View Full Version : Super Mario Bros., una copia da 114mila dollari: è il gioco più costoso mai venduto
Redazione di Hardware Upg
14-07-2020, 14:21
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/super-mario-bros-una-copia-da-114mila-dollari-e-il-gioco-piu-costoso-mai-venduto_90754.html
Una rarissima copia di Super Mario Bros. è stata battuta all'asta per la modica cifra di 114.000 dollari: è la più alta in assoluto. La copia del gioco rilasciato su NES (1985) presenta alcune peculiarità che ne aumentano il valore, ma sono le sue perfette condizioni a impressionarci
Click sul link per visualizzare la notizia.
megamitch
14-07-2020, 14:27
Fa impressione come ci sia una distribuzione della ricchezza cosi spaventosamente iniqua nel mondo, se esistono persone che comprano una copia di Super Mario Bros a 100mila dollari...
Bah
Mi piace immaginare che a comprarlo sia stato un riccone eccentrico solo per avere il piacere di aprirlo, gettere via la scatola e semplicemente giocarci... Sai gli infarti che provocherebbe tra i collezionisti di mezza età? :D
megamitch
14-07-2020, 14:46
Mi piace immaginare che a comprarlo sia stato un riccone eccentrico solo per avere il piacere di aprirlo, gettere via la scatola e semplicemente giocarci... Sai gli infarti che provocherebbe tra i collezionisti di mezza età? :D
a me non fa ridere, fa incazzare. Non tanto per me, non aspiro a questa ricchezza e non me ne frega nulla, ma per chi non ha niente.
Gyammy85
14-07-2020, 15:10
Mi piace immaginare che a comprarlo sia stato un riccone eccentrico solo per avere il piacere di aprirlo, gettere via la scatola e semplicemente giocarci... Sai gli infarti che provocherebbe tra i collezionisti di mezza età? :D
Immagino vada dritto in cassaforte, per poi essere rivenduto all'asta fra un paio d'anni a 200k o più
Immagino vada dritto in cassaforte, per poi essere rivenduto all'asta fra un paio d'anni a 200k o più
Sconvolgente... E chi lo avrebbe mai detto?? :D
a me non fa ridere, fa incazzare. Non tanto per me, non aspiro a questa ricchezza e non me ne frega nulla, ma per chi non ha niente.
Sarebbe bello che uno si sfondasse per raggiungere enormi ricchezze e poi non spendesse neanche un euro per se devolvendo tutto in beneficenza, ma siccome non siamo nel mondo dei puffi bensì sulla terra e siamo esseri umani, dovremmo accontentarci quando chi ha soldi li spende e li rimette in circolo nell'economia anziché tenerseli tutti in saccoccia, come il fondatore di ikea che che era una delle persone più ricche del pianeta e viveva come uno dei suoi operai per pura e semplice avarizia... In che modo il mondo ha guadagnato dal suo atteggiamento?
La realtà dei fatti è che quando poi un miliardario cerca davvero di usare i suoi soldi e la sua influenza per fare qualcosa che non sia fare altri soldi, attira ancora più odio... Vedi Bill Gates o George Soros e le stronzate complottare che circolano su di loro, mentre degli oligarchi russi, cinesi, ungheresi ecc che davvero usano i loro soldi per corrompere ed appropriarsi del mondo una dittatura alla volta, non senti nemmeno una virgola negativa... No, ciò che non va con il mondo è quello che si è comprato il gioco a 100.000 dollari, mica loro...
canislupus
14-07-2020, 16:29
Sconvolgente... E chi lo avrebbe mai detto?? :D
Sarebbe bello che uno si sfondasse per raggiungere enormi ricchezze e poi non spendesse neanche un euro per se devolvendo tutto in beneficenza, ma siccome non siamo nel mondo dei puffi bensì sulla terra e siamo esseri umani, dovremmo accontentarci quando chi ha soldi li spende e li rimette in circolo nell'economia anziché tenerseli tutti in saccoccia, come il fondatore di ikea che che era una delle persone più ricche del pianeta e viveva come uno dei suoi operai per pura e semplice avarizia... In che modo il mondo ha guadagnato dal suo atteggiamento?
La realtà dei fatti è che quando poi un miliardario cerca davvero di usare i suoi soldi e la sua influenza per fare qualcosa che non sia fare altri soldi, attira ancora più odio... Vedi Bill Gates o George Soros e le stronzate complottare che circolano su di loro, mentre degli oligarchi russi, cinesi, ungheresi ecc che davvero usano i loro soldi per corrompere ed appropriarsi del mondo una dittatura alla volta, non senti nemmeno una virgola negativa... No, ciò che non va con il mondo è quello che si è comprato il gioco a 100.000 dollari, mica loro...
Il punto è sempre il limite...
Nessun problema se una persona per fortuna o merito si trova ad essere ricca...
Purtroppo però abbiamo anche una sproporzione spaventosa e per quanto vengano rimessi in circolazione i soldi, una ampissima parte rimangono solo lì ad accumularsi.
Probabilmente se fossi tanto ricco, rischierei di sperperare tutto in pochissimo tempo perchè non avrei l'acume di regolarmi e poi perchè alla fine mi farebbe anche piacere sapere di aiutare veramente qualcuno, avendone la possibilità in maniera concreta.
Sarebbe solo da capire quanto ci metterebbero a dichiararmi malato di mente dato che brucerei ANCHE in opere di bene (come si diceva una volta).
Di che stupirsi, c'è chi negli anni passati ha tirato fuori oltre 200.000 euro per un barattolo di "Merda d'artista" di Piero Manzoni :D
Originariamente era stato "fissato" il prezzo a 30 g d'oro, pari al peso del "contenuto".
Evidentemente il contenuto s'è rivalutato molto più dell'oro :asd:
Il collezionismo ha sempre cose incompresibili quando si arriva a certi livelli. Ma la cosa piu' assurda nell'elettronica e' che si parla di prodotti NON unici, semplicemente copie riprodotte in catene di montaggio industriali. Che poi esso sia tenuto bene, un lotto n° x particolare, firmato dal giardiniere dell'azienda o chissà cosa boh..
Ma non mi stupisco perche' anche ai livelli piu' bassi ci sono cose assurde simili in proporzione.
Tra l'altro non c'e' nemmeno la garanzia che molti di questi oggetti possano durare all'inifinito. Ci sono componenti per cui condensatori ad esempio hanno durata limitata e alla eventuale prima accensione potrebbe andare in corto tutto o saltarne qualcuno..
a me non stupisce per nulla
se pensate che c'è gente che tira fuori MILIONI per una roba del genere...
https://artslife.com/wp-content/uploads/2015/05/Concetto-spaziale-attese.png
Di che stupirsi, c'è chi negli anni passati ha tirato fuori oltre 200.000 euro per un barattolo di "Merda d'artista" di Piero Manzoni :D
Originariamente era stato "fissato" il prezzo a 30 g d'oro, pari al peso del "contenuto".
Evidentemente il contenuto s'è rivalutato molto più dell'oro :asd:
Per non pensare che di merde d'artista ce ne sono in giro ben 90. Meglio a questo punto il videogame.
GaryMitchell
14-07-2020, 18:36
Qui perlomeno parliamo di un pezzo vintage, mi fa molto più incazzare l'iWatch Apple da 180.000 dollari, con sopra si e no 100 dollari di oro e 1000 di diamantini e sotto una carcassa di ciarpame tecnologico privo di qualsiasi valore aggiunto che diventera' obsoleto e lento in una stagione (gia' lo e' diventato..era un iw3 e gia' siamo al 4 e al 5)
E naturalmente C'è chi lo ha comprato.
Non ho nulla contro un riccone che si compra una Bentley o una Rolls o una collana di perle, ma in quel caso stai acquistando un valore aggiunto che durerà anni e manterrà un valore.
Fa impressione come ci sia una distribuzione della ricchezza cosi spaventosamente iniqua nel mondo, se esistono persone che comprano una copia di Super Mario Bros a 100mila dollari...
