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View Full Version : L'era dell'idrogeno si avvicina: Snam investe 7,4 miliardi e crede nelle fuel cell per il trasporto


Redazione di Hardware Upg
26-11-2020, 10:37
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/l-era-dell-idrogeno-si-avvicina-snam-investe-7-4-miliardi-e-crede-nelle-fuel-cell-per-il-trasporto_93772.html

Con il prezzo dell'idrogeno in calo, si avvicina il momento in cui sarà competitivo rispetto ai carburanti basati sul petrolio. L'idrogeno sarà al centro della transizione energetica dei trasporti e Snam investirà buona parte del suo budget nei prossimi anni per farsi trovare pronta

Click sul link per visualizzare la notizia.

DanieleG
26-11-2020, 10:58
rendendo questo carburante competitivo rispetto al petrolio

L'idrogeno non è un carburante :rolleyes:
E' un vettore di energia.

phmk
26-11-2020, 11:26
Era ora, questo è il vero "green" e non le batterie.
Basta non fare come lo Zeppelin (senza Led) però ... :D :D :D

bancodeipugni
26-11-2020, 11:44
L'idrogeno non è un carburante :rolleyes:
E' un vettore di energia.

l'idrogeno è anche estremamente reattivo...

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1c/Hindenburg_disaster.jpg

berson
26-11-2020, 11:46
L'idrogeno non è un carburante :rolleyes:
E' un vettore di energia.

Va be', allora anche il petrolio è un vettore di energia, quella solare che ha raggiunto la Terra milioni di anni fa.

Unax
26-11-2020, 11:55
L'idrogeno non è un carburante :rolleyes:
E' un vettore di energia.

allora diciamo un combustibile

Che può bruciare, atto alla combustione; infiammabile.

Sostanza naturale o artificiale, liquida, solida o gassosa, capace di sviluppare calore in una reazione di combustione; carburante.

Pandemio
26-11-2020, 12:11
Peccato che per ottenerlo ad oggi serve un sacco di energia. Quindi il vero green tanto non è, come per le batterie che per costruirle e per caricarle si inquina.

Pandemio
26-11-2020, 12:14
A sto punto, ma il gas naturale è così terribile? Si estrae già pronto e ha un costo basso, inquina meno di benzina e gasolio, basterebbe ottimizzare i motori ad andare solo a gas per avere un rendimento ottimo. Sbaglio??

harlock10
26-11-2020, 12:14
Il problema dell’idrogeno é che per produrlo serve energia, si sposta solo il problema.

In più bisogna vedere: il rendimento della centrale, quello del processo di produzione dell’idrogeno e quello del motore a idrogeno.

In ambito ferroviario forse é meglio elettrificare le linee e usare motrici elettriche.

Opteranium
26-11-2020, 12:39
la notizia fa il paio con questa https://insideevs.it/news/456633/idrogeno-cella-combustibile-hyzon-motors-densita-energetica/

Zurlo
26-11-2020, 13:24
Peccato che per ottenerlo ad oggi serve un sacco di energia. Quindi il vero green tanto non è, come per le batterie che per costruirle e per caricarle si inquina.

L'idrogeno ha come limite la sua pericolosita' data dalla dificolta' di stoccaggio - ma puo essere prodotto da fonti rinnovabili che non emettono CO2; a differenza dei gas naturali - la cui estrazione costa energia, sono monouso e emettono una quantità di CO2 che non possiamo piu' assorbire da nessuna parte.

Notturnia
26-11-2020, 13:58
ho sempre creduto nell'idrogeno e segue i progetti di Snam da tempo.. loro puntano ovviamente sul trasporto "pesante" ma stanno lavorandoci da tempo anche perchè l'idrogeno è un facile surrogato degli idrocarburi per la combustione ed è molto efficiente..
detto questo servirà tempo e l'elettrico a pile ha rovinato molti progetti
l'idrogeno ha anche il vantaggio di non lasciare scarti dietro di se a differenza del litio e delle pile..

sulla pericolosità dell'idrogeno è una cosa ridicola.. è come dire che l'ossigeno è pericoloso visto che è un comburente eccezionale ma non per questo si evita di produrlo per tutti i suoi scopi..

l'idrogeno è pericoloso se gestito da un cane.. se usato e stoccato come si deve non è pericolo

Mparlav
26-11-2020, 15:10
Le celle a combustibile hanno un processo industriale inquinante tanto quanto quelle tradizionali al litio.
Hanno il vantaggio di costare meno, ma di contro, il serbatoio compensa ampiamente, facendo salire il prezzo del veicolo al di sopra di quelli a batterie al litio. Basta vedere i prezzi dei prodotti in commercio ormai da anni.

