View Full Version : Dal 9 febbraio TikTok richiederà la data di nascita a tutti gli utenti italiani
Redazione di Hardware Upg
03-02-2021, 19:31
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/dal-9-febbraio-tiktok-richiedera-la-data-di-nascita-a-tutti-gli-utenti-italiani_95274.html
Dopo la morte di una bambina di Palermo per una presunta challenge su TikTok, la piattaforma si accorda con il Garante della Privacy per impedire la presenza di minori sul social. Dal 9 febbraio tutti gli utenti italiani dovranno indicare di nuovo la data di nascita.
Click sul link per visualizzare la notizia.
agonauta78
03-02-2021, 19:37
Come minimo dovrebbero chiedere copia di un documento o la registrazione tramite spid.
Tiktok:quanti anni hai?
Bambino di 10 anni :18
Tiktok:ok
Therinai
03-02-2021, 19:58
Undi...ciotto :fagiano:
Che poi chi è che aveva inventato l'undiciotto anni?
Axios2006
03-02-2021, 21:37
L'Autorità verificherà l'efficacia delle misure annunciate che entreranno in vigore dal 9 febbraio, quando "TikTok bloccherà tutti gli utenti italiani e chiederà di indicare di nuovo la data di nascita prima di continuare ad utilizzare l'app. Una volta identificato un utente al di sotto dei 13 anni, il suo account verrà rimosso".
:rolleyes:
"Anno di nascita?"
<<swipe al numero piu' basso>>
"1931"
Problema risolto.
Comunque 92 minuti di applausi ai genitori che lasciano i figli a bivaccare su internet e potenzialmente entrare in contatto con miliardi di persone o bot.
Piu' o meno come lasciare il pargoletto solo alla stazione centrale di Milano (citta' a caso, eh) a mezzanotte. E sperare di ritrovarlo vivo o di ritrovarlo in generale :rolleyes:
Certo, la legge tutela... come no... come la legge vieta di rubare ed uccidere... Allora lasciamo la porta aperta e giriamo per quartieri malfamati di notte. Poi quando si resta con la casa vuota e / o il parente ucciso, una bella sentenza ripara il danno. E resuscita i morti. :rolleyes:
Hai messo al mondo un figlio/a? Tutelalo/a! Non lo faranno le aziende, non lo fara' lo Stato, non lo fara' lo sconosciuto di passaggio.
"sistemi di intelligenza artificiale"
sarebbe?
riconoscimento facciale?
quella roba che a seconda di come giri la fotocamera ti può dare + o - 5 anni?
Notturnia
03-02-2021, 22:36
Mi ricordo quando mi dicevano che se venivi stirato sulle strisce è vero che avevi ragione.. a ti facevi male tu.. non l’auto...
Qua i genitori fan ridere..
E il sistema di tiktok dell’auto certificazione dell’età è meraviglioso.. scommetto che sarà un successo.. chi mai mentirebbe...
Tasslehoff
03-02-2021, 23:34
Come minimo dovrebbero chiedere copia di un documento o la registrazione tramite spid.
Tiktok:quanti anni hai?
Bambino di 10 anni :18
Tiktok:okIl tema è stato ampiamente dibattuto su altri canali da gente di assoluta competenza e integrità (professori universitari e professionisti riconosciuti un po' ovunque) fin da quando qualche giorno fa Stefano Quintarelli (anche lui persona celebre e di indiscussa competenza) ha proposto di usare SPID per la verifica della maggiore età.
Quintarelli è certamente persona competente e conosce bene SPID (del resto alcuni lo reputano il papà di SPID, ed era nel board di Agid quando è stato progettato) e ha smentito la possibilità di passare a un social network l'identità di un utente (cosa che sarebbe folle, questo credo sia chiaro a tutti).
Poi beh su di lui uno potrebbe anche obiettare: non chiedere all'oste se il vino è buono... :stordita:
Il punto è che anche la sua proposta (semplificando molto: flag 1/0 passato dall'identity provider SPID al social network sul fatto che un utente sia o meno maggiorenne) non risolve nulla perchè di modi per aggirare questa restrizione ce ne sono a gozziliardi, due su tutti:
1) tor browser
2) vpn
Qualcuno obbietterà che si tratta di strumenti "avanzati" che la gran parte degli utenti non conosce o non sa usare, ma sappiamo tutti che non così dato che già ora orde di adolescenti usano vpn (più o meno affidabili, più o meno trasparenti nella gestione del traffico che passa da loro) anche solo per scaricare la patch di COD o di qualsiasi altro gioco per evitare il throttling applicato dagli ISP.
Insomma parafrasando una nota pubblicità degli anni '80... :rolleyes:
https://tasslehoff.burrfoot.it/wp-content/uploads/2021/02/spid.jpg
a parte il dubbio riguardo ai dati forniti dall'utente sull'età...
e quindi alla possibilità di verifica verace dell'età...
questa misura di "controllo" come mai la stanno volendo fare SOLO in italia?
come fanno ad essere sicuri, STATISTICAMENTE, che il problema che è accaduto nelle scorse settimane, riguardo a opportunità di comportamenti da mettere in atto, che hanno portato alla morte della ragazzina a Palermo, non possa accadere fuori dall'Italia?
:rolleyes:
Notturnia
04-02-2021, 06:20
La misura è stata chiesta solo dall’Italia per cui loro si tutelano solo qui..
Non gli frega niente di chi uccide usando il loro sistema ma delle cause legali..
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
Parole sante!
matsnake86
04-02-2021, 07:23
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
MA è quello che si continua a dire.
Puoi mettere tutte le barriere che vuoi, ma finchè saranno i genitori a lasciare in mano uno smartphone "incontrollato" nelle mani di un bambino ... i problemi continueranno ad esserci.
Se non sarà tik tok sarà youtube, twitch, facebook, instagram o chissà quale altra porcata scaricabile dallo store con un semplice tocco.
C'è il parental control. Usatelo santo cielo.
MorgaNet
04-02-2021, 07:44
Mamma mia che tristezza. Siamo nel 2021, in un sito di tecnologia e leggo cose che manco nel medioevo erano degne di essere scritte....
E' il progresso, è il futuro, e se non vi piace andate in una comunità Hamish e starete sicuramente meglio.
Non è lo strumento ad essere malvagio in sè, è chi lo utilizza.
E' il genitore che deve conoscere i propri figli e sapere cosa può o non può concedere ad un figlio di 11 anni. Io di figli ne ho 2. Uno di 16 e uno di 11. Arrivati alle scuole medie, per forza di cose, un cellulare devono averlo per mille motivi. E non solo il cellulare, hanno anche un computer. A dire il vero i miei figli ne hanno un paio (un fisso e un laptop ciascuno). Sono strumenti che servono e che serviranno sempre di più.
