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View Full Version : Recensione Acer Chromebook 514, si può vivere senza Windows? Dipende


Redazione di Hardware Upg
11-12-2020, 15:02
Link all'Articolo: https://www.hwupgrade.it/articoli/portatili/5897/recensione-acer-chromebook-514-si-puo-vivere-senza-windows-dipende_index.html

Abbiamo provato l'Acer Chromebook 514, un portatile con sistema operativo Chrome OS a meno di 500 euro. Si tratta di un sistema valido per chi non ha specifiche esigenze: dagli studenti che devono seguire la didattica a distanza a chi vuole semplicemente navigare online, ma anche chi fa smart working e lavora perlopiù con gli strumenti del web. Sicurezza, velocità e autonomia, ecco cosa offre il prodotto di Acer basato su sistema operativo Google.

Click sul link per visualizzare l'articolo.

Opteranium
11-12-2020, 15:06
la domanda non è se si possa vivere senza windows (risposta: si, basta usare linux) ma se si voglia vivere con gli occhi e orecchie di google attaccati ai genitali

io78bis
11-12-2020, 15:32
la domanda non è se si possa vivere senza windows (risposta: si, basta usare linux) ma se si voglia vivere con gli occhi e orecchie di google attaccati ai genitali

Ma esattamente cos è che avete la necessità di nascondere?

Ammettiamo anche che Google ascolti quello che dico o sappia quello che guardo finché è legale. Per assurdo anche se sa che sto guardando un porno che mi frega?

Opteranium
11-12-2020, 15:41
nulla da nascondere. Banalmente, evitare che un soggetto terzo si faccia tutti - e sottolineo tutti - i fatti tuoi, con gli annessi della profilazione, marketing e compagnia.
C'è una sottile ma essenziale differenza

nickfede
11-12-2020, 16:13
Ma esattamente cos è che avete la necessità di nascondere?

Ammettiamo anche che Google ascolti quello che dico o sappia quello che guardo finché è legale. Per assurdo anche se sa che sto guardando un porno che mi frega?


https://falkvinge.net/2012/07/19/smentire-il-pericoloso-luogo-comune-se-non-hai-niente-da-nascondere-non-hai-nulla-da-temere/

megamitch
11-12-2020, 16:59
nulla da nascondere. Banalmente, evitare che un soggetto terzo si faccia tutti - e sottolineo tutti - i fatti tuoi, con gli annessi della profilazione, marketing e compagnia.
C'è una sottile ma essenziale differenza

difficile oggi giorno usare un computer connesso in rete senza che i BIG lo sappiano.

A meno di non usare nessuno dei servizi più diffusi e non usare uno smartphone.

FoxMolte
11-12-2020, 17:53
Chromebook preso a settembre per la scuola elementare di mio figlio. Durata batteria ottima, facile da usare, solido. Configurata anche una stampante in due mosse. Onestissimo.
Stesso periodo preso portatile win10 hp con cpu AMD. Tutto bene? sì a parte un conflitto tra la app di MS Teams e la apu AMD che blocca il PC (cosa nota da mesi al mondo e non risolta).
Ci fosse Office full su Chromebook, bye bye Windows. Ma credo di aver pensato questa cosa almeno 20 anni fa quando installavo le prime dietro Linux da CD di "PC professionale".

songohan
11-12-2020, 18:18
https://falkvinge.net/2012/07/19/smentire-il-pericoloso-luogo-comune-se-non-hai-niente-da-nascondere-non-hai-nulla-da-temere/

Grazie per il link, molto interessante.

bonzoxxx
11-12-2020, 21:10
I grafici dell'autonomia sono inguardabili, Manolo per favore proponi una soluzione diversa non si leggono, davvero è un peccato.

Opteranium
11-12-2020, 21:42
difficile oggi giorno usare un computer connesso in rete senza che i BIG lo sappiano.

A meno di non usare nessuno dei servizi più diffusi e non usare uno smartphone.
Esistono le custom rom.. esiste linux.. esiste roba tipo telegram.. esiste protonmail.. nulla di trascendentale o astruso.
Così come esiste la possibilità di non iscriversi ai social, mica l'ha ordinato il medico.
L'obiettivo non è nascondersi, ma evitare un'invasione eccessiva nella propria vita da parte di società che hanno come fondamento la raccolta, analisi e rivendita dei dati.
Cmq sono OT, concludo qui

das
12-12-2020, 07:50
Oramai, dopo lunghissima attesa, i sistemi basati su Linux funzionano egregiamente per tutto.
Con Wine funzionano la grandissima parte dei programmi per Windows.
In primis Office 2007.
L'unica accortezza é non usare KDE che con wine ha dei problemi nella gestione delle finestre.
Con Xubuntu é perfetto.

Ovviamente la prima cosa é disinstallare libreoffice.

Io posso dire che é dal 95/96, con una delle primissime versioni SUSE che cerco di levarmi di torno windows. Tutti gli anni provavo qualche nuova distro e tornavo indietro insoddisfatto.

Adesso ci siamo. Xubuntu 20.04 va benissimo. Chiaro, devo ancora tenere una macchina virtuale con Win7 per le emergenze (I pochi programmi che non girano con Wine), ma la uso di rado.

jepessen
12-12-2020, 11:08
La domanda vera e': posso vivere senza applicazioni e campare di web application? Per diverse persone la risposta e' si, sia per quelli che il computer lo utilizzano solo per facebook, sia per diverse realta' professionali. Ho visitato almeno due grossi centri medici in cui tutti avevano chromebook perche' tutta l'infrastruttura si basava su web application per gli esami, e su office 365 per la stesura di documenti. In questo caso ha perfettamente senso.

Per moltissime altre persone non ha senso. Se sono un ragazzo voglio giocare, se lavoro probabilmente mi serve potenza computazionale (progettazione, compilazione, programmi ad-hoc etc). Quindi il chromebook ha senso ma deve essere una scelta ponderata da cosa utilizzi quando stai al computer, non dalla moda del momento (che poi tutta sta moda di utilizzare chromebook non la vedo).

Che poi e' un discorso generale. Ricordo ancora nel centro di ricerca dove lavoravo prima spendere un botto di soldi per un finanziamento di un progetto per comprare Mac nuovi e fiammanti, per poi vedere che li usavano ESCLUSIVAMENTE con parallel desktop perche' avevano solo applicazioni windows...

jepessen
12-12-2020, 11:09
Oramai, dopo lunghissima attesa, i sistemi basati su Linux funzionano egregiamente per tutto.
Con Wine funzionano la grandissima parte dei programmi per Windows.
In primis Office 2007.
L'unica accortezza é non usare KDE che con wine ha dei problemi nella gestione delle finestre.
Con Xubuntu é perfetto.