Gli investimenti mondiali nel settore dell'idrogeno sono stati, negli ultimi 20 anni superiori a quelli nel settore delle batterie al litio.
Compagnie petrolifere del calibro di Shell, BP o Aramco non si sono "svegliate ieri", ma investono miliardi nella ricerca e produzione dell'idrogeno, in gran parte da idrocarburi.

Il gas naturale non è una soluzione più pulita della benzina o del diesel.
Di articoli ne trovate parecchi, tipo questo:
https://www.transportenvironment.org/sites/te/files/2020_06_CNG_particle_exec_summary_IT.pdf

L'idrogeno e le cella a combustibile possono essere una valida alternativa per il trasporto pesante a lungo raggio.
E no "bruciare" idrogeno in motore endotermico non è una buona idea: pessimo rendimento e costi elevati (idrogeno anche senza tasse).

Pino90
26-11-2020, 15:20
Io lo vedo bene in tutti quei settori dove la densitá energetica è davvero importante, per esempio l'aereonautica. Vedasi la compagnia fondata recentemente da Eremenko, non uno qualunque...

Comunque la produzione dell'idrogeno è o estremamente inefficiente (elettrolisi) o piuttosto inquinante (vapore), non la vedo una cosa fattibile su larga scala. Trasportare l'elettricitá è molto più semplice che trasportare l'idrogeno..

bancodeipugni
26-11-2020, 16:31
che piaccia o no, il più pulito e trasportabile è il nucleare :O

che ovviamente richiede attenzioni e manutenzioni che se trascurate provocano effetti collaterali, ma puoi farlo andare con o senza ossigeno con o senza gravità ecc....

quando saremo in grado di usarlo in totale sicurezza faremo passi in avanti:fagiano:

Babylon5
26-11-2020, 17:19
Sul nucleare non si vogliono far passi avanti volutamente per colpa delle multinazionali e dei governi che devono lucrare avidamente sulle popolazioni del pianeta, ci vuole una nuova consapevolezza globale sull'energia e sulle comunicazioni altrimenti non credo l'umanità migliorerà e sopravviverà.

Mparlav
26-11-2020, 18:00
Il nucleare fissile non lo vogliono più tra i piedi, i privati ed il pubblico, perchè oggi ci si sta' rendendo conto dopo 50-60 anni dalle prime centrali, che brutta e costosa, gatta da pelare sono la loro gestione e smantellamento.
E quelli più interessati dal problema, come Francia e Gran Bretagna, non fanno che rinviare il problema...

E di certo, un reattore nucleare riesci ad infilarlo su una nave, ma un treno, aereo o soprattutto i trasporti su gomma, sono tutto un altro discorso.

Il nucleare a fusione resta un progetto "futuro".

Per una centrale ad idrogeno, quanto meno, basta ad andare a Porto Marghera per vederne una :)

davide3112
26-11-2020, 19:08
A sto punto, ma il gas naturale è così terribile? Si estrae già pronto e ha un costo basso, inquina meno di benzina e gasolio, basterebbe ottimizzare i motori ad andare solo a gas per avere un rendimento ottimo. Sbaglio??

