famiglia tradizionale" è parlare di qualcosa che non esiste, è come parlare dell'unicorno...
Doraneko
07-06-2021, 15:22
Quando è stato abolito lo schiavismo ci sarà sicuramente stato qualche schiavista che ha ritenuto che questo rafforzasse la sua convinzione che lo schiavismo fosse giusto e i neri fossero esseri inferiori... :rolleyes:
lol
Schiavismo abolito? Quale e quando? Si stima che al mondo ci siano ancora decine di milioni di persone in schiavitù. Lo schiavismo non ha mai avuto alla base motivi razziali, tant'è che molti schiavi erano delle stesse etnie dei loro padroni. Gli schiavi che finivano in America erano neri venduti da neri, spesso e volentieri anche ad altri neri.
Non è il massimo tirare in mezzo cose che poco c'entrano con ciò di cui si sta parlando, solo perché suonano bene.
Semplicemente il fatto che la "famiglia tradizionale" (così come la "famiglia naturale") non esiste dal punto di vista storico e antropologico.
La famiglia è una struttura sociale flessibile, che nel corso dei secoli si è adattata alle più svariate condizioni per soddisfare le necessità della società in cui si è sviluppata.
Parlare di "famiglia tradizionale" è parlare di qualcosa che non esiste, è come parlare dell'unicorno...
Va bene.
Io posso vendere i miei prodotti rappresentando una famiglia composta da padre maschio che va al lavoro, madre femmina che prepara la colazione, figlio e figlia che si apprestano ad andare a scuola? Perché è così che veniva rappreentata la famiglia Barilla negli anni 50-60-70-80-90 e così voglio continuare a rapprentarla?
Se a qualcuno dà fastidio, semplicemente si abbassa al livello delle persone a cui invece dà fastidio vedere due dello stesso sesso mano nella mano per strada.
Tasslehoff
07-06-2021, 16:11
Va bene.
Io posso vendere i miei prodotti rappresentando una famiglia composta da padre maschio che va al lavoro, madre femmina che prepara la colazione, figlio e figlia che si apprestano ad andare a scuola? Perché è così che veniva rappreentata la famiglia Barilla negli anni 50-60-70-80-90 e così voglio continuare a rapprentarla?
Se a qualcuno dà fastidio, semplicemente si abbassa al livello delle persone a cui invece dà fastidio vedere due dello stesso sesso mano nella mano per strada.Ma certamente sei liberissimo di rappresentare la famiglia che preferisci, così come il pubblico è libero di pensare di te quello che traspare dall'immagine che tu dai. E di conseguenza fare scelte commerciali eticamente orientate in base a essa.
Scegliere di boicottare un tuo prodotto è farti violenza? No, è una libera scelta dettata da principi etici, che come tali si evolvono con l'evolversi della nostra sensibilità.
Il provare fastidio per una scena o l'immagine che una persona da di se è una sensazione personale basata sulla propria sensibilità, non è fare violenza.
A me ad esempio da fastidio anche vedere un ragazzo e una ragazza che si baciano o si scambiano effusioni, preferirei non lo facessero in pubblico perchè urta la mia sensibilità.
Quello che succede a due dello stesso sesso che si tengono per mano però non è questo, o meglio nella migliore delle ipotesi è questo, ma può succedere che vengano insultati, aggrediti o peggio, e la cronaca è piena di esempi di questo tipo.
Piedone1113
07-06-2021, 19:06
Ma certamente sei liberissimo di rappresentare la famiglia che preferisci, così come il pubblico è libero di pensare di te quello che traspare dall'immagine che tu dai. E di conseguenza fare scelte commerciali eticamente orientate in base a essa.
Scegliere di boicottare un tuo prodotto è farti violenza? No, è una libera scelta dettata da principi etici, che come tali si evolvono con l'evolversi della nostra sensibilità.
Il provare fastidio per una scena o l'immagine che una persona da di se è una sensazione personale basata sulla propria sensibilità, non è fare violenza.
A me ad esempio da fastidio anche vedere un ragazzo e una ragazza che si baciano o si scambiano effusioni, preferirei non lo facessero in pubblico perchè urta la mia sensibilità.
Quello che succede a due dello stesso sesso che si tengono per mano però non è questo, o meglio nella migliore delle ipotesi è questo, ma può succedere che vengano insultati, aggrediti o peggio, e la cronaca è piena di esempi di questo tipo.
Anche scagliarsi contro le opinioni personali di Dolce e Gabbana ed incitare (Elton John) a boicottare un marchio ( sopraffacendo si i gusti personali)?
Insomma se sono omofobo sono da condannare perchè non rispetto i gusti altrui ( ti piace una persona del tuo stesso sesso) mentre se ti istigo a non comprare abiti che sono di tuo gusto perchè la loro idea di famiglia è diversa dalla tua ( La loro vita privata è conosciuta, altrimenti gli avrebbero chiamati anche omofobi) va tutto bene?
Di questo passo le frizioni aumenteranno e la prossima richiesta sarà la quota arcobaleno.
Ma nel frattempo invece di educare si fa muro contro muro nel modo più caparbio e feroce possibile.
Se Martin Luther King, Gandhi, Mandela avessero adottato la loro stessa strategia ci sarebbero state migliaia, se non milioni, di vittime negli scontri.
Tasslehoff
07-06-2021, 22:58
Anche scagliarsi contro le opinioni personali di Dolce e Gabbana ed incitare (Elton John) a boicottare un marchio ( sopraffacendo si i gusti personali)?
Insomma se sono omofobo sono da condannare perchè non rispetto i gusti altrui ( ti piace una persona del tuo stesso sesso) mentre se ti istigo a non comprare abiti che sono di tuo gusto perchè la loro idea di famiglia è diversa dalla tua ( La loro vita privata è conosciuta, altrimenti gli avrebbero chiamati anche omofobi) va tutto bene?
Di questo passo le frizioni aumenteranno e la prossima richiesta sarà la quota arcobaleno.
Ma nel frattempo invece di educare si fa muro contro muro nel modo più caparbio e feroce possibile.
Se Martin Luther King, Gandhi, Mandela avessero adottato la loro stessa strategia ci sarebbero state migliaia, se non milioni, di vittime negli scontri.Perdonami ma essere omofobo (ovvero fare violenza) e boicottare un marchio (ovvero esprimere una propria libera scelta) non sono lo stesso campo, ma non è nemmeno lo stesso gioco, lo stesso continente, lo stesso pianeta e nemmeno lo stesso universo.
Criticare qualcuno ed esprimere una propria opinione nel rispetto degli altri è assolutamente lecito per chiunque, avere un atteggiamento omofobo non è niente di tutto questo.
Piedone1113
08-06-2021, 07:30
Perdonami ma essere omofobo (ovvero fare violenza) e boicottare un marchio (ovvero esprimere una propria libera scelta) non sono lo stesso campo, ma non è nemmeno lo stesso gioco, lo stesso continente, lo stesso pianeta e nemmeno lo stesso universo.
Criticare qualcuno ed esprimere una propria opinione nel rispetto degli altri è assolutamente lecito per chiunque, avere un atteggiamento omofobo non è niente di tutto questo.
Fammi capire boicottare il prodotto di un'imprenditore è lecito
Boicottare il prodotto di un Gay ( o qualsiasi altra categoria ad essa assimilabile) è violenza?
Cioè fammi capire se io boicotto barilla ho ragione, se boicotto fornitura di servizio da un gay faccio violenza?
Ma lo sai che stai dando ragione a chi rifiuta di prendere come dipendenti persone per il solo fatto che sono gay?
Fammi capire boicottare il prodotto di un'imprenditore è lecito
Boicottare il prodotto di un Gay ( o qualsiasi altra categoria ad essa assimilabile) è violenza?
Cioè fammi capire se io boicotto barilla ho ragione, se boicotto fornitura di servizio da un gay faccio violenza?
Ma lo sai che stai dando ragione a chi rifiuta di prendere come dipendenti persone per il solo fatto che sono gay?
Mah, io credo che qui bisogna anche capire che esiste una differenza di merito nelle opinioni: puoi boicottare certamente il marchio che preferisci, ma se lo fai per omofobia, sarai chiamato omofobo (ma non credo si possa parlare di violenza). Tuttavia mi ritrovo d'accordo con l'altro utente, non è nemmeno lo stesso pianeta.
Comunque il punto non è sui "gusti" altrui (e già su questo... brrrr), ma sul fatto che fondamentalmente l'omofobo e tutta la parte della politica bigotta non riconosce nemmeno il diritto degli omosessuali e degli appartenenti a vari sottogruppi (ad esempio transessuali) di esistere e formare una famiglia. Sta qui la violenza, non nei "gusti"*.
* Rabbrividisco al usare questa parola ma vabbè...
canislupus
08-06-2021, 07:51
Io invece vorrei capire solo una cosa.
Se il presidente della Barilla avesse detto:
"La nostra pubblicità rappresenterà sempre la famiglia"
e poi mostrava un padre, una madre e due figli avrebbe offeso qualcuno?
Per me può anche mostrare due donne, due uomini, una nonna e il nipote, una madre/padre single e un bambino/bambina, etc... e parlare ugualmente di famiglia.
Dal mio punto di vista OGNUNO è libero di esprimere il proprio concetto di famiglia e non vedo la ragione per cui dovrei vietargli o indignarmi se quella sua espressione non coincide con la mia.
Non so se hai notato la pubblicità di quello zucchero dove ci sono due donne che si baciano.
A me non ha fatto nè caldo nè freddo e me ne sono ricordato solo perchè ho sentito alcune polemiche in tv (che ad oggi ancora non comprendo).
Questo piccolo esempio solo per dire che spesso sono le stesse persone che vorrebbero abbattere le discriminazioni a farne puntando il dito sulle differenze come se fossero qualcosa di cui discutere.
Io non guardo all'orientamento sessuale di nessuno, semplicemente è una sua scelta che non necessita di essere commentata (a che pro poi), solo non mi entusiasma vedere certi comportamenti che OSTENTANO la propria condizione e non parlo di due uomini/donne che si baciano, ma di qualsiasi essere umano (spero che non sia offensivo per alcun genere o identità) che di fronte agli altri quasi arriva ad accoppiarsi in luoghi pubblici (esempio classico l'autobus).
Ma certamente sei liberissimo di rappresentare la famiglia che preferisci, così come il pubblico è libero di pensare di te quello che traspare dall'immagine che tu dai. E di conseguenza fare scelte commerciali eticamente orientate in base a essa.
Scegliere di boicottare un tuo prodotto è farti violenza? No, è una libera scelta dettata da principi etici, che come tali si evolvono con l'evolversi della nostra sensibilità.
Il provare fastidio per una scena o l'immagine che una persona da di se è una sensazione personale basata sulla propria sensibilità, non è fare violenza.
A me ad esempio da fastidio anche vedere un ragazzo e una ragazza che si baciano o si scambiano effusioni, preferirei non lo facessero in pubblico perchè urta la mia sensibilità.
Quello che succede a due dello stesso sesso che si tengono per mano però non è questo, o meglio nella migliore delle ipotesi è questo, ma può succedere che vengano insultati, aggrediti o peggio, e la cronaca è piena di esempi di questo tipo.
Sulla Terra esiste l'individuo e va giudicato per quello fa in quanto individuo. Punto, indipendentemente da quale sia il suo colore o il suo orientamente sessuale, la religione, ecc. Dire di una persona "è immigrata, è omosessuale, è nera, quindi va protetta" è il vero razzismo, perché si sta pensando che quella persona non sia uguale a noi, ma inferiore (noi siamo in grado di proteggersi, loro no).
Le leggi per proteggere i diritti di tutti ci sono dal '48, non ce n'è bisogno di nuove, basta farle rispettare, e questo è compito delle istituzioni, non di Barilla.
Purtroppo in Italia abbiamo una mentalità troppo ossessionata dal giudicare il prossimo su tutto quello che fa, non solo sul genere, ma a volte anche solo dal vestire o qualsiasi cosa che e' diversa dalla media...
Ci si rende conto bene di questa cosa quando capita di vivere all'estero per un certo periodo, io ho vissuto a Tokyo tanti anni fa e lì si vedeva veramente di tutto fra mode assurde e abitudini strane, pero' tutto era tollerato con una tranquillità incredibile, perche' per loro tutto andava bene finche' non si creava fastidio al prossimo e tutti si rispettavano. Era veramente un bel vivere, ma purtroppo in Italia siamo anni luce dal raggiungere una situazione del genere.
biometallo
08-06-2021, 08:24
Ok non voler essere discriminatori, però mi sembra un po' eccessivo creare mille categorie.
Anche io non ne capisco il senso, e anzi temo che crei solo confusione e sia perfino deleterio, proprio come certi eccessi che si sono visti al gay pride.
Comunque dico la cultura in cui omosessuali e trans vengono pestati settimanalmente, in cui fino a 10 anni fa dovevano nascondersi, in cui fino a pochi anni fa non erano riconosciuti dallo Stato, in cui diverse altre associazioni ritengono che dovrebbero essere curati, etc. La stessa cultura che ritiene che se ti pesto perché sei cristiano allora in effetti è una aggravante, ma se ti pesto perché ti piace la fi*a o il ca..o allora no. Cioè che l'orientamento sessuale non è motivo di discriminazione e non lo è mai stato. Questa cultura qui.
