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View Full Version : Il caso dei supercomputer europei compromessi per minare criptovalute: ecco cosa succede


Redazione di Hardware Upg
18-05-2020, 17:21
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/il-caso-dei-supercomputer-europei-compromessi-per-minare-criptovalute-ecco-cosa-succede_89463.html

La scorsa settimana molti supercomputer europei sono stati compromessi per installare malware destinato al mining di Monero. Non vi sono ancora prove, ma è verosimile immaginare che dietro l'accaduto vi sia la stessa mano

Click sul link per visualizzare la notizia.

marittimus
18-05-2020, 17:36
Un piccolo errore da correggere, in italiano si scrive Edimburgo.

pabloski
18-05-2020, 18:20
Centro nucleare russo? Veramente è successo nella centrale di Yuzhnoukrainsk in Ucraina.

Marko_001
18-05-2020, 20:12
@pabloski
la notizia aveva caratteri cirillici quindi sono russi...
in realtà, nell'Agosto 2019 indagine n. 22019150000000006,
non avevano attaccato nessun computer, ne della centrale ne degli uffici,
avevano fatto una sorta di stanza segreta e l'avevano riempita
di pc ed usavano agratiss l'energia della centrale
comunque - no problem - ci pensa Akhmetov oligarca, padrone di
miniere di carbone, di centrali termoelettriche e nucleari,
ed ora anche nel fotovoltaico.
ma, dato che avere un fotovoltaico (molto sovvenzionato, l'hanno
agganciato al cambio in euro) rende instabile l'utilizzo delle
centrali in suo possesso, che fa? le spegne anche se costa meno
produrre energia in quel modo, e starebbe pensando di
estrarre criptovaluta per dissipare energia (l'idea è stata
data alla stampa dal ministero dell'Energia)
quelle spente sono 2 centrali messe temporaneamente in quiescenza.
e, così per raccontare, la centrale "NPP sud-ucraina" quella
di Yuzhnoukrainsk, e più esattamente il reattore n°3,
il 20 febbraio 2016 alle 05:45 ha avuto un problema ed è stato
scollegato, il problema probabilmente -non hanno fornito notizie
in merito- potrebbe essere il tentativo di sostituzione del
carburante russo, per cui la centrale è progettata, con
carburante americano della Westinghouse, e per la cronaca
il tentativo era già stato fatto alcuni anni prima
in altra centrale ma con lo stesso esito.