Sì, ma SNAM investe proprio perchè una delle fonti da cui ricavare idrogeno a basso (se non bassissimo) costo sono gli idrocarburi, in primis il metano... non è che sono diventati improvvisamente paladini del green... :D
Diciamo che le fonti rinnovabili (biomasse ed alcooli) sono le fonti più adatte a ricavare idrogeno, poi vengono gli idorcarburi, mentre l'acqua è la meno conveniente in assoluto anche perchè l'acqua è meglio non sprecarla... Il problema è che ricavando idrogeno da idrocarburi e carboidrati rimangono un po' di sottoprodotti scomodi fra cui il carbonio nei suoi ossidi...:rolleyes:

Unax
26-11-2020, 20:19
Il nucleare fissile non lo vogliono più tra i piedi, i privati ed il pubblico, perchè oggi ci si sta' rendendo conto dopo 50-60 anni dalle prime centrali, che brutta e costosa, gatta da pelare sono la loro gestione e smantellamento.
E quelli più interessati dal problema, come Francia e Gran Bretagna, non fanno che rinviare il problema...

E di certo, un reattore nucleare riesci ad infilarlo su una nave, ma un treno, aereo o soprattutto i trasporti su gomma, sono tutto un altro discorso.

Il nucleare a fusione resta un progetto "futuro".

Per una centrale ad idrogeno, quanto meno, basta ad andare a Porto Marghera per vederne una :)

e chi non la vorrebbe un'auto ad energia nucleare?

https://it.wikipedia.org/wiki/Ford_Nucleon

di sicuro tutti rispetterebbero le distanze di sicurezza se dietro ci metti un bel adesivo raffigurante pericolo radiazioni :D

^VaMpIr0^
26-11-2020, 20:46
Ma, Iveco si fa elettrificare i mezzi da Nikola, quell'azienda che usó un camion senza motore, in discesa, per pubblicizzare i loro mezzi?!
Tanto valeva l'elettrauto vicino casa.

Gnubbolo
26-11-2020, 23:03
sapete quele è il posto più sicuro per stoccare le scorie nucleari ?
il fondo del mare.
l'acqua è ottimo moderatore per la fissione nucleare.
solo che va spiegato alle masse e il sito di stoccaggio va tutelato col segreto di stato per evitare la curiosità degli imbecilli.

CYRANO
27-11-2020, 07:36
sapete quele è il posto più sicuro per stoccare le scorie nucleari ?
il fondo del mare.
l'acqua è ottimo moderatore per la fissione nucleare.
solo che va spiegato alle masse e il sito di stoccaggio va tutelato col segreto di stato per evitare la curiosità degli imbecilli.

https://consequenceofsound.net/wp-content/uploads/2016/10/godzilla-e1476312394578.jpg



:O



Clslmslmsksksk

a.debernardi
27-11-2020, 08:54
sapete quele è il posto più sicuro per stoccare le scorie nucleari ?
il fondo del mare.
l'acqua è ottimo moderatore per la fissione nucleare.
solo che va spiegato alle masse e il sito di stoccaggio va tutelato col segreto di stato per evitare la curiosità degli imbecilli.

Il vero posto sicuro, effettivamente usato a questo scopo, sono le miniere di sale abbandonate: geologicamente stabili e prive di infiltrazioni ;-)

@Mparlav: nonostante il decommissioning, che nessuno sottovaluta, e il problema delle scorie (dovuto in parte anche a motivi politici) il nucleare resta oggettivamente una fonte tra le più pulite - nessuna emissione in atmosfera (quello che esce dalle torri di raffreddamento è solo vapor d'acqua), contro 3 mc/s di gas che contengono 5-6 ppm di ossidi di zolfo e 5-7ppm di ossidi di azoto di una (buona) centrale a petrolio, con turbogas in testa, che opera dalle mie parti.

E con il nucleare, è relativamente "facile" produrre idrogeno da usare come vettore al posto dell'elettricità. Nucleare + idrogeno è in effetti una soluzione che si sposa benissimo.

Buona parte delle ragioni contro il nucleare sono prettamente emotive, e sarebbe giusto superarle una volta per tutte. I verdi "seri", supportati dai climatologi, vedono oggi la quota elettronucleare nel mondo come essenziale in chiave anti-emissioni.

davide3112
27-11-2020, 09:07
L'idrogeno ha come limite la sua pericolosita' data dalla dificolta' di stoccaggio - ma puo essere prodotto da fonti rinnovabili che non emettono CO2; a differenza dei gas naturali - la cui estrazione costa energia, sono monouso e emettono una quantità di CO2 che non possiamo piu' assorbire da nessuna parte.

