View Full Version : Tassare lo smart working perché è un privilegio: l'idea di Deutsche Bank
Redazione di Hardware Upg
13-11-2020, 11:07
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/tassare-lo-smart-working-perche-e-un-privilegio-l-idea-di-deutsche-bank_93453.html
Un rapporto di Deutsche Bank, definito dagli autori come "provocatorio", avanza una proposta surreale: il lavoro da remoto sarebbe un privilegio che, in quanto tale, andrebbe tassato. Non curandosi affatto della realtà quotidiana dei lavoratori
Click sul link per visualizzare la notizia.
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
gd350turbo
13-11-2020, 11:18
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
Io gli metto nudo e gli inchiodo mani e piedi al terreno nella piazza principale del paese, poi la gente è libera di farli quello che vuole...
Oppure...
Mi va bene l'idea, però mi dai la modalità di scontare:
Energia elettrica
Riscaldamento
Connessione ad internet.
Dato che le risparmia la ditta ma li pago io.
bonzoxxx
13-11-2020, 11:19
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
Concordo e sottoscrivo, Deutschebank farebbe meglio a sistemare i suoi guai invece di scrivere cassate.
Basta fare una veloce ricerca in rete per vedere come sta messa...
Io gli metto nudo e gli inchiodo mani e piedi al terreno nella piazza principale del paese, poi la gente è libera di farli quello che vuole...
Oppure...
Mi va bene l'idea, però mi dai la modalità di scontare:
Energia elettrica
Riscaldamento
Connessione ad internet.
Dato che le risparmia la ditta ma li pago io.
Non male come idea
Chi partorisce queste idee non è interessato a quello che pensano i lavoratori. Questi capoccia guadagnano in un mese quello che un qualsiasi altro lavoratore guadagna in chissà quanto tempo.
Si capisce che saranno bravi...:rotfl:
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
chi partorisce queste idee sicuramente è un represso che vuole trarre ancora piu guadagno da una situazione che:
- non ci sono straordinari retribuiti
- le azienda risparmiano in utenze e in altri servizi
- gli unici contentini sono ( non in tutti i casi ) i buoni pasto
Io gli metto nudo e gli inchiodo mani e piedi al terreno nella piazza principale del paese, poi la gente è libera di farli quello che vuole...
Oppure...
Mi va bene l'idea, però mi dai la modalità di scontare:
Energia elettrica
Riscaldamento
Connessione ad internet.
Dato che le risparmia la ditta ma li pago io.
Giustissimo
Phoenix Fire
13-11-2020, 11:25
Io gli metto nudo e gli inchiodo mani e piedi al terreno nella piazza principale del paese, poi la gente è libera di farli quello che vuole...
Oppure...
Mi va bene l'idea, però mi dai la modalità di scontare:
Energia elettrica
Riscaldamento
Connessione ad internet.
Dato che le risparmia la ditta ma li pago io.
ma infatti il concetto potrebbe avere anche un minimo di senso, quando però metti nel conteggio tutti i pro e i contro e soprattutto quando la scelta è della persona e non dell'azienda.
Sicuramente risparmio pasti e mezzi pubblici, ma pago le bollette e mi sono, magari, dovuto comprare varie cose per casa per poter lavorare comodamente
Nomi e cognomi - con relative foto - di chi scrive e realizza "questi rapporti".
Sciacalli. Non aggiungo altro.
ma cosa si sono bevuti?
se lavoro da casa spendo in più in:
- energia elettrica (diciamo 1 euro)
- riscaldamento, il mio appartamento è termoautonomo (6 euro)
- pranzo (4 euro)
se lavoro da casa spendo in meno in:
- benzina (2 euro al giorno visto che faccio all'incirca 26 km al giorno)
in ufficio ho la mensa pagata, quindi quando sono presente ho 2 euro al gg di benzina.
confronto: 9 euro vs 2 euro, per 20 giorni lavorativi sono 140 euro in meno al mese che a quel punto non spenderò in altre cose... se poi mi tassano ancora di più non fanno altro che accentuare la flessione della spesa.
ma chi c'è a capo di DB per fare questi discorsi, Topo Gigio?
MikTaeTrioR
13-11-2020, 11:38
si, prima mi risarcite dei costi maggiori che lo smartworking mi comporta poi possiamo pensare alle tasse con cui pero possono fare solo una cosa: infilarsele nel rettile :asd:
mavavavavavavavava, sti banchieri, proprio fuori dal mondo state he, non vi smentite mai :D
Ragerino
13-11-2020, 11:40
lol, io lo avevo detto subito.
Ora, parlano di tassazione, ma sostanzialmente è 'pagare meno chi lavora da casa'.
Potete dire quello che volete, ma pur considerando l'energia elettrica/riscaldamento, se andate a lavorare in auto, restare a casa è un beneficio notevole, non ci prendiamo in giro.
Io vado a lavorare a piedi, ed il risparmio che ho nel tenere l'auto in garage è elevatissimo rispetto ai miei amici che fanno tutti i giorni 30-60km di auto. Senza contare il tempo risparmiato e lo stress.
La questione 'buono pasto' è chiaramente da risolvere a parte. Chi ha il buono è un privilegiato, perche un sacco di dipendenti non hanno di questi benefici.
Era solo questione di tempo che qualcuno ci pensasse 'ad alti livelli'.
E i milioni che hanno dato a Epstein li hanno tassati?
canislupus
13-11-2020, 11:45
Perchè non mettiamo la tassa sull'idiozia?
Penso che ci saneremmo il debito pubblico di mezzo mondo... :D :D :D
Io sto lavorando da casa (quando mi permettono di lavorare a causa della CIG) e la mia produttività è solo aumentata proprio perchè non ho distrazioni e soprattutto non mi faccio problemi ad andare oltre l'orario anche senza chiedere un centesimo in più.
Il mio risparmio è solo il trasporto (il mangiare me lo portavo da casa)... ho però maggiori costi legati alla corrente elettrica (la connessione ho anche quella aziendale... che però non uso avendo già quella di casa).
Quindi bene che vada sono in un sostanziale pareggio.
Il vantaggio per tutti è sicuramente che non inquino ulteriormente...
ma se i costi di tale scelta, li facciamo ricadere su questi geni della DB, ci torno domani in ufficio (anche se il mio lavoro si svolge in ogni caso su sistemi remoti... quindi è proprio inutile andarci rispetto a stare a casa).
I soliti sospetti
13-11-2020, 11:54
Complimenti all'autore dell'articolo che oltre massacrare la proposta vergognosa di DB ha colto esattamente in questo passaggio il nodo della questione!
"Sostenere chi vedrà ridotto o annullato il suo giro d'affari per via dello spostamento dei lavoratori lontano dai centri delle città è un intento nobile. Anziché introdurre un sistema bizantino di tasse su chi lavora da remoto, però, potrebbe forse valere la pena ripensare il sistema economico alla radice."
marcorrr
13-11-2020, 12:06
Immagino ai redattori di tale rapporto che portare gli stipendi mensili massimi alla pari con quelli annuali degli stipendi più bassi, come predicava un certo Adriano Olivetti, non sia neanche passato per l'anticamera del cervello. Che per scriverlo anziché usare il cervello si siano limitati a usare il peduncolo? Come suggeriva Dilbert?
Chi partorisce queste idee... mi chiedo chi l'ha messo incinto...
Cò,sò,òsòsòms
bonzoxxx
13-11-2020, 12:14
Riccardo ottimo articolo, hai fatto bene a scrivere in prima persona come se lo SW fosse un privilegio o una scelta del singolo.
Bartsimpson
13-11-2020, 12:30
Al massimo dovrebbero dare un aumento/bonus a chi va a lavorare fisicamente e aumenta i suoi rischi, oltre al tempo e al costo di muoversi. Branco di asini
Così invece di incentivare lo Smart working lo si affossa del tutto...GENI!!!
Ma dall'altra parte cosa ti aspetti dalla "Lehman Brothers Europea": una banca (deutsche bank) con una crisi finanziaria spaventosa da risannare?!
ottimo editoriale
bravi
cmq tornando IT
CHI?
LORO?
https://www.agoravox.it/Deutsche-Bank-la-malata-globale.html
c'han ben altro di che pensare va là
Giouncino
13-11-2020, 12:34
potrebbero prendere questi soldi da:
google
netflix
amazon
aliexpress
e affini
per non parlare delle multinazionali farmaceutiche che si stanno fregando le mani in attesa del vaccino anti-covid.
I padroni usurai hanno parlato
nickname88
13-11-2020, 12:36
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
Figurati se c'è gente con abbastanza fegato, Conte ci sta uccidendo tutti e ancora nessuno gli ha ancora provato ad ucciderlo.
bonzoxxx
13-11-2020, 12:45
Figurati se c'è gente con abbastanza fegato, Conte ci sta uccidendo tutti e ancora nessuno gli ha ancora provato ad ucciderlo.
Terrei fuori la politica dal forum.
MINCHIA.. METTETE GIU' TORCE E FORCONI.. :stordita:
Siamo d'accordo che "TASSARE" è decisamente eccessivo, soprattutto poi in una fase in cui lo smartworking sta prendendo piede.
Tuttavia vedo un po' troppi commenti di pancia.
Lavorare DA CASA in ciabatte e mutande E' in effetti un notevole privilegio.
Quanto si pende in bestemmie, tempo e soldi per ANDARE E TORNARE dal lavoro ogni giorno? Alla fine del mese fa la sua bella differenza.
Quando lavoravo a milano lo so io quanto mi girava il culo ogni santo giorno per fare treno-metro-autobus per arrivare a sedermi in ufficio.
Un'ora e mezza alla mattina ed un'ora e mezza la sera (salvo imprevisti o altri cazzi).
Avessi potuto lavorare da casa quanto risparmiavo di SOLDI E DI TEMPO?
nickname88
13-11-2020, 12:48
Terrei fuori la politica dal forum.
Non centra una mazza la politica col fatto che la società attuale è passiva di fronte a queste cose ma prende iniziative sulle stronz4te.
nickname88
13-11-2020, 12:50
MINCHIA.. METTETE GIU' TORCE E FORCONI.. :stordita:
Siamo d'accordo che "TASSARE" è decisamente eccessivo, soprattutto poi in una fase in cui lo smartworking sta prendendo piede.
Tuttavia vedo un po' troppi commenti di pancia.
Lavorare DA CASA in ciabatte e mutande E' in effetti un notevole privilegio.
Quanto si pende in bestemmie, tempo e soldi per ANDARE E TORNARE dal lavoro ogni giorno? Alla fine del mese fa la sua bella differenza.
Quando lavoravo a milano lo so io quanto mi girava il culo ogni santo giorno per fare treno-metro-autobus per arrivare a sedermi in ufficio.
Un'ora e mezza alla mattina ed un'ora e mezza la sera (salvo imprevisti o altri cazzi).
Avessi potuto lavorare da casa quanto risparmiavo di SOLDI E DI TEMPO?
Il privilegio non va tassato, altrimenti li tassiamo TUTTI.
Figurati se c'è gente con abbastanza fegato, Conte ci sta uccidendo tutti e ancora nessuno gli ha ancora provato ad ucciderlo.
Terrei fuori la politica dal forum.
Non centra una mazza la politica col fatto che la società attuale è passiva di fronte a queste cose ma prende iniziative sulle stronz4te.
