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View Full Version : Amburgo come Monaco: sì all'open source, no a Microsoft


Redazione di Hardware Upg
11-06-2020, 17:21
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/amburgo-come-monaco-si-all-open-source-no-a-microsoft_90021.html

La nuova coalizione che governa Amburgo punta ad abbandonare Microsoft e sostituirla con strumenti open source per ottenere una propria "sovranità digitale": uno scontro di filosofie che arriva ora sul dibattito pubblico ma perdura da decenni

Click sul link per visualizzare la notizia.

acerbo
11-06-2020, 17:36
da dieci giorni il pc con su windows 10 mi dice che windows firewall non é attivato e mi consiglia di attivarlo, vado nelle impostazioni e quando cerco di attivarlo ho un caxxo di codice di errore che sui vari forum non é nemmeno trattato.
Il client di posta ha smesso di funzionare piu' o meno dopo l'aggiornamento di maggio, impossibile aprire l'applicazione ...
Quello che mi manda piu' in bestia dell'ecosistema microsoft é che certe magagne non riesci a risolverle neanche con una ricerca approfondita su internet, se hai un problema su ubuntu o fedora ci sono threads dove trovi sempre la soluzione al problema.

Axios2006
11-06-2020, 18:21
Piu' che politico penso sia anche una questione di bugs e sicurezza e tutela dei dati...

Dato che Windows e' l'ecosistema con il piu' alto numero di virus, funzioni di telemetria non disattivabili e bugs a go go, specie con la versione 10.

wombanman
11-06-2020, 18:48
da dieci giorni il pc con su windows 10 mi dice che windows firewall non é attivato e mi consiglia di attivarlo, vado nelle impostazioni e quando cerco di attivarlo ho un caxxo di codice di errore che sui vari forum non é nemmeno trattato.
Il client di posta ha smesso di funzionare piu' o meno dopo l'aggiornamento di maggio, impossibile aprire l'applicazione ...
Quello che mi manda piu' in bestia dell'ecosistema microsoft é che certe magagne non riesci a risolverle neanche con una ricerca approfondita su internet, se hai un problema su ubuntu o fedora ci sono threads dove trovi sempre la soluzione al problema.

... e tu passa ad ubuntu o fedora. *

(* Non tirare fuori la risposta che non ci fai quello che ci fai su windows perchè sei stato tu a impostare il paragone)

acerbo
11-06-2020, 20:04
... e tu passa ad ubuntu o fedora. *

(* Non tirare fuori la risposta che non ci fai quello che ci fai su windows perchè sei stato tu a impostare il paragone)

l'ho fatto da oltre 10 anni, windows lo devo usare comunque per lavoro

Sandro kensan
11-06-2020, 21:55
«Non si può neppure fare a meno di notare come nessuno dei due approcci sia "giusto" (o, di contro, "sbagliato") di per sé e come questa sia una questione più di principio che pratica o tecnica.»

Insomma, definirla una questione di principio mi pare sottostimare un problema che è quello emerso con chiarezza quando L'amministrazione USA ha deciso il ban di Huawei per questioni che sono al di la del raggio d'azione di Huawei e della Cina. Se per qualsiasi motivo ci fosse un conflitto simile o comunque che avesse un impatto tra la Cina e la Germania o tra gli USA e la Germania allora non sarebbe una questione di principio avere messo in atto soluzioni che vadano nella direzione di una maggiore indipendenza delle città europee o tedesche rispetto agli Stati Uniti.

Quindi poi sorge la domanda "Ma la Germania come può fare arrabbiare un altro Stato se ne è dipendente massicciamente?" Inoltre se si è avuto prova della capacità d'azione di uno Stato verso un altro Stato come nel caso di Huawei e degli interessi cinesi, come si può definire "di principio" l'azione di alcune città tedesche? Io la definirei di buon senso.

WOPR@Norad
11-06-2020, 22:09
Quando del software deve far funzionare una infrastruttura informatica pubblica, in cui governi, istituzioni e organi di vigilanza devono gestire e garantire i diritti delle persone, questo è possibile farlo solo con programmi di cui si ha il controllo, la conoscenza completa di quello che fanno con la massima trasparenza.

Fantapollo
12-06-2020, 06:00
Il problema di questi personaggi nei comuni
è che non capiscono che la difficilissima migrazione dovrebbe in ogni caso essere graduale.