Bah
a me non fa ridere, fa incazzare. Non tanto per me, non aspiro a questa ricchezza e non me ne frega nulla, ma per chi non ha niente.
E' discorso OT e non voglio sollevare polveroni o panegirici esistenziali..
voglio solo puntualizzare che nella famosa distribuzione iniqua della ricchezza, tu, io e penso ogni singolo iscritto a questo forum, facciamo parte di quella fetta di gente che di ricchezza ne ha troppa e che in caso di equa distribuzione dovrebbe darne via una bella fetta a chi non ne ha davvero.
canislupus
14-07-2020, 22:32
E' discorso OT e non voglio sollevare polveroni o panegirici esistenziali..
voglio solo puntualizzare che nella famosa distribuzione iniqua della ricchezza, tu, io e penso ogni singolo iscritto a questo forum, facciamo parte di quella fetta di gente che di ricchezza ne ha troppa e che in caso di equa distribuzione dovrebbe darne via una bella fetta a chi non ne ha davvero.
Prendi i primi 100 di Forbes... se rinunciassero ad un 1% del loro patrimonio, se ne accorgerebbero? quante milioni di persone aiuterebbero?
Se rinunciassi io all'1% del mio patrimonio, forse potrei aiutare un animale domestico di una persona indigente :D
Questo per dire che nessuno ce l'ha con chi ha una certa ricchezza... ma si presentano delle esagerazione difficilmente comprensibili...
Prendi i primi 100 di Forbes... se rinunciassero ad un 1% del loro patrimonio, se ne accorgerebbero? quante milioni di persone aiuterebbero?
Se rinunciassi io all'1% del mio patrimonio, forse potrei aiutare un animale domestico di una persona indigente :D
Questo per dire che nessuno ce l'ha con chi ha una certa ricchezza... ma si presentano delle esagerazione difficilmente comprensibili...
Va bene. Ma qui in soldoni stiamo parlando di dove piazzare il marker oltre al quale sei ricco e prima no.
Se invece prendiamo tutta la ricchezza mondiale e la ridistribuiamo equamente in parti uguali ad ogni singolo essere umano del pianeta noi saremmo comunque quelli che devono dare, e non poco.
nella famosa distribuzione iniqua della ricchezza, tu, io e penso ogni singolo iscritto a questo forum, facciamo parte di quella fetta di gente che di ricchezza ne ha troppa
Vero.
Prendi i primi 100 di Forbes... se rinunciassero ad un 1% del loro patrimonio, se ne accorgerebbero? quante milioni di persone aiuterebbero?
Si è tutto vero e sarebbe magnifico se tutti i più ricchi del pianeta mollassero un po della loro ricchezza a chi ha meno, ma anche i più ricchi del pianeta sono esseri umani e nella maggior parte dei casi gli esseri umani non funzionano così, per ciò esistono le leggi che impongono le tasse.
Tra l'altro non prendiamoci in giro... È ovvio che per diventare una delle persone più ricche del pianeta oltre ad avere qualche attitudine speciale nel tuo campo, devi avere anche una certa spietatezza e maniacalità negli affari, altrimenti tendi come la media degli esseri umani a mettere in contrasto al tuo desiderio di accumulare ricchezza altri valori tipo che ne so, l'amore, la famifglia, il tempo libero o altre cose che portano via tempo ed energie.
canislupus
14-07-2020, 22:57
Va bene. Ma qui in soldoni stiamo parlando di dove piazzare il marker oltre al quale sei ricco e prima no.
Se invece prendiamo tutta la ricchezza mondiale e la ridistribuiamo equamente in parti uguali ad ogni singolo essere umano del pianeta noi saremmo comunque quelli che devono dare, e non poco.
Quindi fammi capire il tuo ragionamento...
Ipotizziamo che io abbia un patrimonio (non reddito) di 100.000 euro e fissiamo una redistribuzione del 50%.
Nel mio caso sarebbero 50.000 euro... per Bezos sarebbero 91 Miliardi di dollari...
Sono quasi convinto che al nostro amico Jeff cambierebbe poco o niente perchè difficilmente non potrebbe continuare la sua vita come se nulla fosse... a me magari qualcosina potrebbe cambiare...
Ora il mio è il solito esempio esagerato... però aiuta a capire come forse possa essere tollerabile più pensare ad un patrimonio basso (per i nostri parametri occidentali, ma da nababbo per certe aree del mondo) che invece accettare un patrimonio che in ogni parte del mondo e qualunque sia l'interlocutore verrebbe considerato spropositato (vabbè forse Jeff Bezos non sarebbe d'accordo... :D )
Quindi fammi capire il tuo ragionamento...
Ipotizziamo che io abbia un patrimonio (non reddito) di 100.000 euro e fissiamo una redistribuzione del 50%.
Nel mio caso sarebbero 50.000 euro... per Bezos sarebbero 91 Miliardi di dollari...
Sono quasi convinto che al nostro amico Jeff cambierebbe poco o niente perchè difficilmente non potrebbe continuare la sua vita come se nulla fosse... a me magari qualcosina potrebbe cambiare...
Ora il mio è il solito esempio esagerato... però aiuta a capire come forse possa essere tollerabile più pensare ad un patrimonio basso (per i nostri parametri occidentali, ma da nababbo per certe aree del mondo) che invece accettare un patrimonio che in ogni parte del mondo e qualunque sia l'interlocutore verrebbe considerato spropositato (vabbè forse Jeff Bezos non sarebbe d'accordo... :D )
Il mio discorso è diverso.
Se davvero facessimo una redistribuzione equa in senso letterale Bezos (e simili) dovrebbe privarsi del 99,9999% della sua ricchezza. Tu o io magari "solo" del 60 o 70 per cento.
Cambierebbe parecchio. A tutti intendo.
Per dire, tu quante TV hai o hai avuto? Quante auto? Quanti pc o smartphone o consoles? Quante case? Quanto grandi? Quanti viaggi hai fatto? Ecc.. ecc..
Di fatto il tuo normalissimo tenore di vita (qui) è ben al di sopra della media indicata dalla reale equa distribuzione della ricchezza.
canislupus
15-07-2020, 00:25
Il mio discorso è diverso.
Se davvero facessimo una redistribuzione equa in senso letterale Bezos (e simili) dovrebbe privarsi del 99,9999% della sua ricchezza. Tu o io magari "solo" del 60 o 70 per cento.
Cambierebbe parecchio. A tutti intendo.
Per dire, tu quante TV hai o hai avuto? Quante auto? Quanti pc o smartphone o consoles? Quante case? Quanto grandi? Quanti viaggi hai fatto? Ecc.. ecc..
Di fatto il tuo normalissimo tenore di vita (qui) è ben al di sopra della media indicata dalla reale equa distribuzione della ricchezza.
Ma cosa significa distribuzione equa?
Intendi che tutti dovremmo avere la stessa quantità di beni?
Io non ho mai detto che la ricchezza sia una cosa sbagliata, ho detto che la ricchezza smodata lo sia.
Se per esempio si stabilisse che sopra i 100.000 euro di patrimonio si è ricco e quindi bisognerebbe iniziare a diminuire tutti quelli che vi sono sopra, mi sembrerebbe corretto come ragionamento.
Ma non avrebbe senso invece cercare di impoverire anche chi difficilmente verrebbe considerato ricco (tranne nel 3 mondo).
cdimauro
15-07-2020, 05:36
Ma cosa significa distribuzione equa?
Intendi che tutti dovremmo avere la stessa quantità di beni?
Io non ho mai detto che la ricchezza sia una cosa sbagliata, ho detto che la ricchezza smodata lo sia.
Se per esempio si stabilisse che sopra i 100.000 euro di patrimonio si è ricco e quindi bisognerebbe iniziare a diminuire tutti quelli che vi sono sopra, mi sembrerebbe corretto come ragionamento.
Ma non avrebbe senso invece cercare di impoverire anche chi difficilmente verrebbe considerato ricco (tranne nel 3 mondo).