Al di là dell'opinabilità dell'opinione eviterei frasi che augurano la morte alle persone
un privilegio è fuor di dubbio. Lasciate perdere i conti sull'euro in più o in meno che si risparmia, il punto è che stare a casa fa risparmiare un sacco di TEMPO! E il tempo vale un sacco di soldi!!! Se io per andare al lavoro faccio mezz'ora di strada, è un'ora in più tutti i giorni che se sto a casa invece risparmio e posso usare in altri modi. Oltretutto a casa posso stare comodo, fare quel cazz che mi pare, prendermi le pause quando voglio ecc. ecc. in pratica posso gestire come voglio il mio tempo e il modo di lavorare...e anche questo è un privilegio.
Quindi giusto tassare il lavoro a domicilio, non tanto per il risparmio di denaro, ma per la miglior qualità di vita che se ne guadagna rispetto a chi non se lo può permettere.
bonzoxxx
13-11-2020, 12:53
Non centra una mazza la politica col fatto che la società attuale è passiva di fronte a queste cose ma prende iniziative sulle stronz4te.
Senti, io fossi in te non parlerei proprio.
bonzoxxx
13-11-2020, 12:54
Al di là dell'opinabilità dell'opinione eviterei frasi che augurano la morte alle persone
Non ho nominato io Conte, l'ha fatto nickname che parla a vanvera.
bonzoxxx
13-11-2020, 12:55
un privilegio è fuor di dubbio. Lasciate perdere i conti sull'euro in più o in meno che si risparmia, il punto è che stare a casa fa risparmiare un sacco di TEMPO! E il tempo vale un sacco di soldi!!! Se io per andare al lavoro faccio mezz'ora di strada, è un'ora in più tutti i giorni che se sto a casa invece risparmio e posso usare in altri modi. Oltretutto a casa posso stare comodo, fare quel cazz che mi pare, prendermi le pause quando voglio ecc. ecc. in pratica posso gestire come voglio il mio tempo e il modo di lavorare...e anche questo è un privilegio.
Quindi giusto tassare il lavoro a domicilio, non tanto per il risparmio di denaro, ma per la miglior qualità di vita che se ne guadagna rispetto a chi non se lo può permettere.
Si, se lo SW è una scelta e per alcuni non lo è.
Non è che uno se sta in SW è privilegiato, io ieri ho ricevuto una telefonata alle 19:50 e ho lavorato fino a ieri sera alle 23 per finire un lavoro al volo da consegnare alle 07.30.
Giusto? Sbagliato? Vallo a dire al mio capo :)
Concordo sia sul fatto che tassare chi sta a casa sia una sciocchezza, sia con demon77 che, giustamente, fa notare i pregi.
Dipende dai casi: io andavo al lavoro a piedi, quindi in benzina non spendevo nulla. Ora pago di piú in elettricitá e presto riscaldamento, ma non devo piú chiedere ai nonni di occuparsi dei bimbi. Alla fine della fiera, l'unico che ci perde dal mio SW é il bar da cui non prendo piú il panino, ma in compenso faccio spese da 160 euro tutte le settimane (ben piú di prima) perché mangiamo tutti a casa, sempre, in 5. Quindi direi che il denaro che risparmio da una parte lo spendo dall'altra.
Intanto daró in beneficenza i soldi che mi sono trovato in bustapaga in questi mesi come "bonus presenza" o qualcosa del genere (perché non sempre ho fatto 100% SW) perché mi trovo nella rara situazione che tutta questa crisi ha impattato pochissimo sulle nostre finanze (giusto un mese di aspettativa non pagata presa da mia moglie), mentre ci sono persone che stanno infinitamente peggio in giro...
bonzoxxx
13-11-2020, 12:59
mentre ci sono persone che stanno infinitamente peggio in giro...
Lo puoi ben dire..
MINCHIA.. METTETE GIU' TORCE E FORCONI.. :stordita:
Sono d'accordo. E se lo dice Demon77
Premettendo che non concordo sia con l'approccio provocatorio dell'articolo. Gli studi non devono essere provocatori per generare emozioni, ma dare dati analitici in modo tale che ci si possa ragionare. Poi sono d'accordo che la tassazione "è una cagata pazzesca", come del resto sono in buona parta d'accordo con l'articolista.
Detto questo si potrebbe però prendere spunto per analizzare alcune situazione:
1) come si fa a compensare quelle professioni che non possono fare smart working? Ci sarebbe un ulteriore spaccatura nel mondo del lavoro. Molti dei lavori che si possono fare in smart working sono di alto livello e "ben pagati", mentre spesso quelli che non si possono fare sono quelli legati all'attività manuale, che è sempre più spesso un lavoro mal retribuito.
2) Negli anni si è creata una intera economia a supporto del lavoro in ufficio, trasporti, ristoranti, pulizie, affitti. E dietro questa economia ci sono persone. Basti vedere la situazione della ristorazione a Milano. In che modo riconvertiamo questa economia, di fronte a una contrazione del mercato?
nella Silicon Valley qualcosa del genere è successo
non si tratta di tassare, ma di rivedere gli stipendi
le società ti (stra)pagano per lavorare nella zona di SF, perché sanno che gli affitti sono spaventosi e il costo della vita proibitivo
se hai la possibilità di lavorare da casa, in un altro stato, il loro ragionamento è che non meriti più quel extra, per cui ti pagano bene ma meno, più in linea con quello che guadagneresti lavorando nel tuo stato
tempo fa avevo visto un sondaggio dove la maggior parte degli intervistati avrebbe accettato una paga ben più bassa per lavorare nel proprio stato (o anche in un altro) invece che in SV
riportiamo l'esempio qui in Italia prendendo una persona del sud cui viene offerto un lavoro a Milano
è come se l'azienda gli dicesse "se lavori a Milano ti do 1500 euro, se lavori da remoto te ne do 1200"
chi rifiuterebbe se quei soldi in più vanno via in affitto, costo della vita superiore quando fai spesa e mangi fuori, lontananza dalla famiglia...
per cui tassare è un termine odioso, ma il concetto di fondo può avere un senso
fino ad ora il tuo lavoro nel nostro esempio valeva 1500, se avevi la fortuna di abitare vicino erano 1500 puliti, se no ci dovevi togliere l'affitto e quindi in tasca ti rimaneva molto meno
per cui quello che vedo come possibilità è proprio questa, che certe aziende abbraccino il lavoro remoto e lo usino come scusa per abbassare il livello degli stipendi, oltre che ridurre notevolmente le spese per l'affitto di una sede
il rischio così facendo è che si vada sempre più al ribasso, perché da remoto troverai sempre uno disposto a guadagnare poco, quindi per lavori che non richiedono chissà che competenze è un attimo delocalizzare all'estero
ci sono realtà che invece sono full remote da sempre e hanno stipendi che non dipendono dalla tua area geografica, per cui se entri lì e vivi in uno di quei paesi con costi della vita bassi, diventi un benestante
sono poche però...
Ragerino
13-11-2020, 13:31
Ma infatti. Voglio dire, io quest'anno ho perso una mensilita' di stipendio, ed a lavorare ci sono sempre andato, anche con il lockdown, sono un artigiano. Mentre amici e conoscenti, comodamente seduti a casa in pantofole in SW, a cazzeggiare su facebook e loggati su Steam :D . Bella la vita . Cosa dovrei dire?
'tassare' e' un termine pessimo, pero' in effetti potrebbero ripensare le compensazioni in base se lavori da remoto o meno. Pero' andrebbe fatto con criterio.
Io ho calcolato che se dovessi prendere l'auto per andare a lavorare tutti i giorni a X km da casa, dovrei guadagnare almeno 250-300euro in piu al mese, solo per compensare le spese di carburante e deterioramento vetura.
Non ho nominato io Conte, l'ha fatto nickname che parla a vanvera.
Non era assolutmante riferita a te, mi agganciavo al tuo post solamente
So già che l'Italia accoglierà questa proposta.
Attenzione allo smart working.....oggi lavori da casa.....domani uno lavora al tuo posto dall'India,Cina o da qualunque altro Paese dove la manodopera costa meno.
bonzoxxx
13-11-2020, 13:56
Non era assolutmante riferita a te, mi agganciavo al tuo post solamente
:mano:
Sono in smart working e in quanto tale sto già perdendo soldi dato che non ho i buoni pasto. Quindi si, non ho i costi di trasporto (che nel mio caso non sono neanche così alti), ma il resto devo pagarlo di tasca mia: pranzo, elettricità, riscaldamento, acqua ecc ecc.
Il vero vantaggio sta nell'avere meno stress. E neanche sempre, dato che durante i due mesi di lock down ho dovuto lavorare con i figli piccoli in casa. Una vera goduria. Provare per credere. In quei mesi avrei preferito lavorare vicino alla corsia di sorpasso dell'autostrada.
Poi ovviamente c'è chi sta molto peggio (lavoratori autonomi in primis), ma da qua a dire tassiamo lo smart working ce ne passa. E' un privilegio? Probabile, ma è imposto dalla situazione, non è richiesto da noi. Altrimenti continuavamo come sempre, ovvero con la solita mentalità tipica del manager italiano, che se sei in smart working non fai un cazzo e quindi non te lo danno neanche se preghi in arabo.
Sono straconvinto che finita la pandemia torneremo esattamente come prima, ovvero tutti in ufficio. Perlomeno in Italia.
Slater91
13-11-2020, 14:02
Figurati se c'è gente con abbastanza fegato, Conte ci sta uccidendo tutti e ancora nessuno gli ha ancora provato ad ucciderlo.
Due settimane. E il prossimo che si azzarda a tirare fuori commenti del genere viene bannato senza passare dal via.
Teniamo il discorso sul punto; discorsi politici di questo tipo non sono accettati da regolamento. In altre parole: discutere delle idee va bene, discutere delle persone, dei partiti e delle varie cose annesse e connesse no. Uomo avvisato...
gd350turbo
13-11-2020, 14:03
Il vero vantaggio sta nell'avere meno stress. E neanche sempre, dato che durante i due mesi di lockdown ho dovuto lavorare con i figli piccoli in casa. Una vera goduria. Provare per credere.
Pensa che dove sono io chi ha figli in età scolare ha diritto a stare a casa contro chi non li ha !
dado1979
13-11-2020, 14:10
Il rapporto di Deutsche Bank è una cagata pazzesca!
Come ho spesso scritto, ritengo lo "smart working", che sarebbe meglio definire lavoro da remoto, dannoso sul lungo termine.
Non solo sul piano economico ma più che altro su quello sociale. In generale ridurre il lavoro a qualcosa di puramente individualistico da svolgersi in maniera isolata, per altro in ambito domestico, non è qualcosa che mi piacerebbe sostenere a lungo termine.
Come ha segnalato anche @robe64 c'è il rischio di far evolvere il mercato del lavoro in negativo, con le company che prendono il ruolo di scheduler globale di job, magari micro, da spalmare al miglior offerente sul pianeta.
Non penso che una vita "sana" possa contemplare portarsi lo stress del lavoro a casa, in un ambito che dovrebbe essere considerato un'isola di tranquillità.
Senza contare il fatto che ormai tutti si permettono di disturbarti a qualsiasi ora del giorno senza neanche chiedere il permesso (ma questo è un problema legato più che altro al fatto che siamo sempre connessi). In tal senso bisognerebbe obbligare le compagnie a fornirti di un telefono aziendale, qualora volessero contattarti mentre sei fuori sede.
