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View Full Version : Consigli partizionamento


marcram
01-09-2020, 09:37
Ciao ragazzi, tra poco mi arriverà il notebook nuovo, e volevo prepararmi psicologicamente in anticipo.:D
Come partiziono?
Il disco è un SSD Nvme da 1Tb, con Win10 preinstallato, ma voglio piallare e installare da zero un dualboot Kubuntu/Win10.

Veniamo ai dubbi (e portate pazienza...):
1- Cosa piallo? Tutto tutto? Non ho mai avuto un sistema Uefi, e da quel che ho capito deve esserci una partizione Efi per il boot: lascio quella che c'è, oppure la ricreo dopo la formattazione? Vorrei avere il sistema pulito, ma forse questa può essere lasciata in pace...
2- Installo Win10, uso rarissimo per casi eccezionali: quanto è il minimo spazio da dargli perché funzioni?
3- Finora ho sempre avuto una partizione separata NTFS per i dati, ma visto che Win lo userò pochissimo (se non niente proprio), non mi è più necessaria: voi, i vostri dati, li ammassate tutti nella Home, oppure usate anche voi una partizione separata?
4- Partizione swap, serve ancora? Con 16Gb di ram?
5- Quanto do a Kubuntu? Se viene usato un file di swap, devo considerare lo spazio anche per quello, credo...
6- Overprovisioning, lasciare sempre un 10% di non allocato?

Tutti i consigli sono ben accetti...

Nicodemo Timoteo Taddeo
01-09-2020, 14:21
Ciao ragazzi, tra poco mi arriverà il notebook nuovo, e volevo prepararmi psicologicamente in anticipo.:D
Come partiziono?
Il disco è un SSD Nvme da 1Tb, con Win10 preinstallato, ma voglio piallare e installare da zero un dualboot Kubuntu/Win10.

Veniamo ai dubbi (e portate pazienza...):
1- Cosa piallo? Tutto tutto? Non ho mai avuto un sistema Uefi, e da quel che ho capito deve esserci una partizione Efi per il boot: lascio quella che c'è, oppure la ricreo dopo la formattazione? Vorrei avere il sistema pulito, ma forse questa può essere lasciata in pace...

Io in fase di installazione di Windows 10 sceglierei l'opzione personalizzata, successivamente cancellerei tutte le partizioni presenti sul disco e ne creerei una da 50 gigabyte minimo. Poi la indicherei come partizione per l'installazione, Windows penserà a ripartizionare creando le quattro partizioni necessarie (per installazioni su UEFI) tra cui quella EFI da 100 megabyte. Successivamente all'atto dell'instalalzione di Ubuntu, monterei la EFI già presente.


2- Installo Win10, uso rarissimo per casi eccezionali: quanto è il minimo spazio da dargli perché funzioni?


Microsoft mi pare che indichi minimo 30 gigabyte, ma secondo me 50 è il minimo sindacale se si vuol stare ragionevolmente tranquilli.


3- Finora ho sempre avuto una partizione separata NTFS per i dati, ma visto che Win lo userò pochissimo (se non niente proprio), non mi è più necessaria: voi, i vostri dati, li ammassate tutti nella Home, oppure usate anche voi una partizione separata?

Dipende, se intendo condividere i file tra i due sistemi diventa giocoforza avere una partizione specifica in NTFS o exFAT.


4- Partizione swap, serve ancora? Con 16Gb di ram?

Ubuntu, quindi anche Kubuntu, già da qualche release non crea più la partizione di swap di default. Usa un file apposito alla Windows per intenderci meglio. Su questo PC ho anch'io 16 gigabte di RAM e lo swapfile è stato creato da 2,1 GB. Manco a dirlo non l'ho mai visto adoperato...

5- Quanto do a Kubuntu? Se viene usato un file di swap, devo considerare lo spazio anche per quello, credo...


Quanto per Kubuntu? Minimo una trentina di gigabyte IMHO, si fa presto ad arrivare a venti gigabyte di spazio occupato senza installare gran che. Poi dipende da che programmi installi, se i file tuoi li scrivi nella sua partizione ecc. ecc.


6- Overprovisioning, lasciare sempre un 10% di non allocato?

Se non riempi il SSD ma come auspicabile lasci un 20-30 % di spazio libero, l'overprovisioning non è necessario impostarlo, secondo me.

marcram
01-09-2020, 17:07
Io in fase di installazione di Windows 10 sceglierei l'opzione personalizzata, successivamente cancellerei tutte le partizioni presenti sul disco e ne creerei una da 50 gigabyte minimo. Poi la indicherei come partizione per l'installazione, Windows penserà a ripartizionare creando le quattro partizioni necessarie (per installazioni su UEFI) tra cui quella EFI da 100 megabyte. Successivamente all'atto dell'instalalzione di Ubuntu, monterei la EFI già presente.