Ovviamente la prima cosa é disinstallare libreoffice.

Io posso dire che é dal 95/96, con una delle primissime versioni SUSE che cerco di levarmi di torno windows. Tutti gli anni provavo qualche nuova distro e tornavo indietro insoddisfatto.

Adesso ci siamo. Xubuntu 20.04 va benissimo. Chiaro, devo ancora tenere una macchina virtuale con Win7 per le emergenze (I pochi programmi che non girano con Wine), ma la uso di rado.

Quindi non ti serve linux, ti serve windows, solo che vuoi per forza utilizzare linux.. Secondo me e' una forzatura bella e buona. Se ti servono dei programmi per un sistema operativo specifico, usa quello e basta... Che poi dire che ci siamo perche' si riesce ad utilizzare un'applicazione uscita piu' di 13 anni fa...

pabloski
12-12-2020, 11:40
Quindi non ti serve linux, ti serve windows, solo che vuoi per forza utilizzare linux.. Secondo me e' una forzatura bella e buona. Se ti servono dei programmi per un sistema operativo specifico, usa quello e basta... Che poi dire che ci siamo perche' si riesce ad utilizzare un'applicazione uscita piu' di 13 anni fa...

Beh no, sarebbe come dire "usa il Bobcat per tutto" perchè una volta ti è servito un Bobcat per rimuovere dei materiali edili.

Ci possono essere ragioni per usare Linux ( magari perchè non ci piace la "telemetria" ).

Non è un ragionamento tutto o niente. Io pure uso Windows in virtual machine e con GPU passthrough per testare il funzionamento di alcuni programmi che implemento rigorosamente su Linux. E non vedo perchè mi dovrei privare di questa possibilità, dato che significa poter confinare Windows in una vm sigillata ( non si sa mai coi software closed source ) e usarlo solo quando è strettamente necessario. Continuando ad usare Linux per tutto il resto, per convenienza e/o altre ragioni.

Del resto, il mio Linux-stile di vita, non mi ha impedito di scartarlo senza pietà ( a favore di OpenBSD ) nell'implementazione di un videocitofono smart. Se mi serve più sicurezza, vado laddove c'è una soluzione dimostrabilmente più sicura. E non è Linux.

Mi lascia perplesso la parte riguardante Office, dato che esistono almeno 2 soluzioni concorrenti, disponibili per Linux e perfettamente compatibili con Office. Oltre ad Office 365 che è utilizzabile con un banale browser. E Google Docs, che non implementerà tutte le fancy features di Office, ma tanto chi le usa davvero?

das
12-12-2020, 12:02
Infatti non uso Windows 10 soprattutto per via della telemetria e per via dell'account semi obbligatorio.
Per la stessa ragione detesto le web app. Voglio il più possibile evitare di essere profilato.

Del tutto é impossibile, ma almeno ci provo ad massimo.

Wikkle
12-12-2020, 12:33
Ma esattamente cos è che avete la necessità di nascondere?


Pensavo proprio qualche giorno fà al fatto che c'era ancora tmepo per il post più STUPIDO dell'anno....

e pummm ...

eccolo qui!! :oink: :oink:

Mechano
12-12-2020, 21:42
Ho iniziato ad usare i Chromebook con entusiasmo.

Ma io credo che il miglior Chromebook che si possa avere sia il convertibile (o il 2 in 1) con CPU ARM.

Veniamo subito al perché di queste affermazioni...

Da qualche anno ChromeOS e i Chromebook hanno accesso al Play Store e si possono installare le applicazioni Android.

Questo ha comportato accesso a qualche milione di app e giochi, ma sono sopraggiunti alcuni problemi.

Il primo è il touch screen, le app Android sono per lo più pensate per quello, non tutte si possono usare con mouse e tastiera.
Il convertibile all'occorrenza diventa un tablettone, e quindi è perfetto anche per la app Android.

Il secondo problema è la CPU intel.
Grazie a ChromeOS mi sono reso conto dei limiti energetici di questa architettura e CPU.
Ed ho visto i limiti nel momento in cui lo confronti con un altro Chromebook con ARM.

Il terzo problema è legato al Play Store + CPU Intel. Non tutti i produttori di App inseriscono i binari Intel, e questo obbliga la CPU ad usare una sorta di emulazione, il che fa crollare le prestazioni, ma soprattutto l'autonomia. Ho visto Chromebook dichiarati per 12,5 ore, crollare a circa 4 ore durante l'uso di app Android.

E per testare ciò che ho scritto basterebbe mettere a confronto sempre due Chromebook Acer, lo Spin 311-3H con CPU MT8183 e il CP311-2H con Celeron N4120. Stesso display 11,6" e stessa batteria.

Installate su entrambi un gioco piuttosto famoso come 8 Ball Pool, e notate le differenze. Su Intel è lento con moltissimi lag e scatti, su ARM è assolutamente performante.
Ma confrontate la batteria, il Chromebook con Intel crolla a 4 ore di gioco, mentre quello ARM fa non meno di 10 ore.

Lo Spin 311 con MT8183 da cui vi sto scrivendo oggi ha già fatto 3 ore di gioco, 3 ore di navigazione ed ha ancora 76% di batteria e indicate 11:36 di autonomia.
Erano semplicemente impensabili fino a poco tempo fa questo genere di autonomie.

E l'anno prossimo sarà ancora meglio, dato che la stessa Acer ha annunciato prodotti come il Chromebook Spin 513 con CPU Snapdragon 7c e autonomia di 14 ore.
Si vocifera di altri notebook ARM (probabilmente Samsung) con autonomie fino a 28 ore dato che questo produttore ha già un modello con Snapdragon 8cx da 20 ore di autonomia.

L'anno prossimo sarà l'anno di ARM e ChromeOS, ma anche di Windows su ARM e il porting non è stata una cosa fatta per sfizio o esperimento, o per mettere Windows sul loro Surface ARM.

Se ChromeOS crescerà come in questi ultimi tempi, si potrebbe vedere un crollo di Windows nel mondo dei notebook. A rendere possibile ciò potrebbe essere l'accesso alle app Android, che dovrebbero diventare più versatili anche per l'uso di mouse e tastiera. E anche ChromeOS è veramente un ottimo sistema, snello, veloce, abbastanza pulito e simile ad un Android.
Presenza di virus e malware molto limitata.

Entro un quinquennio si potrebbe vedere il declino dell'architettura x86. Ha avuto un successo immeritato negli ultimi 30 anni spinto solo dal software e da Windows.

cdimauro
12-12-2020, 22:28
Balle. x86/x64 ha fatto fuori tanti RISC, anche blasonati, a livello prestazionale.

Mechano
12-12-2020, 22:50
Balle. x86/x64 ha fatto fuori tanti RISC, anche blasonati, a livello prestazionale.

x86 è RISC con sopra un ISA, un traduttore x86.

