View Full Version : Epic Games annuncia la Free Fortnite Cup, con una pioggia di premi anti-Apple
Redazione di Hardware Upg
22-08-2020, 10:01
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/epic-games-annuncia-la-free-fortnite-cup-con-una-pioggia-di-premi-anti-apple_91489.html
Continua la battaglia tra Epic Games e Apple, con risvolti a dir poco interessanti. Lo sviluppatore del popolare battle royale ha annunciato la #FreeFortnite Cup, dove i giocatori avranno la possibilità di vincere tanti premi: alcuni di questi, però, sono estremamente unici...
Click sul link per visualizzare la notizia.
harlock10
22-08-2020, 10:56
Secondo me, farsi bannare da 950 milioni di iphone più ipad non é una grande idea.
Sono stati pure tolti da google store.
Contenti loro.
sniperspa
22-08-2020, 11:19
magari non sarà una buona idea ma è comunque bello vedere per una volta qualcuno che non si cala le braghe ad Apple...poi va be staremo a vedere come finisce, ma è un segnale intanto
coschizza
22-08-2020, 11:22
magari non sarà una buona idea ma è comunque bello vedere per una volta qualcuno che non si cala le braghe ad Apple...poi va be staremo a vedere come finisce, ma è un segnale intanto
Parole sante
harlock10
22-08-2020, 11:47
Bisogna considerare alcuni punti.
-Tutti gli sviluppatori seguono le stesse regole su App store. Nessuno é avvantaggiato.
-Non esiste la pirateria, quindi il lavoro delle software house é tutelato
-la distribuzione è fatta da Apple e non bisogna avere server propri
-i pagamenti sono gestiti da Apple, tramite id, i clienti sono sicuri del metodo di pagamento e in caso di problemi si rivolgono sempre ad Apple non allo sviluppatore che incassa poi i soldi
-il fee del 30% é lo stesso degli altri store simili
-epic decidendo di produrre un app per ios a pagamento ha firmato un contratto decidendo poi di non rispettarlo.
Secondo me é come se un negozio di un centro commerciale decidesse di non pagare l’affitto dei muri la corrente e tutto dicendo free centro commerciale.
Bisogna considerare alcuni punti.
-Tutti gli sviluppatori seguono le stesse regole su App store. Nessuno é avvantaggiato.
-il fee del 30% é lo stesso degli altri store simili
Il problema nasce quando si creano precedenti come l'accordo Amazon Apple.
Ha infranto un contratto fine. L’ha fatto consapevolmente (il40% di epic è di tencent... azienda cinese) coalizzare tutti ragazzini per i propri scopi aziendali.. mah.. magari qualcosa verrá verra legiferato, ma non ammiro epic minimamente.
coschizza
22-08-2020, 14:30
Bisogna considerare alcuni punti.
-Tutti gli sviluppatori seguono le stesse regole su App store. Nessuno é avvantaggiato.
-Non esiste la pirateria, quindi il lavoro delle software house é tutelato
-la distribuzione è fatta da Apple e non bisogna avere server propri
-i pagamenti sono gestiti da Apple, tramite id, i clienti sono sicuri del metodo di pagamento e in caso di problemi si rivolgono sempre ad Apple non allo sviluppatore che incassa poi i soldi
-il fee del 30% é lo stesso degli altri store simili
-epic decidendo di produrre un app per ios a pagamento ha firmato un contratto decidendo poi di non rispettarlo.
Secondo me é come se un negozio di un centro commerciale decidesse di non pagare l’affitto dei muri la corrente e tutto dicendo free centro commerciale.
Tranne il punto 4 il testo e falso
Secondo me é come se un negozio di un centro commerciale decidesse di non pagare l’affitto dei muri la corrente e tutto dicendo free centro commerciale.
No, è come se volendo aprire un negozio in un certo Paese fossi costretto ad affittare un locale nei centri commerciali Apple pagando l'affitto deciso da loro senza concorrenza anziché valutare se per te è più conveniente aprirti un negozio (o un centro commerciale) tutto tuo facendo un adeguato investimento.
coschizza
22-08-2020, 15:31
No, è come se volendo aprire un negozio in un certo Paese fossi costretto ad affittare un locale nei centri commerciali Apple pagando l'affitto deciso da loro senza concorrenza anziché valutare se per te è più conveniente aprirti un negozio (o un centro commerciale) tutto tuo facendo un adeguato investimento.
Esatto
No, è come se volendo aprire un negozio in un certo Paese fossi costretto ad affittare un locale nei centri commerciali Apple pagando l'affitto deciso da loro senza concorrenza anziché valutare se per te è più conveniente aprirti un negozio (o un centro commerciale) tutto tuo facendo un adeguato investimento.
Cambi Paese. Oppure di adatti alle sue regole, a meno che un tribunale non decida che esse sono contro la legge.
Qua stiamo parlando di un'azienda che vorrebbe decidere cosa Apple possa o non possa fare con il SUO store.
logo, il quale strizza chiaramente l'occhio allo storico logo arcobaleno di Apple.
Dato che stava partendo una causa per molto meno, la pera del logo di una app (mi pare per il calcolo delle calorie), son proprio curioso di vedere se questa cosa va ad aggiungersi alla telenovela di epic.. :asd:
ps: che tristezza di hashtag cmq....
No, è come se volendo aprire un negozio in un certo Paese fossi costretto ad affittare un locale nei centri commerciali Apple pagando l'affitto deciso da loro senza concorrenza anziché valutare se per te è più conveniente aprirti un negozio (o un centro commerciale) tutto tuo facendo un adeguato investimento.
Diciamo che Fortnite è una macchina per il caffè in super offerta (costo 0) che sfrutta gli scaffali del supermercato App Store. Se vuoi comprare le cialde, puoi comprarle solo della marca Fortnite e vorrebbero che il costo andasse al 100% al produttore senza compensare il distributore o il commerciante al dettaglio.
Già si può comprare direttamente dal produttore (sito Epic), ma vorrebbero coprire anche i clienti più pigri che acquistano al supermercato.
ps: che tristezza di hashtag cmq....
Soprattutto dopo che sono stati scoperti ad avviare tutto questo non per un alto principio e salvare gli utenti, il mondo, ecc. ma perché gli è stato negato il trattamento di favore.
Però magari intendono che #FreeFortnite vorrà dire che non ci saranno più in-app purchases ma sarà tutto gratuito e rilasceranno anche il codice open.
Soprattutto dopo che sono stati scoperti ad avviare tutto questo non per un alto principio e salvare gli utenti, il mondo, ecc. ma perché gli è stato negato il trattamento di favore.
In realtà la Apple ha mentito a riguardo dicendo che Epic voleva un trattamento di favore, la mail di Tim Sweeney ne è la prova. E non lo scrivo per difendere Apple, ma perché le informazioni vanno diffuse chiare e precise.
Apple's statement is misleading. You can read my email in Apple's filing, which is publicly available. I specifically said in Epic's request to the Apple execs, "We hope that Apple will also make these options equally available to all iOS developers..."
https://twitter.com/TimSweeneyEpic/status/1296918541627793411
Gringo [ITF]
22-08-2020, 17:33
Dopo Banana ... Torsolone .....
COME HO FATTO A VIVERE SENZA FINO AD OGGI !
(Note Banana è un Frutto, quindi Apple potrebbe Distruggerli sull'uso della frutta !)
Cambi Paese.
Beh, che ci vuole? Ognuno di noi emigra di continuo, no? ;)
Per un venditore globale significa rinunciare ad un'ampia fetta di mercato, e questo magari lo rende poco competitivo nel suo mercato e con difficoltà nel rientrare nei costi (se hai sviluppato sapendo di poter contare su un certo mercato, un taglio netto di questo genere può essere un grosso peso per i costi fissi).
Quando una piattaforma come quella Apple raggiunge diffusione ampia e globale non è più possibile trattarla come il cortiletto di casa propria, troppi dipendono dal tuo ecosistema ed è necessario dare a questi garanzie per il corretto funzionamento di quel mercato.
Già si può comprare direttamente dal produttore (sito Epic), ma vorrebbero coprire anche i clienti più pigri che acquistano al supermercato.
Vuoi dire che se io posseggo il gioco in oggetto su Iphone possono tranquillamente comprare sul sito Epic gli extra a pagamento senza pagare nulla ad Apple?
TorettoMilano
22-08-2020, 20:10
Vuoi dire che se io posseggo il gioco in oggetto su Iphone possono tranquillamente comprare sul sito Epic gli extra a pagamento senza pagare nulla ad Apple?
é proprio cosí, l’account é multipiattaforma
harlock10
22-08-2020, 20:23
Tranne il punto 4 il testo e falso
Prego illuminaci su cosa sarebbe falso, puoi scaricare app piratate da app store? Ci sono sviluppatori di giochi che hanno trattamenti di favore?
Apple non distribuisce le app free o a pagamento dai sui host?
Le persone non si fidano di più a usare il loro id apple sapendo che dietro c’é sempre Apple piuttosto che lo sviluppatore vattelapesca?
I contratti che prevedono una regola non vanno rispettati dopo averli sottoscritti di propria volontá?
Ma poi se fosse veramente freefornite non ci sarebbe nessun problema, Apple distribuisce gratis i titoli free senza nessun problema con le regole dell’appstore.
é proprio cosí, l’account é multipiattaforma
È già qualcosa, allora.
Epic probabilmente dovrebbe bloccare gli acquisti in app su iPhone (o aumentarne il costo per rifarsi del famoso 30%), in questo modo potrebbe aggirare legittimamente le pretese di Apple.
Dico questo ovviamente non conoscendo il titolo nello specifico, perchè se il gioco prevede acquisti "al volo" durante le sessioni questo sistema sarebbe poco applicabile.
I contratti che prevedono una regola non vanno rispettati dopo averli sottoscritti di propria volontá?
Non è proprio così semplice. A volte si sottoscrive il contratto perchè non ci sono alternative, questo non significa che lo si è fatto di buon grado.
Questo non ti impedisce di trovarlo poco corretto e, se ce ne sono gli estremi, ricorrere in giudizio per far valere la tua posizione.
Ma poi se fosse veramente freefornite non ci sarebbe nessun problema, Apple distribuisce gratis i titoli free senza nessun problema con le regole dell’appstore.
Il problema non è questo titolo, ma la mancata possibilità di concorrenza su piattaforma Apple.
mmorselli
23-08-2020, 01:24
Qua stiamo parlando di un'azienda che vorrebbe decidere cosa Apple possa o non possa fare con il SUO store.
Nessuno dice ad Apple cosa deve fare con il suo store, non avrebbe senso. Io credo che Apple abbia il pieno diritto di pretendere il 30% degli introiti di tutto ciò che passa per il suo store, questo compensa sia i costi nel tenerlo in piedi, sia l'impegno profuso nel dargli grande visibilità.
Ma, non credo che Apple abbia il pieno diritto di obbligarti a passare per il suo store per installare un software su un hardware che, fino a prova contraria, è proprietà dell'utente che lo ha acquistato.
Epic dovrebbe poter distribuire il suo gioco sia sullo store Apple, sia in un suo store indipendente, magari anche certificato da Apple con una firma digitale revocabile, non dico che debba abilitare il sideload come su Android, ma ad Epic e ad altre aziende che si sentano in grado di farlo (ad un piccolo produttore conviene mille volte rimanere su Appstore) si dovrebbe dare la possibilità di farsi carico del 100% degli oneri, in cambio del 100% dei guadagni. Che non è una cosa così aliena, Steam consente questa cosa da sempre (anzi, fa pure meglio di così), mentre Android lo consente "de facto" con il sideload.
mmorselli
23-08-2020, 01:29
I contratti che prevedono una regola non vanno rispettati dopo averli sottoscritti di propria volontá?
Non sempre, quando una clausola è troppo sbilanciata verso una parte è vessatoria, e può portare alla nullità della clausola stessa o del contratto.
Beh, che ci vuole? Ognuno di noi emigra di continuo, no? ;)
Per un venditore globale significa rinunciare ad un'ampia fetta di mercato, e questo magari lo rende poco competitivo nel suo mercato e con difficoltà nel rientrare nei costi (se hai sviluppato sapendo di poter contare su un certo mercato, un taglio netto di questo genere può essere un grosso peso per i costi fissi).
Quando calcoli i "costi" di norma lo fai considerando quelli reali e non applichi i vari:"qua chiedo lo sconto".
Roba da matti.
Forti della loro popolarità potrebbero incassare il colpo e di conseguenza far cambiare telefono ai più.
Ricordando la vicenda browser, penso che la soluzione sia far scaricare l'app Epic e da lì i giochi.
Nessuno dice ad Apple cosa deve fare con il suo store, non avrebbe senso. Io credo che Apple abbia il pieno diritto di pretendere il 30% degli introiti di tutto ciò che passa per il suo store, questo compensa sia i costi nel tenerlo in piedi, sia l'impegno profuso nel dargli grande visibilità.
Ma, non credo che Apple abbia il pieno diritto di obbligarti a passare per il suo store per installare un software su un hardware che, fino a prova contraria, è proprietà dell'utente che lo ha acquistato.
Epic dovrebbe poter distribuire il suo gioco sia sullo store Apple, sia in un suo store indipendente, magari anche certificato da Apple con una firma digitale revocabile, non dico che debba abilitare il sideload come su Android, ma ad Epic e ad altre aziende che si sentano in grado di farlo (ad un piccolo produttore conviene mille volte rimanere su Appstore) si dovrebbe dare la possibilità di farsi carico del 100% degli oneri, in cambio del 100% dei guadagni. Che non è una cosa così aliena, Steam consente questa cosa da sempre (anzi, fa pure meglio di così), mentre Android lo consente "de facto" con il sideload.
Fino a prova contraria, il sistema operativo è di proprietà di Apple che vende una licenza d'uso all'utente.
Android è un sistema su cui Google guadagna in altri modi, quindi gli frega relativamente di come uno installi le app. A parte che non ne hanno nemmeno il controllo completo, quindi, anche volendo...
Mi sembra la stessa pagliacciata del ballot screen di Windows. Si vuole imporre ad un'azienda cosa debba fare con il SUO software.
Beh, che ci vuole? Ognuno di noi emigra di continuo, no? ;)
Per un venditore globale significa rinunciare ad un'ampia fetta di mercato, e questo magari lo rende poco competitivo nel suo mercato e con difficoltà nel rientrare nei costi (se hai sviluppato sapendo di poter contare su un certo mercato, un taglio netto di questo genere può essere un grosso peso per i costi fissi).
Quando una piattaforma come quella Apple raggiunge diffusione ampia e globale non è più possibile trattarla come il cortiletto di casa propria, troppi dipendono dal tuo ecosistema ed è necessario dare a questi garanzie per il corretto funzionamento di quel mercato.
Stiamo parlando dello stesso venditore globale che si è presentato trionfante al WWDC tessendo le lodi di Metal durante lo sviluppo di Fortnite. Non è stato 20 anni fa, e le condizioni di App Store erano già queste.
Per il resto, l'ecosistema Apple funziona benissimo, qui c'è solo un'azienda che invece di baciare a terra per la fortuna che ha avuto con quel giochino ridicolo vuole incassare ancora di più e dettare le condizioni ad un'altra azienda su come debba o non debba gestire IL SUO sistema operativo.
cdimauro
23-08-2020, 08:43
Concordo.
E peraltro Apple non è nemmeno in posizione dominante...
Quando calcoli i "costi" di norma lo fai considerando quelli reali e non applichi i vari:"qua chiedo lo sconto".
Roba da matti.
Il nocciolo del discorso non era la commissione di Apple, ma la rinuncia all'intero parco dispositivi Apple per la logica "se non ti va bene, te ne vai".
Quando hai il controllo di milioni di dispositivi hai un potere contrattuale sbilanciato nei confronti di chiunque, le regole antitrust servono proprio ad evitare situazioni di questo tipo.
Mi sembra la stessa pagliacciata del ballot screen di Windows. Si vuole imporre ad un'azienda cosa debba fare con il SUO software.
Se fosse una pagliacciata spiegami come mai per esempio Google paga miliardi per essere il motore predefinito. Un'installazione predefinita vale molto più di quel che la maggior parte delle persone credono.
Quando sei una piattaforma su cui lavorano innumerevoli altre aziende, la regola dell' "è mio ci faccio quello che voglio" non vale più.
nickname88
23-08-2020, 10:20
Bello leggere queste notizie, quella chiavica di Fortnite ed Apple che si danneggiano a vicenda :asd:
Unrealizer
23-08-2020, 11:36
Bisogna considerare alcuni punti.
-Tutti gli sviluppatori seguono le stesse regole su App store. Nessuno é avvantaggiato.
-Non esiste la pirateria, quindi il lavoro delle software house é tutelato
-la distribuzione è fatta da Apple e non bisogna avere server propri
-i pagamenti sono gestiti da Apple, tramite id, i clienti sono sicuri del metodo di pagamento e in caso di problemi si rivolgono sempre ad Apple non allo sviluppatore che incassa poi i soldi
-il fee del 30% é lo stesso degli altri store simili
-epic decidendo di produrre un app per ios a pagamento ha firmato un contratto decidendo poi di non rispettarlo.
Secondo me é come se un negozio di un centro commerciale decidesse di non pagare l’affitto dei muri la corrente e tutto dicendo free centro commerciale.
- il problema è proprio l'accordo
- la pirateria su iOS esiste eccome
- Epic ha comunque server propri per la distribuzione dato che hanno il proprio store, in ogni caso non è un grosso problema gestirla
- solitamente non è nemmeno lo sviluppatore ad incassare i soldi, è per questo che esistono cose come Stripe, Braintree, Adyen ecc
- il microsoft store prende il 15%, Epic Store prende il 12%, su Android puoi anche installare le app senza passare dal Play Store e senza dovergli quindi dare una percentuale (e il punto è proprio che su Apple non puoi)
- il microsoft store prende il 15%, Epic Store prende il 12%, su Android puoi anche installare le app senza passare dal Play Store e senza dovergli quindi dare una percentuale (e il punto è proprio che su Apple non puoi)
Su App Store di Apple puoi distribuire app che con abbonamenti o contenuti aggiuntivi che vengono pagate altrove senza fornire percentuali ad Apple. Non puoi però pubblicizzarlo mettendo per esempio un link diretto a uno store esterno.
Unrealizer
23-08-2020, 12:55
Su App Store di Apple puoi distribuire app che con abbonamenti o contenuti aggiuntivi che vengono pagate altrove senza fornire percentuali ad Apple. Non puoi però pubblicizzarlo mettendo per esempio un link diretto a uno store esterno.
Cosa che riduce AMPIAMENTE la discoverability* degli altri metodi di pagamento rendendoli di fatto inutili
non puoi nemmeno linkare al tuo sito e nemmeno mostrare contenuti che diano l'impressione che esiste un altro piano (inclusi i commenti degli utenti) se non lo vendi tramite IAP, e non puoi nemmeno fare prezzi diversi rispetto al sito, anche se devi comportarti come se non esistesse
ed è qualcosa di cui noi sviluppatori ci lamentiamo sempre, ogni volta che abbiamo a che fare con l'app store, sia per queste cose che per altre (ultimamente io sto litigando per signin with apple, anche se la mia app permette solo il login tramite account interni e non social)
Guarda anche cosa stanno combinando con Floatplane: https://www.youtube.com/watch?v=1QzHu-sjdB8 o quello che è successo con Hey (https://www.protocol.com/hey-email-app-store-rejection)
*non conosco il termine in italiano, altrimenti l'avrei usato
ginogino65
23-08-2020, 15:27
Secondo me é come se un negozio di un centro commerciale decidesse di non pagare l’affitto dei muri la corrente e tutto
dicendo free centro commerciale.
E' un paragone che non ha senso, quando prendi in affitto un locale per scopi commerciali, ti accordi per un importo fisso mensile e non devi anche dare una percentuale del tuo incasso, per quanto riguarda la luce, acqua e pulizie si paga in base al consumo o dei servizi ricevuti.
mmorselli
23-08-2020, 19:27
Fino a prova contraria, il sistema operativo è di proprietà di Apple che vende una licenza d'uso all'utente.
Ma l'hardware rimane di mia proprietà, il problema va risolto comunque, se l'unico software che ci posso far girare è il tuo, c'è un problema.
Dipende sempre se guardi il punto di vista dell'azienda o quello dell'utente. Per fortuna la società, sempre più spesso, guarda quello dell'utente, se stai togliendo a troppe persone qualcosa che percepiscono come un diritto la società domina sulle aziende. Se guardi il punto di vista dell'azienda l'utente di diritti ne ha zero, chiaramente, devo solo darti i soldi in cambio del tuo prodotto, accettando qualsiasi condizione, prendere o lasciare.
Poi ovviamente ci sono gli ultraliberali, per i quali chi ha i soldi ha sempre ragione, perché se non avesse ragione non avrebbe fatto così tanti soldi, ma qui siamo in Europa per fortuna.
Ma l'hardware rimane di mia proprietà, il problema va risolto comunque, se l'unico software che ci posso far girare è il tuo, c'è un problema.
Dipende sempre se guardi il punto di vista dell'azienda o quello dell'utente. Per fortuna la società, sempre più spesso, guarda quello dell'utente, se stai togliendo a troppe persone qualcosa che percepiscono come un diritto la società domina sulle aziende. Se guardi il punto di vista dell'azienda l'utente di diritti ne ha zero, chiaramente, devo solo darti i soldi in cambio del tuo prodotto, accettando qualsiasi condizione, prendere o lasciare.
Poi ovviamente ci sono gli ultraliberali, per i quali chi ha i soldi ha sempre ragione, perché se non avesse ragione non avrebbe fatto così tanti soldi, ma qui siamo in Europa per fortuna.
L'hardware fa girare il sistema operativo di Apple. Così come su un Pixel gira Android.
Chi compra un iPhone lo compra principalmente per iOS, mica per il SoC. E sarebbe ridicolo costringere Apple a vendere il SUO prodotto alle condizioni di altre aziende private.
zerothehero
24-08-2020, 01:57
Io trovo semplicemente inconcepibile che ci siano persone che reputano normale che un'azienda imponga che su un determinato hardware si debba passare da un unico store - di proprietà nel caso di apple dell'azienda stessa .
Altro che 1984, siamo oltre.
Con urgenza in casi del genere occorrerebbe un forte intervento dell'antitrust.
cdimauro
24-08-2020, 06:52
Come già detto altre volte, Apple NON è in posizione dominante, per cui non ci sono i presupposti per un intervento dell'antitrust.
L'antitrust, invece, dovrebbe indagare per questi comportamenti oggettivamente scorretti:
Google allegedly stopped OnePlus and LG from pre-installing Fortnite on their phones
Epic Games' lawsuit alleges Google blocked OnePlus and LG from pre-loading the Epic Games app. (https://www.androidcentral.com/google-stopped-oneplus-pre-installing-fortnite-its-phones)
Ciò precisato, l'hardware lo realizza la stessa azienda che ci installa pure il s.o., ma non è questo il punto: Apple ha realizzato iOS da zero, in un mercato in cui non aveva mai operato, tirando fuori uno store per le app e un modello di business annesso. Il mercato l'ha premiata ed è l'azienda con la più elevata capitalizzazione nonché ricavi.
I vincoli di cui parliamo li ha messi fin dall'inizio (anzi: c'era vincoli anche più pesanti in passato, come ad esempio il divieto di uso di linguaggi di scripting), per cui nulla è sostanzialmente cambiato da allora.
Adesso altri sviluppatori vorrebbero volare sul nido del cuculo e trarre vantaggio dall'ecosistema che Apple ha faticosamente e magistralmente costruito.
Per quanto mi riguarda troverei inaccettabile un'ingerenza, anche nel caso in cui Apple dovesse trovarsi in posizione dominante, perché tutto ciò è stato realizzato in piena legalità e grazie all'eccellente lavoro dell'azienda.
Nessuno impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso: che si faccia una piattaforma mobile (lo store ce l'ha già) e competa con Apple sullo stesso mercato. Non ci sono vincoli che glielo impediscano.
coschizza
24-08-2020, 08:39
Nessuno impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso: che si faccia una piattaforma mobile (lo store ce l'ha già) e competa con Apple sullo stesso mercato. Non ci sono vincoli che glielo impediscano.
veramente è proprio Apple che impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso, è questo il punto della discordia
veramente è proprio Apple che impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso, è questo il punto della discordia
Immagino intenda: «si faccia il suo OS mobile»
coschizza
24-08-2020, 09:31
Immagino intenda: «si faccia il suo OS mobile»
ma lei non puo farlo perche poi non potrebbe installarlo da nessuna parte
ma lei non puo farlo perche poi non potrebbe installarlo da nessuna parte
Anche Apple non avrebbe potuto, ma da 0 ha costruito una piattaforma hardware. Microsoft ha fatto lo stesso. Con dispositivi Android non sarebbe neanche necessaria una nuova piattaforma hardware.
coschizza
24-08-2020, 09:43
Anche Apple non avrebbe potuto, ma da 0 ha costruito una piattaforma hardware. Microsoft ha fatto lo stesso. Con dispositivi Android non sarebbe neanche necessaria una nuova piattaforma hardware.
stai dicendo che se voglio vendere un gioco devo creare un cellulare per farlo? cioè avremmo 10.000 cellulari tutti con il loro os?
stai dicendo che se voglio vendere un gioco devo creare un cellulare per farlo? cioè avremmo 10.000 cellulari tutti con il loro os?
Se ritieni sia più profittevole per il tuo business, sì. In alternativa puoi venderlo su piattaforme e store esistenti ma accettando il compromesso di riconoscere qualcosa a chi ti ospita.
Unrealizer
24-08-2020, 11:30
Se ritieni sia più profittevole per il tuo business, sì. In alternativa puoi venderlo su piattaforme e store esistenti ma accettando il compromesso di riconoscere qualcosa a chi ti ospita.
Qualcosa ci sta
30% obbligatorio senza poter avere delle alternative nemmeno fuori da quello store ci sta anche meno
Perché mi starebbe bene anche non offrire altri meccanismi né in-app né tramite link, ma se non posso nemmeno offrire prezzi più bassi tramite meccanismi esterni la cosa è decisamente seccante
Fino a prova contraria, il sistema operativo è di proprietà di Apple che vende una licenza d'uso all'utente.
Android è un sistema su cui Google guadagna in altri modi, quindi gli frega relativamente di come uno installi le app. A parte che non ne hanno nemmeno il controllo completo, quindi, anche volendo...
Mi sembra la stessa pagliacciata del ballot screen di Windows. Si vuole imporre ad un'azienda cosa debba fare con il SUO software.
E' assolutamente sacrosanto che APPLE abbia tutti i diritti di copia e distribuzione del suo sistema operativo.
