View Full Version : Auto elettriche cariche in soli 6 minuti? dall'università di Cambridge un progetto commercializzabile già nel 2020
Redazione di Hardware Upg
30-08-2019, 12:01
Link alla notizia: https://auto.hwupgrade.it/news/tecnologia/auto-elettriche-cariche-in-soli-6-minuti-dall-universita-di-cambridge-un-progetto-commercializzabile-gia-nel-2020_84137.html
"Le polveri sono il componente centrale di una batteria al litio. Questo è un nuovo tipo di polvere che consente tempi di ricarica di soli 6 minuti invece che 45. Ciò interessa molto ad esempio il settore auto, quindi la tua auto elettrica potrà essere facile da ricaricare come abitualmente facciamo rifornimento di carburante" afferma il Dr. Jean De La Verpilliere
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polkaris
30-08-2019, 13:24
Se mantengono le promesse, è una notizia bomba.
Strano che musk non ci abbia giá investito...
nickname88
30-08-2019, 13:33
Bisogna vedere se incide sul degrado delle batterie.
NighTGhosT
30-08-2019, 13:55
Non sarebbe male se cominciassero a usare queste polveri anche per le batterie degli smartphones.....monopattini elettrici....etc etc :D
daniele86Z
30-08-2019, 14:00
Bisogna vedere se incide sul degrado delle batterie.
Non potete avere un auto senza manutenzione. Volete mettere un cambio batterie ogni 3-4 anni :oink: Nel mentre controllo dei freni gratuito
Dumah Brazorf
30-08-2019, 14:14
Non è che poi salta fuori che questi usano il nome dell'università di Cambridge senza averne diritto?
Vedo che nell'azienda ci sono 2 accademici ma potrebbero essere solo consulenti e a titolo personale.
Dico questo perchè i claim sono importanti, tutti vantaggi zero svantaggi, il prodotto sarebbe pronto alla commercializzazione già tra 3-6-12 mesi...
Magari, vedremo.
Certo che di "sparate" sulle batterie auto se ne sente una al giorno, ma poi ??
marco_zanardi
30-08-2019, 14:31
Una cosa che spesso viene ignorata: per ogni dimezzamento di tempi gli Ampere raddoppiano a parità di quantità di carica e voltaggio. Nell'articolo di passa da 45min a circa 5min, questo vuol dire che ci saranno circa 10 volte gli Ampere di prima a parità di voltaggio. Già di parla di stazioni da 800V, alzeranno anche quelli??? Mi sa che nel prossimo futuro ci ritroveremo tutti sotto i tralicci da 380kV!!! ahahaha
NighTGhosT
30-08-2019, 14:43
:asd:
Si....sopra la testa i 380kV.....e sotto, idem....come i cinesi che fanno le strade dove le auto si ricaricano durante la percorrenza.........le fermate bus che ricaricano i bus.....etc etc etc :D
E noi saremo nel mezzo come fette di salame di un panino fra un campo elettromagnetico da spaventare Magneto....:asd:
Articoli dove si parla di nuove tecnologie costruttive che promettono meraviglie , negli ultimi 10 anni ne avrò letti a centinaia
ma ad oggi è tutto ancora fermo e statico
pipperon
30-08-2019, 15:12
Sono tutti contenti del favoloso risultato della carica della batteria nell'arco di una 5 di minuti.
Ma andiamo per gradi.
tesla= 100KWh
le perdite nei conduttori (TRASFO, CB...) per cariche cosi' sono dell'ordine del 50%
carica completa = 150KWh
Dovendo caricare le batterie completamente in 5 min serve una linea elettrica in grado di erogare 1.5MW con un transito quindi di 7KA a 220 V. Un eventuale linea a 380 V non cambierebbe di fatto le cose: la corrente che scorrerebbe sarebbe di gran lunga superiore a quella che si usa nelle medie imprese e simile a quella di una puntatrice per grandi spessori.
la carica dovrebbe avvenire IN MEDIA TENSIONE (15-50KV).