Sono IO genitore che devo controllare quello che fanno, ma non attraverso la proibizione. Attraverso l'educazione. CI sono tanti strumenti che aiutano a farlo come i parental control, i dns filtrati ecc..., ma più di tutto c'è la presenza del genitore e l'educazione.
Nelson Muntz
04-02-2021, 08:22
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
Il tuo punto di vita e' condivisibile , ma sbagliato
Oggigiorno il ceullure e' volente o nolente necessario per una quantita' infinita di motivi , la pandemia non ha fatto che aumnetare ancora di piu' questa necessita'
L' importante e' dare uno strumento con la consapevolezza di quello che si sta facendo : c' e' il parental control di google . USATELO !
https://support.google.com/families/answer/7103028?hl=it
Problema risolto ! Installi whtsapp , ma ninete facebook , niente tiktok .
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
Non farlo, tieni duro!
Il problema non è il cellulare ma la disponibilità del genitore nell'insegnare al figlio come lo deve utilizzare. Inoltre, per quanto possa sembrare una violazione chiarire che certe applicazioni saranno usate sotto la supervisione del genitore per motivi validi.
Il tema è stato ampiamente dibattuto su altri canali da gente di assoluta competenza e integrità (professori universitari e professionisti riconosciuti un po' ovunque) fin da quando qualche giorno fa Stefano Quintarelli (anche lui persona celebre e di indiscussa competenza) ha proposto di usare SPID per la verifica della maggiore età.
Quintarelli è certamente persona competente e conosce bene SPID (del resto alcuni lo reputano il papà di SPID, ed era nel board di Agid quando è stato progettato) e ha smentito la possibilità di passare a un social network l'identità di un utente (cosa che sarebbe folle, questo credo sia chiaro a tutti).
Poi beh su di lui uno potrebbe anche obiettare: non chiedere all'oste se il vino è buono... :stordita:
Il punto è che anche la sua proposta (semplificando molto: flag 1/0 passato dall'identity provider SPID al social network sul fatto che un utente sia o meno maggiorenne) non risolve nulla perchè di modi per aggirare questa restrizione ce ne sono a gozziliardi, due su tutti:
1) tor browser
2) vpn
Qualcuno obbietterà che si tratta di strumenti "avanzati" che la gran parte degli utenti non conosce o non sa usare, ma sappiamo tutti che non così dato che già ora orde di adolescenti usano vpn (più o meno affidabili, più o meno trasparenti nella gestione del traffico che passa da loro) anche solo per scaricare la patch di COD o di qualsiasi altro gioco per evitare il throttling applicato dagli ISP.
Insomma parafrasando una nota pubblicità degli anni '80... :rolleyes:
Non riesco a trovare queste discussioni con Quintarelli hai un link?
Lo SPID mi sembra uno strumento perfetto, nonostante il costo di 40c€ per richiesta, per effettuare la verifica. Gli strumenti da te indicati supererebbero la fase di registrazione ma l'analisi sull'utilizzo permetterebbe facilmente il rilevamento delle violazioni.
canislupus
04-02-2021, 08:34
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
Sottoscrivo in pieno i tuoi problemi.
A me è successo l'altro giorno.
All'uscita di scuola prendiamo i pupi (materna ed elementari) e una amichetta di mia figlia riceve dalla madre il suo cellulare.
Inizia a giocarci e fare telefonate.
Il più piccolo (che è molto intelligente e furbo) ha iniziato subito a chiedermi perchè lui non lo avesse.
Ovviamente da genitore gli ho spiegato alcune cose, ma ci rendiamo conto del punto in cui siamo arrivati?
E' OVVIO che la colpa sia IN PRIMIS di certi genitori che sono incapaci di dire il benchè minimo NO, ma questo porta poi anche gli altri a trovarsi in condizioni estremamente complesse e nel lungo periodo a dover cedere, seppur in forte disaccordo.
:rolleyes:
"Anno di nascita?"
<<swipe al numero piu' basso>>
"1931"
Problema risolto.
Comunque 92 minuti di applausi ai genitori che lasciano i figli a bivaccare su internet e potenzialmente entrare in contatto con miliardi di persone o bot.
Piu' o meno come lasciare il pargoletto solo alla stazione centrale di Milano (citta' a caso, eh) a mezzanotte. E sperare di ritrovarlo vivo o di ritrovarlo in generale :rolleyes:
Certo, la legge tutela... come no... come la legge vieta di rubare ed uccidere... Allora lasciamo la porta aperta e giriamo per quartieri malfamati di notte. Poi quando si resta con la casa vuota e / o il parente ucciso, una bella sentenza ripara il danno. E resuscita i morti. :rolleyes:
Hai messo al mondo un figlio/a? Tutelalo/a! Non lo faranno le aziende, non lo fara' lo Stato, non lo fara' lo sconosciuto di passaggio.
MA è quello che si continua a dire.
Puoi mettere tutte le barriere che vuoi, ma finchè saranno i genitori a lasciare in mano uno smartphone "incontrollato" nelle mani di un bambino ... i problemi continueranno ad esserci.
Se non sarà tik tok sarà youtube, twitch, facebook, instagram o chissà quale altra porcata scaricabile dallo store con un semplice tocco.
C'è il parental control. Usatelo santo cielo.
Rispondo ad entrambi.
Innanzitutto... avete figli?
Visto che parliamo sempre per luoghi comuni, mi adeguo al percorso che stiamo seguendo.
Io ho due figli piccoli, in un'età che in teoria li mantiene ancora lontani dai cellulari (anche se già riescono a comprenderne i meccanismi di uso).
E' vero esiste il parental control e i genitori devono essere più presenti, ma avete sentito i recenti casi di cronaca?
Una bambina di 10 anni in Puglia (non mi ricordo la città) ha rischiato di morire nel bagno di una SCUOLA, mentre stava facendo quella challenge di MERDA (e stavolta credo sia tollerabile il termine) presente su TikTok.
E' ovvio che non sia solo l'app da colpevolizzare, nè tantomeno gli insegnanti e anche i genitori potevano mettere filtri o blocchi, ma vi rendete conto che è IMPOSSIBILE controllare in ogni momento e in ogni luogo i propri figli.
Non era fattibile 30 anni fa quando bene o male i pericoli erano fisicamente visibili, lo è ancora meno oggi che arrivano da un mondo virtuale.
Io non lo so che concetto abbiano alcune persone dei genitori... sono ESSERI UMANI, non hanno super poteri e sono vittime anche loro di errori o mancanze.
Non è che appena si mette al mondo un figlio, automaticamente si riceva un manuale d'uso, ma tutto è frutto di esperienza acquisita sul campo, consigli di amici e parenti (tipicamente suocere :D ) e informazioni che si cerca di ottenere anche da libri ed esperti (nei vari ambiti).