Ma infatti indipendentemente da come la si pensa non si può negare che l'omosessualità rea di andare contro le sacre scritture sia stata perseguitata per secoli e che tutt'oggi anche nei paesi civilizzati c'è chi temendo ripercussioni deve nascondere il proprio orientamento sessuale.
E il fatto che nel resto del mondo ci siano donne che sono in carcere solo per essersi tenute per mano durante una foto non vedo come possa mitigare il problema.
In fine sul boicottare un prodotto o un'azienda, credo che sia l'unico diritto che il consumatore può esercitare per esprimere il proprio dissenso indipendentemente dalla ragione, se la Balilla fa la pasta fascista (in vero è stata la Molisana) io ho diritto a comprare la *boh inserite un nome a caso*, se Dolce&Gabbato promuovono la sodomia io ho diritto a comprare le magliette al mercato (esatto lo faccio per protestare contro la lobby dei ricchioni mica perché sono pov€ro!) se la CCCoop promuove il socialismo io vado alla effelunga.
Semplicemente il fatto che la "famiglia tradizionale" (così come la "famiglia naturale") non esiste dal punto di vista storico e antropologico.
La famiglia è una struttura sociale flessibile, che nel corso dei secoli si è adattata alle più svariate condizioni per soddisfare le necessità della società in cui si è sviluppata.
Parlare di "famiglia tradizionale" è parlare di qualcosa che non esiste, è come parlare dell'unicorno...
Ma non diciamo boiate.
La famiglia "tradizionale" (occidentale in questo caso, e non solo) esiste eccome, ed è frutto della tradizione *storica*, con cui la scienza non c'entra un tubo: si può discutere ed evidenziare per quali motivi la tradizione sbagli o meno, ma non "cancellarla" dicendo che non esiste, né è mai esistita.
E lo stesso è per la famiglia naturale (= biologica): gli omosessuali (*purtroppo*, giusto per sottolineare la mia posizione) non possono avere figli *naturali* (= biologici) per cui, se vuoi includere il loro tipo di "famiglia", devi ridefinire la parola; e sottolineo ridefinirla, non fare finta che la definizione precedente non sia mai esistita.
Sono semplici tentativi di revisionismo Orwelliani, decisamente disgustosi.
Comunque dico la cultura in cui omosessuali e trans vengono pestati settimanalmente, in cui fino a 10 anni fa dovevano nascondersi, in cui fino a pochi anni fa non erano riconosciuti dallo Stato, in cui diverse altre associazioni ritengono che dovrebbero essere curati, etc. La stessa cultura che ritiene che se ti pesto perchè sei cristiano allora in effetti è una aggravante, ma se ti pesto perchè ti piace la fi*a o il ca..o allora no. Cioè che l'orientamento sessuale non è motivo di discriminazione e non lo è mai stato.
Quello che succede a due dello stesso sesso che si tengono per mano però non è questo, o meglio nella migliore delle ipotesi è questo, ma può succedere che vengano insultati, aggrediti o peggio, e la cronaca è piena di esempi di questo tipo.
C'è una differenza *abissale* fra subire violenza fisica per il proprio orientamento e pretendere di essere chiamati con il "voiloro" nei giorni dispari perché altrimenti "mi sento offeso".
Ma certamente sei liberissimo di rappresentare la famiglia che preferisci, così come il pubblico è libero di pensare di te quello che traspare dall'immagine che tu dai. E di conseguenza fare scelte commerciali eticamente orientate in base a essa.
Scegliere di boicottare un tuo prodotto è farti violenza? No, è una libera scelta dettata da principi etici, che come tali si evolvono con l'evolversi della nostra sensibilità.
Sopra hai glissato sulla mia domanda, ma non t'è servito a molto, sempre del solito argomento traballante si tratta.
Ma non doveva essere chi subisce l'offesa, o la violenza, a stabilire cosa sia offensivo o violento?
Chi parla per la Barilla non ha il diritto di sentirsi offeso, e che ci si comporti in modo da *rispettare* il loro punto di vista? E per rispettarlo cosa fai, li boicotti?
È il solito doppio standard, "bisogna avere rispetto della sensibilità, purché corrisponda con la mia", ovvero la solita ipocrisia.
[...]
Io non guardo all'orientamento sessuale di nessuno, semplicemente è una sua scelta
L'orientamento sessuale *non* è una scelta; tu non hai scelto di essere (come mi sembra di capire) eterosessuale.
Ma non doveva essere chi subisce l'offesa, o la violenza, a stabilire cosa sia offensivo o violento?
Chi parla per la Barilla non ha il diritto di sentirsi offeso, e che ci si comporti in modo da *rispettare* il loro punto di vista? E per rispettarlo cosa fai, li boicotti?
È il solito doppio standard, "bisogna avere rispetto della sensibilità, purché corrisponda con la mia", ovvero la solita ipocrisia.
Ovviamente sì. Barilla è libera di dire ciò che vuole. Se ne assuma le conseguenze. Se ritengo la sua politica non etica o immorale, sono liberissimo di non comprare i suoi prodotti. A differenza di altri pensieri e comportamenti, questo non lede i diritti di nessuno.
Ovviamente sì. Barilla è libera di dire ciò che vuole. Se ne assuma le conseguenze. Se ritengo la sua politica non etica o immorale, sono liberissimo di non comprare i suoi prodotti. A differenza di altri pensieri e comportamenti, questo non lede i diritti di nessuno.
E che diritti lederebbe, che so, esprimere la propria opinione, positiva o negativa che sia, verso un orientamento sessuale o verso una tipologia di famiglia?
Cioè, che diritti avrebbe leso quello della Barilla? Che diritti lederebbe uno che afferma "per me la famiglia è solo quella tra uomo e donna"? Perché se il problema è la sensibilità di qualcuno, allora varrebbe anche l'opposto, due uomini che si baciano ledono la sensibilità di due cristiani (o musulmani, così gli anti-clericali non scassano).
Così, per capire, perchè un conto è impedire d fare qualcosa a qualcuno, un conto è esprimere la propria opinione, anche in maniera maleducata.
Eliminare le parole (che è quello che si vuole fare) è il primo passo verso controllare il pensiero della gente (che è il vero obiettivo), e questo lo scriveva già Orwell in 1984.
canislupus
08-06-2021, 14:43
L'orientamento sessuale *non* è una scelta; tu non hai scelto di essere (come mi sembra di capire) eterosessuale.
Ah boh... non lo so... con tutte le opzioni proposte da Facebook dovrei scegliere quella più aderente :D :D :D
Fino ad oggi avrei detto eterosessuale... ormai non si hanno più certezze :eek: :eek: :eek:
P.S. Mi sei mancatooooo... era da un po' che non mi commentavi.. :Prrr:
E che diritti lederebbe, che so, esprimere la propria opinione, positiva o negativa che sia, verso un orientamento sessuale o verso una tipologia di famiglia?
Cioè, che diritti avrebbe leso quello della Barilla? Che diritti lederebbe uno che afferma "per me la famiglia è solo quella tra uomo e donna"? Perché se il problema è la sensibilità di qualcuno, allora varrebbe anche l'opposto, due uomini che si baciano ledono la sensibilità di due cristiani (o musulmani, così gli anti-clericali non scassano).
Sono le azioni che ne derivano, non i pensieri. Quel pensiero supporta una serie di azioni volte a limitare la libertà delle persone e il loro diritto di fare un poco il cavolo che vogilono finchè non danneggiano te. Non mi risulta che ad esempio il matrimonio di due persone, qualsiasi sia il loro genere, ti danneggi in alcun modo.
Per cui se si esprime un pensiero che supporta queste azioni e privazioni, ci se ne deve assumere le conseguenze.
E buttarla sul ledere la sensibilità è una cazzata stratosferica che non c'entra una mazza, degna del peggior benaltrista che vuole buttarla in caciara. Ma come ho già detto una decina di post fa sono sicuro che non scenderesti tanto in basso ;)
Sono le azioni che ne derivano, non i pensieri. Quel pensiero supporta una serie di azioni volte a limitare la libertà delle persone e il loro diritto di fare un poco il cavolo che vogilono finchè non danneggiano te. Non mi risulta che ad esempio il matrimonio di due persone, qualsiasi sia il loro genere, ti danneggi in alcun modo.
Per cui se si esprime un pensiero che supporta queste azioni e privazioni, ci se ne deve assumere le conseguenze.
E buttarla sul ledere la sensibilità è una cazzata stratosferica che non c'entra una mazza, degna del peggior benaltrista che vuole buttarla in caciara. Ma come ho già detto una decina di post fa sono sicuro che non scenderesti tanto in basso ;)
Che cavolo vuol dire quel pensiero supporta una serie di azioni?
Una opinione è una opinione, e chiunque ha il diritto di avere l'opinione che gli pare su qualsiasi cosa (anche i nazisti). Esiste ancora la libertà di pensiero.
Un'azione è una cosa completamente diversa ed infatti le azioni poi portano a conseguenze di cui uno si prende le responsabilità, e di solito la legge serve a limitare le azioni che uno può compiere, non le opinioni che uno può avere.
Al di là che per me non dovrebbe manco esistere l'offesa, perché è stupido offendersi, una persona intelligente non lo fa, mai, ma se io esprimo educatamente una mia opinione, senza voler limitare in alcun modo la libertà di altri, perché dovrei essere puito?
Se dico che non andrei mai a caccia, non significa che sia contro la caccia.
Therinai
08-06-2021, 19:09
Purtroppo in Italia abbiamo una mentalità troppo ossessionata dal giudicare il prossimo su tutto quello che fa, non solo sul genere, ma a volte anche solo dal vestire o qualsiasi cosa che e' diversa dalla media...
Ci si rende conto bene di questa cosa quando capita di vivere all'estero per un certo periodo, io ho vissuto a Tokyo tanti anni fa e lì si vedeva veramente di tutto fra mode assurde e abitudini strane, pero' tutto era tollerato con una tranquillità incredibile, perche' per loro tutto andava bene finche' non si creava fastidio al prossimo e tutti si rispettavano. Era veramente un bel vivere, ma purtroppo in Italia siamo anni luce dal raggiungere una situazione del genere.
Quoto l'ossessione degli italiani sul giudicare qualsiasi dettaglio altrui (ma che ti frega dico sempre io, sembra una specie di sport o hobby nazionale, o un vizio irresistibile, non so come inquadrarlo di preciso).
Quoto meno il confronto con Tokyo e il giappone, da quello che sono riuscito a vedere sono peggio di noi, vivi bene finché rientri nei canoni culturali. Tokyo in particolare è una vetrina sberluccicante che non corrisponde a ciò che succede nel resto del Paese. Un po' come Londra e il resto del UK, o Milano e il resto d'italia. Insomma due gay vestiti di rosa con i capelli viola li si vede tanquillamente in cnetor a Milano, ma a ostia un po' meno, per fare un esempio stupido. In giappone è la stessa cosa, tokyo è una scatoletta dove sia i giapponesi che i turisti sono liberi di esibirsi in spettacoli folkloristici, diciamo così, ma appena fuori va diversamente, e poi lì per gli occidentali è più difficile percepire come stanno le cose, se hai la facica da occidentale automaticamente ti viene riservato un trattamento diverso.
Tasslehoff
08-06-2021, 23:45
Ma non diciamo boiate.
La famiglia "tradizionale" (occidentale in questo caso, e non solo) esiste eccome, ed è frutto della tradizione *storica*, con cui la scienza non c'entra un tubo: si può discutere ed evidenziare per quali motivi la tradizione sbagli o meno, ma non "cancellarla" dicendo che non esiste, né è mai esistita.
E lo stesso è per la famiglia naturale (= biologica): gli omosessuali (*purtroppo*, giusto per sottolineare la mia posizione) non possono avere figli *naturali* (= biologici) per cui, se vuoi includere il loro tipo di "famiglia", devi ridefinire la parola; e sottolineo ridefinirla, non fare finta che la definizione precedente non sia mai esistita.
Sono semplici tentativi di revisionismo Orwelliani, decisamente disgustosi.Beh allora ti consiglio di scrivere una pubblicazione e sottoporla alla comunità scientifica se sei così convinto, evidentemente in 150 anni di antropologia si sono tutti "sbagliati" :stordita:
C'è una differenza *abissale* fra subire violenza fisica per il proprio orientamento e pretendere di essere chiamati con il "voiloro" nei giorni dispari perché altrimenti "mi sento offeso".
Sopra hai glissato sulla mia domanda, ma non t'è servito a molto, sempre del solito argomento traballante si tratta.
Ma non doveva essere chi subisce l'offesa, o la violenza, a stabilire cosa sia offensivo o violento?
Chi parla per la Barilla non ha il diritto di sentirsi offeso, e che ci si comporti in modo da *rispettare* il loro punto di vista? E per rispettarlo cosa fai, li boicotti?
È il solito doppio standard, "bisogna avere rispetto della sensibilità, purché corrisponda con la mia", ovvero la solita ipocrisia.E di grazia boicottare un prodotto (perchè l'azienda che lo produce da una visione che non condivido e lancia un messaggio con cui non concordo) è fare violenza?
Mentre invece etichettare come mostri persone che hanno un orientamento sessuale o che hanno una identità di genere diversa dal genere con cui sono nati invece è "esprimere un punto di vista"?
Interessante...
