View Full Version : SSD non alimentato per molto tempo perde dati?
Volevo usare un ssd come storage e avendo letto da qualche parte tempo fa che se non alimentato per molto tempo un ssd può avere problemi, è vero?
alecomputer
08-03-2020, 14:17
In realta non ci sono dati o studi che dimostrano se questo e vero oppure no nell' uso normale di un ssd . Tempo fa sono stati presentati dei dati del comitato JEDEC che indicavano la perdita di dati quando le celle del disco arrivavano a fine vita , ma non possono essere applicati quando un ssd funziona correttamente e le celle non presentano segni di deterioramento . Quindi se vuoi puoi utilizzare senza problemi un disco ssd per il backup tenendo conto del fatto che l' elettronica del disco ssd puo sempre guastarsi per usura o problemi elettrici , in tal caso perderesti lo stesso tutti i dati .
Si, ovviamente c'è il tbw da tenere in conto, quando una cela arriva a fine vita c'è poco da fare, quello che volevo capire io è questo discorso della possibile perdita di dati se non alimentato per molto tempo, su questo non ho trovato molte info purtroppo.
tallines
09-03-2020, 13:26
Volevo usare un ssd come storage e avendo letto da qualche parte tempo fa che se non alimentato per molto tempo un ssd può avere problemi, è vero?
Per molto tempo, quanto ?
Io ho un Hd che uso una volta al mese, certe volte anche una volta ogni 2 mesi, i dati non sono mai stati persi .
Ma credo che anche se l' HD non viene usato per un periodo più lungo non succeda nulla .
aled1974
10-03-2020, 09:25
si parlava di SSD e le nand ssd si comportano molto diversamente rispetto alla superficie magnetica degli hdd ;)
come detto da alecomputer nessun produttore si sogna di dichiarare questo valore se non quando raggiunto il limite massimo di TBW delle celle, e anche qui in modo non propriamente chiaro :stordita:
le celle nand degli ssd quando non alimentate e soprattutto rinfrescate per lunghissimo tempo perdono/degradano i dati contenuti, questo "lunghissimo tempo" però non è ancora quantificabile in modo certo (e sicuramente cambierà da modello a modello, da nand a nand) :fagiano:
sto usando due ssd diversi come backup esterni, e sul th ufficiale mi hanno consigliato di fare un refresh delle celle almeno ogni 6 mesi
al momento sto usando una cadenza di "ogni 3" e non ci sono problemi, pian piano allungherò questo tempo verificando il comportamento
ciao ciao
P.S.
non vale solo per gli ssd esterni, ma anche per gli ssd "storage" interni :read:
(ne ho uno e questo ogni 3 mesi tassativi visto che sono dati molto importanti)
Nicodemo Timoteo Taddeo
10-03-2020, 09:56
Sono convinto che il refresh se fosse necessario o anche solo consigliabile, sarebbe implementato di default nel firmware dell'SSD o nei driver a livello di sistema operativo.
Il trim viene già fatto in automatico...
aled1974
10-03-2020, 10:17
il trim è un'altra cosa :read: ;)
e il refresh è implementato dall'OS solamente nel disco (partizione) dell'OS
ciao ciao
Nicodemo Timoteo Taddeo
10-03-2020, 10:26
il trim è un'altra cosa :read: ;)
Eh lo so, ma era solo un modo per spiegare che se un'attività è considerata necessaria o utile generalmente viene implementata di default. I produttori dei dispositivi e dei sistemi operativi normalmente hanno tutto l'interesse che i loro utenti non si perdano file per strada.
e il refresh è implementato dall'OS solamente nel disco (partizione) dell'OS
Mah... gli altri son figli di un Dio minore? :-)
aled1974
10-03-2020, 10:33
Eh lo so, ma era solo un modo per spiegare che se un'attività è considerata necessaria o utile generalmente viene implementata di default. I produttori dei dispositivi e dei sistemi operativi normalmente hanno tutto l'interesse che i loro utenti non si perdano file per strada.
non è implementata di default, che vuoi che ti dica, è così :boh:
Mah... gli altri son figli di un Dio minore? :-)
https://i.postimg.cc/nMQrMcSJ/nchesenso.jpg (https://postimg.cc/nMQrMcSJ) :wtf:
ciao ciao
Nicodemo Timoteo Taddeo
10-03-2020, 10:41
/nchesenso.jpg :wtf:
Figli e figliastri. Gli SSD con l'OS sì e gli altri no???? Negli altri si possono perdere i file?