Penso comunque in generale che possa essere utile se ristretto al massimo ad 1-2 giorni a settimana, in generale dovrebbe essere regolamentato a livello di singolo contratto più che collettivamente.
Paradossalmente le aziende con il lavoro da remoto possono risparmiare un bel po' di soldi che potrebbero essere investiti in un aumento di stipendio, quindi in realtà i lavoratori dovrebbero essere pagati di più (non di meno).
Ma lo Stato o chi per lui vedrà questa cosa come una ghiotta occasione per incassare tasse dal nuovo gingillo tutto fresco da regolamentare in maniera burocratica.
Il problema del traffico si risolve pianificando una mobilità urbana degna di questo nome, potenziando i mezzi pubblici nelle grandi città, di certo non lasciando tutto al caso come adesso.
MikTaeTrioR
13-11-2020, 14:37
per me ci vuole la giusta via di mezzo, a dipendenza anche del tipo di lavoro, è chiaro che ad esempio per fare attività commerciali di un certo tipo lo smart working non si presta molto.
Ma anche per i tipi di lavoro adatti la presenza fisica a volte è molto importante.
Io sono per il 50 e 50, un 50 di socialità/raccoglimento/condivisione e un 50 di produzione/concentrazione.
In poche parole lo smart working è mal visto solo perché sta facendo crollare l'indotto che c'è dietro il lavoro di persona: ristorazione, carburante, vestiario (se sto sempre a casa rimango con la tuta, se devo andare fisicamente ho bisogno di nuovi vestiti). Prima i lavoratori privati erano considerati praticamente zero, nel senso fallisce un'azienda "poverini quei lavoratori, vabbè pazienza, continuo a fare la mia vita". Ora sembra tutti che puntano l'attenzione sui privati perché mantengono con le loro uscite le attività che ruotano intorno al mondo impiegatizio.
Mi viene in mente quello che diceva 30 anni fa il mio ex prof di italiano e storia: "Dato che la classe padronale è disposta ad usare la propria arma, che è il denaro, senza porsi troppi problemi, non c'è motivo di impedire alla classe operaia di usare la propria, cioè le armi da fuoco". Col senno di poi non aveva poi torto fino in fondo.
bonzoxxx
13-11-2020, 14:49
Lo SW viene applicato da anni in altri paesi solo che in Italia siamo reticenti al cambiamento oltre al fatto che molti magari in SW si fanno i cassi loro dato che, diciamocelo, siamo in Italia.
Al di la di questo, credo che la verità sia nel mezzo e che purtroppo sta pandemia ha accelerato le cose fin troppo, credo che lo SW sarà la normalità magari alternato a periodi di presenza e che come tutte le cose, col tempo si assesterà anche l'economia che ci gira intorno.
Attenzione allo smart working.....oggi lavori da casa.....domani uno lavora al tuo posto dall'India,Cina o da qualunque altro Paese dove la manodopera costa meno.
ma guarda che è già cosi :)
Phoenix Fire
13-11-2020, 15:48
Ma infatti. Voglio dire, io quest'anno ho perso una mensilita' di stipendio, ed a lavorare ci sono sempre andato, anche con il lockdown, sono un artigiano. Mentre amici e conoscenti, comodamente seduti a casa in pantofole in SW, a cazzeggiare su facebook e loggati su Steam :D . Bella la vita . Cosa dovrei dire?
'tassare' e' un termine pessimo, pero' in effetti potrebbero ripensare le compensazioni in base se lavori da remoto o meno. Pero' andrebbe fatto con criterio.
Io ho calcolato che se dovessi prendere l'auto per andare a lavorare tutti i giorni a X km da casa, dovrei guadagnare almeno 250-300euro in piu al mese, solo per compensare le spese di carburante e deterioramento vetura.
1) non pensare allo SW di oggi, che c'è la pandemia e quindi fai il confronto tra chi sta a casa a lavorare e chi invece sta a casa perdendo soldi. Inoltre dire chi sta a casa non lavora è una generalizzazione, qui nel forum vedi anzi gente che è persino più produttiva
2) non puoi neanche confrontare il discorso di lavorare da casa con mi muovo di Xkm, perché in quel caso che facciamo a chi abita sopra l'ufficio e chi invece cambia comune?
Come detto prima, ripensare a un indennità di "spostamento" si può fare, ma arrivare a dire che chi sta a casa risparmia a prescindere, ce ne vuole
In poche parole lo smart working è mal visto solo perché sta facendo crollare l'indotto che c'è dietro il lavoro di persona: ristorazione, carburante, vestiario (se sto sempre a casa rimango con la tuta, se devo andare fisicamente ho bisogno di nuovi vestiti).
facciamo la premessa che oggi sono cazzi per tutti, perché siamo semplicemente chiusi in casa
tu pensala dopo il COVID
è vero, a casa stai in tuta
però se non perdi tempo per il trasporto, a fine giornata stacchi e sei già libero, va a finire che ci scappano aperitivi con gli amici, vai in palestra, cinema, cene fuori... i vestiti li prendi, ma non per il lavoro
discorso bar, sicuramente uno che sta in zona uffici ne risente, ma quello delle zone residenziali si trova più gente in giro
ne parlavo giusto ieri con un collega, che accompagna il figlio a scuola e ora si prende il caffè con altri papà prima di tornare a casa per lavorare
quelli sono N caffè che si spostano dal bar ufficio al bar residenziale, è un piccolo esempio ma rende l'idea
poi non ci saranno milioni di persone in remoto a fine pandemia, la differenza la vedremo a Milano dove c'è una marea di uffici e quindi gente che può fare remoto ma non esiste solo quel tipo di lavoro e anche nel terziario non tutti concederanno il remoto e moltissimi lo concederanno parziale, quindi qualche giorno la settimana in ufficio si andrà ugualmente
canislupus
13-11-2020, 16:27
MINCHIA.. METTETE GIU' TORCE E FORCONI.. :stordita:
Siamo d'accordo che "TASSARE" è decisamente eccessivo, soprattutto poi in una fase in cui lo smartworking sta prendendo piede.
Tuttavia vedo un po' troppi commenti di pancia.
Lavorare DA CASA in ciabatte e mutande E' in effetti un notevole privilegio.
Quanto si pende in bestemmie, tempo e soldi per ANDARE E TORNARE dal lavoro ogni giorno? Alla fine del mese fa la sua bella differenza.
Quando lavoravo a milano lo so io quanto mi girava il culo ogni santo giorno per fare treno-metro-autobus per arrivare a sedermi in ufficio.
Un'ora e mezza alla mattina ed un'ora e mezza la sera (salvo imprevisti o altri cazzi).
Avessi potuto lavorare da casa quanto risparmiavo di SOLDI E DI TEMPO?
Quoto te, ma la risposta è generale.
Cosa oggi conta di più nella vita? I soldi? Forse...
Ma a cosa servono i soldi se non a sfruttarli nel tempo libero?
Ora qual è il senso di guadagnare del denaro se alla fine non si ha il tempo per usarlo?
Qualcuno nella ricerca ha sostenuto che sia giusto tassare lo smartworking, ma ci siamo fermati anche a ragionare sui vantaggi per tutto il sistema?
Meno inquinamento
Meno infortuni
Meno incidenti
Meno rischio di ritardi
Meno stress
Sembrano cose di poco conto, ma nel 2020 perchè dobbiamo ragionare ancora in una logica punitiva del lavoro?
Non è sufficiente il fatto che le persone occupino buona parte della propria giornata per guadagnare uno stipendio, spesso a malapena sufficiente per sopravvivere.
Vogliamo anche che debbano perdere tempo negli spostamenti, rischino di farsi male nel tragitto, magari si ammalino (esempio chi si sposta con moto o scooter d'inverno) e questo per esigenze reali o perchè semplicemente si ha paura di perderne il controllo?
Il mio lavoro si svolge TUTTO IN REMOTO... fino a prima del covid ero obbligato ad andare a lavoro e il motivo era soltanto uno: il grande capo (alias direttore) voleva vederci seduti sulle sedie... poi poco importa che molti colleghi trascorressero tanto tempo fumando (cosa che adesso faranno dentro casa, suppongo) o che stessero ogni 3x2 a chiacchierare davanti alla macchinetta del caffè, ma il senso di potere per lui valeva la scocciatura di centinaia di persone.
Volevo avvisare che con i soldi a pioggia che stanno dando ci sarà una inflazione reale pari a circa 8-10 percento nei prossimi 3 anni assestandosi al 25 percento della perdita del valore di acquisto totale al termine del 4 anno i valori di sopra sono conservativi.... cosa c’entra questo con lo Smart working? Bene è solo l’ennesima notizia che butta fumo negli occhi la sostanza è questa far perdere valore al denaro
Chi partorisce queste idee andrebbe aspettato sotto casa e preso a pizze da una folla di lavoratori.
non so se qualcuno lo ha già detto, io propongo la crocifissione in sala mensa (cit.) e fustigazione.
https://www.youtube.com/watch?v=u62a5nlL76I
Poi si capisce perchè deutsche bank è la banca messa peggio in europa, ci lavorano certi geni... che neanche i commissari alla sanità calabra li prenderebbero. :D
abbatheking
13-11-2020, 18:13
Quindi riassumendo, nell'ipotesi da dimostrare in cui un lavoratore da remoto spenda meno, la proposta è di fargli pagare ciò che ha percepito in più.
Ok, allora generalizziamo il discorso per tutti i lavoratori e diciamo che ogni cittadino lavoratore deve portare a casa al netto di OGNI spesa 800€ (o quanto sia necessario per avere una vita dignitosa al giorno d'oggi).
Tutti quelli che al netto mensile conservano più di questa cifra la dovranno devolvere allo stato perché hanno il privilegio di guadagnare di più di altri omologhi; e questa "tassa" andrà a completare il netto per chi non arriva ad averlo.
Allora mi starebbe bene la proposta...
Io non auguro a nessuno tutto lo stress che si accumula in 1 ora di viaggio per andare al lavoro dietro a trattori a 45 km/h e pensionati che viaggiano ai 60 km/h di media alle 7:30 del mattino!
abbatheking
13-11-2020, 18:20
Peraltro vorrei sottolineare che gli esercizi commerciali esistono perché c'è una domanda, se apri un bar in un cimitero non sei una partita IVA ma sei un cretino.
Sarà dura per molti ma è solo questione di tempo per raggiungere un nuovo equilibrio portando l'offerta più vicino alla nuova domanda.
gd350turbo
13-11-2020, 18:41
Io non auguro a nessuno tutto lo stress che si accumula in 1 ora di viaggio per andare al lavoro dietro a trattori a 45 km/h e pensionati che viaggiano ai 60 km/h di media alle 7:30 del mattino!
:ave: :ave: :ave:
io faccio un ora e mezza in queste condizioni tutti i giorni...
:doh: :doh: :doh:
Figurati se c'è gente con abbastanza fegato, Conte ci sta uccidendo tutti e ancora nessuno gli ha ancora provato ad ucciderlo.
perchè sta facendo guadagnare meno alcuni?
può invece essere che i suoi provvedimenti abbiano salvato tante persone dalla morte?
credo che dovresti capire quale sia il limite nell'esporre le proprie idee in anonimato sul web.