Tasslehoff
08-06-2021, 23:53
Sulla Terra esiste l'individuo e va giudicato per quello fa in quanto individuo. Punto, indipendentemente da quale sia il suo colore o il suo orientamente sessuale, la religione, ecc. Dire di una persona "è immigrata, è omosessuale, è nera, quindi va protetta" è il vero razzismo, perché si sta pensando che quella persona non sia uguale a noi, ma inferiore (noi siamo in grado di proteggersi, loro no). Bene, quindi ora siamo passati a etichettare come violenti e intolleranti coloro che subiscono violenza e intolleranza?
Insomma il mondo alla rovescia...
Le leggi per proteggere i diritti di tutti ci sono dal '48, non ce n'è bisogno di nuove, basta farle rispettare, e questo è compito delle istituzioni, non di Barilla.Ma naturalmente, ci sono e funzionano benissimo, tant'è che i crimini di odio o derivanti da omofobia e discriminazione non esistono?
Il prossimo step? Il femminicidio non esiste ed è un'invenzione delle pazze femministe?
C'è una chiara differenza tra chi commette un crimine violento per motivazioni comuni (es un omicidio o un'aggressione per rapina, per un trascorso personale, per interesse o per mille altri motivi) e per odio e discriminazione nei confronti di una determinata categoria (sia essa una donna, una persona omosessuale, o per motivi razziali).
Qualunque paese civile del mondo l'ha riconosciuto, ci sono quelli che hanno legiferato in tal senso e quelli che lo stanno per fare (poi ci sono quelli che lo ignorano volutamente e casualmente sono tutti governati da partiti di un certo tipo...).
Che vuoi che ti dica, evidentemente si sbagliano tutti... :stordita:
Doraneko
09-06-2021, 05:43
Quoto meno il confronto con Tokyo e il giappone, da quello che sono riuscito a vedere sono peggio di noi, vivi bene finché rientri nei canoni culturali. Tokyo in particolare è una vetrina sberluccicante che non corrisponde a ciò che succede nel resto del Paese. Un po' come Londra e il resto del UK, o Milano e il resto d'italia. Insomma due gay vestiti di rosa con i capelli viola li si vede tanquillamente in cnetor a Milano, ma a ostia un po' meno, per fare un esempio stupido. In giappone è la stessa cosa, tokyo è una scatoletta dove sia i giapponesi che i turisti sono liberi di esibirsi in spettacoli folkloristici, diciamo così, ma appena fuori va diversamente, e poi lì per gli occidentali è più difficile percepire come stanno le cose, se hai la facica da occidentale automaticamente ti viene riservato un trattamento diverso.
Concordo abbastanza. Tokyo, pur essendo la capitale del Giappone, ne è forse la città meno adatta ad essere chiamata in causa per rappresentare lo stato dal punto di vista sociale. Tokyo è una sottile patina di cosmopolitismo sopra ad uno strato di km e km di tradizioni ed usanze vecchissime. Ciò che si vede è una specie di società estremamente variegata, colorata, vivace, ecc... ma potendo approfondire si scoprirebbero mentalità considerate arretrate anche qui da noi, dove "il diverso" viene escluso da certe dinamiche sociali perché non in armonia con queste, d'altra parte una nazione non può essere diventata così forte se non con una disciplina ferrea e un'altrettanto ferrea coesione sociale. Anche la coesione politica loro è a livelli impensabili qui da noi, il divide et impera è una creazione nostra, un calcio sui coglioni che loro non si sono dati, laddove è la norma per mandare avanti un paese europeo.
In sostanza, più o meno come dici tu, Tokyo non va giudicata dalle insegne al neon e da qualche cosplayer mentecatto che gira H24 vestito da Goku.
Doraneko
09-06-2021, 05:59
Bene, quindi ora siamo passati a etichettare come violenti e intolleranti coloro che subiscono violenza e intolleranza?
Insomma il mondo alla rovescia...
Ma naturalmente, ci sono e funzionano benissimo, tant'è che i crimini di odio o derivanti da omofobia e discriminazione non esistono?
Il prossimo step? Il femminicidio non esiste ed è un'invenzione delle pazze femministe?
C'è una chiara differenza tra chi commette un crimine violento per motivazioni comuni (es un omicidio o un'aggressione per rapina, per un trascorso personale, per interesse o per mille altri motivi) e per odio e discriminazione nei confronti di una determinata categoria (sia essa una donna, una persona omosessuale, o per motivi razziali).
Qualunque paese civile del mondo l'ha riconosciuto, ci sono quelli che hanno legiferato in tal senso e quelli che lo stanno per fare (poi ci sono quelli che lo ignorano volutamente e casualmente sono tutti governati da partiti di un certo tipo...).
Che vuoi che ti dica, evidentemente si sbagliano tutti... :stordita:
Le tutele devono essere dell'individuo come tale, devono applicarsi a tutti nella stesso modo, questa è uguaglianza. Ultimamente ciò che molti cercano di fare è di farsi inquadrare come appartenenti a categorie svantaggiate e di ricondurre le proprie mancanze ad una qualche forma di accanimento del prossimo. Il problema è che al giorno d'oggi il vittimismo paga e ci sono carrozzoni di farabutti che se ne approfittano: non mi vanno bene le cose perché sono donna, gay, nero, ecc... quando invece sono i singoli individui ad essere causa dei loro problemi, non la farlocca categoria nella quale cercano di inserirsi.
Il femminicidio esiste ma quello vero non è che una minima parte della casistica che popolarmente viene fatta rientrare in questa fattispecie, stessa cosa per il razzismo, l'omofobia, ecc... Chi adduce a queste motivazioni per giustificare le proprie mancanze non lo fa perché vuole l'uguaglianza, lo fa perché vuole prevalere, perché vuole lo status di "speciale".
canislupus
09-06-2021, 07:59
Le tutele devono essere dell'individuo come tale, devono applicarsi a tutti nella stesso modo, questa è uguaglianza. Ultimamente ciò che molti cercano di fare è di farsi inquadrare come appartenenti a categorie svantaggiate e di ricondurre le proprie mancanze ad una qualche forma di accanimento del prossimo. Il problema è che al giorno d'oggi il vittimismo paga e ci sono carrozzoni di farabutti che se ne approfittano: non mi vanno bene le cose perché sono donna, gay, nero, ecc... quando invece sono i singoli individui ad essere causa dei loro problemi, non la farlocca categoria nella quale cercano di inserirsi.
Il femminicidio esiste ma quello vero non è che una minima parte della casistica che popolarmente viene fatta rientrare in questa fattispecie, stessa cosa per il razzismo, l'omofobia, ecc... Chi adduce a queste motivazioni per giustificare le proprie mancanze non lo fa perché vuole l'uguaglianza, lo fa perché vuole prevalere, perché vuole lo status di "speciale".
Mi trovo sostanzialmente d'accordo con questo pensiero.
Le discriminazioni esistono e sarebbe idiota negarle, però un conto è combattere chi discrimina, un altro conto è crearne di nuove con l'idea di proteggere proprio chi potrebbe sentirsi discriminato.
Per il presidente della Barilla la famiglia "tradizionale" è composta da uomo, donna e uno/più bambini.
E' la sua visione e può non coincidere con quella degli altri, ma non capisco perchè si dovrebbe trovare offensiva o discriminatoria.
Così come in quella pubblicità dello zucchero (non voglio fare pubblicità) si vedono due donne baciarsi.
E' la visione di quella società e non c'è nulla di cui offendersi o lamentarsi (se poi qualche cretino non è d'accordo, è un suo problema).
Si descrivono tipologie diverse di famiglie e non vedo francamente dove sia il problema.
Che poi cosa significa "tradizionale"?
Forse che storicamente parlando, di solito le famiglie erano composte da quella composizione?
E cosa ci sarebbe di migliore o peggiore in tale affermazione?
Per qualcuno essere tradizionali conferisce una sorta di aurea di superiorità?
Io non l'ho mai vista in questa ottica, ma sarò strano io.
Quoto l'ossessione degli italiani sul giudicare qualsiasi dettaglio altrui (ma che ti frega dico sempre io, sembra una specie di sport o hobby nazionale, o un vizio irresistibile, non so come inquadrarlo di preciso).
Quoto meno il confronto con Tokyo e il giappone, da quello che sono riuscito a vedere sono peggio di noi, vivi bene finché rientri nei canoni culturali. Tokyo in particolare è una vetrina sberluccicante che non corrisponde a ciò che succede nel resto del Paese. Un po' come Londra e il resto del UK, o Milano e il resto d'italia. Insomma due gay vestiti di rosa con i capelli viola li si vede tanquillamente in cnetor a Milano, ma a ostia un po' meno, per fare un esempio stupido. In giappone è la stessa cosa, tokyo è una scatoletta dove sia i giapponesi che i turisti sono liberi di esibirsi in spettacoli folkloristici, diciamo così, ma appena fuori va diversamente, e poi lì per gli occidentali è più difficile percepire come stanno le cose, se hai la facica da occidentale automaticamente ti viene riservato un trattamento diverso.
Concordo abbastanza. Tokyo, pur essendo la capitale del Giappone, ne è forse la città meno adatta ad essere chiamata in causa per rappresentare lo stato dal punto di vista sociale. Tokyo è una sottile patina di cosmopolitismo sopra ad uno strato di km e km di tradizioni ed usanze vecchissime. Ciò che si vede è una specie di società estremamente variegata, colorata, vivace, ecc... ma potendo approfondire si scoprirebbero mentalità considerate arretrate anche qui da noi, dove "il diverso" viene escluso da certe dinamiche sociali perché non in armonia con queste, d'altra parte una nazione non può essere diventata così forte se non con una disciplina ferrea e un'altrettanto ferrea coesione sociale. Anche la coesione politica loro è a livelli impensabili qui da noi, il divide et impera è una creazione nostra, un calcio sui coglioni che loro non si sono dati, laddove è la norma per mandare avanti un paese europeo.
In sostanza, più o meno come dici tu, Tokyo non va giudicata dalle insegne al neon e da qualche cosplayer mentecatto che gira H24 vestito da Goku.
Si e' vero avete ragione, ora che ci penso pure a Tokyo discriminavano, ma lo facevano in modo civile e con eleganza. :D
Ricordo scene assurde, io non parlavo una parola di giapponese, ma la donna era quasi madrelingua e quando capitava di chiedere una qualsiasi cosa in giro ovviamente parlava lei, se l'interlocutore era un uomo si rivolgeva esclusivamente a me, la donna neanche la guardava, era tipo una voce fuoricampo. Pero' si vedeva che lo facevano per rispetto e non per arroganza, alla fine non dava fastidio neanche alla donna.
Ma naturalmente, ci sono e funzionano benissimo, tant'è che i crimini di odio o derivanti da omofobia e discriminazione non esistono?
Il prossimo step? Il femminicidio non esiste ed è un'invenzione delle pazze femministe?
Ti dò una notizia, nel mondo esiste il male e non potrai mai esterirparlo.
C'è una chiara differenza tra chi commette un crimine violento per motivazioni comuni (es un omicidio o un'aggressione per rapina, per un trascorso personale, per interesse o per mille altri motivi) e per odio e discriminazione nei confronti di una determinata categoria (sia essa una donna, una persona omosessuale, o per motivi razziali).
Qualunque paese civile del mondo l'ha riconosciuto, ci sono quelli che hanno legiferato in tal senso e quelli che lo stanno per fare (poi ci sono quelli che lo ignorano volutamente e casualmente sono tutti governati da partiti di un certo tipo...).
Che vuoi che ti dica, evidentemente si sbagliano tutti... :stordita:
Non è che dal dopoguerra ad oggi siano nate delle cime di intelligenze, a livello planetario, ma poniamo abbiano ragione. Se una donna uccide un uomo, e succede, oppure lo "violenta psicologicamente" e succede ance questo, in che contesto va messo: motivazioni comuni o per odio e discriminazione?
Secondo te, tutte le volte che viene uccisa una donna, un omosessuale o un nero, è per odio. Secondo te c'è un problema di razzismo che so, nella polizia americana? No non c'è. La polizia è la quarta causa di morte negli USA (che è assurdo per una democrazia, ma a viver nella bambagia vinisce così) e la maggior parte delle vittime sono di gran lunga maschi bianchi. Solo che di quelli non frega nulla a nessuno.
Sai chi sono le vittime preferite dalle donne? Le donne, che è son auto-razziste?
E' stupido e idiota continuare questa crociata a favore di tutto quello che non è maschio, bianco ed eterossessuale. Leggiti Pascal Bruckner, ci sentiamo ancora in colpa per crimini commessi 80 anni fa come minimo, nonostante abbiano creato la civiltà più aperta e garante dei diritti di tutti mai esistita sulla faccia della Terra.
cronos1990
09-06-2021, 09:28
Beh allora ti consiglio di scrivere una pubblicazione e sottoporla alla comunità scientifica se sei così convinto, evidentemente in 150 anni di antropologia si sono tutti "sbagliati" :stordita: Domanda: cioè?
Continuo a non capire il tuo ragionamento su questo punto. La "famiglia tradizionale" non ha nulla a che vedere con l'antropologia. E' semplicemente l'espressione sociale/culturale di come è stata considerata finora (quindi padre maschio/madre femmina e figli generati). Non è un discorso scientifico, non centra nulla.