Già, peccato che le fonti rinnovabili a bassa emissione di CO/CO2 (perchè processi ad emissione nulla non ce ne sono) come l'idrolisi o l'algocultura non sono convenienti, ma soprattutto limitate (non dimentichiamo che l'acqua non è una risorsa senza limite, anzi!... è da tutelare più che mai!), pertanto rimangono gli idrocarburi ed i carboidrati (nei vari processi chimici) economici, sì, e nel caso delle biomasse e gas naturali anche rinnovabili... peccato che la scicssione chimica abbia un sottoprodotto poco utile, ovvero i vari ossidi di carbonio... :rolleyes: ... detto questo sono comunque un sostenitore dell'idrogeno, ma a patto che se ne faccia una politica seria e non puramente speculativa come stiamo vedendo nei fatti odierni.

mmorselli
27-11-2020, 16:27
solo che va spiegato alle masse e il sito di stoccaggio va tutelato col segreto di stato per evitare la curiosità degli imbecilli.

Il fondo della Fossa delle Marianne potrebbe essere abbastanza a prova di curiosi, secondo te? :D

mmorselli
27-11-2020, 16:30
Il problema dell’idrogeno é che per produrlo serve energia, si sposta solo il problema.

Serve energia, e questo è ovvio, ma elettrica, che a sua volta può essere prodotta in moltissimi modi.

Al contrario un combustibile fossile non puoi fare altro che estrarlo, raffinarlo, bruciarlo, non lo puoi produrre.

mmorselli
27-11-2020, 16:32
L'idrogeno non è un carburante :rolleyes:


Giusto, perché non c'è il carbonio. Quindi è un idratante :D

mmorselli
27-11-2020, 16:43
mentre l'acqua è la meno conveniente in assoluto anche perchè l'acqua è meglio non sprecarla...

L'acqua è meglio non sprecarla? Il 75% della superficie del pianeta è acqua, ti sfido a consumarla con l'elettrolisi :D

Per altro nel momento in cui dall'idrogeno rivuoi indietro l'energia che hai usato per separarlo dall'ossigeno, quella che ottieni è nuovamente acqua.

L'elettrolisi è un processo non molto efficiente, la resa è solo il 60%, ma potrebbe diventare interessante dove hai un surplus di energia che non sei in grado di distribuire.

Inoltre è solo un problema di tecnologia, l'elettrolisi di per sé potrebbe arrivare al 100% di efficienza, e sono già stati fatti esperimenti in tal senso usando nanotubi di carbonio.

Mparlav
27-11-2020, 16:57
Il vero posto sicuro, effettivamente usato a questo scopo, sono le miniere di sale abbandonate: geologicamente stabili e prive di infiltrazioni ;-)

@Mparlav: nonostante il decommissioning, che nessuno sottovaluta, e il problema delle scorie (dovuto in parte anche a motivi politici) il nucleare resta oggettivamente una fonte tra le più pulite - nessuna emissione in atmosfera (quello che esce dalle torri di raffreddamento è solo vapor d'acqua), contro 3 mc/s di gas che contengono 5-6 ppm di ossidi di zolfo e 5-7ppm di ossidi di azoto di una (buona) centrale a petrolio, con turbogas in testa, che opera dalle mie parti.

E con il nucleare, è relativamente "facile" produrre idrogeno da usare come vettore al posto dell'elettricità. Nucleare + idrogeno è in effetti una soluzione che si sposa benissimo.

Buona parte delle ragioni contro il nucleare sono prettamente emotive, e sarebbe giusto superarle una volta per tutte. I verdi "seri", supportati dai climatologi, vedono oggi la quota elettronucleare nel mondo come essenziale in chiave anti-emissioni.

Oppure "tombare" le scorie nel deserto, con un budget iniziale di "soli" 60 miliardi di $ :asd:

Ma nessuno sottovaluta il decommissioning?
Basta vedere quel poco che traspare dai budget statali a tal riguardo e vedere come vengono costantemente rivisti al rialzo.