Posso pensare che non lo ritengo possibile? :)
Occhio non sto sto dicendo che stai mentendo, per carità, ma che forse si sta sbagliando approccio al problema e viene "curato" in altro modo.
Io in Samsung Magician o nell'equivalente software per i Crucial/Micron, non vedo un comando per il refresh. Possibile che in mezzo a tanta roba non abbiano mai pensato ad implementare una cosa del genere se fosse utile/necessaria?
tallines
10-03-2020, 15:58
si parlava di SSD e le nand ssd si comportano molto diversamente rispetto alla superficie magnetica degli hdd ;)
Ahh giusto, ssd.........:)
Come si fa il refresh ?
E se è cosi importante, come mai non c'è la possibilità come detto da Nico ?
sto usando due ssd diversi come backup esterni, e sul th ufficiale mi hanno consigliato di fare un refresh delle celle almeno ogni 6 mesi
al momento sto usando una cadenza di "ogni 3" e non ci sono problemi, pian piano allungherò questo tempo verificando il comportamento
Scusa ma come fai il refresh? è una semplice sovrascrittura di tutti i dati?
Nicodemo Timoteo Taddeo
11-03-2020, 16:58
Ho trovato questo sul Web, penso possa essere affidabile (pagina aggiornata il primo marzo):
2.2. Refreshing data on Solid State Drives (SSD)
With SSD-s, even though they have no magnet disks, or moving parts, stored data will degrade if they are not being used (not powered on). Consumer grade SSD-s should be powered on at least once every 6 months. For server grade SSD-s, it is advisory at least once per month.
So all you need to do is connect the drive to a computer and browse the contents. Less than a minute should do. Just open an image, or edit a text file. Then leave the drive on for at least 10 minutes. It will automatically refresh the cells that need refreshing.
[il traduttore di google in questo caso fa un ottimo lavoro se serve]
https://io.bikegremlin.com/13914/disk-data-refresh/
Non credo sia così che avviene un refresh dei dati.
Penso che anche @s12a sia d'accordo nell'appoggiarmi visto che ha più volte evidenziato come i dati "statici" siano molto più stanziali di quanto sembra dagli effetti degli algoritmi di garbage collection o livellamento.
A mio parere occorre un software che riscriva totalmente i dati (cosa che avveniva se ricordate con magician per il famoso bug).
D'altra parte un ssd appena collegato non fa un autocontrollo dei dati, almeno, non ho mai sentito che ci fosse un algoritmo di questo tipo (sarebbe stato certo pubblicizzato dai produttori di controller), ne una variazione per quanto grande nella tabella delle corrispondenze, mette in moto uno spostamento di blocchi tale da riscrivere l'intero SSD, visto che questa operazione peserebbe sulle prestazioni se l'ssd fosse in quel momento usato dall'utente per sue operazioni.
Ciò che non fa degradare i dati a mio parere è l'uso, più che accenderlo ogni tanto. Usandolo vuol dire progressivamente che ogni dato viene letto (quindi evidenzia errori ECC) e scritto muovendo progressivamente i blocchi occupati.
Al limite potete effettuare un defrag completo con JKDefrag.
Usate le opzioni dalla 7 alla 11, che nell'uso comune sono stupide (deframmentano in ordine alfabetico, di creazione, e così via) ma in questo caso risultano importanti.
Dovrete poi deframmentare la zona MFT.
Qui ci vuole Contig.
https://docs.microsoft.com/it-it/sysinternals/downloads/contig
Scaricatelo, poi andate ad Esegui:
START CONTIG.EXE LETTERADELDRIVE:\$mft
Quanto sopra è per fare una cosa che non lasci spazio a dubbi.
Se poi per il refresh già basta in modalità lettura (questo non lo so) effettuate una scansione completa con un antivirus.
giovanni69
23-03-2020, 08:41
Se poi per il refresh già basta in modalità lettura (questo non lo so) effettuate una scansione completa con un antivirus.
No, non basta; mi par di capire che il refresh preveda un Read+Write+Read.
https://i.postimg.cc/yxHrNFJs/Read-Write-Read-Refresh-2020-03-23-08-44-13.jpg (https://postimages.org/)
Fonte: HDSentinel Pro.