Rimane in vita solo a causa di Windows.

Se Windows passa ad ARM, anche x86 morirà.

ARM è un'architettura aperta di cui si compra la licenza e poi ognuno ottimizza e produce in autonomia.

Questo consente pluralismo e concorrenza.

x86 ha limiti dal punto di vista dell'efficienza energetica.

Si AMD ha mostrato ulteriore aumento di potenza, ma ricordiamo che su desktop i dati di TDP sono altamente ottimistici. Un Ryzen 7-3700X è solo sulla carta 65watt. Anandatech ha visto consumi anche di 88watt.

Apple ha mostrato cosa si può fare con ARM per potenza e consumi.

Per cui su notebook se non ti serve number crunching non serve tanta potenza.

cdimauro
13-12-2020, 06:27
x86 è RISC con sopra un ISA, un traduttore x86.
Opinabile. I RISC non hanno microcodice (mi correggo: non dovrebbero averlo, ma tanti lo usano lo stesso... di nascosto. Sia mai che si venga a sapere), mentre il backend dei processori x86/x64 sì.

Poi che un backend impieghi un'architettura RISC non vuol dire proprio niente: è esclusivamente un dettaglio implementativo.
Ci sono persino alcune implementazioni di processori RISC che al loro interno hanno un backend che fa uso di un RISC ancora più ridotto. Giusto per fare un esempio.

Ciò che conta è e rimane l'ISA. E quella o è CISC o è RISC. Non si scappa.

Anzi, la maggior parte dei RISC sono di fatto dei CISC: credo che, al momento, non ci sia nessuna ISA RISC che rispecchi i pilastri di questa macro-famiglia. Per maggiori riferimenti: DESIGN AND IMPLEMENTATION OF RISC I (https://www2.eecs.berkeley.edu/Pubs/TechRpts/1982/CSD-82-106.pdf)
Rimane in vita solo a causa di Windows.

Se Windows passa ad ARM, anche x86 morirà.
Ma anche no: x86/x64 non si usa soltanto su Windows. Ha quasi tutto il settore server, che per lo più gira su Linux. Tanto per fare un esempio.
ARM è un'architettura aperta di cui si compra la licenza e poi ognuno ottimizza e produce in autonomia.

Questo consente pluralismo e concorrenza.
Ma anche no: ARM è un'architettura chiusa e sotto il rigido controllo di ARM. Nessuno può sviluppare processori ARM senza pagare una licenza alla casa madre.
x86 ha limiti dal punto di vista dell'efficienza energetica.

Si AMD ha mostrato ulteriore aumento di potenza, ma ricordiamo che su desktop i dati di TDP sono altamente ottimistici. Un Ryzen 7-3700X è solo sulla carta 65watt. Anandatech ha visto consumi anche di 88watt.
Il legacy x86/x64 non incide molto anche sui consumi.

Ecco un altro studio in merito: The final ISA showdown: Is ARM, x86, or MIPS intrinsically more power efficient? (http://www.extremetech.com/extreme/188396-the-final-isa-showdown-is-arm-x86-or-mips-intrinsically-more-power-efficient)
Apple ha mostrato cosa si può fare con ARM per potenza e consumi.
Apple ha un SoC tagliato su misura che non ha nemmeno un controller per la memoria (i chip sono montati direttamente sul package), per cui i confronti micro-architetturali lasciano il tempo che trovano senza un SoC castrato allo stesso modo.
Per cui su notebook se non ti serve number crunching non serve tanta potenza.
Senz'altro.

Vash_85
13-12-2020, 12:05
Ma esattamente cos è che avete la necessità di nascondere?

Ammettiamo anche che Google ascolti quello che dico o sappia quello che guardo finché è legale. Per assurdo anche se sa che sto guardando un porno che mi frega?

Sai quale è la verità?
Che se si vogliono fare i cax miei tracciarmi e compagnia cantante, mi devono pagare soldi, bei soldi, altrimenti vadano affa...!:sofico:

Mechano
13-12-2020, 13:00
Sai quale è la verità?
Che se si vogliono fare i cax miei tracciarmi e compagnia cantante, mi devono pagare soldi, bei soldi, altrimenti vadano affa...!:sofico:

Per l'appunto in cambio di dettagli della tua vita ti stanno dando molti servizi gratuiti...

Vash_85
13-12-2020, 13:16
Per l'appunto in cambio di dettagli della tua vita ti stanno dando molti servizi gratuiti...

Chi mi sta dando i servizi gratuiti?

LucaZar
13-12-2020, 19:18
Mi piacciono i vostri discorsi intellettuali da Ubuntu, Suse, RedHat, Chrome OS, (per fortuna nessuno ha tirato fuori FreeBSD). Windows 10, in combinata con Office 365/2019 è infinitamente più efficace e orientato alla produttività di tutti i bei programmi open source che saranno anche gratuiti ma che gli stanno dietro in modo imbarazzante (quelli di Google in primis). E non parlo di videogame, visto che si tratta di dispositivi per l'uso quotidiano.

bonzoxxx
13-12-2020, 20:46
Mi piacciono i vostri discorsi intellettuali da Ubuntu, Suse, RedHat, Chrome OS, (per fortuna nessuno ha tirato fuori FreeBSD). Windows 10, in combinata con Office 365/2019 è infinitamente più efficace e orientato alla produttività di tutti i bei programmi open source che saranno anche gratuiti ma che gli stanno dietro in modo imbarazzante (quelli di Google in primis). E non parlo di videogame, visto che si tratta di dispositivi per l'uso quotidiano.

Si, poi lo lasci a fare il backup di una pendrive usb e si riavvia per gli aggiornamenti senza essere bloccato, mi è successo almeno 3 volte.

Non è perfetto win10, è migliorato molto nel tempo e lo uso come OS principale ma anche linux è migliorato tanto al punto che un utente normale potrebbe tranquillamente fare quelle 4 cose che fa con un pc con linux.

das
14-12-2020, 08:37
Produttività? Lo uso a lavoro, ogni volta che decide di aggiornarsi é una perdita di tempo colossale.

Office al momento é insostituibile, ma sotto Wine gira Office 2007 in modo perfetto.

andy45
14-12-2020, 11:46
Produttività? Lo uso a lavoro, ogni volta che decide di aggiornarsi é una perdita di tempo colossale.

Su tutti i dispositivi gli aggiornamenti fanno perdere tempo, anche su linux, che tra l'altro si aggiorna anche più di frequente, quindi a livello di produttività siamo li...che poi se uno lo configura bene windows 10 negli orari di lavoro non dovrebbe riavviarsi per fare gli aggiornamenti.
Che poi xubuntu lo uso ormai da anni, è un buon os, ma nelle ultime versioni si è appesantito parecchio, e cmq si sta portando dietro problemi da svariate versioni, vedi quello delle icone duplicate nel system tray o la richiesta doppia della password dopo il blocco dello schermo.