L'antropologia studia l'essere umano nell'ambito della fisiologia e della psicologia, non le sue tendenze culturali. Lo schiavismo che è stato citato (esempio) deriva da come si è evoluta la cultura e la società umana, ma non ha nulla a che vedere con l'antropologia. La famiglia tradizionale lo stesso, non è altro che la raffigurazione di quella presente nella nostra società per lo meno per tutto il secolo scorso.
Che poi ad oggi esistano altre tipologie di famiglie non vuol dire che il concetto e il significato di famiglia tradizionale non esista. Anzi, se c'è una discriminazione avviene proprio nei suoi confronti quando viene essa stessa negata, pur di far felici chi si sente (a ragione, aggiungo) discriminato per la sua personale visione di essere umano e società.
Piedone1113
09-06-2021, 09:35
Domanda: cioè?
Continuo a non capire il tuo ragionamento su questo punto. La "famiglia tradizionale" non ha nulla a che vedere con l'antropologia. E' semplicemente l'espressione sociale/culturale di come è stata considerata finora (quindi padre maschio/madre femmina e figli generati). Non è un discorso scientifico, non centra nulla.
L'antropologia studia l'essere umano nell'ambito della fisiologia e della psicologia, non le sue tendenze culturali. Lo schiavismo che è stato citato (esempio) deriva da come si è evoluta la cultura e la società umana, ma non ha nulla a che vedere con l'antropologia. La famiglia tradizionale lo stesso, non è altro che la raffigurazione di quella presente nella nostra società per lo meno per tutto il secolo scorso.
Che poi ad oggi esistano altre tipologie di famiglie non vuol dire che il concetto e il significato di famiglia tradizionale non esista. Anzi, se c'è una discriminazione avviene proprio nei suoi confronti quando viene essa stessa negata, pur di far felici chi si sente (a ragione, aggiungo) discriminato per la sua personale visione di essere umano e società.
Io mi sento discriminato dall'essere identificato come oggetto ( in famiglia)?
Ma come se fino a ieri ero Padre oggi sono Genitore 1 in alcuni documenti e genitore 2 in altri?
E poi perchè appellarmi un numero e disumanizzarmi?
Allora meglio Genitore XY per il padre e Genitore XX per la madre ?
Ma poi parità di genere e si identificano i genitori in ordinale?
E perchè mia moglie dovrebbe perdere lo status di Madre in favore di un astruso termine che vuol dire tutto ed alla fin fine nulla?
cronos1990
09-06-2021, 09:49
Le tutele devono essere dell'individuo come tale, devono applicarsi a tutti nella stesso modo, questa è uguaglianza. Ultimamente ciò che molti cercano di fare è di farsi inquadrare come appartenenti a categorie svantaggiate e di ricondurre le proprie mancanze ad una qualche forma di accanimento del prossimo. Il problema è che al giorno d'oggi il vittimismo paga e ci sono carrozzoni di farabutti che se ne approfittano: non mi vanno bene le cose perché sono donna, gay, nero, ecc... quando invece sono i singoli individui ad essere causa dei loro problemi, non la farlocca categoria nella quale cercano di inserirsi.
Il femminicidio esiste ma quello vero non è che una minima parte della casistica che popolarmente viene fatta rientrare in questa fattispecie, stessa cosa per il razzismo, l'omofobia, ecc... Chi adduce a queste motivazioni per giustificare le proprie mancanze non lo fa perché vuole l'uguaglianza, lo fa perché vuole prevalere, perché vuole lo status di "speciale".Mi trovo sostanzialmente d'accordo con questo pensiero.
Le discriminazioni esistono e sarebbe idiota negarle, però un conto è combattere chi discrimina, un altro conto è crearne di nuove con l'idea di proteggere proprio chi potrebbe sentirsi discriminato.Il problema infatti è questo.
Parliamoci chiaro: queste nuove discriminazioni, a favore di chi finora è stato discriminato, le capisco perchè quello che dite voi (per quanto ritengo sia il modo giusto di porsi) non è un pensiero comune. Esempio stupido: le quote rosa. Poniamo l'esempio che un centro di studi ingegneristico introducano le quote al 50% tra maschi e femmine, perchè da sempre sono quasi tutti maschi (avrei fatto l'esempio di un partito politico, ma meglio lasciare fuori la politica).
Dal mio punto di vista è sbagliato: se hai bisogno di 100 ingegneri, assumi quelli che ritieni più meritevoli e/o adatti, a prescindere dal sesso. Se in una graduatoria di merito ho 70 maschi e 30 femmine, la logica è assumere quei 70+30. Introducendo una quota rosa al 50%, io devo forzatamente rinunciare a 20 maschi che hanno meritato più di 20 femmine non meritevoli, ma che dovrò per forza inserire.
Ma perchè nasce il discorso della quota rosa in questo caso? Perchè purtroppo manca completamente la forma mentis per basarsi sulla base del merito. Se nella graduatoria di meritevoli ci fossero 70 femmine e 30 maschi, avresti come gruppo di ricerca 80 maschi e 20 femmine, creando comunque una discriminazione. Perchè purtroppo è quello che succede. Tendenzialmente la nostra società favorisce il maschio rispetto alla femmina, soprattutto in certi ambiti. Le quote rosa non risolvono un problema, ne creano un altro: ma non serve a nulla dire che ci basiamo sul merito (a parole) se poi si continua ad agire come nel 1800. Per dire, basta vedere il PD (ecco, ho fatto l'esempio politico :fagiano: ).
Il problema di fondo che molti (a mio avviso) non capiscono, è che queste discriminazioni non le combatti manifestando il tuo dissenso, o mostrando la tua diversità, o creando "isole protette" sulla base del genere.
Le combatti solo ed esclusivamente con l'insegnamento culturale, quindi partendo dalle scuole e dalle famiglie (quali che siano).
Altrimenti si commetteranno sempre e solo discriminazioni. Per dire il femminicidio, citato più volte nel topic, è un problema reale. Ma da un lato viene "abusato" come fenomeno associandolo a reati che per quanto gravi non sono di tale natura (non basta che la vittima sia una femmina, ma molto spesso la rendono condizione sufficiente). Dall'altra c'è chi sfrutta la "percezione" che si ha di questo reato (così come di altri, tipo quello degli abusi sessuali) per dare colpe e incriminazioni a persone che però non avevano fatto nulla di male.
Tutto questo, e vale per qualunque caso di discriminazione o reato associabile ad una precisa categoria, non serve ad avere una società migliore, ma crea solo ulteriori problemi e discriminazioni.
Io mi sento discriminato dall'essere identificato come oggetto ( in famiglia)?
Ma come se fino a ieri ero Padre oggi sono Genitore 1 in alcuni documenti e genitore 2 in altri?
E poi perchè appellarmi un numero e disumanizzarmi?
Allora meglio Genitore XY per il padre e Genitore XX per la madre ?
Ma poi parità di genere e si identificano i genitori in ordinale?
E perchè mia moglie dovrebbe perdere lo status di Madre in favore di un astruso termine che vuol dire tutto ed alla fin fine nulla?Posso avere le risposte multiple su cui apporre la croce? :fagiano:
canislupus
09-06-2021, 10:48
Il problema infatti è questo.
Parliamoci chiaro: queste nuove discriminazioni, a favore di chi finora è stato discriminato, le capisco perchè quello che dite voi (per quanto ritengo sia il modo giusto di porsi) non è un pensiero comune. Esempio stupido: le quote rosa. Poniamo l'esempio che un centro di studi ingegneristico introducano le quote al 50% tra maschi e femmine, perchè da sempre sono quasi tutti maschi (avrei fatto l'esempio di un partito politico, ma meglio lasciare fuori la politica).
Dal mio punto di vista è sbagliato: se hai bisogno di 100 ingegneri, assumi quelli che ritieni più meritevoli e/o adatti, a prescindere dal sesso. Se in una graduatoria di merito ho 70 maschi e 30 femmine, la logica è assumere quei 70+30. Introducendo una quota rosa al 50%, io devo forzatamente rinunciare a 20 maschi che hanno meritato più di 20 femmine non meritevoli, ma che dovrò per forza inserire.
Ma perchè nasce il discorso della quota rosa in questo caso? Perchè purtroppo manca completamente la forma mentis per basarsi sulla base del merito. Se nella graduatoria di meritevoli ci fossero 70 femmine e 30 maschi, avresti come gruppo di ricerca 80 maschi e 20 femmine, creando comunque una discriminazione. Perchè purtroppo è quello che succede. Tendenzialmente la nostra società favorisce il maschio rispetto alla femmina, soprattutto in certi ambiti. Le quote rosa non risolvono un problema, ne creano un altro: ma non serve a nulla dire che ci basiamo sul merito (a parole) se poi si continua ad agire come nel 1800. Per dire, basta vedere il PD (ecco, ho fatto l'esempio politico :fagiano: ).
Il problema di fondo che molti (a mio avviso) non capiscono, è che queste discriminazioni non le combatti manifestando il tuo dissenso, o mostrando la tua diversità, o creando "isole protette" sulla base del genere.
Le combatti solo ed esclusivamente con l'insegnamento culturale, quindi partendo dalle scuole e dalle famiglie (quali che siano).
Altrimenti si commetteranno sempre e solo discriminazioni. Per dire il femminicidio, citato più volte nel topic, è un problema reale. Ma da un lato viene "abusato" come fenomeno associandolo a reati che per quanto gravi non sono di tale natura (non basta che la vittima sia una femmina, ma molto spesso la rendono condizione sufficiente). Dall'altra c'è chi sfrutta la "percezione" che si ha di questo reato (così come di altri, tipo quello degli abusi sessuali) per dare colpe e incriminazioni a persone che però non avevano fatto nulla di male.
Tutto questo, e vale per qualunque caso di discriminazione o reato associabile ad una precisa categoria, non serve ad avere una società migliore, ma crea solo ulteriori problemi e discriminazioni.
Le quote rosa sono semplicemente un'idiozia.
Per combattere una discriminazione figlia di preconcetti culturali, ne creiamo un'altra creando dei luoghi in cui sei obbligato ad assumere donne a prescindere dal curriculum, competenze e capacità.
Nel mio lavoro l'anno scorso abbiamo preso 3 nuove risorse.
Le candidature erano ovviamente aperte ad entrambi i sessi.
Alla fine dalla selezione sono stati scelti due uomini e una donna.
In un caso del genere avremmo fatto una discriminazione?
E allora come mai nelle scuole dell'infanzia (materna) ed elementari oltre il 90% degli insegnanti sono tutte donne?
Esigo le quote azzurre... o arcobaleno (così non offendiamo nessuno).... :D :D :D
cronos1990
09-06-2021, 11:04
Le quote rosa sono semplicemente un'idiozia.
Per combattere una discriminazione figlia di preconcetti culturali, ne creiamo un'altra creando dei luoghi in cui sei obbligato ad assumere donne a prescindere dal curriculum, competenze e capacità.Esattamente.
Piedone1113
09-06-2021, 12:04
Le quote rosa sono semplicemente un'idiozia.
Per combattere una discriminazione figlia di preconcetti culturali, ne creiamo un'altra creando dei luoghi in cui sei obbligato ad assumere donne a prescindere dal curriculum, competenze e capacità.
Nel mio lavoro l'anno scorso abbiamo preso 3 nuove risorse.
Le candidature erano ovviamente aperte ad entrambi i sessi.
Alla fine dalla selezione sono stati scelti due uomini e una donna.
In un caso del genere avremmo fatto una discriminazione?
E allora come mai nelle scuole dell'infanzia (materna) ed elementari oltre il 90% degli insegnanti sono tutte donne?
Esigo le quote azzurre... o arcobaleno (così non offendiamo nessuno).... :D :D :D
Mi sento dare spesso del maschilista, omofobo, razzista per le mie posizioni schiette e sincere.
Cosa che in realtà non è assolutamente vera ( ed anzi spesso mi meraviglia come possa diventare una cosa così insignificante come l'aspetto fisico, il colore della pelle, il sesso, l'orientamente sessuale ecc fattore prevalente nel giudicare i meriti o demeriti di una persona)
Dal mio punto di vista a parità di background lavorativo, ci sono mansioni che affiderei più a donne che a maschi.
Ci sono molte donne che cercano di farsi strada nel mondo del lavoro che gli dedicano il massimo impegno ed attenzione possibile, mentre molti uomini non sentendosi minacciato il loro status ( anche inconsciamente) tendono ad essere meno dediti.
Certamente in alcuni ambiti trovo molto più avvantaggiato l'uomo per la propria predisposizione fisica o per attitudine sociale, mentre in altri le donne.
Poi sui gay è un pastrocchio:
se presenti due persone con gli stessi comportamenti sociali ed aspetto fisico senza menzionare che uno dei due è gay vengono considerati allo stesso modo portando lo stesso beneficio lavorativo, tutto questo si ribalta quando uno dei due si dichiara gay:
Da un lato chi con pregiudizio vede come un minos tale cosa, dall'altra come un soggetto meritevole di attenzione maggiore perchè discriminato.
Insomma per me guardare al sesso, o al genere ( per non parlare del ceppo ) come condizione e sempre discriminante e le quote rosa sono quanto di più discriminante possa esistere.
E poi questa ipocrisia assurda di ergersi al di sopra degli altri, accusandoli di essere sessisti, omofobi, razziali ecc:
Es la Rai che dovrebbe avere un servizio sociale, ha mai provato a trasmettere un campionato di calcio femminile su una delle sue innumerevoli rete?
Abituare anche i più scettici a considerare le diversità non come minus, ma come plus da sfruttare dovrebbe essere il pilastro fondante di una società, così come bisogna educare tutti ed abituarli a considerare una donna che preferisce il calcio o l'uncinetto una cosa naturale, al pari di un ballerino classico che disdegna la boxe.
Io vorrei tantissimo spingere mio figlio alla danza classica e lui quando mi dice che sono cose da femmine ( ma a lui piace ballare), o che mia moglie è casalinga e quindi deve lavare lei i piatti ( ha solo 7 anni) rimango interdetto e capisco che l'organizzazione in stereotipi è molto diffusa e sopratutto così subdola da risultare invisibile.
Ecco, è questo modo di catalogare che bisogna cambiare, dimostrare ( anche attraverso un servizio di utilità pubblica come la rai) che un uomo può danzare, una donna può giocare a calcio e che un omosessuale puo praticare lotta nel modo più naturale e libero da pregiudizi possibili.
prendiamo la minigonna, i primi tempi era uno scandalo, oggi non fa più testo.
Una Thatcher o una Merkel hanno dimostrato in Europa che le donne hanno anche le palle.
Tutti i difensori di questa o quella minoranza ( minoranza? minoranza di che? forse in chi li vede come diversi!) invece stanno dimostrando come l'attuale perbenismo si sta sostituendo con la stessa ipocrisia distortiva della realtà con preconcetti diversi ma ugualmente contrari all'inculcare che le differenze apparenti devono essere considerati non influenti per qualsiasi considerazione di meritevolità di una persona.
Tasslehoff
09-06-2021, 13:47
Domanda: cioè?
Continuo a non capire il tuo ragionamento su questo punto. La "famiglia tradizionale" non ha nulla a che vedere con l'antropologia. E' semplicemente l'espressione sociale/culturale di come è stata considerata finora (quindi padre maschio/madre femmina e figli generati). Non è un discorso scientifico, non centra nulla.
L'antropologia studia l'essere umano nell'ambito della fisiologia e della psicologia, non le sue tendenze culturali. Lo schiavismo che è stato citato (esempio) deriva da come si è evoluta la cultura e la società umana, ma non ha nulla a che vedere con l'antropologia. La famiglia tradizionale lo stesso, non è altro che la raffigurazione di quella presente nella nostra società per lo meno per tutto il secolo scorso.
Che poi ad oggi esistano altre tipologie di famiglie non vuol dire che il concetto e il significato di famiglia tradizionale non esista. Anzi, se c'è una discriminazione avviene proprio nei suoi confronti quando viene essa stessa negata, pur di far felici chi si sente (a ragione, aggiungo) discriminato per la sua personale visione di essere umano e società.Consiglio di rivedere la definizione di antropologia.
I concetti di famiglia tradizionale e naturale sono stati inventati di sana pianta negli ultimi anni a opera di una parte politica che sta cercando di polarizzare l'opinione pubblica per pure ragioni di bottega, fomentando uno scontro che non ha ragione di esistere.
E' un concetto che fino a 10 anni fa non esisteva nemmeno nel lessico comune, e non ci è entrata a causa di qualche studio o pubblicazione che ne ha ipotizzato l'esistenza.
Tasslehoff
09-06-2021, 14:04
Ti dò una notizia, nel mondo esiste il male e non potrai mai esterirparlo. E quindi?
Siccome il male esiste allora ogni crimine è uguale?
Quindi chessò derubrichiamo l'olocausto a semplice omicidio di massa?
Chiunque arriva a capire che c'è una differenza abissale e dipende dalle intenzioni, è lo stesso motivo per cui la legge prevede capi di accusa diversi in base a cosa ha portato a commettere un certo crimine, così come esiste l'omicidio colposo e l'omicidio volontario.
Non è che dal dopoguerra ad oggi siano nate delle cime di intelligenze, a livello planetario, ma poniamo abbiano ragione. Se una donna uccide un uomo, e succede, oppure lo "violenta psicologicamente" e succede ance questo, in che contesto va messo: motivazioni comuni o per odio e discriminazione?
Secondo te, tutte le volte che viene uccisa una donna, un omosessuale o un nero, è per odio. Secondo te c'è un problema di razzismo che so, nella polizia americana? No non c'è. La polizia è la quarta causa di morte negli USA (che è assurdo per una democrazia, ma a viver nella bambagia vinisce così) e la maggior parte delle vittime sono di gran lunga maschi bianchi. Solo che di quelli non frega nulla a nessuno.
Sai chi sono le vittime preferite dalle donne? Le donne, che è son auto-razziste?
E' stupido e idiota continuare questa crociata a favore di tutto quello che non è maschio, bianco ed eterossessuale. Leggiti Pascal Bruckner, ci sentiamo ancora in colpa per crimini commessi 80 anni fa come minimo, nonostante abbiano creato la civiltà più aperta e garante dei diritti di tutti mai esistita sulla faccia della Terra.Stai facendo un minestrone di un po' tutto.
Torniamo sul femminicidio, se una donna uccide o fa violenza a un uomo per odio rispetto al genere maschile (e sarà la magistratura ad appurarlo con le opportune indagini), perchè lo ritiene un essere inferiore, un oggetto che possiede e di cui può fare quello che le piace, allora è ovvio che si tratta di un crimine di odio equivalente al femminicidio.
Se qualcuno commette un crimine nei confronti di una persona nera per derubarla, per gelosia, per interesse o per qualsiasi altro motivo che non sia il suo essere una persona nera, è ovvio che non si tratta di un crimine di odio razziale.
La differenza mi pare evidente.
Perchè non è stato coniato un termine per identificare i crimini di odio femminili nei confronti dei maschi?
Perchè statisticamente sono irrilevanti e numericamente ridicoli rispetto ai crimini commessi da uomini nei confronti di donne perchè ritenute inferiori o oggetti di cui disporre a proprio piacere.
Piedone1113
09-06-2021, 14:11
Consiglio di rivedere la definizione di antropologia.
I concetti di famiglia tradizionale e naturale sono stati inventati di sana pianta negli ultimi anni a opera di una parte politica che sta cercando di polarizzare l'opinione pubblica per pure ragioni di bottega, fomentando uno scontro che non ha ragione di esistere.
E' un concetto che fino a 10 anni fa non esisteva nemmeno nel lessico comune, e non ci è entrata a causa di qualche studio o pubblicazione che ne ha ipotizzato l'esistenza.
Hai ragione:
La "famiglia" intesa in modo tradizionale è Madre, Padre, figli.
Una famiglia priva di figli era una sciagura, disgrazia agli occhi della collettività e considerata una famiglia monca.
Famiglia tradizionale, naturale, mista, arcobaleno, monocromatica ed a fosfori verdi ( ok mettiamoci anche a fosfori ambra, sia mai che qualcuno mi accusi di razzismo), sono pure e semplici invenzioni lessicali.
cronos1990
09-06-2021, 14:19
Consiglio di rivedere la definizione di antropologia.
I concetti di famiglia tradizionale e naturale sono stati inventati di sana pianta negli ultimi anni a opera di una parte politica che sta cercando di polarizzare l'opinione pubblica per pure ragioni di bottega, fomentando uno scontro che non ha ragione di esistere.
E' un concetto che fino a 10 anni fa non esisteva nemmeno nel lessico comune, e non ci è entrata a causa di qualche studio o pubblicazione che ne ha ipotizzato l'esistenza.Premesso che di famiglia tradizionale sento parlare da decenni, per cui dire che fino a 10 anni fa non esisteva nel lessico comune lascia il tempo che trova. E premesso che non ho mai parlato di famiglia naturale, cosa che per me non ha senso perchè la famiglia non ha nulla di naturale; è un sistema di aggregazione inventato dall'uomo stesso.
Dire che il termine è inventato lascia il tempo che trova. Si tratta di un termine che vuole riferirsi ad un certo tipo di famiglia. Come (ad esempio) se parlassi di Boomers o Millennians... terminologie "inventate" per definire un certo gruppo di persone (in questo caso in base all'anno di nascita).
Tradotto: il fatto che sia una terminologia inventata non porta alcun tipo di sostegno al tuo pensiero. E' solo una catalogazione su dei dati di fatto, non necessariamente una cosa giusta o sbagliata. E lo stesso vale per tutte quelle sigle spuntate negli ultimi anni, vedi LGBT e tutte quelle al seguito. Anche quelli sono termini inventati, a meno che non mi dimostri che siano stati generati dalla fisica dell'Universo.
Ma a prescindere da tutti questi discorsi semi-filosofici... dove sta il problema? Per caso la tipica famiglia fino al secolo scorso (e per dirla tutta anche adesso) non era per caso quella composta da genitori eterosessuali e eventuale prole al seguito?
Il problema è che la definizione è sbagliata, oppure che viene presa a pretesto per "fomentare gli animi"?
Perchè nel primo caso sicuramente non è sbagliata; per quanto tu possa definire inventata la terminologia, non è affatto un'invenzione il fatto che pressochè tutte le famiglie fino alla fine del secolo scorso erano formate da un maschio (padre) e una femmina (madre).
Nel secondo possiamo discutere all'infinito di come il termine venga strumentalizzato... ma non cambia il fatto che indica un qualcosa di ben preciso, che ha caratterizzato la storia e la cultura dell'uomo per parecchio tempo. Potresti al limite lamentarti se è un termine che "offende" tali famiglie... ma non è questo il caso, tanto meno l'argomento della discussione.
Hai ragione:
La "famiglia" intesa in modo tradizionale è Madre, Padre, figli.
Una famiglia priva di figli era una sciagura, disgrazia agli occhi della collettività e considerata una famiglia monca.
Nelle Società contadine, fino a fine '800 e oltre (salvo poi soccombere alla spinta dell'urbanizzazione), le famiglie erano intese come unità molto più grandi, nelle quali c'erano svariati sottonuclei a volte legati da una consanguineità anche di grado basso.
La famiglia Madre, Padre e figli è tradizionale dal boom economico, quindi è poco più tradizionale di Halloween per noi italiani :O
Piedone1113
09-06-2021, 16:33
Nelle Società contadine, fino a fine '800 e oltre (salvo poi soccombere alla spinta dell'urbanizzazione), le famiglie erano intese come unità molto più grandi, nelle quali c'erano svariati sottonuclei a volte legati da una consanguineità anche di grado basso.
La famiglia Madre, Padre e figli è tradizionale dal boom economico, quindi è poco più tradizionale di Halloween per noi italiani :O
Scusami, hai ragione:
madre, padre, figli.
I Nipoti fanno parte della propria famiglia, ma solo finchè i genitori sottostavano alla famiglia madre ed era limitato all'ambiente rurale ( e non contadino)
Nei paesi e villaggi le famiglie generalmente si scindevano con i matrimoni.
Le società contadine non vuol dire nulla:
I centri storici dei vari paesi dimostrano ampiamente come oltre alle case signorili ( dove ci lavoravano e vivevano intere famiglie) l'urbanizzazione era composta da piccole abitazione accatastate.
Lo sviluppo demografico dei centri urbani è sempre esistito, ma solo recentemente grazie alla mobilità economica e diffusa si sono spopolate le masserie ( ove si in un'unica struttura immensa vivevano interi nuclei famigliari)
I metodi stessi di riferirsi a gruppi esterni della famiglia propria anche con abitazioni diverse ( se non in villaggi diversi) rimaneva comunque è nella famiglia, mentre per la condizione di genitore era appartenenza a due famiglie diverse:
Padre dei propri figli, ma anche figli dei propri padri, ma ci riferiamo anche al concetto di sistema sociale patriarcale.
Nelle Società contadine, fino a fine '800 e oltre (salvo poi soccombere alla spinta dell'urbanizzazione), le famiglie erano intese come unità molto più grandi, nelle quali c'erano svariati sottonuclei a volte legati da una consanguineità anche di grado basso.
La famiglia Madre, Padre e figli è tradizionale dal boom economico, quindi è poco più tradizionale di Halloween per noi italiani :O
Miiiii la Famigghiaaaa
Ckxnxnzmznzkzmzkx
Scusami, hai ragione:
madre, padre, figli.
I Nipoti fanno parte della propria famiglia, ma solo finchè i genitori sottostavano alla famiglia madre ed era limitato all'ambiente rurale ( e non contadino)
Nei paesi e villaggi le famiglie generalmente si scindevano con i matrimoni.
Le società contadine non vuol dire nulla:
I centri storici dei vari paesi dimostrano ampiamente come oltre alle case signorili ( dove ci lavoravano e vivevano intere famiglie) l'urbanizzazione era composta da piccole abitazione accatastate.
Lo sviluppo demografico dei centri urbani è sempre esistito, ma solo recentemente grazie alla mobilità economica e diffusa si sono spopolate le masserie ( ove si in un'unica struttura immensa vivevano interi nuclei famigliari)
I metodi stessi di riferirsi a gruppi esterni della famiglia propria anche con abitazioni diverse ( se non in villaggi diversi) rimaneva comunque è nella famiglia, mentre per la condizione di genitore era appartenenza a due famiglie diverse:
Padre dei propri figli, ma anche figli dei propri padri, ma ci riferiamo anche al concetto di sistema sociale patriarcale.
