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View Full Version : Brad Smith, presidente di Microsoft, ammette: "Microsoft si è sbagliata su Linux e sull'open source"


Redazione di Hardware Upg
18-05-2020, 16:41
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/innovazione/brad-smith-presidente-di-microsoft-ammette-microsoft-si-e-sbagliata-su-linux-e-sull-open-source_89456.html

Durante una conferenza virtuale con il MIT il presidente di Microsoft, Brad Smith, ammette che Microsoft si è sbagliata in passato su Linux e sull'open source: non sono negativi, ma un'importante parte del mondo IT

Click sul link per visualizzare la notizia.

Mechano
18-05-2020, 19:33
Mah...
In Russia non li vogliono più vedere!

[CUT] Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie. L'admin

cdimauro
18-05-2020, 21:34
Guarda che Putin utilizza ancora Windows XP...

La definizione di Ballmer partiva da una interpretazione errata della licenza GPL su cui si fonda Linux (e buona parte del software libero): secondo questa visione, "se usi del software open source devi rendere il resto del tuo software open source". La licenza GPL prevede che opere derivate da altre rilasciate sotto tale licenza, ma non è chiara ed esplicita nei termini in cui bisogna considerare un'opera come derivata o come indipendente. Da tale incertezza nasceva la pesante definizione di Ballmer; l'interpretazione alla sua base però non ha mai avuto riscontri pratici nella realtà.
Non è così, Riccardo, e c'è un precedente abbastanza famoso che riguarda proprio Microsoft (e cui abbiamo ampiamente parlato anche in questo forum): All we wanted was to run well on Hyper-V... (http://opensourcejuicer.blogspot.com/2009/07/all-we-wanted-was-to-run-well-on-hyper.html)

E questo succede perché Baller, per quanto abbia sbagliato a usare le parole per esprimere il concetto, ha perfettamente ragione: la GPL è un cancro (anzi: IL cancro nel panorama delle licenze), proprio a causa della sua maledetta viralità.

vraptus
18-05-2020, 21:47
Mah...
In Russia non li vogliono più vedere!

[CUT]

A parte che con il mutato atteggiamento di MS verso il software open source non c'entra nulla, il fatto che Cina e Russia vogliano sostituire il software nella loro PA con software autoctono è cosa vecchia e nota da tempo.

Slater91
19-05-2020, 09:08
Non è così, Riccardo, e c'è un precedente abbastanza famoso che riguarda proprio Microsoft (e cui abbiamo ampiamente parlato anche in questo forum): All we wanted was to run well on Hyper-V... (http://opensourcejuicer.blogspot.com/2009/07/all-we-wanted-was-to-run-well-on-hyper.html)

E questo succede perché Baller, per quanto abbia sbagliato a usare le parole per esprimere il concetto, ha perfettamente ragione: la GPL è un cancro (anzi: IL cancro nel panorama delle licenze), proprio a causa della sua maledetta viralità.

Cesare, ti riporto il passaggio della GPL:
"If identifiable sections of [a companion] work are not derived from the [open-source] Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it."
Come vedi è molto farraginoso e scritto male. È, penso volutamente, molto ambiguo. Questa ambiguità permette però di avere cose come gli "shim layer" (es. il driver NVIDIA) o il caricamento di blob proprietari come nel caso del driver Mesa delle schede Radeon (il driver è open, ma deve caricare firmware e altre parti proprietarie e disponibili solo come binari). Non è una modalità accettata al 100% da tutta la comunità open source, ma è così da anni e nessuno ha provato - che io sappia - a portare in tribunale la cosa come illecita.
Poi certo, la GPL è virale, ma nulla vieta poi di creare software chiuso che gira su progetti che ne fanno uso: vedi Steam su Linux, o Spotify, o Chrome, o Vivaldi, o TeamViewer - e questi sono solo i software che ho nella dock in questo momento (uso KDE neon). Quindi la situazione non è proprio del tipo "bianco e nero" come descritto da Ballmer, ma è più una scala di grigi!

mgiammarco
19-05-2020, 09:45
Nel 2020 ancora a dover sopportare il FUD fatto a suo tempo da Microsoft...
Allora la licenza non è un copyright.
Se faccio un software mio lo posso mettere con la licenza che voglio.
Se invece decido di andare a scrocco con un software GPL... bene sappiate, come dice sempre Bill che niente è gratis!
Il prezzo da pagare però è ben basso:
1) se uso un software gpl, il MIO software che scrivo io può avere la licenza che voglio (dov'è la viralità qui?)
2) se modifico un software gpl e lo uso nella mia azienda o nel mio sito web NON devo pubblicare le mie modifiche (dov'è la viralità qui?)
3) se modifico un software gpl e vendo/regalo/distribuisco il software modificato devo consegnare anche il sorgente delle mie modifiche. Vi è chiaro qui che il software non è mio? L'ha fatto un altro e io ci sto modificando solo due righe? Cosa volevate? Che un altra ditta fa un software e voi potete usarlo e modificarlo "a gratis"? Questo è proprio il pensiero comunista e socialista che tutto è di tutti. La GPL è invece una licenza capitalista. Ma non è virale neanche qui! Volete fare una cosa simile a libreoffice ma non volete "accettare" la licenza gpl? Beh ma vi riscrivete voi da zero libreoffice e quella versione è vostra e potete farne quello che volete...
Ah ma non è che voi avevate invece il pensiero comunista che tutto è di tutti e quindi potete scroccare a gratis il lavoro di altri e poi rivenderlo a caro prezzo come se fosse vostro?

s-y
19-05-2020, 10:05
Baller

occhio che a nominarlo scatta il lapsus :fiufiu:

ps: baller sta per ballista o per ballerino? :D

calabar
19-05-2020, 11:37
E questo succede perché Ballmer, per quanto abbia sbagliato a usare le parole per esprimere il concetto, ha perfettamente ragione: la GPL è un cancro
A mio parere stai sbagliando anche tu ad usarlo, esattamente come Ballmer.

Sia il codice chiuso che la GPL sono "protezioni" al codice, servono cioè ad evitare che il codice non sia usato impropriamente (nel senso di usato in modo che l'autore non ritiene adeguato).
Tra i due il codice GPL è sicuramente la chiusura meno forte, perchè ti permette di scegliere se usarlo a quelle condizioni o non usarlo. Il codice chiuso invece non lo usi e basta.
Inoltre il codice GPL offre il vantaggio, non da poco, di poter essere esaminato e valutato da chiunque.

Ci sono poi naturalmente altri tipi di licenze open source molto più permissive, perchè in quei casi l'autore non ha interessa, come nei due casi sopra, a proteggere il codice.

Quindi mi chiedo come mai tu, che hai pi volte mostrato il tuo apprezzamento per il codice chiuso, mostri tanta ostilità verso il codice aperto con licenza GPL che è una soluzione di gran lunga migliore e più permissiva rispetto ad esso.

demonsmaycry84
19-05-2020, 12:15
bhe la nuova xbox ha kernel linux ....rimane sempre distante dal bsd scelto da ps4 ma è un significativo passo avanti...è possibile che un domani nel pc si comincerà davvero a vedere linux ovunque sotto la grafica di windows ...un pò come ha fatto il mac è chiaro che liberano risorse importanti...

Slater91
19-05-2020, 20:17
esattamente e poi proprio lui scrive:
"Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie."

L'ho scritto io modificando il messaggio.

cdimauro
19-05-2020, 22:19
Cesare, ti riporto il passaggio della GPL:
"If identifiable sections of [a companion] work are not derived from the [open-source] Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it."
Come vedi è molto farraginoso e scritto male. È, penso volutamente, molto ambiguo.
Lo credo bene. L'obiettivo è attirare i poveri disgraziati con la prima parte che sembra spalancare le porte, ma la fregatura arriva subito, a partire dal "But".
Questa ambiguità permette però di avere cose come gli "shim layer" (es. il driver NVIDIA) o il caricamento di blob proprietari come nel caso del driver Mesa delle schede Radeon (il driver è open, ma deve caricare firmware e altre parti proprietarie e disponibili solo come binari). Non è una modalità accettata al 100% da tutta la comunità open source, ma è così da anni e nessuno ha provato - che io sappia - a portare in tribunale la cosa come illecita.
Questa è una cosa diversa, in realtà, perché il codice GPL è nettamente separato e a sé stante. Non c'è, insomma, "contaminazione" fra codice chiuso e GPL.

