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View Full Version : Nvidia, il direttore scientifico crea un ventilatore polmonare open source a basso costo per pazienti COVID-19


Redazione di Hardware Upg
01-05-2020, 17:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/nvidia-il-direttore-scientifico-crea-un-ventilatore-polmonare-open-source-a-basso-costo-per-pazienti-covid-19_89037.html

Il direttore scientifico di Nvidia ha ideato OP-Vent, un ventilatore polmonare open source che può essere costruito con un investimento di 400 dollari e assemblato rapidamente con componenti comuni.

Click sul link per visualizzare la notizia.

GaryMitchell
01-05-2020, 17:43
Sembra più una specie di laboratorio di studio piuttosto che una soluzione pratica, ergo chi è a casa e ne ha bisogno, comunque non può costruirselo da solo e le autorità sanitarie hanno a disposizione apparecchiature e forniture professionali.

Non vedo l'utilità concreta di un progetto del genere, oltre al voler dimostrare "guardate quanto sono bravo a fare un ventilatore in valigetta con 400 dollari di pezzi..yeeee..datemi un bell'aumento, perchè io valgo."

Preferisco gli italiani che hanno fatto dei ventilatori di emergenza con i kit da sub, in quel caso c'è stato un aiuto concreto.

AceGranger
01-05-2020, 18:11
Sembra più una specie di laboratorio di studio piuttosto che una soluzione pratica, ergo chi è a casa e ne ha bisogno, comunque non può costruirselo da solo e le autorità sanitarie hanno a disposizione apparecchiature e forniture professionali.

Non vedo l'utilità concreta di un progetto del genere, oltre al voler dimostrare "guardate quanto sono bravo a fare un ventilatore in valigetta con 400 dollari di pezzi..yeeee..datemi un bell'aumento, perchè io valgo."

Preferisco gli italiani che hanno fatto dei ventilatori di emergenza con i kit da sub, in quel caso c'è stato un aiuto concreto.

non hanno fatto un ventilatore...

frncr
01-05-2020, 18:47
E' un regolatore di flusso controreazionato e programmabile, in sostanza. Per funzionare come ventilatore ha bisogno di una fonte di aria compressa eventualmente arricchita di ossigeno. Immagino possa essere utile in mancanza di altro, ma non è che servisse il "chief scientist" pinco palla per realizzarlo, è roba da bricolage (tra l'altro si vede in foto che ha lavorato in casa). Comunque l'hanno documentato bene perciò bravi.

lumeruz
01-05-2020, 20:30
Preferisco gli italiani che hanno fatto dei ventilatori di emergenza con i kit da sub, in quel caso c'è stato un aiuto concreto.
Si l'importante è crederci! Gli italiani non hanno fatto un bel nulla, solo un pezzo di plastica riadattata.

Questo è un vero progetto.

Per funzionare come ventilatore ha bisogno di una fonte di aria compressa eventualmente arricchita di ossigeno. Perchè i ventilatori che vengono usati negli ospedali non usano l'ossigeno? Li ha mai visti? Penso proprio no, non ha sentito che negli ultimi 2 mesi c'è stato un grande uso di ossigeno negli ospedali. Infermire che si solo allarmati perchè l'ossigeno nelle cisterne stava esaurendo.

Come al solito gli italiani si sentono grandi solo a parole, a fatti sempre a zero.
Invece di lodare il lavoro degli altri, no sempre a criticare, se non sei italiano non sei capace. Andare a zappare la terra!

Marko_001
01-05-2020, 20:50
@frncr
può togliere il senza.
chi ha i polmoni compromessi non è solo che inspira poca aria,
ma anche che non riesce anche ad estrarne ossigeno a sufficienza
essendo gli alveoli compromessi, per questo l'arricchiscono

tutti, o quasi, i laboratori da prototipi non sono "camere bianche"
quindi in casa, garage o reparto ad hoc in fabbrica, poco cambia,
è il prototipo finale che conta.
ovviamente per progetti di queste dimensioni, per un reattore
nucleare, la vedo più dura l'assemblaggio casalingo.

@ GaryMitchell
completo il commento di AceGranger
quello sostituiva le maschere di protezione personali
o al massimo le maschere che servono per riceve l'aria da appartati
simili a quelli nell'articolo, ma non sono il motore del respiratore

ho dato una scorsa alla documentazione
e mi pare un apparato per la sub intensiva, ovvero il paziente
non è intubato, ma riceve un aiuto per la respirazione
tramite una maschera sul viso.

non so se tutti quelli ospedalizzati necessitino di tale supporto,
ma anche se fossero solo la meta (oggi in Italia 17.569),
fanno oltre 8.500 di quegli aggeggi in funzione,
anche per settimane.

e che sono IL problema, tutti giustamente guardano i morti,
ma non considerano gli ospedalizzati che rimangono per lungo tempo
e, nell'ultimo mese, la media degli ospedalizzati
è stata di 24.959 persone giorno.

senza contare che, la respiratoria, non è l'unica patologia
riscontrata a cui dover sopperire.

in emergenza, ogni aiuto è buono, ma in caso di problemi
dubito s'assumano la responsabilità di guasti alle singole parti
che non sono certificate per quegli usi.
idem a problemi su computer e software.

marcram
01-05-2020, 21:08
https://youtu.be/zZbDg24dfN0
Questo è molto più complesso, eppure ancora non è al livello di un vero ventilatore...

AceGranger
01-05-2020, 22:54
ho dato una scorsa alla documentazione
e mi pare un apparato per la sub intensiva, ovvero il paziente
non è intubato, ma riceve un aiuto per la respirazione
tramite una maschera sul viso.

non so se tutti quelli ospedalizzati necessitino di tale supporto,
ma anche se fossero solo la meta (oggi in Italia 17.569),
fanno oltre 8.500 di quegli aggeggi in funzione,
anche per settimane.


si hanno fatto un adattatore per usare le maschere come caschi da sub-intensiva, quindi ovviamente sono da collegare a un qualcosa che fornisce ossigeno; oltre al numero di ricoverati il problema credo che risieda nel fatto che il caschetto, anche quello vero, mi pare che venga buttato una volta che è stato utilizzato da un paziente, insieme a tutti i tubi, sono usa e getta e non vengono sterilizzati.

l'unico che viene riutilizzato è ovviamente il respiratore, che non so se subisce sterilizzazione o se il sistema prevede anche li parti usa e getta.

lucusta
02-05-2020, 00:17
in barba a qualsiasi certificazione....

è facile prevedere che il medico che, pur di salvare la vita ai propri pazienti, si affida a queste tecnologie home made e poi il paziente crepa comunque per qualsivoglia altro problema, venga sotterrato da denunce, radiazioni dall'albo, risarcimenti milionari etc etc etc...

questi apparecchi sono assai semplici, ma il loro valore non è dovuto alla qualità costruttiva, bensì a tutta la documentazione che c'è dietro che protegge legalmente i medici.

nessuno rischierebbe mai di usare una cosa "fatta in casa" non perchè non funziona, ma perchè anche se funziona non garantisce che il paziente riesca a ricevere le migliori cure del caso e se riceve danni (indipendentemente dall'apparecchio che si usa) potrebbe sempre richiederne il risarcimento.

viviamo in un mondo dove un pezzo di carta vale più di una vita.

Davirock
02-05-2020, 02:51
Si l'importante è crederci! Gli italiani non hanno fatto un bel nulla, solo un pezzo di plastica riadattata.

Perchè i ventilatori che vengono usati negli ospedali non usano l'ossigeno? Li ha mai visti? Penso proprio no, non ha sentito che negli ultimi 2 mesi c'è stato un grande uso di ossigeno negli ospedali. Infermire che si solo allarmati perchè l'ossigeno nelle cisterne stava esaurendo.

Come al solito gli italiani si sentono grandi solo a parole, a fatti sempre a zero.
Invece di lodare il lavoro degli altri, no sempre a criticare, se non sei italiano non sei capace. Andare a zappare la terra!


https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/coronavirus-respiratore-1.5089367

Occhio a dire boiate se le cose non si sanno.

Cardiologo Interventista, Cina.

frncr
02-05-2020, 03:56
Si l'importante è crederci! Gli italiani non hanno fatto un bel nulla, solo un pezzo di plastica riadattata.
Sorvoliamo su questa, che sembra attinta dallo sciocchezzaio standard del frustrato incapace di combinare alcunché e che ne incolpa il proprio paese.
Ti faccio comunque notare, a proposito di "pezzi di plastica riadattata", che nel momento di massima crisi per carenza di posti e attrezzature in terapia intensiva, un medico italiano di cui mi sfugge ora il nome ha avuto la semplice ma efficace idea di sdoppiare il circuito paziente così da utilizzare un ventilatore per due, e un'azienda nel modenese ha prodotto in tempi brevissimi i componenti necessari per applicare questa soluzione ovunque servisse.
Dato che in quel periodo mancavano anche le interfacce per la CPAP, l'altra idea di adattare allo scopo una diffusa maschera da snorkeling per mezzo di un raccordo sviluppato e prodotto al volo in stampa 3D ha avuto comunque una sua utilità, nonostante il tuo disprezzo.

Questo è un vero progetto.
Certamente, è un vero progetto completo, libero e ben documentato di un regolatore di flusso "intelligente" realizzato con materiali relativamente economici e reperibili, che potrebbe eventualmente essere usato in situazioni di estrema emergenza come componente di un sistema di ventilazione polmonare meccanica "compassionevole", in mancanza di migliori alternative. Quindi? Volevi esprimere un tuo pensiero in proposito?

Perchè i ventilatori che vengono usati negli ospedali non usano l'ossigeno?
Sì spesso lo usano, apposta l'ho scritto nel primo post.

Li ha mai visti? Penso proprio no
Ragazzo, cortesemente non fare illazioni su quello che io ho visto o non ho visto, non ne sai nulla e soprattutto non rileva.

non ha sentito che negli ultimi 2 mesi c'è stato un grande uso di ossigeno negli ospedali. Infermire che si solo allarmati perchè l'ossigeno nelle cisterne stava esaurendo.
Negli ultimi due mesi ho sentito tutto, ma proprio tutto, come chiunque altro in questo paese che non si sia ibernato, ma ancora: c'è un pensiero che volevi esprimere in proposito o parli giusto per... ventilare la bocca?

Come al solito gli italiani si sentono grandi solo a parole, a fatti sempre a zero.
Anche su questa sorvoliamo: vedi riferimento allo sciocchezzaio di cui sopra.

Invece di lodare il lavoro degli altri, no sempre a criticare, se non sei italiano non sei capace.
Ma tu prima di insolentire il prossimo con le tue sciocchezze non provi almeno a leggere i messaggi a cui rispondi?
Il dubbio mi viene perché se avessi almeno letto il mio post (è scritto in italiano corrente, dovresti riuscirci visto che scrivi in italiano) avresti notato che non ho criticato o elogiato qualcuno per la sua nazionalità, anzi non ho criticato proprio nessuno, ho solo puntualizzato che il progetto di cui alla notizia non è un ventilatore meccanico polmonare propriamente detto, ma una parte di esso (se serve ti spiego nel dettaglio) che potrebbe comunque essere un componente utile in emergenza, e ho fatto notare che tale progetto è piuttosto semplice e per le tecnologie coinvolte non serve essere "chief scientist" di alcunché per svilupparlo, e l'ho fatto notare solo perché la notizia mi sembrava enfatizzare la posizione lavorativa di quel signore e qualcuno fermandosi alla notizia poteva dedurne che fossero state applicate chissà quali competenze professionali o scientifiche di alto profilo (che quella persona indubbiamente possiede), o che fosse coinvolta direttamente la nota azienda per cui lavora. E sempre se avessi letto avresti anche visto che ho comunque lodato l'iniziativa, ovviamente.

Andare a zappare la terra!
Quella sarà sempre un'attività necessaria e nobile, anche se tu evidentemente la consideri degradante tanto da usarla come insulto.

frncr
02-05-2020, 04:11
tutti, o quasi, i laboratori da prototipi non sono "camere bianche"
quindi in casa, garage o reparto ad hoc in fabbrica, poco cambia,
è il prototipo finale che conta.
ovviamente per progetti di queste dimensioni, per un reattore
nucleare, la vedo più dura l'assemblaggio casalingo.
Ovviamente non c'è niente di male a sviluppare un prototipo di qualsiasi cosa in casa o in cantina, ho solo fatto notare che si tratta di un progetto piuttosto semplice (in pratica l'assemblaggio di qualche componente pneumatico di commercio e lo sviluppo di software su microcontrollore) che si può realizzare anche in un semplice "laboratorio" domestico, e che non sembra correlato all'azienda hi-tech per cui il signore incidentalmente lavora, anche se la notizia viene dal blog dell'azienda stessa.
Per confronto puoi guardare l'ambiente dove viene sviluppato il ventilatore Tesla: quello è un progetto di tale complessità che certamente non sarebbe realizzabile in un laboratorio domestico.
La "camera bianca" indica solo ambienti con aria particolarmente pulita, a vari gradi e per diversi scopi, ma non è sinonimo di laboratorio. Ad esempio il mio laboratorio non è per nulla una camera bianca :nono:

ho dato una scorsa alla documentazione
e mi pare un apparato per la sub intensiva, ovvero il paziente
non è intubato, ma riceve un aiuto per la respirazione
tramite una maschera sul viso.
La ventilazione meccanica a pressione positiva può essere applicata sia in modo invasivo (con intubazione) che non invasivo (con maschera o casco), poi c'è la CPAP che è una ventilazione a pressione positiva costante (con maschera o casco). La cosiddetta "terapia subintensiva" ha una definizione piuttosto vaga, rispetto a quella di terapia intensiva, e non significa necessariamente o solo ventilazione non invasiva rispetto a ventilazione invasiva, a quanto ne so.
Il ventilatore della notizia, per quanto non completo e rudimentale, non è evidentemente un dispositivo per la CPAP (ovvero a pressione continua), dalla descrizione direi che è pensato sia per la ventilazione non invasiva che per quella invasiva.

frncr
02-05-2020, 04:16
questi apparecchi sono assai semplici, ma il loro valore non è dovuto alla qualità costruttiva, bensì a tutta la documentazione che c'è dietro che protegge legalmente i medici.
Non credo sia esattamente così; tutto ciò che è medicale ha chiaramente dei precisi requisiti di certificazione, che incidono sui costi, ma in particolare tutti i dispositivi "life-critical" devono anche essere progettati e realizzati in modo che nessuna loro componente possa causare esiti catastrofici guastandosi o malfunzionando, perciò anche la qualità costruttiva ha il suo peso nel determinare i costi. E questo requisito si applica anche alla componente software.
In ogni caso i ventilatori "veri" usati nelle terapie intensive sono macchine molto più complesse di questo e degli altri numerosi progetti emergenziali che stanno fiorendo un po' ovunque. Ovvio che in scenari apocalittici ben vengano, nell'ottica che "piuttosto che niente è meglio piuttosto".

nessuno rischierebbe mai di usare una cosa "fatta in casa" non perchè non funziona, ma perchè anche se funziona non garantisce che il paziente riesca a ricevere le migliori cure del caso e se riceve danni (indipendentemente dall'apparecchio che si usa) potrebbe sempre richiederne il risarcimento.
Esiste apposta il concetto di "uso compassionevole" e il relativo supporto normativo:
http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_8_0.jsp?lingua=italiano&label=servizionline&idMat=DM&idAmb=UC&idSrv=A1&flag=P
E' stato usato ad esempio per l'impiego di quelle modifiche ai ventilatori di cui dicevo sopra. Discorso simile per le terapie farmacologiche "a uso compassionevole".

lucusta
02-05-2020, 17:30
Non credo sia esattamente così; tutto ciò che è medicale ha chiaramente dei precisi requisiti di certificazione, che incidono sui costi, ma in particolare tutti i dispositivi "life-critical" devono anche essere progettati e realizzati in modo che nessuna loro componente possa causare esiti catastrofici guastandosi o malfunzionando, perciò anche la qualità costruttiva ha il suo peso nel determinare i costi. E questo requisito si applica anche alla componente software.
In ogni caso i ventilatori "veri" usati nelle terapie intensive sono macchine molto più complesse di questo e degli altri numerosi progetti emergenziali che stanno fiorendo un po' ovunque. Ovvio che in scenari apocalittici ben vengano, nell'ottica che "piuttosto che niente è meglio piuttosto".


Esiste apposta il concetto di "uso compassionevole" e il relativo supporto normativo:
http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_8_0.jsp?lingua=italiano&label=servizionline&idMat=DM&idAmb=UC&idSrv=A1&flag=P
E' stato usato ad esempio per l'impiego di quelle modifiche ai ventilatori di cui dicevo sopra. Discorso simile per le terapie farmacologiche "a uso compassionevole".

devi però precisare che la normativa si riferisce all'autorizzazione su un paziente caso per caso (assolutamente mai per tipologia della malattia), analizzando la particolare situazione di ogni paziente e che si tratta di farmaci e/o dispositivi medici che non hanno espletato tutte le certificazioni europee, ma che comunque fanno ricadere la responsabilità legale dell'uso su qualcuno...
cito:
"Deve quindi potersi riscontrare che:
• un fabbricante abbia assegnato a quel dispositivo una destinazione d’uso a scopo medico, in vista di un’immissione in commercio, ove con immissione in commercio si intende anche la messa a disposizione, anche a titolo gratuito, per un’utilizzazione generale (si veda l’art. 1, comma 2, lettere a), g) e h) del citato decreto);
• un fabbricante possa rendersi responsabile della progettazione, della fabbricazione, dell’imballaggio e dell’etichettatura, indipendentemente dal fatto che queste operazioni siano eseguite tutte dalla stessa persona o con il contributo di terzi (si veda l’art. 1, comma 2, lett. f) del
citato decreto); "

non tratta dei macchinari DIY....

tra l'altro i "veri" respiratori hanno protezioni particolari ridondanti, avendo duplicati tutti i sistemi primari e secondari, in modo da non interrompere la terapia in caso di guasto di un sistema.
quelli "veri" e ben fatti arrivano a ben 5 diversi sistemi di misurazione delle variabili primarie, ed il sistema le confronta accettando la misura buona per 3 su 5 (evidenziando comunque il problema di un malfunzionamento).

insomma, non sono giocattoli....

MorgaNet
02-05-2020, 18:17
Io lavoro nel settore (più precisamente "in quell'azienda del modenese...") e conosco bene l'argomento. Non ho mai letto tante castronerie tutte insieme.
Pochi tra voi hanno centrato bene l'argomento. Questo aggeggio non verrà MAI usato su pazienti e nessun medico vorrà usarlo. E' un esercizio di stile e poco altro. Alle spalle dei dispositivi biomedicali c'è una legislazione pesante come un macigno (seconda solo al farmaceutico e nemmeno in tutti i casi) e non ci si inventa fabbricanti di dispositivi biomedicali.
Se non fosse che ho solo 5 minuti di pausa e sto lavorando anche oggi (e pure ieri, e pure il 25 aprile...), vi spiegherei di cosa si tratta esattamente quando si parla di ventilatori, dispositivi medici, marchi CE, certificazioni ecc....

rockrider81
04-05-2020, 13:42
Da quando hanno scoperto la nuova terapia il ventilatore "invasivo" viene usato meno anche perchè non è ben tollerato da pazienti anziani.
Adesso ti fanno respirare meglio con banali anticoagulanti + antiaggreganti.

https://www.metropolitano.it/ospedale-dolo-eparine-coronavirus/

Un medico dell'ospedale di Dolo (mio amico) mi ha detto che il calo drastico dei morti in generale è iniziato dopo la somministrazione della suddetta nuova terapia.
Ovviamente chi è anziano e ha danni gravi ai polmoni ha molta più difficoltà a ripararli e nessuna cura o respiratore funzionano , anzi a volte il respiratore meccanico ed intubazione peggiorano il quadro clinico.