Office al momento é insostituibile, ma sotto Wine gira Office 2007 in modo perfetto.

Parliamo sempre di una release di più di 10 anni fa ormai, a meno di documenti molto semplici quando si vanno ad aprire file fatti con le nuove versioni si rischia sempre di trovarsi qualche sorpresa.

randorama
14-12-2020, 12:00
Parliamo sempre di una release di più di 10 anni fa ormai, a meno di documenti molto semplici quando si vanno ad aprire file fatti con le nuove versioni si rischia sempre di trovarsi qualche sorpresa.

ahimè confermo; anche il contrario.
ho scritto dei programmi VBA su excel 2007 che non vanno sulla versione 2013.

megamitch
14-12-2020, 12:44
Scusate ma su Windows 10 la cosa degli aggiornamenti non la capisco.

A me chiede di aggiornare al limite a fine giornata quando lo spengo, dov'è la perdita di tempo ?

A fine sessione di lavoro spengo, lui si aggiorna e il giorno dopo riparto da capo.

Boh?

Per quanto riguarda chromebook, ne ho uno da un paio di anni, pagato una scemata e lo uso quotidianamente a casa per navigare su internet e multimedia. Praticamente la sera se a cena voglio guardare in streaming qualcosa la vedo tramite il chromebook (non ho televisore in cucina dove sono solito cenare). Funziona perfettamente per questo tipo di utilizzo ed è costato meno di 250 euro con monitor fullHD IPS e batteria che dura molte ore. Quelli di adesso saranno ancora meglio.

das
14-12-2020, 16:03
Scusate ma su Windows 10 la cosa degli aggiornamenti non la capisco.

A me chiede di aggiornare al limite a fine giornata quando lo spengo, dov'è la perdita di tempo ?

A fine sessione di lavoro spengo, lui si aggiorna e il giorno dopo riparto da capo.

Boh?



Caso 1:
Il computer si spegne, ma quando si riaccende vuole completare l'aggiornamento iniziato prima di spegnersi. E butti via 10/20/30 minuti.

Caso 2:
Hai un computer che non usi spesso. Quando magari passa un mese e hai bisogno di guardare tapidamente una cosa su quel computer, non lo puoi fare perchè scatta l'aggiornamento forzato e non sente storie.



Su tutti i dispositivi gli aggiornamenti fanno perdere tempo, anche su linux, che tra l'altro si aggiorna anche più di frequente
Su Xubuntu il problema non sussiste perchè l'aggiornamento lo fa quando vuoi tu.

Pino90
14-12-2020, 16:09
Ma esattamente cos è che avete la necessità di nascondere?

Ammettiamo anche che Google ascolti quello che dico o sappia quello che guardo finché è legale. Per assurdo anche se sa che sto guardando un porno che mi frega?

Quindi tu in bagno commetti attivitá illegali, per questo chiudi la porta no?

Sono sicuro che non fai niente di male, eppure la porta rimane chiusa lo stesso.... che strano

pabloski
14-12-2020, 17:25
A fine sessione di lavoro spengo, lui si aggiorna e il giorno dopo riparto da capo.


Riesci ad aggionare il pc quand'è spento? :D

Spero di no, altrimenti vuol dire che hai fatto una scoperta sensazionale.

Scherzi a parte, il problema nasce quando quell'aggiornamento impiega 40 minuti!!!

bonzoxxx
14-12-2020, 17:27
Mettiamoci pure che win10 su disco meccanico è un chiodo e gli aggiornamenti con disco meccanico impiegano un'eternità..

Un chromebook per la DAD secondo me è ottimo cosi come lo è per un utilizzo leggero in mobilità se tutto quello che serve è un browser, se ne trovo uno ad un prezzaccio lo prendo che sono proprio curioso, il supporto software poi è garantito, su alcuni, 8 anni.

megamitch
14-12-2020, 18:06
Riesci ad aggionare il pc quand'è spento? :D

Spero di no, altrimenti vuol dire che hai fatto una scoperta sensazionale.

Scherzi a parte, il problema nasce quando quell'aggiornamento impiega 40 minuti!!!

in caso di update durante lo spegnimento vene eseguita parte della installazione, che si completa al successivo riavvio. Mai ci ho impiegato 40 minuti.

pabloski
14-12-2020, 18:22
in caso di update durante lo spegnimento vene eseguita parte della installazione, che si completa al successivo riavvio. Mai ci ho impiegato 40 minuti.

40 no, ma a me sono capitati casi di un 10-15 minuti buoni, a cui aggiungerne altrettanti al successivo riavvio

e guai a farsi attirare dalla scritta che dice che si può passare alla nuova versione

è oggettivamente scocciante quando vai per spegnere e lui comincia a lavorare sugli aggiornamenti

andy45
15-12-2020, 10:22
Caso 1:
Il computer si spegne, ma quando si riaccende vuole completare l'aggiornamento iniziato prima di spegnersi. E butti via 10/20/30 minuti.

Visto che parli di computer da lavoro a livello aziendale questa cosa non può capitare, in quanto gli aggiornamenti vengono gestiti dal reparto IT o comunque da una azienda incaricata...in genere viene usato windows server update service...il dipendente non ha minimamente la possibilità di aggiornare il pc e quando lo accende è già pronto per lavorare senza rotture di scatole.
Se poi ti riferisci a un pc acquistato da un privato e usato per lavorare basta semplicemente impostare l'orario di utilizzo e windows non ti rompe le scatole mentre lavori...se poi non fai niente e dici che windows si aggiorna mentre lavori è un altro conto, ma i modi per evitare questa cosa ci sono.

Caso 2:
Hai un computer che non usi spesso. Quando magari passa un mese e hai bisogno di guardare tapidamente una cosa su quel computer, non lo puoi fare perchè scatta l'aggiornamento forzato e non sente storie.

L'aggiornamento parte, ma finchè lo scarica e lo installa di cose rapidamente ne vedi 100...e cmq ne sei consapevole...poi parli di pc da lavoro e per la produttività, quindi questa ipotesi è completamente da scartare, è poco credibile anche per un pc domestico usato per lavorare, ancora meno per un pc usato solo in casa o peggio per giocare.

Su Xubuntu il problema non sussiste perchè l'aggiornamento lo fa quando vuoi tu.