Poi se ci si mette anche la tecnologia ad inserire ulteriori problemi, mi sembra logico che si debba essere in un aggiornamento continuo, ma non tutti hanno conoscenze o tempo per essere sempre al passo sulle nuove minacce.
Quindi va bene puntare il dito sui genitori, ma non ne facciamo il capro espiatorio per eccellenza.
Lo SPID mi sembra uno strumento perfetto, nonostante il costo di 40c€ per richiesta, per effettuare la verifica.
Nel senso che paghi il sms con il codice OTP? 40 cent? :mbe:
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
In alcuni piccoli comuni del Friuli si sono inventanti un "Contratto tra famiglie", qui i dettagli:
https://www.edumediacom.it/patto-comunita-benessere-digitale/
In soldoni: le famiglie si impegnano a rispettare 5 principi, tra cui: fino ai 12 anni niente cellulare ai figli, e fino ai 14 nessun social e navigazione solo sotto la supervisione dei genitori (consiglio la lettura del sito, sono considerazioni molto sensate).
Proprio in questi giorni ne stiamo parlando nella chat di classe di mio figlio (7 anni). Ovviamente maggiore la partecipazione, maggiore il beneficio. Tra questi, evitare proprio la PRESSIONE SOCIALE quando si arriva alla scuola media.
theJanitor
04-02-2021, 09:00
LA PRESSIONE SOCIALE!!! Santo cielo!! Quella bisognerebbe aiutare a combattere!!! Mia figlia di 11 anni é l'UNICA della classe che ancora non ha un cellulare, e praticamente tutti i compagnetti, cuginetti e amici usano quello stramaledettissimo tiktok! Quanto puó resistere un genitore prima che "l'isolamento" del figlio non gli diventi un problema peggiore che l'uso del cellulare stesso?
Questa estate, al compleanno, le daró il telefono: non posso fare altrimenti, lo esige la societá, lo esigono i suoi pari che altrimenti, anche senza malizia, finirebbero per isolarla (senza whatapp & co...) e in questo periodo di covid lo esige pure la scuola, tra comunicazioni fatte dagli insegnanti, gruppi dei compiti e quant'altro.
E poi incrocio le dita e spero che la mia sorveglianza basti.
Ma é uno schifo!
ho un figlio di un anno e tremo all'idea di cosa possa aspettarmi tra 9-10 anni
gd350turbo
04-02-2021, 09:04
ho un figlio di un anno e tremo all'idea di cosa possa aspettarmi tra 9-10 anni
magari a quel tempo, la cosa verrà risolta, è un mondo in continua evoluzione, impossibile prevedere cosa ci sarà tra 10 anni, magari spariranno.
La misura è stata chiesta solo dall’Italia per cui loro si tutelano solo qui..
Non gli frega niente di chi uccide usando il loro sistema ma delle cause legali..
gran bella amministrazione della promozione di quello strumento social: de mmxxxda...
Mamma mia che tristezza. Siamo nel 2021, in un sito di tecnologia e leggo cose che manco nel medioevo erano degne di essere scritte....
E' il progresso, è il futuro, e se non vi piace andate in una comunità Hamish e starete sicuramente meglio.
si potrebbe definire il tuo come "LIBERALISMO EDUCATIVO SFONDATO SU ASSUNTO TECNOLOGICO" : D
ma... ovvio che se gli Hamish sono un eccesso, stanno dalla parte dell'eccesso ANCHE quelli che pensano che in casi come questi non occorre tenere il controllo
e quindi: D'ACCORDO, tu il controllo lo auspichi,
ma SICURO CHE NON SIA AGGIRABILE, SE NON ORA, PIU' AVANTI?
come si può pensare di potere educare un figlio-a morti per fatti come questa faccenda accaduta? quindi i LIMITI SONO NECESSARI...
al di là dei controlli di tecnologia digitale che già ci sono...
poi leggo PERO' questo:
Non è lo strumento ad essere malvagio in sè, è chi lo utilizza.
cioè... nel caso della bambina morta a Palermo il malvagio chi è stato?
ovvio che è il flusso delle abitudini che ha portato a questo risultato,
flusso di mode di comportamento che mi sembra che NON si possa controllare, si può intervenire probabilmente dopo che è successo qualche fatto pesante...
E' il genitore che deve conoscere i propri figli e sapere cosa può o non può concedere ad un figlio di 11 anni.
Io di figli ne ho 2. Uno di 16 e uno di 11. Arrivati alle scuole medie, per forza di cose, un cellulare devono averlo per mille motivi. E non solo il cellulare, hanno anche un computer. A dire il vero i miei figli ne hanno un paio (un fisso e un laptop ciascuno). Sono strumenti che servono e che serviranno sempre di più.
Sono IO genitore che devo controllare quello che fanno, ma non attraverso la proibizione. Attraverso l'educazione. CI sono tanti strumenti che aiutano a farlo come i parental control, i dns filtrati ecc..., ma più di tutto c'è la presenza del genitore e l'educazione.
ovvio che il cellulare serve... per comunicazioni avvalorate certo...
e ritengo che l'educazione sta sempre ferma, i comportamenti acquisiti cambiano, chi arriva prima?
cosa si può concedere senza pericolo che spesso non si conosce?
Il problema non è il cellulare ma la disponibilità del genitore nell'insegnare al figlio come lo deve utilizzare. Inoltre, per quanto possa sembrare una violazione chiarire che certe applicazioni saranno usate sotto la supervisione del genitore per motivi validi.
...
possono essere pochi casi in cui i figli e i genitori già concordano su una linea di condotta non rischiosa, ma ci sono brecce in questo muro,
mi sembra un tantino molto difficile conoscere tutte le brecce...
randorama
04-02-2021, 09:28
https://thumbs.dreamstime.com/z/bambino-divertente-con-i-baffi-falsi-60723634.jpg
hohohoho ciao tiktok! sono mariolino e ho 45 anni!
randorama
04-02-2021, 09:36
Mamma mia che tristezza. Siamo nel 2021, in un sito di tecnologia e leggo cose che manco nel medioevo erano degne di essere scritte....
E' il progresso, è il futuro, e se non vi piace andate in una comunità Hamish e starete sicuramente meglio.
Non è lo strumento ad essere malvagio in sè, è chi lo utilizza.
E' il genitore che deve conoscere i propri figli e sapere cosa può o non può concedere ad un figlio di 11 anni. Io di figli ne ho 2. Uno di 16 e uno di 11. Arrivati alle scuole medie, per forza di cose, un cellulare devono averlo per mille motivi. E non solo il cellulare, hanno anche un computer. A dire il vero i miei figli ne hanno un paio (un fisso e un laptop ciascuno). Sono strumenti che servono e che serviranno sempre di più.