Il significato della licenza d'uso è quella di affermare che l'utente ha diritto alla sola copia che ha acquistato, e non può duplicarla/distribuirla.
Ma in base alla first-sale doctrine una volta che mi hanno venduto il prodotto non hanno più diritto di decidere come intendo usufruire della mia singola copia che ho pagato con soldi reali.
cronos1990
24-08-2020, 19:27
Ma, non credo che Apple abbia il pieno diritto di obbligarti a passare per il suo store per installare un software su un hardware che, fino a prova contraria, è proprietà dell'utente che lo ha acquistato. L'hardware forse si, ma l'OS no. E tu l'app la installi sull'OS.
Comunque faccio notare che lo store Android funziona esattamente alla stessa maniera, e tutti gli store digitali applicano una "tassa" del 30% (compreso Steam), e che questa tassa è la stessa identica che esiste quando acquisti un gioco per console (dove Sony/Microsoft si prendono appunto il 30%).
Però chissà perchè questa "guerra" la Epic (di proprietà per quasi il 50% di Tencente, azienda cinese) la sta facendo solo con Apple (azienda americana).
PS: L'Epic Store prende il 12%, ma l'Epic Store non lo considero neanche uno store DD :asd:
ma lei non puo farlo perche poi non potrebbe installarlo da nessuna parteMa scusa, dove sta scritto che se fai un OS devi per forza averlo installato da qualche parte? Per caso i produttori di hardware devono essere costretti a farlo? Sei tu creatore dell'OS che devi essere capace di renderlo appetibile. Apple ci è riuscita producendosi tutto in casa, Microsoft ci ha provato (WP) e si sarebbe potuto ritagliare la sua nicchia se non avesse fatto un casino lato Marketing e non avesse pretese ben maggiori.
mmorselli
25-08-2020, 02:40
L'hardware fa girare il sistema operativo di Apple. Così come su un Pixel gira Android.
Il sistema operativo è una cosa, il software applicativo è un'altra. Il punto è questo, io ho un hardware che tecnicamente potrebbe fare girare Fortnite, e un'azienda che tecnicamente potrebbe fornirlo per il mio hardware. Perché tu Apple non ti levi di mezzo e lasci a me la possibilità di installare un software nel mio hardware? Se non vuoi che giri sul tuo sistema operativo fammi cambiare sistema operativo... ops! Ma non si può fare. Su un telefono Android al contrario non c'è nulla che ti impedisca di installarci Linux per esempio, ma pure Windows, potrebbe essere difficile, ma non è impedito dal produttore con dei blocchi messi lì apposta per impedirtelo.
Chi compra un iPhone lo compra principalmente per iOS, mica per il SoC. E sarebbe ridicolo costringere Apple a vendere il SUO prodotto alle condizioni di altre aziende private.
Chi compra iPhone lo compra adeguandosi a ciò che Apple lascia fare, non è un caso che Android venda molto di più. Merito del prezzo? No, perché i top di gamma costano altrettanto, mentre un iPhone SE lo porti a casa a 499 euro salvo promozioni. Alla maggioranza sta bene com'è? Ottimo, però anche le minoranze hanno diritto di tutela nel momento in cui siano in numero tale da far sentire la loro voce e il loro peso, perché la minoranza di oggi potrebbe diventare la maggioranza di domani.
mmorselli
25-08-2020, 02:45
Nessuno impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso: che si faccia una piattaforma mobile (lo store ce l'ha già) e competa con Apple sullo stesso mercato. Non ci sono vincoli che glielo impediscano.
Vero, se stessimo parlando solo di aziende, ma tu ti stai scordando di me, l'utente. Io l'iPhone l'ho già comprato, è mio, ne sono proprietario, e ora vorrei far girare Fortnite su questo hardware per la semplice ragione che so che tecnicamente è possibile e se impedimento esiste, sei tu, Apple, a crearlo, in modo artificioso per fare i tuoi interessi sui miei, approfittando di un forte sbilanciamento di potere tra te e me, quando, in fondo, io continuo ad essere il proprietario dell'oggetto di cui stiamo parlando.
mmorselli
25-08-2020, 02:55
L'hardware forse si, ma l'OS no. E tu l'app la installi sull'OS.
Bene. Fammelo cambiare allora, togli i blocchi che me lo impediscono, dopo mi arrangio io.
Comunque faccio notare che lo store Android funziona esattamente alla stessa maniera, e tutti gli store digitali applicano una "tassa" del 30% (compreso Steam)
Valve, però, fa una cosa davvero unica, ti permette di vendere il prodotto sul tuo store/sito, promuovendolo come di pare e piace, nel numero di copie che vuoi, e lasciare che l'utente lo attivi su Steam. Da quel punto in poi Steam tratta il tuo utente come fosse suo, gli fornisce la rete per il multiplayer, la banda per gli aggiornamenti, la chat vocale, i gruppi di discussione, tutto, e non si prende un euro in cambio. L'unica cosa che chiede (e che non sempre viene rispettata) è un trattamento paritario, se il tuo prodotto lo vendi a 10$ nel tuo store, non venderlo a 20$ su Steam, ma vendilo a 10$ su entrambi. Nulla di più.
Come vedi è possibile anche un mondo dove le aziende riescono a fare l'interesse degli utenti, l'interesse degli sviluppatori, e fare lo stesso un sacco di miliardi.
TorettoMilano
25-08-2020, 12:13
è da un anno che uso spotify premium su ios/carplay senza che apple abbia guadagnato un solo centesimo.
questo per dire che teoricamente apple potrebbe guadagnare zero dai servizi che offre, basta che l'utente si sgami un pò.
non ci vuole la scienza a capire che su amazon store/store proprietari gli acquisti in app costano meno.
epic sta provando a pagare meno tasse passando, a mio modo di vedere, dalla parte del torto.
mi aspetterei piuttosto una campagna di marketing per promuovere il proprio store in modo da far capire anche ai più stupidi che si può risparmiare
Unrealizer
25-08-2020, 13:01
è da un anno che uso spotify premium su ios/carplay senza che apple abbia guadagnato un solo centesimo.
questo per dire che teoricamente apple potrebbe guadagnare zero dai servizi che offre, basta che l'utente si sgami un pò.
non ci vuole la scienza a capire che su amazon store/store proprietari gli acquisti in app costano meno.
epic sta provando a pagare meno tasse passando, a mio modo di vedere, dalla parte del torto.
mi aspetterei piuttosto una campagna di marketing per promuovere il proprio store in modo da far capire anche ai più stupidi che si può risparmiare
ci sono due problemi:
- non possono pubblicizzare altri metodi di pagamento
- non possono offrire prezzi diversi tra IAP e sito
quindi l'utente non sa che esistono altri metodi di pagamento e soprattutto non li sceglierebbe comunque dato che per lui il prezzo è lo stesso e Apple Pay è più comodo (oltre a tutta la retorica di Apple su quanto sia più sicuro rispetto ad altri metodi)
- non possono offrire prezzi diversi tra IAP e sito
quindi l'utente non sa che esistono altri metodi di pagamento e soprattutto non li sceglierebbe comunque dato che per lui il prezzo è lo stesso e Apple Pay è più comodo (oltre a tutta la retorica di Apple su quanto sia più sicuro rispetto ad altri metodi)
Non mi piace l’approccio del prezzo standard ma avviene anche su altri store e sembra tollerato.
Valve[…] L'unica cosa che chiede (e che non sempre viene rispettata) è un trattamento paritario, se il tuo prodotto lo vendi a 10$ nel tuo store, non venderlo a 20$ su Steam, ma vendilo a 10$ su entrambi. Nulla di più.
TorettoMilano
25-08-2020, 13:50
ci sono due problemi:
- non possono pubblicizzare altri metodi di pagamento
- non possono offrire prezzi diversi tra IAP e sito
io intendo pubblicizzare tramite banner su browser/app varie. poi magari é vietato, non so
per quanto riguarda i prezzo tra ios e pc sono diversi, non mi risulta sia imposto da apple che siano uguali
mmorselli
26-08-2020, 03:37
Non mi piace l’approccio del prezzo standard ma avviene anche su altri store e sembra tollerato.
Sì, ma non è così rigida la cosa su Steam. Se sei un grosso produttore, con un tuo store, è chiaro che i prodotti avranno lo stesso prezzo base su Steam e sullo store proprietario. Questo però non impedisce a l'uno o l'altro di mettere in atto promozioni, anche se quasi sempre durante un evento di Steam (es. i Saldi Invernali) lo store proprietario si adegua, o anticipa di qualche giorno.
Se sei un piccolo produttore invece viene tollerato senza problemi il fatto che tu emetta qualche centinaio o migliaio di key e le metta in vendita sui vari siti di key, a prezzi quasi sempre più convenienti anche rispetto al prezzo in saldo su Steam.
Non che Valve faccia questo perché Gabe è un frate francescano, ma perché ha ben chiaro che il suo patrimonio sono gli utenti stessi. Ha un catalogo di 40.000 giochi, prima o dopo qualcuno lo comprerai di sicuro su Steam, non importa quali.
cdimauro
27-08-2020, 08:32
veramente è proprio Apple che impedisce a Epic o a qualunque altra azienda di fare lo stesso, è questo il punto della discordia
No, mi riferivo al s.o./piattaforma mobile, come correttamente riportato da teo_ (col quale concordo anche con altri suoi commenti. Idem con cronos1990): chiunque lo può fare. E, infatti, molti l'hanno fatto, esattamente come Apple, e per concorrere con lei.
Vero, se stessimo parlando solo di aziende, ma tu ti stai scordando di me, l'utente. Io l'iPhone l'ho già comprato, è mio, ne sono proprietario, e ora vorrei far girare Fortnite su questo hardware per la semplice ragione che so che tecnicamente è possibile e se impedimento esiste, sei tu, Apple, a crearlo, in modo artificioso per fare i tuoi interessi sui miei, approfittando di un forte sbilanciamento di potere tra te e me, quando, in fondo, io continuo ad essere il proprietario dell'oggetto di cui stiamo parlando.
Non è Apple che te lo impedisce. Nessuno ti costringe a rimanere col s.o./piattaforma di Apple col tuo telefonino/hardware: installaci un qualche Android, e usa i servizi di Google, ad esempio. O fatti un tuo s.o. che giri su quell'hardware.
Ma iOS & co. è e rimane di proprietà Apple, e decide lei in che modo puoi usarlo, visto che tu ne hai soltanto una licenza d'uso (che hai accettato prima di iniziare a usarlo).
Tra l'altro per iOS c'è pure il jailbreaking, e dunque c'è la possibilità di installare app anche all'infuori dallo store Apple. Questa soluzione non andrebbe forse bene?
No, mi riferivo al s.o./piattaforma mobile, come correttamente riportato da teo_ (col quale concordo anche con altri suoi commenti. Idem con cronos1990): chiunque lo può fare.
Perdonami ma questa è una gran sciocchezza.
"chiunque" non ha le competenze ne risorse per creare un sistema proprio che sia funzionalmente comparabile a quelli esistenti, neppure una grossa azienda come Epic. Ma può avere competenza e risorse per creare un'applicazione su questi ecosistemi.
In questo settore poi si è creata un'enorme barriera all'ingresso di nuovi operatori dovuta alle applicazioni, qui ha fallito un colosso come Microsoft dopo anni di tentativi e miliardi spesi. E tu davvero proponi l'ingresso in questo mercato ad un pincopallino qualunque come possibile soluzione? Dai, siamo seri.
La tua ipotesi dovrebbe essere prima supportata da norme che facilitino l'ingresso in questo mercato, ma francamente vedo molto difficile attuarle.
E, nota bene, qui non si sta parlando di danneggiare un'azienda in favore di altre ma solamente di mettere queste nelle condizioni di entrare in un certo mercato e competere, che è il presupposto fondante del libero mercato.
Ma iOS & co. è e rimane di proprietà Apple, e decide lei in che modo puoi usarlo, visto che tu ne hai soltanto una licenza d'uso (che hai accettato prima di iniziare a usarlo).
Decide lei limitatamente a quanto concesso dalle leggi e dalle norme antitrust. Il che significa che non può fare quel che vuole, perchè agisce in un mercato regolamentato.
Il jailbreaking è una procedura osteggiata da Apple che richiede competenze, comporta rischi e implica limitazioni (in particolare sugli aggiornamenti, e l'incognita del supporto futuro). Quindi direi che neppure questa ha le minime caratteristiche per essere considerata una soluzione.
mmorselli
28-08-2020, 03:30
Non è Apple che te lo impedisce. Nessuno ti costringe a rimanere col s.o./piattaforma di Apple col tuo telefonino/hardware: installaci un qualche Android, e usa i servizi di Google, ad esempio. O fatti un tuo s.o. che giri su quell'hardware.
Allora non mi sono spiegato abbastanza bene: E' esattamente questo che Apple ti impedisce di fare.
Il suo telefono è bloccato, non puoi "formattarlo" e cambiare il sistema operativo, come si faceva sui primi Windows CE su cui si installava Android, o come si fa sui telefoni Android dove fanno i porting di Ubuntu.
Quello che puoi fare è crearti il TUO telefono e un sistema operativo tutto tuo (con blackjack e squillo di lusso) e competere con Apple, che sarebbe l'ideale se stessimo parlando solo delle aziende, ma il diritto più forte da tutelare è quello dell'utente, che il telefono da Apple l'ha già comprato e non gli puoi chiedere se ti fa il favore di comprarne un altro.
Tra l'altro per iOS c'è pure il jailbreaking, e dunque c'è la possibilità di installare app anche all'infuori dallo store Apple. Questa soluzione non andrebbe forse bene?
No, perché il Jailbreak fa parte di quelle cose che Apple contrasta, andrebbe bene se fosse lei a fornirti una procedura, come lo sblocco del bootloader sui telefoni Android.
Sarebbe come dire che non è illegale chiudere a chiave i bagni di una discoteca quando il locale è aperto al pubblico, perché comunque tu la porta puoi sempre scassinarla se ti va.
cdimauro
28-08-2020, 06:45
Perdonami ma questa è una gran sciocchezza.
"chiunque" non ha le competenze ne risorse per creare un sistema proprio che sia funzionalmente comparabile a quelli esistenti, neppure una grossa azienda come Epic. Ma può avere competenza e risorse per creare un'applicazione su questi ecosistemi.
Non è una sciocchezza, ma a quanto pare hai difficoltà nel comprendere che "chiunque" significhi che non ci sono barriere all'ingresso, fatta ovviamente eccezione per i capitali necessari da un'operazione del genere.
E non ne servono nemmeno molti, peraltro. Eccoti un esempio abbastanza recente: https://en.wikipedia.org/wiki/Jolla Impiegati: 50.
In questo settore poi si è creata un'enorme barriera all'ingresso di nuovi operatori dovuta alle applicazioni, qui ha fallito un colosso come Microsoft dopo anni di tentativi e miliardi spesi. E tu davvero proponi l'ingresso in questo mercato ad un pincopallino qualunque come possibile soluzione? Dai, siamo seri.
Ovviamente la chiave sono le applicazioni, che però sono disponibili per piattaforme molto diverse (iOS e Android).
Inoltre se ha delle killer app potresti promuovere il tuo store, ed Epic "casualmente" ne ha una.
In ogni caso il tema non sono le applicazioni, ma la piattaforma software (s.o. + store), e non vedo alcun problema in questo senso.
La tua ipotesi dovrebbe essere prima supportata da norme che facilitino l'ingresso in questo mercato, ma francamente vedo molto difficile attuarle.
E, nota bene, qui non si sta parlando di danneggiare un'azienda in favore di altre ma solamente di mettere queste nelle condizioni di entrare in un certo mercato e competere, che è il presupposto fondante del libero mercato.
Non servono norme perché ci sono già: non vedo alcun problema nel realizzare una nuova piattaforma software per il mobile.
Poi che possa essere di successo o meno, è un altro paio di maniche.
Decide lei limitatamente a quanto concesso dalle leggi e dalle norme antitrust. Il che significa che non può fare quel che vuole, perchè agisce in un mercato regolamentato.
Abbiamo già visto in passato come l'antitrust si sia resa ridicola con certe sentenze.
Nel momento in cui l'antitrust ignora le esigenze di mercato (es: integrazione di un browser in un s.o., visto che non se ne può fare a meno) o, soprattutto, la storia di una piattaforma software (es.: integrazione di un media player, che deriva direttamente dal vecchissimo lettore multimedia) dimostra di essere un ente non soltanto inutile, ma addirittura pericoloso e dannoso.
Nello specifico, è dimostrato che Apple sia partita da zero in un mercato non suo, proponendo fin dall'inizio la sua piattaforma con un certe condizioni (anzi, le ha pure ammorbidite: in passato non era possibile pubblicare app facenti uso di linguaggi di scripting), ed è arrivata dov'è adesso, il tutto nella perfetta legalità.
Non si capisce per quale motivo dovrebbe rischiare qualcosa soltanto adesso, visto che era nella legalità in passato e dovrebbe esserlo ancora oggi: non si può trasformare un'azienda in un criminale soltanto perché un utente, a un certo punto, abbia acquistato un suo prodotto e ciò l'abbia portata a raggiungere una quota di mercato X. E' un concetto orripilante e aberrante: un'autentica mostruosità giuridica.
Se Apple era nella perfetta legalità in passato DEVE esserlo anche oggi SE non ha cambiato nulla (in peggio, s'intende) nella sua piattaforma. Sic et simpliciter.
Il jailbreaking è una procedura osteggiata da Apple che richiede competenze, comporta rischi e implica limitazioni (in particolare sugli aggiornamenti, e l'incognita del supporto futuro). Quindi direi che neppure questa ha le minime caratteristiche per essere considerata una soluzione.
Che sia osteggiata da Apple è ovvio, ma se lo usi è proprio perché non te ne frega nulla di quel che pensi Apple, e vuoi aggirarne le limitazioni.
Ma è ovvio che poi hai un prezzo da pagare: non puoi pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Vuoi la piattaforma "libera"? Te ne prendi la responsabilità, una volta che hai ottenuto l'agognata libertà.
Allora non mi sono spiegato abbastanza bene: E' esattamente questo che Apple ti impedisce di fare.
Il suo telefono è bloccato, non puoi "formattarlo" e cambiare il sistema operativo, come si faceva sui primi Windows CE su cui si installava Android, o come si fa sui telefoni Android dove fanno i porting di Ubuntu.
Sono passate anche qui delle notizie di utenti che sono riusciti a installare Android su degli iPhone, quindi il telefono non sembra essere completamente bloccato.
Quello che puoi fare è crearti il TUO telefono e un sistema operativo tutto tuo (con blackjack e squillo di lusso) e competere con Apple, che sarebbe l'ideale se stessimo parlando solo delle aziende,
Esatto: è quello di cui ho discusso sopra con calabar.
ma il diritto più forte da tutelare è quello dell'utente, che il telefono da Apple l'ha già comprato e non gli puoi chiedere se ti fa il favore di comprarne un altro.
Se l'ha comprato ne ha accettato anche le condizioni, però. Non poteva direttamente comprarne un altro senza le condizioni di Apple? Condizioni che, peraltro, sono note da quando Apple ha tirato fuori il primo iPhone (vedi ancora sopra l'ultima parte della mia replica a calabar)?
No, perché il Jailbreak fa parte di quelle cose che Apple contrasta, andrebbe bene se fosse lei a fornirti una procedura, come lo sblocco del bootloader sui telefoni Android.
Sarebbe come dire che non è illegale chiudere a chiave i bagni di una discoteca quando il locale è aperto al pubblico, perché comunque tu la porta puoi sempre scassinarla se ti va.
Purtroppo non è affatto vero che tutti i bootloader Android siano sbloccabili: a volte richiedono dei workaround per poterlo essere, similmente ai telefoni Apple.
Comunque e da quel che ho capito finora, a te andrebbe bene semplicemente che il bootloader fosse sbloccabile? Nient'altro?
canislupus
28-08-2020, 09:12
E' assolutamente sacrosanto che APPLE abbia tutti i diritti di copia e distribuzione del suo sistema operativo.
Il significato della licenza d'uso è quella di affermare che l'utente ha diritto alla sola copia che ha acquistato, e non può duplicarla/distribuirla.
Ma in base alla first-sale doctrine una volta che mi hanno venduto il prodotto non hanno più diritto di decidere come intendo usufruire della mia singola copia che ho pagato con soldi reali.
Sottoscrivo… da utilizzatore di prodotti ANCHE Apple… ;)
Io ho comprato un prodotto con un SO, poi se voglio metterci questo o quello non mi sembra che nessuna società possa impedirmelo.
Altrimenti con lo stesso principio, si potrebbe imporre alle persone di non poter vedere questo o quel sito perchè magari sta "antipatico" a chi ti da la licenza d'uso del suo sistema operativo...
zulutown
28-08-2020, 09:48
Ciao, scusate l'OT
da mesi Epic sta pubblicando giochi gratuiti sul suo store.
Io anche se non gioco mai, me li sto comprando a "0 euro", non si sa mai che venga un nuovo lockdown e mi metto a giocare :cool:
Alcuni titoli mi sembrano anche decenti, come cavolo funziona che riesco a darli gratuitamente ? la casa che ha prodotto il gioco, riceve qualcosa secondo voi?
io intendo pubblicizzare tramite banner su browser/app varie. poi magari é vietato, non so
su iOS non si può
puoi far intendere che c'è l'abbonamento altrove, ma non puoi mettere un link
grand parte delle proteste sono su questo aspetto e mi trovano d'accordo
per me, se paghi su iPhone con IAP, ci sta che Apple si prenda la sua fetta, ma dentro l'app devo poter mettere un link che apre un browser (così non sei dentro app e non ti confondi con IAP) sul mio sito dove ti offro il pagamento diretto
a quel punto l'utente ha la scelta: sconto sul mio sito con qualche passaggio in più o prezzo pieno con IAP, se il mio sito non fa completamente schifo quasi tutti useranno il mio metodo di pagamento...
Ciao, scusate l'OT
da mesi Epic sta pubblicando giochi gratuiti sul suo store.
Io anche se non gioco mai, me li sto comprando a "0 euro", non si sa mai che venga un nuovo lockdown e mi metto a giocare :cool:
Alcuni titoli mi sembrano anche decenti, come cavolo funziona che riesco a darli gratuitamente ? la casa che ha prodotto il gioco, riceve qualcosa secondo voi?
Calcola che Fortnite è una gallina dalle uova non d'oro, ma di diamante.
In ogni caso il tema non sono le applicazioni, ma la piattaforma software (s.o. + store), e non vedo alcun problema in questo senso.
Se non lo vedi sei piuttosto miope, o più probabilmente non vuoi vedere.
Abbiamo già visto in passato come l'antitrust si sia resa ridicola con certe sentenze.
Quello che a te pare ridicolo non lo è per altri, e per fortuna. Evidentemente non ti rendi conto di cosa significhi libero mercato e perchè vada favorito, tu vedi solo gli interessi aziendali e questa visione di parte ti impedisce di capire che i vantaggi per un'azienda non sono i vantaggi per il mercato.
L'esempio che fai del browser calza proprio a pennello: come già dicevo, pensa un po' che google paga miliardi per essere il motore di ricerca predefinito su Firefox (che ormai non ha neppure grandi quote di mercato). Evidentemente l'avere un browser integrato e predefinito su un sistema operativo usato da oltre l'80% del mercato consumer ha non solo un valore enorme ma anche un potenziale anticompetitivo altrettanto grande.
Appel è partita da zero in un mercato nuovo, ma le condizioni oggi sono ben diverse e le barriere d'ingresso sono ben altre. Apple è stata brava e ha guadagnato la sua posizione con merito, ma le leggi antitrust servono proprio ad evitare che un'azienda in una certa posizione (che l'abbia raggiunta meritatamente o meno non ha importanza) distrugga il libero mercato a causa della sua posizione di forza.
Non si capisce per quale motivo dovrebbe rischiare qualcosa soltanto adesso,
Anche qui mi fai ripetere: il fatto che il problema stia emergendo ora non significa che non esistesse da tempo ne che sarebbe stato opportuno intervenire in precedenza.
Le cose non avvengono di colpo, ad un certo punto ci si rende conto che una certa posizione è dannosa per il mercato, e si interviene. Epic ha dato diciamo una piccola spinta perchè questo processo si avviasse.
Poi certo, anche loro lo fanno per "avidità" e visto quanto è andato bene il titolo non rientrano certo in quella fascia di sviluppatori che faticano a far quadrare il bilancio, ma ciò non toglie che la loro battaglia possa essere positiva per tutto il mercato che si muove su quell'ecosistema.
Trovo invece aberrante il modo in cui sei solito difendere queste posizioni di forza all'interno del mercato. Il giorno che non saremo più in regime di libero mercato, la tua argomentazione potrebbe anche diventare ragionevole.
mmorselli
29-08-2020, 04:39
Sono passate anche qui delle notizie di utenti che sono riusciti a installare Android su degli iPhone, quindi il telefono non sembra essere completamente bloccato.
Sembra che questo sia il concetto più ostico a passare... Il telefono non è sbloccato perché uno scassinatore lo apre, è sempre bloccato, come non posso dire che sono entrato in casa tua perché era aperta, solo perché la porta non ha retto ad un cingolato.
E' la volontà di Apple di non consentirtelo quella che conta. Android non richiede uno scassinatore per installare applicazioni fuori da Google Play. Io ho un telefono Android prodotto da LG, quando ho dovuto fare il root (30 secondi dopo averlo tolto dalla scatola) sono andato sul sito di LG, ho chiesto il codice per lo sblocco del boot loader, et voilà, telefono aperto che TECNICAMENTE avrebbe potuto installare qualsiasi cosa. Senza scassinare nulla.
cdimauro
30-08-2020, 10:57
Se non lo vedi sei piuttosto miope, o più probabilmente non vuoi vedere.
L'esempio di Jolla che ho fornito dimostra come stiano realmente le cose, ma "stranamente" noto che l'hai fatto sparire dai quote, dimostrando tutta la tua "onestà" intellettuale. Ma a questo punto non è certo un problema mio.
Quello che a te pare ridicolo non lo è per altri, e per fortuna. Evidentemente non ti rendi conto di cosa significhi libero mercato e perchè vada favorito, tu vedi solo gli interessi aziendali e questa visione di parte ti impedisce di capire che i vantaggi per un'azienda non sono i vantaggi per il mercato.
A me pare evidente che tu non vorresti un libero mercato, ma un mercato controllato che soffochi il successo di un'azienda.
Il mercato è libero nella misura in cui chiunque possa realizzare una piattaforma mobile e proporlo ai consumatori. Se poi non riesce a vendere la colpa non può essere addebitata a chi, facendo esattamente la stessa cosa, ha invece avuto successo (che non implica essere in posizione dominante).