Ciò che non fa degradare i dati a mio parere è l'uso, più che accenderlo ogni tanto. Usandolo vuol dire progressivamente che ogni dato viene letto (quindi evidenzia errori ECC) e scritto muovendo progressivamente i blocchi occupati.
Però come è realistico che ogni dato venga letto + scritto progressivamente?
Se si fa una scansione di antivirus con opportune impostazioni magari si riesce pure a leggere ogni file ma non per questo avviene una riscrittura dei files in altri blocchi, tale da effettuare un vero refresh. :confused:
OUTATIME
23-03-2020, 09:03
Sto per dire la mia cazzata....
E il backup farlo su chiavetta USB? Non dovrebbe essere la stessa tecnologia...
Nicodemo Timoteo Taddeo
23-03-2020, 10:11
https://i.ibb.co/hXgD9r5/tenor.gif
Gli SSD hanno più di dieci anni di larga diffusione, si è passati dal pionerismo a farli diventare dispositivi di storage di categoria enterprise. Se il refresh fosse necessario i produttori l'avrebbero già implementato nel firmware o nei driver dei sistemi operativi. Mal che vada l'avrebbero già messo nei programmi di gestione, esempio Magician. Nessuno di loro ha voglia che i propri clienti si perdano i dati per strada... Secondo me li stressate inutilmente con cicli di scrittura non necessari. :)
aled1974
23-03-2020, 10:39
secondo me non hai capito quello che è stato scritto, lo dico senza alcuna offesa :mano:
ringrazio nuovamente giovanni69 per l'intervento portato, lo stesso che mesi fa a mia domanda specifica sul thread ufficiale ssd mi permise di capire il perchè non basti alimentare un ssd "secondario" ne tanto meno fare una pseudo lettura dei dati ma ci voglia un refresh reale di tutti i dati/celle :ave:
nessuno obbliga nessuno a farsi pippe mentali, ma non confondiamo le idee personali con la realtà dei fatti ;)
ciao ciao
P.S.
ipotizzo, e solo ipotizzo, che i produttori di ssd e Os finora non si siano preoccupati degli ssd secondari perchè fino a poco tempo fa gli ssd venivano usati (quasi) esclusivamente come disco OS appunto
ora che tutti vogliono un ssd nvme secondario per installarci i giochi li portereanno, prima o poi, ad affrontare il problema
ma ripeto, è solo una mia ipotesi questa
magari invece continuano a fregarsene
chissà
:boh:
io nel mentre i miei dati sul ssd secondario, che sono importanti e non giochi, li refresho ogni 3 mesi (esagerato) giusto per stare dalla parte dei bottoni :Prrr:
Nicodemo Timoteo Taddeo
23-03-2020, 11:02
nessuno obbliga nessuno a farsi pippe mentali, ma non confondiamo le idee personali con la realtà dei fatti ;)
Giusto per capire, la realtà dei fatti sarebbe? :confused: Non ho mai visto studi o statistiche serie sull'argomento, sarei interessato a saperne di più ovviamente, anche per cambiare opinione chiaramente.
Quale è il programma o sistema che usi per "refreshare" gli SSD?
aled1974
23-03-2020, 11:13
ma come.... te l'ha appena scritto giovanni69 :read: :doh:
credi a quello che vuoi, fai quello che vuoi :mano:
ciao ciao
Nicodemo Timoteo Taddeo
23-03-2020, 11:22
No, Giovanni ha postato una immagine, non mi pare che da quella immagine si evinca la necessità di dover effettuare il refresh perché è dimostrato essere necessario farlo.
Tu avevi parlato di realtà dei fatti che è cosa diversa.
Poi chiaramente ognuno è libero di farlo il refresh, ci mancherebbe altro. C'è anche chi fa la pulizia del registro con CCleaner ogni mattina a colazione, libero di farlo. Ma da qui a dire che è dimostrato essere necessario dalla realtà dei fatti ce e passa.
giovanni69
23-03-2020, 11:28
No, Giovanni ha postato una immagine, non mi pare che da quella immagine si evinca la necessità di dover effettuare il refresh perché è dimostrato essere necessario farlo.
Quale è il programma o sistema che usi per "refreshare" gli SSD?
Mi permetto di commentare: l'immagine risponde alla domanda che avevi posto, ovvero quale software si può usare per il refresh (argomento discusso ampiamente e più volte nel thread degli SSD). Ovviamente non risponde riguardo l'opportunità o meno di farlo.