Lascio immaginare la gestione di una linea del genere ad un privato cittadino che ha problemi con la ricarica dell'ipad.
Lascio inoltre il pensiero di che caxxo sia l'impianto di una piazzola di ricarica per una dozzina di auto: i costi di consumo in stby e dell'opera fa si che una ricarica fatta cosi' costi come il pieno ad un cigarette (per chi non e' avvezzo: si brucia una tonnellata di benza in mezza giornata)
Il problema non e' l'auto, e' qualle che e' a terra.
E quindi escluso a priori di potersela caricare nel box di casa.
http://allarovescia.blogspot.com/2018/01/carica-rapida-auto.html
avvelenato
30-08-2019, 15:15
Sul sito non ho trovato alcun approfondimento o dato ulteriore a quanto scritto in questo articolo, molto interessante ma che a mio avviso poteva essere integrato con qualche link in più.
Ho cercato da solo di soddisfare qualche mia curiosità:
Questa dovrebbe essere la storia dell'azienda.
https://www.enterprise.cam.ac.uk/news/spin-out-echion-technologies-wins-10k-prize-in-the-royal-society-of-chemistry-competition/
Pagina di linkedin, non è che dica granché di nuovo
https://www.linkedin.com/company/echion-technologies
Pagina di google scholar su Jean de la Verpilliere. Ci sono alcuni papers sui nanotubi di carbonio e questi "ricci di mare" (immagino si riferisca alla struttura 3d di questi nanotubi)
https://scholar.google.co.uk/citations?user=a4TIzyIAAAAJ&hl=en
L'unico pending patent trovato cercando la società Echion Tech Ltd.
https://patents.google.com/patent/GB201810231D0/en
giovanni69
30-08-2019, 15:33
Articoli dove si parla di nuove tecnologie costruttive che promettono meraviglie , negli ultimi 10 anni ne avrò letti a centinaia
ma ad oggi è tutto ancora fermo e statico
https://slate.com/technology/2019/08/amazon-sony-facebook-strange-patents.html?via=gdpr-consent
dado1979
30-08-2019, 15:45
Il problema di questa tecnologia sarà sicuramente quello che non viene menzionato.
Il problema saranno gli impianti.
Portare quei voltaggi e quegli ampere necessiterà di centrali di trasformazione dall'alta tensione vicino alle colonnine di ricarica.
Avere impianti di ricarica condominiali o casalinghi non ha senso, per costi, autorizzazioni, strutturazione, pericolo, ecc.
L'auto elettrica ha senso se ce ne sono poche.
Aumentando la capacità delle batterie, si è aggravato il problema della ricarica.
Le normali prese casalinghe erogano al massimo 2 kW; con un po' di difficoltà un'auto elettrica vecchia generazione con batteria da 25 kWh si poteva anche ricaricare nottetempo alla presa casalinga (ci vogliono più di 12 ore).
Ricaricare invece un'auto con batteria da 60 kWh o ancor peggio 90 kWh nel garage di casa diventa proibitivo: richiederebbe dalle 30 alle 50 ore ed è impensabile lasciare l'auto attaccata alla presa casalinga uno o due giorni consecutivi. Anche perché mentre l'auto elettrica si ciuccia i 2kW per ricaricarsi, voi non potete usare quasi nessun altro servizio elettrico casalingo (forno, phon, lavatrice, lavastoviglie, condizionatore) visto che in Italia la fornitura standard di corrente è di 3 kW.
nickname88
30-08-2019, 16:20
Non potete avere un auto senza manutenzione. Volete mettere un cambio batterie ogni 3-4 anni :oink: Nel mentre controllo dei freni gratuitoManutenzione è una cosa, cambiare l'intero pacco batteria è tutta un altra storia, io con la mia povera auto tradizionale con motore termico quando vado a fare il tagliando o passo dal meccanico per altro non mi è mai capitato che mi cambiassero il motore e scusa se è poco !