L'esempio che fai del browser calza proprio a pennello: come già dicevo, pensa un po' che google paga miliardi per essere il motore di ricerca predefinito su Firefox (che ormai non ha neppure grandi quote di mercato). Evidentemente l'avere un browser integrato e predefinito su un sistema operativo usato da oltre l'80% del mercato consumer ha non solo un valore enorme ma anche un potenziale anticompetitivo altrettanto grande.
A te sfugge che avere un browser integrato in un mondo dominato da internet è condizione essenziale per un s.o., e non averlo creerebbe problemi proprio agli utenti che si vorrebbe tutelare. Questo è il nocciolo della questione.
Peraltro tutti gli altri s.o. hanno offerto almeno un browser integrato e l'hanno fatto esattamente per questo motivo: è necessario. Ma l'unica che ha subito la condanna dell'antitrust è stata Microsoft, a causa della sua posizione dominante...
Appel è partita da zero in un mercato nuovo, ma le condizioni oggi sono ben diverse e le barriere d'ingresso sono ben altre. Apple è stata brava e ha guadagnato la sua posizione con merito, ma le leggi antitrust servono proprio ad evitare che un'azienda in una certa posizione (che l'abbia raggiunta meritatamente o meno non ha importanza) distrugga il libero mercato a causa della sua posizione di forza.
Il punto è proprio questo: le condizioni oggi non sono affatto diverse da allora. Apple non ha cambiato di una virgola le condizioni contrattuali con gli sviluppatori, se non in senso migliorativo per gli sviluppatori.
Inoltre nel mercato mobile sono arrivati altri competitor (Google), che hanno preso la fetta più grande.
E altri competitor sono arrivati con le loro piattaforme (ultima Huawei, ma avevo già citato la ben più piccola Jolla).
L'unica differenza sta nella base software disponibile nelle varie piattaforme. Ma non sono né Apple né Google che realizzano quelle applicazioni.
Anche qui mi fai ripetere: il fatto che il problema stia emergendo ora non significa che non esistesse da tempo ne che sarebbe stato opportuno intervenire in precedenza.
Le cose non avvengono di colpo, ad un certo punto ci si rende conto che una certa posizione è dannosa per il mercato, e si interviene. Epic ha dato diciamo una piccola spinta perchè questo processo si avviasse.
Poi certo, anche loro lo fanno per "avidità" e visto quanto è andato bene il titolo non rientrano certo in quella fascia di sviluppatori che faticano a far quadrare il bilancio, ma ciò non toglie che la loro battaglia possa essere positiva per tutto il mercato che si muove su quell'ecosistema.
Trovo invece aberrante il modo in cui sei solito difendere queste posizioni di forza all'interno del mercato. Il giorno che non saremo più in regime di libero mercato, la tua argomentazione potrebbe anche diventare ragionevole.
Purtroppo il mercato attuale non è affatto libero finché ci saranno autorità antitrust che condanneranno aziende semplicemente perché hanno avuto successo.
Ribadisco la questione: quella di condannare un'azienda dopo un po' di tempo per il successo che ha avuto è e rimane una mostruosità giuridica, se tale azienda non ha fatto null'altro che continuare col business che ha iniziato.
Non si può essere ieri in regola e oggi criminali soltanto perché un utente ha deciso, motu proprio, di acquistare un prodotto facendo scattare qualche numerino.
Epic, come gli altri che stanno manifestando contro Apple, sono soltanto degli ingordi che hanno sfruttato lo store di Apple per pubblicizzarsi, e adesso vorrebbero mangiare di più a danno di Apple.
Le condizioni le conoscevano. Non gli stanno più bene? Escano dalla piattaforma di Apple, e ne abbraccino un'altra (peraltro lo stesso giochetto l'hanno fatto anche con Google: ma tu guarda la casualità). O se ne facciano una loro, visto che hanno anche i capitali e i mezzi (prodotti di successo) per farlo.
Sembra che questo sia il concetto più ostico a passare... Il telefono non è sbloccato perché uno scassinatore lo apre, è sempre bloccato, come non posso dire che sono entrato in casa tua perché era aperta, solo perché la porta non ha retto ad un cingolato.
E' la volontà di Apple di non consentirtelo quella che conta. Android non richiede uno scassinatore per installare applicazioni fuori da Google Play. Io ho un telefono Android prodotto da LG, quando ho dovuto fare il root (30 secondi dopo averlo tolto dalla scatola) sono andato sul sito di LG, ho chiesto il codice per lo sblocco del boot loader, et voilà, telefono aperto che TECNICAMENTE avrebbe potuto installare qualsiasi cosa. Senza scassinare nulla.
Forse per LG sarà così, ma che io ricordi altri produttori di telefonini Android non consentono di sbloccare il bootloader, ed è necessario farlo con dei trucchetti.
In ogni caso sarei personalmente favorevole allo sblocco dei bootloader per tutti i dispositivi. A condizione, ovviamente, che ciò non crei problemi al firmware/software/IP dell'azienda (e.s.: se con lo sblocco si può accedere a informazioni riservate, come le chiavi private dell'azienda).
Comunque e anche in queste condizioni francamente non credo che otterresti qualcosa di utile dallo sblocco del bootloader. Apple ha hardware proprietario nelle sue piattaforme, e in futuro sarà sempre più così. E senza driver né documentazione per realizzarli alla fine il tuo dispositivo ex-iOS lo potresti usare soltanto come fermacarte.
Pertanto mi auguro che la prossima richiesta non sarebbe, poi, di costringere le aziende a rilasciare la documentazione dei LORO prodotti...
L'esempio di Jolla che ho fornito dimostra come stiano realmente le cose, ma "stranamente" noto che l'hai fatto sparire dai quote, dimostrando tutta la tua "onestà" intellettuale. Ma a questo punto non è certo un problema mio.
Rispondo solo a questo, per problemi di tempo.
Non ho ripreso l'esempio di Jolla per un semplice motivo: non è un buon esempio.
Salfish OS non ha alcun successo commerciale e non compete in alcun modo con i due player principali.
Hai un'idea tutta tua di libero mercato, e non corrisponde alla realtà. A te piace un mercato dove i player possono raggiungere posizioni di forza e mantenerle, ed evitare questo è proprio il compito degli enti antitrust. Posizioni di questo tipo affossano il mercato, creano ristagno nell'innovazione e sfavoriscono i clienti finali.
A te sfugge che avere un browser integrato in un mondo dominato da internet è condizione essenziale per un s.o. ...
A me non sfugge affatto. Ma a te sfugge che in un mondo dominato dalle app averne una massa critica costituisce una posizione di forza enorme e una altrettanto enorme barriera d'ingresso nel settore. Non basta dire "ti crei il tuo sistema".
Certamente MS è stata sanzionata per la sua posizione dominante, del resto era molto evidente dove volesse andare a parare.
mmorselli
01-09-2020, 01:32
Forse per LG sarà così, ma che io ricordi altri produttori di telefonini Android non consentono di sbloccare il bootloader, ed è necessario farlo con dei trucchetti.
In quel caso però è un problema del singolo produttore che implementa quel sistema operativo, non del sistema operativo, che di per sé non richiede nulla del genere per funzionare. E siccome i modelli di telefoni Android sono letteralmente migliaia il diritto dell'utente non è compresso abbastanza da farne un caso. Alla fine è sempre l'impatto sulla società quello che determina il bisogno di regolamentazione, se io domani produco in cantina uno smartphone in 2 esemplari che spia l'utente mentre si fa la doccia non vengo sanzionato dall'UE, mentre se lo fa Samsung o Apple e ne vende qualche milione le cose cambiano.
cdimauro
01-09-2020, 06:10
Rispondo solo a questo, per problemi di tempo.
Non c'è problema: prenditi pure tutto il tempo che vuoi, e rispondi se e quando vuoi.
Non ho ripreso l'esempio di Jolla per un semplice motivo: non è un buon esempio.
Salfish OS non ha alcun successo commerciale e non compete in alcun modo con i due player principali.
E' un'obiezione del tutto irrilevante: si tratta del rischio d'impresa. Non sta scritto da nessuna parte che qualunque azienda che si decida a entrare in un certo mercato debba necessariamente avere successo.
L'importante è che non ci siano barriere all'ingresso, e Jolla non ne ha trovate: ha realizzato la sua piattaforma mobile e l'ha venduta (e continua a vendere, visto che non ha chiuso). Ma NON ha ottenuto risultati utili. Problemi suoi, in ogni caso.
Hai un'idea tutta tua di libero mercato, e non corrisponde alla realtà. A te piace un mercato dove i player possono raggiungere posizioni di forza e mantenerle, ed evitare questo è proprio il compito degli enti antitrust. Posizioni di questo tipo affossano il mercato, creano ristagno nell'innovazione e sfavoriscono i clienti finali.
Mi spiace doverti far crollare un sogno, ma la realtà è, invece, proprio quella che ho descritto io.
Infatti se ti documentassi sulla normativa in merito scopriresti che avere una posizione dominante NON è di per sé condizione sufficiente affinché l'autorità antitrust intervenga per riequilibrare il mercato.
L'antitrust interviene se c'è una posizione dominante E delle pratiche scorrette che ne denotino un ABUSO. Punto.
Premesso che Apple NON è in posizione dominante, e quindi manca già la condizione principale per un intervento, potremmo anche limitarci soltanto a disquisire del presunto abuso, visto che è anch'esso necessario per un intervento dell'antitrust.
Abuso che, nel caso in questione, è impossibile da sostenere, visto che Apple opera ESATTAMENTE allo stesso modo, senza soluzione di continuità, da quando ha creato da zero il suo mercato.
Per essere ancora più chiari: non esiste, nello specifico, un momento della storia a partire dal quale Apple abbia messo in atto delle pratiche di concorrenza sleale nei confronti di altre aziende.
Quindi, come vedi, mancano tutte e due le condizioni necessarie.
A me non sfugge affatto. Ma a te sfugge che in un mondo dominato dalle app averne una massa critica costituisce una posizione di forza enorme e una altrettanto enorme barriera d'ingresso nel settore. Non basta dire "ti crei il tuo sistema".
E quale sarebbe il problema qui? Questa massa critica di app è forse realizzata da Apple (o da Google, visto che sono esattamente nella stessa condizione, per quanto riguarda il caso citato)? Ovviamente no.
Non sono né Apple né Google che realizzano le applicazioni per le loro piattaforme mobile né tanto meno obbligano gli sviluppatori a realizzarle esclusivamente per le loro piattaforme.
E' ovvio che se vuoi realizzare una piattaforma alternativa devi attirare gli sviluppatori, e "casualmente" è proprio quello che sta facendo Huawei con la sua che sta mettendo in piedi di recente, per le vicende che ben conosciamo.
Questo è e rimane il corretto approccio da tenere. L'unico.
Certamente MS è stata sanzionata per la sua posizione dominante, del resto era molto evidente dove volesse andare a parare.
Dove? Perché se avere un browser in un s.o. è condizione necessaria (visto che è lo strumento usato principalmente dai consumatori) E gli altri s.o. lo integrano (ovviamente!), che Microsoft fosse in posizione dominante è del tutto irrilevante.
Microsoft ha, giustamente, messo a disposizione dei suoi clienti ciò che per loro era essenziale, ed è l'unica cosa di cui tener conto. Come hanno fatto tutti!
In quel caso però è un problema del singolo produttore che implementa quel sistema operativo, non del sistema operativo, che di per sé non richiede nulla del genere per funzionare. E siccome i modelli di telefoni Android sono letteralmente migliaia il diritto dell'utente non è compresso abbastanza da farne un caso. Alla fine è sempre l'impatto sulla società quello che determina il bisogno di regolamentazione, se io domani produco in cantina uno smartphone in 2 esemplari che spia l'utente mentre si fa la doccia non vengo sanzionato dall'UE, mentre se lo fa Samsung o Apple e ne vende qualche milione le cose cambiano.
Perdonami, ma qui il problema non è il s.o. a questo punto, ma l'hardware e chi lo produce.
Gli elementi essenziali di uno smartphone sono: l'hardware, il s.o. che ci gira sopra, l'eventuale store per le app, e infine le (necessarie, perché altrimenti sarebbe un oggetto inutile) app.
Ciò di cui parli afferisce esclusivamente al primo: l'hardware. E' nel firmware base dell'hardware che è presente il bootloader, che si occupa poi di avviare il s.o. esistente.
Dunque sarebbe sufficiente che il produttore dell'hardware lo rilasciasse con un bootloader in grado di far girare qualunque s.o..
Il problema di Apple (SE è un problema) è che ha creato un ecosistema unico, che va dall'hardware allo store, inclusa qualche app "di base" (vedi sopra il discorso del browser, ad esempio), e non gliene frega niente di farci girare qualcosa di diverso.
Posizione ampiamente criticabile, sia chiaro, ma del tutto legittima, e a mio avviso non dovrebbe essere passibile di alcuna sanzione.
D'altra parte, e come ti ho già detto, cambierebbe qualcosa se il bootloader dei dispositivi Apple fosse bloccato? Senza driver in grado di sfruttare come si deve l'hardware, tali apparecchi rimarrebbero sostanzialmente inutilizzabili.