EDIT: noto ora che è già stato preso provvedimento.
Attenzione allo smart working.....oggi lavori da casa.....domani uno lavora al tuo posto dall'India,Cina o da qualunque altro Paese dove la manodopera costa meno.
è questo il reale pericolo, ma non immagino nemmeno cosa succederà quando i robot e le AI eroderanno i lavori semplici...
esempio terra-terra: pulizia degli uffici, ormai pochi per il telelavoro:
prima c'era una ditta di pulizie che occupava 10 persone, poi l'azienda si prende 2 robot lavasciuga e paga un solo tecnico per la manutenzione delle apparecchiature.
già mi viene da ridere, se la gente mette le mani avanti già solo per qualche lavoratore in telelavoro.
Volevo avvisare che con i soldi a pioggia che stanno dando ci sarà una inflazione reale pari a circa 8-10 percento nei prossimi 3 anni assestandosi al 25 percento della perdita del valore di acquisto totale al termine del 4 anno i valori di sopra sono conservativi.... cosa c’entra questo con lo Smart working? Bene è solo l’ennesima notizia che butta fumo negli occhi la sostanza è questa far perdere valore al denaro
questa invece mi sembra un'osservazione degna di essere quotata.
un aggiustamento, però: c'è chi ha sempre avuto interesse nello svalutare i soldi (banche) e ha trovato la situazione giusta per farlo, perchè questi che stiamo vivendo non sono tempi normali, ma un'eccezione; vorrei ricordarlo a tutti.
Ragerino
14-11-2020, 08:37
è questo il reale pericolo, ma non immagino nemmeno cosa succederà quando i robot e le AI eroderanno i lavori semplici...
esempio terra-terra: pulizia degli uffici, ormai pochi per il telelavoro:
prima c'era una ditta di pulizie che occupava 10 persone, poi l'azienda si prende 2 robot lavasciuga e paga un solo tecnico per la manutenzione delle apparecchiature.
.
La verità è che i primi lavori a sparire (a parte la bassa manovalanza da fabbrica) saranno proprio quelli da scalda seria in ufficio, che non richiedono creatività o interazione avanzata con il pubblico. Per dire, ci sono banche che hanno avuto degli esuberi da migliaia di posti di lavoro, e non per crisi, ma per manifesta volontà di trasferire tutto sul digitale/virtuale.
E' più facile che la pulizia dell'ufficio la continui a svolgere l'azienda di pulizie, perche il robot è troppo idiota per non buttare giù mezzo ufficio quando spolvera le mensole, oltre a non riuscire a pulure i bagni adeguatamente. Per quello ci vorrà forse più tempo che per auto a guida autonoma.
megamitch
14-11-2020, 09:18
Non so se è già stato scritto ma ad esempio io da quando sono in remote working non percepisco i buoni pasto per cui una riduzione dello stipendio l'ho già avuta quantificabile in circa 140 euro al mese (nel mio caso)
Lecito e perfettamente legale.
Risparmio in spese di trasporto circa 70 euro al mese.
Spendo in corrente e riscaldamento di più (ma non l'ho calcolato)
Cibo sono a pari perché normalmente per motivi di "salute" cerco di mangiare leggero e non vado quasi mai a pranzo al ristorante/bar quando sono in ufficio.
Mal tollero che sempre più spesso il termine "consumatore" venga utilizzato come sostituto integrale di "cittadino", perché sembra implicare che l'unico diritto, l'unico dovere, l'unica caratteristica saliente delle persone sia "consumare"
:ave: :cincin: :mano:
concordo appieno.
:ave: :cincin: :mano:
concordo appieno.
E' il fondamento del capitalismo. (purtroppo)
La questione 'buono pasto' è chiaramente da risolvere a parte. Chi ha il buono è un privilegiato, perche un sacco di dipendenti non hanno di questi benefici.
per tua info, i buoni pasto già concorrono alla formazione del reddito per l'importo eccedente i 4 o 7€ a seconda che siano cartacei o dematerializzati (vedo a memoria), e quindi ci paghi sopra le tasse come fosse stipendio (immagino che quindi siano inclusi nel CUD e nel 730).
potrebbero prendere questi soldi da:
google
netflix
amazon
aliexpress
e affini
per non parlare delle multinazionali farmaceutiche che si stanno fregando le mani in attesa del vaccino anti-covid.
esatto. anche perchè stando a casa si usano di più questi servizi, a scapito di quelli "fisici" e locali (bar, cinema, negozi...)
Si, se lo SW è una scelta e per alcuni non lo è.
Non è che uno se sta in SW è privilegiato, io ieri ho ricevuto una telefonata alle 19:50 e ho lavorato fino a ieri sera alle 23 per finire un lavoro al volo da consegnare alle 07.30.
Giusto? Sbagliato? Vallo a dire al mio capo :)
in realtà si chiama "lavoro agile": se hai lavorato ieri sera, lunedì ti fai i c@##i tuoi... il senso è quello, non "lavoro il doppio a qualunque ora e giorno".
...sono un artigiano....
'tassare' e' un termine pessimo, pero' in effetti potrebbero ripensare le compensazioni in base se lavori da remoto o meno. Pero' andrebbe fatto con criterio.
Io ho calcolato che se dovessi prendere l'auto per andare a lavorare tutti i giorni a X km da casa, dovrei guadagnare almeno 250-300euro in piu al mese, solo per compensare le spese di carburante e deterioramento vetura.
ecco, semmai parliamo di pagare di più chi deve lavorare lontano e/o perdere molto tempo per arrivare sul posto.
cmq se sei artigiano, hai la partita iva, e molte spese te le scarichi, auto e carburante inclusi... quindi non capisco la lamentela nel caso specifico.
Sono in smart working e in quanto tale sto già perdendo soldi dato che non ho i buoni pasto. Quindi si, non ho i costi di trasporto (che nel mio caso non sono neanche così alti), ma il resto devo pagarlo di tasca mia: pranzo, elettricità, riscaldamento, acqua ecc ecc.
guarda che il buono pasto è una compensazione del fatto che non puoi mangiare a casa, non del mangiare in assoluto.
mangeresti lostesso, mica solo se lavori.
Il vero vantaggio sta nell'avere meno stress.
esatto, meno stress e più tempo. Cose che valgono tantissimo, molto più di 5-10€ di buono pasto, benzina ecc. ;)
...Il problema del traffico si risolve pianificando una mobilità urbana degna di questo nome, potenziando i mezzi pubblici nelle grandi città, di certo non lasciando tutto al caso come adesso.
se tutti devono entrare in ufficio/scuola/fabbrica fra le 8 e le 9, risolvere il traffico è impossibile qualunque soluzione di trasporto adotti, a meno di non andare tutti in bici/piedi e lavorare vicino a casa (cosa che oggi è fantascienza).
vero è che scaricare tutti i costi/tempi di questo spostamento sul lavoratore come è stato fatto da secoli è una stortura da correggere.
In poche parole lo smart working è mal visto solo perché sta facendo crollare l'indotto che c'è dietro ...
certo. è stato pure detto chiaramente, se non erro in regione lombardia/milano.
insomma, tornate in ufficio per favorire i bar...
...Qualcuno nella ricerca ha sostenuto che sia giusto tassare lo smartworking, ma ci siamo fermati anche a ragionare sui vantaggi per tutto il sistema?
Meno inquinamento
Meno infortuni
Meno incidenti
Meno rischio di ritardi
Meno stress.
Parliamo di DB... tutto quello che tu vedi come "miglioramento" è per loro un peggioramento del PIL...
che è una unità di misura del c@##oa cui il modo "capitalista" si è impiccato...
(più morti, incidenti, tumori, danni, fanno SALIRE il PIL...)
Volevo avvisare che con i soldi a pioggia che stanno dando ci sarà una inflazione reale pari a circa 8-10 percento nei prossimi 3 anni
direi che la tua è una previsione azzardata, per nulla certa. sono anni che tutte le banche centrali cercano di far salire l'inflazione iniettando soldi nell'economia (in realtà nella finanza), ma ad oggi... E con la gente che perde lavoro alzare i prezzi mi pare "complicato"...
guarda che il buono pasto è una compensazione del fatto che non puoi mangiare a casa, non del mangiare in assoluto.
mangeresti lostesso, mica solo se lavori.
Il buono pasto è un benefit che dà l'azienda. Infatti puoi usarlo anche per la spesa. Che perdi se stai a casa.
Di fatto solo soldi persi. Pensa che alcune categorie sono riuscite a farselo dare anche in smart working.
...un aggiustamento, però: c'è chi ha sempre avuto interesse nello svalutare i soldi (banche)
considerato chele banche di solito prestano soldi, direi che hanno esattamente l'interesse opposto.
La verità è che i primi lavori a sparire (a parte la bassa manovalanza da fabbrica) saranno proprio quelli da scalda seria in ufficio,....
E' più facile che la pulizia dell'ufficio la continui a svolgere l'azienda di pulizie, perche il robot è troppo idiota per non buttare giù mezzo ufficio quando spolvera le mensole, oltre a non riuscire a pulure i bagni adeguatamente. Per quello ci vorrà forse più tempo che per auto a guida autonoma.
condivido. :)
E' il fondamento del capitalismo. (purtroppo)
evidentemente essere trattati come "pile" da scaricare stile matrix comincia a stare sulle balle a diversi cittadini... :)
megamitch
14-11-2020, 10:41
guarda che il buono pasto è una compensazione del fatto che non puoi mangiare a casa, non del mangiare in assoluto.
mangeresti lostesso, mica solo se lavori.
esatto, meno stress e più tempo. Cose che valgono tantissimo, molto più di 5-10€ di buono pasto, benzina ecc. ;)
se tutti devono entrare in ufficio/scuola/fabbrica fra le 8 e le 9, risolvere il traffico è impossibile qualunque soluzione di trasporto adotti, a meno di non andare tutti in bici/piedi e lavorare vicino a casa (cosa che oggi è fantascienza).
vero è che scaricare tutti i costi/tempi di questo spostamento sul lavoratore come è stato fatto da secoli è una stortura da correggere.
certo. è stato pure detto chiaramente, se non erro in regione lombardia/milano.
insomma, tornate in ufficio per favorire i bar...
Parliamo di DB... tutto quello che tu vedi come "miglioramento" è per loro un peggioramento del PIL...
che è una unità di misura del c@##oa cui il modo "capitalista" si è impiccato...
(più morti, incidenti, tumori, danni, fanno SALIRE il PIL...)
direi che la tua è una previsione azzardata, per nulla certa. sono anni che tutte le banche centrali cercano di far salire l'inflazione iniettando soldi nell'economia (in realtà nella finanza), ma ad oggi... E con la gente che perde lavoro alzare i prezzi mi pare "complicato"...
Lo smart working può essere comodo per chi può farlo, non si può far finta che l'economia reale per come è organizzata oggi non salterebbe se tutti facessero smart working.
Bar, ristoranti, negozi di ogni genere posizionati in zone costosissime proprio perché in tempi normali molto popolose semplicemente fallirebbero e migliaia di lavoratori resterebbero a casa.
Non dico che una soluzione sia migliore o peggiore, dico che non si può far finta di nulla.
Chi paga per sostenere queste famiglie che si troverebbero senza reddito? In particolare i dipendenti che avranno meno capitale da parte rispetto agli imprenditori (in linea di massima).