Perseverance
23-03-2020, 11:28
E' stato spiegato e rispiegato più e più volte da varie testate giornalistiche negli anni xkè c'è stato nel 2015 un grosso errore di comprensione e la questione è divenuta incontrollabile una volta data la notizia in mano agli incompetenti. Ancora oggi leggo questo tread con la stessa questione già risolta e spiegata cinque anni fà!
https://www.pcworld.com/article/2925173/debunked-your-ssd-wont-lose-data-if-left-unplugged-after-all.html
https://www.anandtech.com/show/9248/the-truth-about-ssd-data-retention
giovanni69
23-03-2020, 12:12
In realtà quell'articolo di PCWorld, da ignorante, lo considero poco tranquillizzante oppure per il 95% di quel che è contenuto non riguarda il tempo dopo il quale ci possa essere corruzione di dati in funzione della temperatura.
Anche la frase: "Even a worn-out SSD would still go a year without data loss, according to the original presentation, and that’s while being stored at 87 degrees Fahreneit the entire time." è fuorviante.
In realtà la presentazione non afferma tale scenario visto che riporta:
https://i.postimg.cc/7Y5HX5rN/2020-03-23-11-44-28.jpg (https://postimages.org/)
Significherebbe invece che a 30°C ambientali, se lascio un SSD stra-usato come data storage, durerebbe anche un anno dopo che l'ho usato per 8h/giorno a 40°C; dovrebbe forse tranquillizzare chi usa SSD come storage? :O
EDIT: ora leggo anche l'altro link di anandtech che hai aggiunto. grazie
https://i.postimg.cc/Kz54Tjgy/2020-03-23-12-30-40.jpg (https://postimages.org/)
Dovrebbe tranquillizzare ad es. lo studio notarile che dopo aver acquistato il suo bel SSD da 3 TB, lo dovesse usare pesantemente e riempire diciamo in 5 anni a temp tipica d'uso di 40°C e poi lo riponesse in archivio per 105 settimane a 25°C? :confused:
In base alla tabella Client dopo un paio d'anni, iniziano i rischi di perdita dati...
Nemmeno Anandtech implicitamente afferma il contrario. :O
Qualcuno ha l'originale delle argomentazioni di chiarimento di Cox / Smith al qui-pro-quo di quella presentazione?
Perseverance
23-03-2020, 12:42
Ci dovrebbe essere il link nell'articolo anandtech. Cmq l'abbaglio è che quei dati sono riferiti a quando una SSD è a fine vita! Non quando è nuova o funzionante! Non rianimate questo errore di comprensione a cinque anni di distanza.
In base alla tabella Client dopo un paio d'anni, iniziano i rischi di perdita dati...
Si ma quando la SSD è già a fine vita, da quel momento in poi.
giovanni69
23-03-2020, 12:47
Cmq l'abbaglio è che quei dati sono riferiti a quando una SSD è a fine vita! Non quando è nuova o funzionante!
Si ma quando la SSD è già a fine vita, da quel momento in poi.
Infatti intendevo che se per 5 anni è stato usato e riempito pesantemente, dopodichè se venisse messo in pensione come SSD di storage/backup invece che essere a sua volta copiato su nastro, Blurays, supporto magnetico, ... mi par di capire che il problema esisterebbe concretamente... dopo un paio d'anni.
Nicodemo Timoteo Taddeo
23-03-2020, 12:57
Infatti intendevo che se per 5 anni è stato usato e riempito pesantemente, dopodichè se venisse messo in pensione come SSD di storage/backup invece che essere a sua volta copiato su nastro, Blurays, supporto magnetico, ... mi par di capire che il problema esisterebbe concretamente... dopo un paio d'anni.
Il produttore del SSD ne garantisce il funzionamento per un limite massimo di TBW. Chiaramente superato tale limite il SSD è da considerarsi a rischio sia che venga ancora usato che messo da parte. In altre parole, superato il TBW previsto dal produttore il dispositivo può essere ancora usato solo per cazzeggio o per conservare dati di secondaria importanza che possono essere persi senza eccessivi problemi.
giovanni69
23-03-2020, 13:12
Vabbè... non hai seguito il mio discorso; da nessuna parte ho implicato un uso oltre il TBW, mentre rimangono le argomentazioni che ho citato (meglio se qualcuno trovasse le fonti originali dei commenti di Cox/Smith).