Se parli di perdita di tempo e di produttività che lo fai quando vuoi tu o lo fai a fine giornata quando spegni il pc cosa cambia? Windows si aggiorna una o due volte al mese, ogni sei mesi più o meno c'è un avanzamento di versione, ubuntu teoricamente può aggiornarsi anche tutti i giorni, una volta a settimana ti propone anche gli aggiornamenti meno importanti, se usi anche le versioni intermedie ogni 6 mesi ti proporrà la nuova versione di ubuntu, se usi solo le lts immagino alcune applicazioni avrai necessità di tenerle aggiornate, quindi flatpack, appimage, pacchetti snap, ppa di terze parti...con tutti i pro e contro di queste soluzioni...il che implica una gestione più capillare del computer, quindi una maggiore manutenzione oltre che competenza...usando sia windows che xubuntu ti posso tranquillamente dire che il tempo perso per la manutenzione del pc è esattamente lo stesso, xubuntu è dilazionato nel tempo, quindi può sembrare inferiore, windows viene concentrato in uno o due giorni, ma siamo lì.

Che poi la tua soluzione lavorativa, xubuntu + office 2007 con wine va bene per un uso blando o personale (che poi in questo caso tanto vale usare openoffice/libreoffice), ma per un uso professionale, con scambi di file tra più persone è preferibile stare tutti sulla stessa piattaforma...e anche in questi casi si può incorrere in problemi...senza contare tutti gli aggiornamenti di office 2007 da farsi a mano ogni volta che si reinstalla tutto per un motivo o per un altro...un incubo.

pabloski
15-12-2020, 11:19
ubuntu teoricamente può aggiornarsi anche tutti i giorni


Impiegando però una manciata di minuti per completare il tutto e nel 99% dei casi non t'impone di riavviare la macchina.

Proprio 5 minuti fa mi si è aggiornato il sistema e non ho certo riavviato o fatto altro. E quando spegnerò/riavvierò non uscirà quella schermata con la percentuale e il pc resterà lì 10-15 minuti a macinare. E il riavvio non ricomincerà a macinare per "completare gli aggiornamenti".

Se parliamo di usabilità, queste cose contano. Che poi le si possa tollerare ok.


immagino alcune applicazioni avrai necessità di tenerle aggiornate, quindi flatpack, appimage, pacchetti snap, ppa di terze parti...


Non ti seguo. Se c'è una cosa che Ubuntu e derivate hanno sempre gestito bene, quello è il software ( installazione/disinstallazione, update, ecc...).

Perchè dovresti usare Snap insieme a Flatpake Appimage e su Ubuntu poi!?! Ubuntu ha snap, perfettamente integrato nel sistema e nel sistema di packaging deb. E gli aggiornamenti vengono gestiti automaticamente su entrambi i canali.

E ovviamente deb va a morire e sarà totalmente sostituito da snap.

Non è forse più complesso Windows, dove ogni software gestisce il proprio ciclo di vita autonomamente?


Che poi la tua soluzione lavorativa, xubuntu + office 2007 con wine va bene per un uso blando o personale (che poi in questo caso tanto vale usare openoffice/libreoffice), ma per un uso professionale, con scambi di file tra più persone è preferibile stare tutti sulla stessa piattaforma...e anche in questi casi si può incorrere in problemi...senza contare tutti gli aggiornamenti di office 2007 da farsi a mano ogni volta che si reinstalla tutto per un motivo o per un altro...un incubo.

Office già da problemi di suo, tra le varie versioni. E comunque, tra Office 365, i vari Kingsoft, Google Docs, ecc... davvero serve necessariamente MS Office?

Che poi si parla di uso blando...ma normalmente che ci fate con questo Office? Ci calcolate gli integrali col foglio di calcolo? Usate Python, che è uno strumento molto più adatto.

andy45
15-12-2020, 12:09
Impiegando però una manciata di minuti per completare il tutto e nel 99% dei casi non t'impone di riavviare la macchina.

Proprio 5 minuti fa mi si è aggiornato il sistema e non ho certo riavviato o fatto altro. E quando spegnerò/riavvierò non uscirà quella schermata con la percentuale e il pc resterà lì 10-15 minuti a macinare. E il riavvio non ricomincerà a macinare per "completare gli aggiornamenti".

Se parliamo di usabilità, queste cose contano. Che poi le si possa tollerare ok.

Si parla di tempo perso con gli aggiornamenti, perdere 5 minuti per 10 giorni al mese, facciamo conto è stato un mese ricco di aggiornamenti, aggiungendoci magari un riavvio perché si è aggiornato il kernel, o perdere mezz'ora un paio di sere con annesso riavvio del computer che differenza fa? Il tempo più o meno è quello, è solo diviso diversamente.

Non ti seguo. Se c'è una cosa che Ubuntu e derivate hanno sempre gestito bene, quello è il software ( installazione/disinstallazione, update, ecc...).

Perchè dovresti usare Snap insieme a Flatpake Appimage e su Ubuntu poi!?! Ubuntu ha snap, perfettamente integrato nel sistema e nel sistema di packaging deb. E gli aggiornamenti vengono gestiti automaticamente su entrambi i canali.

No vabbè il mio era un semplice elenco delle varie possibilità di come mantenere aggiornati dei software, gli utenti linux sono come le scale di Hogwarts...gli piace cambiare :).

E ovviamente deb va a morire e sarà totalmente sostituito da snap.

Dici?! Io sinceramente almeno leggendo in rete vedo molto astio verso snap.

Non è forse più complesso Windows, dove ogni software gestisce il proprio ciclo di vita autonomamente?

Sicuramente, ma uno store centrale microsoft c'è che teoricamente risolverebbe questa problematica, solo che praticamente non viene usato, mi sembra di aver letto che vogliono anche farlo fuori definitivamente.

Office già da problemi di suo, tra le varie versioni. E comunque, tra Office 365, i vari Kingsoft, Google Docs, ecc... davvero serve necessariamente MS Office?

In molti ambiti si, serve...basta anche limitarsi alle scuole, alcune usano la suite di google, altri office, altri ancora libreoffice...dipende dalla scuola.

Che poi si parla di uso blando...ma normalmente che ci fate con questo Office? Ci calcolate gli integrali col foglio di calcolo? Usate Python, che è uno strumento molto più adatto.

Basta un foglio di calcolo un po' più complesso e tra una versione e l'altra di office potresti incontrare problemi, io incontrai problemi anche con l'impaginazione di un testo in word, su ogni versione si vedeva in modo diverso...se è per uso personale non è importante, ma a quel punto puoi usare pure abiword, se devi lavorare con altri inizia a essere un problema...stupido, ma un problema.

pabloski
15-12-2020, 13:06
Si parla di tempo perso con gli aggiornamenti, perdere 5 minuti per 10 giorni al mese, facciamo conto è stato un mese ricco di aggiornamenti, aggiungendoci magari un riavvio perché si è aggiornato il kernel, o perdere mezz'ora un paio di sere con annesso riavvio del computer che differenza fa? Il tempo più o meno è quello, è solo diviso diversamente.

