Redazione di Hardware Upg
24-10-2019, 13:41
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/periferiche/i-ricercatori-della-byu-possono-estendere-la-portata-delle-reti-wifi-di-67-metri-via-software_85119.html
Un gruppo di ricerca della Brigham Young University ha sviluppato un nuovo protocollo software che modifica i segnali Wi-Fi al fine di estenderne notevolmente la portata
Click sul link per visualizzare la notizia.
RAMsterdam
24-10-2019, 14:03
E ci voleva un gruppo di ricercatori per trasmettere 1bit al secondo a una distanza di 100 metri? :help:
E ci voleva un gruppo di ricercatori per trasmettere 1bit al secondo a una distanza di 100 metri? :help:
Direi di si dato che se sei fuori portata non trasmetti proprio nulla.
Jack.Mauro
24-10-2019, 17:53
Direi di si dato che se sei fuori portata non trasmetti proprio nulla.
Non è molto diverso dall'allungare i timeout alle connessioni: utile per dire "Qui prende, anche qui", ma se il wifi prende e poi non cammina non è una gran soluzione...
Penso che un bit al secondo sia poco anche per un sensore del cancello; perché non è solo quel bit che da il consenso che deve essere trasmesso, ma occorre tutta una serie di byte di controllo e stato che devono essere scambiati fra il/i sensore/i e la centralina, senza dimenticare che anche solo instaurare una connessione fra l'access point ed il client necessita di vari byte scambiati (password, indirizzo IP, ecc.), anche se a dire il vero questa operazione avviene poco frequentemente
Certo per accendere e spegnere qualcosa da remoto può bastare 1 bit, peccato che insieme all’informazione viaggia tutta una serie di dati per i quali non bastano di certo pochi bit. Vorreste un cancello che può aprire/chiudere chiunque? O ne vorreste uno che può essere gestito solamente da voi? Se vi accontentate della prima opzione, auguri quando il primo ragazzino di turno si divertirà con il vostro amato cancello. Stessa cosa per tutti i dispositivi iot, per trasmettere l’informazione basta poco, ma per rendere tale informazione affidabile e sicura, servono tanti altri dati.
Ma avete verificato la notizia? La BYU era la stessa università di quel Steven Jones che diceva di aver realizzato la fusione fredda (in parallelo agli eminenti italiani a fine anni '90) o che parla di prove dell'abbattimento delle twin tower con la termite.
Ho qualche difficoltà a concepire la scientificità delle scoperte di un'università basata sulla religione mormone...
Non è molto diverso dall'allungare i timeout alle connessioni: utile per dire "Qui prende, anche qui", ma se il wifi prende e poi non cammina non è una gran soluzione...
Hanno programmato il sensore Wi-Fi in modo che trasmettesse una serie di 1 e 0, essenzialmente attivando e disattivando il segnale secondo uno schema specifico. Il router Wi-Fi è stato in grado di distinguere questo schema dal rumore wireless circostante (generato da computer, televisori e smartphone) e quindi era in grado di riconoscere se il sensore stava ancora trasmettendo qualcosa, anche se i dati non venivano ricevuti.
A me sembra che abbiano fatto un pò di più che mandare dei timeout. Poi che si arrivi ad una soluzione realmente utilizzabile è da vedere e sicuramente non è che la estendi per vedere i video su Netflix, ma è sicuramente una buona cosa che con solo un aggiornamento software estendi la portata del wi-fi in quanto come dice l'articolo ci sono molti dispositivi wi-fi che usano pochissimi dati.
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