Sono IO genitore che devo controllare quello che fanno, ma non attraverso la proibizione. Attraverso l'educazione. CI sono tanti strumenti che aiutano a farlo come i parental control, i dns filtrati ecc..., ma più di tutto c'è la presenza del genitore e l'educazione.
l'ultimo che ho sentito pontificare così si è visto riaccompagnare a casa il figlio 16enne dai carabinieri: spaccio di cannabis.
MorgaNet
04-02-2021, 09:45
l'ultimo che ho sentito pontificare così si è visto riaccompagnare a casa il figlio 16enne dai carabinieri: spaccio di cannabis.
Mi spiace per lui e mi spiacerebbe per me se fosse il mio caso, ma io sono per la libertà.
Conosco persone vissute nelle privazioni genitoriali che alla fine i genitori li odiavano e conosco invece altri che li amavano.
Conosco persone figlie di genitori liberali che sono diventati delinquenti e altri no.
Non vedo in che modo questo aggiunga (o tolga) valore a quello che ho scritto.
MorgaNet
04-02-2021, 09:58
gran bella amministrazione della promozione di quello strumento social: de mmxxxda...
si potrebbe definire il tuo come "LIBERALISMO EDUCATIVO SFONDATO SU ASSUNTO TECNOLOGICO" : D
ma... ovvio che se gli Hamish sono un eccesso, stanno dalla parte dell'eccesso ANCHE quelli che pensano che in casi come questi non occorre tenere il controllo
e quindi: D'ACCORDO, tu il controllo lo auspichi,
ma SICURO CHE NON SIA AGGIRABILE, SE NON ORA, PIU' AVANTI?
come si può pensare di potere educare un figlio-a morti per fatti come questa faccenda accaduta? quindi i LIMITI SONO NECESSARI...
al di là dei controlli di tecnologia digitale che già ci sono...
poi leggo PERO' questo:
cioè... nel caso della bambina morta a Palermo il malvagio chi è stato?
ovvio che è il flusso delle abitudini che ha portato a questo risultato,
flusso di mode di comportamento che mi sembra che NON si possa controllare, si può intervenire probabilmente dopo che è successo qualche fatto pesante...
ovvio che il cellulare serve... per comunicazioni avvalorate certo...
e ritengo che l'educazione sta sempre ferma, i comportamenti acquisiti cambiano, chi arriva prima?
cosa si può concedere senza pericolo che spesso non si conosce?
possono essere pochi casi in cui i figli e i genitori già concordano su una linea di condotta non rischiosa, ma ci sono brecce in questo muro,
mi sembra un tantino molto difficile conoscere tutte le brecce...
I limiti sono necessari, ma è IMPOSSIBILE controllare tutta la vita dei propri figli (e anche sbagliato).
I Limiti devono essere educativi prima che tecnologici o imposti da privazioni.
I miei 2 figli non sono uguali e infatti so quale dei due devo controllare un po' di più e quale invece merita un po' di fiducia, ma non si può vivere col fucile in mano perchè il mondo fuori è brutto.
Se il bambino non ha limiti educativi, le cazzate le può fare al cellulare come al pc, come in giro in bici coi suoi amichetti ecc...
Te lo dico per esperienza, perchè quando io ero piccolo o adolescente non ero la persona che sono oggi e ne ho fatte di tutti i colori. Eppure i miei mi hanno tenuto sempre al catena cortissima e ho avuto la metà di quello che avevano i miei amici sotto ogni punto di vista. Per fortuna poi sono migliorato, ma non vorrei mai che i miei figli fossero come me. E non voglio limitare loro la libertà. Voglio che sia fondato tutto sulla fiducia e sul dialogo. Col primo di 16 anni direi che ci sta riuscendo bene e spero di riuscire a fare altrettanto col piccolo.
La ragazzina morta a Palermo è vittima della rete, ma noi non sappiamo com'era caratterialmente e quindi non sappiamo quanto fosse fragile o se avesse dei limiti cognitivi ecc... quindi non mi esprimo in merito.
Ribadisco: se mi miei figli sono abbastanza grandi da venire a casa da soli da scuola, lo sono anche per avere un cellulare. Magari gestito, magari controllato, ma lo hanno. Come lo hanno milioni di ragazzini al mondo. Mi spiace per quella bambina e posso solo immaginare il dolore dei suoi genitori (anzi no, credo che sia inimmaginabile), ma questo non può tradursi nella limitazione della libertà altrui. IMHO.
Mamma mia che tristezza. Siamo nel 2021, in un sito di tecnologia e leggo cose che manco nel medioevo erano degne di essere scritte....
E' il progresso, è il futuro, e se non vi piace andate in una comunità Hamish e starete sicuramente meglio.
Non è lo strumento ad essere malvagio in sè, è chi lo utilizza.
E' il genitore che deve conoscere i propri figli e sapere cosa può o non può concedere ad un figlio di 11 anni. Io di figli ne ho 2. Uno di 16 e uno di 11. Arrivati alle scuole medie, per forza di cose, un cellulare devono averlo per mille motivi. E non solo il cellulare, hanno anche un computer. A dire il vero i miei figli ne hanno un paio (un fisso e un laptop ciascuno). Sono strumenti che servono e che serviranno sempre di più.
Sono IO genitore che devo controllare quello che fanno, ma non attraverso la proibizione. Attraverso l'educazione. CI sono tanti strumenti che aiutano a farlo come i parental control, i dns filtrati ecc..., ma più di tutto c'è la presenza del genitore e l'educazione.
Sì e no, nel senso, è certamento vero che il problema è di chi l'utilizza e non lo strumento.
Ma se i contenuti che veicola lo strumento sono discutibili e rivolti ad un pubblico che per l'età che hanno ancora non ha sviluppato un senso critico, allora il discorso cambia.
I social odierni, per garantirsi sopravvivenza e guadagano, puntano a innescare un meccanismo di dipendenza dal social stesso.
Se generi like e condivisioni sei socialmente accettato, altrimenti sei uno sfigato.
E innesca anche un meccanismo di escalation, per avere più like devi fare sempre qualcosa di più estremo.
Giustamente dici che serve la presenza del genitore, ma in una situazione in cui i genitori lavorano i figli sono soli per gran parte della giornata.
randorama
04-02-2021, 11:15
I limiti sono necessari, ma è IMPOSSIBILE controllare tutta la vita dei propri figli (e anche sbagliato).
I Limiti devono essere educativi prima che tecnologici o imposti da privazioni.
I miei 2 figli non sono uguali e infatti so quale dei due devo controllare un po' di più e quale invece merita un po' di fiducia, ma non si può vivere col fucile in mano perchè il mondo fuori è brutto.