Si comincia lavorando con openoffice per Windows per diciamo 5 anni,
e poi si valuta il resto. :O

daniele86Z
12-06-2020, 07:16
... e tu passa ad ubuntu o fedora. *

o a OpenSUSE con KDE, forse l'ambiente più "completo" :) (vogliamo paragonare dolphin con quello la su Gnome? e non tirate fuori la solita questione della RAM che oramai il portatile base ha 8 giga di memoria di base)

bonzoxxx
12-06-2020, 07:59
Per esperienza personale, il passaggio deve essere graduale e spingere tantissimo sulle web app, gli utenti rigettano ogni cambiamento sia pure l'aggiornamento da office 2013 a 2016.

andy45
12-06-2020, 08:30
Per esperienza personale, il passaggio deve essere graduale e spingere tantissimo sulle web app, gli utenti rigettano ogni cambiamento sia pure l'aggiornamento da office 2013 a 2016.

Ormai quasi tutto viene fatto via web app, o comunque usando gestionali in cloud, penso che office venga usato giusto dall'ufficio relazioni con il pubblico...il problema vero c'è sempre negli uffici tecnici, dove c'è necessità di software particolari che non è detto siano disponibili su linux.
Il problema quindi è sempre ritrovarsi a dover gestire una doppia infrastruttura, come è accaduto già in passato con limux...senza contare che appena cambierà amministrazione, come prima cosa, dirà che sono stati buttati soldi in una migrazione senza senso, che non è stata in grado di sostituire compleamente il software a pagamento, di conseguenza si inizierà una nuova migrazione che riporterà tutto come stava prima...storia già vista...non si fanno migrazioni su base filosofica.

bonzoxxx
12-06-2020, 08:34
Ormai quasi tutto viene fatto via web app, o comunque usando gestionali in cloud, penso che office venga usato giusto dall'ufficio relazioni con il pubblico...il problema vero c'è sempre negli uffici tecnici, dove c'è necessità di software particolari che non è detto siano disponibili su linux.
Il problema quindi è sempre ritrovarsi a dover gestire una doppia infrastruttura, come è accaduto già in passato con limux...senza contare che appena cambierà amministrazione, come prima cosa, dirà che sono stati buttati soldi in una migrazione senza senso, che non è stata in grado di sostituire compleamente il software a pagamento, di conseguenza si inizierà una nuova migrazione che riporterà tutto come stava prima...storia già vista...non si fanno migrazioni su base filosofica.

Magari in Germania riescono, qui in Italia sarebbe impossibile.

Saturn
12-06-2020, 08:38
La nuova coalizione che governa Amburgo punta ad abbandonare Microsoft e sostituirla con strumenti open source per ottenere una propria "sovranità digitale": uno scontro di filosofie che arriva ora sul dibattito pubblico ma perdura da decenni

Perdura da decenni, infatti. Qualcuno ci prova, migra per qualche tempo i vari client, o semplicemente la semplice suite office, tira quattro(mila) imprecazioni quando si rende conto che "in finale", come dicono a Roma, stava meglio quando stava peggio, soprattutto a livello di assistenza e costi e poi torna indietro in silenzio.

Come al solito tutte chiacchiere per far rumore, niente di più.

bonzoxxx
12-06-2020, 08:47
gia' ci avevano provato e poi sono tornati indietro...alla prossima puntata

Io ho a che fare con utenti utonti tutti i giorni e non stento a credere che ciò non accadrà mai, al limite potrebbero provare con android :D :D

andy45
12-06-2020, 08:49
Magari in Germania riescono, qui in Italia sarebbe impossibile.