Piuttosto:
https://i.postimg.cc/FH4WPhr1/150743-Depiction-of-SSD-Error-Types.png (https://postimages.org/)
"evidenzia come le operazioni di cancellazione e programmazione ripetute incidono sulla data retention." -- cit @Liupen
fonte: qui (https://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=46623700&postcount=17154)
https://hardforum.com/data/attachment-files/2018/08/150743_Depiction_of_SSD_Error_Types.png
Perseverance
23-03-2020, 13:46
Certo, il fenomeno è accentuato appunto da una SSD che è a fine vita o con celle "deboli", ma qui entra in gioco anche il firmware e la specificità del produttore xkè il "fine vita" di una marca non è detto che corrisponda ad un altra. Ci sono produzioni i cui parametri non sono di dominio pubblico ed estendono quelli JEDEC percui nasce l'idea di prudenza quando almeno i parametri JEDEC indicano cmq un uso prossimo al limite.
Purtroppo le tolleranze non sono di dominio pubblico.
giovanni69
23-03-2020, 14:12
Mi risulta il retention rate si correla inversamente ed esponenzialmente all'uso; quindi non si può arrivare alla fine dei TBW per iniziare a preoccuparsi... se poi si pensa di utilizzare quel SSD come storage. :O
Lo si vede anche in quello studio da 56 pagine come ben prima del fine vita delle celle iniziano a crearsi criticità (Unrecoverable Bit Error Ratio - UBER) .
Poi certo, speriamo che nel frattempo le specifiche siano state migliorate anche rispetto a quelle JEDEC.
Perseverance
23-03-2020, 14:22
Il TBW (TeraByteWritten) è tanto più affidabile quanto meglio è scritto il firmware. Nel caso ipotetico il TBW corrisponde all'invecchiamento (Wear Leveling) uniforme e uguale di ogni cella. Nel caso reale invece le celle non invecchiano tutte ugualmente, tuttavia se il firmware è scritto bene il TBW si avvicina al WL ideale.
Quindi, esatto, non si può arrivare all'esaurimento del TBW per iniziare a preoccuparsi, anche sulla base dei dati "smart" JEDEC, bisogna preoccuparsi un pochino prima della fine ed in maggior misura se il firmware è scritto male.
Purtroppo la maggiorparte delle informazioni sono segrete.
Per spezzare una lancia in favore del pensiero di Nicodemo Timoteo Taddeo si può dire che alla fine nel risvolto pratico quotidiano, nel reale, accadrà che o la garanzia sarà scaduta o avrà superato il TBW in garanzia o avverrà un guasto atipico in garanzia. Qualunque altra cosa al di fuori di questi tre casi è un caso di utilizzo estremo e non più coperto da garanzia. Credo che lui appunto ne facesse una questione pratica più che ideologica.
giovanni69
23-03-2020, 14:33
Chiaro. Bene, tutto quel che vogliamo finchè usiamo gli SSD, ma quando si entra nel campo dell'uso degli SSD (o meglio mancato uso dopo uso intenso) come backup / storage da lasciare negli scaffali specie dopo averlo usato, non è proprio debunked quel che ne esce fuori da quello studio JEDEC.
Ed a quel punto non importa a nessuno della garanzia o dei guasti o di ideologia: i dati potrebbero non essere accessibili, ovvero non rispondere adeguatamente al motivo per cui quel SSD è stato destinato a storage di lungo corso.
Magari pianificare una seconda linea di backup non sarebbe una cattiva idea.
E' stato spiegato e rispiegato più e più volte da varie testate giornalistiche negli anni xkè c'è stato nel 2015 un grosso errore di comprensione e la questione è divenuta incontrollabile una volta data la notizia in mano agli incompetenti. Ancora oggi leggo questo tread con la stessa questione già risolta e spiegata cinque anni fà!
https://www.pcworld.com/article/2925173/debunked-your-ssd-wont-lose-data-if-left-unplugged-after-all.html
https://www.anandtech.com/show/9248/the-truth-about-ssd-data-retention
Tirare fuori discussioni che tutti abbiamo letto diversi anni fà e di cui si è discusso altre volte non porta niente.
Conoscendo i meccanismi di memorizzazione del bit, conoscendo i meccanismi di data retention, ma sopratutto non consideri un fatto importante: quegli studi sono stati fatti su dispositivi con celle MLC planari da 20nm e da allora le celle TLC, la litografia si è molto ridotta e non solo, siamo passati a celle 3D molto dense (ora 96L) in cui il gate è molto più ravvicinato.