No, penso che intenda con criteri di PROGRESSIVITA' anziché di PROPORZIONALITA' (che invece proponevi tu), e che sono gli stessi che trovi nella nostra Costituzione all'articolo 53 (https://www.senato.it/1025?sezione=123&articolo_numero_articolo=53):
Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Se vuoi approfondire, l'enciclopedia Treccani riporta una corposa disanima sul tema della contribuzione, inclusa la discussione che i nostri padri fondatori della Costituzione fecero proprio su quest'articolo, e del perché fu proposto e approvato il criterio di progressività al contrario di quello di proporzionalità in vigore fino ad allora coi sabaudi (se non ricordo male).
megamitch
15-07-2020, 05:55
E' discorso OT e non voglio sollevare polveroni o panegirici esistenziali..
voglio solo puntualizzare che nella famosa distribuzione iniqua della ricchezza, tu, io e penso ogni singolo iscritto a questo forum, facciamo parte di quella fetta di gente che di ricchezza ne ha troppa e che in caso di equa distribuzione dovrebbe darne via una bella fetta a chi non ne ha davvero.
Mi riferisco a questo.
Disuguaglianze, in 26 posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di persone
https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2019-01-21/disuguaglianze-26-posseggono-ricchezze-38-miliardi-persone-094242.shtml?uuid=AEldC7IH
So benissimo di essere nato nella parte fortunata del mondo e che il mio tenore di vita è molto superiore a quello di tante persone ad esempio in Africa.
È altrettanto vero che esistono disuguaglianze ben più grandi come quelle citate nell'articolo, e mi riferivo a quelle. Un italiano medio non "butta" quelle cifre così importanti in cazzate come pagate 100k dollari in videogioco, c'è una bella differenza.
cronos1990
15-07-2020, 06:31
La realtà dei fatti è che quando poi un miliardario cerca davvero di usare i suoi soldi e la sua influenza per fare qualcosa che non sia fare altri soldi, attira ancora più odio... Vedi Bill Gates o George Soros e le stronzate complottare che circolano su di loro, mentre degli oligarchi russi, cinesi, ungheresi ecc che davvero usano i loro soldi per corrompere ed appropriarsi del mondo una dittatura alla volta, non senti nemmeno una virgola negativa... No, ciò che non va con il mondo è quello che si è comprato il gioco a 100.000 dollari, mica loro...Concordo.
Probabilmente se fossi tanto ricco, rischierei di sperperare tutto in pochissimo tempo perchè non avrei l'acume di regolarmi e poi perchè alla fine mi farebbe anche piacere sapere di aiutare veramente qualcuno, avendone la possibilità in maniera concreta.Fossi ricco ho già il mio piano pronto da anni: casa di 700 metri quadri con piscina sul cucuzzo di una montagna a 2000 metri di quota, osservatorio astronomico annesso, connessione in fibra da 10GBits, sala cinema e piattaforma con l'elicottero per scendere in città quando devo fare compere.
Poi chiudo col resto del mondo :fagiano:
E' discorso OT e non voglio sollevare polveroni o panegirici esistenziali..
voglio solo puntualizzare che nella famosa distribuzione iniqua della ricchezza, tu, io e penso ogni singolo iscritto a questo forum, facciamo parte di quella fetta di gente che di ricchezza ne ha troppa e che in caso di equa distribuzione dovrebbe darne via una bella fetta a chi non ne ha davvero.Vero concettualmente, tant'è che io ritengo che molti di quelli che si lamentano dovrebbero sentirsi fortunati della loro vita.
Però persone come me, te e tantissimi altri hanno uno stipendio normale col quale tirano a campare e ogni tanto si procurano qualche sfizio, mentre c'è gente che guadagna 1000 euro al secondo. Oltretutto se la vita fosse solo sopravvivere, se per "equo" vuol dire che non devo minimamente godermela... tanto valeva non essere mai nati.
Il mio discorso è diverso.
Se davvero facessimo una redistribuzione equa in senso letterale Bezos (e simili) dovrebbe privarsi del 99,9999% della sua ricchezza. Tu o io magari "solo" del 60 o 70 per cento.
Cambierebbe parecchio. A tutti intendo.Cambierebbe a tutti... in peggio.
Un discorso del genere vorrebbe dire che ognuno dovrebbe guadagnare quel tanto che basta per sopravvivere... quindi comprarsi da mangiare, i vestiti, pagare le bollette, magari l'assistenza sanitaria e fine. Come detto, se lo scopo è solo sopravvivere tanto vale non essere nati. Ed estendendo il discorso, ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di divertirsi e godersi la vita, sempre ovviamente nel rispetto degli altri.
Perchè in caso contrario sarebbe una vita vuota, e comunque avere la possibilità di portare avanti i nostri interessi è molto meno accessorio di quanto non si possa immaginare.
alemar78
15-07-2020, 09:28
Cambierebbe a tutti... in peggio.
Un discorso del genere vorrebbe dire che ognuno dovrebbe guadagnare quel tanto che basta per sopravvivere... quindi comprarsi da mangiare, i vestiti, pagare le bollette, magari l'assistenza sanitaria e fine. Come detto, se lo scopo è solo sopravvivere tanto vale non essere nati. Ed estendendo il discorso, ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di divertirsi e godersi la vita, sempre ovviamente nel rispetto degli altri.
Perchè in caso contrario sarebbe una vita vuota, e comunque avere la possibilità di portare avanti i nostri interessi è molto meno accessorio di quanto non si possa immaginare.
Beh, ma ci sono infinite vie di mezzo...
Si tratterebbe di cercare di appiattire l'eccessiva disuguaglianza che c'è tra chi ha "troppo" e chi non ha "niente".
La "fascia di mezzo" non necessariamente dovrebbe essere coinvolta.
E' ovvio che la chiave sta nella definizione di "troppo", "niente" e "fascia di mezzo"
Ma cosa significa distribuzione equa?
Intendi che tutti dovremmo avere la stessa quantità di beni?
Eh si. Distribuzione equa è appunto questo.
Io non ho mai detto che la ricchezza sia una cosa sbagliata, ho detto che la ricchezza smodata lo sia.
Se per esempio si stabilisse che sopra i 100.000 euro di patrimonio si è ricco e quindi bisognerebbe iniziare a diminuire tutti quelli che vi sono sopra, mi sembrerebbe corretto come ragionamento.
Ma non avrebbe senso invece cercare di impoverire anche chi difficilmente verrebbe considerato ricco (tranne nel 3 mondo).
Si ho capito cosa intendi, l'ho appunto detto prima: decidere dove mettere il marker oltre il quale sei considerato ricco.
E' una sorta di via di mezzo rispetto alla distribuzione equa in senso stretto.
Se ben guardi è più o meno il principio della tassazione variabile in base al reddito che già si applica qui da noi ad esempio.
cronos1990
15-07-2020, 10:03
Beh, ma ci sono infinite vie di mezzo...
Si tratterebbe di cercare di appiattire l'eccessiva disuguaglianza che c'è tra chi ha "troppo" e chi non ha "niente".
La "fascia di mezzo" non necessariamente dovrebbe essere coinvolta.
E' ovvio che la chiave sta nella definizione di "troppo", "niente" e "fascia di mezzo"Ma io sono d'accordo con l'idea di trovare una via di mezzo.
Quello che voglio dire è che la persona "media" in questa via di mezzo ci si trova già. Togli tutte le spese che si è costretti a fare (e spesso facendo la pulce sui centesimi), togli quel poco per gli imprevisti e per le future spese importanti (tipo pagare l'università al proprio figlio) e in tasca non è che ti rimangono milioni di euro.
E' probabile che ridistribuendo i soldi delle... 100 persone più ricche del mondo, riusciresti ad equiparare la popolazione mondiale ad un qualunque operaio che vive in Italia. Anzi, probabilmente con tutti i soldi generati in questo mondo, se potessimo dividerli in parti uguali tra tutte le persone probabilmente anche noi che scriviamo su questo forum vivremmo al di sopra della nostra attuale condizione.
Quindi se mi si viene a dire che anche la persona media che guadagna 1500 euro al mese dovrebbe ridursi del 60% quanto guadagna, ribadisco: cambierebbe tutto in peggio.