E' davvero questo che vuoi? Soltanto la possibilità di poter farci girare sopra qualunque s.o., a prescindere dalla reale utilità? Io francamente non ci farei la guerra per una cosa del genere. ;)
mmorselli
02-09-2020, 02:20
Dove? Perché se avere un browser in un s.o. è condizione necessaria (visto che è lo strumento usato principalmente dai consumatori) E gli altri s.o. lo integrano (ovviamente!), che Microsoft fosse in posizione dominante è del tutto irrilevante.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/06/antitrust-ue-sanziona-microsoft-browser-non-libero-per-utenti/522150/
Microsoft non impediva agli utenti di installare altri browser, ma è stata sanzionata perché il suo era predefinito. Sono certo che con il tuo metro di misura, al tempo, avresti riconosciuto a Microsoft il pieno diritto di rendere predefinito il browser che voleva, purché non ci fossero barriere d'ingresso per gli altri.
Perdonami, ma qui il problema non è il s.o. a questo punto, ma l'hardware e chi lo produce.
Che è esattamente quello che ho scritto. Ho detto che "implementa" quel sistema operativo, non che produce. Lo implementa sul suo hardware, che ha un bootloader bloccato, nel firmware, ma il problema pare non si ponga per ora, vista la grande possibilità di scelta in mano agli utenti. In futuro però non sarei affatto meravigliato nel vedere limitazioni a pratiche di questo tipo, per lo meno in Europa dove c'è attenzione ai diritti degli utenti e non solo a quelli delle imprese.
E' davvero questo che vuoi? Soltanto la possibilità di poter farci girare sopra qualunque s.o., a prescindere dalla reale utilità? Io francamente non ci farei la guerra per una cosa del genere. ;)
No, è palese che non sia questo l'obbiettivo, bensì il poter installare o vendere applicazioni senza passare per il filtro, anche censorio, di Apple. Ma ad un obbiettivo ci si può arrivare per tante strade.
cdimauro
02-09-2020, 04:35
https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/06/antitrust-ue-sanziona-microsoft-browser-non-libero-per-utenti/522150/
Microsoft non impediva agli utenti di installare altri browser, ma è stata sanzionata perché il suo era predefinito. Sono certo che con il tuo metro di misura, al tempo, avresti riconosciuto a Microsoft il pieno diritto di rendere predefinito il browser che voleva, purché non ci fossero barriere d'ingresso per gli altri.
Esattamente: è quello che ho sostenuto già a quei tempi.
Che è esattamente quello che ho scritto. Ho detto che "implementa" quel sistema operativo, non che produce. Lo implementa sul suo hardware, che ha un bootloader bloccato, nel firmware,
In realtà non è l'hardware che implementa quel s.o.. L'hardware non ha responsabilità in ciò. E' soltanto il bootloader, dunque il firmware principale che è installato su quell'hardware, che attualmente è in grado di lanciare soltanto i s.o. di casa Apple. Giusto per precisare.
ma il problema pare non si ponga per ora, vista la grande possibilità di scelta in mano agli utenti. In futuro però non sarei affatto meravigliato nel vedere limitazioni a pratiche di questo tipo, per lo meno in Europa dove c'è attenzione ai diritti degli utenti e non solo a quelli delle imprese.
Come già detto sono favorevole a bootloader "sbloccati" (tanto non riguarda l'hardware, ma una piccola porzione del firmware), a patto che non vengano compromesse le IP dell'azienda. Di questo, eventualmente, ne dovrebbe tenere conto l'Europa.
No, è palese che non sia questo l'obbiettivo, bensì il poter installare o vendere applicazioni senza passare per il filtro, anche censorio, di Apple. Ma ad un obbiettivo ci si può arrivare per tante strade.
Mi pare di difficile realizzazione. L'alternativa è quella di passare ad altre piattaforme mobile che hanno meno vincoli. O realizzarne di nuove.
mmorselli
03-09-2020, 03:35
Esattamente: è quello che ho sostenuto già a quei tempi.
Che è legittimo, ma le cose non hanno preso la via che sostenevi, per cui tienilo a mente quando pensi che non ci siano margini per agire contro abusi che per te non sono tali. Ci sono.
In realtà non è l'hardware che implementa quel s.o.. L'hardware non ha responsabilità in ciò.
Sofisma, e penso che chi scrive su questo forum abbia ben chiare queste differenze, il punto era che quel firmware in quell'hardware l'ha messo il produttore del telefono, non Google, magari solo in qualche modello destinato a mercati specifici, per cui nel mondo Android il problema dei bootloader bloccati, anche in virtù del fatto che puoi installare app da fonti non certificate sempre e comunque, non ha mai rappresentato, ad oggi, un problema degno di attenzioni istituzionali.
Come già detto sono favorevole a bootloader "sbloccati" (tanto non riguarda l'hardware, ma una piccola porzione del firmware), a patto che non vengano compromesse le IP dell'azienda.
Compromesse da chi? Non possiamo mettere sullo stesso piano aziende e utenti privati. L'azienda se compromette le IP di un concorrente se la vedrà coi giudici, ma l'utente, col suo hardware, per uso personale, deve poter compromettere quello che gli pare e piace.
Mi pare di difficile realizzazione. L'alternativa è quella di passare ad altre piattaforme mobile che hanno meno vincoli. O realizzarne di nuove.
Visto che è quello che fanno tutti gli altri tranne Apple, non è poi così difficile da realizzare. Del resto Apple non è che vivrà di rendita per sempre. Dopo gli smartphone, cosa c'è nel futuro di Apple? Tutto quello che vende Apple, dai Computer fissi e portatili, la musica, il cloud, le cuffiette cool, le applicazioni, esistono perché esiste l'iPhone. Cosa c'è nel futuro di Apple, dopo l'iPhone? Se c'è qualcosa è il segreto meglio custodito dopo la ricetta della Coca Cola.
Non voglio dire che Apple sia vicina al declino eh? Figuriamoci, ha tanta di quella liquidità in cassa che potrebbe campare 10 anni solo con quella, e ha un parco installato enorme di gente dispostissima a cambiare il vecchio iPhone 6 per un fiammante iPhone 12, ma poi? Non è senza fine questa strada, per cui ad un certo punto è facile che dovrà abbandonare molta della sua arroganza per tenersi strette quote di mercato che oggi sembrano inossidabili.
cdimauro
05-09-2020, 10:06
Che è legittimo, ma le cose non hanno preso la via che sostenevi, per cui tienilo a mente quando pensi che non ci siano margini per agire contro abusi che per te non sono tali. Ci sono.
Sono due cose completamente diverse, per i seguenti motivi:
- Microsoft si trovava in una posizione dominante nel mercato dei PC;
- Microsoft ha introdotto un'innovazione nel suo prodotto, AGGIUNGENDO il browser.
Apple non si trova in nessuna di queste condizioni.
Sofisma, e penso che chi scrive su questo forum abbia ben chiare queste differenze, il punto era che quel firmware in quell'hardware l'ha messo il produttore del telefono, non Google,
Non è un sofisma, ma una differenza rilevante visto che sono due cose diverse.
L'hardware viene prodotto così com'è, mentre il firmare è una componente software che può essere flashata e, quindi, riprogrammata.
magari solo in qualche modello destinato a mercati specifici, per cui nel mondo Android il problema dei bootloader bloccati, anche in virtù del fatto che puoi installare app da fonti non certificate sempre e comunque, non ha mai rappresentato, ad oggi, un problema degno di attenzioni istituzionali.
Il bootloader bloccato non ha nulla a che vedere con l'installazione di app: qui stai già superando il livello del firmware e sei a quello del s.o..
Compromesse da chi? Non possiamo mettere sullo stesso piano aziende e utenti privati. L'azienda se compromette le IP di un concorrente se la vedrà coi giudici, ma l'utente, col suo hardware, per uso personale, deve poter compromettere quello che gli pare e piace.
In tal caso è legittimo che il produttore si tuteli e non sblocchi alcunché, per tutelare le sue IP.
Visto che per te l'utente dovrebbe poterci fare quello che vuole col suo hardware, può benissimo tentare di compromettere quello che gli pare. Se non ci riesce, però, sono affari suoi: il dispositivo ti è stato venduto così com'è, e tu l'hai comprato accettandone lo status nonché eventuali limiti sulle possibilità di utilizzo.
Visto che è quello che fanno tutti gli altri tranne Apple, non è poi così difficile da realizzare.
E quindi vedi che è meglio spostarsi altrove?
Del resto Apple non è che vivrà di rendita per sempre. Dopo gli smartphone, cosa c'è nel futuro di Apple? Tutto quello che vende Apple, dai Computer fissi e portatili, la musica, il cloud, le cuffiette cool, le applicazioni, esistono perché esiste l'iPhone. Cosa c'è nel futuro di Apple, dopo l'iPhone? Se c'è qualcosa è il segreto meglio custodito dopo la ricetta della Coca Cola.
Non voglio dire che Apple sia vicina al declino eh? Figuriamoci, ha tanta di quella liquidità in cassa che potrebbe campare 10 anni solo con quella, e ha un parco installato enorme di gente dispostissima a cambiare il vecchio iPhone 6 per un fiammante iPhone 12, ma poi? Non è senza fine questa strada, per cui ad un certo punto è facile che dovrà abbandonare molta della sua arroganza per tenersi strette quote di mercato che oggi sembrano inossidabili.
Chi lo sa. Ma finché Apple darà ai suoi clienti quello che vogliono, non vedo drastici cambiamenti all'orizzonte.
mmorselli
06-09-2020, 03:00
Visto che per te l'utente dovrebbe poterci fare quello che vuole col suo hardware, può benissimo tentare di compromettere quello che gli pare. Se non ci riesce, però, sono affari suoi: il dispositivo ti è stato venduto così com'è, e tu l'hai comprato accettandone lo status nonché eventuali limiti sulle possibilità di utilizzo.
Per la milionesima volta, no, questo è il mondo che sogni tu, quello dove i rapporti sono solo tra privati, chiusi, senza interferenze da parte delle istituzioni. Se tu azienda fai un accordo con me, utente, e io l'accetto, siamo a posto, un patto tra gentiluomini che non s'ha ragione di rompere.
Nel mondo reale funziona un po' diversamente, tra l'enorme potere di una grande azienda e l'utente si interpongono le istituzioni che provano a tutelare un po' l'utente limitando questo potere. L'azienda non fa ciò che vuole, nei contratti non scrivi qualunque cosa purché sia d'accordo chi firma.
Il tuo pensiero liberista è molto chiaro, ed è un pensiero rispettabile come un altro, ma non devi presentarlo come un fatto, bensì come un desiderata, perché nel mondo e in particolare in Europa decide la legge e i giudici quando deve andare come dici tu in questi rapporti, e quando no.
Un comunista per quanto desideri il comunismo non può vivere pensando che attorno a lui il comunismo si sia realizzato, allo stesso modo un liberista non può vivere nella convinzione che il liberismo si sia realizzato, soprattutto se è un liberista europeo.
cdimauro
06-09-2020, 06:25
Hai dimenticato di quotare una parte rilevante:
"In tal caso è legittimo che il produttore si tuteli e non sblocchi alcunché, per tutelare le sue IP."
Le autorità devono tenere conto non solo dei clienti, ma anche delle esigenze delle aziende: le parti in causa sono due, e non soltanto una.
Sul resto siamo sostanzialmente d'accordo, anche se definirmi liberista lo trovo esagerato visto che ho una visione ideale della società molto diversa. :D
mmorselli
07-09-2020, 02:11
Hai dimenticato di quotare una parte rilevante:
"In tal caso è legittimo che il produttore si tuteli e non sblocchi alcunché, per tutelare le sue IP."
Il produttore non ha nessuna necessità di proteggere le IP dagli utenti, e con le aziende la via corretta è il brevetto, altrimenti scegli la via del segreto industriale, ma in tal caso non hai nessuna tutela. Se Coca Cola brevetta la sua ricetta questa diventa pubblica, ma nessuno può copiarla. Se Coca Cola sceglie di non brevettarla e di affidarsi al segreto industriale chiunque, se ci riesce, può copiarla, perché Coca Cola non avendola registrata legalmente non sarà mai in grado di dimostrare che quella era proprio la sua ricetta.
O l'una o l'altra, o brevetto o segreto, e i segreti, per definizione, te li tuteli da solo, senza nessun supporto istituzionale.
BTW, mi sfugge in che modo un bootloader bloccato possa proteggere una IP, l'unica cosa che protegge è il diritto di esclusiva sul software installato su quell'hardware.
cdimauro
07-09-2020, 05:50
Il produttore non ha nessuna necessità di proteggere le IP dagli utenti, e con le aziende la via corretta è il brevetto, altrimenti scegli la via del segreto industriale, ma in tal caso non hai nessuna tutela. Se Coca Cola brevetta la sua ricetta questa diventa pubblica, ma nessuno può copiarla. Se Coca Cola sceglie di non brevettarla e di affidarsi al segreto industriale chiunque, se ci riesce, può copiarla, perché Coca Cola non avendola registrata legalmente non sarà mai in grado di dimostrare che quella era proprio la sua ricetta.
O l'una o l'altra, o brevetto o segreto, e i segreti, per definizione, te li tuteli da solo, senza nessun supporto istituzionale.
C'è anche il copyright per il software, e il relativo EULA per gli utenti.
BTW, mi sfugge in che modo un bootloader bloccato possa proteggere una IP, l'unica cosa che protegge è il diritto di esclusiva sul software installato su quell'hardware.
L'avevo già scritto prima: se sbloccando il bootloader si trovasse il modo di accedere alle chiavi private che l'azienda usa per cifrare il suo codice e/o i suoi dati.
mmorselli
08-09-2020, 06:55
C'è anche il copyright per il software, e il relativo EULA per gli utenti.
