View Full Version : Senua's Saga: Hellblade 2
DJurassic
13-12-2019, 03:53
E' da pochissimi minuti che in corrispondenza dell'annuncio ai Game Award della nuova console di MS, XBOX Series X, Phil Spencer ha presentato insieme ai Ninja Theory quello che sembra essere un sequel (o un capitolo di quella che sembra essere diventata una saga) di Hellblade.
https://gamespot1.cbsistatic.com/uploads/screen_kubrick/1574/15746725/3614968-trailer_senuasaga_20191212.jpg
Immancabile anche stavolta la protagonista più schizzata della storia dei VG, la visionaria Senua.
USCITA PREVISTA: Fine 2020.
Trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=2TR0gaG01do
Nonostante non sia stato annunciato ufficialmente, sappiamo che il gioco arriverà anche su PC e che sarà un esclusiva MS.
Vi lascio con un volto femminile che ispira dolcezza e romanticismo :asd:
https://www.gamepressure.com/gallery/html/news/132409984.jpg
Aviatore_Gilles
13-12-2019, 09:32
Sono contento, il primo a me era piaciuto, anche se aveva dei difetti (combat system su tutti).
Se sgrossano i difetti del primo e mantengono i punti di forza, ne esce un bel titolo.
Perchè ho come l'impressione che possa diventare il God Of War di Microsoft?
MrBrillio
13-12-2019, 09:56
Bello ma...boh..Hellblade l'ho sempre visto come un titolo fine a se stesso, qui probabilmente stravolgeranno per renderlo veramente il GoW di Microsoft. E visto il modo in cui era stato sviluppato il primo capitolo, non so quanto "colpirà" un'eventuale seguito. Vedremo, anche perchè è presto :D
cronos1990
13-12-2019, 09:56
Sinceramente: ok il primo, ma se il secondo sarà sulla stessa linea concettuale e strutturale, credo proprio che lo passerò a meno di prenderlo a... 3-4 euro.
Bazzilla
13-12-2019, 10:04
Hellblade mi è piaciuto, anche per la sua unicità e quando l'ho finito, non ho sentito la necessità di un seguito.
Se hanno intenzione di cambiare linea, rispetto al dramma psicotropo che è stato il primo, allora potrebbe interessarmi.
Titanox2
13-12-2019, 10:08
Perchè ho come l'impressione che possa diventare il God Of War di Microsoft?
ci ho pensato anche io effettivamente, vediamo se tengono l'impostazione del primo rimane comunque molto lontano (non parlo di qualità intendo come tipo di gioco)
Seguire passo passo il primo (che ho adorato) non avrebbe senso, devono rischiare ed inventarsi qualcosa di nuovo
Il primo l'ho giocato 3-4 ore poi (as usual) mi sono stancato e non l'0ho più ripreso. Prima o poi lo farò.
La cosa interessante è il nome per me, è diventato "Senua's Saga - Hellblade II", che significa ci saranno altri giochi. Un po' come Halo, che inizialmente aveva la Reclaimer Trilogy (iniziata con Halo 4), ma che poi pè diventata Reclaimer Saga, con Spencer che ha specificato che il motivo fosse perché così non sarebbero stati limitati a 3 giochi.
Per il resto, l'idea del primo non era male, anche se seguire le voci inglesi, che si sovrappongono, è difficile anche per un madre lingua, figurarsi per gli altri. E questo fa perdere molto del gioco.
Ho trovato noiosetto il combat system, come tutti, ma anche i puzzle alla fine sono più una rottura che altro. Si va avanti per atmosfera ed eventualmente storia, cosa mai troppo buona in un videogioco.
Sara in ogni caso un gioco sviluppato con in testa prima l'aspetto audio visivo, poi quello ludico. Di Ninja Theory ho finito in passato solo Enslaved, che m'è parso eccelso proprio sotto questo aspetto, come poi lo stesso Senua 1. Non mi aspetterei qualcosa di diverso da questo secondo capitolo.
cronos1990
16-12-2019, 11:47
Il primo l'ho giocato 3-4 ore poi (as usual) mi sono stancato e non l'0ho più ripreso. Prima o poi lo farò.Ehm... quel gioco dura 3-4 ore :asd:
Ehm... quel gioco dura 3-4 ore :asd:
Allora saranno 30-40 minuti, lo inizia la prima volta a giugno 2018 e finito il primo capitolo. Poi più toccato per un anno, l'ho ripreso questa estate, ricominciato e l'ho ri-mollato durante il terzo capitolo.
Per me è già troppo lungo :asd:
Alla fine è tutto un corridoio in cui fai scontri (scriptati), engimi (scriptati) e ascolti che si dice (scriptato).