Beh, personalmente non conto il tempo degli aggiornamenti, quanto il fastidio. Ed è fastidioso spegnere il computer e non poter spegnere la ciabatta perchè lui ha deciso di aggiornarsi e sta lì per 10-15 minuti a ronzare.

Oppure tu l'accendi perchè vuoi metterti all'opera e lui parte con l'ultima fase degli aggiornamenti della sessione precedente.

E francamente Windows non si riavvia solo quando aggiorna il kernel. Ma molto più spesso.



No vabbè il mio era un semplice elenco delle varie possibilità di come mantenere aggiornati dei software, gli utenti linux sono come le scale di Hogwarts...gli piace cambiare :).


Si ok, ma se consideri che pure i ppa esterni, una volta aggiunti, vengono mantenuti automaticamente come il resto dei repository, direi che Linux è infinitamente superiore a Windows come meccanismo di gestione del ciclo di vita dei pacchetti software.


Dici?! Io sinceramente almeno leggendo in rete vedo molto astio verso snap.


Canonical ha reso chiara la sua intenzione di creare un OS esclusivamente basato su snap. Così come Redhat vuole imporre Flatpak, eliminando tutto il resto.

L'astio c'è sempre da una parte della gente. Systemd deve morire. Pulseaudio deve finire all'inferno. Poettering...non parliamone.

Però questi vanno avanti e se ne fregano dell'astio.



Sicuramente, ma uno store centrale microsoft c'è che teoricamente risolverebbe questa problematica, solo che praticamente non viene usato, mi sembra di aver letto che vogliono anche farlo fuori definitivamente.


Meno male che ci sono arrivati pure loro. Apple ha copiato il concetto di repository, Google ha copiato l'Appstore e Microsoft ha copiato il Play store.

Meglio tardi che mai.


In molti ambiti si, serve...basta anche limitarsi alle scuole, alcune usano la suite di google, altri office, altri ancora libreoffice...dipende dalla scuola.


Quello che intendo è che non servono le funzionalità avanzate che vengono spessissimo tirate in ballo. Una scuola scrive documenti, con al massimo qualche piccola macro. Nulla impedisce di passare a Libreoffice, tranne ovviamente l'inerzia della comunità di utenti.

Su questo i fan della mela sono molto più agili. Non si fanno problemi ad abbracciare le novità.


Basta un foglio di calcolo un po' più complesso e tra una versione e l'altra di office potresti incontrare problemi


Ed è questo che rende l'attaccamento a MS Office ancor più assurdo. Se comunque devo avere incompatibilità, tanto vale fare il salto. E considerando i problemi di compatibilità, cerco di limitarmi ad un uso basilare dello strumento, delegando cose più complesse a strumenti specialistici.

Alla fin fine, Office continua ad esistere per via del legacy. Tutti lo usano e il formato è di fatto quello. E' difficile implementarlo in software concorrenti ( solo migliaia di pagine di standard ).

Ma è un problema che si sta risolvendo da solo, dato che MS lo sta portando ovunque e la versione Office 365 è più che valida pure per la PA.

andy45
15-12-2020, 14:47
Beh, personalmente non conto il tempo degli aggiornamenti, quanto il fastidio. Ed è fastidioso spegnere il computer e non poter spegnere la ciabatta perchè lui ha deciso di aggiornarsi e sta lì per 10-15 minuti a ronzare.

Oppure tu l'accendi perchè vuoi metterti all'opera e lui parte con l'ultima fase degli aggiornamenti della sessione precedente.

E francamente Windows non si riavvia solo quando aggiorna il kernel. Ma molto più spesso.

Il discorso era iniziato con la perdita di tempo degli aggiornamenti di windows che ti fanno diminuire la produttività, su un computer da lavoro poi, quindi un pc che nel 99,9% dei casi verrà aggiornato dal reparto IT negli orari in cui i dipendenti neanche ci stanno in ufficio...che poi il metodo di aggiornamento di windows possa piacere o meno è un discorso diverso, neanche a me piace e preferisco quello di linux, ma che ti faccia perdere più tempo non è vero, al massimo si può definire più fastidioso.

Si ok, ma se consideri che pure i ppa esterni, una volta aggiunti, vengono mantenuti automaticamente come il resto dei repository, direi che Linux è infinitamente superiore a Windows come meccanismo di gestione del ciclo di vita dei pacchetti software.

Indubbiamente :).

Ed è questo che rende l'attaccamento a MS Office ancor più assurdo. Se comunque devo avere incompatibilità, tanto vale fare il salto. E considerando i problemi di compatibilità, cerco di limitarmi ad un uso basilare dello strumento, delegando cose più complesse a strumenti specialistici.

Tanti solo quello sanno usare...

pabloski
15-12-2020, 15:08
Il discorso era iniziato con la perdita di tempo degli aggiornamenti di windows che ti fanno diminuire la produttività, su un computer da lavoro poi, quindi un pc che nel 99,9% dei casi verrà aggiornato dal reparto IT negli orari in cui i dipendenti neanche ci stanno in ufficio...che poi il metodo di aggiornamento di windows possa piacere o meno è un discorso diverso, neanche a me piace e preferisco quello di linux, ma che ti faccia perdere più tempo non è vero, al massimo si può definire più fastidioso.

Naturalmente se si parla di lavoro, nelle organizzazioni medio-grandi dove si ha la fissazione della produttività, gli aggiornamenti sono gestiti centralmente ed in blocco. Quindi perdita di tempo per l'utilizzatore finale proprio non ce n'è.

I problemi semmai sono altri e legati alla sicurezza. E lì altro che tempo, si perde molto di più :D




Tanti solo quello sanno usare...

Ed è questo lo scotto che paghiamo per 30 anni di monopolio. L'idea stessa che Excel possa essere una sorta di Matlab, o Word una specie di ambiente di programmazione camuffato da wordprocessor, è stata radicata nella stessa dei "decision maker" per decenni.

E' questa gente che ha veicolato Office nelle aziende, spacciandolo anche per ciò che non era.

Mi fa ribrezzo vedere gente che usa Excel per disegnare funzioni complesse come la lemniscata di Bernoulli!!! Eh si, esistono folli del genere. Figli della cultura del "se non MS non è software".

andy45
15-12-2020, 19:05
Mi fa ribrezzo vedere gente che usa Excel per disegnare funzioni complesse come la lemniscata di Bernoulli!!! Eh si, esistono folli del genere. Figli della cultura del "se non MS non è software".