La perdita dei dati non è mai stato un perdere tutto il contenuto dell'SSD in una volta sola ma l'acuirsi degli errori ECC...ovvero sul gate non è più distinguibile un valore prevalente tra 0 oppure I. Questo fa scattare il meccanismo, 1 cella bad = 1 intero blocco bad.
Perdere un frammento di file alla volta di per se non è un danno enorme, il problema invece è accorgersene prima che il sistema operativo attui le procedure di recovery & overwrite per preservare il proprio funzionamento.
Quindi semplicemente alla domanda:
Volevo usare un ssd come storage e avendo letto da qualche parte tempo fa che se non alimentato per molto tempo un ssd può avere problemi, è vero?
La risposta è sempre più di prima (2015) un si.
Evidenziando il "molto tempo" e "problemi" come elementi imponderabili e variabili.
Il TBW (TeraByteWritten) è tanto più affidabile quanto meglio è scritto il firmware. Nel caso ipotetico il TBW corrisponde all'invecchiamento (Wear Leveling) uniforme e uguale di ogni cella. Nel caso reale invece le celle non invecchiano tutte ugualmente, tuttavia se il firmware è scritto bene il TBW si avvicina al WL ideale.
Quindi, esatto, non si può arrivare all'esaurimento del TBW per iniziare a preoccuparsi, anche sulla base dei dati "smart" JEDEC, bisogna preoccuparsi un pochino prima della fine ed in maggior misura se il firmware è scritto male.
Purtroppo la maggiorparte delle informazioni sono segrete.
Per spezzare una lancia in favore del pensiero di Nicodemo Timoteo Taddeo si può dire che alla fine nel risvolto pratico quotidiano, nel reale, accadrà che o la garanzia sarà scaduta o avrà superato il TBW in garanzia o avverrà un guasto atipico in garanzia. Qualunque altra cosa al di fuori di questi tre casi è un caso di utilizzo estremo e non più coperto da garanzia. Credo che lui appunto ne facesse una questione pratica più che ideologica.
Non ce l'ho con te ma anche su questo mi trovo in disaccordo.
Associare i TBW alla seppur minima relazione della data retention a fine ciclo dei dispositivi SSD mi sembra una grossa ca...castroneria.
TBW è un numero dato dal produttore per fissare dei parametri per la garanzia...punto.
Non ha attinenza con il reale consumo delle celle, dato che non tiene conto della Write Amplification, quindi non può essere indice di data retention.
Chiaro. Bene, tutto quel che vogliamo finchè usiamo gli SSD, ma quando si entra nel campo dell'uso degli SSD (o meglio mancato uso dopo uso intenso) come backup / storage da lasciare negli scaffali specie dopo averlo usato, non è proprio debunked quel che ne esce fuori da quello studio JEDEC.
Ed a quel punto non importa a nessuno della garanzia o dei guasti o di ideologia: i dati potrebbero non essere accessibili, ovvero non rispondere adeguatamente al motivo per cui quel SSD è stato destinato a storage di lungo corso.
Magari pianificare una seconda linea di backup non sarebbe una cattiva idea.
Quoto.
La situazione reale è che, non lasceremo mai in un cassetto attualmente un ssd, ed anche lasciato in un cassetto, un ssd non si troverà mai nella condizione di essere in stato di sola lettura e quindi fine di ciclo di vita, dunque
https://i.postimg.cc/FH4WPhr1/150743-Depiction-of-SSD-Error-Types.png
sarà con un basso tasso RBER, al di sotto della soglia di incaxxatura dell'utente medio.
Idem come succede per le pendrive USB che si lasciano nel cassetto...pronte per la maggior parte a funzionare anche dopo 5-6 anni, tranne qualcuna che ..ok ci stà - diremmo - troppo vecchia.
Il problema messo in luce in questo thread riguarda ssd per lo storage non alimentati, ma tanto per star tranquilli :stordita: nel caso si usasse un ssd per storage dentro al pc (cioè sempre alimentato) possono sussistere problemi se un tale dato non verrà nè letto nè refreshato per alcuni anni?
giovanni69
29-03-2020, 19:49
La perdita dei dati non è mai stato un perdere tutto il contenuto dell'SSD in una volta sola ma l'acuirsi degli errori ECC...ovvero sul gate non è più distinguibile un valore prevalente tra 0 oppure I. Questo fa scattare il meccanismo, 1 cella bad = 1 intero blocco bad.
Stiamo parlando di questo?
https://i.postimg.cc/yx8T4QPy/Cumulative-Correct-ECC-2020-03-29-19-45-52.jpg (https://postimages.org/)
Ma si torna alla questione del #195: "The raw value has different structure for different vendors and is often not meaningful as a decimal number."
Il problema messo in luce in questo thread riguarda ssd per lo storage non alimentati, ma tanto per star tranquilli :stordita: nel caso si usasse un ssd per storage dentro al pc (cioè sempre alimentato) possono sussistere problemi se un tale dato non verrà nè letto nè refreshato per alcuni anni?
Empiricamente (ovvero a mio buon senso dovuto ormai all'uso da anni di questi dispositivi)...no.
Vado di logica.
Primo fatto. Usando l'SSD la cancellazione/programmazione attua lo spostamento dei blocchi, quindi riduce la quantità di dati statici.
Dati Statici a rischio
Questi dati statici sono per la maggior parte o elementi del sistema operativo o (diametralmente opposto) parti di dati storage che non vengono coinvolti dal garbage collection o Wear Leveling.
Secondo fatto. Le parti "statiche" dell'OS, se servono al funzionamento del sistema vengono lette (magari non spostate ma lette, dunque sottoposte a valutazione e ricostruzione ECC se necessario).
Se un blocco del OS non viene usato, dubito che in effetti anche se si perde, serva, o comunque può essere facilmente ripristinato dall'OS stesso senza che l'utente possa accorgersene.
I dati statici parti di file utenti in storage, possono essere non letti per diverso tempo. Il rischio a mio parere è su questi (ed in effetti è la condizione simile ad ssd non alimentato)
MA
ho osservato con il programmino che fu in auge per valutare le velocità di lettura dei blocchi raw per il bug Samsung 840/840 evo, che la velocità scende, a volte per alcuni blocchi, scendono anche sotto la velocità standard di un hdd 7200rpm, ma gli ssd sono comunque - anche dopo 5 anni come il mio - all'inizio del proprio ciclo di vita, quindi il segnale, il bit, è sempre abbastanza forte da non dar errori.
In sintesi quindi, la % di errore di perdita di dati, in un ssd in uso, non a fine ciclo vita, è bassissima.
Penso sia parecchio più alta la % di fallimenti dovuta a celle difettate dalla fabbrica o di altre sfaighe... sovratensioni, firmware, componenti elettroniche out, ecc
Quindi ShineOn c'è da stare tranquilli.. e se usi un ssd esclusivamente per storage (come me e molti altri)... backup is the way!! :read:
Stiamo parlando di questo?
https://i.postimg.cc/yx8T4QPy/Cumulative-Correct-ECC-2020-03-29-19-45-52.jpg (https://postimages.org/)
Ma si torna alla questione del #195: "The raw value has different structure for different vendors and is often not meaningful as a decimal number."
..più della controparte #175
Comunque in parole molto basiche e "teoriche" visto che si semplifica davvero molto quella che è la realtà delle celle 3D TLC a XXX piani, gli elettroni che stanno sulla superficie del gate e che legge la carica per determinare il segnale della singola cella, con il tempo...tanti cicli, saturano il condotto e non permettono di dare un segnale interpretabile.
Il controller solitamente (anche quì semplificando) esegue una rilettura, poi segnala errore ECC (#175) ed inizia a cercare di ripristinare il valore della cella. I modi sono diversi..da leggere il dato prima e dopo, al recuperare il dato una specie di RAID1 a livello di blocco, ecc ecc
Questo è l'errore ECC per fine ciclo di vita del dispositivo e puoi immaginare che investe parecchie celle contemporaneamente con un blocco totale e irrecuperabile.
Poi ci sono errori ECC, nell'uso quotidiano, dovute a fattori esterni, a volte fortuiti e a volte una tantum.
Non so se ricordi Gio, qualche anno fa uscì un SSD Intel molto criticato ma che fissava dal punto di vista firmware un limite di vita oltre il quale questi andava in modalità sola lettura per preservare i dati... ecco di questo sono curioso: esiste questa funzione su tutti gli SSD consumer?
Esiste questa modalità finale in sola lettura o se si va a logica, lo scenario è quello che ho presentato sopra, quindi un blocco dell'SSD?
Quindi ShineOn c'è da stare tranquilli.. e se usi un ssd esclusivamente per storage (come me e molti altri)... backup is the way!! :read:
Ok grazie!
giovanni69
31-03-2020, 21:21
..più della controparte #175
Comunque in parole molto basiche e "teoriche" visto che si semplifica davvero molto quella che è la realtà delle celle 3D TLC a XXX piani, gli elettroni che stanno sulla superficie del gate e che legge la carica per determinare il segnale della singola cella, con il tempo...tanti cicli, saturano il condotto e non permettono di dare un segnale interpretabile.
Il controller solitamente (anche quì semplificando) esegue una rilettura, poi segnala errore ECC (#175) ed inizia a cercare di ripristinare il valore della cella. I modi sono diversi..da leggere il dato prima e dopo, al recuperare il dato una specie di RAID1 a livello di blocco, ecc ecc
Questo è l'errore ECC per fine ciclo di vita del dispositivo e puoi immaginare che investe parecchie celle contemporaneamente con un blocco totale e irrecuperabile.
Poi ci sono errori ECC, nell'uso quotidiano, dovute a fattori esterni, a volte fortuiti e a volte una tantum.
Non so se ricordi Gio, qualche anno fa uscì un SSD Intel molto criticato ma che fissava dal punto di vista firmware un limite di vita oltre il quale questi andava in modalità sola lettura per preservare i dati... ecco di questo sono curioso: esiste questa funzione su tutti gli SSD consumer?
Esiste questa modalità finale in sola lettura o se si va a logica, lo scenario è quello che ho presentato sopra, quindi un blocco dell'SSD?
Ovviamente non so rispondere alle tue interessanti ultime due domande. :O
Non ricordo il caso che citi ma solo quelle recenti di alcuni modelli HPE enterprise che si bloccano in determinate condizioni, se non viene aggiornato il firmware opportunamente in tempo .
Quindi il #175 è davvero più critico di un #195: ma allora quale è la differenza ad esempio tra due SSD che hanno la stessa usura per ipotesi e numero di TBW eppure il primo mostra sia #175 che #195 a 0 mentre nel secondo, come nell'immagine sopra riportata, il #195 continua a salire sin dall'inizio delle scritture? :confused:
Ovviamente non so rispondere alle tue interessanti ultime due domande. :O
Non ricordo il caso che citi ma solo quelle recenti di alcuni modelli HPE enterprise che si bloccano in determinate condizioni, se non viene aggiornato il firmware opportunamente in tempo .
Quindi il #175 è davvero più critico di un #195: ma allora quale è la differenza ad esempio tra due SSD che hanno la stessa usura per ipotesi e numero di TBW eppure il primo mostra sia #175 che #195 a 0 mentre nel secondo, come nell'immagine sopra riportata, il #195 continua a salire sin dall'inizio delle scritture? :confused:
Era l'Intel 600p credo...
Per i parametri ECC, se interpreto bene la differenza tra i due, #175 è il conteggio dell'errore non corretto, mentre #195 (pur con i pro e contro che si legge nella sua interpretazione), è l'errore ECC superato.
Non credo che tutti gli ssd abbiano quest'ultimo parametro tra lo smart.
giovanni69
07-04-2020, 12:37
Insomma, parafrasando spannometricamente, il #175 è la perdita del pacchetto con CRC mentre il #195 è il FEC di una linea FTTC :)
giovanni69
02-05-2020, 18:59
A quanto pare l'utente WarSide QUI (https://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=46755365&postcount=13) ha avuto seri problemi nel recupero dati da SSD Nvme. Però le tre settimane sono davvero anomale... :eek:
Il Sandisk del secondo PC in firma è privo di alimentazione da metà dicembre '19 ... appena finirà il blocco regionale, potrò andare ad accenderlo, vi farò sapere cosa succederà !
C'è da dire che, anni fa, lasciai quello stesso supporto (altro PC, Windows 7) privo di alimentazione quattro mesi. Al riavvio, schermate blu a valanga, che risolsi in maniera brutale, reinstallando l'OS. C'erano problemi con un file *.sys legato a schedina USB, magari era corrotto.
Questa volta, però, ho anche l'immagine del sistema su disco magnetico a disposizione !
Dipende da diversi fattori, penso che il principale oltre al tempo (chiaro) sia la tipologia costruttiva.
Qui ne parlano: https://www.anandtech.com/show/9248/the-truth-about-ssd-data-retention
Penso che dovrebbe essere ok per circa un anno, se conservato in un luogo attorno ai 15-20-30 gradi.
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