L'inurbamento massiccio non esiste per tutto il XIX secolo, all'Unitá piú di 2 persone su tre abitavano in aree rurali, componendo societá contadine, le statistiche storico-demografiche considerano solitamente un dato di meno di 8000/10000 persone per definirlo ambiente urbano.
Non sono solo le masserie ad accogliere gruppi familiari allargati, solitamente dipendenti del proprietario, ma anche i centri, i cosiddetti paesi, dove le abitazioni non erano piccole, era lo spazio pro capite ad esserlo proprio per la permanenza di grandi gruppi famigliari di salariati.
I pochi figli della borghesia cercavano autonomia spaziale e "temporale" allontanandosi dal gruppo, i contadini no, anche perché c'era necessitá di mutua collaborazione nelle attivitá agricole e di reciproco sostegno e assistenza.
Per loro, la stragrande maggioranza, la famigliare nucleare era un concetto inesistente, madre, padre e figlio non esistevano come autonoma entitá, o erano minoritarie anche se crescenti in maniera continua, almeno fino a inizio XX secolo, solo in quel momento in Italia il concetto che si considera "tradizionale" inizió a prendere il sopravvento, insieme all'industrializzazione e ricalcandone l'affermazione.
Ho una bellissima foto della mia famiglia, datata circa 1920. Mio nonno aveva più o meno 5 anni.
Erano 35 persone fra parenti vari, tutti i maschi in grado di camminare con i pantaloni buoni, la camicia e il panciotto buono, il vestito della domenica insomma, le donne con i capelli coperti tipo il velo islamico e i neonati, indipendentemente dal sesso, vestiti tutti uguali. Tutti rigorosamente senza le scarpe.
Vivevano, in 35, tutti dentro la stessa casa rurale. Nel piccolo piano di sopra di 6 stanze, ovviamente: sotto, dove c'è spazio, ci stavano le bestie, la cantina e i serbatoi dell'olio.
Piedone1113
10-06-2021, 07:46
Ho una bellissima foto della mia famiglia, datata circa 1920. Mio nonno aveva più o meno 5 anni.
Erano 35 persone fra parenti vari, tutti i maschi in grado di camminare con i pantaloni buoni, la camicia e il panciotto buono, il vestito della domenica insomma, le donne con i capelli coperti tipo il velo islamico e i neonati, indipendentemente dal sesso, vestiti tutti uguali. Tutti rigorosamente senza le scarpe.
Vivevano, in 35, tutti dentro la stessa casa rurale. Nel piccolo piano di sopra di 6 stanze, ovviamente: sotto, dove c'è spazio, ci stavano le bestie, la cantina e i serbatoi dell'olio.
Casa rurale lontana dei centri abitati.
Non so che tipo di società vi immaginate nel passato, ma centri urbani di 1000 anime esistevano dai tempi della magna grecia e non erano composte da megacascine.
Pompei, Ercolano, Metaponto, Grumentum, sarebbero invenzioni?
Ma poi gia la designazione di sacra famiglia, ( non guardiamo la teologia, ma solo la parte sociologica del nome) non vi fa venire il dubbio che le famiglie allargate non erano la norma e si trovavano principalmente nel nord italia?
Guardiamo anche la composizione dei trulli in puglia, dove si aggiungevano unità abitative separate e non comunicanti tra loro anche se costruite adiacenti?
canislupus
10-06-2021, 08:37
Tutti discorsi interessanti e corretti, ma la vera domanda è:
"La famiglia tradizionale (ovvero quella storicamente presente per più tempo nell'umanità) era composta da due padri? da due madri? da una coppia formata da padre e madre (fatti salvi casi di abbandono o morte di uno dei due componenti)?"
Era una famiglia migliore?
Era una famiglia peggiore?
Era una tipologia di famiglia molto comune all'epoca (diciamo maggioritaria).
Oggi si stanno diffondendo altre tipologie di famiglia, ma finchè quella "classica" rimarrà padre, madre e figli, dove sarebbe il problema a definirla tale?
Quando vi sarà una situazione opposta, potremmo dire senza problemi che la famiglia tradizionale è quella composta da due uomini e dei figli, da due donne e dei figli, da un trans (o due trans) e dei figli, etc...
Onestamente continuo a non vedere nè discriminazioni nè altro.
Nessuno qui vuole negare l'esistenza di altre realtà, ma dire che una è più presente viene visto come una sorta di attacco.
Nessuno qui vuole negare l'esistenza di altre realtà, ma dire che una è più presente viene visto come una sorta di attacco.
Sì, purtroppo tanta gente ne vuole negare l'esistenza. Tipo diversi partiti di destra (la famiglia è una sola ed è quella tradizionale) o la Chiesa Cattolica.
Visto il punto precedente e la retorica collegata alla cosiddetta famiglia tradizionale, viene visto e vissuto giustamente come un attacco.
canislupus
10-06-2021, 08:45
Sì, purtroppo tanta gente ne vuole negare l'esistenza. Tipo diversi partiti di destra (la famiglia è una sola ed è quella tradizionale) o la Chiesa Cattolica.
Visto il punto precedente e la retorica collegata alla cosiddetta famiglia tradizionale, viene visto e vissuto giustamente come un attacco.
Beh ma gli idioti sono sempre esistiti e stai tranquillo che nessuna legge li fermerà.
Il problema è che spesso con l'idea di fermare, giustamente, certi comportamenti, poi si rischia di togliere la libertà anche a chi non discrimina.
cronos1990
10-06-2021, 08:53
Oggi si stanno diffondendo altre tipologie di famiglia, ma finchè quella "classica" rimarrà padre, madre e figli, dove sarebbe il problema a definirla tale?
Quando vi sarà una situazione opposta, potremmo dire senza problemi che la famiglia tradizionale è quella composta da due uomini e dei figli, da due donne e dei figli, da un trans (o due trans) e dei figli, etc...
Onestamente continuo a non vedere nè discriminazioni nè altro.
Nessuno qui vuole negare l'esistenza di altre realtà, ma dire che una è più presente viene visto come una sorta di attacco.Infatti.
Potrei al limite capire se il termine in questione in origine aveva un'accezione negativa o un significato ben preciso e che, se usato, ha un chiaro intento diffamatorio/denigratorio (Per fare un esempio banale, il termine "negro" e la differenza col termine "nero", in riferimento alle persone di colore).
Ma non è questo il caso, e se questo fosse il caso sarebbe semmai un insulto (o una discriminazione) nei confronti della famiglia tradizionale, o classica. Non certo di quelle di altro tipo.
Resta il fatto, ed è questo che molti non capiscono, che non elimini la discriminazione verso il gruppo A se ne crei alcune ad hoc per il gruppo B, che era fino a quel punto "elitario".
Beh ma gli idioti sono sempre esistiti e stai tranquillo che nessuna legge li fermerà.
Il problema è che spesso con l'idea di fermare, giustamente, certi comportamenti, poi si rischia di togliere la libertà anche a chi non discrimina.
Idiota sarebbe chi dice "Per me la famiglia è solo quella tradizionale" ?
Perché è sempre un'opinione, la politica è fatta di opinioni, e ognuno esprime opinion in base al proprio vissuto, ai propri ideali e alle proprie convinzioni.
Al di là che la Chiesa è normale che sia di quella parte e che la destra idem, essendo cristiana fondamentalmente, quindi non vedo quale sia il problema (se destra e sinstra, religione e ateismo, andassero d'accordo su tutto, non esisterebbero nemmeno), ma famiglia è un concetto astratto e soggettivo che non ha niente a che fare con le unioni civili, così come il matrimonio in se è un sacramento, quindi dovrebbe interessare solo ai religiosi.
E' lo Stato che è laico secondo la nostra Costituzione, ed è lo Stato che dovrebbe ragionare in termini laici.
Personalmente io eliminerei proprio qualsiasi tipo di unione, ma alla fine si tratta di permettere di fare un contratto, anche privato, tra due ersone. Esattamente come avviene nel matrimonio religioso.
Ognuno si può far male come meglio preferisce.
Casa rurale lontana dei centri abitati.
Non so che tipo di società vi immaginate nel passato, ma centri urbani di 1000 anime esistevano dai tempi della magna grecia e non erano composte da megacascine.
Pompei, Ercolano, Metaponto, Grumentum, sarebbero invenzioni?
Ma poi gia la designazione di sacra famiglia, ( non guardiamo la teologia, ma solo la parte sociologica del nome) non vi fa venire il dubbio che le famiglie allargate non erano la norma e si trovavano principalmente nel nord italia?
Guardiamo anche la composizione dei trulli in puglia, dove si aggiungevano unità abitative separate e non comunicanti tra loro anche se costruite adiacenti?
Non c'è bisogno di immaginare nulla del passato, abbiamo i documenti apposta.
Cascine nei centri urbani?
Il collegamento tra il XIX secolo e la Magna Grecia mi sfugge, comunque i centri che hai citato, considerati allora delle città, nel XIX sec. erano paesotti, il concetto di città, essendo un concetto culturale, varia con le varie epoche, ma 1000 abitanti sono quasi sempre un numero da paesino.
La sacra famiglia non ha nessun significato oltre a quello "cristiano" e, proprio rivolgendoci all'antichità, il concetto di famiglia tradizionale romana, senza scomodare la "gens", racchiudeva addirittura schiavi, servitori, figli illegittimi, ecc, per me andrebbe anche bene, ma non credo che i propugnatori della famiglia tradizionale odierna siano d'accordo.
A propostito di famiglia non tradizionale mi sono imbattuto proprio stamani in questo imbarazzante articolo:
https://www.repubblica.it/cultura/2021/05/31/news/la_scrittrice_eugenia_romanelli_ho_una_figlia_e_una_moglie_c_e_da_riscrivere_l_immaginario_della_contemporaneita_lo_facc-303384868/
in cui una donna bisessuale poliamorosa sostiene di aver "concepito" il figlio con un'altra donna.
Premesso che il concepimento può essere solo fra uomo e donna, quindi al più ha acquistato il seme da una banca o si è rivolto a qualche sito specializzato, la cosa che più mi lascia perplesso è il fatto in cui accusa la società di mettere a disagio la figlia quando a scuola si festeggia la festa del papà, come se fosse colpa nostra se per loro egoismo hanno acquistato un figlio per inserirlo in un contesto privo di una figura di riferimento maschile.
cronos1990
10-06-2021, 10:10
così come il matrimonio in se è un sacramento, quindi dovrebbe interessare solo ai religiosi.In realtà questo non è vero. Cioè, è si anche un sacramento, ma prima di tutto un rapporto tra due persone regolamentato dallo Stato.
Tant'è che puoi sposarti con rito civile bypassando la chiesa e senza essere religioso, ma se lo fai tramite rito religioso sei comunque costretto a certificarlo in comune (se non erro se ne occupa il prete dopo aver preso le firme dei due novelli sposi).
Quindi non interessa solo i religiosi, anzi interessa prima di tutto allo Stato Italiano.
Ed è qui che nascono semmai le discriminazioni, perchè lo Stato Italiano come tale accetta solo alcuni tipi di "legami matrimoniali". Un conto è se la chiesa cattolica impedisce il matrimonio tra due omosessuali (esempio), dove si parla di un'istituzione che segue una sua ben precisa ideologia cui tu puoi essere d'accordo o meno.
Tutt'altro paio di maniche quando questo si riflette poi sulla tua esistenza in questo paese, sulla base di diritti e doveri cui devi sottostare.
Tutti discorsi interessanti e corretti, ma la vera domanda è:
"La famiglia tradizionale (ovvero quella storicamente presente per più tempo nell'umanità) era composta da due padri? da due madri? da una coppia formata da padre e madre (fatti salvi casi di abbandono o morte di uno dei due componenti)?"
Era una famiglia migliore?
Era una famiglia peggiore?
Era una tipologia di famiglia molto comune all'epoca (diciamo maggioritaria).
Oggi si stanno diffondendo altre tipologie di famiglia, ma finchè quella "classica" rimarrà padre, madre e figli, dove sarebbe il problema a definirla tale?
Quando vi sarà una situazione opposta, potremmo dire senza problemi che la famiglia tradizionale è quella composta da due uomini e dei figli, da due donne e dei figli, da un trans (o due trans) e dei figli, etc...
Onestamente continuo a non vedere nè discriminazioni nè altro.
Nessuno qui vuole negare l'esistenza di altre realtà, ma dire che una è più presente viene visto come una sorta di attacco.
Attenzione, dobbiamo distinguere il concetto di famiglia "biologica" (maschio\femmina + prole) da quello "culturale", sono differenti.
La famiglia mononucleare, quella che oggi comunemente si intende come tradizionale, è un concetto che inizia ad affermarsi come maggioritario dal XIX secolo, prima il concetto di famiglia era differente anche in Europa.
In realtà questo non è vero. Cioè, è si anche un sacramento, ma prima di tutto un rapporto tra due persone regolamentato dallo Stato.
Tant'è che puoi sposarti con rito civile bypassando la chiesa e senza essere religioso, ma se lo fai tramite rito religioso sei comunque costretto a certificarlo in comune (se non erro se ne occupa il prete dopo aver preso le firme dei due novelli sposi).
Quindi non interessa solo i religiosi, anzi interessa prima di tutto allo Stato Italiano.