1 ora e per me è già noia.
cronos1990
16-12-2019, 12:23
Mi pentirò di questa risposta, già lo so :asd:
Stai guardando il gioco dal lato sbagliato: in pratica non esiste un vero gameplay, nè alcunchè di interattivo. Quel gioco è, nè più nè meno, un'esperienza sensoriale che vuole farti cercare di vivere come una persona in preda a schizzofrenia; il tipo di storia, gli enigmi e lo stile dei combattimenti sono studiati per supportare tale scopo.
Quindi se ti aspetti altro rispetto a scontri (scriptati), engimi (scriptati) e ascoltare quel che si dice (scriptato), caschi male.
In pratica è una storia "interattiva" più che un videogioco, ma a differenza di un gioco come Firewatch (ad esempio) in salsa psichedelica.
Mi pentirò di questa risposta, già lo so :asd:
Stai guardando il gioco dal lato sbagliato: in pratica non esiste un vero gameplay, nè alcunchè di interattivo. Quel gioco è, nè più nè meno, un'esperienza sensoriale che vuole farti cercare di vivere come una persona in preda a schizzofrenia; il tipo di storia, gli enigmi e lo stile dei combattimenti sono studiati per supportare tale scopo.
Quindi se ti aspetti altro rispetto a scontri (scriptati), engimi (scriptati) e ascoltare quel che si dice (scriptato), caschi male.
In pratica è una storia "interattiva" più che un videogioco, ma a differenza di un gioco come Firewatch (ad esempio) in salsa psichedelica.
Lo so, e infatti manco ho cuffie decenti e con gli auricolari non è il massimo.
Ma al di là che io in un gioco cerchi altro e di fare l'esperienza di essere schizofrenico interessi poco (e se quello era l'unico obiettivo, potevano evitare scontri e enigmi, Firewatch ad esempio l'ho millato), il problema, come scritto sopra, è che faccio fatica, da madre lingua italiana, a immedesimarmi in una schizofrenica di madre lingua inglese.
cronos1990
16-12-2019, 13:25
Si, in effetti sotto questo punto di vista la traduzione del parlato è una cosa necessaria. E per seguire i sottotitoli ci si distrae dalla parte visiva/grafica del gioco, che di fatto è uno dei pilastri sui quali si poggia l'intera impalcatura.
Poi rimango dell'idea che questo gioco è ideale in VR.
A me il priamo Hellblade mi è piaciuto tantissimo.
Certo ad un certo punto sale un pò di noia, ma l'atmosfera era davvero pazzesca.
Spero in un miglioramento generale di questo capitolo, sotto tutti gli aspetti.
Sono fiducioso.
JuanCarlos
17-12-2019, 13:23
Il tipo di storia, gli enigmi e lo stile dei combattimenti sono studiati per supportare tale scopo.
Solo per curiosità: in che modo, secondo te? Perché io ho avuto la sensazione completamente opposta. La storia era avvincente, a schermo c'era tutto il necessario affinché mi immergessi nella narrazione... e poi dovevo combattere o risolvere enigmi da puzzle game, distruggendo completamente l'immedesimazione.
Mi aspetto quelle cose in The Turing Test, me le aspetto in The Talos Principle, me le aspetto pure in The Beginner's Guide: tutti i giochi in cui è richiesto dalla narrazione che tu ti fermi a "risolvere".
Se escludiamo l'estenuante finale di Hellblade, che deve essere estenuante e frustrante, il resto a me sembra attaccato con la colla perché altrimenti i curatori di Steam lo avrebbero inserito nella categoria "walking simulator" e volevano evitarlo.
cronos1990
17-12-2019, 13:43
I combattimenti io li ho interpretati come le nemesi della psiche di Senua che emergono e che deve affrontare per non cadere definitivamente in preda alle sue ossessioni, rimanendone così del tutto dominata e portandola a non fare nulla. Più difficili da inquadrare gli enigmi, che però stanno a rimarcare come la sua mente distorta vede il mondo a mio avviso.
Sono comunque tutte sfide che se vogliamo nella mente della protagonista sono immaginarie, ma che avverte anche fisicamente su di se e rappresentano una distorsione della realtà, che si basa a sua volta sulle credenze del popolo e la società in cui è nata e si è formata.
Tanto per dirla in altri termini, sono astrazioni della sua mente che acquisiscono una consistenza materiale. E in fondo è uno degli aspetti che forse caratterizzano una mente malata in quel modo: se io gioco a D&D e interpreto un guerriero durante uno scontro, non è che fisicamente avverta i colpi subiti, ma perchè so distinguere tra realtà e fantasia.
Per la mente di uno schizzofrenico quelle non sono fantasie, e il corpo può reagire anche a livello fisico (o essere portato dallo stesso schizzofrenico a subire danni fisici che poi concepisce come il risultato delle sue pazzie mentali).