Ne dubito, in Germania limux non è stato in grado di sostituire completamente windows, appunto perché c'era la necessità di usare software che giravano solo su quest'ultimo, di conseguenza si sono ritrovati a dover mantenere una doppia infrastruttura...quindi a meno che non investano soldi "pesanti" per creare applicazioni tecniche compatibili al 100% con quelle usate normalmente nel resto del mondo non credo riusciranno mai a fare una migrazione completa.
In Italia si arriverebbe allo stesso punto, migri gli sportelli al pubblico, tanto si usano tutte web app, migri magari l'ufficio relazioni con il pubblico e gli impiegati che usano i gestionali in cloud...ma appena arrivi agli uffici tecnici ti fermi.

andy45
12-06-2020, 10:19
Io ho a che fare con utenti utonti tutti i giorni e non stento a credere che ciò non accadrà mai

Gli utenti sono solo la componente "rumorosa" dei problemi di migrazione, che poi oggi come oggi, tra web app e gestionali cloud, alla maggior parte di loro il lavoro non gli cambierebbe di una virgola.
Cmq per ora sostituire completamente windows negli ambienti di lavoro è difficile, al massimo si può fare una migrazione "soft", tieni windows, tutti quei software tecnici che non si possono sostituire e poi migri il possibile verso soluzioni open...ma ha senso farlo?

al limite potrebbero provare con android :D :D

Non credo che passare da microsoft a google sia una buona mossa :D

wombanman
12-06-2020, 11:39
Il problema di questi personaggi nei comuni
è che non capiscono che la difficilissima migrazione dovrebbe in ogni caso essere graduale.

Si comincia lavorando con openoffice per Windows per diciamo 5 anni,
e poi si valuta il resto. :O

Ecco: apri un foglio Excel in openoffice e poi mi spieghi come fai a lavorare...

wombanman
12-06-2020, 11:41
l'ho fatto da oltre 10 anni, windows lo devo usare comunque per lavoro

Appunto: oggi come oggi dove si lavora, c'è windows. punto. Poi anche io gioco su Raspberry: ci ho fatto un cabinato e mi sciallo con gli emulatori, ma in ambito industriale... Zio bill.

bonzoxxx
12-06-2020, 11:41
Gli utenti sono solo la componente "rumorosa" dei problemi di migrazione, che poi oggi come oggi, tra web app e gestionali cloud, alla maggior parte di loro il lavoro non gli cambierebbe di una virgola.
Cmq per ora sostituire completamente windows negli ambienti di lavoro è difficile, al massimo si può fare una migrazione "soft", tieni windows, tutti quei software tecnici che non si possono sostituire e poi migri il possibile verso soluzioni open...ma ha senso farlo?



Non credo che passare da microsoft a google sia una buona mossa :D

:D :D lo credo anche io.

Appunto: oggi come oggi dove si lavora, c'è windows. punto. Poi anche io gioco su Raspberry: ci ho fatto un cabinato e mi sciallo con gli emulatori, ma in ambito industriale... Zio bill.

Dove si lavora c'è il SO più adatto, lavoro anche con solaris e oracle linux che vanno MOLTO ma MOLTO meglio in quei determinati ambiti :)
Le licenze windows volume non costano molto e, molto spesso anzi quasi sempre, i costi dell'assistenza supererebbero quelli del risparmio dato dall'utilizzo di software open, senza contare altri aspetti come la sicurezza e l'integrazione.
C'abbiamo provato da noi, è stato un disastro perché le slide di powerpoint non funzionavano più, idem i file excel, insomma devastante, e spesso il problema stava tra la sedia e la tastiera.
Sono il primo a voler passare a software open e sono convinto che se prendesse piede diventerebbe ancora più user friendly di quanto non lo sia già ora ma non è fattibile a meno di istruire la nuova generazione all'uso di, che so, ubuntu + libreoffice.

Saturn
12-06-2020, 11:43
Appunto: oggi come oggi dove si lavora, c'è windows. punto. Poi anche io gioco su Raspberry: ci ho fatto un cabinato e mi sciallo con gli emulatori, ma in ambito industriale... Zio bill.

*

andy45
12-06-2020, 14:04
C'abbiamo provato da noi, è stato un disastro perché le slide di powerpoint non funzionavano più, idem i file excel, insomma devastante, e spesso il problema stava tra la sedia e la tastiera.

Come fa il problema a stare tra la sedia e la tastiera se le slide non andavano e così i file excel :D...l'utente non deve risolvere i problemi della migrazione e in più deve fare corsi di formazione per usare i nuovi software.

Sono il primo a voler passare a software open e sono convinto che se prendesse piede diventerebbe ancora più user friendly di quanto non lo sia già ora ma non è fattibile a meno di istruire la nuova generazione all'uso di, che so, ubuntu + libreoffice.