Ed è qui che nascono semmai le discriminazioni, perchè lo Stato Italiano come tale accetta solo alcuni tipi di "legami matrimoniali". Un conto è se la chiesa cattolica impedisce il matrimonio tra due omosessuali (esempio), dove si parla di un'istituzione che segue una sua ben precisa ideologia cui tu puoi essere d'accordo o meno.
Tutt'altro paio di maniche quando questo si riflette poi sulla tua esistenza in questo paese, sulla base di diritti e doveri cui devi sottostare.
E' quello che ho scritto, lo Stato è laico quindi deve garantire uniono civili per tutti, la Chiesa fa quel che gli pare e il matrimonio essendo un sacramento può benissimo accettarlo solo tra uomo e donna.
Poi le leggi le fa il Parlamento, il Parlamento viene eletto dai cittadini, se la maggior parte degli eletti fosse cristiano, mi pare chiaro che sarebbe difficile approvare una legge per le unioni gay ad esempio. Ma non è che negli altri paesi "civili" ci siano da secoli.
Poi ripeto, ognuno si fa del male come meglio preferisce.
cronos1990
10-06-2021, 10:20
E' quello che ho scritto, lo Stato è laico quindi deve garantire uniono civili per tutti, la Chiesa fa quel che gli pare e il matrimonio essendo un sacramento può benissimo accettarlo solo tra uomo e donna.
Poi le leggi le fa il Parlamento, il Parlamento viene eletto dai cittadini, se la maggior parte degli eletti fosse cristiano, mi pare chiaro che sarebbe difficile approvare una legge per le unioni gay ad esempio. Ma non è che negli altri paesi "civili" ci siano da secoli.
Poi ripeto, ognuno si fa del male come meglio preferisce.E ok, ma tu hai scritto papale papale quello che ti ho quotato, e quella frase non è corretta.
La prossima volta scrivi più chiaro e senza contraddizioni :fagiano:
canislupus
10-06-2021, 11:19
Attenzione, dobbiamo distinguere il concetto di famiglia "biologica" (maschio\femmina + prole) da quello "culturale", sono differenti.
La famiglia mononucleare, quella che oggi comunemente si intende come tradizionale, è un concetto che inizia ad affermarsi come maggioritario dal XIX secolo, prima il concetto di famiglia era differente anche in Europa.
Allora cerchiamo di capirci... la famiglia tradizionale (classica, standard, pincopallino... scegli il termine) è composta da padre, madre e figli.
POI che questa famiglia sia inserita in un contesto in cui condivide la medesima abitazione con altre famiglie, QUESTO non c'entra nulla e si è modificato sicuramente nel tempo.
Ripeto per l'ennesima volta... a me non cambia nulla se esistono varie tipologie di famiglia... non mi crea nessun disagio nè alcun problema di alcun tipo (anche perchè non ne vedrei il motivo)
Però... finchè il 51% delle famiglie rappresenta quella tipologia, possiamo parlare di famiglia tradizionale (o scegli tu un altro termine).
A propostito di famiglia non tradizionale mi sono imbattuto proprio stamani in questo imbarazzante articolo:
https://www.repubblica.it/cultura/2021/05/31/news/la_scrittrice_eugenia_romanelli_ho_una_figlia_e_una_moglie_c_e_da_riscrivere_l_immaginario_della_contemporaneita_lo_facc-303384868/
in cui una donna bisessuale poliamorosa sostiene di aver "concepito" il figlio con un'altra donna.
Premesso che il concepimento può essere solo fra uomo e donna, quindi al più ha acquistato il seme da una banca o si è rivolto a qualche sito specializzato, la cosa che più mi lascia perplesso è il fatto in cui accusa la società di mettere a disagio la figlia quando a scuola si festeggia la festa del papà, come se fosse colpa nostra se per loro egoismo hanno acquistato un figlio per inserirlo in un contesto privo di una figura di riferimento maschile.
Lo stesso discorso potrebbe valere per la festa della Mamma... o la festa dei nonni (pensa a chi non li ha perchè già defunti)...
Se dovessimo togliere ogni festività in base alla sensibilità di un singolo gruppo di interesse, allora dovremmo cancellare quasi tutte le festività.
Rimango dell'avviso che ci voglia un po' più di tolleranza da ogni parte.
Idiota sarebbe chi dice "Per me la famiglia è solo quella tradizionale" ?
Perché è sempre un'opinione, la politica è fatta di opinioni, e ognuno esprime opinion in base al proprio vissuto, ai propri ideali e alle proprie convinzioni.
Al di là che la Chiesa è normale che sia di quella parte e che la destra idem, essendo cristiana fondamentalmente, quindi non vedo quale sia il problema (se destra e sinstra, religione e ateismo, andassero d'accordo su tutto, non esisterebbero nemmeno), ma famiglia è un concetto astratto e soggettivo che non ha niente a che fare con le unioni civili, così come il matrimonio in se è un sacramento, quindi dovrebbe interessare solo ai religiosi.
E' lo Stato che è laico secondo la nostra Costituzione, ed è lo Stato che dovrebbe ragionare in termini laici.
Personalmente io eliminerei proprio qualsiasi tipo di unione, ma alla fine si tratta di permettere di fare un contratto, anche privato, tra due persone. Esattamente come avviene nel matrimonio religioso.
Ognuno si può far male come meglio preferisce.
Onestamente sì.
Io non contesto il diritto di una persona di credere nella famiglia tradizionale, ma trovo stupido che si finga di non vedere ANCHE le altre tipologie di famiglie.
Il fatto che due donne (o due uomini) decidano di costruirsi una famiglia non vedo come potrebbe in qualche modo negare l'esistenza di un altro tipo di famiglia.
Sei cattolico convinto e credi che la famiglia "standard" sia quella composta da padre, madre e figli?
Va benissimo, è una tua opinione.
MA non ti da il diritto di non riconoscere l'esistenza anche di altre opinioni diametralmente opposte alle tue.
Piedone1113
10-06-2021, 11:30
Non c'è bisogno di immaginare nulla del passato, abbiamo i documenti apposta.
Cascine nei centri urbani?
Il collegamento tra il XIX secolo e la Magna Grecia mi sfugge, comunque i centri che hai citato, considerati allora delle città, nel XIX sec. erano paesotti, il concetto di città, essendo un concetto culturale, varia con le varie epoche, ma 1000 abitanti sono quasi sempre un numero da paesino.
La sacra famiglia non ha nessun significato oltre a quello "cristiano" e, proprio rivolgendoci all'antichità, il concetto di famiglia tradizionale romana, senza scomodare la "gens", racchiudeva addirittura schiavi, servitori, figli illegittimi, ecc, per me andrebbe anche bene, ma non credo che i propugnatori della famiglia tradizionale odierna siano d'accordo.
Non essere cos'ì sicuro.
La famiglia che intendi tu ( estesa e non mononucleare) ha iniziato a prendere vita limitatamente al centro-nord Italia dal XV secolo in poi.
Le aree urbane non erano limitate alle città, ma comprendevano anche i villaggi con strutture quasi sempre mononucleari.
Le aree rurali che ebbero la struttura da te definita praticavano essenzialmente agricoltura da semina ( mentre in tutte le aree che incideva maggiormente l'agricoltura da frutto e ortaggi, ma anche pastorizia) la famiglia estesa oltre a non essere presente era anche economicamente insostenibile.
Ma tralasciando il discorso prettamente filologico del termine famiglia se fai disegnare 10 famiglie per ogni abitante dell'italia sarà impossibile che più del 10% delle famiglie venga rappresentata come mogoname, ergo nell'immaginario odierno anche tra coppie gay è raffigurata la famiglia tipo come composta da madre-padre-figli.
Quindi di cosa stiamo parlando?
Forse ha torto o commette qualche crimine chi dice ( a prescindere dalla loro vita privata ed ho preso ad esempio proprio dolce e gabbana) che nel suo immaginario la famiglia ha quella composizione?
Non è violenza forse voler imporre con minacce da parte di una minoranza la propria concezione di qualcosa che nella maggioranze della popolazione viene intesa in modo diverso?
Allora cerchiamo di capirci... la famiglia tradizionale (classica, standard, pincopallino... scegli il termine) è composta da padre, madre e figli.
POI che questa famiglia sia inserita in un contesto in cui condivide la medesima abitazione con altre famiglie, QUESTO non c'entra nulla e si è modificato sicuramente nel tempo.
Chiamala "cattolica", "maggioritaria negli ultimi 100 anni", "ideale", "preponderante" ma "tradizionale" è sbagliato.
Nel 1800 o 1861, probabilmente anche nel 1899, la maggioranza degli italiani alla domanda "cos'è la famiglia tradizionale" mai ti avrebbe risposto la "famiglia mononucleare", non perchè non esistesse, ma perchè non era la più diffusa.
la tradizione è come Springfield, tutti ne hanno una e ognuna potrebbe o meno essere diversa dall'altra, non ha una definizione temporale, e a volte nemmeno spaziale, quindi è difficile da applicare con precisione.
canislupus
10-06-2021, 11:57
Chiamala "cattolica", "maggioritaria negli ultimi 100 anni", "ideale", "preponderante" ma "tradizionale" è sbagliato.
Nel 1800 o 1861, probabilmente anche nel 1899, la maggioranza degli italiani alla domanda "cos'è la famiglia tradizionale" mai ti avrebbe risposto la "famiglia mononucleare", non perchè non esistesse, ma perchè non era la più diffusa.
la tradizione è come Springfield, tutti ne hanno una e ognuna potrebbe o meno essere diversa dall'altra, non ha una definizione temporale, e a volte nemmeno spaziale, quindi è difficile da applicare con precisione.
Scusami... ma che c'entra quello che hai scritto?
Qui stiamo parlando di composizione di una famiglia.
POI che all'interno della medesima abitazione vivevano più famiglie, soprattutto nel passato, era una scelta più obbligata dal contesto sociale (grosse strutture abitative) piuttosto che una scelta voluta (forse nelle campagne poteva avere la sua logica in quanto servivano tante braccia nei campi).
Ma non è che all'interno di questo complesso di famiglie conviventi, vedevi coppie di uomini o coppie di donne con prole.
Non essere cos'ì sicuro.
La famiglia che intendi tu ( estesa e non mononucleare) ha iniziato a prendere vita limitatamente al centro-nord Italia dal XV secolo in poi.
Le aree urbane non erano limitate alle città, ma comprendevano anche i villaggi con strutture quasi sempre mononucleari.
Le aree rurali che ebbero la struttura da te definita praticavano essenzialmente agricoltura da semina ( mentre in tutte le aree che incideva maggiormente l'agricoltura da frutto e ortaggi, ma anche pastorizia) la famiglia estesa oltre a non essere presente era anche economicamente insostenibile.
L'Area Urbana che intendi tu non è quella Storica o Demografica, ma quella "urbanistica", tu la identifichi dove vedi antropizzazione e manufatto abitativo, ma la classificazione storica è variabile, a parità di numero di abitanti qualcosa che in epoca romana era considerata città, in epoca medievale o post medievale o preindustriale o contemporanea, potrebbe essere classificata diversamente.
Per te area urbanizzata è diverso da area disabitata, per uno storico l'area urbanizzata è la città (quindi un tot di popolazione minimo in base al periodo storico).
Maggior incidenza di frutticoltura e orticultura in Italia? La Pastorizia maggioritaria? Stai facendo un mega riassuntone di un periodo che va dall'Alto Medioevo in poi, dall'economia boschiva al XIX sec, ma che cosa significa?
Scusami... ma che c'entra quello che hai scritto?
Qui stiamo parlando di composizione di una famiglia.
POI che all'interno della medesima abitazione vivevano più famiglie, soprattutto nel passato, era una scelta più obbligata dal contesto sociale (grosse strutture abitative) piuttosto che una scelta voluta (forse nelle campagne poteva avere la sua logica in quanto servivano tante braccia nei campi).
Ma non è che all'interno di questo complesso di famiglie conviventi, vedevi coppie di uomini o coppie di donne con prole.
No, stiamo parlando di definizione di famiglia tradizionale:
la famiglia tradizionale (classica, standard, pincopallino... scegli il termine) è composta da padre, madre e figli.
E ti ripeto che la famiglia biologica, con la famiglia culturale non c'entra nulla.
Ps: a dire il vero ho sbagliato, non è che non c'entra nulla, ma più precisamente non è detto che c'entri, c'entra nel 90% dei casi, e forse più, solo dall'età contemporanea.
Ovviamente sì. Barilla è libera di dire ciò che vuole. Se ne assuma le conseguenze. Se ritengo la sua politica non etica o immorale, sono liberissimo di non comprare i suoi prodotti. A differenza di altri pensieri e comportamenti, questo non lede i diritti di nessuno.
Siamo d'accordo, l'ipocrisia è quella di chi dà regole generali che poi però valgono solo quando fanno loro comodo.
Beh allora ti consiglio di scrivere una pubblicazione e sottoporla alla comunità scientifica se sei così convinto, evidentemente in 150 anni di antropologia si sono tutti "sbagliati" :stordita:
L'antropologia, come già detto, non c'entra un tubo, è un semplice argomento fantoccio/aringa rossa.
Stiamo parlando di punto di vista della Barilla, azienda italiana che esiste dal 1877. Il concetto di famiglia "tradizionale" che esprime è quello dell'Italia di questo periodo.
Dimostrare che non è così è un onere tutto tuo: puoi benissimo mostrarmi tutte "le pubblicazioni" che dicono che non è così.
