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View Full Version : Google non sta sviluppando un sito per aiutare la gestione dei test per il Coronavirus


Redazione di Hardware Upg
14-03-2020, 09:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/google-non-sta-sviluppando-un-sito-per-aiutare-la-gestione-dei-test-per-il-coronavirus_87762.html

L'azienda americana smentisce informazioni fornite dal presidente USA Donald Trump in occasione di una conferenza; una iniziativa di questo tipo è comunque al momento in sviluppo da parte di Verily


Click sul link per visualizzare la notizia.

Notturnia
14-03-2020, 09:43
articolo ridicolo.. alla fin fine google è nell'immaginario di tutti alphabet.. poco cambia..

come hanno detto ieri in USA stanno cercando di isolare i focolai e prevenire l'infezione in modo diverso dal nostro (dubito funzioni.. ma tanto basta usare la tv per dire che funziona..) per cui c'è molto marketing dietro a tutto..

Trump ieri l'ho visto stanco.. mi sa che ha accusato il colpo anche lui.. detto questo ha suggerito di fare scorte di petrolio visto il costo.. cosa che in Italia noi ci guardiamo bene dal fare.. noi non lo compreremo a 30 dollari.. aspettiamo che torni a 60.. siamo più gentili verso gli arabi noi :-D

RaZoR93
14-03-2020, 10:01
Il governo federale intende supportare il prezzo del petrolio dal momento che l'intera industria petrolifera statunitense non è profittevole con il prezzo nei 30$ al barile e rischia molteplici bancarotte, il che si ripercuoterebbe anche sul settore finanziario dato che le società di fracking americane hanno emesso bond per oltre 100 miliardi di dollari che non potrebbero ripagare.
Gli stati uniti sono esportatori netti di petrolio, per cui hanno interesse a difendere la produzione interna.

Per quanto riguarda l'articolo.. la distinzione fra Google e Alphabet è molto teorica e poco pratica.

Rubberick
14-03-2020, 10:55
No però è anche vero che potrebbe mettere a disposizione la sua potenza di calcolo.

E' notizia di qualche giorno fa che grazie ad un supercomputer setuppato ad hoc e sfruttamento massiccio delle reti neurali si è riusciti a trovare un nuovo superantibiotico.

Il feed che è stato usato per le reti, ovvero il tipo di istruzioni e "richieste" era quello di creare un antibiotico che creasse pochi problemi in termini di effetti collaterali ma che fosse ugualmente efficace. Tutto questo ovviamente tradotto in termini di modelli matematici, chimici e fisiologici che poi le reti hanno testato fino allo sfinimento.

Adesso, se grazie all'uso di un sistema del genere sono riusciti a creare la formula di una molecola poi realizzata una volta conosciuta suddetta forumula e testata dal vivo con pieno successo.. perchè cazzo nel 2020 bada non 1998 non possono creare un vaccino con un pò + di celerità rispetto ai paventati 1-2 addirittura 6 anni necessari come affermato da alcuni virologhi della vecchia scuola ?

Certo non è facile buttar giù un setup del genere per la ricerca di una molecola di questo tipo, ma direi che le aziende IT dovrebbero buttarsi su questa cosa, serve a tutto il mondo, anche a loro. Inutile dire il ritorno di pubblicità immenso che avrebbero realizzato quanto detto.

Ma anche se non fosse, al livello statale se le compagnie non volessero farlo, potrebbero tranquillamente essere potenzialmente obbligate a farlo per motivi di emergenza..

La soluzione è la con l'informatica, e ciò vale anche per potenziali future minacce che potrebbero arrivare in futuro..

RaZoR93
14-03-2020, 11:57
Il motivo è semplice. AI, machine learning, software possono essere e sono di enorme aiuto ad individuare la formulazione corretta e gli antigeni immunogenici target, ma resta il fatto che in campo medico le nuove molecole vanno testate sul campo. Questo significa organizzare vasti trial di fase 1, 2 e 3 per dimostrare efficacia e sicurezza. Non è pensabile procedere direttamente alla somministrazione senza aver empiricamente dimostrato che il farmaco funziona e non ha effetti collaterali inaccettabili.

Bisogna comunque tenere a mente che la velocità del processo è aumentata drammaticamente negli ultimi 20 anni. Ecco un grafico che mostra i miglioramenti sequenziali dal 2000 ad oggi:

https://i.ibb.co/wC0Y8Qv/vaccini.jpg

lemming
14-03-2020, 12:54
Non è detto che si arrivi per questa malattia ad una cura efficace ne ad un vacino. Ci sono comunque malattie pensando all'AIDS che ci sono da più di 40 anni eppure solo 2 sono le persone guarite e non si sa bene ancora come replicare la cura. Non esiste ancora un vacino.

Rubberick
14-03-2020, 13:00
Il motivo è semplice. AI, machine learning, software possono essere e sono di enorme aiuto ad individuare la formulazione corretta e gli antigeni immunogenici target, ma resta il fatto che in campo medico le nuove molecole vanno testate sul campo. Questo significa organizzare vasti trial di fase 1, 2 e 3 per dimostrare efficacia e sicurezza. Non è pensabile procedere direttamente alla somministrazione senza aver empiricamente dimostrato che il farmaco funziona e non ha effetti collaterali inaccettabili.

Bisogna comunque tenere a mente che la velocità del processo è aumentata drammaticamente negli ultimi 20 anni. Ecco un grafico che mostra i miglioramenti sequenziali dal 2000 ad oggi:

https://i.ibb.co/wC0Y8Qv/vaccini.jpg
Quindi fondamentalmente è molto veloce avere un vaccino in mano ma è lento il processo di test e trial per verificare che non abbia effetti collaterali..

Speriamo trovino modo di velocizzare anche questi..