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View Full Version : Ampere Altra Max, CPU ARM con 128 core per il mondo del cloud computing


Redazione di Hardware Upg
24-06-2020, 15:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/cpu/ampere-altra-max-cpu-arm-con-128-core-per-il-mondo-del-cloud-computing_90320.html

Ampere Computing ha annunciato Altra Max, un microprocessore server con 128 core ARM che espande l'offerta Altra, già contraddistinta da modelli fino a 80 core. L'azienda ha anche eseguito il tape out di un chip a 5 nanometri.

Click sul link per visualizzare la notizia.

Gringo [ITF]
24-06-2020, 15:31
..... OPS.....
Non avrà l' HyperThreading.... ma ha già più core di AMD
..... Non gira tutto in torno ad Apple e vero....
..... Ma ora come ora non è nemmeno che tutto gira attorno ad x86

Sembra quel periodo in cui ci stavano tante CPU RISC e le più Inefficienti architetture x86 vinsero..... solo che ora è l'Architettura x86 a fare la parte dei RISC.... più potente ma.... lentamente Morente.

deejlux
24-06-2020, 17:11
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Sembra quel periodo in cui ci stavano tante CPU RISC e le più Inefficienti architetture x86 vinsero..... solo che ora è l'Architettura x86 a fare la parte dei RISC.... più potente ma.... lentamente Morente.

Sarà in produzione nel 2021, la vedo dura che pur con 80 core possa andar piu forte di un Ryzen equivalente di prezzo.

pengfei
24-06-2020, 18:00
Sarà in produzione nel 2021, la vedo dura che pur con 80 core possa andar piu forte di un Ryzen equivalente di prezzo.
L'80 dovrebbe essere già disponibile, il 128 core nel 2021

LMCH
26-06-2020, 02:33
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Sembra quel periodo in cui ci stavano tante CPU RISC e le più Inefficienti architetture x86 vinsero..... solo che ora è l'Architettura x86 a fare la parte dei RISC.... più potente ma.... lentamente Morente.

In quel periodo il punto di forza degli x86 era che c'era già un fottio di software scritto per essi e che soluzioni basate su x86 seppur meno veloci costavano molto meno dei risc supportati da software "aziendali".
È lo stesso motivo per cui esistono ancora "mainframe" IBM che fanno girare software per cui non esiste più l'hardware (gira in emulazione su cpu POWER).
Grazie al fatto che facevano più soldi della concorrenza (per quel che riguarda le vendite di cpu per desktop/notebook) sia Intel che AMD piano piano sono arrivate ad avere un vantaggio sulla concorrenza RISC nel passare allo step fotolitigrafico successivo (magari gli altri riuscivano ancora a stare più avanti, ma con processi produttivi più costosi e numeri più ridotti di vendite, piano piano non ce la facevano più a tenere il passo).
Quello che ora è cambiato è che ci sono S.O., runtime ed applicazioni che non girano solo su x86 e che ad Intel ed AMD non basta più passare al processo produttivo più recente per salire di clock e/o calare i consumi.
Inoltre, a forza di estendere il set di istruzioni x86, ogni scelta sbagliata fatta in passato limita lo spazio di manovra nell'introdurre migliorie architetturali.
Mentre invece i progettisti di ARM Ltd hanno colto l'occasione del passaggio ai 64bit per ripensare persino il set di istruzioni in modo da spianare la strada per ulteriori migliorie architetturali/implementative.

cdimauro
27-06-2020, 15:05
;46850704']..... OPS.....
Non avrà l' HyperThreading.... ma ha già più core di AMD
..... Non gira tutto in torno ad Apple e vero....
..... Ma ora come ora non è nemmeno che tutto gira attorno ad x86

Sembra quel periodo in cui ci stavano tante CPU RISC e le più Inefficienti architetture x86 vinsero..... solo che ora è l'Architettura x86 a fare la parte dei RISC.... più potente ma.... lentamente Morente.
In realtà è l'esatto contrario: ormai da tanti anni processori che si possano classificare come RISC (andando a guardare i pilastri di questa macrofamiglia di architetture) sostanzialmente non ce ne sono.

Paradossalmente i CISC sono rimasti quelli, e sono diventati sempre più CISC, mentre i RISC si sono trasformati in CISC pur di sopravvivere.

Soltanto fanboy dei RISC come David Patterson & co. continuano a parlare a vanvera di nessun design CISC esistente da anni, evangelizzando i RISC che... sono però dei CISC.