Dice solo che non posso distribuirlo, rivenderlo... riguarda ciò che posso o non posso fare nei confronti di terzi. Finché non lo distribuisco non c'è nulla che, legalmente, possa impedirmi di farlo a pezzi.
se sbloccando il bootloader si trovasse il modo di accedere alle chiavi private che l'azienda usa per cifrare il suo codice e/o i suoi dati.
Le chiavi private stanno sui server del produttore, un dispositivo hardware al massimo ha la chiave pubblica che serve per validare il software che il produttore invia, firmato con la sua chiave privata.
cronos1990
08-09-2020, 08:01
Mi limito solo a dire (e tendenzialmente credo che la ragione ce l'abbia la Apple in questo caso, ma rimango in attesa del giudizio dei giudici) che trovo comunque assurdo dire che se non ti stanno bene le regole contrattuali di Apple, puoi anche farti il tuo OS.
Concettualmente sarà pure possibile, ma parliamo di un qualcosa che è fuori portata per pressochè chiunque. Tant'è che negli ultimi 15 anni (circa) l'unica che ci è riuscita è proprio la Apple, tra l'altro sfruttando il suo marchio comunque già noto in pieno rilancio da anni e la sua capacità di investimento, nonchè quel genio nel vendere i propri marchi tale che riuscirebbe a dare via ghiaccioli al Polo Nord (Jobs) e in un momento di evoluzione tecnologica molto particolare. Pure la Microsoft, mica pizza e fichi, ha naufragato fragorosamente.
La stessa Epic, che pure non è piccola, ha possibilità ridotte al lumicino per entrare efficacemente nel mondo degli OS per smartphone. E questo per cosa?
Per riuscire a fare il vero business che gli interessa (in questo caso far soldi con Fortnite) in un'ottica di investimenti che richiederebbero anni per arrivare all'obiettivo prefissavo. E, ripeto, con bassissime probabilità di riuscirci.
Questo poi parlando di Epic: ci sono tantissimi sviluppatori di App che fanno quello di mestiere e cercano di far soldi in quel modo. Che facciamo, ad ognuno di loro gli diciamo che se non gli va bene lo store di Apple può farsi il suo OS e sperare di arrivare ad avere una buona penetrazione nel mercato?
In questa disputa chi ha più colpe a mio avviso è Epic (ripeto: sempre aspettando il verdetto del giudice). Ma il 99,9% degli sviluppatori di App non può certo neanche ipotizzare l'idea di farsi un proprio sistema per vendere tali App, per tantissimi motivi.
Per cui è ovvio che per poterla vendere ti rimetti nelle mani di chi comanda il mercato smartphone, e in questo caso ai due OS di riferimento. Perchè ricordiamoci che Apple non sarà in posizione dominante, ma ha pur sempre più del 20% del mercato. E mentre su Android posso tentare la via della diffusione della mia App senza il 30%, su Apple sono costretto a passare per il loro store.
A me pare evidente che tu non vorresti un libero mercato, ma un mercato controllato che soffochi il successo di un'azienda.
Il mercato è libero nella misura in cui chiunque possa realizzare una piattaforma mobile e proporlo ai consumatori. Se poi non riesce a vendere la colpa non può essere addebitata a chi, facendo esattamente la stessa cosa, ha invece avuto successo (che non implica essere in posizione dominante).Nel momento in cui un'azienda, che ha raggiunto una posizione di dominio (non necessariamente dominante), con le sue scelte indirizza quelle degli altri, non sei più in un libero mercato.
Se io voglio sviluppare e vendere la mia App, mentre su Android posso decidere di non passare dal loro store, su Apple io sono "costretto" a farlo dando loro il 30% dei miei introiti. Se iOS avesse, che so, il 2% del mercato, posso tranquillamente dire che le loro quote sono ininfluenti anche per quanto riguarda i miei interessi personali (la diffusione della mia App). Quando invece so che un quarto dei dispositivi in questo mondo sono iPhone, è ovvio che questo ostacolo del 30% diventa un problema effettivo, e non avendo alternative mi ritrovo che nell'ambito globale di vendita del mio prodotto sono ostacolato, per cui non posso muovermi liberamente.
Poi sarà il giudice, o l'antitrust, a stabilire i limiti tali per cui le limitazioni imposte da Apple sono tali da limitare la mia possibilità di competere nel mercato. Ma per quanto Apple possa aver agito nella piena legalità quando doveva crescere all'inizio, le condizioni ad oggi sono comunque cambiate in funzione dei risultati che ha raggiunto.
Secondo il tuo ragionamento, Microsoft avrebbe potuto impedire che sul suo OS (presente sul 90% dei PC) che alcuni programmi potessero essere installati, tanto per fare un esempio estremo, uccidendo in tal modo sul nascere qualunque velleità di competizione o anche solo di ottenere un guadagno. A quel punto che fai, gli dici che tutti possono farsi il proprio OS e competere con Microsoft?
cdimauro
13-09-2020, 08:38
Dice solo che non posso distribuirlo, rivenderlo... riguarda ciò che posso o non posso fare nei confronti di terzi. Finché non lo distribuisco non c'è nulla che, legalmente, possa impedirmi di farlo a pezzi.
Il software non puoi farlo a pezzi. Potresti fare reverse-engineering, ma in alcuni paesi è proibito.
Le chiavi private stanno sui server del produttore, un dispositivo hardware al massimo ha la chiave pubblica che serve per validare il software che il produttore invia, firmato con la sua chiave privata.
Non c'è solo questo. Se il dispositivo crittografa dei dati (es.: il disco o persino la memoria, o anche soltanto parte della memoria per conservare delle informazioni sensibili/importanti) ha bisogno della chiave di codifica, che non sta nel server.
Mi limito solo a dire (e tendenzialmente credo che la ragione ce l'abbia la Apple in questo caso, ma rimango in attesa del giudizio dei giudici) che trovo comunque assurdo dire che se non ti stanno bene le regole contrattuali di Apple, puoi anche farti il tuo OS.
Concettualmente sarà pure possibile, ma parliamo di un qualcosa che è fuori portata per pressochè chiunque. Tant'è che negli ultimi 15 anni (circa) l'unica che ci è riuscita è proprio la Apple, tra l'altro sfruttando il suo marchio comunque già noto in pieno rilancio da anni e la sua capacità di investimento, nonchè quel genio nel vendere i propri marchi tale che riuscirebbe a dare via ghiaccioli al Polo Nord (Jobs) e in un momento di evoluzione tecnologica molto particolare. Pure la Microsoft, mica pizza e fichi, ha naufragato fragorosamente.
La stessa Epic, che pure non è piccola, ha possibilità ridotte al lumicino per entrare efficacemente nel mondo degli OS per smartphone. E questo per cosa?
Per riuscire a fare il vero business che gli interessa (in questo caso far soldi con Fortnite) in un'ottica di investimenti che richiederebbero anni per arrivare all'obiettivo prefissavo. E, ripeto, con bassissime probabilità di riuscirci.
Dovremmo distinguere le cose.
Che si possa realizzare una piattaforma mobile è dimostrato essere fattibile anche con pochi capitali (vedi l'esempio di Jolla). Di recente c'è pure Huawei col suo HarmonyOS che probabilmente diventerà la terza piattaforma mobile.
Che una piattaforma mobile abbia successo, questo ovviamente è difficile dirlo o pronosticarlo, perché serve attirare massa critica.
Microsoft, come sappiamo, ha fallito, ma ha anche commesso diversi errori che hanno fatto arrabbiare sviluppatori E utenti.
Huawei potrebbe anche riuscire nell'impresa.
Questo poi parlando di Epic: ci sono tantissimi sviluppatori di App che fanno quello di mestiere e cercano di far soldi in quel modo. Che facciamo, ad ognuno di loro gli diciamo che se non gli va bene lo store di Apple può farsi il suo OS e sperare di arrivare ad avere una buona penetrazione nel mercato?
Quegli sviluppatori conoscono già le condizioni degli store. Quindi non soltanto di Apple, ma di Google, Microsoft, Steam, Epic stessa, e diversi altri.
E' vero che Apple è l'unica che ha un unico store per la sua piattaforma mobile, ma è anche vero che gli sviluppatori potrebbero benissimo decidere di abbandonarla in favore di altre piattaforme a loro più convenienti. Se non lo fanno è proprio perché, nonostante le commissioni (che poi sono simili a quelle di altri store), rimane comunque conveniente per loro.
E se proprio non ci fosse nessuno store di quelli più famosi che li soddisfacesse ci sarebbero altre piattaforme mobile che non hanno quei vincoli e che potrebbero utilizzare.
Non serve reinventare la ruota, insomma: ce ne sono già parecchie, e alcune "libere" da capestri.
In questa disputa chi ha più colpe a mio avviso è Epic (ripeto: sempre aspettando il verdetto del giudice). Ma il 99,9% degli sviluppatori di App non può certo neanche ipotizzare l'idea di farsi un proprio sistema per vendere tali App, per tantissimi motivi.
Infatti non serve reinventare la ruota: basta usarne un'altra.
Per cui è ovvio che per poterla vendere ti rimetti nelle mani di chi comanda il mercato smartphone, e in questo caso ai due OS di riferimento. Perchè ricordiamoci che Apple non sarà in posizione dominante, ma ha pur sempre più del 20% del mercato. E mentre su Android posso tentare la via della diffusione della mia App senza il 30%, su Apple sono costretto a passare per il loro store.
Nel momento in cui un'azienda, che ha raggiunto una posizione di dominio (non necessariamente dominante), con le sue scelte indirizza quelle degli altri, non sei più in un libero mercato.
Se io voglio sviluppare e vendere la mia App, mentre su Android posso decidere di non passare dal loro store, su Apple io sono "costretto" a farlo dando loro il 30% dei miei introiti. Se iOS avesse, che so, il 2% del mercato, posso tranquillamente dire che le loro quote sono ininfluenti anche per quanto riguarda i miei interessi personali (la diffusione della mia App). Quando invece so che un quarto dei dispositivi in questo mondo sono iPhone, è ovvio che questo ostacolo del 30% diventa un problema effettivo, e non avendo alternative mi ritrovo che nell'ambito globale di vendita del mio prodotto sono ostacolato, per cui non posso muovermi liberamente.
Invece il punto è proprio che le alternative ci sono, quindi sei libero di abbandonare la piattaforma Apple e abbracciarne un'altra che sia più aderente alle tue esigenze.
Non è una questione di quote di mercato: Apple è arrivata dov'è perché è riuscita ad attirare gli sviluppatori, che hanno inondato di app il suo store. Sono, quindi, gli sviluppatori ad avere contribuito al suo successo. Ricordiamoci che una piattaforma mobile senza app è destinata alla morte: vedi caso Microsoft, per l'appunto.
Allora se gli sviluppatori non sono felici delle condizioni di Apple, chi impedisce loro di spostarsi altrove? Gli utenti seguiranno di conseguenza, proprio perché oggi ciò che è sicuro al 100% è che NON si può fare a meno delle app.
Ovviamente non è cosa che possa succedere dall'oggi al domani, e servirebbe un'azione di massa da parte degli sviluppatori.
Sono loro, insomma, ad avere il coltello dalla parte del manico. Ma non sono in grado di utilizzarlo...
Poi sarà il giudice, o l'antitrust, a stabilire i limiti tali per cui le limitazioni imposte da Apple sono tali da limitare la mia possibilità di competere nel mercato. Ma per quanto Apple possa aver agito nella piena legalità quando doveva crescere all'inizio, le condizioni ad oggi sono comunque cambiate in funzione dei risultati che ha raggiunto.
Ho già espresso la mia opinione in merito: sono assolutamente contro legislazioni basate su questioni puramente quantitative. E' inconcepibile che un'azienda possa diventare una criminale soltanto perché un consumatore abbia acquistato un suo prodotto, facendo scattare un numerino.
Secondo il tuo ragionamento, Microsoft avrebbe potuto impedire che sul suo OS (presente sul 90% dei PC) che alcuni programmi potessero essere installati, tanto per fare un esempio estremo, uccidendo in tal modo sul nascere qualunque velleità di competizione o anche solo di ottenere un guadagno. A quel punto che fai, gli dici che tutti possono farsi il proprio OS e competere con Microsoft?
Se l'impedimento è una regola SUCCESSIVA, sì: sarei contro Microsoft.
Altrimenti no, se fosse già parte delle sue originali condizioni.
mmorselli
13-09-2020, 17:58
Il software non puoi farlo a pezzi. Potresti fare reverse-engineering, ma in alcuni paesi è proibito.
In alcuni paesi è proibito anche uscire in strada senza un velo in testa, detta così, genericamente, senza specificare quali e soprattutto in che termini è una frase che non aggiunge nulla di utile al discorso. La distinzione tra uso commerciale e uso personale, che non fai, è importante. Del resto il principio giuridico "ad impossibilia nemo tenetur" vale pure per il giudice, non solo per l'imputato. Voglio vedere in che modo posso essere perseguito per una modifica o uno studio che faccio tra le mura di casa mia per uso strettamente personale, un legislatore che scrivesse una norma senza tenerne conto sarebbe molto superficiale.
Non c'è solo questo. Se il dispositivo crittografa dei dati (es.: il disco o persino la memoria, o anche soltanto parte della memoria per conservare delle informazioni sensibili/importanti) ha bisogno della chiave di codifica, che non sta nel server.