Questo poi senza entrare nel discorso di quello che implica questo modo di pensare: ci hanno già provato col comunismo.
megamitch
15-07-2020, 10:09
Non capisco come si sia arrivati a parlare di stipendi medi.
Io sto commentando la notizia di uno che ha buttato più di 100mila dollari per comprare una cartuccia del NES.
Di questo stiamo parlando, non farei di tutta l'erba un fascio
MorgaNet
15-07-2020, 10:16
Non capisco come si sia arrivati a parlare di stipendi medi.
Io sto commentando la notizia di uno che ha buttato più di 100mila dollari per comprare una cartuccia del NES.
Di questo stiamo parlando, non farei di tutta l'erba un fascio
Il fatto è che semplicemente la gente dovrebbe farsi gli affari propri e non andare a sindacare su come una persona spende i propri soldi legittimamente.
Chi può permetterselo, ha il diritto di pagare anche 10 o 100 volte tanto quella cartuccia se lo vuole.
Anzi, tanto meglio. Più spende e più l’economia gira.
Non vedo cosa ci sia di sbagliato e non vedo perché noi si debba sindacare su questo.
Un bene ha il prezzo che la gente è disposta a pagare per possederlo.
cronos1990
15-07-2020, 10:19
Non capisco come si sia arrivati a parlare di stipendi medi.
Io sto commentando la notizia di uno che ha buttato più di 100mila dollari per comprare una cartuccia del NES.
Di questo stiamo parlando, non farei di tutta l'erba un fascioBeh, sei tu che hai per primo parlato di iniqua distribuzione della ricchezza. E lo stipendio fa parte della ricchezza della persona media (oltretutto qui di parla di soldi, non di altri tipi di beni).
Poi per quanto mi riguarda, e come ho già detto trilioni di volte, ognuno ha il diritto di spendere come vuole i soldi che possiede. Che poi bisogna vedere quanto incidono 100.000 dollari per la suddetta persona, magari li guadagna in una settimana.
Un bene ha il prezzo che la gente è disposta a pagare per possederlo.Esatto.
Non capisco come si sia arrivati a parlare di stipendi medi.
Io sto commentando la notizia di uno che ha buttato più di 100mila dollari per comprare una cartuccia del NES.
Di questo stiamo parlando, non farei di tutta l'erba un fascio
Messa così, senza sapere nulla dell'acquirente, perchè sarebbe un problema? Sono meno buttati in un Mercedes Classe G? O in un monolocale a baranzate?
Non esistono valori assoluti, quasi tutto ha un prezzo in base alla soggettività dell'acquirente.
megamitch
15-07-2020, 10:34
Il fatto è che semplicemente la gente dovrebbe farsi gli affari propri e non andare a sindacare su come una persona spende i propri soldi legittimamente.
Chi può permetterselo, ha il diritto di pagare anche 10 o 100 volte tanto quella cartuccia se lo vuole.
Anzi, tanto meglio. Più spende e più l’economia gira.
Non vedo cosa ci sia di sbagliato e non vedo perché noi si debba sindacare su questo.
Un bene ha il prezzo che la gente è disposta a pagare per possederlo.
Se paghi una cartuccia 100k dollari non gira nessuna economia.
Se compri una ferrari da 200k dollari almeno un pò di economia la fai girare, tra operai, fornitori di materiale , marketing etc.
Se paghi una cartuccia 100k dollari non gira nessuna economia.
La casa d'aste, le agenzie che diffondono la notizia, la pubblicità venduta per gli articoli alla notizia, la pubblicità per i soggetti coinvolti.
il giro d'affari di una cosa del genere è ben superiore a quello di una Ferrari da 200k
Prendi i primi 100 di Forbes... se rinunciassero ad un 1% del loro patrimonio, se ne accorgerebbero? quante milioni di persone aiuterebbero?
Se rinunciassi io all'1% del mio patrimonio, forse potrei aiutare un animale domestico di una persona indigente :D
Questo per dire che nessuno ce l'ha con chi ha una certa ricchezza... ma si presentano delle esagerazione difficilmente comprensibili...
Togli 1 miliardo ad una persona, ovvero togli 1 miliardo investito in aziende e paesi (perché di sicuro non se li tiene in contanti in garage).
Dai quel miliardo ad 1 miliardo di persone, ad ognuna tocca 1€. Ci compra un chilo di pane. Fine.
Nel frattempo senza quell'investimento aumentano i tassi di interesse, le aziende devono aumentare i costi dei prodotti e gli stati aumentare le tasse. La gente perde il lavoro e si ritrova alla Caritas ad elemosinare un pezzo di pane, assieme a quelli che se lo sono comprato con il miliardo iniziale.
Quindi fa specie, si, che ci siano enormi squilibri finanziari, ma non è tutto così semplice.
By(t)e
alemar78
15-07-2020, 10:49
Ma io sono d'accordo con l'idea di trovare una via di mezzo.
Quello che voglio dire è che la persona "media" in questa via di mezzo ci si trova già. Togli tutte le spese che si è costretti a fare (e spesso facendo la pulce sui centesimi), togli quel poco per gli imprevisti e per le future spese importanti (tipo pagare l'università al proprio figlio) e in tasca non è che ti rimangono milioni di euro.
E' probabile che ridistribuendo i soldi delle... 100 persone più ricche del mondo, riusciresti ad equiparare la popolazione mondiale ad un qualunque operaio che vive in Italia. Anzi, probabilmente con tutti i soldi generati in questo mondo, se potessimo dividerli in parti uguali tra tutte le persone probabilmente anche noi che scriviamo su questo forum vivremmo al di sopra della nostra attuale condizione.
Quindi se mi si viene a dire che anche la persona media che guadagna 1500 euro al mese dovrebbe ridursi del 60% quanto guadagna, ribadisco: cambierebbe tutto in peggio.
Questo poi senza entrare nel discorso di quello che implica questo modo di pensare: ci hanno già provato col comunismo.
Cerco di semplificare il mio concetto: la redistribuzione deve essere tale da non generare "nuovi poveri", quindi certamente non si parla di -60% a chi guadagna 1500€. Ribadisco, la fascia di mezzo (da definire e dove potrebbe starci tranquillamente chi guadagna i 1500€) potrebbe tranquillamente rimanere inalterata. Al di sopra di essa, si interviene progressivamente e non proporzionalmente, come già è stato detto e si ridistribuisce verso chi sta al si sotto della fascia.
Il comunismo non c'entra: qui non si sta mettendo in discussione il "merito", la "proprietà privata" nè si intende che tutti debbano avere lo stesso reddito e stile di vita
E' probabile che ridistribuendo i soldi delle... 100 persone più ricche del mondo, riusciresti ad equiparare la popolazione mondiale ad un qualunque operaio che vive in Italia.
Non credo, metti di poter distribuire 1000 miliardi a tutti, hai distribuito poco più di 100 euro, per raggiungere il livello di un operaio italiano (per un solo mese, poi ciccia per tutti) potresti darli solo agli africani, nemmeno tutti, ma i poveri asiatici o sudamericani sono più scemi? ;)
E il mese dopo?
alemar78
15-07-2020, 11:14
Non credo, metti di poter distribuire 1000 miliardi a tutti, hai distribuito poco più di 100 euro, per raggiungere il livello di un operaio italiano (per un solo mese, poi ciccia per tutti) potresti darli solo agli africani, nemmeno tutti, ma i poveri asiatici o sudamericani sono più scemi? ;)
E il mese dopo?
Beh, ma è chiaro che non può essere un "prendi qui e metti là" e fine.
Il tutto va inserito in un contesto generale di ridistribuzione della ricchezza e di un nuovo modello economico che si ponga come obiettivo quello di ridurre la disuguaglianza sociale
Certo che inserito nel modello attuale non può funzionare. Si tratta di voler prendere atto che il modello attuale non è sostenibile.
megamitch
15-07-2020, 11:30
I numeri sono un pò diversi. Se leggete l'articolo del sole24ore che ho postato, solo in Italia
La situazione in Italia
Alla fine del primo semestre del 2018 la distribuzione della ricchezza nazionale netta (il cui ammontare complessivo si è attestato, in valori nominali, a 8.760 miliardi di euro, registrando un aumento di 521 miliardi in 12 mesi) vede il 20% più ricco degli italiani detenere il 72% della ricchezza nazionale
Quindi il 20% della popolazione italiana detiene una ricchezza stimata in 6.300 miliardi circa. E questo solo in Italia.
Per cui margine di redistribuzione c'è.
Beh, ma è chiaro che non può essere un "prendi qui e metti là" e fine.
Il tutto va inserito in un contesto generale di ridistribuzione della ricchezza e di un nuovo modello economico che si ponga come obiettivo quello di ridurre la disuguaglianza sociale
Certo che inserito nel modello attuale non può funzionare. Si tratta di voler prendere atto che il modello attuale non è sostenibile.
Giustissimo, era evidente fosse una provocazione, ma siamo sicuri che il modello corretto da perseguire sia una ridistribuzione? Siamo sicuri che la ricchezza di quei 100 ricconi non sia in realtà più di beneficio che di intralcio all'economia del resto della popolazione e che l'innalzamento debba provenire non da una ridistribuzione ma da un aumento della ricchezza?
TorettoMilano
15-07-2020, 11:47
sicuramente siamo tutti d'accordo che qualcosa di distorto c'è in una società nel momento in cui qualcuno può spendere 100k per una cartuccia mentre molta gente muore di fame. ma arrivare a discutere su come dovrebbe essere utopicamente la società mi sembra un passo troppo grande :D
sicuramente siamo tutti d'accordo che qualcosa di distorto c'è in una società nel momento in cui qualcuno può spendere 100k per una cartuccia mentre molta gente muore di fame. ma arrivare a discutere su come dovrebbe essere utopicamente la società mi sembra un passo troppo grande :D
Si, ok, ci siamo fatti prendere la mano...:D
canislupus
15-07-2020, 11:52
Concordo.
Fossi ricco ho già il mio piano pronto da anni: casa di 700 metri quadri con piscina sul cucuzzo di una montagna a 2000 metri di quota, osservatorio astronomico annesso, connessione in fibra da 10GBits, sala cinema e piattaforma con l'elicottero per scendere in città quando devo fare compere.
Poi chiudo col resto del mondo :fagiano:
Vero concettualmente, tant'è che io ritengo che molti di quelli che si lamentano dovrebbero sentirsi fortunati della loro vita.
Però persone come me, te e tantissimi altri hanno uno stipendio normale col quale tirano a campare e ogni tanto si procurano qualche sfizio, mentre c'è gente che guadagna 1000 euro al secondo. Oltretutto se la vita fosse solo sopravvivere, se per "equo" vuol dire che non devo minimamente godermela... tanto valeva non essere mai nati.
Cambierebbe a tutti... in peggio.
Un discorso del genere vorrebbe dire che ognuno dovrebbe guadagnare quel tanto che basta per sopravvivere... quindi comprarsi da mangiare, i vestiti, pagare le bollette, magari l'assistenza sanitaria e fine. Come detto, se lo scopo è solo sopravvivere tanto vale non essere nati. Ed estendendo il discorso, ognuno di noi dovrebbe avere il diritto di divertirsi e godersi la vita, sempre ovviamente nel rispetto degli altri.
Perchè in caso contrario sarebbe una vita vuota, e comunque avere la possibilità di portare avanti i nostri interessi è molto meno accessorio di quanto non si possa immaginare.
Beh, ma ci sono infinite vie di mezzo...
Si tratterebbe di cercare di appiattire l'eccessiva disuguaglianza che c'è tra chi ha "troppo" e chi non ha "niente".
La "fascia di mezzo" non necessariamente dovrebbe essere coinvolta.
E' ovvio che la chiave sta nella definizione di "troppo", "niente" e "fascia di mezzo"
Totalmente d'accordo.
Qui non si parla di rendere tutti sullo stesso piano (comunismo utopico???), ma di livellare quanto più possibile la forbice.
Tra chi ha 0 e chi ha 182 Miliardi di dollari... ci potrà essere un punto d'incontro?
Poi penso che delle differenze debbano sempre esistere perchè sono un modo per spronare le persone a cercare di migliorarsi.
Se sei consapevole che qualsiasi cosa tu faccia, il risultato sarà che la tua condizione sociale ed economica rimarrà la medesima tenderai sempre alla mediocrità... salvo qualche rarissimo caso di altruismo esasperato... che rappresenta un'anomalia nella concezione umana più che la regola.
canislupus
15-07-2020, 12:00
Togli 1 miliardo ad una persona, ovvero togli 1 miliardo investito in aziende e paesi (perché di sicuro non se li tiene in contanti in garage).
Dai quel miliardo ad 1 miliardo di persone, ad ognuna tocca 1€. Ci compra un chilo di pane. Fine.
Nel frattempo senza quell'investimento aumentano i tassi di interesse, le aziende devono aumentare i costi dei prodotti e gli stati aumentare le tasse. La gente perde il lavoro e si ritrova alla Caritas ad elemosinare un pezzo di pane, assieme a quelli che se lo sono comprato con il miliardo iniziale.
Quindi fa specie, si, che ci siano enormi squilibri finanziari, ma non è tutto così semplice.
By(t)e
Occhio che qui parliamo di PATRIMONIO... non reddito... sono due concetti molto diversi...
Il reddito è qualcosa che viene appunto investito o speso, il patrimonio è solitamente il frutto di un reddito (immagina la casa o un auto).
Quindi mentre un reddito muove l'economia e crea nuova ricchezza, un patrimonio è decisamente più statico.
Per esempio se tu compri una Ferrari (utilizzando il tuo reddito) e la lasci ferma in garage, hai prodotto un aumento della ricchezza in fase di acquisto e un patrimonio personale.
Quest'ultimo però rimane bloccato fintanto che non prendi la tua nuova supercar e inizi a girare consumando benzina e magari denaro per parcheggi o più semplicemente manutenzioni o la pulizia della stessa.
Bezos ha un patrimonio di 182 miliardi che probabilmente sono in buona parte anche azioni di Amazon... quelle non producono alcun reddito, ma solo una ricchezza personale che se non viene spesa, semplicemente si accomula.
canislupus
15-07-2020, 12:05
I numeri sono un pò diversi. Se leggete l'articolo del sole24ore che ho postato, solo in Italia
La situazione in Italia
Alla fine del primo semestre del 2018 la distribuzione della ricchezza nazionale netta (il cui ammontare complessivo si è attestato, in valori nominali, a 8.760 miliardi di euro, registrando un aumento di 521 miliardi in 12 mesi) vede il 20% più ricco degli italiani detenere il 72% della ricchezza nazionale
Quindi il 20% della popolazione italiana detiene una ricchezza stimata in 6.300 miliardi circa. E questo solo in Italia.
Per cui margine di redistribuzione c'è.
Ehm... hai fatto male i calcoli...
il 20% più ricco d'Italia detiene il 72% di 8.760 miliardi = 6.300 miliardi.
l'80% degli italiani detengono 2.460 miliardi
Quindi hai molto più guadagno a "colpire" quel 20% di persone che il restante 80%...
megamitch
15-07-2020, 12:07
Ehm... hai fatto male i calcoli...
il 20% più ricco d'Italia detiene il 72% di 8.760 miliardi = 6.300 miliardi.
l'80% degli italiani detengono 2.460 miliardi
Quindi hai molto più guadagno a "colpire" quel 20% di persone che il restante 80%...
io non voglio colpire nessuno, dico solo che esiste margine di redistribuzione senza rendere tutti poveri o tutti "livellati verso il basso". Questi numeri valgono solo per l'Italia, e non comprendono ad esempio il Vaticano e San Marino.
Moltiplicalo per tutto il mondo
canislupus
15-07-2020, 12:08
Giustissimo, era evidente fosse una provocazione, ma siamo sicuri che il modello corretto da perseguire sia una ridistribuzione? Siamo sicuri che la ricchezza di quei 100 ricconi non sia in realtà più di beneficio che di intralcio all'economia del resto della popolazione e che l'innalzamento debba provenire non da una ridistribuzione ma da un aumento della ricchezza?
Se aumenti la ricchezza di tutti, non cambia assolutamente nulla...
Se aumenti la mia ricchezza dell'1% e lo stesso fai a Bezos... la proporzione rimarrà sempre la medesima...
Essere ricchi non è un problema finchè quel denaro viene effettivamente speso (o investito) in attività che muovono l'economia reale.
Se invece ci si limita a fare tipo Paperon de Paperoni e accumulare in una mega cassaforte sono solo pezzi di carta colorati.
canislupus
15-07-2020, 12:09
io non voglio colpire nessuno, dico solo che esiste margine di redistribuzione senza rendere tutti poveri o "livellati verso il basso".
Certo, ma se togli a quel 20% una parte di quei 6.300 miliardi... sicuramente fai meno danno che se ne togli una parte al restante 80% che invece detiene 1/3 della ricchezza nazionale...
Se a me togli 100 euro al mese fai un danno X5, se lo fai a Berlusconi forse neanche se ne accorge :p :p :p
Concordo.
Fossi ricco ho già il mio piano pronto da anni: casa di 700 metri quadri con piscina sul cucuzzo di una montagna a 2000 metri di quota, osservatorio astronomico annesso, connessione in fibra da 10GBits, sala cinema e piattaforma con l'elicottero per scendere in città quando devo fare compere.
Per assurdo fossi ricco farei quasi l'opposto. Esagerando ma nemmeno troppo girerei con un Panda 30 del 1980, un solo vestito, ciabatte, una baracca ben protetta in cima al monte, un orto, investirei tantissimo nella continua formazione personale di qualsiasi tipo, culturale, artistica, etc.. e semmai "all' occorrenza" spenderei anche cifre altissime per la cura della mia salute e farei tanta beneficienza laddove riterrei piu' giusto. Sul lato hobby concordo su una sala cinema, non sulla fibra anzi tornerei al 56K.
Quando c'e' di solito il dibattito che "i soldi non creano/creano felicità" non e' tanto il concetto ad essere sbagliato che si sia d'accordo o no, semmai c'e' un "virus" di fondo in quel concetto ed e' la parola felicità. Subdola invenzione moderna mai esistita e che filosofi due millenni fa avevano gia' spiegato per cui bisognerebbe stare egualmente distanti da quella che comunemente non si sa nemmeno come definire "felicità" cosi' come dal suo esatto opposto. La serenità e' l'unica cosa cui l'uomo puo' aspirare ed ecco forse la ricchezza materiale, soddisfatti i bisogni alimentari personali, puo' creare certe fondamenta per far si che poi esse le si riempano con la propria cultura, esperienze e visione della vita. Ma le fondamenta in se non servono a nulla senza le pareti, un tetto, porte e servizi essenziali, tantomeno come riparo. La ricchezza materiale che sia minima o massima getta il cemento delle fondamenta. Tutto il resto lo si deve curare come un orto, senza la cui cura quotidiana diventerebbe una giungla di erbaccie e bestie selvatiche di ogni tipo. Almeno in quella che e' la società moderna.
E come gia' pensato altrove, a dimostrazione di questo pensiero ci sono stati in passato tanti personaggi ultraricchi che avevano qualsiasi possibilita' umana di cambiare mille volte la propria vita e invece per motivi conosciuti o meno sono finiti a "terminarsi" da soli pur avendo avuto la possitiblita' di fermare la propria "sceneggiatura" scritta spesso da altri per come si pensava si sarebbe dovuto vivere, e ricominciare una vita con le loro possiblita' anche in cima in un monte davvero per assurdo.
Il collezionismo ha sempre cose incompresibili quando si arriva a certi livelli. Ma la cosa piu' assurda nell'elettronica e' che si parla di prodotti NON unici, semplicemente copie riprodotte in catene di montaggio industriali. Che poi esso sia tenuto bene, un lotto n° x particolare, firmato dal giardiniere dell'azienda o chissà cosa boh..
Ma non mi stupisco perche' anche ai livelli piu' bassi ci sono cose assurde simili in proporzione.
Tra l'altro non c'e' nemmeno la garanzia che molti di questi oggetti possano durare all'inifinito. Ci sono componenti per cui condensatori ad esempio hanno durata limitata e alla eventuale prima accensione potrebbe andare in corto tutto o saltarne qualcuno..
https://m.youtube.com/watch?v=0CC5JD8wV2A
alemar78
15-07-2020, 12:18
Giustissimo, era evidente fosse una provocazione, ma siamo sicuri che il modello corretto da perseguire sia una ridistribuzione? Siamo sicuri che la ricchezza di quei 100 ricconi non sia in realtà più di beneficio che di intralcio all'economia del resto della popolazione e che l'innalzamento debba provenire non da una ridistribuzione ma da un aumento della ricchezza?
L'aumento della ricchezza, senza una ridistribuzione della stessa non cambia la situazione, a meno che io non abbia interpretato male ciò che tu chiami aumento di ricchezza.
A mio avviso il ragionamento dovrebbe partire da un'analisi della situazione attuale: è accettabile che ci sia chi muore di fame e chi può permettersi di buttare centinaia di migliaia di dollari per spese "superflue"?
Per me non è accettabile, a maggior ragione per il fatto che questa differenza di condizione è determinata, per la componente maggiore, dal luogo in cui nasci, non da colpe o meriti specifici (e non sto negando il merito di chi ha giustamente riscosso un successo imprenditoriale).
Sulla base di questo poi, posso immaginare che esistano svariati modelli socio-economici alternativi al capitalismo/consumismo da cui attingere.
Mi rendo conto che modificare un modello economico così fortemente radicato in noi, sia pesante, ma non trovo sostenibile l'alternativa di dire "chissenefrega, fatti loro". Anche perchè lo abbiamo visto, possiamo fare molto presto a diventare a nostra volta "loro"...
megamitch
15-07-2020, 12:24
Ridurre le differenze sociali a livello globale è l'unico modo per risolvere i grandi problemi del mondo ovvero guerre e migrazioni di massa dalla povertà verso i paesi occidentali e anche certa criminalità.
E questa cosa conviene in prima battuta ai ricchi.
La sorella di un amico è stata uccisa anni fa in una rapina finita male in Kenya. Faceva le vacanze in un resort di fianco ad una delle più grandi baraccopoli del mondo, dove la gente è disperata perché non ha da mangiare.
Se ci fosse più redistribuzione queste cose accadrebbe meno spesso.
cronos1990
15-07-2020, 12:28
Per assurdo fossi ricco farei quasi l'opposto. Esagerando ma nemmeno troppo girerei con un Panda 30 del 1980, un solo vestito, ciabatte, una baracca ben protetta in cima al monte, un orto, investirei tantissimo nella continua formazione personale di qualsiasi tipo, culturale, artistica, etc.. e semmai "all' occorrenza" spenderei anche cifre altissime per la cura della mia salute e farei tanta beneficienza laddove riterrei piu' giusto. Sul lato hobby concordo su una sala cinema, non sulla fibra anzi tornerei al 56K.Beh, il mio scopo è semplice: vivere senza rotture di palle, potermi isolare dallo schifo di società nella quale viviamo, videogiocare :D e poter fare la mia fotografia astronomica. E poi adoro la montagna.
Quando c'e' di solito il dibattito che "i soldi non creano/creano felicità" non e' tanto il concetto ad essere sbagliato che si sia d'accordo o no, semmai c'e' un "virus" di fondo in quel concetto ed e' la parola felicità. Subdola invenzione moderna mai esistita e che filosofi due millenni fa avevano gia' spiegato per cui bisognerebbe stare egualmente distanti da quella che comunemente non si sa nemmeno come definire "felicità" cosi' come dal suo esatto opposto. La serenità e' l'unica cosa cui l'uomo puo' aspirare ed ecco forse la ricchezza materiale, soddisfatti i bisogni alimentari personali, puo' creare certe fondamenta per far si che poi esse le si riempano con la propria cultura, esperienze e visione della vita. Ma le fondamenta in se non servono a nulla senza le pareti, un tetto, porte e servizi essenziali, tantomeno come riparo. La ricchezza materiale che sia minima o massima getta il cemento delle fondamenta. Tutto il resto lo si deve curare come un orto, senza la cui cura quotidiana diventerebbe una giungla di erbaccie e bestie selvatiche di ogni tipo. Almeno in quella che e' la società moderna.