E di grazia boicottare un prodotto (perchè l'azienda che lo produce da una visione che non condivido e lancia un messaggio con cui non concordo) è fare violenza?
Mentre invece etichettare come mostri persone che hanno un orientamento sessuale o che hanno una identità di genere diversa dal genere con cui sono nati invece è "esprimere un punto di vista"?
Interessante...
"Il mio punto di vista è quello giusto, e per dimostrarlo mi basta chiedere ironicamente e in modo incredulo se il contrario è vero".
Non so proprio cosa tu stia pensando di fare.
Consiglio di rivedere la definizione di antropologia.
I concetti di famiglia tradizionale e naturale sono stati inventati di sana pianta negli ultimi anni a opera di una parte politica che sta cercando di polarizzare l'opinione pubblica per pure ragioni di bottega, fomentando uno scontro che non ha ragione di esistere.
E' un concetto che fino a 10 anni fa non esisteva nemmeno nel lessico comune, e non ci è entrata a causa di qualche studio o pubblicazione che ne ha ipotizzato l'esistenza.
Quindi fino a 10 anni fa gli omosessuali non avevano alcun problema, perché la "famiglia" era quella che li includeva? :confused:
Chiamala "cattolica", "maggioritaria negli ultimi 100 anni", "ideale", "preponderante" ma "tradizionale" è sbagliato.
Nel 1800 o 1861, probabilmente anche nel 1899, la maggioranza degli italiani alla domanda "cos'è la famiglia tradizionale" mai ti avrebbe risposto la "famiglia mononucleare", non perchè non esistesse, ma perchè non era la più diffusa.
la tradizione è come Springfield, tutti ne hanno una e ognuna potrebbe o meno essere diversa dall'altra, non ha una definizione temporale, e a volte nemmeno spaziale, quindi è difficile da applicare con precisione.
Se non puoi definire "tradizionale", allora non puoi dire nemmeno che definirla "tradizionale" è sbagliato.
Per Barilla 100 anni bastano e avanzano.
Se non puoi definire "tradizionale", allora non puoi dire nemmeno che definirla "tradizionale" è sbagliato.
Per Barilla 100 anni bastano e avanzano.
Beh, si, ineccepibile, comunque in ogni caso sei nella mia lista, molto esclusiva, degli utenti "con cui non conviene discutere perchè alla fine ti affettano". :D
canislupus
10-06-2021, 13:31
No, stiamo parlando di definizione di famiglia tradizionale:
E ti ripeto che la famiglia biologica, con la famiglia culturale non c'entra nulla.
Ps: a dire il vero ho sbagliato, non è che non c'entra nulla, ma più precisamente non è detto che c'entri, c'entra nel 90% dei casi, e forse più, solo dall'età contemporanea.
Allora facciamo così... perchè forse potremmo avere entrambi ragione... :D :D :D
Tu stai parlando in sostanza della famiglia estesa.
TRECCANI:
f. nucleare (o elementare), quella costituita dal solo nucleo fondamentale, ossia padre, madre e figli, o anche soltanto marito e moglie.
f. estesa (in contrapp. a quella nucleare), unità composta da più famiglie genealogicamente legate nell’ambito di due e anche tre generazioni: padri, figli, figli dei figli
Mi trovi storicamente una definizione di famiglia nella quale erano presenti più famiglie nucleari insieme in cui in una di queste vi fossero solo elementi dello stesso sesso non legati da vincoli di parentela o affinità?
Quello che io sto dicendo è che nel concetto di famiglia tradizionale non è MAI esistita l'idea che vi fossero coppie dello stesso sesso in un legame affettivo (non parentale) al suo interno.
Esistevano coppie di diverso sesso in più nuclei che condividevano il medesimo tetto (leggasi famiglia estesa).
POI che oggi si abbiano anche famiglie di un'altra tipologia, questo è corretto.
Ma finchè non saranno preponderanti, sarà difficile poterle identificare come collegate alla "tradizione".
Beh, si, ineccepibile, comunque in ogni caso sei nella mia lista, molto esclusiva, degli utenti "con cui non conviene discutere perchè alla fine ti affettano". :D
Non so se considerarlo un complimento o meno :D, spero solo che non voglia dire anche "con cui non vale la pena di discutere".
Comunque ultimamente perdo l'interesse molto facilmente, per cui una buona probabilità di non essere affettati c'è :asd:
canislupus
10-06-2021, 13:56
Non so se considerarlo un complimento o meno :D, spero solo che non voglia dire anche "con cui non vale la pena di discutere".
Comunque ultimamente perdo l'interesse molto facilmente, per cui una buona probabilità di non essere affettati c'è :asd:
Infatti... una volta mi degnavi di considerazione e mi snocciolavi tutti i miei errori/orrori logici... :cry: :cry: :cry:
in cui in una di queste vi fossero solo elementi dello stesso sesso non legati da vincoli di parentela o affinità?
Boh, non ne ho idea..ma dove avrei sostenuto che ci fossero?
La mia contestazione non è legata al genere dei componenti, è legata a quest'idea di famiglia "tradizionale" composta da mamma\papà\figlio, poi ovvio che ci siano comunque, non sempre ma quasi, legami di sangue, anche flebili, tra i componenti di questa entità estesa.
Quello che io sto dicendo è che nel concetto di famiglia tradizionale non è MAI esistita l'idea che vi fossero coppie dello stesso sesso in un legame affettivo (non parentale) al suo interno.
certo che no, sarebbero finiti appesi fino a pochi decenni fa.
Esistevano coppie di diverso sesso in più nuclei che condividevano il medesimo tetto (leggasi famiglia estesa).
POI che oggi si abbiano anche famiglie di un'altra tipologia, questo è corretto.
Ma finchè non saranno preponderanti, sarà difficile poterle identificare come collegate alla "tradizione".
L'immagine ideale che abbiamo della "famiglia", oltre naturalmente al concetto che ne abbiamo, è ovviamente contemporanea, influenzata dalla Società industriale e post industriale, quindi all'individualismo, alla minima condivisione....ecco il motivo per cui pensiamo sia tradizionale, ma non lo è, è attuale, magari domani cambierà.
Non so se considerarlo un complimento o meno :D, spero solo che non voglia dire anche "con cui non vale la pena di discutere".
Comunque ultimamente perdo l'interesse molto facilmente, per cui una buona probabilità di non essere affettati c'è :asd:
No, no, altrimenti avrei detto "con cui non vale la pena", mi sai troppo di laureato in filosofia, e non vai a provocare la iena nella sua gabbia.
cronos1990
10-06-2021, 14:06
Beh, si, ineccepibile, comunque in ogni caso sei nella mia lista, molto esclusiva, degli utenti "con cui non conviene discutere perchè alla fine ti affettano". :DAmeba senza spina dorsale :O
:asd:
No, no, altrimenti avrei detto "con cui non vale la pena", mi sai troppo di laureato in filosofia, e non vai a provocare la iena nella sua gabbia.Sarebbe più corretto dire in logica applicata.
Poi se la iena è in gabbia, dove sarebbe il problema di provocarla? Pappamolla :O
canislupus
10-06-2021, 14:20
Ameba senza spina dorsale :O
:asd:
Sarebbe più corretto dire in logica applicata.
Poi se la iena è in gabbia, dove sarebbe il problema di provocarla? Pappamolla :O
Nella sua gabbia... potrebbe anche essere visto come DENTRO la sua gabbia (nel senso che ci sei tu a fargli compagnia) :D :D :D
Ameba senza spina dorsale :O
Si si, vai, vai, stai sul teorico con "quelli li", ti trovano alla sera, davanti al pc, a batterti un cucchiaio sulla testa.
:asd:
Sarebbe più corretto dire in logica applicata.
e in quale corso di laurea la studiano? Omeopatia? :D
Poi se la iena è in gabbia, dove sarebbe il problema di provocarla? Pappamolla :O
"Vai" e "nella sua gabbia"...dimmi un po', hai fatto materie scientifiche vero? Vi riconosco subito :D
Nella sua gabbia... potrebbe anche essere visto come DENTRO la sua gabbia (nel senso che ci sei tu a fargli compagnia) :D :D :D
Eh ma durante le lezioni di "sensori e trasduttori" non spiegano queste cose :D
Piedone1113
10-06-2021, 15:32
L'Area Urbana che intendi tu non è quella Storica o Demografica, ma quella "urbanistica", tu la identifichi dove vedi antropizzazione e manufatto abitativo, ma la classificazione storica è variabile, a parità di numero di abitanti qualcosa che in epoca romana era considerata città, in epoca medievale o post medievale o preindustriale o contemporanea, potrebbe essere classificata diversamente.
Per te area urbanizzata è diverso da area disabitata, per uno storico l'area urbanizzata è la città (quindi un tot di popolazione minimo in base al periodo storico).
Maggior incidenza di frutticoltura e orticultura in Italia? La Pastorizia maggioritaria? Stai facendo un mega riassuntone di un periodo che va dall'Alto Medioevo in poi, dall'economia boschiva al XIX sec, ma che cosa significa?
Ok, da ac al xv secolo la famiglia era prevalentemente mononucleare.
Dal xv sec fino al xix la famiglia nel centro nord italia ha avuto maggiormente una struttura di tipo estesa, mentre nel sud italia continuava a rimanere prevalentemente mononucleare anche nei piccoli centri abitati ( ti suona meglio).
Ma sopratutto o non valgono gli anni antecedenti alle ultime 3 generazioni ( quindi concetto di famiglia limitato a famiglia mononucleare eterologa) oppure consideri tutti e 20 i secoli precedenti.
Pensa che da alcune parti la convivenza eterologa ancora ha diversi critici che non la considerano famiglia.
Ma discutere di lana caprina distogliendo la discussione dal suo soggetto non ti eviterà di rispondere al semplice quesito:
Una coppia omosessuale che esprime la propria opinione circa la famiglia subisce violenza se si incitano gli altri omosessuali ( o le innumerevoli categorie che spuntano come funghi) a boicottarli e trattarli come traditori o rinnegati ( perchè questo è il senso finale)?
Insomma se io dicessi non acquistate merce di omosessuali che vogliono equiparare la loro unione al nostro concetto di famiglia non dategli lavoro è violenza o no?
Ok, da ac al xv secolo la famiglia era prevalentemente mononucleare.
Dal xv sec fino al xix la famiglia nel centro nord italia ha avuto maggiormente una struttura di tipo estesa, mentre nel sud italia continuava a rimanere prevalentemente mononucleare anche nei piccoli centri abitati ( ti suona meglio).
Non mi risulta, e non ricordo autori a cui risultasse, ma amen...
Ma sopratutto o non valgono gli anni antecedenti alle ultime 3 generazioni ( quindi concetto di famiglia limitato a famiglia mononucleare eterologa) oppure consideri tutti e 20 i secoli precedenti.
Quindi o tutto o niente? E chi decide cos'è tradizione per me? o per te? A naso mi parrebbe più sensato l'ultimo periodo preindustriale piuttosto che l'Alto Medioevo, ma de gustibus.
Pensa che da alcune parti la convivenza eterologa ancora ha diversi critici che non la considerano famiglia.
E mi spiace per loro...
Ma discutere di lana caprina distogliendo la discussione dal suo soggetto non ti eviterà di rispondere al semplice quesito:
Una coppia omosessuale che esprime la propria opinione circa la famiglia subisce violenza se si incitano gli altri omosessuali ( o le innumerevoli categorie che spuntano come funghi) a boicottarli e trattarli come traditori o rinnegati ( perchè questo è il senso finale)?
Non volevo evitarla, mi era proprio sfuggito che me l'avessi fatta.
Direi di no, rientra nella libera opinione, il fatto di essere omosessuali non implica il dover pensare obbligatoriamente qualcosa.
Nel 2014 la Findus fece uno spot pubblicitario in cui uno dei figli faceva coming out con la madre:
https://www.youtube.com/watch?v=F0lmkKvNwc8
Per quello spot aprirono un hashtag di boicottaggio dei prodotti su twitter.
Quando ci fu' il caso dello spot Barilla, è bene ricordare anche le reazioni dell'anno dopo, perchè si erano "arresi":
https://www.huffingtonpost.it/2014/11/23/gasparri-barilla-_n_6208402.html?utm_hp_ref=it-barilla-spot-omosessuali
Nel 2014 la Findus fece uno spot pubblicitario in cui uno dei figli faceva coming out con la madre:
https://www.youtube.com/watch?v=F0lmkKvNwc8
Per quello spot aprirono un hashtag di boicottaggio dei prodotti su twitter.
Quando ci fu' il caso dello spot Barilla, è bene ricordare anche le reazioni dell'anno dopo, perchè si erano "arresi":
https://www.huffingtonpost.it/2014/11/23/gasparri-barilla-_n_6208402.html?utm_hp_ref=it-barilla-spot-omosessuali
Mi pare sia lo stesso ragionamento al contrario.
Se uno è un coglione perché boicotta chi fa pubblicità con gay, è coglione anche uno che boicotta chi fa pubblicità senza gay
Nel caso Barilla son coglioni i primi e i secondi quindi.
Aviatore_Gilles
10-06-2021, 16:55
Io ho sempre odiato le famiglie mulino bianco, perché erano tutte festose e felici di prima mattina, appena alzati. A me ha sempre fatto girare i coglioni quella cosa.
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