Buona parte delle ragioni contro il nucleare, oggi più che mai, sono economiche non emotive, tant'è che la maggior parte dei progetti in corso di costruzione sono stati pianificati molti anni fa'.
E ciò che stanno "inaugurando" oggi è stato oggetto di anni di rinvii e rialzo del budget iniziale.
Nessuna nuova centrale che ha aperto negli ultimi 5 anni ha rispettato i tempi ed i costi previsti, nemmeno in Cina.

E' costoso progettarle, realizzarle, manutenerle e questo comprende l'uranio e tutto il procedimento per renderlo utilizzabile tutt'altro che ecologico e soprattutto smantellarle, la parte peggiore che emerge oggi e che nessuno è riuscito a prevedere potesse assumere una tale portata.

Più che nucleare + idrogeno, stanno già utilizzando rinnovabili+idrogeno, usando quest'ultimo come alternativa allo stoccaggio, sebbene di gran lunga meno efficiente, è più economico (ma l'idrogeno in questo modo costa MOLTO di più)
Su larghissima scala, è quello che farà Aramco e l'Arabia Saudita.

Ulteriori 60 GWp di potenza installata nei prossimi 10 anni tra fotovoltaico, eolico e solare a concentrazione, per produrre energia elettrica ed usare il surplus per la produzione di ammoniaca da esportare e "catturando" la CO2.

Penso che l'elettrolisi l'abbiano scartata per l'incidenza dei costi di sostituzione degli elettrodi usando l'acqua salmastra e ci manca solo dover sprecare altro denaro per passare anche dalla desalinizzazione per osmosi inversa.

mmorselli
27-11-2020, 19:13
Le scorie nucleari sono prodotti ancora altamente energetici, potrebbero essere ritrattati o usati in altri tipi di reattori, più che stoccati, il problema è sempre risultare economicamente convenienti rispetto ad altri metodi, ed essere più convenienti del petrolio per ora è dura. Qui però stiamo parlando di tecnologie che hanno un ampio margine di sviluppo, mentre il concorrente fossile ne ha zero, e va esaurendosi.

the fear90
27-11-2020, 22:33
Ma il nucleare al torio invece che fine ha fatto ? Se la fusione è destinata ad un futuro remoto il torio sarebbe ciò su cui investire e puntare tutto nel breve e medio termine.

Le rinnovabili non sostituiranno mai i fossili per evidenti limiti fisici.

mmorselli
27-11-2020, 23:30
Ma il nucleare al torio invece che fine ha fatto ?

Esattamente quella fine, tecnicamente perseguibile, ma non economicamente. Per ora, almeno.


Le rinnovabili non sostituiranno mai i fossili per evidenti limiti fisici.

Questo è un paradosso, dal momento che i fossili hanno evidenti limiti... di quantità.

Le rinnovabili dovranno necessariamente sostituire le fossili, prima o poi.

a.debernardi
28-11-2020, 09:50
...
Nessuna nuova centrale che ha aperto negli ultimi 5 anni ha rispettato i tempi ed i costi previsti, nemmeno in Cina.

E' costoso progettarle, realizzarle, manutenerle e questo comprende l'uranio e tutto il procedimento per renderlo utilizzabile tutt'altro che ecologico e soprattutto smantellarle, la parte peggiore che emerge oggi e che nessuno è riuscito a prevedere potesse assumere una tale portata...

Quanti ponti, ospedali, opere pubbliche in genere rispettano il butget iniziale?
Nel mio piccolo, la costruzione di casa mia ha sforato il budget iniziale...

Il KWh elettronucleare è competitivo con il KWh da petrolio. Posto questo, che nel caso del nucleare i costi di centrale siano l'80% del totale non è un contro, ma un pro: l'80% della mia bolletta (semplifico) servirà a pagare Ansaldo Nucleare anziché la 40° Ferrari allo sceicco di turno.
(Nel caso del petrolio, l'80% del costo del KWh è costo di combustibile).

Non ho capito la parte di usare l'idrogeno come alternativa allo stoccaggio (di cosa?) .