E come gia' pensato altrove, a dimostrazione di questo pensiero ci sono stati in passato tanti personaggi ultraricchi che avevano qualsiasi possibilita' umana di cambiare mille volte la propria vita e invece per motivi conosciuti o meno sono finiti a "terminarsi" da soli pur avendo avuto la possitiblita' di fermare la propria "sceneggiatura" scritta spesso da altri per come si pensava si sarebbe dovuto vivere, e ricominciare una vita con le loro possiblita' anche in cima in un monte davvero per assurdo.Siamo sul filosofico andante :D
No ho idea di cosa pensavano gli antichi sulla felicità, per quanto mi riguarda ho realizzato da anni di essere permanentemente infelice. La serenità? Al massimo posso vivere periodi meno oppressivi, attaccandomi alle cose che mi interessano.
I soldi per me non fanno la felicità. Possono aiutare? Non saprei, il più delle volte credo diano solo l'illusione della felicità. Se ne hai abbastanza ti permettono di non pensare a sopravvivere ma a vivere. Se ne hai troppi nel 99% dei casi ti fanno vivere con l'illusione di essere felice, ma in realtà ti fanno perdere il senso di te stesso, e quindi non ti fanno capire cosa davvero vorresti.
Non sapevo come passare il tempo in questi minuti :asd:
https://m.youtube.com/watch?v=0CC5JD8wV2A
Senza avere le conoscenze artistiche per farmi una opinione sul valore di quelle opere multiple.. tra l'altro con quel pugno alla mensola poteva venire giu' tutto rovinandone parte e forse diminuendo il numero di multipli anche il valore per ipotesi logica? :p
In generale (e nella pittura poi...) sono rimasto senza parole pur capendo che nel mondo dell'arte pittorica e similari sia forse un po' diverso da quello elettronico per cui lo stesso artista pur facendo due opere identiche, tali non lo saranno mai e quindi i multipli sono sempre unici?
Comunque non conoscevo questa trasmissione.. qualcuno nei commenti ha riassunto bene dicendo "...starei ore ad ascoltarlo senza comprare però. (cit.)". :p
Se aumenti la ricchezza di tutti, non cambia assolutamente nulla...
Se aumenti la mia ricchezza dell'1% e lo stesso fai a Bezos... la proporzione rimarrà sempre la medesima...
Essere ricchi non è un problema finchè quel denaro viene effettivamente speso (o investito) in attività che muovono l'economia reale.
Se invece ci si limita a fare tipo Paperon de Paperoni e accumulare in una mega cassaforte sono solo pezzi di carta colorati.
Non è un calcolo percentuale, è assoluto, se aumenti di 10 dollari l'entrata mensile procapite, in Eritrea l'avrai raddoppiata, Bezos o un europeo medio manco se ne accorgerebbero.
Nessuno dei famosi 100 ricconi ha un patrimonio tesaurizzato (che è il termine storico, quello attuale utilizzato in economia non lo ricordo più), tutto è investito, e 1000 dollari in mano a un'investitore creano più ricchezza di 1000 dollari in mano ad uno qualsiasi. Vero che è fondamentale punire fiscalmente la tesaurizzazione dei ricchi, ma l'assunto secondo cui se erodo un patrimonio, la ricchezza erosa verrà distribuita altrove, è errato.
cronos1990
15-07-2020, 12:45
Non è un calcolo percentuale, è assoluto, se aumenti di 10 dollari l'entrata mensile procapite, in Eritrea l'avrai raddoppiata, Bezos o un europeo medio manco se ne accorgerebbero.
Nessuno dei famosi 100 ricconi ha un patrimonio tesaurizzato (che è il termine storico, quello attuale utilizzato in economia non lo ricordo più), tutto è investito, e 1000 dollari in mano a un'investitore creano più ricchezza di 1000 dollari in mano ad uno qualsiasi. Vero che è fondamentale punire fiscalmente la tesaurizzazione dei ricchi, ma l'assunto secondo cui se erodo un patrimonio, la ricchezza erosa verrà distribuita altrove, è errato.Scusa, ma a quel punto che senso ha aumentare di 10 dollari gli introiti di Bezos e di 10 dollari gli introiti del tizio in Eritrea? Bezos neanche se ne accorge e non avrebbe senso, tanto vale dare direttamente 20 dollari al tizio in Eritrea.
Scusa, ma a quel punto che senso ha aumentare di 10 dollari gli introiti di Bezos e di 10 dollari gli introiti del tizio in Eritrea? Bezos neanche se ne accorge e non avrebbe senso, tanto vale dare direttamente 20 dollari al tizio in Eritrea.
Quell'aumento di 20 dollari è il frutto del capitale investito da Bezos, se non ha un tornaconto, i 10 dollari, non ha motivo di investire, e alla fine mancano anche i 10 dollari dell'Eritreo.
cronos1990
15-07-2020, 12:52
Quell'aumento di 20 dollari è il frutto del capitale investito da Bezos, se non ha un tornaconto, i 10 dollari, non ha motivo di investire, e alla fine mancano anche i 10 dollari dell'Eritreo.Parti da un presupposto che non ha fondamento.
E prima di tutto per questioni concettuali: se quei 20 dollari li ottieni con gli investimenti di Bezos, se li tiene tutti lui. Un conto è trovare modi per rendere i poveri dei benestanti, un altro è pensare di usare i soldi di un privato per farci quello che uno vuole.
L'aumento della ricchezza, senza una ridistribuzione della stessa non cambia la situazione, a meno che io non abbia interpretato male ciò che tu chiami aumento di ricchezza.
A mio avviso il ragionamento dovrebbe partire da un'analisi della situazione attuale: è accettabile che ci sia chi muore di fame e chi può permettersi di buttare centinaia di migliaia di dollari per spese "superflue"?
Per me non è accettabile, a maggior ragione per il fatto che questa differenza di condizione è determinata, per la componente maggiore, dal luogo in cui nasci, non da colpe o meriti specifici (e non sto negando il merito di chi ha giustamente riscosso un successo imprenditoriale).
Sulla base di questo poi, posso immaginare che esistano svariati modelli socio-economici alternativi al capitalismo/consumismo da cui attingere.
Mi rendo conto che modificare un modello economico così fortemente radicato in noi, sia pesante, ma non trovo sostenibile l'alternativa di dire "chissenefrega, fatti loro". Anche perchè lo abbiamo visto, possiamo fare molto presto a diventare a nostra volta "loro"...
poco sopra ho spiegato un po' meglio la questione, che non sia accettabile credo si possa essere tutti d'accordo, più o meno, sono gli interventi per ridurre questa differenza che possono essere oggetto di visioni differenti.
Il primo mondo ha fondato la propria storia sulla ricerca del miglioramento, dell'affermazione personale, se tu tarpi questo istinto blocchi l'apparato, trasformi tutto nella mera sopravvivenza (tipo comunismo reale), devi indirizzarlo perchè non sia solo rapacità.
alemar78
15-07-2020, 13:10
poco sopra ho spiegato un po' meglio la questione, che non sia accettabile credo si possa essere tutti d'accordo, più o meno, sono gli interventi per ridurre questa differenza che possono essere oggetto di visioni differenti.
Il primo mondo ha fondato la propria storia sulla ricerca del miglioramento, dell'affermazione personale, se tu tarpi questo istinto blocchi l'apparato, trasformi tutto nella mera sopravvivenza (tipo comunismo reale), devi indirizzarlo perchè non sia solo rapacità.