Perfetto. Addirittura 4 partizioni... pensavo un paio...

Microsoft mi pare che indichi minimo 30 gigabyte, ma secondo me 50 è il minimo sindacale se si vuol stare ragionevolmente tranquilli.

Ok, pensavo più o meno lo stesso, ma non ero sicuro...

Dipende, se intendo condividere i file tra i due sistemi diventa giocoforza avere una partizione specifica in NTFS o exFAT.

No, non era per condivisione, era proprio una questione organizzativa, abituato su Win ad avere una partizione D per i dati (invece della cartella Documenti), chiedevo se chi di solito usa Linux faceva lo stesso oppure buttava tutto in Home insieme ai file di configurazione dei programmi. Qual'era la soluzione migliore.

Ubuntu, quindi anche Kubuntu, già da qualche release non crea più la partizione di swap di default. Usa un file apposito alla Windows per intenderci meglio. Su questo PC ho anch'io 16 gigabte di RAM e lo swapfile è stato creato da 2,1 GB. Manco a dirlo non l'ho mai visto adoperato...

OK

Quanto per Kubuntu? Minimo una trentina di gigabyte IMHO, si fa presto ad arrivare a venti gigabyte di spazio occupato senza installare gran che. Poi dipende da che programmi installi, se i file tuoi li scrivi nella sua partizione ecc. ecc.

Infatti, trovo dappertutto che "bastano 15-20 GB", ma dipenderà pur da cosa ci installi, no?

Se non riempi il SSD ma come auspicabile lasci un 20-30 % di spazio libero, l'overprovisioning non è necessario impostarlo, secondo me.
Io avevo addirittura capito che, lasciando un po' di spazio non allocato, l'overprovisioning si attivava automaticamente da solo...

Un'altra cosa: prima di formattare tutto, vorrei fare un'immagine di sicurezza del disco... cosa è consigliabile usare?

skorpyo
01-09-2020, 18:35
Se mi permetti, sconsiglio vivamente di partizionare lo stesso hd o ssd tra windows e linux. Per una soluzione temporanea va bene, ma purtroppo windows ha ancora il bruttissimo vizio di cancellare e riscrivere la porzione di memoria riservata al boot loader, non è neanche una questione di se, è una questione di quando: al primo update o upgrade è molto probabile che windows ti sfanculi la partizione linux, quindi per quanto questa soluzione è comoda per provare linux, se ti accorgi che vuoi utilizzarlo prova a vedere se puoi espandere la memoria ed installare un altro ssd, magari m.2

Nicodemo Timoteo Taddeo
02-09-2020, 11:38
Perfetto. Addirittura 4 partizioni... pensavo un paio...

Ok, pensavo più o meno lo stesso, ma non ero sicuro...

Per installazioe in GPT lo standard è di quattro partizioni
https://docs.microsoft.com/en-us/windows-hardware/manufacture/desktop/configure-uefigpt-based-hard-drive-partitions

Tre per l'MBR in cui manca la EFI.

No, non era per condivisione, era proprio una questione organizzativa, abituato su Win ad avere una partizione D per i dati (invece della cartella Documenti), chiedevo se chi di solito usa Linux faceva lo stesso oppure buttava tutto in Home insieme ai file di configurazione dei programmi. Qual'era la soluzione migliore.


Io tengo sempre una partizione apposita usando la /home solo per poca roba. Ma è una scelta di abitudine più che altro. Abitudine presa con Windows e dura a morire :)

Infatti, trovo dappertutto che "bastano 15-20 GB", ma dipenderà pur da cosa ci installi, no?


Chiaramente :) Del resto con le dimensioni attuali dei dischi rigidi o anche degli SSD, rischiare di doversi trovare con lo spazio esaurito mi pare un nonsense.


Io avevo addirittura capito che, lasciando un po' di spazio non allocato, l'overprovisioning si attivava automaticamente da solo...

L'overprovisioning necessita effettivamente di spazio non allocato sull'SSD ma va impostato appositamente con l'utility di gestione fornita dal produttore.


Un'altra cosa: prima di formattare tutto, vorrei fare un'immagine di sicurezza del disco... cosa è consigliabile usare?

Esistono ormai molti programmi che consentono il backup di interi dischi e partizioni. Io preferisco Macrium Reflect che è veramente molto buono, sia come funzionalità che come interfaccia. Ma se interessa un botta e via, può essere superfluo installare un apposito programma. Si può usare Clonezilla live cd o USB o Rescuezilla. Funzionano entrambi con Linux sotto facendo il boot con chiavetta USB o CD/DVD.