Per il resto, NON dico assolutamente che il nucleare sia la miglior fonte energetica possibile, o di puntare solo quello. Nella mia classifica personale il nucleare viene dietro l'idroelettrico e diverse altre rinnovabili.
Dico però che è preferibile al petrolio, quindi fino a che il fabbisogno energetico non sarà completamente soddisfatto da idroelettrico, fotovoltaico & Co, e non credo di vivere abbastanza da vederlo accadere, non rinuncerei per niente al mondo all'opzione nucleare.

Mparlav
28-11-2020, 11:10
Dipende di quanto sfori. 2 esempi recenti sono i reattori in Finlandia e Francia.
Ed occorre quantificare. Si parla di miliardi di euro, non qualche milione.
Poi il petrolio e carbone per il termonucleare stanno diminuendo nella maggior parte dei Paesi, a favore del gas, che non il massimo, ma decisamente migliore degli altri 2.
Il petrolio lo usi più per trasporti e industria in generale, che per la produzione elettrica, perche non è più conveniente.
Il costo del nucleare è il prima, durante per il combustibile fissile e soprattutto il dopo.
l'India sperimenta reattori misti al torio perché ne dispone in abbondanza e non può importare uranio. Ma ancora niente produzione su larga scala.

Produrre idrogeno da gas è comunque impegnativo sul fronte energetico. Alcuni sfruttano il surplus delle rinnovabili per produrlo con elettrolisi. Altri la stoccano in batterie, vedi Australia per esempio. Gli Arabi vogliono usare il surplus per produrre ammoniaca e catturare la CO2. Invece di trasportare solo greggio sulle petroliere, trasporteranno anche ammoniaca su apposite navi.

Mparlav
28-11-2020, 15:41
Quanti ponti, ospedali, opere pubbliche in genere rispettano il butget iniziale?
Nel mio piccolo, la costruzione di casa mia ha sforato il budget iniziale...


Le opere pubbliche che hai citato costano milioni di euro.

Un singolo reattore nucleare, non l'intera centrale, costa miliardi.

Questi sono 2 reattori in costruzione in Europa.

Considera che sono in aggiunta a centrali nucleari esistenti, quindi dal punto di vista progettuale ed autorizzativo sarebbero di gran lunga la soluzione più rapida ed economica.

Per semplificare prendo wikipedia, ma si possono prendere anche i siti ufficiali.

Finlandia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Olkiluoto_Nuclear_Power_Plant

salto un po' di passaggi ed arrivo al dunque.

Reattore da 1.65 GWp
approvazione ed inizio lavori: 2005
costo previsto 3.3 miliardi di euro
termine previsto: 2010

attuale possibile messa in funzione: 2022
attuale costo stimato: 11 miliardi di euro

Francia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Flamanville_Nuclear_Power_Plant

reattore da 1.5 GWp (sempre Areva)
inizio lavori: 2007
costo previsto 3.3 miliardi di euro
termine previsto: 2012

attuale possibile messa in funzione: 2022
attuale costo stimato: 19 miliardi di euro

Areva è una società tenuta a galla dal governo francese soprattutto per motivi strategici e per la manutenzione delle centrali esistenti.
E' stata ristrutturata ma i problemi finanziari restano.

L'alternativa Westinghouse, americana, è fallita nel 2017 dopo aver accumulato 9 miliardi di $ di debiti per i ritardi per la costruzione di 4 reattori nucleari negli USA.

Ad oggi, se vuoi costruire una centrale nucleare, o compri il "design" Areva, e visti i casi recenti casi, sfido chiunque a tirar fuori costi e tempi certi oppure il "design" Hualong cinese che è disponibile per l'esportazione.

a.debernardi
28-11-2020, 18:30
...
Ad oggi, se vuoi costruire una centrale nucleare, o compri il "design" Areva, e visti i casi recenti casi, sfido chiunque a tirar fuori costi e tempi certi oppure il "design" Hualong cinese che è disponibile per l'esportazione.

Oppure GE, com'erano tutte le centrali italiane tranne 1 (Westinghouse).