Un po' come la cavolata di imporre le chiusure domenicali ai negozi (tema pre covid) per far stare assieme le famiglie. Tanti perderebbero il lavoro, facile facile.
Il buono pasto è un benefit che dà l'azienda.
assolutamente NO.
è un obbligo di legge fornire al lavoratore un pasto sul posto di lavoro, mediante mensa interna. In mancanza, fornire un buono perchè il lavoratore possa comprarsi da mangiare essendo fuori casa, per compensare il fatto che "comprare un pasto servito preparato da altri" è molto più costoso che comprare le materie prime e farselo da soli (cioè quel che fai a casa).
cioè compensa il disagio di mangiare fuori casa, non "il mangiare" in assoluto (perchè comunque mangeresti lostesso). :)
assolutamente NO.
è un obbligo di legge fornire al lavoratore un pasto sul posto di lavoro, mediante mensa interna. In mancanza, fornire un buono perchè il lavoratore possa comprarsi da mangiare essendo fuori casa, per compensare il fatto che "comprare un pasto servito preparato da altri" è molto più costoso che comprare le materie prime e farselo da soli (cioè quel che fai a casa).
cioè compensa il disagio di mangiare fuori casa, non "il mangiare" in assoluto (perchè comunque mangeresti lostesso). :)
La stragrande maggioranza delle persone lo usa per fare la spesa. Poi si, tecnicamente è come dici tu, in pratica no. Quindi se manca il buono pasto di conseguenza hai meno soldi per fare la spesa.
Lo smart working ...Bar, ristoranti, negozi di ogni genere posizionati in zone costosissime proprio perché in tempi normali molto popolose semplicemente fallirebbero e migliaia di lavoratori resterebbero a casa. ...
o si sposterebbero nei luoghi di residenza delle persone, e farebbero consegne a domicilio...
presente quanti fattorini hai bisogno per consegnare quello che prima UN cameriere serviva in loco? si tratta di regolamentare in modo che chi consegna non sia sfruttato dai vari justeat, glovo ecc e tassare ggli utili di queste multinazionali estere
Un po' come la cavolata di imporre le chiusure domenicali ai negozi (tema pre covid) per far stare assieme le famiglie. Tanti perderebbero il lavoro, facile facile.
veramente le aperture domenicali è stato dimostrato che NON hanno comportato più assunzioni ma solo più sfruttamento...
La stragrande maggioranza delle persone lo usa per fare la spesa. Poi si, tecnicamente è come dici tu, in pratica no. Quindi se manca il buono pasto di conseguenza hai meno soldi per fare la spesa.
puoi comprare solo alimentari. che appunto poi ti porti in ufficio e mangi in ufficio.
e cmq come detto risparmi da altre parti, tipo trasporti e tempo. da quel punto di vista per me alla fine non ci perdi, è solo l'illusione ottica di guadagnare meno, ma spendi anche molto meno: solo che il primo fattore lo vedi e lo misuri facilmente, il secondo è più "nascosto", ma c'è.
puoi comprare solo alimentari. che appunto poi ti porti in ufficio e mangi in ufficio.
Dipende, in alcuni supermercati te li fanno usare per tutto. E ad ogni modo l'alimentare è il grosso della spesa. E poi se ti cucini a casa, non so te ma io non ci spendo di certo 7 euro al giorno.
e cmq come detto risparmi da altre parti, tipo trasporti e tempo. da quel punto di vista per me alla fine non ci perdi, è solo l'illusione ottica di guadagnare meno, ma spendi anche molto meno: solo che il primo fattore lo vedi e lo misuri facilmente, il secondo è più "nascosto", ma c'è.
Tutto dipende da quanto sei lontano dall'ufficio. E comunque non è che mi lamento eh, c'è chi sta molto peggio in questa situazione.
Ragerino
14-11-2020, 10:56
cmq se sei artigiano, hai la partita iva, e molte spese te le scarichi, auto e carburante inclusi... quindi non capisco la lamentela nel caso specifico.
Si va beh, questa è una leggenda metropolitana. Cosa scarico? L'auto privata intestata a me, che uso nel tempo libero e a volte per venire a lavorare? Il carburante? lol. Non è mica uno strumento di lavoro, e non è intestata alla ditta. Ci sono partite iva e partite iva. Uno che ha un bar, non è un rappresentante.
Cmq il mio esempio era riferito al fatto che cambiando lavoro, e dovendo usare l'auto per raggingerlo, effettivamente le mie spese sarebbero di certo molto superiori.
Tutto dipende da quanto sei lontano dall'ufficio. E comunque non è che mi lamento eh, c'è chi sta molto peggio in questa situazione.
this ;)
Si va beh, questa è una leggenda metropolitana. Cosa scarico? L'auto privata intestata a me, che uso nel tempo libero e a volte per venire a lavorare? Il carburante? lol. Non è mica uno strumento di lavoro, e non è intestata alla ditta. Ci sono partite iva e partite iva. Uno che ha un bar, non è un rappresentante.
sei tu che hai detto "artigiano" senza specificare... io con quel termine intendo idraulici, elettricisti, falegnami, fabbri... che ne so io che PI hai e cosa evadi... ahem.. scarichi...
non sono l'AdE (forse...) :angel: :p
megamitch
14-11-2020, 11:13
o si sposterebbero nei luoghi di residenza delle persone, e farebbero consegne a domicilio...
presente quanti fattorini hai bisogno per consegnare quello che prima UN cameriere serviva in loco? si tratta di regolamentare in modo che chi consegna non sia sfruttato dai vari justeat, glovo ecc e tassare ggli utili di queste multinazionali estere
La fai troppo semplice. Tanti posti di lavoro esistono perché c’è tanta domanda dovuta al gran numero di clienti da servire.
Se tu lavori in un negozio in centro a Milano per gestire l’affluenza assumi es. 10 persone. Lo stesso negozio stessa dimensione in un paese più piccolo ne assieme 3, sempre se il giro di affari è sufficiente e conveniente per aprire.
Non si trasforma così facilmente come pensi l’economia reale. Qualche caso si, tutto insieme è un processo molto lungo. Senza contare che tante zone delle città potrebbe essere lasciate al degrado causa negozi chiusi. Non è una cosa banale.
I negozi e i servizi vanno dove c’è gente, possibilmente tanta gente.
veramente le aperture domenicali è stato dimostrato che NON hanno comportato più assunzioni ma solo più sfruttamento...
Chi lo ha dimostrato, hai documentazione a riguardo da condividere? Perché l’argomento mi interessa, senza polemica.
Nel mio piccolo, conosco la situazione di tanti lavoratori nel commercio al dettaglio assunti “a chiamata “ che senza le domeniche non lavorerebbero, tra loro tanti studenti che possono sostenersi agli studi. O anche tanti dipendenti che arrotondano lo stipendio con gli straordinari pagati lavorando la domenica e riposando in settimana (es. la mia compagna).
megamitch
14-11-2020, 11:16
puoi comprare solo alimentari. che appunto poi ti porti in ufficio e mangi in ufficio.
e cmq come detto risparmi da altre parti, tipo trasporti e tempo. da quel punto di vista per me alla fine non ci perdi, è solo l'illusione ottica di guadagnare meno, ma spendi anche molto meno: solo che il primo fattore lo vedi e lo misuri facilmente, il secondo è più "nascosto", ma c'è.
Non so dove vivi tu ma io coi buoni pasto ci faccio la spesa. E non ci compro solo il cibo che mangio in ufficio ma la spesa per la casa
Ringrazia di averlo il lavoro
Sei un privilegiato a stare in smart
E' già tanto quello che ti do
Se non vieni tu viene qualcun altro
ecc..ecc..
Che razza di mentalità, dovremmo lavorare tutti in miniera a due soldi la giornata per essere a posto con i canoni moderni.
E intanto lì in alto ingrassano e se la ridono...
Sono superficiale, populista, qualunquista e comunista?
Ecchissenfrega!
Il buono pasto è un benefit che dà l'azienda. Infatti puoi usarlo anche per la spesa. Che perdi se stai a casa.
Di fatto solo soldi persi. Pensa che alcune categorie sono riuscite a farselo dare anche in smart working.
a me continuano a darlo, dipende dall'azienda
quando avevo fatto un colloquio per una società che faceva smart working parziale mi avevano detto subito che i buoni venivano erogati solo in presenza, quindi nei giorni lavorati da casa niente buono
se la cosa è messa nero su bianco, ci sta
io sicuramente rinuncio volentieri a 5 euro di buono se quel giorno lavoro da casa, l'importante è che ci sia un accordo chiaro
La fai troppo semplice. Tanti posti di lavoro esistono perché c’è tanta domanda dovuta al gran numero di clienti da servire.
nessuno ha detto che il modo si cambia in un giorno.
ma se quando nasce l'auto ti ostini a fare il maniscalco e ferrare cavalli, non puoi poi lamentarti se "perdi il lavoro"... ;)
Chi lo ha dimostrato, hai documentazione a riguardo da condividere? Perché l’argomento mi interessa, senza polemica.
no, cose lette in giro nel tempo, e che mi sembrano plausibili. Sorry
Non so dove vivi tu ma io coi buoni pasto ci faccio la spesa. E non ci compro solo il cibo che mangio in ufficio ma la spesa per la casa
evidentemente il buono sta perdendo il suo significato originario e diventando una cosa diversa...
in altre parole, forse il suo valore relativo alal tua zona di lavoro è troppo alto, se ci paghi di più di quel che serve per il pranzo al lavoro. :boh:
meglio che non lo dici al tuo datore di lavoro :D
Phoenix Fire
16-11-2020, 09:10
cut
veramente le aperture domenicali è stato dimostrato che NON hanno comportato più assunzioni ma solo più sfruttamento...
OT parziale, questa stortura deriva dal fatto che nel 90% dei casi, i commessi hanno contratti che non vengono rispettati, ne ho conosciuti troppi con contratti da 4/6 ore lavorare molto di più e non prendere l'extra dovuto per lavorare nei weekend. Come detto in altri luoghi, se vuoi migliorare la situazione dei commessi, devi agire con i controlli, non con le chiusure a caxxo. Non per niente, nel resto del mondo è diffusa l'apertura h24, qui da noi vogliono chiudere il weekend che è quando la gente compra di più visto che può uscire
evidentemente il buono sta perdendo il suo significato originario e diventando una cosa diversa...
in altre parole, forse il suo valore relativo alal tua zona di lavoro è troppo alto, se ci paghi di più di quel che serve per il pranzo al lavoro. :boh:
meglio che non lo dici al tuo datore di lavoro :D
Il buono pasto mediamente è aumentato nel corso del tempo; se da prima serviva semplicemente per far si che l’azienda contribuisse al pranzo del dipendente, ora serve solamente per tenerlo buono; in poche parole:
- ti sfrutto
- non ti pago alcuni benefit che ti dovrei ( vedere ora in smartworking che consumiamo di più sulle utenze )
oltre a questo, lo Stato ci mette il carico da 90 con la tassazione..
però abbiamo il buono pasto da 7-8 euro. Evviva.
Scusate, questo thread ha 6 pagine di botta e risposta quando la sola risposta che doveva venir fuori è: "Mi vuoi tassare perché sono in smart working? Ma non ti vergogni a farci la cresta in questo periodo di mille difficoltà per le famiglie?".