So che la comunità free non lo vede di buon occhio, e ci sono quelli che pensano sia illegale. Ma penso che se nVidia abbia architettato tutto in quel modo, i suoi conti se le sarà fatti, col suo ufficio legale.

Ci sono, invece, altri problemi non di poco conto con la GPL: i file include. C'è chi sostiene che la viralità si estenda anche a loro (e io sono fra quelli che sostiene questa tesi, perché è la licenza che mi consente questa interpretazione), e chi invece fa una netta distinzione fra include (GP) e file che li includono (con qualunque licenza).

L'interpretazione che è stata portata avanti (anche dalla FSF) è la seconda, e per ovvi motivi: se non ci fosse questa (forzata, a mio avviso) "elasticità", il parco software sarebbe stato nettamente limitato. Perché, ad esempio, una qualunque applicazione ha bisogno di importare gli include di sistema, e facendo ciò sarebbe automaticamente e immediatamente soggetta alla GPL. Questo avrebbe lasciato ben lontano tante aziende e gente, non disposta a farsi scippare i loro prodotti.
Poi certo, la GPL è virale, ma nulla vieta poi di creare software chiuso che gira su progetti che ne fanno uso: vedi Steam su Linux, o Spotify, o Chrome, o Vivaldi, o TeamViewer - e questi sono solo i software che ho nella dock in questo momento (uso KDE neon).
Ma qui, a parte la questione dei file include di cui sopra, non ci sarebbe nulla di male, perché codice GPL e proprietario/chiuso rimarrebbe pur sempre isolato.
Quindi la situazione non è proprio del tipo "bianco e nero" come descritto da Ballmer, ma è più una scala di grigi!
Più che grigiume parlerei di torbido.
Nel 2020 ancora a dover sopportare il FUD fatto a suo tempo da Microsoft...
Allora la licenza non è un copyright.
Se faccio un software mio lo posso mettere con la licenza che voglio.
Se invece decido di andare a scrocco con un software GPL... bene sappiate, come dice sempre Bill che niente è gratis!
Il prezzo da pagare però è ben basso:
1) se uso un software gpl, il MIO software che scrivo io può avere la licenza che voglio (dov'è la viralità qui?)
2) se modifico un software gpl e lo uso nella mia azienda o nel mio sito web NON devo pubblicare le mie modifiche (dov'è la viralità qui?)
3) se modifico un software gpl e vendo/regalo/distribuisco il software modificato devo consegnare anche il sorgente delle mie modifiche. Vi è chiaro qui che il software non è mio? L'ha fatto un altro e io ci sto modificando solo due righe? Cosa volevate? Che un altra ditta fa un software e voi potete usarlo e modificarlo "a gratis"? Questo è proprio il pensiero comunista e socialista che tutto è di tutti. La GPL è invece una licenza capitalista. Ma non è virale neanche qui! Volete fare una cosa simile a libreoffice ma non volete "accettare" la licenza gpl? Beh ma vi riscrivete voi da zero libreoffice e quella versione è vostra e potete farne quello che volete...
Ah ma non è che voi avevate invece il pensiero comunista che tutto è di tutti e quindi potete scroccare a gratis il lavoro di altri e poi rivenderlo a caro prezzo come se fosse vostro?
Precisato che, esattamente al contrario di quello che affermi, la licenza è un copyright (perché il copyleft fa uso del e si basa proprio sul copyright per imporre le sue restrizioni e propagare la sua viralità), non hai capito o non ti è chiaro ciò di cui si stava parlando (che chiarisco meglio dopo).
occhio che a nominarlo scatta il lapsus :fiufiu:

ps: baller sta per ballista o per ballerino? :D
LOL. :D Anzi: Giuda ballerino. :rotfl:

"Per un punto Martin perse la cappa"...

Scusate: mi sono mangiato una lettera... :stordita:
A mio parere stai sbagliando anche tu ad usarlo, esattamente come Ballmer.

Sia il codice chiuso che la GPL sono "protezioni" al codice, servono cioè ad evitare che il codice non sia usato impropriamente (nel senso di usato in modo che l'autore non ritiene adeguato).
Tra i due il codice GPL è sicuramente la chiusura meno forte, perchè ti permette di scegliere se usarlo a quelle condizioni o non usarlo. Il codice chiuso invece non lo usi e basta.
Inoltre il codice GPL offre il vantaggio, non da poco, di poter essere esaminato e valutato da chiunque.

Ci sono poi naturalmente altri tipi di licenze open source molto più permissive, perchè in quei casi l'autore non ha interessa, come nei due casi sopra, a proteggere il codice.

Quindi mi chiedo come mai tu, che hai pi volte mostrato il tuo apprezzamento per il codice chiuso, mostri tanta ostilità verso il codice aperto con licenza GPL che è una soluzione di gran lunga migliore e più permissiva rispetto ad esso.
La risposta è estremamente semplice e immediata: perché il codice chiuso non intacca altro codice, mentre la GPL sì.

Se hai deciso di condividere il tuo codice col mondo e vuoi tutelarne questa possibilità nonché la pubblicazione di eventuali modifiche che verrebbero apportate, hai tutto il diritto di farlo e non ho assolutamente nulla in contrario, perché chi ne farà uso non sarà automaticamente costretto a fare lo stesso (fatta eccezione alle modifiche a quelle tue parti di codice).

Questo è come funzionano licenze come la MPL (di Mozilla), tanto per fare un esempio di una licenza la cui viralità è circoscritta al solo codice licenziato in quella forma, ma che consente di far visionare il codice a chiunque lo voglia, e di apportarne anche modifiche.

La GPL va ben oltre, e pretende di estendere il suo dominio ANCHE al codice altrui col quale è venuto a contatto. E' questo che trovo inaccettabile.

Mechano
19-05-2020, 22:50
Mah...
In Russia non li vogliono più vedere!

[CUT] Stiamo bene anche senza link a siti di comprovata disinformazione, grazie. L'admin

Ma che cosa scrivi? Controinformazione.info è un traduttore ed aggregatore di articoli esteri che di norma non sarebbero tradotti in Italia. Non è un sito di bufale.

Ma poi chi decide cosa sono bufale o disinformazione?

L'articolo che ho postato era del giornalista americano Michael Walsh che ha 36 anni di esperienza e 64 libri pubblicati.

È cominciata già nel 2015 la messa al bando dei prodotti Microsoft in Russia, cito articolo de Il Giornale

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/russia-abbandona-apple-e-microsoft-creer-proprio-sistema-ope-1179867.html

Della guerra attuale di Putin contro Microsoft ne ha parlato pure la NBC:

https://www.nbcnews.com/news/us-news/putin-wants-push-microsoft-out-russia-battle-us-n674781

Mechano
19-05-2020, 22:53
L'ho scritto io modificando il messaggio.

Controinformazione.info è un traduttore e aggregatore non è sito di bufale.

Dire che non è affidabile un sito traduttore e aggregatore è come prendersela con l'interprete se l'interlocutore straniero sta dicendo cose che non ti piacciono.

Come ti ho riportato anche la NBC ne sta parlando:

https://www.nbcnews.com/news/us-news/putin-wants-push-microsoft-out-russia-battle-us-n674781

calabar
20-05-2020, 00:40
La risposta è estremamente semplice e immediata: perché il codice chiuso non intacca altro codice, mentre la GPL sì.
La risposta è semplice e però... è sbagliata.
Sei tu che decidi di utilizzare il codice GPL e sei tu che decidi quindi che per il tuo codice che rilasci insieme ad esso sia adeguata la licenza GPL.
Se decidi diversamente quel codice non lo usi, esattamente come il codice chiuso.

Quindi ripeto, la licenza GPL non offre nulla di meno del codice chiuso, offre solo di più, per cui è palesemente preferibile.

Altrettanto evidente è che il rilascio del codice sotto licenza GPL significa che non vuoi che tutti lo riutilizzino ma solo coloro che condividono la tua visione e che quindi ritengono adeguato rilasciare il loro codice sotto GPL. Mi pare perfettamente legittimo farlo senza parlare di viralità e cancri.