Quindi si, a mio avviso quelle parti di gioco hanno un senso, se interpretate nella giusta maniera. In fin dei conti lo scopo di questo "gioco" è quello di farti rivivere le sensazioni di una persona fortemente malata di mente, certe cose per lei sono reali quando in realtà neanche esistono... e in una società come quella presa a riferimento, gli scontri contro esseri "demoniaci" acquisiscono un senso.
Poi si, sul puro piano narrativo è chiaro che questi elementi spezzano il ritmo. Ma secondo me anche l'aspetto narrativo interessa il giusto; non è la narrativa l'aspetto essenziale del gioco, quanto essere un'esperienza sensoriale. Il problema degli scontri, semmai, è che per quanto siano incastonati in un certo contesto, sono comunque elaborati da una persona (il giocatore) che comprende perfettamente la differenza tra realtà e fantasia, quando invece dovrebbe calarsi completamente nel gioco e credere anche lui che quegli scontri sono reali.
Chiaramente c'è un limite di fondo insuperabile, e li nasce il problema. E se vogliamo, forse il pubblico dei videogiochi non è il più adatto per veicolare certe cose.
Io la vedo così.
I combattimenti io li ho interpretati come le nemesi della psiche di Senua che emergono e che deve affrontare per non cadere definitivamente in preda alle sue ossessioni, rimanendone così del tutto dominata e portandola a non fare nulla. Più difficili da inquadrare gli enigmi, che però stanno a rimarcare come la sua mente distorta vede il mondo a mio avviso.
Sono comunque tutte sfide che se vogliamo nella mente della protagonista sono immaginarie, ma che avverte anche fisicamente su di se e rappresentano una distorsione della realtà, che si basa a sua volta sulle credenze del popolo e la società in cui è nata e si è formata.
Tanto per dirla in altri termini, sono astrazioni della sua mente che acquisiscono una consistenza materiale. E in fondo è uno degli aspetti che forse caratterizzano una mente malata in quel modo: se io gioco a D&D e interpreto un guerriero durante uno scontro, non è che fisicamente avverta i colpi subiti, ma perchè so distinguere tra realtà e fantasia.
Per la mente di uno schizzofrenico quelle non sono fantasie, e il corpo può reagire anche a livello fisico (o essere portato dallo stesso schizzofrenico a subire danni fisici che poi concepisce come il risultato delle sue pazzie mentali).
Quindi si, a mio avviso quelle parti di gioco hanno un senso, se interpretate nella giusta maniera. In fin dei conti lo scopo di questo "gioco" è quello di farti rivivere le sensazioni di una persona fortemente malata di mente, certe cose per lei sono reali quando in realtà neanche esistono... e in una società come quella presa a riferimento, gli scontri contro esseri "demoniaci" acquisiscono un senso.
Poi si, sul puro piano narrativo è chiaro che questi elementi spezzano il ritmo. Ma secondo me anche l'aspetto narrativo interessa il giusto; non è la narrativa l'aspetto essenziale del gioco, quanto essere un'esperienza sensoriale. Il problema degli scontri, semmai, è che per quanto siano incastonati in un certo contesto, sono comunque elaborati da una persona (il giocatore) che comprende perfettamente la differenza tra realtà e fantasia, quando invece dovrebbe calarsi completamente nel gioco e credere anche lui che quegli scontri sono reali.
Chiaramente c'è un limite di fondo insuperabile, e li nasce il problema. E se vogliamo, forse il pubblico dei videogiochi non è il più adatto per veicolare certe cose.
Io la vedo così.
Esattamente
JuanCarlos
17-12-2019, 20:28
Tanto per dirla in altri termini, sono astrazioni della sua mente che acquisiscono una consistenza materiale.
Ma questo è pacifico, però per quanto mi riguarda non trovo che il gameplay sia studiato per farmi provare quelle sensazioni. Non ho mai (tranne alla fine, come già detto) la sensazione di stare combattendo contro me stesso, né che tutto sia un parto della mia mente (parlo ovviamente di enigmi e combattimenti. Quando cammino o esploro ho decisamente quella sensazione ma come già detto, allora è un walking simulator). Quello semmai lo dice la voce narrante, che trovo un escamotage banale anche quando succede al cinema. La voce narrante è il fallimento della regia: c'è qualcosa che dovresti mostrarmi, ma non sei in grado e allora me lo dici chiaramente. Ma è solo una mia opinione e ci sono casi più che celebri in cui funziona.
L'unica cosa che trovo funzionale a questo concetto sono i ponti e le strutture in pezzi che si "ricostruiscono" trovando l'angolo visuale adatto. Tutto il resto non supporta mai la "visione" di Senua a meno di volercelo vedere a tutti i costi. Comunque sia, questo è un discorso per il primo e la discussione è relativa al secondo, buona continuazione.
Condivido il pensiero di tanti: non era necessario
Ma voglio fidarmi dei Ninja Theory e se lo mettono alla stessa fascia di prezzo lo prendo appena arriva su Steam
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