Sono d'accordo, in linea generale, ma non condivido il fatto che una maggiore tassazione della componente "più ricca" porti al blocco dell'affermazione personale di quest'ultima e che da lì si vada dritti verso il comunismo reale.
Va indirizzato certo ed è proprio quello che intendevo: che poi questo derivi dalla redistribuzione o da qualsiasi altro modello che si possa rivelare efficace ben venga, quello che deve essere chiaro è l'obiettivo.
Parti da un presupposto che non ha fondamento.
E prima di tutto per questioni concettuali: se quei 20 dollari li ottieni con gli investimenti di Bezos, se li tiene tutti lui. Un conto è trovare modi per rendere i poveri dei benestanti, un altro è pensare di usare i soldi di un privato per farci quello che uno vuole.
Mhhh...credo ti manchi un passaggio basilare, semplificando tantissimo, mettiamo caso che l'investimento di Bezos sia in una piantagione di banane, quell'investimento permette di creare lavoro e ne beneficia quindi anche il lavoratore eritreo, hai creato ricchezza, quei 20 dollari, di cui 10 andranno per lo stipendio, e 10 in tasca a Jeff.
L'obbiettivo deve essere che la divisione sia equa, fino ad ora, guarda caso sull'Africa, ma non solo, sono quasi sempre 19 dollari ad andare in tasca ad un Jeff qualsiasi e 1 in tasca al lavoratore. Se tu togli a Jeff il desiderio innato e la possibilità di guadagno dell'investire, i soldi restano tesaurizzati e l'eritreo lo prende nello stoppone.
Sono d'accordo, in linea generale, ma non condivido il fatto che una maggiore tassazione della componente "più ricca" porti al blocco dell'affermazione personale di quest'ultima e che da lì si vada dritti verso il comunismo reale.
Va indirizzato certo ed è proprio quello che intendevo: che poi questo derivi dalla redistribuzione o da qualsiasi altro modello che si possa rivelare efficace ben venga, quello che deve essere chiaro è l'obiettivo.
In linea teorica sarei d'accordo, nella realtà non sono certo che il ricavato della tassazione possa essere meglio investito da un'entità statale, cui manca lo "slancio" innato a produrre ricchezza. Nell'economia pianificata comunista l'appiattimento, la mancanza di innovazione e di ricerca, erano il risultato del fatto che si stroncassero le ambizioni individuali, che ci si accontentasse di arrivare al compitino: prendiamo ad esempio la Guerra. Evento catastrofico, assolutamente, ma la guerra, il desiderio di prevalere sull'altro, è stata il più grande motore all'innovazione in decine di campi, con ricadute sul nostro vivere moderno (e relativamente sicuro), il Progresso è stato, in larga parte, prodotto dal desiderio di affermazione di un singolo individuo o di un gruppo, senza quella scintilla dormiremmo ancora nelle grotte coltivando le carote per la sussistenza.
alemar78
15-07-2020, 13:39
In linea teorica sarei d'accordo, nella realtà non sono certo che il ricavato della tassazione possa essere meglio investito da un'entità statale, cui manca lo "slancio" innato a produrre ricchezza. Nell'economia pianificata comunista l'appiattimento, la mancanza di innovazione e di ricerca, erano il risultato del fatto che si stroncassero le ambizioni individuali, che ci si accontentasse di arrivare al compitino: prendiamo ad esempio la Guerra. Evento catastrofico, assolutamente, ma la guerra, il desiderio di prevalere sull'altro, è stata il più grande motore all'innovazione in decine di campi, con ricadute sul nostro vivere moderno (e relativamente sicuro), il Progresso è stato, in larga parte, prodotto dal desiderio di affermazione di un singolo individuo o di un gruppo, senza quella scintilla dormiremmo ancora nelle grotte coltivando le carote per la sussistenza.
Sono d'accordo con quello che hai scritto poco sopra in risposta a cronos1990, ma è il tuo continuo far riferimento al comunismo, che non mi trova d'accordo.
Il capitalismo sociale, o qualuque altro nome gli si voglia dare, non abbatte il desiderio di crescita e affermazione personale. Non è in discussione la produzione di ricchezza, va messo in discussione il fine.
Sono d'accordo con quello che hai scritto poco sopra in risposta a cronos1990, ma è il tuo continuo far riferimento al comunismo, che non mi trova d'accordo.
Il capitalismo sociale, o qualuque altro nome gli si voglia dare, non abbatte il desiderio di crescita e affermazione personale. Non è in discussione la produzione di ricchezza, va messo in discussione il fine.
Diciamo che il mio riferimento al comunismo è per il fallimento della pianificazione economica egualitaria a guida statale, così come, per par condicio, il corporativismo fascista, ho cercato di esulare dal contesto politico, vedi la mia citazione come mero giudizio economico (da operetta, mica sono un economista), non politico.
Il capitalismo sociale necessita di due presupposti per funzionare e sostituire il capitalismo neoliberista e aggressivo, il primo è che si crei un movimento di opinione che spinga e solleciti chi investe a comportamenti e obbiettivi comuni in ambito sociale, ecologico, salutare, ecc, il secondo è che organismi dotati di potere effettivo abbiano gli strumenti per intervenire dove certe condizioni non siano rispettate, che il Bezos o chi per lui, qualora ad esempio corrompa il Governo locale per farsi le regole da solo, possa essere perseguito e punito. Al momento il punto uno è agli albori, il punto due lasciamo perdere.
alemar78
15-07-2020, 14:13
Il capitalismo sociale necessita di due presupposti per funzionare e sostituire il capitalismo neoliberista e aggressivo, il primo è che si crei un movimento di opinione che spinga e solleciti chi investe a comportamenti e obbiettivi comuni in ambito sociale, ecologico, salutare, ecc, il secondo è che organismi dotati di potere effettivo abbiano gli strumenti per intervenire dove certe condizioni non siano rispettate, che il Bezos o chi per lui, qualora ad esempio corrompa il Governo locale per farsi le regole da solo, possa essere perseguito e punito. Al momento il punto uno è agli albori, il punto due lasciamo perdere.
Su questo concordo. Più in generale, non si può aspettare che la svolta etico-sociale avvenga su base volontaria, perchè tutti siamo egoisti e cerchiamo il meglio per noi stessi e non siamo disposti a rinunciare a qualcosa a beneficio di qualcun altro. Deve avvenire un'imposizione dall'alto per il bene comune
Le 2153 persone più ricche del pianeta hanno un patrimonio totale di 2019 miliardi di dollari, una ricchezza che è superiore a quella dei 4,6 miliardi di persone più povere sulla Terra, ossia il 60% della popolazione mondiale.
E questo trend ha avuto un accelerazione clamorosa già negli ultimi 10 anni, figuriamoci da ora in poi.
Non sono esperto di economia ma immagino che non tutto quello che viene considerato "patrimonio" sia quantificabile realmente come liquidita' spendibile ma valutazioni astratte e soprattutto molto variabili. Ci sono aziende che nel corso di pochi anni anno decimato il proprio valore. Certo non dico che siano poveri ma imho il concetto e' che se anche il Paperon dei Paperoni avesse imparagonabili qunantita' di risorse, se quelle risorse si riflettono nel creare ogni anno molti posti di lavoro (molti) e con le migliori dignita' contrattuali, economiche, etc.. e quindi quella ricchezza in un modo o nell'altro creera' altra ricchezza e cosi' via, non ci vedrei necessariamente molto di discutibile e mi lascerebbe perplesso il meccanismo certamente ceh fa riflettere ma semplice tipo "1 equivale a 1.000.000 di persone" se non a far aumentare la rabbia popolare.
Bisognerebbe ragionare in termini di quanta ricchezza non solo si ha ma si crea e di conseguenza si retribuisce in termini di lavoro, in termini di prospettive future per masse di persone, non in un mondo in cui sembra che non ci laveremo nemmeno i denti da soli perche' un robot lo fara' per noi ammesso di avere i soldi per comprarlo quel robot perche' non esistera' piu' lo spazzolino (es.).
In pratica, essendo ancora sigillata, non si sa neanche se funzioni... :D
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