Naturalmente esistono licenze più permissive, perchè esistono altre visioni e altre esigenze. Questo non rende la GPL "brutta e cattiva", solo una tra le tante scelte.

cdimauro
20-05-2020, 06:14
Se fosse così facile come credi, non ci sarebbero strumenti come BlackDuck per controllare i sorgenti dei propri progetti (ovviamente non parlo di utenti comuni, ma di aziende di un certo spessore).
Questo perché il pericolo di contaminazione è sempre dietro l'angolo, e non perché lo si faccia intenzionalmente, ma perché i programmatori commettono degli errori (certe volte anche delle menti brillanti a livello di sviluppo codice combinano delle stupidaggini quando si va fuori da quest'ambito), magari includendo frammenti di codice trovati su Stack Overflow quando hanno cercato la soluzione ai loro problemi, oppure hanno trovato delle librerie o progetti facendo delle ricerche in cui non è stata riportata la licenza o addirittura qualcuno l'ha appositamente cambiata o rimossa (sì, succede anche questo).

Se vedi il caso Microsoft che ho citato, questo è un palese caso di violazione della GPL, che l'azienda s'è affrettata a chiudere per non avere ulteriori ripercussioni negative. E parliamo di Microsoft: non dell'ultimo programmatore di bottega...

Quindi il pericolo reale c'è.

Poi personalmente se so che del codice è GPL, lo evito, e lo evito proprio perché è virale. E no, da questo punto vista per il codice chiuso rimane il vantaggio di non esserlo, e dunque per me rimane preferibile alla GPL, perché non fa potenzialmente danni ad altri.

Come dici tu, alla fine è una libera e consapevole scelta. SE lo sai, ovviamente.

Comunque se l'intento era quello di divulgare i sorgenti nonché le modifiche a essi apportati, mi divi spiegare perché invece alla GPL abbiano aggiunto la viralità, ossia estendersi anche all'ALTRUI codice.

marcram
20-05-2020, 08:22
Scusate se mi intrometto da ignorante in materia...:)
Non capisco questa storia della viralità: cioè, da quello che ho sempre capito, non è una questione di contagio, è semplicemente il fatto che codice GPL rimane GPL.
Quindi se includi codice GPL nel tuo codice, nel momento che pubblichi il tutto sotto un'unica licenza, questa deve essere GPL. Se invece riesci a mantenere separati i codici, allora pubblichi la tua parte di codice con la licenza che vuoi.
Se è così allora mi pare tutto sacrosanto. Includere codice GPL nel proprio software chiuso vuol dire rubare il lavoro di altri...

ireneo81
20-05-2020, 10:20
ragazzi state generalizzando troppo

vorrei ricordare che esistono diverse versioni della gpl, che sono state prodotte nel tempo 1 2 2.1 3 le più importanti.

attualmente le più usate sono la 2.1 (normalmente chiamata 2) e la 3.

la 2 (ovvero 2.1) è quella scelta da torvalds per il kernel (linux) e permette l'inserimento di blob binari come ad esempio i firmware delle schede di rete ethernet o wifi. E anche permette cose come i driver Nvidia che hanno un modulo open che si interfaccia a un binario precompilato e closed con altra licenza.

infatti esistono versioni del kernel denominate libre che sono epurate da qualsiasi binario.
Quando uscìla GPL 3 torvalds decise di rimanere alla 2 (2.1) proprio per questi motivi. Poi c'è da dire che torvalds interessa più la pratica e quindi appoggia la filosofia dell'opensource invece del software libero.

Invece la gpl3 non permette l'uso di blob binari come firmware, e la cosìdetta tivoization. https://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization


POI ESISTONO ALTRE FORME DI GPL come la LGPL e la aferro GPL.

la LGPL viene usata per le librerie tipicamente ma non solo, e quindi il codice linkato può avere qualsiasi licenza anche closed.


queste sono le basi ma mi raccomando a non generalizzare perchè non esiste la GPL in generale, ma la gpl è una famiglia di licenze che è anche cambiata nel tempo

MercurioRosso
20-05-2020, 11:31
Per me la GPL rimane una licenza buona e valida ma applicata purtroppo nel posto sbagliato. A mio avviso questa licenza,che garantisce e protegge l’unicita’ di qualcosa andrebbe bene non tanto al codice scritto ma all’idea che sta a monte. Il codice scritto e’ sempre un’interpretazione dell’idea e come tale ha poco senso preoccuparsene troppo. Viceversa, e’ l’idea che deve esser garantita perche’ nell’informatica dove tutto e’ condivisione (e l’idea formalizzata e’ il mattone fondamentale),cio’ che crea i veri problemi a tutti i livelli non tanto la presenza del sorgente o meno ma l’aderenza agli standard,ai formati e protocolli aperti e quindi regole condivise,che non sono altro che le regole del gioco.

cdimauro
21-05-2020, 08:44
Scusate se mi intrometto da ignorante in materia...:)
Non capisco questa storia della viralità: cioè, da quello che ho sempre capito, non è una questione di contagio, è semplicemente il fatto che codice GPL rimane GPL.
Quindi se includi codice GPL nel tuo codice, nel momento che pubblichi il tutto sotto un'unica licenza, questa deve essere GPL. Se invece riesci a mantenere separati i codici, allora pubblichi la tua parte di codice con la licenza che vuoi.
Se è così allora mi pare tutto sacrosanto. Includere codice GPL nel proprio software chiuso vuol dire rubare il lavoro di altri...
Premesso che altre licenze consentono di incorporare codice con quella licenza senza parlare di rubare il lavoro altrui, con la GPL non funziona come hai descritto.

Riporto alcuni esempi tratti direttamente dalla FAQ della GPL, così da chiarire una volta per tutte la questione.

Anche separando nettamente i codice con licenze diverse, purtroppo la licenza GPL si applicherebbe comunque se il lavoro risultante fosse classificabile come "aggregato" / "combinazione": https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#MereAggregation
E ancora, in senso ancora più generale: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#GPLInProprietarySystem

Infatti è sufficiente linkare librerie, perfino dinamicamente (sì, hai letto bene), per far scattare la viralità della GPL: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#GPLStaticVsDynamic
Ancora più chiaramente qui: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#IfLibraryIsGPL

Ciò si applica anche ai "plugin": https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#GPLPlugins

Infine un altro esempio caro i programmatori: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#OOPLang

Comunque la GPL prevede delle eccezioni. In particolare per le cosiddette "librerie di sistema": https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#SystemLibraryException
Ciò è stato necessario per porre un limite all'enorme viralità della GPL, che altrimenti avrebbe sostanzialmente obbligato qualunque software, anche i componenti di un sistema proprietario, a diventare GPL.

Quest'eccezione è stata fatta anche al runtime di VisualStudio: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#WindowsRuntimeAndGPL
E a mio avviso si tratta di un'eccezione falsa e ipocrita, perché Visual Studio e i suoi componenti/librerie/DLL NON sono "componenti di sistema".

Credo e spero che finalmente sia tutto chiaro.
ragazzi state generalizzando troppo

vorrei ricordare che esistono diverse versioni della gpl, che sono state prodotte nel tempo 1 2 2.1 3 le più importanti.

attualmente le più usate sono la 2.1 (normalmente chiamata 2) e la 3.

la 2 (ovvero 2.1) è quella scelta da torvalds per il kernel (linux) e permette l'inserimento di blob binari come ad esempio i firmware delle schede di rete ethernet o wifi. E anche permette cose come i driver Nvidia che hanno un modulo open che si interfaccia a un binario precompilato e closed con altra licenza.

infatti esistono versioni del kernel denominate libre che sono epurate da qualsiasi binario.
Quando uscìla GPL 3 torvalds decise di rimanere alla 2 (2.1) proprio per questi motivi. Poi c'è da dire che torvalds interessa più la pratica e quindi appoggia la filosofia dell'opensource invece del software libero.

Invece la gpl3 non permette l'uso di blob binari come firmware, e la cosìdetta tivoization. https://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization


POI ESISTONO ALTRE FORME DI GPL come la LGPL e la aferro GPL.

la LGPL viene usata per le librerie tipicamente ma non solo, e quindi il codice linkato può avere qualsiasi licenza anche closed.


queste sono le basi ma mi raccomando a non generalizzare perchè non esiste la GPL in generale, ma la gpl è una famiglia di licenze che è anche cambiata nel tempo
E' vero: ci sono diverse licenze GPL, con un grado diverso di viralità. Ma la viralità è sempre presente, e questo è il nocciolo della questione.
Per me la GPL rimane una licenza buona e valida ma applicata purtroppo nel posto sbagliato. A mio avviso questa licenza,che garantisce e protegge l’unicita’ di qualcosa andrebbe bene non tanto al codice scritto ma all’idea che sta a monte. Il codice scritto e’ sempre un’interpretazione dell’idea e come tale ha poco senso preoccuparsene troppo.
Attento a non pronunciarlo davanti a talebani del software diversamente libero, perché sono fieramente avversi ai brevetti sulle idee :D, e qui stiamo prendendo in considerazione sostanzialmente la stessa cosa. ;)
Viceversa, e’ l’idea che deve esser garantita perche’ nell’informatica dove tutto e’ condivisione (e l’idea formalizzata e’ il mattone fondamentale),
Mi spiace, ma non sono concordo: l'informatica NON è tutto condivisione. Tutt'altro.
cio’ che crea i veri problemi a tutti i livelli non tanto la presenza del sorgente o meno ma l’aderenza agli standard,ai formati e protocolli aperti e quindi regole condivise,che non sono altro che le regole del gioco.
Questo è un altro discorso, che ritengo condivisibile.

calabar
21-05-2020, 11:11
Comunque se l'intento era quello di divulgare i sorgenti nonché le modifiche a essi apportati, mi divi spiegare perché invece alla GPL abbiano aggiunto la viralità, ossia estendersi anche all'ALTRUI codice.
Mi pare evidente: è un meccanismo di protezione che evita lo sfruttamento del codice oltre le intenzioni di chi lo rilascia e promuove il do ut des.
Chi rilascia il codice sotto questa licenza desidera che il proprio codice venga migliorato, adattato e ampliato, e che questi miglioramenti, adattamenti e ampliamenti siano disponibili alla comunità così come lo è il suo codice.
Questi sono gli scopi per cui quel codice è stato rilasciato e la licenza è il mezzo con cui questi scopi possono essere tutelati.

Non dubito che ci siano problemi di uso di codice protetto, ma questo è un discorso differente.

Poi personalmente se so che del codice è GPL, lo evito, e lo evito proprio perché è virale.
Giustamente, perchè tu non intendi usare codice nelle modalità previste dall'autore.
Non vedo però perchè preferire il codice chiuso, che non ti consente neppure questo.

ragazzi state generalizzando troppo
Certo, il discorso non vuole entrare nei dettagli delle licenze, era giusto un discorso generale, filosofico diciamo.

cdimauro
21-05-2020, 11:34
Mi pare evidente: è un meccanismo di protezione che evita lo sfruttamento del codice oltre le intenzioni di chi lo rilascia e promuove il do ut des.
Chi rilascia il codice sotto questa licenza desidera che il proprio codice venga migliorato, adattato e ampliato, e che questi miglioramenti, adattamenti e ampliamenti siano disponibili alla comunità così come lo è il suo codice.
Questi sono gli scopi per cui quel codice è stato rilasciato e la licenza è il mezzo con cui questi scopi possono essere tutelati.
Bene: gli stessi, identici, scopi li puoi ottenere con licenze come la MPL, che però non si estende automaticamente al codice altrui.

Rimane, quindi, la viralità della GPL nei confronti del codice con cui viene a contatto (secondo quanto espresso prima).
Non dubito che ci siano problemi di uso di codice protetto, ma questo è un discorso differente.
In che senso?
Giustamente, perchè tu non intendi usare codice nelle modalità previste dall'autore.
Non vedo però perchè preferire il codice chiuso, che non ti consente neppure questo.
Già detto: perché il codice chiuso, quando lo uso, NON attenta al MIO (codice).

Vedi il discorso delle librerie e dei plugin: nel mio codice posso linkare o importare tranquillamente plugin di qualunque tipo, ma non quelli con licenza GPL.

Greyzard
21-05-2020, 21:27
bhe la nuova xbox ha kernel linux ....rimane sempre distante dal bsd scelto da ps4 ma è un significativo passo avanti...è possibile che un domani nel pc si comincerà davvero a vedere linux ovunque sotto la grafica di windows ...un pò come ha fatto il mac è chiaro che liberano risorse importanti...
una distribuzione linux con sopra la grafica di Windows 10 la vedrei bene sui convertibili da 10 pollici circa, magari fra i vari vantaggi avremmo uno spazio occupato su memoria interna fortemente ridotto (per come è fatto ora tende ad "ingrassare" parecchio)

calabar
23-05-2020, 00:23
Bene: gli stessi, identici, scopi li puoi ottenere con licenze come la MPL, che però non si estende automaticamente al codice altrui.
Rimane, quindi, la viralità della GPL nei confronti del codice con cui viene a contatto (secondo quanto espresso prima).
Non sono affatto identici. Non promuove allo stesso modo l'ampliamento del codice e non favorisce il do ut des.

In che senso?
Nel senso che stavamo parlando d'altro.

Già detto: perché il codice chiuso, quando lo uso, NON attenta al MIO (codice).
Ma il codice chiuso non lo usi, è chiuso e non ne hai accesso. A meno che non sia tuo o abbia accordi specifici con chi lo rilascia.

Vedi il discorso delle librerie e dei plugin: nel mio codice posso linkare o importare tranquillamente plugin di qualunque tipo, ma non quelli con licenza GPL.
Non mi pare sia un esempio, ma l'unico caso, E non vale neppure per tutte le varianti di GPL.
Ma anche qui torniamo al discorso di prima: è un modo per proteggere quel codice secondo i desideri di chi lo rilascia. In questo caso il desiderio è che tale codice possa essere utilizzato all'interno di progetti di software libero, il che francamente mi sembra una richiesta che può non piacerti (probabilmente perchè di norma non lavori su progetti di software libero) ma è del tutto legittima.

cdimauro
23-05-2020, 06:26
Non sono affatto identici. Non promuove allo stesso modo l'ampliamento del codice
Scusami, ma prima tu hai detto questo:

"Chi rilascia il codice sotto questa licenza desidera che il proprio codice venga migliorato, adattato e ampliato"

e da QUESTO punto di vista la MPL calza allo scopo.

Ora mi vieni a dire che non l'ampliamento non è allo stesso modo: vero, ma è un ALTRO discorso.

Certo che l'ampliamento è diverso, e questo proprio perché la licenza è VIRALE, cioé si estende AL CODICE ALTRUI.

L'ho evidenziato perché il nocciolo è questo. Finché amplii il codice originale io non ho nessun problema: è quando pretendi di mettere le mani su quello degli ALTRI che non sono assolutamente d'accordo.
e non favorisce il do ut des.
E due. Ti avevo già detto che NON è così, ma continui a ripeterlo. E' evidente che tu non abbia letto la licenza, e se permetti non dovresti continuare a parlare di cose che non conosci quando ti è già stato detto che ti sbagli.

Comunque ecco qui la parte rilevante della MPL 1.1 (sì, quella vecchissima):
"3.2. Availability of Source Code.
Any Modification which You create or to which You contribute must be made available in Source Code form under the terms of this License either on the same media as an Executable version or via an accepted Electronic Distribution Mechanism to anyone to whom you made an Executable version available"
Come vedi se fai modifiche al codice MPL, quelle modifiche DEVONO TORNARE INDIETRO. Do ut des, per l'appunto.

Ed ecco un caso reale. AROS, che usa la licenza APL (derivata dalla MPL 1.1), ha visto il suo codice usato da MorphOS (un'altra reimplementazione da zero del s.o. dell'Amiga; ma questo è commerciale e closed source, al contrario di AROS) per alcuni elementi di sistema molto importanti (la DOS library, in particolare).
Gli sviluppatori di MorphOS hanno trovato dei bug e delle parti mancanti, e dopo aver sistemato il tutto hanno rilasciato tutte le modifiche, che sono quindi state integrate nuovamente in AROS, migliorandolo.
Ma il codice chiuso non lo usi, è chiuso e non ne hai accesso. A meno che non sia tuo o abbia accordi specifici con chi lo rilascia.
Non è affatto così! Il codice chiuso di migliaia di librerie in genere lo puoi utilizzare tranquillamente se non ci sono esplicite restrizioni del proprietario.
Non mi pare sia un esempio, ma l'unico caso, E non vale neppure per tutte le varianti di GPL.
No, vale anche per la GPL più permissiva, la LGPL. Nello specifico, per la LGPL si applica questo: https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#LGPLStaticVsDynamic

L'unica possibilità è quella di linkare dinamicamente una libreria LGPL che sia già presente nel tuo sistema (e quindi in genere una libreria di sistema).
Ma anche qui torniamo al discorso di prima: è un modo per proteggere quel codice secondo i desideri di chi lo rilascia. In questo caso il desiderio è che tale codice possa essere utilizzato all'interno di progetti di software libero, il che francamente mi sembra una richiesta che può non piacerti (probabilmente perchè di norma non lavori su progetti di software libero) ma è del tutto legittima.
Che sia legittima non mi pare che l'abbia contestato.

Il nocciolo della questione è che chi ha realizzato la GPL non voleva limitarsi a tutelare il codice sotto questa licenza (cosa fattibilissima con licenze come la MPL: puoi vedere e modificare i sorgenti, e se rilasci un prodotto che ne ha modificato delle parti sei obbligato a rilasciarle), ma a estendere i suoi tentacoli sul CODICE ALTRUI. Ecco perché la GPL è così virale.

Sennò non staremmo nemmeno qui a parlarne.

calabar
24-05-2020, 00:25
Mi pare che abbiamo un problema di comunicazione, per cui chiarisco:

- Ampliamento: intendo soprattutto ampliamento dei progetti, non delle singole porzioni del codice. Per questo la "viralità" è molto più efficace da questo punto di vista (ed è evidentemente un bene per chi sceglie queste licenze).
- do ut des: intendo dire che io rilascio del codice perchè tu (o chiunque altro) ne faccia uso e tu rilasci altro codice perchè io (o chiunque altro) ne possa fare uso. Non ha a che fare con il rilascio del mio codice modificato.
- Codice altrui: è codice altrui anche quello che tu scrivi per modificare il mio codice, per cui secondo me tutto questo distinguo che fai è un po' improprio.
- Codice chiuso "che non usi": intendo dire che non usi il codice, non che non usi il binario messo a disposizione come libreria.

Spero che ora alcuni concetti ora siano più chiari.

In ogni caso continuo a discordare sulla tua conclusione: chi ha redatto e chi usa la GPL non vuole assolutamente "allungare i tentacoli" sul codice altrui (non mi pare ci siano casi in cui qualcuno sia stato costretto a rilasciare il suo sorgente per aver utilizzato codice GPL, al più ha eliminato il codice GPL dal suo progetto), vuole solo che il proprio codice sia usato all'interno di software libero.
Ognuno poi ha la facoltà di decidere se usare tale codice qualora condividesse questa scelta.

cdimauro
24-05-2020, 05:40
Mi pare che abbiamo un problema di comunicazione, per cui chiarisco:

- Ampliamento: intendo soprattutto ampliamento dei progetti, non delle singole porzioni del codice. Per questo la "viralità" è molto più efficace da questo punto di vista (ed è evidentemente un bene per chi sceglie queste licenze).
Quindi per ampliare un progetto stai dicendo che va bene che la licenza allunghi le mani sul codice altrui con cui è venuta in contatto. Come il cancro con le metastasi.
- do ut des: intendo dire che io rilascio del codice perchè tu (o chiunque altro) ne faccia uso e tu rilasci altro codice perchè io (o chiunque altro) ne possa fare uso. Non ha a che fare con il rilascio del mio codice modificato.
Ha a che fare anche col codice modificato: vedi l'esempio di AROS e MorphOS.

Altrimenti si ricade nel caso dell'ampliamento.
- Codice altrui: è codice altrui anche quello che tu scrivi per modificare il mio codice, per cui secondo me tutto questo distinguo che fai è un po' improprio.
Il codice che scrivo modificando il tuo lo devo rilasciare se uso una licenza come la MPL, quindi il problema qui non si pone: ritengo anch'io che sia giusto così.

Il problema nasce, invece, anche quando solo e semplicemente UTILIZZO il codice GPL, come dimostrano i link che ho riportato prima.

Da programmatore ovviamente m'interessano questi ultimi casi, che riguardano più che l'altro l'INTERFACCIAMENTO fra il mio codice e quello degli altri (GPL, nello specifico).
- Codice chiuso "che non usi": intendo dire che non usi il codice, non che non usi il binario messo a disposizione come libreria.
E' la stessa cosa: le librerie sono fatte per essere utilizzate da binario, perché espongono un'interfaccia. Non serve andare a guardare il codice. E questo è il normalissimo use-case.

Il problema si pone, invece, se tu volessi andare a modificare le librerie (bug fix, espansione delle funzionalità), e penso che fosse a questo che ti riferissi. Allora è chiaro che non potresti farlo.
Spero che ora alcuni concetti ora siano più chiari.
Alcuni sì, ma c'erano ancora alcune cose che andavano chiarite: vedi sopra.
In ogni caso continuo a discordare sulla tua conclusione: chi ha redatto e chi usa la GPL non vuole assolutamente "allungare i tentacoli" sul codice altrui
Ho portato i link sopra, che lo dimostrano invece: anche soltanto linkare dinamicamente una libreria GPL (che non sia di sistema) scatena l'effetto virale della licenza col codice con cui è venuto in contatto.
(non mi pare ci siano casi in cui qualcuno sia stato costretto a rilasciare il suo sorgente per aver utilizzato codice GPL, al più ha eliminato il codice GPL dal suo progetto),
Ho portato l'esempio di Microsoft prima, e sono abbastanza sicuro che cercando si troverebbero altri casi.
vuole solo che il proprio codice sia usato all'interno di software libero.
Hai detto niente: questo significa FORZARE tutto l'altro codice a diventare diversamente libero (che poi è il mantra che ripete sempre il creatore della GPL, Stallman: tutto il software dovrebbe essere "libero").

Dove la vedi la libertà in tutto ciò? Perché libertà è una parola grossa in questo contesto, dopo quello di cui abbiamo discusso.

L'unico software realmente libero era e rimane quello di dominio pubblico.
Ognuno poi ha la facoltà di decidere se usare tale codice qualora condividesse questa scelta.
Chiaro che ognuno sia libero di abbracciare o meno questa setta.

Personalmente spero che:
- LLVM migliori a livello di codice compilato, specialmente per quanto riguarda la densità di codice;
- vengano realizzati altri frontend per LLVM per supportare alcuni linguaggi strategici (Fortran in primis, ma pure Ada è ancora usato in ambito militare, ad esempio);
- LLDB arrivi a livello di GDB per quanto riguardi il supporto alle maggiori architetture;
- la comunità Clang/LLVM fornisca una nuova glibc (è il prossimo grande progetto);
- Google tiri fuori presto FucsiaOS e lo metta alla base di Android e ChromebookOS;
così le aziende cominceranno a spostarsi su queste tecnologie realmente libere, e la GPL rimarrà confinata sui vecchi progetti che ne fanno uso.

Tanto il trend è già quello: negli ultimi anni i nuovi progetti hanno utilizzato e utilizzano licenze più permissive e libere anziché la viralissima GPL, facendo preoccupare non poco Stallman (a ben ragione).

calabar
24-05-2020, 10:37
Hai detto niente: questo significa FORZARE tutto l'altro codice ...
No, non stai forzando nulla, nessuno ti obbliga ad utilizzare quel codice.

Per il resto continuiamo a non capirci, o per lo meno non ti stai sforzando di farlo. Le "cose che andavano chiarite" di cui parli sopra non sono state chiarite, hai semplicemente cercato di riportare i termini verso il significato incompatibile che stavi dando loro prima.

Spiegami bene il tuo punto di vista sul caso Microsoft che citi, perchè non mi pare sia il caso che descrivevo. Qui stai lavorando con il kernel Linux, mi pare pure normale che il progetto funzioni secondo la licenza con cui è stato pensato.
Oltretutto non rientra forse in quei casi, essendo GPLv2, in cui era possibile linkare dinamicamente la libreria come fa nVidia con i suoi driver closed?

Chiaro che ognuno sia libero di abbracciare o meno questa setta.
Ora, al di la del termine inutilmente dispregiativo (tu ti senti forse parte della "setta" che venera il codice chiuso?), il concetto è proprio quello: il software con licenza GPL lo utilizzi se ne condividi la visione e gli scopi, altrimenti sei libero di non usarlo.

L'unico software realmente libero era e rimane quello di dominio pubblico.
Se intendi "libero di farne quello che vuoi" hai sicuramente ragione.
Ma il "software libero" non è questo, implica anche le regole necessarie affinché il software derivato rimanga tale. La "viralità" che a te tanto non piace è la difesa di questa libertà.

Il mio parere è che siano tutte forme di licenza valide, più o meno adatte a seconda degli scopi che si prefigge l'autore, e che demonizzare l'una o l'altra sia semplicemente sinonimo di interessi.

sonnet
24-05-2020, 11:21
No, non stai forzando nulla, nessuno ti obbliga ad utilizzare quel codice.

Per il resto continuiamo a non capirci, o per lo meno non ti stai sforzando di farlo. Le "cose che andavano chiarite" di cui parli sopra non sono state chiarite, hai semplicemente cercato di riportare i termini verso il significato incompatibile che stavi dando loro prima.

Spiegami bene il tuo punto di vista sul caso Microsoft che citi, perchè non mi pare sia il caso che descrivevo. Qui stai lavorando con il kernel Linux, mi pare pure normale che il progetto funzioni secondo la licenza con cui è stato pensato.
Oltretutto non rientra forse in quei casi, essendo GPLv2, in cui era possibile linkare dinamicamente la libreria come fa nVidia con i suoi driver closed?


Ora, al di la del termine inutilmente dispregiativo (tu ti senti forse parte della "setta" che venera il codice chiuso?), il concetto è proprio quello: il software con licenza GPL lo utilizzi se ne condividi la visione e gli scopi, altrimenti sei libero di non usarlo.


Se intendi "libero di farne quello che vuoi" hai sicuramente ragione.
Ma il "software libero" non è questo, implica anche le regole necessarie affinché il software derivato rimanga tale. La "viralità" che a te tanto non piace è la difesa di questa libertà.

Il mio parere è che siano tutte forme di licenza valide, più o meno adatte a seconda degli scopi che si prefigge l'autore, e che demonizzare l'una o l'altra sia semplicemente sinonimo di interessi.

A mio avviso stai sprecando fiato. Cdimauro comprende perfettamente quello che dici, ma fa finta di non capire.

cdimauro
24-05-2020, 23:03
No, non stai forzando nulla, nessuno ti obbliga ad utilizzare quel codice.
Sì, chiaro che non c'è nessun obbligo, ma era nell'ipotesi di utilizzarlo che ovviamente viene fuori la viralità.
Per il resto continuiamo a non capirci, o per lo meno non ti stai sforzando di farlo. Le "cose che andavano chiarite" di cui parli sopra non sono state chiarite, hai semplicemente cercato di riportare i termini verso il significato incompatibile che stavi dando loro prima.
Alcuni punti non erano affatto chiari, invece. Per altri tu intendevi una cosa diversa.
Spiegami bene il tuo punto di vista sul caso Microsoft che citi, perchè non mi pare sia il caso che descrivevo. Qui stai lavorando con il kernel Linux, mi pare pure normale che il progetto funzioni secondo la licenza con cui è stato pensato.
Non ho i dettagli del caso adesso, ma ricordo che Microsoft rilasciò la prima versione del suo hypervisor per Linux usando del codice GPL, ma non rilasciandone il codice. Da cui la questione.

Poi si può anche lavorare col kernel, ma senza necessariamente lasciare che il tuo codice diventi GPL. Nei link che ho postato prima vengono elencate le modalità in cui ciò non avviene (ma è un casino da implementare).
Oltretutto non rientra forse in quei casi, essendo GPLv2, in cui era possibile linkare dinamicamente la libreria come fa nVidia con i suoi driver closed?
A quanto pare no. Per lo meno con la soluzione che avevano utilizzato.
Ora, al di la del termine inutilmente dispregiativo (tu ti senti forse parte della "setta" che venera il codice chiuso?),
E' il termine corretto perché è così che è stata concepita la licenza e il modo in cui l'ha propagandata (e continua a fare) il suo creatore in giro per il mondo.

Non mi sento parte di nessuna setta perché non propagando né venero il codice chiuso.
il concetto è proprio quello: il software con licenza GPL lo utilizzi se ne condividi la visione e gli scopi, altrimenti sei libero di non usarlo.
Questo era già scontato.
Se intendi "libero di farne quello che vuoi" hai sicuramente ragione.
Ma il "software libero" non è questo, implica anche le regole necessarie affinché il software derivato rimanga tale. La "viralità" che a te tanto non piace è la difesa di questa libertà.
Allora meglio non parlare di libertà, perché significa snaturare completamente il significato di questa parola.

Il software di pubblico dominio è quello per cui calza il significato di libertà.

Le GPL si trovano al lato opposto: sono estremamente vincolate e vincolanti.

Sì, che ciò avvenga per i fini per cui è stata concepita la licenza non ci piove. D'altra parte anche il propagandato copyleft si basa proprio sull'odiato copyright per blindare legalmente la licenza.
Il mio parere è che siano tutte forme di licenza valide, più o meno adatte a seconda degli scopi che si prefigge l'autore, e che demonizzare l'una o l'altra sia semplicemente sinonimo di interessi.
Fino alla virgola siamo d'accordo. Dopo no, perché è una tua personale conclusione, che non ha fondamento.

Infatti demonizzare la GPL non implica che necessariamente dietro ci siano degli interessi. Tant'è che ho fornito delle precise motivazioni per cui sono assolutamente contro, e non c'è niente di interesse in merito, se non puramente come programmatore.
A mio avviso stai sprecando fiato. Cdimauro comprende perfettamente quello che dici, ma fa finta di non capire.
Nessuna finta. Forse non ti è chiaro che "semplicemente" sono contro le licenze GPL, e ne ho ben esposto le motivazioni.

PLAYsWITCH
25-05-2020, 08:37
Sto leggendo varie info a titolo di curiosità, sia la storia di Stallman che di MS.
Sia la storia di OSI che la FSF.
Alcune problemi francamente non li capisco.

1) Non capisco il problema della viralità della GPL. Uno sviluppatore e' libero di registrare il proprio lavoro sotto questa licenza. Se uno non la condivide non prende il suo codice. Mi pare di una semplicità lapalissiana.

2) Siete sicuri che sia veramente virale la GPL?
Ci sono esempi dove non mi pare che questo si verifichi.
Correggetemi se sbaglio ma per esempio il sistema operativo di Apple non e' basato su Unix?
Il SO della playstation non e' sempre su FreeBSD?
Edge non e' basato su Chromium?

Fa ridere chi critica l'open source o lo considera il male se poi lo usa a scopo di lucro.

Nicodemo Timoteo Taddeo
25-05-2020, 10:08
2) Siete sicuri che sia veramente virale la GPL?
Ci sono esempi dove non mi pare che questo si verifichi.
Correggetemi se sbaglio ma per esempio il sistema operativo di Apple non e' basato su Unix?

Unix non è un sistema operativo ma tuttalpiù una famiglia di sistemi operativi e non è GPL.

Il SO della playstation non e' sempre su FreeBSD?


FreeBSD non è GPL.

Edge non e' basato su Chromium?

Chromium non è GPL.

Fa ridere chi critica l'open source o lo considera il male se poi lo usa a scopo di lucro.

E chi sarebbe? :)

PLAYsWITCH
25-05-2020, 11:44
Chromium non è GPL.

Edge, essendo basato su Chromium, di conseguenza contiene molti componenti sotto GPL, uno su tutti il codec FFmpeg che serve per la codifica dei flussi video. Oppure alcuni componenti Netscape.
C'e' scritto nelle info di edge stesso.
Se fosse virale allora tutto edge dovrebbe passare a licenza GPL.