Scusate, questo thread ha 6 pagine di botta e risposta quando la sola risposta che doveva venir fuori è: "Mi vuoi tassare perché sono in smart working? Ma non ti vergogni a farci la cresta in questo periodo di mille difficoltà per le famiglie?".
Ti ricordo che è un rapporto commissionato da una banca - ecco, basta già questo per capire quanta etica o moralità possa esserci, anzi non esserci, nella suddetta ricerca. Certa gentaglia se potesse, e forse un giorno ci riuscirà, farebbe la cresta come dici tu anche sull'aria che respiriamo. Possa un giorno vicino sperimentare qualcuna di queste menti maligne la povertà e capire un po' come campa e la gente normale. :rolleyes:
canislupus
16-11-2020, 10:50
assolutamente NO.
è un obbligo di legge fornire al lavoratore un pasto sul posto di lavoro, mediante mensa interna. In mancanza, fornire un buono perchè il lavoratore possa comprarsi da mangiare essendo fuori casa, per compensare il fatto che "comprare un pasto servito preparato da altri" è molto più costoso che comprare le materie prime e farselo da soli (cioè quel che fai a casa).
cioè compensa il disagio di mangiare fuori casa, non "il mangiare" in assoluto (perchè comunque mangeresti lostesso). :)
FALSO.
Il buono pasto non è assolutamente un obbligo contrattuale.
Non a caso nella società dove lavoro (da 10 anni) non è mai stato erogato e non siamo una piccola azienda (solo nella sede dove sto io siamo più di 300 persone).
Per inciso non abbiamo una mensa interna e quindi o mangi fuori a tue spese o ti porti il pranzo da casa, lo riscaldi e lo mangi in sala break.
Poi che io sappia non viene tassato al lavoratore e alle aziende conviene notevolmente rispetto a dare lo stesso valore dentro lo stipendio come aumento (ma molte per principio non lo vogliono dare).
Ti ricordo che è un rapporto commissionato da una banca - ecco, basta già questo per capire quanta etica o moralità possa esserci, anzi non esserci, nella suddetta ricerca. Certa gentaglia se potesse, e forse un giorno ci riuscirà, farebbe la cresta come dici tu anche sull'aria che respiriamo. Possa un giorno vicino sperimentare qualcuna di queste menti maligne la povertà e capire un po' come campa e la gente normale. :rolleyes:
Della serie, "togliamo soldi basta che non li si tolgano a me".
canislupus
16-11-2020, 10:58
Lo smart working può essere comodo per chi può farlo, non si può far finta che l'economia reale per come è organizzata oggi non salterebbe se tutti facessero smart working.
Bar, ristoranti, negozi di ogni genere posizionati in zone costosissime proprio perché in tempi normali molto popolose semplicemente fallirebbero e migliaia di lavoratori resterebbero a casa.
Non dico che una soluzione sia migliore o peggiore, dico che non si può far finta di nulla.
Chi paga per sostenere queste famiglie che si troverebbero senza reddito? In particolare i dipendenti che avranno meno capitale da parte rispetto agli imprenditori (in linea di massima).
Il mondo cambia... non si può pretendere che le persone siano obbligate a spendere in un luogo o in un determinato modo perchè qualcuno ha basato il suo reddito su quello stile di vita.
Quando andavo in ufficio non ho quasi mai pranzato fuori (forse 4-5 volte in un anno) e il caffè lo prendevo quasi sempre alla macchinetta aziendale (peraltro gratis in alcune forme semplici :p ).
Mi spiace molto per chi ha aperto dei locali nella zona dove lavoravo (uno di questi baristi era anche molto simpatico e onesto... sempre fatto lo scontrino ;) ), ma non mi posso certo fare carico io del suo investimento.
Anche perchè se io avessi problemi ad arrivare a fine mese, non è che qualcuno mi viene a dare una mano.. me la devo cavare con le mie forze...
Un po' come la cavolata di imporre le chiusure domenicali ai negozi (tema pre covid) per far stare assieme le famiglie. Tanti perderebbero il lavoro, facile facile.
Hai mai lavorato nella GDO? Io sì... e lavoravo molto spesso sabato e domenica... guadagni una miseria in più (il sabato nel CCNL commercio è pagato come un giorno qualsiasi e la domenica se non erro è al 15% o 20% di maggiorazione).
Chi ci lavora, rinuncia di fatto ad avere una vita sociale e familiare, ma l'importante è permettere a tutti di fare le compere (spesso solo girovagare senza meta), anche nei giorni in cui prima si facevano delle attività ricreative.
Usciamo da questa logica delle persone che devono essere SOLO strumenti per il consumismo.
E non parlo di rinnegare il capitalismo, ma di avere un minimo di rispetto anche delle persone e della loro vita, al di fuori del mero sistema di produzione di PIL.
Il punto canis non è il singolo, ma la massa ed in generale l'economia reale che si poggia su tante piccole cose che sono la nostra quotidianità.
Che lo smart working sia comodo è indubbio, ma se il problema è "lo stile di vita", allora chiediamoci anche se lavorare spesso da casa porti realmente ad uno stile di vita più "sano" nel lungo periodo.
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.
Senza contare le problematiche infrastrutturali del nostro paese. L'altro giorno sono rimasto 24 ore senza connessione, ho dovuto seguire un corso in 3G con tutte le conseguenze del caso (audio balbettante, disconnessioni continue). Aggiungo un altro esempio: dove abito io ogni tanto salta la corrente. Mi è saltata anche nel bel mezzo di una conferenza in cui mi avevano appena dato la parola :asd: , fortunatamente è tornata dopo 10 minuti.
Il lavoro da remoto non dovrebbe essere generalizzato né imposto, semplicemente penso che ad ogni lavoratore dovrebbe essere data la possibilità di lavorare da casa, fissando un tetto stringente a livello legislativo proprio per evitare l'isolamento fisico e sociale associato.
Un mezzo di comunicazione, per quanto avanzato, non può in alcun modo sostituire una relazione tra esseri umani in carne ed ossa, IMHO.
Poi in alcuni casi ovviamente può essere inevitabile, ad esempio se magari uno si trova all'estero o lontano, sempre per lavoro.
gd350turbo
16-11-2020, 11:24
Il mondo cambia... non si può pretendere che le persone siano obbligate a spendere in un luogo o in un determinato modo perchè qualcuno ha basato il suo reddito su quello stile di vita.
Ovvio...
Una volta qui in città c'erano diversi negozi che vendevano dischi...
Ora credo che ne sia rimasto uno o forse due, e non vendono solo dischi ma hanno ampliato la merceologia.
Stessa cosa per i videonoleggi, una volta più comuni dei fornai, ora ridotti quasi a zero, idem per i negozi di computer, quasi estinti.
Questi si sono dovuti reinventare, fa parte del progresso.
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.
Hai parlato di socialità. Nell'era digitale, delle flat, non si hanno scuse per sentire una persona, basta un messaggio. Se una persona è sgorbutica lo è anche di persona, se uno vuole sentire qualcuno lo può fare in diversi modi e soprattutto in maniera economica. Non vale più scusa "ho finito il credito del mese".
Io ad esempio ogni tanto contatto dei colleghi per sapere come va, molti però non si degnano mai di contraccambiare la chiamata, però lo facevano anche di presenza.
Per quanto riguarda le infrastrutture, la giornata sfigata può capitare a tutti, secondo me comunque faranno ritornare non per la socializzazione ma per tenere in piedi l'indotti milionario che il mondo impiegatizio genera: bar, ristoranti, vestiario (se sto a casa evito di acquistare indumenti nuovi, pensiamo alle donne con i cosmetici e parrucchieri).
Ora non è il momento per ovvi motivi, in una situazione di normalità però
2 giorni di ufficio e 3 di smart (sulla settimana) non sarebbe male.
Ovvio...
Una volta qui in città c'erano diversi negozi che vendevano dischi...
Ora credo che ne sia rimasto uno o forse due, e non vendono solo dischi ma hanno ampliato la merceologia.
Stessa cosa per i videonoleggi, una volta più comuni dei fornai, ora ridotti quasi a zero, idem per i negozi di computer, quasi estinti.
Questi si sono dovuti reinventare, fa parte del progresso.
Il problema è che per X che tende ad infinito, l'unico negozio esistente rimarrà Amazon.
E non credo che questo possa essere considerato reale "progresso", per lo meno io non lo vedo come tale.
Scusate, questo thread ha 6 pagine di botta e risposta quando la sola risposta che doveva venir fuori è: "Mi vuoi tassare perché sono in smart working? Ma non ti vergogni a farci la cresta in questo periodo di mille difficoltà per le famiglie?".
Il 99% delle risposte su questo 3d evidenziano proprio il tuo pensiero...
Come stanno ben dicendo altri utenti, chi fa questo rapporto è una banca...
Hai parlato di socialità. Nell'era digitale, delle flat, non si hanno scuse per sentire una persona, basta un messaggio. Se una persona è sgorbutica lo è anche di persona, se uno vuole sentire qualcuno lo può fare in diversi modi e soprattutto in maniera economica. Non vale più scusa "ho finito il credito del mese".
Io ad esempio ogni tanto contatto dei colleghi per sapere come va, molti però non si degnano mai di contraccambiare la chiamata, però lo facevano anche di presenza.
Per quanto riguarda le infrastrutture, la giornata sfigata può capitare a tutti, secondo me comunque faranno ritornare non per la socializzazione ma per tenere in piedi l'indotti milionario che il mondo impiegatizio genera: bar, ristoranti, vestiario (se sto a casa evito di acquistare indumenti nuovi, pensiamo alle donne con i cosmetici e parrucchieri).
In una società in cui si può comunicare in qualsiasi momento, si dà meno valore alla comunicazione in se.
Ammesso che poi mandarsi i messaggini sia una assimilabile ad una forma di comunicazione completa (e non lo è, il 90% della nostra comunicazione è non verbale).
Ora non è il momento per ovvi motivi, in una situazione di normalità però
2 giorni di ufficio e 3 di smart (sulla settimana) non sarebbe male.
io voto piu per i 5 gg di smart :)
gd350turbo
16-11-2020, 11:36
Che lo smart working sia comodo è indubbio, ma se il problema è "lo stile di vita", allora chiediamoci anche se lavorare spesso da casa porti realmente ad uno stile di vita più "sano" nel lungo periodo.
Per chi fa quasi 100 km al giorno come me per andare e venire dal lavoro, assolutamente più sano, dato che eviteresti di rischiare la vita per la strada ogni giorno.
vedi questa mattina ad esempio che sotto lockdown arancione, e con una pioggia da diluvio, mi faccio un centinaio di km per fare le stesse cose che farei a casa...
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.
Basta porre dei paletti !
Senza contare le problematiche infrastrutturali del nostro paese. L'altro giorno sono rimasto 24 ore senza connessione, ho dovuto seguire un corso in 3G con tutte le conseguenze del caso (audio balbettante, disconnessioni continue). Aggiungo un altro esempio: dove abito io ogni tanto salta la corrente. Mi è saltata anche nel bel mezzo di una conferenza in cui mi avevano appena dato la parola :asd: , fortunatamente è tornata dopo 10 minuti.
Anche da me succede.
Io ho tre sim che mi forniscono tre connessioni 4g, questo già da prima del lockdown, per i vari usi, sono dei tre operatori principali, se uno va offline switch temporaneo sugli altri.