Dipende a chi ti riferisci, ingegneri, matematici, fisici e affini che usano excel per fare cose del genere non si possono sentire, anche perché all'università matlab si usa abbastanza...una persona qualunque, che si vuole togliere uno sfizio ci sta che usi excel, magari quello ha e quello sa usare...il tutto va sempre rapportato al soggetto di cui si parla, conosco anche persone che usano matlab per fare semplici grafici 2d di funzioni banali, quando magari apri gnuplot e con 2 secondi hai fatto...il cosiddetto "cannone per sparare a una mosca".

cdimauro
16-12-2020, 07:27
Visto che parli di computer da lavoro a livello aziendale questa cosa non può capitare, in quanto gli aggiornamenti vengono gestiti dal reparto IT o comunque da una azienda incaricata...in genere viene usato windows server update service...il dipendente non ha minimamente la possibilità di aggiornare il pc e quando lo accende è già pronto per lavorare senza rotture di scatole.
This. I computer aziendali funzionano proprio così.

Gli aggiornamenti (in genere mensili) si installano su precisa indicazione dell'azienda, e al massimo si possono ritardare di qualche giorno.
Impiegando però una manciata di minuti per completare il tutto e nel 99% dei casi non t'impone di riavviare la macchina.

Proprio 5 minuti fa mi si è aggiornato il sistema e non ho certo riavviato o fatto altro. E quando spegnerò/riavvierò non uscirà quella schermata con la percentuale e il pc resterà lì 10-15 minuti a macinare. E il riavvio non ricomincerà a macinare per "completare gli aggiornamenti".

Se parliamo di usabilità, queste cose contano. Che poi le si possa tollerare ok.
Dovresti chiedere alla tua azienda di darti un nuovo PC/laptop. Già da un po' di anni con gli SSD anche su laptop non esiste che si debba rimanere lì per 10-15 minuti per aggiornare. Una manciata di minuti sono sufficienti, per l'appunto.
Non ti seguo. Se c'è una cosa che Ubuntu e derivate hanno sempre gestito bene, quello è il software ( installazione/disinstallazione, update, ecc...).

Perchè dovresti usare Snap insieme a Flatpake Appimage e su Ubuntu poi!?! Ubuntu ha snap, perfettamente integrato nel sistema e nel sistema di packaging deb. E gli aggiornamenti vengono gestiti automaticamente su entrambi i canali.

E ovviamente deb va a morire e sarà totalmente sostituito da snap.

Non è forse più complesso Windows, dove ogni software gestisce il proprio ciclo di vita autonomamente?
A livello aziendale con Windows c'è WUSS che si occupa di tutto. E non devo fare proprio niente.
Office già da problemi di suo, tra le varie versioni. E comunque, tra Office 365, i vari Kingsoft, Google Docs, ecc... davvero serve necessariamente MS Office?

Che poi si parla di uso blando...ma normalmente che ci fate con questo Office? Ci calcolate gli integrali col foglio di calcolo? Usate Python, che è uno strumento molto più adatto.
Non so cosa tu faccia con Office, ma ci sono miei colleghi che non usano Excel (in particolare) semplicemente per mettere dei numeri nelle caselle.
In particolare ce n'era uno estremamente molto complesso, che metteva in ginocchio tanti laptop. Non ho mai provato a convertirlo in OpenDocument, ma non oso immaginare cosa ne sarebbe venuto fuori. :stordita:

Io uso Python perché ho esigenze diverse, ma ormai i miei tool generano file Excel, con annessi grafici, perché sono molto più facili da consultare / visionari.
Beh, personalmente non conto il tempo degli aggiornamenti, quanto il fastidio. Ed è fastidioso spegnere il computer e non poter spegnere la ciabatta perchè lui ha deciso di aggiornarsi e sta lì per 10-15 minuti a ronzare.

Oppure tu l'accendi perchè vuoi metterti all'opera e lui parte con l'ultima fase degli aggiornamenti della sessione precedente.

E francamente Windows non si riavvia solo quando aggiorna il kernel. Ma molto più spesso.
Vedi sopra. E anche no: in genere si riavvia una volta al mese, dopo il canonico patch-day.

Ovviamente se ci sono hot-fix di sicurezza ci potrebbe essere qualche riavvio in più, ma è anche ovvio che sia così. Comunque succede raramente.
Quello che intendo è che non servono le funzionalità avanzate che vengono spessissimo tirate in ballo. Una scuola scrive documenti, con al massimo qualche piccola macro. Nulla impedisce di passare a Libreoffice, tranne ovviamente l'inerzia della comunità di utenti.

Su questo i fan della mela sono molto più agili. Non si fanno problemi ad abbracciare le novità.

Ed è questo che rende l'attaccamento a MS Office ancor più assurdo. Se comunque devo avere incompatibilità, tanto vale fare il salto. E considerando i problemi di compatibilità, cerco di limitarmi ad un uso basilare dello strumento, delegando cose più complesse a strumenti specialistici.

Alla fin fine, Office continua ad esistere per via del legacy. Tutti lo usano e il formato è di fatto quello. E' difficile implementarlo in software concorrenti ( solo migliaia di pagine di standard ).

Ma è un problema che si sta risolvendo da solo, dato che MS lo sta portando ovunque e la versione Office 365 è più che valida pure per la PA.
Questo lo dici perché evidentemente non lavori molto con Office. Non è questione di retrocompatibilità (e lo standard, per quanto racchiuso in volumoni, si può implementare. Lo hanno fatto anche piccole aziende che offrono prodotti concorrenti a Microsoft), ma più che altro di produttività: le applicazioni di Office sono oggettivamente più comode, semplici, e veloci da utilizzare.

Ma non è cosa di cui ti accorgi se devi scrivere la classica letterina, o riempire una tabellina per generare un grafico. Son cose che apprezzi quando ci lavori molto spesso.

E lo stesso vale per Windows: comodo da usare, e non devo nemmeno gestire gli aggiornamenti.

D'altra parte a me interessa lavorare ed essere produttivo. Che poi dovrebbe essere l'unica* cosa che conta all'azienda.

*: sì, ci sono anche di mezzi i costi delle licenze. Ma il bilancio rimane nettamente positivo, visto che le aziende pagano, anche profumatamente, chi con Office deve lavorarci.
Naturalmente se si parla di lavoro, nelle organizzazioni medio-grandi dove si ha la fissazione della produttività, gli aggiornamenti sono gestiti centralmente ed in blocco. Quindi perdita di tempo per l'utilizzatore finale proprio non ce n'è.

I problemi semmai sono altri e legati alla sicurezza. E lì altro che tempo, si perde molto di più :D
E quando? Se è tutto gestito e centralizzato, anche questi problemi non riguardano i dipendenti, che continuano a lavorare tranquillamente.
Ed è questo lo scotto che paghiamo per 30 anni di monopolio. L'idea stessa che Excel possa essere una sorta di Matlab, o Word una specie di ambiente di programmazione camuffato da wordprocessor, è stata radicata nella stessa dei "decision maker" per decenni.

E' questa gente che ha veicolato Office nelle aziende, spacciandolo anche per ciò che non era.

Mi fa ribrezzo vedere gente che usa Excel per disegnare funzioni complesse come la lemniscata di Bernoulli!!! Eh si, esistono folli del genere. Figli della cultura del "se non MS non è software".
Stai divagando e cambiando discorso, peraltro cercando di sminuire e perculare caratteristiche di Office che non sono utilizzate tanto per, ma perché sono oggettivamente utili a risolvere problemi.

Il problema di Office è, invece, diametralmente opposto: lo si usa molto poco, nonostante il costo della licenza copra tutte le sue funzionalità.

andy45
16-12-2020, 10:23
Dovresti chiedere alla tua azienda di darti un nuovo PC/laptop. Già da un po' di anni con gli SSD anche su laptop non esiste che si debba rimanere lì per 10-15 minuti per aggiornare. Una manciata di minuti sono sufficienti, per l'appunto.

Non è necessariamente vero, molti notebook anche recenti e con ssd passano parecchio tempo a frullare, per l'appunto 10/15 minuti, poi se guardiamo l'intero processo di aggiornamento, cioè da quando ha finito di scaricare fino al computer completamente riavviato e aggiornato molti impiegano anche 40/50 minuti buoni...ogni computer fa storia a se.

In particolare ce n'era uno estremamente molto complesso, che metteva in ginocchio tanti laptop. Non ho mai provato a convertirlo in OpenDocument, ma non oso immaginare cosa ne sarebbe venuto fuori. :stordita:

Niente, come quasi tutte le conversioni in opendocument di file excel complessi, farli funzionare equivale a rifarli da zero.

Ma non è cosa di cui ti accorgi se devi scrivere la classica letterina, o riempire una tabellina per generare un grafico. Son cose che apprezzi quando ci lavori molto spesso.

Il problema di Office è, invece, diametralmente opposto: lo si usa molto poco, nonostante il costo della licenza copra tutte le sue funzionalità.

La realtà è che office, anche negli uffici, per lo più viene usato per piccole cose, che poi ora parliamo di office, ma la stessa cosa si può dire di photoshop, premiere, volendo anche lo stesso matlab spesso viene usato a sproposito...che poi ci sia chi li sfrutta veramente ok, ma la maggioranza ne fa un uso minimo.

LucaZar
16-12-2020, 23:55
Come al solito stiamo andando fuori tema... io mi riferivo al chromebook qui sopra (hai voglia a farci girare matlab). A questo punto tiro in ballo i videogiochi e vediamo se esiste qualche reale alternativa a Windows. Non ho idea di come una persona sana di mente che possa paragonare Word a Gdoc, o Outlook a Gmail. Produttività per un utente che acquista privatamente un PC da 500 euro è l'uso quotidiano di strumenti user-friendly, potenti quanto basta e immediati, e in questo Windows e Office sono imbattibili, a prescindere da anni di monopolio. Linux e i suoi amici esistono dai tempi del DOS e non può essere solo marketing se se lo fila lo 0, dell'utenza o giù di li.

Android va bene giusto per il mondo mobile, ma non appena esci dal seminato del touchscreen e del video in mobilità mostra tutti i suoi limiti.

andy45
17-12-2020, 09:21
Come al solito stiamo andando fuori tema...

Uno si lascia prendere dal discorso :).

io mi riferivo al chromebook qui sopra (hai voglia a farci girare matlab).

Infatti ci fai girare l'app android matlab mobile.

A questo punto tiro in ballo i videogiochi e vediamo se esiste qualche reale alternativa a Windows.

Di giochi android penso ce ne puoi far girare parecchi, ora non parliamo di giochi tripla A, però per passarti una mezz'ora vanno bene...di casual gamers ce ne sono parecchi in giro.

Non ho idea di come una persona sana di mente che possa paragonare Word a Gdoc, o Outlook a Gmail.

Per l'utenza base sono indifferenti, la differenza la notano solo quando hanno bisogno di fare qualcosa di più complesso, allora li office diventa insostituibile...poi se scegli degli indirizzi di studio particolari ti accorgi che nemmeno office va bene e ti butti su latex.

Produttività per un utente che acquista privatamente un PC da 500 euro è l'uso quotidiano di strumenti user-friendly, potenti quanto basta e immediati, e in questo Windows e Office sono imbattibili, a prescindere da anni di monopolio. Linux e i suoi amici esistono dai tempi del DOS e non può essere solo marketing se se lo fila lo 0, dell'utenza o giù di li.

Nessuno ha mai detto il contrario, ma conosco molti genitori che per la didattica a distanza dei figli hanno preso dei chromebook o dei tablet android e i ragazzi ne sono più che felici, fanno tutto quello che gli serve senza problemi...se non si hanno esigenze particolari, per l'uso domestico/scolastico, un chromebook secondo me è un buon sostituto della classica accoppiata windows+office.

Android va bene giusto per il mondo mobile, ma non appena esci dal seminato del touchscreen e del video in mobilità mostra tutti i suoi limiti.

E' un os nato per il mobile, di conseguenza eccelle in quello, ma con un po' di pazienza ci fai anche altro.

Pino90
17-12-2020, 09:43
Io credo che la visione di Luca sia un po' limitata al mondo aziendale e professionale. Per un uso casalingo un chromebook eccelle e ci sono tanti ambiti in cui anche eccelle. Ad esempio: dopo anni di scassoni ho comprato a mia madre un chromebook convertibile di samsung. Ho installato un container in cui ho messo la suite che usa lei per le sue cose da avvocato (è una banca dati...) che ovviamente è solo per Windows, mentre per i documenti usa tranquillamente gdocs (che salva e legge in docx).
Cosí con 500 euro ha un portatile con 12 ore di autonomia, touch screen, convertibile e che fa tutto quello che le serve.
Inoltre ci si scorda sempre di dire che si possono installare eclipse e tanti altri tool compatibili con linux. Altra cosa, la compatibilitá con il play store è perfetta per la maggior parte delle persone.

Sono 10 anni che sono su Linux, tanti giochi me li sono sparati nativi (tipo tutti i Wolfenstein, i Civilization etc.) mentre per tanti altri uso play on linux. Ovviamente si parla di giocare senza pretese ma insomma leggere commenti come quello di Luca mi fa pensare alle persone ancora attaccate a modi di vedere il mondo dell'informatica vecchi di 20 anni.... se poi parliamo di realtà aziendale Windows non si batte ma quello è un altro discorso e un altro ambiente.

Wikkle
17-12-2020, 13:05
Si ma che pallosi quelli che quotano ogni singola frase e devono controbattere ogni virgola.

Da skippareeeee :oink: