Redazione di Hardware Upg
13-05-2021, 13:01
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/il-successo-dell-approccio-low-code-spiegato-da-boomi_97703.html
Un approccio low-code consente di ottimizzare le risorse, risparmiando tempo ed evitando di sovraccaricare gli sviluppatori. Secondo Gartner, entro il 2024 il 65% dello sviluppo seguirà questa filosofia. La visione di Fabio Invernizzi di Boomi
Click sul link per visualizzare la notizia.
entro il 2024 il 65% delle applicazioni sarà realizzato seguendo questo approccio
Si certo. Come no.
Ben vengano queste tecnologie, ancor piu lavoro per noi dev.
L'approccio low-code allo sviluppo consente anche a persone non esperte di programmazione di realizzare velocemente applicazioni
gia' adesso sviluppano persone "non esperte di programmazione", a giudicare dalla quantita' di bug che si trovano ovunque
Axios2006
13-05-2021, 17:54
"low code, high bugs" :read:
Comunque, riguardo le previsioni per il futuro in generale, sto ancora aspettando le auto volanti del 2000...
gia' adesso sviluppano persone "non esperte di programmazione", a giudicare dalla quantita' di bug che si trovano ovunque
Da dev posso dirti che non e` un problema di esperienza, ma di volume di lavoro e tempo.
"L'approccio low-code allo sviluppo consente anche a persone non esperte di programmazione di realizzare velocemente applicazioni senza dover scrivere righe di codice o riducendole al minimo. Si tratta di un modo nuovo di sviluppare"
Nuovo è un parolone...uno dei precursori è la Tibco...e in Italia lo si usa da 20 anni.
Io sono del parere che la complessità andrebbe gestita, non nascosta sotto il tappeto. Aggiungere un ulteriore layer IMHO è la classica non-soluzione.
Ti voglio quando magari devi introdurre una feature che il cliente vuole ma che il sistema non ha mai previsto, e magari ti devi smazzare migliaia di righe di codice generato (se ti dice bene che lo puoi fare) :asd:
Già vediamo la massa di schifezze che generano i "build system" che dovrebbero semplificare la vita ai programmatori :asd:
A me sembra tutto molto poco lungimirante. Qui bisogna invece riprogettare le applicazioni da zero, renderle modulari e mantenibili.
Io sono del parere che la complessità andrebbe gestita, non nascosta sotto il tappeto. Aggiungere un ulteriore layer IMHO è la classica non-soluzione.
Ti voglio quando magari devi introdurre una feature che il cliente vuole ma che il sistema non ha mai previsto, e magari ti devi smazzare migliaia di righe di codice generato (se ti dice bene che lo puoi fare) :asd:
Già vediamo la massa di schifezze che generano i "build system" che dovrebbero semplificare la vita ai programmatori :asd:
A me sembra tutto molto poco lungimirante. Qui bisogna invece riprogettare le applicazioni da zero, renderle modulari e mantenibili.
Dipende dal settore, no?
L'approccio low code permette a un ingegnere elettrico di scrivere (modellare) il controller di un powertrain senza dover conoscere per forza il dialetto di C supportato dal compilatore fornito dal produttore della piattaforma.
Il cambiamento è molto importante: permette a chi non sa niente di codice di lavorare direttamente sul prodotto, dando molto più valore alle figure con esperienza specifica in certi domini.
Nel settore automotive (anche verticale) l'approccio low-code è diventatato già la norma, proprio perchè la quantità e complessità del codice sarebbero troppo difficili da gestire senza un livello intermedio.
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