Visto che poi il costo è un salasso cambiare il pacco batteria. Quindi inutile risparmiare tempo se poi mi costerà migliaia di euro, come se le auto elettriche costassero poco di listino ....
Inutile girarci intorno, l'auto elettrica sarà solo a noleggio. Fine della proprietà privata almeno per i comuni cittadini, solo pay per use, spostamenti dal punto A al punto B, luoghi ben definiti e attrezzati entrambi con colonnine.
E' l'unico modo perchè abbia senso e sia sostenibile.
Solo che questa transizione va gestita da subito a vari livelli, sia ricadute occupazionali (l'automotive genera un indotto enorme, aree di servizio, lavaggi, officine, ecc ecc) che erariali: il gettito fiscale dal settore è circa il 20% del totale nazionale, basterebbe per assurdo qualche giorno senza di esso per far collassare l'Italia.
Rimane ovviamente il "problema" che la corrente non si genera da sola. Se bruciamo comunque petrolio per avere corrente, è solo fuffa...
[...]Dovendo caricare le batterie completamente in 5 min serve una linea elettrica in grado di erogare 1.5MW con un transito quindi di 7KA a 220 V. Un eventuale linea a 380 V non cambierebbe di fatto le cose: la corrente che scorrerebbe sarebbe di gran lunga superiore a quella che si usa nelle medie imprese e simile a quella di una puntatrice per grandi spessori.
la carica dovrebbe avvenire IN MEDIA TENSIONE (15-50KV).
Lascio immaginare la gestione di una linea del genere ad un privato cittadino che ha problemi con la ricarica dell'ipad.
Lascio inoltre il pensiero di che caxxo sia l'impianto di una piazzola di ricarica per una dozzina di auto: i costi di consumo in stby e dell'opera fa si che una ricarica fatta cosi' costi come il pieno ad un cigarette (per chi non e' avvezzo: si brucia una tonnellata di benza in mezza giornata)[...]
Più o meno quello che ho pensato anche io, ed infatti mi sono anche messo a ridere quando ho letto
"Le polveri sono il componente centrale di una batteria al litio. Questo è un nuovo tipo di polvere che consente tempi di ricarica di soli 6 minuti invece che 45. Ciò interessa molto ad esempio il settore auto, quindi la tua auto elettrica potrà essere facile da ricaricare come abitualmente facciamo rifornimento di carburante" afferma il Dr. Jean De La Verpilliere
Articoli dove si parla di nuove tecnologie costruttive che promettono meraviglie , negli ultimi 10 anni ne avrò letti a centinaia
ma ad oggi è tutto ancora fermo e statico
Ma infatti.
Ormai hanno anche stancato.
Chiacchiere, supercazzole a non finire.
Ma i fatti parlano chiaro. Siamo sempre lì.
Inutile girarci intorno, l'auto elettrica sarà solo a noleggio. Fine della proprietà privata almeno per i comuni cittadini
Un bell'inferno comunista insomma.
Motivo in più per rifiutare in toto tutto questo schifo.
mantelvaviz
31-08-2019, 11:14
La maggior parte di chi fa dei calcoli sui tempi e kW per la ricarica, perfettamente corretti nei numeri, parte per qualche motivo dal presupposto che l'automobilista medio percorra centinaia di chilometri al giorno, in quantità sufficiente per esaurire la batteria dell'auto e doverla ricaricare da 0 a 100 tutte le notti.
Rivedendo i numeri e ragionando non in kW per la ricarica, ma in h/km inteso come ore di ricarica necessarie ad una certa soglia di volt e ampere disponibili anche in impianti domestici, rapportato ai km che giornalmente si percorrono, restituisce il senso ai calcoli ed è verificabile come anche in un grosso condominio in futuro sia possibile ricaricare le auto elettriche di ogni condomino di quei pochi kW necessari durante il ciclo notturno senza il bisogno di impianti con dimensionamenti esagerati.