Se il bambino non ha limiti educativi, le cazzate le può fare al cellulare come al pc, come in giro in bici coi suoi amichetti ecc...
Te lo dico per esperienza, perchè quando io ero piccolo o adolescente non ero la persona che sono oggi e ne ho fatte di tutti i colori. Eppure i miei mi hanno tenuto sempre al catena cortissima e ho avuto la metà di quello che avevano i miei amici sotto ogni punto di vista. Per fortuna poi sono migliorato, ma non vorrei mai che i miei figli fossero come me. E non voglio limitare loro la libertà. Voglio che sia fondato tutto sulla fiducia e sul dialogo. Col primo di 16 anni direi che ci sta riuscendo bene e spero di riuscire a fare altrettanto col piccolo.
e grazie al piffero... è un tantino diverso da quanto hai scritto prima, direi.
la verità (oddio, la verità... la mia percezione) è che sia un mondo stramaledettamente difficile; fai del tuo meglio, ti destreggi con gli strumenti che hai a disposizione; educazione, dialogo, controlli (tecnologici o "manuali"), supporto, esempio, tempo che puoi dedicare e poi speri che vada bene.
che non è il meglio... ma è il massimo che si può fare
canislupus
04-02-2021, 11:22
I limiti sono necessari, ma è IMPOSSIBILE controllare tutta la vita dei propri figli (e anche sbagliato).
I Limiti devono essere educativi prima che tecnologici o imposti da privazioni.
I miei 2 figli non sono uguali e infatti so quale dei due devo controllare un po' di più e quale invece merita un po' di fiducia, ma non si può vivere col fucile in mano perchè il mondo fuori è brutto.
Se il bambino non ha limiti educativi, le cazzate le può fare al cellulare come al pc, come in giro in bici coi suoi amichetti ecc...
Te lo dico per esperienza, perchè quando io ero piccolo o adolescente non ero la persona che sono oggi e ne ho fatte di tutti i colori. Eppure i miei mi hanno tenuto sempre al catena cortissima e ho avuto la metà di quello che avevano i miei amici sotto ogni punto di vista. Per fortuna poi sono migliorato, ma non vorrei mai che i miei figli fossero come me. E non voglio limitare loro la libertà. Voglio che sia fondato tutto sulla fiducia e sul dialogo. Col primo di 16 anni direi che ci sta riuscendo bene e spero di riuscire a fare altrettanto col piccolo.
La ragazzina morta a Palermo è vittima della rete, ma noi non sappiamo com'era caratterialmente e quindi non sappiamo quanto fosse fragile o se avesse dei limiti cognitivi ecc... quindi non mi esprimo in merito.
Ribadisco: se mi miei figli sono abbastanza grandi da venire a casa da soli da scuola, lo sono anche per avere un cellulare. Magari gestito, magari controllato, ma lo hanno. Come lo hanno milioni di ragazzini al mondo. Mi spiace per quella bambina e posso solo immaginare il dolore dei suoi genitori (anzi no, credo che sia inimmaginabile), ma questo non può tradursi nella limitazione della libertà altrui. IMHO.
Forse sfugge un piccolissimo particolare... i rischi di oggi NON sono gli stessi di 5 anni fa.
Ogni giorno c'è un pazzo criminale imbecille (e di epiteti ben peggiori ne avrei) che inventa qualcosa per far del male ai nostri figli.
Noi DOBBIAMO cercare di vigilare, ma NON POSSIAMO essere sempre presenti H24 (oltre ad essere sbagliato).
Io non sono contrario alla tecnologia, ma non tutti hanno gli strumenti, le conoscenze e le capacità intellettive di comprenderne i pericoli.
Quindi è normale e logico pensare che vi siano dei meccanismi che permettano di limitare l'insorgenza di certi episodi (che non significa azzerarli).
Io in quanto genitore devo fare la mia parte, ma ogni attore deve mettere un suo pezzo di responsabilità.
TikTok (ma vale per facebook, twitter, instagram, etc...) devono prevedere dei modi per rendere più difficile l'accesso a chi per la sua età è considerabile un soggetto fragile.
Poi se questi vengono abbandonati dai propri genitori o trovano sistemi alternativi per bypassare simili restrizioni, allora è un altro discorso.
MorgaNet
04-02-2021, 11:29
e grazie al piffero... è un tantino diverso da quanto hai scritto prima, direi.
la verità (oddio, la verità... la mia percezione) è che sia un mondo stramaledettamente difficile; fai del tuo meglio, ti destreggi con gli strumenti che hai a disposizione; educazione, dialogo, controlli (tecnologici o "manuali"), supporto, esempio, tempo che puoi dedicare e poi speri che vada bene.
che non è il meglio... ma è il massimo che si può fare
Beh ovviamente io parlavo di un mondo reale, dove la perfezione non esiste e i compromessi sono obbligatori.
In quel mondo, con quelle insidie, io faccio così e mi sembra una soluzione accettabile.
MorgaNet
04-02-2021, 11:31
Forse sfugge un piccolissimo particolare... i rischi di oggi NON sono gli stessi di 5 anni fa.
Ogni giorno c'è un pazzo criminale imbecille (e di epiteti ben peggiori ne avrei) che inventa qualcosa per far del male ai nostri figli.
Noi DOBBIAMO cercare di vigilare, ma NON POSSIAMO essere sempre presenti H24 (oltre ad essere sbagliato).
Io non sono contrario alla tecnologia, ma non tutti hanno gli strumenti, le conoscenze e le capacità intellettive di comprenderne i pericoli.
Quindi è normale e logico pensare che vi siano dei meccanismi che permettano di limitare l'insorgenza di certi episodi (che non significa azzerarli).
Io in quanto genitore devo fare la mia parte, ma ogni attore deve mettere un suo pezzo di responsabilità.
TikTok (ma vale per facebook, twitter, instagram, etc...) devono prevedere dei modi per rendere più difficile l'accesso a chi per la sua età è considerabile un soggetto fragile.
Poi se questi vengono abbandonati dai propri genitori o trovano sistemi alternativi per bypassare simili restrizioni, allora è un altro discorso.
10 anni fa circa, trovai su youtube un cartone Disney in cui, dopo 5 minuti normali, iniziavano dei sottotitoli in italiano con bestemmie e oscenità a nastro fino alla fine. I coglioni ci sono da sempre ;)
Nel senso che paghi il sms con il codice OTP? 40 cent? :mbe:
No il servizio SPID è gratuito solo per i siti della pubblica amministrazione per siti privati si pagano come minimo 0,40€ per ogni utente con una soglia di gratuità di 1000 utenti.
https://www.agid.gov.it/sites/default/files/repository_files/allegato_4_dt_166_corrispettivi_spid_idp_2019_0.pdf
canislupus
04-02-2021, 11:46
10 anni fa circa, trovai su youtube un cartone Disney in cui, dopo 5 minuti normali, iniziavano dei sottotitoli in italiano con bestemmie e oscenità a nastro fino alla fine. I coglioni ci sono da sempre ;)
Deprecabile... ma non ho mai visto un bambino morire per una oscenità o per una bestemmia...
Diventerà incivile e volgare? sicuramente
Violento? Forse
Ma di sicuro non erano inviti a fare "dei giochi" per suicidarsi.
Oggi questo succede su queste piattaforme social e la giustificazione delle varie società è quella che non possono controllare tutto e che aspettano le segnalazioni.
MorgaNet
04-02-2021, 13:17
Deprecabile... ma non ho mai visto un bambino morire per una oscenità o per una bestemmia...
Diventerà incivile e volgare? sicuramente
Violento? Forse
Ma di sicuro non erano inviti a fare "dei giochi" per suicidarsi.
Oggi questo succede su queste piattaforme social e la giustificazione delle varie società è quella che non possono controllare tutto e che aspettano le segnalazioni.
Non prendere per oro colato quello che raccontano i media però. Io non ho mai visto bambini di 11 anni (non di 5 o 6 o 4, di 11 anni) morire perchè qualcuno a detto loro di suicidarsi senza motivo.
Molto più probabile che a monte ci siano cose che non conosciamo, tipo particolare fragilità emotiva (caso in cui effettivamente va presa qualche precauzione in più) oppure altre cose che non conosciamo. Bisognerebbe conoscere bene tutta la storia.
Per farti un esempio, anni fa mia moglie fece un incidente in auto. Aveva nel seggiolino mio figlio che all'epoca era piccolo (4 o 5 anni, non ricordo). Fece l'incidente contro una macchina con a bordo 3 extracomunitari (in regola, non clandestini). Sul giornale locale fecero un articolo dove, per chi non sapeva la dinamica, si intendeva che i 3 brutti ragazzoni neri avevano speronato la povera maestrina di paese col figlio piccolo a bordo. Un articolo imbarazzante.
Peccato che nella realtà dei fatti fu un concorso di colpa in cui mia moglie non si fermo totalmente ad uno stop. La colpa degli omaccioni neri era solo che la frenata era lunga e quindi calcolarono un eccesso di velocità che fece ricadere parte della colpa su di loro.
Quindi quello che dico è che a volte la tv racconta quello che si vuol sentir dire.
Cmq, proprio per questo, sui fatti di quella bambina non metto più becco e comunque considerate che in ogni mio post è implicito sempre un gigantesco IMHO.
Tasslehoff
04-02-2021, 13:26
Il problema non è il cellulare ma la disponibilità del genitore nell'insegnare al figlio come lo deve utilizzare. Inoltre, per quanto possa sembrare una violazione chiarire che certe applicazioni saranno usate sotto la supervisione del genitore per motivi validi.
Non riesco a trovare queste discussioni con Quintarelli hai un link?
Lo SPID mi sembra uno strumento perfetto, nonostante il costo di 40c€ per richiesta, per effettuare la verifica. Gli strumenti da te indicati supererebbero la fase di registrazione ma l'analisi sull'utilizzo permetterebbe facilmente il rilevamento delle violazioni.E' da quando sono iniziate le prime avvisaglie di crisi di governo che ha cominciato a martellare su questo tema.
L'ultima puntata è stato una intervista su YT fatta a Matteo Flora, ti linko il tweet per comodità perchè la gran parte di quelli che hanno contestato questa proposta sono presenti anche in quella discussione.
https://twitter.com/lastknight/status/1356863874608345089
Al contrario SPID è uno strumento pessimo e del tutto inefficace, al di la dei costi, tieni presente che:
la limitazione per l'accesso con SPID sarebbe applicabile solo dagli ip italiani, ed è una limitazione ridicola come ben sappiamo tutti, basta tor browser o una vpn per aggirarla
quali servizi devi limitare in questo modo? Facebook, Twitter e TickToc? E perchè non quello nuovo nato l'altro ieri?
Perchè non Whatsapp? O Reddit? E Youtube? O anche qualsiasi altro forum?
Una "challenge" non richiede necessariamente un video, puoi farla persino su un vecchio newsgroup.
Quindi che si fa?
la limitazione impatterebbe anche sugli stranieri che transitano in Italia e che non possono avere un account SPID, li blocchiamo? Sembra una mossa suicida per un paese che in parte vive di turismo.
Anche nel caso di utilizzo "light" proposto da Quintarelli (ovvero login SPID non per autenticarsi al servizio ma solo per verificare la maggiore età) l'IDP SPID (per intenderci Poste, Tim, Intesa, etc etc... tutte società private) terrebbe facilmente traccia del sito a cui accede l'utente (e questo è palese, basta vedere il referer nella richiesta http fatta alla pagina di autenticazione del provider SPID, ma a parte questo è perfino un requisito dell'asserzione SAML di spid (AuthnRequest, campo NameQualifier che deve contenere almeno il dominio del service provider da cui arriva la richiesta di autenticazione all'idp - https://docs.italia.it/italia/spid/spid-regole-tecniche/it/stabile/single-sign-on.html)
Quintarelli sostiene che il tracciamento del service provider da parte dell'identity provider SPID avverrebbe solo una volta all'atto della "certificazione" che l'utente del service provider è maggiorenne, poi basta.
Ma questo fa sorgere infiniti casi di aggiramento (es chiedo al fratellone o al genitore di autorizzare una volta per il video del gattino, poi mi butto nella challenge "quanta aspirine riesci a ingoiare prima di morire" o "quante suore riesci a picchiare prima di romperti il pugno" etc etc...), quindi per essere efficace il controllo dell'età dovrebbe essere fatto ad ogni login, ma questo presupporrebbe un tracciamento dell'utente da parte del provider SPID (e già mi vedo le cause di divorzio con i log dell'IDP portati in tribunale che attestano che il coniuge X ha usato il servizio di dating online per tradire il coniuge Y).
In conclusione l'obiezione finale è sempre la stessa: si tratta di un problema educativo e non tecnico, cercare soluzioni tecniche a responsabilità educative non serve a nulla e non risolve nulla.
Tasslehoff
04-02-2021, 13:41
Non prendere per oro colato quello che raccontano i media però. Io non ho mai visto bambini di 11 anni (non di 5 o 6 o 4, di 11 anni) morire perchè qualcuno a detto loro di suicidarsi senza motivo.
Molto più probabile che a monte ci siano cose che non conosciamo, tipo particolare fragilità emotiva (caso in cui effettivamente va presa qualche precauzione in più) oppure altre cose che non conosciamo. Bisognerebbe conoscere bene tutta la storia.Vero, sono casi limite, che come tali fanno notizia ma non rappresentano in nessun modo un fenomeno statisticamente rilevante.
Più che altro a me questa faccenda preoccupa non tanto per i bambini/ragazzini/adolescenti coinvolti, mediamente loro non sono ne più stupidi, ne più intelligenti, ne più suicidi dei loro coetanei di una, due, 10 o 50 generazioni fa.
Quello che questa vicenda sta facendo emergere in modo preoccupante è la tragicità della generazione di coloro che oggi sono i genitori di quei ragazzi.
I miei genitori quando uscivo in motorino a 14 anni non potevano sapere se avrei ammazzato qualcuno, se sarei andato a scippare le vecchiette o a fare gare clandestine rischiando di ammazzarmi o di ammazzare qualcun altro.
Si fidavano di me, di come mi avevano educato, era davvero un atto di fede, sapevano per esperienza che qualche cazzata l'avrei fatta ma confidavano che quello che mi avevano inculcato in testa a suon di romanzine (e qualche ceffone) fosse bastato per far si che quelle cazzate fossero piccole e avessi maturato la consapevolezza tale da fermarmi prima di farle diventare grosse.
Oggi questa ossessione del controllo (che si rispecchia anche in altro, gruppi Whatsapp di genitori delle classi/oratorio/squadra sportiva, registro elettronico e controllo delle assenze, ossessione quasi maniacale per garanzie impossibili o alla peggio assicurazioni che coprano tutto e il contrario di tutto) dimostra in maniera lampante l'insicurezza di una generazione di genitori (la mia per capirci, anche se io di figli non ne ho, deo gratias) e la loro incapacità di fidarsi dei propri figli.
Per inteso questo si ripercuote anche sui figli, perchè mai dovresti sviluppare un autocontrollo se sai che c'è qualcuno che ti controlla 24x7?
Oppure pensiamo alle tante occasioni perse a causa di questa insicurezza e bisogno di controllo totale, un caro amico ad esempio ha rinunciato a organizzare uscite di trekking del CAI locale per ragazzi perchè i genitori pretendevano assicurazione e garanzie che non potevano dare; l'amico e i suoi compari in montagna ci vanno comunque, quelli che ci smenano sono i ragazzini per colpa dei loro genitori...
E' da quando sono iniziate le prime avvisaglie di crisi di governo che ha cominciato a martellare su questo tema.
L'ultima puntata è stato una intervista su YT fatta a Matteo Flora, ti linko il tweet per comodità perchè la gran parte di quelli che hanno contestato questa proposta sono presenti anche in quella discussione.
https://twitter.com/lastknight/status/1356863874608345089
Grazie del link lo leggerò
....
Anche nel caso di utilizzo "light" proposto da Quintarelli (ovvero login SPID non per autenticarsi al servizio ma solo per verificare la maggiore età) l'IDP SPID (per intenderci Poste, Tim, Intesa, etc etc... tutte società private) terrebbe facilmente traccia del sito a cui accede l'utente (e questo è palese, basta vedere il referer nella richiesta http fatta alla pagina di autenticazione del provider SPID, ma a parte questo è perfino un requisito dell'asserzione SAML di spid (AuthnRequest, campo NameQualifier che deve contenere almeno il dominio del service provider da cui arriva la richiesta di autenticazione all'idp - https://docs.italia.it/italia/spid/spid-regole-tecniche/it/stabile/single-sign-on.html)
Quintarelli sostiene che il tracciamento del service provider da parte dell'identity provider SPID avverrebbe solo una volta all'atto della "certificazione" che l'utente del service provider è maggiorenne, poi basta.
Ma questo fa sorgere infiniti casi di aggiramento (es chiedo al fratellone o al genitore di autorizzare una volta per il video del gattino, poi mi butto nella challenge "quanta aspirine riesci a ingoiare prima di morire" o "quante suore riesci a picchiare prima di romperti il pugno" etc etc...), quindi per essere efficace il controllo dell'età dovrebbe essere fatto ad ogni login, ma questo presupporrebbe un tracciamento dell'utente da parte del provider SPID (e già mi vedo le cause di divorzio con i log dell'IDP portati in tribunale che attestano che il coniuge X ha usato il servizio di dating online per tradire il coniuge Y).
In conclusione l'obiezione finale è sempre la stessa: si tratta di un problema educativo e non tecnico, cercare soluzioni tecniche a responsabilità educative non serve a nulla e non risolve nulla.
Che la certificazione della maggiore età dell'account la faccia il fratello o l'amico poco importa basta sia associato idSPID all'account e poi in caso di falsa dichiarazione si agirà di conseguenza.
Sul tema privacy dubito che l'accesso a certe informazioni sia ammesso per motivi banali quanto un divorzio e onestamente servizi di dating dovrebbero proprio usarlo visto che garantirebbero la veridicità dell'identità della persona.
Sicuramente è un problema educativo ma, per quanto trovo assurdo doverlo implementare, su Internet una sorta di Parental Control dovrebbe essere presente ovunque proprio per la varietà dei temi in cui un utente rischia di imbattersi.
Sicuramente sai che fin dagli albori non c'è stato sistema di protezione per il quale non si sia trovata una scappatoia (in nome della libertà :-D ).
I limiti sono necessari, ma è IMPOSSIBILE controllare tutta la vita dei propri figli (e anche sbagliato).
I Limiti devono essere educativi prima che tecnologici o imposti da privazioni.
I miei 2 figli non sono uguali e infatti so quale dei due devo controllare un po' di più e quale invece merita un po' di fiducia, ma non si può vivere col fucile in mano perchè il mondo fuori è brutto.
Se il bambino non ha limiti educativi, le cazzate le può fare al cellulare come al pc, come in giro in bici coi suoi amichetti ecc...
Te lo dico per esperienza, perchè quando io ero piccolo o adolescente non ero la persona che sono oggi e ne ho fatte di tutti i colori. Eppure i miei mi hanno tenuto sempre al catena cortissima e ho avuto la metà di quello che avevano i miei amici sotto ogni punto di vista. Per fortuna poi sono migliorato, ma non vorrei mai che i miei figli fossero come me. E non voglio limitare loro la libertà. Voglio che sia fondato tutto sulla fiducia e sul dialogo. Col primo di 16 anni direi che ci sta riuscendo bene e spero di riuscire a fare altrettanto col piccolo.
La ragazzina morta a Palermo è vittima della rete, ma noi non sappiamo com'era caratterialmente e quindi non sappiamo quanto fosse fragile o se avesse dei limiti cognitivi ecc... quindi non mi esprimo in merito.