E tutta la struttura informatica, è alimentata a batteria che mi da diverse ore di autonomia, e questo da un paio di anni.
io voto piu per i 5 gg di smart :)
Di primo impatto ti direi di si....ma ci sono un sacco di risvolti (di cui hanno già scritto gli altri) per tutti quanti.
In una società in cui si può comunicare in qualsiasi momento, si dà meno valore alla comunicazione in se.
Ammesso che poi mandarsi i messaggini sia una assimilabile ad una forma di comunicazione completa (e non lo è, il 90% della nostra comunicazione è non verbale).
D'accordo ma ci sono persone/colleghi che sono spariti, quando li contatti ti rispondono "sto lavorando che c'è?", come se fossero oberati solo loro. Attenzione: queste risposte vengono date anche ad altri colleghi, non solo a me, segno che è proprio una questione di carattere, c'entra poco lo smart working, anche di persona questi colleghi avevano questi atteggiamenti.
Per quanto riguarda la frequenza: io sinceramente sarei propenso per 5 giorni in smart working, perché devo sottoscrivere abbonamenti ai mezzi pubblici o consumare carburante quando a casa ho tutto per lavorare? Sarebbe solo un modo per far ripartire l'indotto, altro che socialità.
Per chi fa quasi 100 km al giorno come me per andare e venire dal lavoro, assolutamente più sano, dato che eviteresti di rischiare la vita per la strada ogni giorno.
vedi questa mattina ad esempio che sotto lockdown arancione, e con una pioggia da diluvio, mi faccio un centinaio di km per fare le stesse cose che farei a casa...
Anche io abito in provincia (di Roma) e di tanto in tanto mi faccio (facevo) 40-50 km, quindi capisco benissimo il tuo punto di vista.
Sono ormai diversi anni che lavoro avendo ridotto o azzerato la presenza in un ufficio, ma questo è sul lungo termine mi sembra abbastanza alienante.
Basta porre dei paletti !
Chiaro, io infatti obbligherei a quel punto a fornire la persona di telefono e PC aziendale e arrivata una certa ora tanti saluti. Parlavo non tanto per esperienza personale, ma per quello che sento da amici.
Anche da me succede.
Io ho tre sim che mi forniscono tre connessioni 4g, questo già da prima del lockdown, per i vari usi, sono dei tre operatori principali, se uno va offline switch temporaneo sugli altri.
E tutta la struttura informatica, è alimentata a batteria che mi da diverse ore di autonomia, e questo da un paio di anni.
Si questa è sicuramente una soluzione ;).
Di primo impatto ti direi di si....ma ci sono un sacco di risvolti (che hanno già scritto gli altri) per tutti quanti.
Ovviamente va riprogrammata tutta la vita dato che non si può stare tra 4 mura in eterno. Idem le aziende. Si dovrebbe lavorare per obiettivo e questo comporterebbe dei risvolti positivi per l'economia. Ti faccio un esempio:
con una pausa pranzo di due ore, posso andare e mangiare piu spesso fuori e questo potrebbe essere un beneficio per fast-food, ristoranti, rosticcerie ecc ecc. Pausa pranzo che poi recupero in seguito.
Le aziende potrebbero applicare il co-housing con notevoli risparmi in senso di affitto locale, utenze ecc ecc
Di idee ce ne starebbero milioni. Ovviamente quello che ho scritto sopra non si può applicare ad ogni categoria di lavoro ma proprio ogni categoria potrebbe avere delle idee con vantaggi in termini di ripresa.
D'accordo ma ci sono persone/colleghi che sono spariti, quando li contatti ti rispondono "sto lavorando che c'è?", come se fossero oberati solo loro. Attenzione: queste risposte vengono date anche ad altri colleghi, non solo a me, segno che è proprio una questione di carattere, c'entra poco lo smart working, anche di persona questi colleghi avevano questi atteggiamenti.
Per quanto riguarda la frequenza: io sinceramente sarei propenso per 5 giorni in smart working, perché devo sottoscrivere abbonamenti ai mezzi pubblici o consumare carburante quando a casa ho tutto per lavorare? Sarebbe solo un modo per far ripartire l'indotto, altro che socialità.
Quello che descrivi non migliorerà con lo smart working, anzi peggiorerà enormemente (con i vari lockdown ho la sensazione che sia già peggiorato).
Non farà che allontanare ancora di più le persone, che saranno sempre più diffidenti, lontane e soprattutto tenderanno a fossilizzarsi sulle loro idee, tendenzialmente meno orientate al confronto con gli altri (banalmente spiegare le cose di persona è meglio che da remoto, anche per motivi di concentrazione/attenzione).
Difficilmente si creeranno nuovi rapporti inter-personali e di fiducia, questo perché la distanza fisica è sempre sinonimo di distacco sociale.
Poi non nego che ci siano persone a cui questo vada bene, ma sarà un disastro sociale collettivo.
Preferisco pagare l'abbonamento ad un autobus che vivere in una società ancora più individualistica.
Quello che descrivi non migliorerà con lo smart working, anzi peggiorerà enormemente (con i vari lockdown ho la sensazione che sia già peggiorato).
Non farà che allontanare ancora di più le persone, che saranno sempre più diffidenti, lontane e soprattutto tenderanno a fossilizzarsi sulle loro idee, tendenzialmente meno orientate al confronto con gli altri (banalmente spiegare le cose di persona è meglio che da remoto, anche per motivi di concentrazione/attenzione).
Difficilmente si creeranno nuovi rapporti inter-personali e di fiducia, questo perché la distanza fisica è sempre sinonimo di distacco sociale.
Poi non nego che ci siano persone a cui questo vada bene, ma sarà un disastro sociale collettivo.
Preferisco pagare l'abbonamento ad un autobus che vivere in una società ancora più individualistica.
Smartworking non vuol dire solamente lavorare da casa. Puoi lavorare da un parco, da un bar, dalla spiaggia... perchè non socializzare in questi posti?
Come dicevo in un mio concetto sopra, se il lavoro fosse "ad obiettivo", sapremmo gestire al meglio le pause ed (esempio) uscire fuori per fare sport... Perchè non socializzare anche in questo caso?
Molte persone che stanno fisse in smartworking da marzo, si stanno organizzando per vedersi una volta a settimana a livello lavorativo e fare il punto della situazione. Gli Hotel infatti si stanno reinventando, affittando stanze per fare riunioni.
L'individualismo è insito nel dna e anzi, lo trovi principalmente sul lavoro. Che ti vedi di persona o tramite webcam, l'individualista ci sarà sempre.
canislupus
16-11-2020, 12:13
Ti ricordo che è un rapporto commissionato da una banca - ecco, basta già questo per capire quanta etica o moralità possa esserci, anzi non esserci, nella suddetta ricerca. Certa gentaglia se potesse, e forse un giorno ci riuscirà, farebbe la cresta come dici tu anche sull'aria che respiriamo. Possa un giorno vicino sperimentare qualcuna di queste menti maligne la povertà e capire un po' come campa e la gente normale. :rolleyes:[
Non fare questi discorsi o ti danno del populista o peggio ancora del comunista :D :D :D
La verità è che quando qualcosa non ti tocca in prima persona, è sempre facile predicare.
canislupus
16-11-2020, 12:27
Il punto canis non è il singolo, ma la massa ed in generale l'economia reale che si poggia su tante piccole cose che sono la nostra quotidianità.
Che lo smart working sia comodo è indubbio, ma se il problema è "lo stile di vita", allora chiediamoci anche se lavorare spesso da casa porti realmente ad uno stile di vita più "sano" nel lungo periodo.
Personalmente ritengo di no per i motivi già citati: socialità ridotta, stress da lavoro in luogo che dovrebbe essere considerato "la tana", gente che si permette di chiamarti anche ad orari improbabili, comunicazione per forza di cose ridotta anche con mezzi quali teleconferenza e via discorrendo.
Senza contare le problematiche infrastrutturali del nostro paese. L'altro giorno sono rimasto 24 ore senza connessione, ho dovuto seguire un corso in 3G con tutte le conseguenze del caso (audio balbettante, disconnessioni continue). Aggiungo un altro esempio: dove abito io ogni tanto salta la corrente. Mi è saltata anche nel bel mezzo di una conferenza in cui mi avevano appena dato la parola :asd: , fortunatamente è tornata dopo 10 minuti.
Il lavoro da remoto non dovrebbe essere generalizzato né imposto, semplicemente penso che ad ogni lavoratore dovrebbe essere data la possibilità di lavorare da casa, fissando un tetto stringente a livello legislativo proprio per evitare l'isolamento fisico e sociale associato.
Un mezzo di comunicazione, per quanto avanzato, non può in alcun modo sostituire una relazione tra esseri umani in carne ed ossa, IMHO.
Poi in alcuni casi ovviamente può essere inevitabile, ad esempio se magari uno si trova all'estero o lontano, sempre per lavoro.
Sono d'accordo e ho sempre scritto che per me sarebbe ottimo fare un 3 giorni a casa e 2 a lavoro...
Però il punto era un altro...
Se le persone non vanno a lavoro o vanno meno al ristorante (io non ci andavo neanche prima), non possiamo di certo obbligarli o lamentarci.
Sono scelte e purtroppo il mondo cambia in ogni aspetto della vita... si tratta solo di adeguarsi... anche se sicuramente il tempo è poco.
... Non per niente, nel resto del mondo è diffusa l'apertura h24,
fonte? a me non pare.
Il mondo cambia... non si può pretendere che le persone siano obbligate a spendere in un luogo o in un determinato modo perchè qualcuno ha basato il suo reddito su quello stile di vita....
Hai mai lavorato nella GDO? Io sì... e lavoravo molto spesso sabato e domenica... guadagni una miseria in più (il sabato nel CCNL commercio è pagato come un giorno qualsiasi e la domenica se non erro è al 15% o 20% di maggiorazione).
1) concordo
2) penso che quelle siano +/- le % di TUTTI i contratti collettivi...
Una volta qui in città c'erano diversi negozi che vendevano dischi...
Ora credo che ne sia rimasto uno o forse due, e non vendono solo dischi ma hanno ampliato la merceologia.
Stessa cosa per i videonoleggi, una volta più comuni dei fornai, ora ridotti quasi a zero, idem per i negozi di computer, quasi estinti.
Questi si sono dovuti reinventare, fa parte del progresso.
concordo.
i taxisti che si lamentano, i bar che si lamentano...
rinnovatevi, cambiate mestiere, esplorate nuovi business...
Il problema è che per X che tende ad infinito, l'unico negozio esistente rimarrà Amazon.
cosa che ovviamente va regolamentata duramente, anche mediante spezzettamento (cosa normalissima e già fatta in passato quando qualcuno s'allarga troppo)
perché devo sottoscrivere abbonamenti ai mezzi pubblici o consumare carburante quando a casa ho tutto per lavorare? Sarebbe solo un modo per far ripartire l'indotto, altro che socialità.
esatto... qualche politico/partito l'ha pure detto chiaro, pronunciandosi contro lo sw...
fonte? a me non pare.
1) concordo
2) penso che quelle siano +/- le % di TUTTI i contratti collettivi...
concordo.
i taxisti che si lamentano, i bar che si lamentano...
rinnovatevi, cambiate mestiere, esplorate nuovi business...