Sono anni che leggo di rendere il software open più user friendly e sono anni che non cambia niente...hanno reso l'installazione delle distribuzioni più "amichevole", ma se hai problemi per risolverli i modi sono sempre gli stessi, scrivere file di configurazione, che per i più si traduce in copia e incolla di qualcosa trovato online, comandi da terminale, anche qui come prima per lo più copiati alla cieca, e riti esoterici...tutto sperando di risolvere, perché magari qualcuno si risolve, ma tanti altri no.

bonzoxxx
12-06-2020, 14:17
Impossibile...alla scuola elementare insegnano i rudimentali (cos'è un router, un processore, le frequenza, Bit e Byte, Windows). Se chiedi a un bambino cos'è Linux, Ubuntu e Libreoffice non sa cosa risponderti.

Alla scuola elementare, almeno quella che conosco io personalmente, non hanno insegnato nulla, forse in quelle che funzionano che, purtroppo, non sono qui dove abito.

Come fa il problema a stare tra la sedia e la tastiera se le slide non andavano e così i file excel :D...l'utente non deve risolvere i problemi della migrazione e in più deve fare corsi di formazione per usare i nuovi software.

Sono anni che leggo di rendere il software open più user friendly e sono anni che non cambia niente...hanno reso l'installazione delle distribuzioni più "amichevole", ma se hai problemi per risolverli i modi sono sempre gli stessi, scrivere file di configurazione, che per i più si traduce in copia e incolla di qualcosa trovato online, comandi da terminale, anche qui come prima per lo più copiati alla cieca, e riti esoterici...tutto sperando di risolvere, perché magari qualcuno si risolve, ma tanti altri no.

Il problema sta tra la tastiera e la sedia perché gli utenti utonti sono svogliati, petulanti, arroganti e sostanzialmente rompiconiglioni e vogliono la pappa pronta quindi gli pesa il deretano modificare 3 stupidaggini in pp o in excel. Se hai mai fatto help desk sai cosa parlo, l'ho fatto per anni e il livello di pigrizia delle persona raggiunge vette inimmaginabili.

Il software open è user friendly, anche in windows si usano gli script, la console e il powershell, quelli sono per utenti "pro", per gli utonti c'è lo store e firefox che funziona dannatamente bene.
Anche lo smart working era impossibile ma guarda un po, una volta che siamo stati costretti magicamente tutti hanno imparato a fare una videoconferenza, a lavorare in cloud, a usare le mail e quant'altro (chi ha avuto la fortuna di non perdere il lavoro almeno :()
E' la pigrizia il problema principale, non il software open.

Poi se vogliamo parlare dell'integrazione, della scalabilità, del fatto che LDAP si integra con sharepoint che si integra con office365 che si integra con teams ok, d'accordo e funzionano e pure bene per questo li paghi.

andy45
12-06-2020, 16:02
Il problema sta tra la tastiera e la sedia perché gli utenti utonti sono svogliati, petulanti, arroganti e sostanzialmente rompiconiglioni e vogliono la pappa pronta quindi gli pesa il deretano modificare 3 stupidaggini in pp o in excel. Se hai mai fatto help desk sai cosa parlo, l'ho fatto per anni e il livello di pigrizia delle persona raggiunge vette inimmaginabili.

Fortunatamente no e neanche mi interessa :), comunque quando si fa una migrazione l'utente non deve sistemare niente, ci deve pensare il reparto IT o l'azienda a cui è stata commissionata la migrazione, l'utente deve solo fare la formazione per usare i nuovi software.
Che poi sbuffino, si lamentino e via dicendo è normale, dove lavoro io usiamo ubuntu e come cambia una stupidaggine partono lamentele infinite...sono riusciti a lamentarsi anche quando abbiamo cambiato i colori dell'editor di testo mettendo un tema più riposante per gli occhi.

Il software open è user friendly, anche in windows si usano gli script, la console e il powershell, quelli sono per utenti "pro", per gli utonti c'è lo store e firefox che funziona dannatamente bene.

Non sempre è così, ci è capitato di installare software che poi necessitavano di mettere mano al file di configurazione per funzionare, e li via a capire che cavolo modificare, nel caso di matlab invece non poche operazioni da terminale per riuscire anche solo a farlo partire...con quelli dell'assistenza che non sapevano dire altro che acquistare la nuova versione...insomma non sono sempre rose e fiori.