O, meglio ancora, sviluppi un tuo programma nucleare (Ok, questa oggi è fantascienza). Le competenze ci sono, e non sei vincolato a limiti politici tipo impossibilità di ritrattare il combustibile esausto.
Il reattorino di studio del Politecnico di Milano era un gioiellino, peccato quell'esperienza non abbia avuto seguito :-(

Mparlav
29-11-2020, 11:39
Oppure GE, com'erano tutte le centrali italiane tranne 1 (Westinghouse).

O, meglio ancora, sviluppi un tuo programma nucleare (Ok, questa oggi è fantascienza). Le competenze ci sono, e non sei vincolato a limiti politici tipo impossibilità di ritrattare il combustibile esausto.
Il reattorino di studio del Politecnico di Milano era un gioiellino, peccato quell'esperienza non abbia avuto seguito :-(

I limiti politici sono il problema principale, seguiti da quelli economici.

Devi convincere la popolazione che è un bene costruire una centrale nucleare "supersicura" dietro casa, magari riaprire una miniera per estrarre uranio grezzo (in Italia ce n'è una chiusa in Lombardia) per non dover dipendere dall'estero (Russia ad esempio), magari uno stabilimento per l'arricchimento dell'uranio (oppure da importare sempre dalla Russia) ed un sito di stoccaggio delle scorie.
E che poi i nostri figli/nipoti dovranno occuparsi di come "smontarla" in sicurezza.

Dopo che sei riuscito a convincerli, incomincia a mettere da parte diversi miliardi di euro, prima ancora di veder uscire anche solo un MWh da quella centrale.

Per il London Array in UK, wind farm da 630 MWp che produce 2-3 TWh l'anno, dall' autorizzazione all'inizio produzione, sono passati 3 anni.
Costo 1.8 miliardi di £.

Tra 15 anni magari cambi le pale e la turbina con modelli più potenti ed efficienti. E lo fai periodicamente finchè ti conviene.

Ma tra 15-20 anni ti accorgi di riuscire davvero a costruire una centrale a fusione nucleare e renderla operativa in altri 5 anni (cito questi tempi, perchè riportati da diversi Stati)

Quel parco eolico lo tieni e lo aggiorni finchè conviene, ma poi lo smonti con costi relativamente bassi e con impatto ambientale di gran lunga inferiore.

Una centrale nucleare fissile invece, la DEVI tenere operativa il più a lungo possibile, per ammortizzare gli enormi costi iniziali.

Ma nel momento in cui ci fosse a produrre una centrale a fusione nucleare, per quanto tempo la popolazione continuerebbe a voler tenere dietro casa, una ormai vecchia e superata centrale a fissione?

the fear90
29-11-2020, 17:22
Esattamente quella fine, tecnicamente perseguibile, ma non economicamente. Per ora, almeno.




Questo è un paradosso, dal momento che i fossili hanno evidenti limiti... di quantità.

Le rinnovabili dovranno necessariamente sostituire le fossili, prima o poi.

Appunto occorre puntare su ricerca e sviluppo per renderlo anche economicamente perseguibile, o almeno si sarebbe dovuto fare da diversi decenni.

Piaccia o meno l'umanità produrrà sempre energia da combustibili fossili fino a quando non li sostituirà con una forma (torio ? fusione ?) di energia nucleare.

Le rinnovabili escluso l'idroelettrico, già ampiamente sfruttato, hanno limiti fisici tali per cui ciò che tu auspichi non sarà mai possibile: non ci puoi produrre abbastanza energia e/o i costi non possono essere competitivi.

Quindi o si punta davvero sulla ricerca nel campo del nucleare, oppure tocca spalare carbone e bruciare gas fino al totale esaurimento delle rispettive materie prime, dopodichè si potrà tornare a vivere come nel '700 :D .

Darkon
29-11-2020, 18:53
L'idrogeno potrebbe essere un'idea per stoccare energia ma in grandi centrali.

Per il trasporto dei singoli mezzi sarebbe un dramma... è estremamente sfuggevole ed esplosivo.

Francamente vedo più probabile un sistema di rinnovabili che convoglia il surplus energetico nella produzione di idrogeno, centrali che lo bruciano e auto che tramite batterie viaggiano in elettrico.

Altri scenari a oggi mi sembrano o troppo pericolosi o troppo fantascientifici per la tecnologia probabile nei prossimi anni.