E chi sarebbe? :)

:D

cdimauro
26-05-2020, 06:00
1) Non capisco il problema della viralità della GPL. Uno sviluppatore e' libero di registrare il proprio lavoro sotto questa licenza. Se uno non la condivide non prende il suo codice. Mi pare di una semplicità lapalissiana.
E mi pare che nessuno questo l'abbia negato.
2) Siete sicuri che sia veramente virale la GPL?
I link li ho portati e sono presi direttamente dalla fonte: basta leggerli.
Ci sono esempi dove non mi pare che questo si verifichi.
Correggetemi se sbaglio ma per esempio il sistema operativo di Apple non e' basato su Unix?
Il SO della playstation non e' sempre su FreeBSD?
Edge non e' basato su Chromium?
Su questi ti hanno risposto: quelle che hai citato sono tutte licenze non virali. Quindi l'esatto opposto della GPL. Sono chiamate anche "commercial-friendly".
Fa ridere chi critica l'open source o lo considera il male se poi lo usa a scopo di lucro.
Esempi? Perché è proprio per come l'hai scritta che fa ridere, visto che non ci sono casi del genere.
Edge, essendo basato su Chromium, di conseguenza contiene molti componenti sotto GPL, uno su tutti il codec FFmpeg che serve per la codifica dei flussi video. Oppure alcuni componenti Netscape.
C'e' scritto nelle info di edge stesso.
Se fosse virale allora tutto edge dovrebbe passare a licenza GPL.
A quanto pare non ho ancora l'ultimo Edge basato su Chromium e non posso controllare, comunque bisogna vedere come venga come vengano utilizzati quei componenti GPL.
Delle scappatoie ci sono (complicate da gestire, ma si può fare), e sono riportate anche nella FAQ della GPL.

PLAYsWITCH
26-05-2020, 07:25
Esempi? Perché è proprio per come l'hai scritta che fa ridere, visto che non ci sono casi del genere.



L'esempio e' proprio questo articolo di Hwupgrade.
MS in passato ha criticato l'open source,considerandolo un cancro.
Tanto e' che ora fanno retromarcia dicendo che si sono sbagliati.

https://www.punto-informatico.it/ballmer-linux-un-cancro/
https://www.lffl.org/2013/08/secondo-steve-ballmer-linux-era-un.html
https://www.pcprofessionale.it/news/software-news/linux/microsoft-open-source-cancro/

La vertià e' che prima Linux minacciava il loro impero, ora non e' piu una minaccia e gli conviene pure visto che per esempio il loro browser e' basato su un progetto open source
E' lapalissiano che il browser sia strumento per accedere ai loro servizi , per esempio e' discretamente vincolato al loro account e bing, e passa spot pubblicitari, vedi il banner a destra quando usi outlool da web.
Questione di soldi.. quando Linux era una minaccia per il loro impero economico era cancro ora che fanno business in modo differente va bene.

p.s. e' normale che le aziende navighino dove tira il vento, non sono Onlus. Semplicemente fa ridere che quando Linux e' minaccia economica e' cancro ora che non lo e' piu sono baci e abbracci.

PLAYsWITCH
26-05-2020, 07:38
E mi pare che nessuno questo l'abbia negato.


Delle scappatoie ci sono (complicate da gestire, ma si può fare), e sono riportate anche nella FAQ della GPL.

Quindi non capisco il problema.
Chi fa software e' libero di decidere come gestire la licenza.
Se non ti sta bene non lo usi , se lo vuoi usare probabilmente ci sono scappatoie per farlo che possano soddisfare le tue esigenze.
:confused:

cdimauro
27-05-2020, 06:25
L'esempio e' proprio questo articolo di Hwupgrade.
MS in passato ha criticato l'open source,considerandolo un cancro.
Tanto e' che ora fanno retromarcia dicendo che si sono sbagliati.

https://www.punto-informatico.it/ballmer-linux-un-cancro/
https://www.lffl.org/2013/08/secondo-steve-ballmer-linux-era-un.html
https://www.pcprofessionale.it/news/software-news/linux/microsoft-open-source-cancro/
OK, è chiaro adesso. A parte il fatto che in realtà Ballmer (:D) volesse intendere in realtà la GPL, pensavo che ti riferissi a qualcuno dei presenti. :stordita:
La vertià e' che prima Linux minacciava il loro impero, ora non e' piu una minaccia e gli conviene pure visto che per esempio il loro browser e' basato su un progetto open source
E' lapalissiano che il browser sia strumento per accedere ai loro servizi , per esempio e' discretamente vincolato al loro account e bing, e passa spot pubblicitari, vedi il banner a destra quando usi outlool da web.
Questione di soldi.. quando Linux era una minaccia per il loro impero economico era cancro ora che fanno business in modo differente va bene.

p.s. e' normale che le aziende navighino dove tira il vento, non sono Onlus. Semplicemente fa ridere che quando Linux e' minaccia economica e' cancro ora che non lo e' piu sono baci e abbracci.
"Parigi val bene una messa..."
Quindi non capisco il problema.
Chi fa software e' libero di decidere come gestire la licenza.
Se non ti sta bene non lo usi , se lo vuoi usare probabilmente ci sono scappatoie per farlo che possano soddisfare le tue esigenze.
:confused:
Scusami, ma quante volte lo dovete scrivere, e quante volte devo ripetere che è ovvio che sia così?

La viralità della GPL esiste nel momento in cui si dovesse prendere in considerazione di usarla, altrimenti non staremmo qui a parlarne.

E' lapalissiano che se ne sei consapevole e non ti piace, non la usi. Sic et simpliciter.

calabar
28-05-2020, 11:18
E' il termine corretto perché è così che è stata concepita la licenza e il modo in cui l'ha propagandata (e continua a fare) il suo creatore in giro per il mondo.
Non mi sento parte di nessuna setta perché non propagando né venero il codice chiuso.
Guarda che il fatto che il creatore sembri un santone non fa di chi vuole utilizzare la GPL una setta. Perché è chiaro il parallelo da cui nasce il termine usato, che rimane usato a proposito, come quando si usa "Microzoz" e termini dispregiativi simili.
Fidati che neanche chi sceglie il GPL si sente parte di una setta, esattamente come tu non ti senti parte della "setta" del codice chiuso.
PS: in realtà stai propagandando parecchio, non te ne rendi neppure conto?

Allora meglio non parlare di libertà, perché significa snaturare completamente il significato di questa parola.
Al contrario, la libertà è sempre stata legata a leggi e vincoli atti a tutelarla e a non invadere la libertà degli altri. Per il codice libero è esattamente lo stesso, ma tu pretendi che tale libertà la abbia solo chi intende sfruttarlo per ciò che desidera senza dover rendere conto a nulla e nessuno.

Fino alla virgola siamo d'accordo. Dopo no, perché è una tua personale conclusione, che non ha fondamento.
Che fosse una mia personale valutazione credo sia lapalissiano dall'incipit della frase, ma ha decisamente il suo fondamento.

PLAYsWITCH
28-05-2020, 12:50
La viralità della GPL esiste nel momento in cui si dovesse prendere in considerazione di usarla, altrimenti non staremmo qui a parlarne.

E' lapalissiano che se ne sei consapevole e non ti piace, non la usi. Sic et simpliciter.

Continuo a non capire il problema ..
cmq a me pare che il dilemma sia risolto al 100%

1) La GPL esiste ed e' giusto che esista, essendo lo sviluppatore titolare dei diritti di sfruttamento economico per quanto riguarda il suo lavoro (E' lui quindi che ne definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera, come dice wikipedia) - Sic et simpliciter
2) La usa chi la vuole usare e chi la usa ne rispetta le regole - Sic et simpliciter
3) Chi non ne condivide i principi non la usa - Sic et simpliciter

:mano:

cdimauro
28-05-2020, 22:39
Guarda che il fatto che il creatore sembri un santone non fa di chi vuole utilizzare la GPL una setta. Perché è chiaro il parallelo da cui nasce il termine usato, che rimane usato a proposito, come quando si usa "Microzoz" e termini dispregiativi simili.
https://www.stallman.org/saintignucius.jpg
Fidati che neanche chi sceglie il GPL si sente parte di una setta, esattamente come tu non ti senti parte della "setta" del codice chiuso.
PS: in realtà stai propagandando parecchio, non te ne rendi neppure conto?
Se ti riferisci alla mia propaganda anti-GPL, sì: ne sono assolutamente consapevole.
Al contrario, la libertà è sempre stata legata a leggi e vincoli atti a tutelarla e a non invadere la libertà degli altri. Per il codice libero è esattamente lo stesso, ma tu pretendi che tale libertà la abbia solo chi intende sfruttarlo per ciò che desidera senza dover rendere conto a nulla e nessuno.
Libertà (http://www.treccani.it/vocabolario/liberta):
"1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero
[...]
b. In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo; cioè, in termini filosofici, quella facoltà che è il presupposto trascendentale della possibilità e della libertà del volere, che a sua volta è fondamento di autonomia, responsabilità e imputabilità dell’agire umano nel campo religioso, morale, giuridico
[...]
2. Con sign. più limitati: a. L’esser libero da vincoli, freni o impedimenti
[...]
1. a. [l'essere libero nell'agire e nello scegliere]"
La mia concezione della libertà è perfettamente coerente col significato che le viene attribuito nella lingua italiana.
Che fosse una mia personale valutazione credo sia lapalissiano dall'incipit della frase, ma ha decisamente il suo fondamento.
No, che non ce l'ha. Mi quoto:
"demonizzare la GPL non implica che necessariamente dietro ci siano degli interessi"
logica alla mano.
Continuo a non capire il problema ..
cmq a me pare che il dilemma sia risolto al 100%

1) La GPL esiste ed e' giusto che esista, essendo lo sviluppatore titolare dei diritti di sfruttamento economico per quanto riguarda il suo lavoro (E' lui quindi che ne definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera, come dice wikipedia) - Sic et simpliciter
2) La usa chi la vuole usare e chi la usa ne rispetta le regole - Sic et simpliciter
3) Chi non ne condivide i principi non la usa - Sic et simpliciter

:mano:
Appunto: l'avevo già detto in tutte le salse.

marcram
29-05-2020, 08:50
Al contrario, la libertà è sempre stata legata a leggi e vincoli atti a tutelarla e a non invadere la libertà degli altri. Per il codice libero è esattamente lo stesso, ma tu pretendi che tale libertà la abbia solo chi intende sfruttarlo per ciò che desidera senza dover rendere conto a nulla e nessuno.



Libertà (http://www.treccani.it/vocabolario/liberta):
"1. a. L’esser libero, lo stato di chi è libero
[...]
b. In senso astratto e più generale, la facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo; cioè, in termini filosofici, quella facoltà che è il presupposto trascendentale della possibilità e della libertà del volere, che a sua volta è fondamento di autonomia, responsabilità e imputabilità dell’agire umano nel campo religioso, morale, giuridico
[...]
2. Con sign. più limitati: a. L’esser libero da vincoli, freni o impedimenti
[...]
1. a. [l'essere libero nell'agire e nello scegliere]"
La mia concezione della libertà è perfettamente coerente col significato che le viene attribuito nella lingua italiana.

Il concetto fanciullesco di libertà che segui è una nozione ideale solo in ambito individualistico, perché se si parla di libertà collettiva ci devono per forza essere delle regole da imporre agli individui, affinché la loro libertà personale non intacchi la libertà degli altri.

Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...

PLAYsWITCH
29-05-2020, 14:56
Il concetto fanciullesco di libertà che segui è una nozione ideale solo in ambito individualistico, perché se si parla di libertà collettiva ci devono per forza essere delle regole da imporre agli individui, affinché la loro libertà personale non intacchi la libertà degli altri.

Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...

Che la mia libertà finisca dove inizia quella di un altra persona e' ovvio.
A me lo hanno iniziato a far capire quando avevo due anni.
C'e' pero' anche la libertà di esprimere le proprie idee, se uno vuole vivere propagandando contro una licenza (come la GPL) libero di farlo.
Non ne capisco il senso ma de gustibus.

cdimauro
30-05-2020, 06:46
Il concetto fanciullesco di libertà che segui è una nozione ideale solo in ambito individualistico, perché se si parla di libertà collettiva ci devono per forza essere delle regole da imporre agli individui, affinché la loro libertà personale non intacchi la libertà degli altri.

Secondo il tuo ragionamento, dovresti essere libero di prendere il "codice libero" e cancellarlo da ogni piattaforma, ad esempio. Oppure prenderlo, brevettarlo, e impedire agli altri di usarlo se non dietro pagamento...
Concretamente, il termine "libero" ha sempre un'accezione castrata rispetto al significato astratto...
Hai perso il contesto: non stiamo parlando astrattamente di libertà, ma della libertà offerta dalle licenze per il software.

Da questo punto di vista, e come avevo già detto, all'estremo della massima libertà si pone il "dominio pubblico". E per ovvie ragioni: ci si può fare qualunque cosa senza nessunissimo vincolo.
E' una cosa che riconosce perfino Stallman. D'altra parte viene da quell'ambiente, e il motivo per cui ha realizzato la GPL è proprio perché ai suoi tempi iniziò a circolare software non di dominio pubblico, e col copyright sui binari.
All'estremo opposto ci sono le GPL, perché limitano enormemente ciò che si possa fare, come ampiamente discusso.
Che la mia libertà finisca dove inizia quella di un altra persona e' ovvio.
A me lo hanno iniziato a far capire quando avevo due anni.
C'e' pero' anche la libertà di esprimere le proprie idee, se uno vuole vivere propagandando contro una licenza (come la GPL) libero di farlo.
Non ne capisco il senso ma de gustibus.
Il senso è quello che ho esposto prima.

Da programmatore è pacifico che abbia bisogno di utilizzare software sviluppato da altri e non posso certo mettermi a reinventare la ruota ogni volta. Per cui si pone il problema delle licenze.

Se tutti rilasciano il loro codice con licenze virali come la GPL, mi ritroverò bloccato.

Se, invece, viene rilasciato con licenze più permissive, li potrò utilizzare e andare avanti.

Da cui la mia presa di posizione e propaganda anti-GPL: per un mondo migliore per i programmatori (e di conseguenza anche per gli utenti: il software si trasforma in prodotto utilizzabile da terzi).

PLAYsWITCH
30-05-2020, 09:11
Il senso è quello che ho esposto prima.

Da programmatore è pacifico che abbia bisogno di utilizzare software sviluppato da altri e non posso certo mettermi a reinventare la ruota ogni volta. Per cui si pone il problema delle licenze.

Se tutti rilasciano il loro codice con licenze virali come la GPL, mi ritroverò bloccato.

Se, invece, viene rilasciato con licenze più permissive, li potrò utilizzare e andare avanti.

Da cui la mia presa di posizione e propaganda anti-GPL: per un mondo migliore per i programmatori (e di conseguenza anche per gli utenti: il software si trasforma in prodotto utilizzabile da terzi).

In realtà allora te non sei contro la GPL ma contro chi la usa.

cdimauro
31-05-2020, 22:11
In realtà il problema è proprio la GPL: esiste. :D

PLAYsWITCH
01-06-2020, 07:32
In realtà il problema è proprio la GPL: esiste. :D

Ok ma e' creata, revisionata e usata dagli esseri umani. :cool:

cdimauro
01-06-2020, 08:06
Quelli purtroppo non si possono eliminare. :D

dirac_sea
01-06-2020, 10:09
A mio modo di vedere, la genialità della GPL, oltre ad assicurare la oggi indispensabile libertà di controllo del codice e la sicurezza del programma, ottiene anche di spostare il modello di business. Infatti la GPL non nega il business, però lo schioda dalla classica posizione di rendita, che perlopiù è in mano alle grandi multinazionali e non al piccolo programmatore, a quello ove viene premiato il servizio e l'assistenza. Se notate, sono i piccoli ad aver adottato per primi la GPL. Gli elefanti invece hanno difeso e in molti casi continuano a difendere il modello del software chiuso, convinti come sono del modello di business classico.

cdimauro
01-06-2020, 22:01
La GPL non offre niente di più di altre licenze per quanto riguarda il controllo del codice e la "sicurezza". Controllo che non è affatto indispensabile.
D'altra parte, e come ho già dimostrato e detto altre volte, il codice chiuso è almeno "sicuro" quanto quello open (questo perché la "sicurezza" è una proprietà intrinseca del software, e non una conseguenza/proprietà del modello di distribuzione utilizzato. Sempre che di proprietà del codice si possa parlare: è il motivo per cui uso il virgolettato).

Che i piccoli programmatori abbiano scelto la GPL non mi sorprende, comunque, perché la viralità della licenza funge da centro gravitazionale che tende ad attirare a sé altro codice, facendo ingrandire la base e quindi contribuendo ad aumentare ancora di più la capacità di attrazione di altro codice. E' l'equivalente di un buco nero, insomma. Ed è per questo che è stata pensata. Non è un caso che il suo creatore non manchi di affermare che vorrebbe tutto il codice fosse (diversamente) libero.