I CISC sono intrinsecamente più efficienti dei RISC, perché consentono di eseguire mediamente più "lavoro utile" per istruzione e/o hanno una densità di codice migliore (con notevoli ricadute prestazionali su tutta la gerarchia della memoria).

Per competere coi CISC i RISC hanno dovuto:
- aggiungere molte più istruzioni;
- aggiungere istruzioni "complicate" (che richiedono anche ben più di un ciclo di clock);
- aggiungere istruzioni a lunghezza variabile.

Tutte caratteristiche distintive dei CISC. Ai RISC ormai è rimasto soltanto il fatto di essere architetture load/store, e spesso (specialmente nell'embedded) nemmeno questo perché spacciano per RISC processori che hanno istruzioni (non di load/store) che referenziano direttamente la memoria...
In quel periodo il punto di forza degli x86 era che c'era già un fottio di software scritto per essi e che soluzioni basate su x86 seppur meno veloci costavano molto meno dei risc supportati da software "aziendali".
È lo stesso motivo per cui esistono ancora "mainframe" IBM che fanno girare software per cui non esiste più l'hardware (gira in emulazione su cpu POWER).
Mi sembra che la serie Z di IBM sia tuttora sviluppata, e non emulata, ed è una delle più vecchie nonché complicate (altro che prefissi nelle istruzioni: usano dei suffissi! :D) architetture CISC.

La serie Z, tra l'altro, è stata da sempre anche ottima a livello prestazionale.
Grazie al fatto che facevano più soldi della concorrenza (per quel che riguarda le vendite di cpu per desktop/notebook) sia Intel che AMD piano piano sono arrivate ad avere un vantaggio sulla concorrenza RISC nel passare allo step fotolitigrafico successivo (magari gli altri riuscivano ancora a stare più avanti, ma con processi produttivi più costosi e numeri più ridotti di vendite, piano piano non ce la facevano più a tenere il passo).
Ma anche no. Soltanto negli ultimi anni i produttori di processori RISC hanno abbandonato le loro fonderie (ultima IBM, per l'appunto, che ha pagato Globalfoundries pur di farle prendere le sue fonderie).

Prima la concorrenza competeva anche sul piano del processo produttivo, e diverse volte ha pure primeggiato. Ancora una volta IBM ha fatto scuola, in particolare col processo SOI.

Ma x86 dominava già da parecchio tempo (già nel 2000 Apple voleva abbandonare i PowerPC per passare a Intel/x86).
Quello che ora è cambiato è che ci sono S.O., runtime ed applicazioni che non girano solo su x86 e che ad Intel ed AMD non basta più passare al processo produttivo più recente per salire di clock e/o calare i consumi.
Inoltre, a forza di estendere il set di istruzioni x86, ogni scelta sbagliata fatta in passato limita lo spazio di manovra nell'introdurre migliorie architetturali.
Non è affatto detto. AVX prima, e AVX-512 poi, sono esempi di un "clean-design" dell'ISA che ha consentito di evitare la classica ricerca del buco nell'ISA in cui infilare un'istruzione.
In particolare AVX-512 ha portato un'estensione SIMD nuova di pacca che ha messo ordine a parecchie cose, oltre a portare grandi innovazioni (esecuzione con predizione, broadcasting dei dati, arrotondamento o soppressione delle eccezioni, offset verso la memoria proporzionali alla dimensione dei dati, e infine istruzioni ternarie).
Mentre invece i progettisti di ARM Ltd hanno colto l'occasione del passaggio ai 64bit per ripensare persino il set di istruzioni in modo da spianare la strada per ulteriori migliorie architetturali/implementative.
Questo è vero nonché molto comodo, perché hanno avuto le mani libere. Fermo restando che IMO si sono castrati per non aver adottato un'ISA a lunghezza variabile come Thumb/-2, e quindi con istruzioni a 16-bit di lunghezza, in modo da migliorare nettamente la densità di codice. Questa scelta la pagheranno col tempo, perché altre ISA sono state molto più avvedute (vedi RISC-V).

Comunque quest'operazione di ammodernamento dell'ISA sarebbe potuta avvenire anche per x86, ma AMD ha preferito aggiungerci un'altra, orribile, pezza con x86-64/AMD64/x64, perché costava poco a livello implementativo (qualche modifica al decoder x86 esistente, e il raddoppio dei registri general purpose e SIMD. All'epoca l'estensione a 64-bit incideva soltanto per il 5% in più di transistor).
E adesso siamo costretti a tenercela così, con tutti i problemi che si porta da x86, ma con lo svantaggio di avere adesso una ben più scarsa densità di codice... :muro: