View Full Version : Segnale 4G e 5G scarso in ufficio? Tutto risolto con Nokia Smart Node
Redazione di Hardware Upg
09-05-2021, 08:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/periferiche/segnale-4g-e-5g-scarso-in-ufficio-tutto-risolto-con-nokia-smart-node_97576.html
Nokia Smart Node è una soluzione pensata per gli uffici medio-piccoli e anche per le abitazioni, con la quale migliorare la qualità di copertura dei segnali 4G e 5G per i propri dispositivi mobile
Click sul link per visualizzare la notizia.
OUTATIME
09-05-2021, 08:55
Gli operatori italiani sono sempre stati contrari alle femtocelle e alla redirezione del traffico cellulare su rete cablata, con l'unico risultato che le uniche tecnologie concesse in Italia erano i repeater, che si limitavano bovinamente a prendere il segnale esterno e replicarlo all'interno.
Visto che nel comunicato non è spiegato tecnicamente come possa funzionare, sono curioso di vedere all'uscita sul mercato del prodotto.
Ma forse il mistero viene svelato nella frase:
Its modular design allows an operator to add 4G/5G coverage and capacity where needed.
Quindi probabilmente sarà un prodotto offerto dagli operatori, e non installabile autonomamente dal cliente.
Quindi in Italia non lo vedremo mai.
TorettoMilano
09-05-2021, 09:26
Quindi probabilmente sarà un prodotto offerto dagli operatori, e non installabile autonomamente dal cliente.
Quindi in Italia non lo vedremo mai.
e la colpa è solo di gd350turbo che vuole avere il monopolio delle antenne :p
comunque ho la sensazione iliad non si farà problemi a proporre questi prodotti, è entrata a gamba tesa nel settore stravolgendo le regole. sono fiducioso
OUTATIME
09-05-2021, 09:34
e la colpa è solo di gd350turbo che vuole avere il monopolio delle antenne :p
comunque ho la sensazione iliad non si farà problemi a proporre questi prodotti, è entrata a gamba tesa nel settore stravolgendo le regole. sono fiducioso
Spero che tu abbia ragione. Paradossalmente in area bianca con Open Fiber tra poco il vero digital divide sarà sulla rete cellulare.
In Italia non é consentito montare ripetitori di rete cellulare ai privati. Quindi il prodotto sarà venduto e installato su richiesta dagli operatori di rete IMO.
gd350turbo
09-05-2021, 14:52
e la colpa è solo di gd350turbo che vuole avere il monopolio delle antenne :p
Eh cosa buona e giusta 😂😂😂😂
Pescegatto
09-05-2021, 19:12
Gli operatori italiani sono sempre stati contrari alle femtocelle e alla redirezione del traffico cellulare su rete cablata, con l'unico risultato che le uniche tecnologie concesse in Italia erano i repeater, che si limitavano bovinamente a prendere il segnale esterno e replicarlo all'interno.
No, in realtà TIM e Vodafone proponevano femtocell per aziende fino a qualche anno fa, ne ho installate almeno un paio (erano 2G/3G).
Oltre al costo di acquisto, prevedevano un costo mensile in base al numero di conversazioni contemporanee desiderate (per questo motivo hanno avuto scarsa diffusione).
I repeater non sono mai ufficialmente "concessi", se provochi problemi alla rete mobile sono cavoli amari.
Visto che nel comunicato non è spiegato tecnicamente come possa funzionare, sono curioso di vedere all'uscita sul mercato del prodotto.
Ma forse il mistero viene svelato nella frase:
Quindi probabilmente sarà un prodotto offerto dagli operatori, e non installabile autonomamente dal cliente.
Esatto, saranno gli operatori a proporlo come fatto in precedenza.
Nel caso della singola cella di solito te la inviano con il corriere, basta collegarla alla rete cablata e si autoconfigura.
Ovviamente serve una connessione Internet (fornita dal Cliente), in modo da veicolare le chiamate (tramite VoIP) e i dati.
Nel caso servano più femtocell, probabile uscirà un installatore qualificato per verificare la copertura.
Quindi in Italia non lo vedremo mai.
Penso che ne vedremo, almeno per grandi aziende, centri commerciali, ecc. e con la diffusione dei dispositivi 5G per IoT.
Come alternativa in realtà esiste il Wi-Fi Calling, supportato da anni sia da Android e IOS, ed è questo sistema che gli operatori italiani sono sempre stati e sono ancora oggi contrari. Invece è attivo all'estero in alcuni Paesi e funziona benissimo.
Il punto della situazione è entrambe le tecnologie hanno dei pro e dei contro:
Le femtocell finora sono sempre state mono-operatore, quindi ad esempio con Vodafone prendono solo i cellulari del medesimo operatore.
Non funziona se ad esempio in ufficio si hanno cellulari con operatori diversi.
La connessione tra cellulare e antenna avviene in modo automatico.
Puoi collegarci anche un cellulare base (2G), non serve che sia uno smartphone.
Il Wi-Fi Calling consente di connettere smartphone di qualsiasi operatore, basta che l'operatore stesso permetta di attivare la funzione (in Italia no al momento come detto).
Basta un accesso Wi-Fi, che di solito è già presente in casa, ufficio, centro commerciale, ecc. (tipo rete ospiti) e non serve una nuova infrastruttura come per le femtocell.
Devi però inserire la password per ogni rete Wi-Fi che incontri almento la prima volta, oppure ogni volta nel caso di hotspot con pagina di autentificazione.
Non funziona ovviamente con un cellulare base, serve uno smartphone.
\_Davide_/
09-05-2021, 20:34
Confermo quanto detto da Pescegatto, anche io ne ho viste diverse in giro (multi-cella)
OUTATIME
10-05-2021, 14:34
No, in realtà TIM e Vodafone proponevano femtocell per aziende fino a qualche anno fa, ne ho installate almeno un paio (erano 2G/3G).
Oltre al costo di acquisto, prevedevano un costo mensile in base al numero di conversazioni contemporanee desiderate (per questo motivo hanno avuto scarsa diffusione).
I repeater non sono mai ufficialmente "concessi", se provochi problemi alla rete mobile sono cavoli amari.
Esatto, saranno gli operatori a proporlo come fatto in precedenza.
Nel caso della singola cella di solito te la inviano con il corriere, basta collegarla alla rete cablata e si autoconfigura.
Ovviamente serve una connessione Internet (fornita dal Cliente), in modo da veicolare le chiamate (tramite VoIP) e i dati.
Nel caso servano più femtocell, probabile uscirà un installatore qualificato per verificare la copertura.
Penso che ne vedremo, almeno per grandi aziende, centri commerciali, ecc. e con la diffusione dei dispositivi 5G per IoT.
Come alternativa in realtà esiste il Wi-Fi Calling, supportato da anni sia da Android e IOS, ed è questo sistema che gli operatori italiani sono sempre stati e sono ancora oggi contrari. Invece è attivo all'estero in alcuni Paesi e funziona benissimo.
Il punto della situazione è entrambe le tecnologie hanno dei pro e dei contro:
Le femtocell finora sono sempre state mono-operatore, quindi ad esempio con Vodafone prendono solo i cellulari del medesimo operatore.
Non funziona se ad esempio in ufficio si hanno cellulari con operatori diversi.
La connessione tra cellulare e antenna avviene in modo automatico.
Puoi collegarci anche un cellulare base (2G), non serve che sia uno smartphone.
Il Wi-Fi Calling consente di connettere smartphone di qualsiasi operatore, basta che l'operatore stesso permetta di attivare la funzione (in Italia no al momento come detto).
Basta un accesso Wi-Fi, che di solito è già presente in casa, ufficio, centro commerciale, ecc. (tipo rete ospiti) e non serve una nuova infrastruttura come per le femtocell.
Devi però inserire la password per ogni rete Wi-Fi che incontri almento la prima volta, oppure ogni volta nel caso di hotspot con pagina di autentificazione.
Non funziona ovviamente con un cellulare base, serve uno smartphone.
Sottolineo il fatto che l'articolo parlava di abitazioni.
A questo era rivolto il mio commento. L'ambito industriale si sa che vive di vita propria.
Pescegatto
10-05-2021, 21:55
Sottolineo il fatto che l'articolo parlava di abitazioni.
A questo era rivolto il mio commento. L'ambito industriale si sa che vive di vita propria.
Nell'articolo si parla di abitazioni e di uffici (e non solo delle prime). Uffici ovviamente = partita IVA e ambito business/aziendale.
OUTATIME
11-05-2021, 06:20
Nell'articolo si parla di abitazioni e di uffici (e non solo delle prime). Uffici ovviamente = partita IVA e ambito business/aziendale.
Ok, ma nella tua risposta non hai minimamente considerato la parte residenziale, mentre dall'articolo emerge che per chi scrive l'apparecchiatura sia destinata ad entrambi gli ambiti applicativi.
Quindi o ha sbagliato chi scrive o è sbagliato l'esempio del contesto attuale che hai riportato tu.
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