Il senso del progetto menzionato nell'articolo è chiaramente per impianti pubblici che sostituirebbero in futuro gli attuali benzinai, dove è possibile portare tensioni notevoli con impianti adeguatamente dimensionati.
Detto questo, d'accordo con chi ipotizza che nel medio termine il successo dei veicoli elettrici sarà anche sul noleggio per ammortizzare i costi di acquisto e manutenzione del pacco batterie, mentre nel lungo termine verrà meno il principio di auto di proprietà quando diventeranno di uso comune i sistemi a guida autonoma rendendo inutile mantenere un veicolo parcheggiato sotto casa/ufficio per utilizzarlo poche ore al giorno.
Miglioramento superficiale quanto dannoso in quanto più è veloce la carica e meno dura la vita della batteria. Quello che devono fare è trovare qualcosa che sia meglio del litio ma forse non esiste oppure abbattere i costi ma non sperateci: da Panasonic sappiamo che sono vendute quasi senza margine fino a che le richieste da parte di Tesla rimarranno basse, in caso contrario Panasonic aumenterebbe il margine e alla fine della fiera le auto costerebbero di più. Panasonic produce già al limite dell'economicamente sostenibile.
La maggior parte di chi fa dei calcoli sui tempi e kW per la ricarica, perfettamente corretti nei numeri, parte per qualche motivo dal presupposto che l'automobilista medio percorra centinaia di chilometri al giorno, in quantità sufficiente per esaurire la batteria dell'auto e doverla ricaricare da 0 a 100 tutte le notti.
Rivedendo i numeri e ragionando non in kW per la ricarica, ma in h/km inteso come ore di ricarica necessarie ad una certa soglia di volt e ampere disponibili anche in impianti domestici, rapportato ai km che giornalmente si percorrono, restituisce il senso ai calcoli ed è verificabile come anche in un grosso condominio in futuro sia possibile ricaricare le auto elettriche di ogni condomino di quei pochi kW necessari durante il ciclo notturno senza il bisogno di impianti con dimensionamenti esagerati.
Solito punto di vista errato: le auto, oggi, vengono usate molto spesso anche per percorrenze maggiori.
Sono poche le auto che non vengono mai usate per viaggiare, ma solo per brevi spostamenti.
Il fatto che "mediamente" e "di solito" si facciano pochi km non vuol dire nulla.
Si compra un'auto con tutta la sua distribuzione di possibili kilometraggi che faremo.
Che faremo in modo semplice ed economico.
Detto questo, d'accordo con chi ipotizza che nel medio termine il successo dei veicoli elettrici sarà anche sul noleggio per ammortizzare i costi di acquisto e manutenzione del pacco batterie, mentre nel lungo termine verrà meno il principio di auto di proprietà quando diventeranno di uso comune i sistemi a guida autonoma rendendo inutile mantenere un veicolo parcheggiato sotto casa/ufficio per utilizzarlo poche ore al giorno.
In realtà, a parte la ributtante ingegneria sociale che c'è dietro queste idee, non c'è alcuna evidenza che noleggio, car sharing e simili siano convenienti.
Anzi, oggi sono più costosi.
Evidentemente applicarli anche all'auto elettrica non ne farà sparire i costi dalla finestra.
Li pagheranno comunque gli utilizzatori, come è ovvio e giusto che sia.
I costi, in prevalenza, non sono di certo dati dalla svalutazione di un'auto che sta ferma, ma dal suo consumo quando viene usata.
Un'auto che gira 24h al giorno, a 30 km/h di media, in un anno fa 262k km, ed i costi saranno proporzionali a questi km.
In 2 anni la butti, dopo aver speso molto di manutenzione.
Ma sono certo che vorrete superare tutto questo ammazzandoci di tasse con cui mantenere questa follia, non ne dubito.
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