Ma non funziona così, altrimenti per leggere i dati da un qualsiasi disco EFS di Windows basterebbe decompilare qualche DLL ed estrarre le chiavi. Quando c'è un sistema asimetrico in locale le chiavi vengono generate al volo e la chiave privata viene crittografata con un algoritmo simmetrico, come AES-256 la cui chiave è legata al login utente o equivalente. Gli utenti non usano chiavi aziendali per crittografare i propri dati, altrimenti che crittografia sarebbe, se i miei dati potessero essere letti in qualsiasi momento da Google o Apple?
cdimauro
14-09-2020, 06:10
In alcuni paesi è proibito anche uscire in strada senza un velo in testa, detta così, genericamente, senza specificare quali e soprattutto in che termini è una frase che non aggiunge nulla di utile al discorso. La distinzione tra uso commerciale e uso personale, che non fai, è importante.
Non mi pare si facciano distinzioni del genere. Al più ci potrebbero essere eccezioni per i ricercatori in ambito della sicurezza.
Del resto il principio giuridico "ad impossibilia nemo tenetur" vale pure per il giudice, non solo per l'imputato.
Scusa, ma non afferro: non è il mio campo.
Voglio vedere in che modo posso essere perseguito per una modifica o uno studio che faccio tra le mura di casa mia per uso strettamente personale, un legislatore che scrivesse una norma senza tenerne conto sarebbe molto superficiale.
Più che altro sarebbe difficile da appurare una violazione del genere.
Comunque è roba che si potrà continuare a fare soltanto finché le Secure Enclave si diffonderanno: poi codice e dati saranno entrambi crittografati in tempo reale, e nessun reverse engineering sarà possibile.
Ma non funziona così, altrimenti per leggere i dati da un qualsiasi disco EFS di Windows basterebbe decompilare qualche DLL ed estrarre le chiavi. Quando c'è un sistema asimetrico in locale le chiavi vengono generate al volo e la chiave privata viene crittografata con un algoritmo simmetrico, come AES-256 la cui chiave è legata al login utente o equivalente. Gli utenti non usano chiavi aziendali per crittografare i propri dati, altrimenti che crittografia sarebbe, se i miei dati potessero essere letti in qualsiasi momento da Google o Apple?
Facciamo un altro esempio: le chiavi per i DRM.
Purtroppo il mercato attuale non è affatto libero finché ci saranno autorità antitrust che condanneranno aziende semplicemente perché hanno avuto successo.
Ribadisco la questione: quella di condannare un'azienda dopo un po' di tempo per il successo che ha avuto è e rimane una mostruosità giuridica
Il tuo punto di vista è basato sull'idea che i mercati siano in grado di regolarsi autonomamente e che il liberalismo economico completo sia la scelta più efficiente. È parzialmente vero eh, ma quest'idea l'ha avuta un economista vissuto 300 anni fa. Negli anni abbiamo avuto esempi pratici che l'equilibrio non viene raggiunto sempre e se questo non succede gli effetti possono essere più o meno negativi.
Secondo te è una mostruosità giuridica perchè hai un'opinione senza cognizione di causa. Non conosci il ragionamento che sta dietro alla legislazione ed estendi alcuni concetti e ideali di giustizia delle persone fisiche (persone) alle persone giuridiche (società); ti immedesimi in apple e ti aspetti che lo stesso sistema legale sia applicato a te, questo ti fa sembrare le leggi antitrust ingiuste.
Tu e (molti sostenitori di apple) ragionate in funzione di "cos'è giusto per apple", ma dovreste pensare "cos'è giusto per me".
In generale la legislazione nei settori economici/societari/finanziari è basata su l'aspetto economico. Il punto di partenza non è "cosa è giusto per quella persona giuridica?" ma, dovrebbe, essere "cos'è ottimale per l'economia"?
La mia opinione è che se avessi un iphone vorrei che esistessero negozi alternativi o che comunque il potere contrattuale di apple fosse meno forte. I vantaggi superano gli svantaggi, anche se usassi solo l'app store. Puoi avere un'opinione diversa dalla mia e dirmi che ci siano più svantaggi, ma dev'essere questa la tua logica, non quello che è giusto per apple.
Dire "condannare un'azienda dopo un po' di tempo per il successo", è una semplicificazione ed è una rappresentazione distorta della realtà. Stai rappresentando le leggi antitrust come se avessero solo lati negativi senza considerare quelli positivi, ed è falso.
Una società eventualmente viene condannata non perchè ha avuto successo ma perchè le tecniche che usa sono incompatibili con la sua dimensione.
mmorselli
15-09-2020, 06:58
Non mi pare si facciano distinzioni del genere. Al più ci potrebbero essere eccezioni per i ricercatori in ambito della sicurezza.
Aspetta, in questo caso non intendevo la distinzione legale tra uso personale e uso commerciale, dove in genere nel nostro ordinamento si tende ad essere molto morbidi sulla prima e più duri sulla seconda. Per esempio nel caso della violazione di copyright (musica scaricata da Internet) per i fini commerciali c'è la reclusione, per l'uso personale una multa che parte da 50 euro, e che presumo non sia mai stata applicata.
Intendevo proprio dire che se il fine del reverse engineering è personale non c'è modo di perseguirlo, per cui la norma è inapplicabile. In Europa comunque, in particolare in Italia, il reverse engineering è lecito in qualsiasi ambito, anche non personale, qualora lo scopo sia permettere l'interoperabilità dei sistemi. Non è per tanto il reverse engineering in sé che comporta un illecito, ma l'uso che eventualmente se ne farà. Acquistare un coltello da cucina è legale, piantarlo nella schiena di una persona no. Se mi impedisci di comprare un coltello da cucina perché pensi che tra le altre cose potrei usarlo per commettere un crimine, l'illecito lo commetti tu.
Facciamo un altro esempio: le chiavi per i DRM.
Quanto sopra vale anche per i DRM, se tolgo un DRM di un MIO libro comprato su Amazon per poterlo leggere su un dispositivo diverso dal Kindle, non commetto nessun illecito. Se lo tolgo per regalare ai miei amici una copia di questi libri o rivenderli, allora commetto un illecito.
cdimauro
16-09-2020, 06:16
Il tuo punto di vista è basato sull'idea che i mercati siano in grado di regolarsi autonomamente e che il liberalismo economico completo sia la scelta più efficiente. È parzialmente vero eh, ma quest'idea l'ha avuta un economista vissuto 300 anni fa. Negli anni abbiamo avuto esempi pratici che l'equilibrio non viene raggiunto sempre e se questo non succede gli effetti possono essere più o meno negativi.
Non sono per un mercato totalmente libero e non sposo in toto le idee di Adam Smith, visto che l'hai, di fatto, citato.
Secondo te è una mostruosità giuridica perchè hai un'opinione senza cognizione di causa. Non conosci il ragionamento che sta dietro alla legislazione ed estendi alcuni concetti e ideali di giustizia delle persone fisiche (persone) alle persone giuridiche (società); ti immedesimi in apple e ti aspetti che lo stesso sistema legale sia applicato a te, questo ti fa sembrare le leggi antitrust ingiuste.
Conosco il perché esistano enti come l'antitrust e non capisco come tu possa aver dedotto il contrario.
Per il resto ho il diritto di pensarla diversamente, o devo per forza allinearmi bovinamente al pensiero unico?
Tu e (molti sostenitori di apple) ragionate in funzione di "cos'è giusto per apple", ma dovreste pensare "cos'è giusto per me".
Ed ecco un altro esempio di logica sopraffina, non c'è che dire.
Primo, non sostengo Apple.
Secondo, la mia posizione l'ho esplicitata proprio penso a "cos'è giusto per me".
In generale la legislazione nei settori economici/societari/finanziari è basata su l'aspetto economico. Il punto di partenza non è "cosa è giusto per quella persona giuridica?" ma, dovrebbe, essere "cos'è ottimale per l'economia"?
Quando si parla di diritti non puoi tenere conto soltanto di cosa sarebbe ottimale per l'economia.
La mia opinione è che se avessi un iphone vorrei che esistessero negozi alternativi o che comunque il potere contrattuale di apple fosse meno forte. I vantaggi superano gli svantaggi, anche se usassi solo l'app store. Puoi avere un'opinione diversa dalla mia e dirmi che ci siano più svantaggi, ma dev'essere questa la tua logica, non quello che è giusto per apple.
La mia opinione è che un imprenditore/impresa che costruisca un modello di successo partendo da zero e senza mettere appositamente in atto pratiche di concorrenza sleale (come vedi NON sono per il mercato assolutamente libero) dovrebbe poter continuare a esercitare allo stesso modo anche se, a un certo punto, un consumatore comprasse un suo prodotto e facesse scattare un numerino X per quanto riguarda le quote di mercato.
Dire "condannare un'azienda dopo un po' di tempo per il successo", è una semplicificazione ed è una rappresentazione distorta della realtà.
Falso: non è una semplificazione, ma è l'esatta rappresentazione della realtà.
Stai rappresentando le leggi antitrust come se avessero solo lati negativi senza considerare quelli positivi, ed è falso.
Posso permettermi di pensarla diversamente? E due.
Una società eventualmente viene condannata non perchè ha avuto successo ma perchè le tecniche che usa sono incompatibili con la sua dimensione.
Ti svelo un segreto: le tecniche che usa sono le STESSE di quando ha iniziato. Quindi che Apple operasse in quel modo lo si sapeva fin dall'inizio, e lo sapevano anche le autorità.
Tu pretendi di legarle alle dimensioni dell'azienda, e questo lo trovo totalmente aberrante: è proprio la definizione di punizione di chi ha semplicemente (sì, semplicemente) avuto successo.
Perché ribadisco il concetto: non è che, a un certo punto della sua storia, Apple si sia messa APPOSITAMENTE a mettere in atto azioni/politiche di concorrenza sleale.
Il nocciolo della questione sta tutto qui.
Aspetta, in questo caso non intendevo la distinzione legale tra uso personale e uso commerciale, dove in genere nel nostro ordinamento si tende ad essere molto morbidi sulla prima e più duri sulla seconda. Per esempio nel caso della violazione di copyright (musica scaricata da Internet) per i fini commerciali c'è la reclusione, per l'uso personale una multa che parte da 50 euro, e che presumo non sia mai stata applicata.
Intendevo proprio dire che se il fine del reverse engineering è personale non c'è modo di perseguirlo, per cui la norma è inapplicabile. In Europa comunque, in particolare in Italia, il reverse engineering è lecito in qualsiasi ambito, anche non personale, qualora lo scopo sia permettere l'interoperabilità dei sistemi. Non è per tanto il reverse engineering in sé che comporta un illecito, ma l'uso che eventualmente se ne farà. Acquistare un coltello da cucina è legale, piantarlo nella schiena di una persona no. Se mi impedisci di comprare un coltello da cucina perché pensi che tra le altre cose potrei usarlo per commettere un crimine, l'illecito lo commetti tu.
OK, condivisibile. Finché sarà possibile, come dicevo prima.
Quanto sopra vale anche per i DRM, se tolgo un DRM di un MIO libro comprato su Amazon per poterlo leggere su un dispositivo diverso dal Kindle, non commetto nessun illecito. Se lo tolgo per regalare ai miei amici una copia di questi libri o rivenderli, allora commetto un illecito.
Non mi riferisco a questo, ma al fatto che per decodificare contenuti protetti da DRM è necessario utilizzare delle chiavi. Chiavi (cioè IP) di cui si potrebbe entrare in possesso sbloccando il bootloader (per riprendere il discorso si prima).
Premetto che se vuoi una risposta davvero accurata o se sei interessato a continuare a parlare dell'argomento antitrust preferisco discuterne via mp perchè qua sto andando troppo fuori argomento, inoltre ci metto molto a scrivere i messaggi (ne avevo preparato uno più dettagliato ma era molto lungo).
Conosco il perché esistano enti come l'antitrust e non capisco come tu possa aver dedotto il contrario.
Per il resto ho il diritto di pensarla diversamente, o devo per forza allinearmi bovinamente al pensiero unico?
Libero di avere la tua opinione, ma stai criticando un argomento tecnico senza avere un minimo di conoscenze in giurisprudenza ed economia che ti farebbero vedere le cose sotto un'ottica diversa (anche sostenendo un'opinione opposta alla mia).
Le tue motivazioni e difese ruotano attorno a idee che sembrano dogmi (leggi "aberranti" perchè tengono in considerazione le dimensioni di una società, cos'hanno di aberrante non lo so proprio), sminuisci tutto sulla retorica del "punire per il successo", ti basi su concetti che non sono attinenti ("numerino X per quanto riguarda le quote di mercato", non stiamo mica parlando delle quote latte).
Quando si parla di diritti non puoi tenere conto soltanto di cosa sarebbe ottimale per l'economia.
Nei diritti (umani) si fanno ragionamenti diversi rispetto a quelli fatti nel diritto finanzario per esempio (che appunto seguono ragionamenti economici).
Di argomentazioni contro le leggi antitrust ce ne sono a volontà, ma non sono queste, ed essendo una regolamentazione strettamente economica il ragionamento che viene fatto è di tipo economico.
Ed ecco un altro esempio di logica sopraffina, non c'è che dire.
Primo, non sostengo Apple.
Devo aver interpretato male i tuoi messaggi oppure li ho confusi con quelli di qualcun'altro. Da quello che ho letto non sei d'accordo con epic e ho supposto che essendo anche accanito contro le antitrust fossi a favore di apple. Non mi sembra di aver fatto una supposizione assurda o campata in aria, ma ti chiedo scusa se ho rappresentato in modo distorto le tue idee.
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