Vallo a dire a uno che magari sono 30/40 anni che fa un'attività e sa fare solo quella e magari si trova pure a 5-10 anni dalla pensione.
Rifarsi totalmente così dall'oggi al domani non è facile, e nel frattempo si deve campare.
Che facciamo? Assistenzialismo per tutti?
Esplorare nuovi business oggi significa come minimo mettersi in gioco nel mondo digitale, di certo queste persone non potranno fare tutto da sole, visto che le competenze medie in materia sono molto basse. Questo significa doversi rivolgersi ad altri, il che non solo rappresenterebbe un ulteriore costo, ma ad un certo punto diventerebbe pure umiliante.
Questi sono cambiamenti troppo rapidi, non rispettosi dei tempi degli esseri umani, richiedono un cambio generazionale che non si può attuare dall'oggi al domani, a meno che decidiamo realmente di aprire tutto e lasciar morire i più anziani di COVID.
La tecnologia avanza molto più rapidamente di quanto una persona di una certa età possa adattarsi ad essa.
Sono seriamente molto preoccupato, se nella visione del futuro mettiamo al centro la tecnologia anziché l'uomo e se ci si piega alla tecnologia con un'idea di "progresso" tutta da dimostrare, senza valutare le conseguenze negative di ciò.
La tecnologia dovrebbe essere uno strumento a servizio dell'uomo, non il contrario.
wingman87
16-11-2020, 16:14
La tecnologia avanza molto più rapidamente di quanto una persona di una certa età possa adattarsi ad essa.
Sono seriamente molto preoccupato, se nella visione del futuro mettiamo al centro la tecnologia anziché dall'uomo e se ci si piega alla tecnologia con un'idea di "progresso" tutta da dimostrare, senza valutare le conseguenze negative di ciò.
La tecnologia dovrebbe essere uno strumento a servizio dell'uomo, non il contrario.
Condivido la preoccupazione, e secondo me la tecnologia (considerando tutte le sue ramificazioni) avanza troppo in fretta per chiunque.
Puoi specializzarti, ma se vuoi seguire un po' di tutto sta diventando difficile anche avere una visione superficiale a 360 gradi.
Vallo a dire a uno che magari sono 30/40 anni che fa un'attività e sa fare solo quella e magari si trova pure a 5-10 anni dalla pensione.
Rifarsi totalmente così dall'oggi al domani non è facile, e nel frattempo si deve campare.
...Esplorare nuovi business oggi significa come minimo mettersi in gioco nel mondo digitale, di certo queste persone non potranno fare tutto da sole, visto che le competenze medie in materia sono molto basse. ...
se uno sta "seduto in poltrona" per decenni sperando che nulla cambi mai... e senza avere un minimo di visione del futuro o un "piano B"...
canislupus
16-11-2020, 20:46
Vallo a dire a uno che magari sono 30/40 anni che fa un'attività e sa fare solo quella e magari si trova pure a 5-10 anni dalla pensione.
Rifarsi totalmente così dall'oggi al domani non è facile, e nel frattempo si deve campare.
Che facciamo? Assistenzialismo per tutti?
Esplorare nuovi business oggi significa come minimo mettersi in gioco nel mondo digitale, di certo queste persone non potranno fare tutto da sole, visto che le competenze medie in materia sono molto basse. Questo significa doversi rivolgersi ad altri, il che non solo rappresenterebbe un ulteriore costo, ma ad un certo punto diventerebbe pure umiliante.
Questi sono cambiamenti troppo rapidi, non rispettosi dei tempi degli esseri umani, richiedono un cambio generazionale che non si può attuare dall'oggi al domani, a meno che decidiamo realmente di aprire tutto e lasciar morire i più anziani di COVID.
La tecnologia avanza molto più rapidamente di quanto una persona di una certa età possa adattarsi ad essa.
Sono seriamente molto preoccupato, se nella visione del futuro mettiamo al centro la tecnologia anziché l'uomo e se ci si piega alla tecnologia con un'idea di "progresso" tutta da dimostrare, senza valutare le conseguenze negative di ciò.
La tecnologia dovrebbe essere uno strumento a servizio dell'uomo, non il contrario.
Sicuramente esistono lavori che sono più difficili da reinventare, ma la soluzione non è un'attesa infinita.
Tu hai fatto l'esempio del tassista...
Ma anche ipotizzando che ci vogliano 5 anni per cambiare le cose, mi sembra evidente che nel frattempo il mondo andrà avanti e magari le persone troveranno modi diversi di spostarsi.
Quindi volente o nolente chi lavora in quell'ambito, sarà costretto a cambiare o trovare delle alternative (fatti salvi quelli prossimi alla pensione).
Purtroppo nessun mestiere o professione oggi può avere una durata decennale come una volta.
Sicuramente questo è il risvolto della medaglia della tecnologia.
Da una parte rende tutto molto veloce, ma al contempo rende obsolete anche le persone oltre le cose.
Sono in smart working e in quanto tale sto già perdendo soldi dato che non ho i buoni pasto. Quindi si, non ho i costi di trasporto (che nel mio caso non sono neanche così alti), ma il resto devo pagarlo di tasca mia: pranzo, elettricità, riscaldamento, acqua ecc ecc.
Il vero vantaggio sta nell'avere meno stress. E neanche sempre, dato che durante i due mesi di lock down ho dovuto lavorare con i figli piccoli in casa. Una vera goduria. Provare per credere. In quei mesi avrei preferito lavorare vicino alla corsia di sorpasso dell'autostrada.
Poi ovviamente c'è chi sta molto peggio (lavoratori autonomi in primis), ma da qua a dire tassiamo lo smart working ce ne passa. E' un privilegio? Probabile, ma è imposto dalla situazione, non è richiesto da noi. Altrimenti continuavamo come sempre, ovvero con la solita mentalità tipica del manager italiano, che se sei in smart working non fai un cazzo e quindi non te lo danno neanche se preghi in arabo.
Sono straconvinto che finita la pandemia torneremo esattamente come prima, ovvero tutti in ufficio. Perlomeno in Italia.
beh
se nell'equazione "smart working" ci metti i bimbi piccoli in casa...devi avere un bel coraggio x chiamarlo privilegio!
Come ho spesso scritto, ritengo lo "smart working", che sarebbe meglio definire lavoro da remoto, dannoso sul lungo termine.
Non solo sul piano economico ma più che altro su quello sociale. In generale ridurre il lavoro a qualcosa di puramente individualistico da svolgersi in maniera isolata, per altro in ambito domestico, non è qualcosa che mi piacerebbe sostenere a lungo termine.
Come ha segnalato anche @robe64 c'è il rischio di far evolvere il mercato del lavoro in negativo, con le company che prendono il ruolo di scheduler globale di job, magari micro, da spalmare al miglior offerente sul pianeta.
Non penso che una vita "sana" possa contemplare portarsi lo stress del lavoro a casa, in un ambito che dovrebbe essere considerato un'isola di tranquillità.
Senza contare il fatto che ormai tutti si permettono di disturbarti a qualsiasi ora del giorno senza neanche chiedere il permesso (ma questo è un problema legato più che altro al fatto che siamo sempre connessi). In tal senso bisognerebbe obbligare le compagnie a fornirti di un telefono aziendale, qualora volessero contattarti mentre sei fuori sede.
Penso comunque in generale che possa essere utile se ristretto al massimo ad 1-2 giorni a settimana, in generale dovrebbe essere regolamentato a livello di singolo contratto più che collettivamente.
Paradossalmente le aziende con il lavoro da remoto possono risparmiare un bel po' di soldi che potrebbero essere investiti in un aumento di stipendio, quindi in realtà i lavoratori dovrebbero essere pagati di più (non di meno).
Ma lo Stato o chi per lui vedrà questa cosa come una ghiotta occasione per incassare tasse dal nuovo gingillo tutto fresco da regolamentare in maniera burocratica.
Il problema del traffico si risolve pianificando una mobilità urbana degna di questo nome, potenziando i mezzi pubblici nelle grandi città, di certo non lasciando tutto al caso come adesso.
concordo pienamente.
c'è da dire solo una cosa a postilla
deve essere SMART
ovvero
ho il figlio malato, ho un impedimento, ecco posso lavorare da casa
non deve essere la norma, quindi telelavoro.
per me
anche xkè a lungo termine x me c'è alienazione,problemi di socializzazione e credo che il confronto "dal vivo" sia molto importante.
deve essere estemporaneo e flessibile
beh
se nell'equazione "smart working" ci metti i bimbi piccoli in casa...devi avere un bel coraggio x chiamarlo privilegio!
sì ma questa primavera non conta, lì non usciva di casa nessuno è stata dura per tutti
adesso gli asili sono aperti, salvo quarantene della classe singola, quindi almeno fino a metà pomeriggio sei nella tranquillità anche con figli
in primavera mia moglie era in cassa integrazione quindi si occupava della bambina e io ho potuto lavorare tranquillo, in caso contrario la mia produttività sarebbe stata estremamente bassa
una volta finita l'emergenza COVID, l'unico caso di bambino in casa è quando è malato, ma si gestisce...
la differenza è che prima senza baby sitter magari ti prendevi la giornata, con il lavoro remoto ti prendi qualche ora di permesso quando proprio devi dargli retta ma un po' di lavoro riesci a farlo
beh
se nell'equazione "smart working" ci metti i bimbi piccoli in casa...devi avere un bel coraggio x chiamarlo privilegio!
Lo è da poco con i bimbi a scuola infatti :D
Concordo sia sul fatto che tassare chi sta a casa sia una sciocchezza, sia con demon77 che, giustamente, fa notare i pregi.
Dipende dai casi: io andavo al lavoro a piedi, quindi in benzina non spendevo nulla. Ora pago di piú in elettricitá e presto riscaldamento, ma non devo piú chiedere ai nonni di occuparsi dei bimbi. Alla fine della fiera, l'unico che ci perde dal mio SW é il bar da cui non prendo piú il panino, ma in compenso faccio spese da 160 euro tutte le settimane (ben piú di prima) perché mangiamo tutti a casa, sempre, in 5. Quindi direi che il denaro che risparmio da una parte lo spendo dall'altra.
Idem.
In più perdiamo (in due) i ticket restaurant, non andando in ufficio.
Io al lavoro andavo in bici, la mia ragazza in treno..alla fine non risparmiamo molto e anzi abbiamo le spese aggiuntive che indichi giustamente tu.
Idem.
In più perdiamo (in due) i ticket restaurant, non andando in ufficio.
Io al lavoro andavo in bici, la mia ragazza in treno..alla fine non risparmiamo molto e anzi abbiamo le spese aggiuntive che indichi giustamente tu.
risparmiate tempo e rischi per la salute (compresa la morte)
se secondo te tempo e salute valgono meno di 10-12 € dei buoni, potete andare a lavorare in ufficio...
Ora non è il momento per ovvi motivi, in una situazione di normalità però
2 giorni di ufficio e 3 di smart (sulla settimana) non sarebbe male.
Condivido
risparmiate tempo e rischi per la salute (compresa la morte)
se secondo te tempo e salute valgono meno di 10-12 € dei buoni, potete andare a lavorare in ufficio...
Il tema è tassare chi lavora da casa perchè risparmia soldi.
Cosa c'entrano tempo e morte?
Tra l'altro alcune aziende in questo periodo impediscono di andare in ufficio, dato che hanno chiuso direttamente la sede..
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