Ribadisco: se mi miei figli sono abbastanza grandi da venire a casa da soli da scuola, lo sono anche per avere un cellulare. Magari gestito, magari controllato, ma lo hanno. Come lo hanno milioni di ragazzini al mondo. Mi spiace per quella bambina e posso solo immaginare il dolore dei suoi genitori (anzi no, credo che sia inimmaginabile), ma questo non può tradursi nella limitazione della libertà altrui. IMHO.
bè serve libertà con responsabilità quindi...
un'obiettivo non esattamente quantificabile per ogni singola persona...
perchè poi anche chi si sente padrone di un particolare ambito probabilmente sarà una possibile "vittima" non necessariamente in senso fisico...
tra la proibizione e il "lasciare-fare" anche un atteggiamento più o meno cautelativo può sembrare negativo
purtroppo molto si può conoscere solo dopo certi fatti
quelli vanno avanti e non chiedono permesso o limite a nessuno
...
ad essere previdenti qualche minimo dubbio è meglio riservarselo
non si può parlare esattamente insomma
quindi ad essere "probabilisti" che direi essere ipotesi di apertura, uno fa il conto che serve contemporaneamente un limite
MorgaNet
05-02-2021, 07:43
bè serve libertà con responsabilità quindi...
un'obiettivo non esattamente quantificabile per ogni singola persona...
perchè poi anche chi si sente padrone di un particolare ambito probabilmente sarà una possibile "vittima" non necessariamente in senso fisico...
tra la proibizione e il "lasciare-fare" anche un atteggiamento più o meno cautelativo può sembrare negativo
purtroppo molto si può conoscere solo dopo certi fatti
quelli vanno avanti e non chiedono permesso o limite a nessuno
...
ad essere previdenti qualche minimo dubbio è meglio riservarselo
non si può parlare esattamente insomma
quindi ad essere "probabilisti" che direi essere ipotesi di apertura, uno fa il conto che serve contemporaneamente un limite
Vero, ma vai a vedere quanti bambino sono morti per l'online (tutto, non solo tiktok) e quanti ne muoiono per mille altre fatalità, tra le quali bambini caduti nei pozzi o nei cantieri, morti in incidenti stradali mentre erano in biciletta ecc...
Io lo capisco che internet è visto in molti ambiti come il mostro (al pari dei videogiochi), ma non è proprio così. Come c'è l'educazione stradale, ci deve essere l'educazione ad internet e, in senso più ampio, l'educazione alla vita. Le proibizioni a prescindere da tutto il resto le trovo inutili.
fraussantin
05-02-2021, 08:18
Inserire data di nascita :
01 01 1901
:asd:
tallines
05-02-2021, 08:26
Come minimo dovrebbero chiedere copia di un documento o la registrazione tramite spid.
Infatti, basta cosi poco..........quoto :)
canislupus
05-02-2021, 08:38
Vero, ma vai a vedere quanti bambino sono morti per l'online (tutto, non solo tiktok) e quanti ne muoiono per mille altre fatalità, tra le quali bambini caduti nei pozzi o nei cantieri, morti in incidenti stradali mentre erano in biciletta ecc...
Io lo capisco che internet è visto in molti ambiti come il mostro (al pari dei videogiochi), ma non è proprio così. Come c'è l'educazione stradale, ci deve essere l'educazione ad internet e, in senso più ampio, l'educazione alla vita. Le proibizioni a prescindere da tutto il resto le trovo inutili.
Che il fenomeno al momento sia fortunatamente limitato è per ora appurato, ma non bisogna fermarsi a ragionare solo sull'oggi.
Giusto ieri ho letto una news in cui si parlava di uno dei tanti pericoli della rete: CYBERBULLISMO (https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/02/04/giovani-indagine-il-61-vittima-di-bullismo-o-di-cyberbullismo_fed4a238-c6c1-45cc-a191-ba98d825f08e.html).
E' evidente che esisteranno SEMPRE dei modi per aggirare le restrizioni e qualche idiota troverà sempre il modo di infiltrarsi nelle maglie larghe, ma da qui a voler ignorare la questione... direi che sia sbagliato.
Poi continuo a leggere spesso commenti di genitori con figli abbastanza grandi (che magari vivono marginalmente la problematica) o persone che non ne hanno proprio.
Io ho due figli ancora piccoli (materna-prime classi elementari), ma nonostante ciò mi pongo il dubbio in quanto sono consapevole che non potrò MAI essere sempre presente e per quanto si possa passare il tempo ad insegnare certi valori, a volte può capitare di non cogliere piccolissime avvisaglie di problemi.
Ecco perchè un aiuto supplementare sarebbe sempre ben accetto... e parlo di qualcosa che vada ad AGGIUNGERSI a quanto già debba fare un genitore responsabile.
canislupus
05-02-2021, 08:40
Infatti, basta cosi poco..........quoto :)
Sai qual è il mio dubbio?
Più che la paura dell'inefficacia dello SPID, mi sembra che molti non vogliano essere chiaramente identificabili su certi social.
Io non so quanto siano avanti i bambini odierni... ma sentire parlare di vpn e tor mi sembra un po' eccessivo...
Forse sarebbe più facile comprarsi un cellulare aggiuntivo (e nascosto) e usare quello per fare tutto.
Inserire data di nascita :
01 01 1901
:asd:
vedo che ti è facile fornire date (come poi? :D) e numeri...
prova, invece, a quantificare e a definire<- in assoluto (cioè non nel contesto attuale che ti spinge a dire "niente controlli, tutto libero") per il futuro (visto che ora ti senti spirito libero) che non conosci
(magari forse sei un indovino e sai tutto quello che potrà succedere tanto da poterti sentire padrone (ahiaiaiaha) e per questo libero)
-> la libertà di cui vorresti essere promotore-predittivo senza alcuni intoppo: tutto libero cioè:
prova dai
fraussantin
06-02-2021, 06:17
vedo che ti è facile fornire date (come poi? :D) e numeri...
prova, invece, a quantificare e a definire la libertà di cui vorresti essere promotore-predittivo senza alcuni intoppo: tutto libero cioè:
prova dai
La soluzione è semplice ma difficile da applicare , cioè moderare .
Controllare realmente i contenuti e intervenire in tempo sui giochini pericolosi
Bloccando utenze non risolvi niente. Andranno altrove.
Ogni "mo'' nasce un nuovo social, o una piattaforma di comunicazione.
Se non accessibile da app potrebbe esserlo da web.
La data di nascita è solo una paraculata che non serve a niente
PS anche una IA EVOLUTA potrebbe segnalare ai mod contenuti pericolosi. Sarebbe da lavorare in quel senso li
Senza bisogno di aggiungere che i social sanno benissimo che sesso hai , che età e dove vivi anche se non ce lo scrivi.
scusa se ho fatto conclusioni non opportune sulla tua precedente risposta;
la mia considerazione sarebbe valsa per altri... ehm
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