Anche lo smart working era impossibile ma guarda un po, una volta che siamo stati costretti magicamente tutti hanno imparato a fare una videoconferenza, a lavorare in cloud, a usare le mail e quant'altro (chi ha avuto la fortuna di non perdere il lavoro almeno :()
E' la pigrizia il problema principale, non il software open.

Dipende che lavoro fai, mio fratello progetta apparati in autocad e lavorare a casa è stato un incubo, lo ha fatto, ma il lavoro andava estremamente a rilento, dopo un po' il capo ha deciso per 3 giorni a lavoro e 2 a casa, altrimenti avrebbe dovuto chiudere.
Io invece ho passato ore al telefono per una cosa che a lavoro sarebbe stata fatta forse in 10 minuti di orologio.
Le videoconferenze lasciamo stare, connessioni che morivano all'improvviso, gatti che si mettevano sui computer (si è capitato anche questo), bambini urlanti, persone che pranzavano durante la riunione...in caso di emergenza si può fare, pazienza, ma non può essere la normalità.

Poi se vogliamo parlare dell'integrazione, della scalabilità, del fatto che LDAP si integra con sharepoint che si integra con office365 che si integra con teams ok, d'accordo e funzionano e pure bene per questo li paghi.

Se facessero la migrazione per migliorare ok, qui viene fatta solo per scelta politica e per dire no al software microsoft, non c'è una pianificazione, non hanno neanche imparato da un loro precedente errore se è per questo...oggi sostituire in toto windows nell'ambito lavorativo è estremamente complesso, in alcuni ambiti ci si può riuscire, in altri, come in questo caso, è impossibile...poi ovviamente se vogliono spendere soldi a pioggia per sviluppare applicazioni open compatibili con quelle proprietarie ben vengano, ma dubito abbiano queste intenzioni.

calabar
12-06-2020, 17:26
E' la pigrizia il problema principale, non il software open.
Come non quotarti. Per anni sono dovuto andare dal medico a consegnare e poi ritirare ricette, ora mando le richieste da casa e mi arrivano via email. Perché ora è stato costretto a farlo, altrimenti stavo ancora facendo avanti e indietro.

Però concordo con andy45 quando scrive munque quando si fa una migrazione l'utente non deve sistemare niente, ci deve pensare il reparto IT o l'azienda a cui è stata commissionata la migrazione, l'utente deve solo fare la formazione per usare i nuovi software.

Non sempre è così, ci è capitato di installare software che poi necessitavano di mettere mano al file di configurazione per funzionare, e li via a capire che cavolo modificare, ...
Ma di questo, appunto, deve occuparsi il reparto IT, per il quale si suppone che linea di comando e file di configurazione non siano entità aliene.

Se facessero la migrazione per migliorare ok, qui viene fatta solo per scelta politica e per dire no al software microsoft, non c'è una pianificazione, non hanno neanche imparato da un loro precedente errore se è per questo...oggi sostituire in toto windows nell'ambito lavorativo è estremamente complesso, in alcuni ambiti ci si può riuscire, in altri, come in questo caso, è impossibile...
Non mi pare ne che sia impossibile ne che il precedente tentativo (immagino ti stia riferendo a Monaco, non ad Amburgo) sia un errore. Il motivo per cui si è tornati sui propri passi è anche questo squisitamente politico, è tornata al governo della città l'altra fazione politica che ovviamente ha riportate le cose come piacevano a lei.

Il passaggio, come tutti i passaggi, richiede tempo e risorse. E questo vale sia in un senso che nell'altro. Ma qui alla fine si avrebbe un vantaggio, ossia lo slegarsi da un singolo produttore si software per cui il lock-in è molto forte, al di la di questioni etiche e di sicurezza.

andy45
12-06-2020, 18:23
Come non quotarti. Per anni sono dovuto andare dal medico a consegnare e poi ritirare ricette, ora mando le richieste da casa e mi arrivano via email. Perché ora è stato costretto a farlo, altrimenti stavo ancora facendo avanti e indietro.

Qui purtroppo il problema era squisitamente burocratico, fino all'emergenza a nessuno interessava sistemare la cosa, con l'emergenza ovviamente ci hanno dovuto mettere mano.