Nicodemo Timoteo Taddeo
02-09-2020, 11:41
Se mi permetti, sconsiglio vivamente di partizionare lo stesso hd o ssd tra windows e linux. Per una soluzione temporanea va bene, ma purtroppo windows ha ancora il bruttissimo vizio di cancellare e riscrivere la porzione di memoria riservata al boot loader, non è neanche una questione di se, è una questione di quando: al primo update o upgrade è molto probabile che windows ti sfanculi la partizione linux, quindi per quanto questa soluzione è comoda per provare linux, se ti accorgi che vuoi utilizzarlo prova a vedere se puoi espandere la memoria ed installare un altro ssd, magari m.2

No, non è esattamente così. Intanto la partizione di Linux Windows non la tocca, semmai cambia il codice dell'MBR nel caso di sistemi in vecchio BIOS o modifica/aggiunge cose nella partizione EFI. Può capitare solo negli aggiornamenti di versione, cioè ogni sei mesi, ma spesso come ho verificato, sulle macchine con UEFI non succede nulla.

marcram
02-09-2020, 15:33
Io tengo sempre una partizione apposita usando la /home solo per poca roba. Ma è una scelta di abitudine più che altro. Abitudine presa con Windows e dura a morire :)
Appunto, quello che dicevo...:D
Per curiosità, la formatti in ext4 o ntfs? Non mi interessa condividerla con Win, ma sarei tentato ugualmente di farla Ntfs, per abitudine, e perché sono abituato a non aver a che fare con i permessi file... ma a quanto mi pare di leggere, in ext4 sarebbe più veloce e più sicura...

Chiaramente :) Del resto con le dimensioni attuali dei dischi rigidi o anche degli SSD, rischiare di doversi trovare con lo spazio esaurito mi pare un nonsense.

Infatti.

L'overprovisioning necessita effettivamente di spazio non allocato sull'SSD ma va impostato appositamente con l'utility di gestione fornita dal produttore.

Ah, pensavo fosse un processo automaticamente attivo.

Esistono ormai molti programmi che consentono il backup di interi dischi e partizioni. Io preferisco Macrium Reflect che è veramente molto buono, sia come funzionalità che come interfaccia. Ma se interessa un botta e via, può essere superfluo installare un apposito programma. Si può usare Clonezilla live cd o USB o Rescuezilla. Funzionano entrambi con Linux sotto facendo il boot con chiavetta USB o CD/DVD.
Grazie. Vada per Clonezilla.

Se mi permetti, sconsiglio vivamente di partizionare lo stesso hd o ssd tra windows e linux. Per una soluzione temporanea va bene, ma purtroppo windows ha ancora il bruttissimo vizio di cancellare e riscrivere la porzione di memoria riservata al boot loader, non è neanche una questione di se, è una questione di quando: al primo update o upgrade è molto probabile che windows ti sfanculi la partizione linux, quindi per quanto questa soluzione è comoda per provare linux, se ti accorgi che vuoi utilizzarlo prova a vedere se puoi espandere la memoria ed installare un altro ssd, magari m.2

No, non è esattamente così. Intanto la partizione di Linux Windows non la tocca, semmai cambia il codice dell'MBR nel caso di sistemi in vecchio BIOS o modifica/aggiunge cose nella partizione EFI. Può capitare solo negli aggiornamenti di versione, cioè ogni sei mesi, ma spesso come ho verificato, sulle macchine con UEFI non succede nulla.
Comunque, se anche tocca il bootloader, non dovrebbe essere un grosso disagio, risistemarlo con una distro live, giusto? L'importante è che non tocchi le partizioni di Linux...

skorpyo
02-09-2020, 16:12
No, non è esattamente così. Intanto la partizione di Linux Windows non la tocca, semmai cambia il codice dell'MBR nel caso di sistemi in vecchio BIOS o modifica/aggiunge cose nella partizione EFI. Può capitare solo negli aggiornamenti di versione, cioè ogni sei mesi, ma spesso come ho verificato, sulle macchine con UEFI non succede nulla.

A me è successo più volte su UEFI.

dwaltz
03-09-2020, 22:24
Appunto, quello che dicevo...:D
Per curiosità, la formatti in ext4 o ntfs? Non mi interessa condividerla con Win, ma sarei tentato ugualmente di farla Ntfs, per abitudine, e perché sono abituato a non aver a che fare con i permessi file... ma a quanto mi pare di leggere, in ext4 sarebbe più veloce e più sicura...


Non userei ntfs, certamente ext4 piuttosto valuta se mai come alternativa xfs, che è il deftault in RedHat e derivate. Per un confronto cerca "ext4 vs xfs".