View Full Version : Il lavoro al tempo dello smart working. La fotografia di Microsoft nella ricerca Work.Reworked
Redazione di Hardware Upg
21-10-2020, 15:45
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/il-lavoro-al-tempo-dello-smart-working-la-fotografia-di-microsoft-nella-ricerca-workreworked_92929.html
Lo smart working è diventato la normalità per molti, dopo un passaggio brusco e dettato dalla necessità più che dalla volontà. La ricerca di Microsoft Work.Reworked scatta un'istantanea di opportunità e criticità di questo nuovo modo di lavorare
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"L'aspetto che molti degli intervistati hanno evidenziato è quello della mancanza di rapporti umani nel lavoro da casa"
"Da questo punto di vista, però, c'è positività: gli autori della ricerca affermano infatti che la situazione andrà migliorando con la normalizzazione del lavoro da remoto, che porterà a una maggiore possibilità di relazionarsi con gli altri"
Ma che significa normalizzazione del lavoro remoto? Se lavori da casa i rapporti umani continui a non averli, da questo punto di vista non si potrà fare nulla.
Riguardo la mancanza di strumenti tecnologici spesso mi trovo a discutere con gente che si lamenta perché l'azienda non gli paga il monitor o la sedia adatta per lavorare, c'é addirittura gente che sta nell'it da 20 anni e non ha un PC personale in casa.
Saro' strano io ma per me investire sulla tecnologia é come investire sulla propria carriera, non aspetto certo che la società mi fornisca gli strumenti adatti, anche perché ad ogni cambio di lavoro mi tocca cambiare gli strumenti che non saranno mai dello stesso livello qualitativo di quelli che mi compro da solo.
Slater91
21-10-2020, 16:37
"L'aspetto che molti degli intervistati hanno evidenziato è quello della mancanza di rapporti umani nel lavoro da casa"
"Da questo punto di vista, però, c'è positività: gli autori della ricerca affermano infatti che la situazione andrà migliorando con la normalizzazione del lavoro da remoto, che porterà a una maggiore possibilità di relazionarsi con gli altri"
Ma che significa normalizzazione del lavoro remoto? Se lavori da casa i rapporti umani continui a non averli, da questo punto di vista non si potrà fare nulla.
Riguardo la mancanza di strumenti tecnologici spesso mi trovo a discutere con gente che si lamenta perché l'azienda non gli paga il monitor o la sedia adatta per lavorare, c'é addirittura gente che sta nell'it da 20 anni e non ha un PC personale in casa.
Saro' strano io ma per me investire sulla tecnologia é come investire sulla propria carriera, non aspetto certo che la società mi fornisca gli strumenti adatti, anche perché ad ogni cambio di lavoro mi tocca cambiare gli strumenti che non saranno mai dello stesso livello qualitativo di quelli che mi compro da solo.
La cosa ha lasciato qualche dubbio anche a me, ma il ragionamento è che al momento ci si trova spaesati perché non si è abituati a lavorare in questo modo. Personalmente ho lavorato sempre e solo da remoto e non mi è mai mancata la socialità "fisica" perché sono riuscito a creare un buon equilibrio usando strumenti come Skype (e ora Slack, Teams, Zoom e così via). Forse è questo quello che si intende: che ci si abituerà a modalità diverse.
Dall'altro lato, non trovo corretto che tutto il peso degli strumenti di lavoro sia messo sulle spalle del lavoratore. Che uno abbia la scelta di poter utilizzare il proprio PC è un conto, ma che uno sia obbligato ad acquistare il proprio materiale proprio no. Sarebbe come chiedere ai dipendenti di acquistarsi scrivania, sedia e computer per l'ufficio. Già lavorando da remoto si pagano le bollette, aggiungerci anche i costi tutt'altro che trascurabili della strumentazione professionale non è secondo me corretto.
canislupus
21-10-2020, 16:42
La cosa ha lasciato qualche dubbio anche a me, ma il ragionamento è che al momento ci si trova spaesati perché non si è abituati a lavorare in questo modo. Personalmente ho lavorato sempre e solo da remoto e non mi è mai mancata la socialità "fisica" perché sono riuscito a creare un buon equilibrio usando strumenti come Skype (e ora Slack, Teams, Zoom e così via). Forse è questo quello che si intende: che ci si abituerà a modalità diverse.
Dall'altro lato, non trovo corretto che tutto il peso degli strumenti di lavoro sia messo sulle spalle del lavoratore. Che uno abbia la scelta di poter utilizzare il proprio PC è un conto, ma che uno sia obbligato ad acquistare il proprio materiale proprio no. Sarebbe come chiedere ai dipendenti di acquistarsi scrivania, sedia e computer per l'ufficio. Già lavorando da remoto si pagano le bollette, aggiungerci anche i costi tutt'altro che trascurabili della strumentazione professionale non è secondo me corretto.
Io fortunatamente ho da sempre portatile, cellulare e connessione aziendale (router 4G)... però tutto il resto l'ho ereditato per mie precedenti situazioni...
Sicuramente sarà da comprendere se il conto economico dell'utilizzo di corrente e connessione (dove si abbia già) possa compensare il risparmio derivante dagli spostamenti.
A titolo di esempio ho un collega che praticamente può arrivare a piedi al posto di lavoro... quindi per lui lavorare da casa significa solo non dover uscire dal portone... :D :D :D
bonzoxxx
21-10-2020, 17:02
"L'aspetto che molti degli intervistati hanno evidenziato è quello della mancanza di rapporti umani nel lavoro da casa"
"Da questo punto di vista, però, c'è positività: gli autori della ricerca affermano infatti che la situazione andrà migliorando con la normalizzazione del lavoro da remoto, che porterà a una maggiore possibilità di relazionarsi con gli altri"
Ma che significa normalizzazione del lavoro remoto? Se lavori da casa i rapporti umani continui a non averli, da questo punto di vista non si potrà fare nulla.
Riguardo la mancanza di strumenti tecnologici spesso mi trovo a discutere con gente che si lamenta perché l'azienda non gli paga il monitor o la sedia adatta per lavorare, c'é addirittura gente che sta nell'it da 20 anni e non ha un PC personale in casa.
Saro' strano io ma per me investire sulla tecnologia é come investire sulla propria carriera, non aspetto certo che la società mi fornisca gli strumenti adatti, anche perché ad ogni cambio di lavoro mi tocca cambiare gli strumenti che non saranno mai dello stesso livello qualitativo di quelli che mi compro da solo.
Pensa che il lavoro con il mio pc (dell XPS) con i miei GB (500GB con la TIM) in tethering con il mio cell... sorvoliamo che nel 2020 ancora non abbiamo una linea internet decente.
Dal mio punto di vista ben venga il remote working, meno gente ho intorno meglio è.
La cosa ha lasciato qualche dubbio anche a me, ma il ragionamento è che al momento ci si trova spaesati perché non si è abituati a lavorare in questo modo. Personalmente ho lavorato sempre e solo da remoto e non mi è mai mancata la socialità "fisica" perché sono riuscito a creare un buon equilibrio usando strumenti come Skype (e ora Slack, Teams, Zoom e così via). Forse è questo quello che si intende: che ci si abituerà a modalità diverse.
Dall'altro lato, non trovo corretto che tutto il peso degli strumenti di lavoro sia messo sulle spalle del lavoratore. Che uno abbia la scelta di poter utilizzare il proprio PC è un conto, ma che uno sia obbligato ad acquistare il proprio materiale proprio no. Sarebbe come chiedere ai dipendenti di acquistarsi scrivania, sedia e computer per l'ufficio. Già lavorando da remoto si pagano le bollette, aggiungerci anche i costi tutt'altro che trascurabili della strumentazione professionale non è secondo me corretto.
Beh da diversi anni a questa parte le aziende hanno abbandonato le postazioni con il pc fisso per passare ai portatili con docking station, monitor, mouse e tastiera esterna sia per potersi collegare quando si va in riunione e sia per poterselo portare a casa quando si lavora in remoto.
Il problema é che certa gente si é ritrovata in casa durante il lockdown con il portatile aziendale da 13 o 14 pollici con conseguente impossibilità di lavorare in maniera efficace.
Personalmente ho sempre avuto un fisso e quando le politiche del cliente lo consentono preferisco lavorare sul mio PC in VPN e non sui cessi aziendali riempiti di software inavisivi dove il tuo utente non é neanche amministratore di sistema, inoltre hai tutta l'attività tracciata compresi i siti internet che visiti.
Ho colleghi che sono rimasti per 3 mesi sul tavolo della cucina con il thinkpad aziendale, non si sono comprati neanche un monitor esterno :doh:
E' vero che non devono essere i lavoratori a sobbarcarsi tutta la spesa ma cristo, non devi spendere neanche i soldi dell'abbonamento della metro o della benzina, spendili 300 euro per un monitor e per una tastiera!!!
Son 10 anni che lavoro in remoto, in Italia siete/siamo 30 anni indietro e il gap vs paesi "moderni" sara' sempre piu' grande.
canislupus
21-10-2020, 18:56
Beh da diversi anni a questa parte le aziende hanno abbandonato le postazioni con il pc fisso per passare ai portatili con docking station, monitor, mouse e tastiera esterna sia per potersi collegare quando si va in riunione e sia per poterselo portare a casa quando si lavora in remoto.
Il problema é che certa gente si é ritrovata in casa durante il lockdown con il portatile aziendale da 13 o 14 pollici con conseguente impossibilità di lavorare in maniera efficace.
Personalmente ho sempre avuto un fisso e quando le politiche del cliente lo consentono preferisco lavorare sul mio PC in VPN e non sui cessi aziendali riempiti di software inavisivi dove il tuo utente non é neanche amministratore di sistema, inoltre hai tutta l'attività tracciata compresi i siti internet che visiti.
Ho colleghi che sono rimasti per 3 mesi sul tavolo della cucina con il thinkpad aziendale, non si sono comprati neanche un monitor esterno :doh:
E' vero che non devono essere i lavoratori a sobbarcarsi tutta la spesa ma cristo, non devi spendere neanche i soldi dell'abbonamento della metro o della benzina, spendili 300 euro per un monitor e per una tastiera!!!
Son 10 anni che lavoro in remoto, in Italia siete/siamo 30 anni indietro e il gap vs paesi "moderni" sara' sempre piu' grande.
Io ho il portatile perchè nel mio lavoro spesso mi capita di doverlo fare da casa (anche in sede mi collegavo a sistemi remoti... quindi il luogo è sempre stato indifferente).
Devo obbligatoriamente utilizzare il portatile aziendale per ragioni di sicurezza e quindi mi faccio bastare il 15"... collegato ad un comodo 26" :D :D :D :D
Mi fa ridere quando si parla di mancanza di rapporti umani. In questo periodo storico dove rimanere in contatto è praticamente gratis (connessioni flat, sms illimitati) ci sono colleghi che non si fanno mai praticamente mai sentire se non li chiami te, non per questioni di antipatia ma di apatia. Quindi che rapporti umani vuoi coltivare con persone apatiche che non ci pensano minimamente a farti una telefonataa o inviarti un messaggio perché "sono oberato di lavoro"? Lo smart working è riuscito ad applicare un filtro che ci ha permesso di evitare di frequentare gente falsa e arrivista.
bonzoxxx
22-10-2020, 08:21
Mi fa ridere quando si parla di mancanza di rapporti umani. In questo periodo storico dove rimanere in contatto è praticamente gratis (connessioni flat, sms illimitati) ci sono colleghi che non si fanno mai praticamente mai sentire se non li chiami te, non per questioni di antipatia ma di apatia. Quindi che rapporti umani vuoi coltivare con persone apatiche che non ci pensano minimamente a farti una telefonataa o inviarti un messaggio perché "sono oberato di lavoro"? Lo smart working è riuscito ad applicare un filtro che ci ha permesso di evitare di frequentare gente falsa e arrivista.
THIS! Allora non sono l'unico a pensarlo :)
THIS! Allora non sono l'unico a pensarlo :)
Ti ritrovi anche tu in questa mia descrizione? Il tuo caso è simile?
bonzoxxx
22-10-2020, 08:36
Ti ritrovi anche tu in questa mia descrizione? Il tuo caso è simile?
Ne ho parecchi che mi vengono a scassare i cabasisi per i caxxi loro e poi non si fanno sentire per settimane, a me personalmente lo smartworking ha fatto solo che bene, lavoro meno e sono produttivo il doppio perché non ho continuamente gente che viene e mi disturba col portatile che è lento o col cell che si è piantato.
Mi fa ridere quando si parla di mancanza di rapporti umani. In questo periodo storico dove rimanere in contatto è praticamente gratis (connessioni flat, sms illimitati) ci sono colleghi che non si fanno mai praticamente mai sentire se non li chiami te, non per questioni di antipatia ma di apatia. Quindi che rapporti umani vuoi coltivare con persone apatiche che non ci pensano minimamente a farti una telefonataa o inviarti un messaggio perché "sono oberato di lavoro"? Lo smart working è riuscito ad applicare un filtro che ci ha permesso di evitare di frequentare gente falsa e arrivista.
Dipende, evidentemente il tuo ambiente di lavoro é pesante, io in ufficio mi diverto un sacco e dopo troppi giorni di lavoro da casa i colleghi mi mancano.
Skype, teams, uozzapp e compagnia cantante non possono rimpiazzare il contatto umano con le persone, chiamarsi con la webcam non é come ritrovarsi a lavoro, andare a prendere il caffé insieme, andare a pranzo e farsi una birretta, raccontarsi 4 cazzate o fare qualche apprezzamento sulla ragazza che incroci nell'ascensore :asd:
Onestamente quando mi sono ritrovato in ambienti lavorativi con scarsa empatia e con gente asociale me ne sono andato quasi subito, per me il rapporto umano é importantissimo e lavorare da casa non sarebbe una soluzione al problema se non avessi un buon rapporo coi colleghi.
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