Non mi pare ne che sia impossibile ne che il precedente tentativo (immagino ti stia riferendo a Monaco, non ad Amburgo) sia un errore.

Ovviamente mi riferivo a Monaco :), cmq da quanto ricordo io la migrazione per alcuni software era impossibile, quindi si sarebbe dovuta mantenere la doppia infrastruttura...che poi anche li sia stata una scelta politica non lo nega nessuno, ma oggettivamente non mi sembra conveniente tenere in piedi due infrastrutture diverse.

Il passaggio, come tutti i passaggi, richiede tempo e risorse. E questo vale sia in un senso che nell'altro. Ma qui alla fine si avrebbe un vantaggio, ossia lo slegarsi da un singolo produttore si software per cui il lock-in è molto forte, al di la di questioni etiche e di sicurezza.

Si avrebbe un vantaggio se si riuscisse a completarla, ma se uno non ci riesce? Bisogna anche considerare i costi, quanto si è disposti a spendere per portare avanti questa crociata?
Chiunque prende in considerazione una migrazione pensa a queste cose, qui sembra che non gli interessi molto la cosa.

bonzoxxx
12-06-2020, 18:36
Concordo con entrambi

calabar
12-06-2020, 19:50
@andy45
Se lo fai con poca convinzione il fallimento è molto probabile. Altrimenti fai il passaggio gradatamente, investi nel software che ti serve (il bello dell'open source) e alla fine ottieni il risultato.

Certo, è necessario valutarne dall'inizio la fattibilità, ci sono sicuramente casi in cui certi software non sono sostituibili e ti adegui.
Ad ogni modo anche avere qualche macchina Windows in un'infrastruttura prevalentemente basata su macchine Linux non è un gran problema, non si ha una "doppia infrastruttura" ma un'infrastruttura mista. Un po' complica, ma nulla di ingestibile, sopratutto se hai un reparto IT in azienda.

Comunque nel caso del mio medico il problema era squisitamente di refrattarietà alla tecnologia, le richieste digitali poteva farle benissimo da prima, ma no, troppo complicato!

zappy
13-06-2020, 16:59
Il problema di questi personaggi nei comuni
è che non capiscono che la difficilissima migrazione dovrebbe in ogni caso essere graduale.

Si comincia lavorando con openoffice per Windows per diciamo 5 anni,
e poi si valuta il resto. :O

se è per quello, allora anche passare da win7 a win10 richiederebbe anni, essendo cambiato sotto molti aspetti (in peggio)...

zappy
13-06-2020, 17:02
Alla scuola elementare, almeno quella che conosco io personalmente, non hanno insegnato nulla, forse in quelle che funzionano che, purtroppo, non sono qui dove abito...
se altrove insegnano che il "pc è windows", forse è meglio... :D

El Tazar
13-06-2020, 17:13
Secondo me ci stanno perculando alla grande..."Monaco/Amburgo/Città tedesca a caso passa a linux o torna a windows" è un mantra che sento dalla notte dei tempi.
Siamo ai livelli di "questo è l'anno di linux"

Fantapollo
13-06-2020, 17:26
Siamo ai livelli di "questo è l'anno di linux"

:D Esattamente

andy45
13-06-2020, 17:38
Secondo me ci stanno perculando alla grande..."Monaco/Amburgo/Città tedesca a caso passa a linux o torna a windows" è un mantra che sento dalla notte dei tempi.
Siamo ai livelli di "questo è l'anno di linux"

Cambiano i partiti politici al potere, cambiano gli interessi, evidentemente hanno soldi da buttare in continue migrazioni da una parte e dall'altra.

marcram
14-06-2020, 10:57
Secondo me ci stanno perculando alla grande..."Monaco/Amburgo/Città tedesca a caso passa a linux o torna a windows" è un mantra che sento dalla notte dei tempi.
Siamo ai livelli di "questo è l'anno di linux"
"L'anno di Linux" forse non ci sarà mai, ma un aumento di interesse e diffusione negli ultimi tempi è evidente...

ziozetti
22-06-2020, 23:21
Alla scuola elementare, almeno quella che conosco io personalmente, non hanno insegnato nulla, forse in quelle che funzionano che, purtroppo, non sono qui dove abito.

Idem qui. I più fortunati usano MS Office ma di hardware non si parla affatto (né si è mai parlato).