marcof12
22-12-2020, 16:19
Ciao a tutti. Avrei un quesito che mi sta facendo perdere infinito tempo senza giungere ad una conclusione.
Come da titolo, devo decidere se buttare il serverino domestico su l'uno o l'altro os, e scegliere file system e impostazioni pool archiviazione.
Attualmente ho un pc medio recente con su Windows server 2019 Essential, ci gira plex server per tutto ciò che è multimediale, ci sono cartelle e dischi condivisi con utenti Windows di casa, e poco altro.
Ora: ho deciso di aggiornare il tutto con nuovi dischi, una mb itx Asrock j5040 nuova nuova e devo sbrigarmi a concludere la scelta. Devo farla prima perchè non potrò poi rispostare tutti i dati dai dischi attuali ai nuovi più capienti, senza probabilmente riformattare tutto. E non avendo dove ospitare tutto, non sarebbe fattibile a quel punto.
Ho preso 3 dischi 12TB e volevo metterli in pool parity su Windows, con un ssd 500GB sata come cache. Non da ultimo ho letto e riscontrato in un paio di prove in macchina virtuale che in server 2019 la creazione di storage pool spesso da problemi. Tanto che ho letto di chi consiglia di creare il pool sotto WinServer2016 e poi ripassare al 2019.
Ma sono iniziati a sorgermi dei dubbi e più cerco di venirne a capo, più me ne sorgono per altri aspetti. In particolare circa questo uso dei dischi in direct storage pool, sia sul file system (preferirei usare Refs invece di Ntfs se non altro perchè non c'è necessità di checkdisk), per finire proprio a tutto l'os.
Vado per punti...
1) Storage pool in single parity (3hdd+1ssd cache): se lo impplemento spreco 1hdd come capacità ma ho tolleranza al guasto di 1hdd senza perdere dati. Ma il pool è sempre in funzione h24 senza mai mandare un hdd o l'altro in standbye? Perchè onestamente in ambito domestico l'idea di poter mandare in standbye 2-3 hdd quando non usati attivamente, è interessante e può incidere abbastanza sui consumi. Contando che la mb\cpu\vga con l'ali attuale, in idle sta circa sui 5-6watt e in pieno carico arriva a 15-20watt. Il consumo di 2 o 3 dischi sarebbe maggiore del sistema in se.
2) se passassi a Ubuntu server (con gui leggera per comodità ed ogni evenienza) rispetto a Win Server, dovrei fare un pool in zfs di 3hdd+ssd che indealmente e funzionalmente sarebbe identico allo storage pool di Windows? La ram non dovrebbe essere un problema avendo 32GB installati (non Ecc però :rolleyes: ).
3)tecnicamente per quel che mi serve potrei restare su Windows come uso e condivisione dischi\cartelle con i pc di casa, ma: ci sono un paio di cose che mi funzionerebbero meglio sotto linux che sotto windows. La prima sarebbe la transcodifica hardware con funzione hdr tone mapping sfruttando la uhd605 Intel integrata nella piccola cpu. Sotto Windows pare non sia pienamente supportata e l'uso della cpu diventa folle in quei casi, con consumi attualmente privi di senso visto le funzioni modeste affidate al serverino. L'altra sarebbe l'uso di uno o due programmi per gestire le ip cam di video sorveglianza che mi pare funzionino solo su linux e non su Windows.
4) la sicurezza intrinseca è una chimera, ma...?
5) qualsiasi suggerimento è ben accetto, contando che ho buttato un occhio pure su Unraid e TrueNas core, con Unraid che permetterebbe lo standbye dei dischi quando non attivamente utilizzati da richieste del sistema.
EDIT: altra domanda 6) Su una scheda madre con cpu Intel J5040, 4 core secchi 2.0GHz (e fino a 3.2 in boost) sarebbe fattibile metterci Proxmox VE o Esxi ed allocare 2 core 4GB ram per una vm Windows Server + 2 core e altrettanta ram per Ubuntu server con plex? Ci sarebbe un problema dato dal basso numero di core della macchina fisica e del non lasciarne nessuno per l'os di virtualizzazione o le risorse se le gestisce in modo automatico in base ai carichi delle macchine virtuali?
Come da titolo, devo decidere se buttare il serverino domestico su l'uno o l'altro os, e scegliere file system e impostazioni pool archiviazione.
Attualmente ho un pc medio recente con su Windows server 2019 Essential, ci gira plex server per tutto ciò che è multimediale, ci sono cartelle e dischi condivisi con utenti Windows di casa, e poco altro.
Ora: ho deciso di aggiornare il tutto con nuovi dischi, una mb itx Asrock j5040 nuova nuova e devo sbrigarmi a concludere la scelta. Devo farla prima perchè non potrò poi rispostare tutti i dati dai dischi attuali ai nuovi più capienti, senza probabilmente riformattare tutto. E non avendo dove ospitare tutto, non sarebbe fattibile a quel punto.
Ho preso 3 dischi 12TB e volevo metterli in pool parity su Windows, con un ssd 500GB sata come cache. Non da ultimo ho letto e riscontrato in un paio di prove in macchina virtuale che in server 2019 la creazione di storage pool spesso da problemi. Tanto che ho letto di chi consiglia di creare il pool sotto WinServer2016 e poi ripassare al 2019.
Ma sono iniziati a sorgermi dei dubbi e più cerco di venirne a capo, più me ne sorgono per altri aspetti. In particolare circa questo uso dei dischi in direct storage pool, sia sul file system (preferirei usare Refs invece di Ntfs se non altro perchè non c'è necessità di checkdisk), per finire proprio a tutto l'os.
Vado per punti...
1) Storage pool in single parity (3hdd+1ssd cache): se lo impplemento spreco 1hdd come capacità ma ho tolleranza al guasto di 1hdd senza perdere dati. Ma il pool è sempre in funzione h24 senza mai mandare un hdd o l'altro in standbye? Perchè onestamente in ambito domestico l'idea di poter mandare in standbye 2-3 hdd quando non usati attivamente, è interessante e può incidere abbastanza sui consumi. Contando che la mb\cpu\vga con l'ali attuale, in idle sta circa sui 5-6watt e in pieno carico arriva a 15-20watt. Il consumo di 2 o 3 dischi sarebbe maggiore del sistema in se.
2) se passassi a Ubuntu server (con gui leggera per comodità ed ogni evenienza) rispetto a Win Server, dovrei fare un pool in zfs di 3hdd+ssd che indealmente e funzionalmente sarebbe identico allo storage pool di Windows? La ram non dovrebbe essere un problema avendo 32GB installati (non Ecc però :rolleyes: ).
3)tecnicamente per quel che mi serve potrei restare su Windows come uso e condivisione dischi\cartelle con i pc di casa, ma: ci sono un paio di cose che mi funzionerebbero meglio sotto linux che sotto windows. La prima sarebbe la transcodifica hardware con funzione hdr tone mapping sfruttando la uhd605 Intel integrata nella piccola cpu. Sotto Windows pare non sia pienamente supportata e l'uso della cpu diventa folle in quei casi, con consumi attualmente privi di senso visto le funzioni modeste affidate al serverino. L'altra sarebbe l'uso di uno o due programmi per gestire le ip cam di video sorveglianza che mi pare funzionino solo su linux e non su Windows.
4) la sicurezza intrinseca è una chimera, ma...?
5) qualsiasi suggerimento è ben accetto, contando che ho buttato un occhio pure su Unraid e TrueNas core, con Unraid che permetterebbe lo standbye dei dischi quando non attivamente utilizzati da richieste del sistema.
EDIT: altra domanda 6) Su una scheda madre con cpu Intel J5040, 4 core secchi 2.0GHz (e fino a 3.2 in boost) sarebbe fattibile metterci Proxmox VE o Esxi ed allocare 2 core 4GB ram per una vm Windows Server + 2 core e altrettanta ram per Ubuntu server con plex? Ci sarebbe un problema dato dal basso numero di core della macchina fisica e del non lasciarne nessuno per l'os di virtualizzazione o le risorse se le gestisce in modo automatico in base ai carichi delle macchine virtuali?