View Full Version : Uffici open space, amati dai più giovani, detestati dai baby boomer
Redazione di Hardware Upg
25-05-2019, 08:01
Link alla notizia: https://edge9.hwupgrade.it/news/market/uffici-open-space-amati-dai-piu-giovani-detestati-dai-baby-boomer_82503.html
Una ricerca di Poly mette in luce come cambi il rapporto con l'ufficio a seconda dell'età. Mentre Millennials e Generazione Z apprezzano l'inevitabile rumore di sottofondo tipico degli open space, gli over 55 preferiscono un ambiente più silenzioso.
Click sul link per visualizzare la notizia.
Obelix-it
25-05-2019, 09:01
Cioe', i millennials amano stare in mezzo al rumore per poi isolarsi con cuffie od auricolari... geniale..
Ratavuloira
25-05-2019, 11:23
"un open space" scritto con l'apostrofo ancora non l'avevo visto...
Questa divisione netta in generazioni tipica della mentalità a stelle e strisce a me sta un po' sui ma+++ni comunque
la scusa degli open space è "fanno circolare meglio le informazioni" quando invece è solo una questione di spazio guadagnato e turnover più semplice. Ancora devo trovarlo uno che mi dice che si lavora bene in open space.
Perseverance
25-05-2019, 12:38
...ma i diritti, la sicurezza, le garanzie, lo stipendio? Nn conta nulla?
tallines
25-05-2019, 13:05
............li over 55 preferiscono un ambiente più silenzioso.
Non penso proprio, solo gli over 55......visto che io ne ho molti di meno.........penso che lavorare nella confusione, non piaccia a nessuno, a nessuna età.........
la scusa degli open space è "fanno circolare meglio le informazioni" quando invece è solo una questione di spazio guadagnato e turnover più semplice. Ancora devo trovarlo uno che mi dice che si lavora bene in open space.
Mi hai tolto le parole di bocca. Ci stanno rompendo le scatole da un decennio con sta storia dell'open space che aumenterebbe la produttività. Arriverebbero anche a dire che cura il cancro quando in realtà l'open space è solo un modo per abbattere i costi che danneggia la produttività.
la scusa degli open space è "fanno circolare meglio le informazioni" quando invece è solo una questione di spazio guadagnato e turnover più semplice. Ancora devo trovarlo uno che mi dice che si lavora bene in open space.
eccomi,
da noi si lavora meglio in openspace (infatti nel nuovo ufficio abbiamo fatto abbattere i divisori nonostante non abbiamo problemi di spazio e / o sovraffollamento
Se bisogna realmente pensare un po', il rumore degli open space è deleterio.
Potrebbero fare gli esami universitari nelle stazioni di metropolitana in uso, se no.
eccomi,
da noi si lavora meglio in openspace (infatti nel nuovo ufficio abbiamo fatto abbattere i divisori nonostante non abbiamo problemi di spazio e / o sovraffollamento
scusa la curiosità, ma in che settore lavori?
libero di non rispondere, naturalmente :)
eccomi,
da noi si lavora meglio in openspace (infatti nel nuovo ufficio abbiamo fatto abbattere i divisori nonostante non abbiamo problemi di spazio e / o sovraffollamento
Dipende dal lavoro che fai.
Come programmatore sono stato in openspace misti dove c'erano anche altre figure professionali e dal punto di vista di noi programmatori era un manicomio. Telefoni che squillano, clienti che chiamano in continuazione, scambi di parole e confronti senza sosta mentre noi avevamo bisogno di essere lasciati in pace. In quegli anni vivevamo con le cuffie attaccate alle orecchie e siamo passati dalla techno alla musica medioevale tanto che non sapevamo più cosa ascoltare. La mattina appena arrivato accendevi il PC, YouTube e mettevi la playlist che avresti ascoltato in loop per 8 ore.
Mesi dopo ci hanno trasferito al piano di sotto. Sempre openspace ma solo programmatori e sistemisti. Silenzio assoluto, la pace dei sensi e niente cuffie. Dal piano di sopra erano convinti che sotto non ci fosse mai nessuno :D Tra noi c'erano anche regole non scritte. Squilla il cellulare? Vai in bagno o fuori a rispondere. Chiama un cliente? Voce bassa. Devi chiedere qualcosa a qualcuno nella stanza? Alzi il culo e ci vai a parlare vicino.
In conclusione ci sono contesti dove l'openspace può funzionare senza grandi sacrifici ma diciamo la verità, non tutte le aziende possono permettersi di mettere le persone nell'openspace giusto quindi di base si soffre. Alla fine si ammassa gente lì senza un criterio... come puoi mettere un programmatore nella stessa con quelli del marketing o l'amministrazione?
eccomi,
da noi si lavora meglio in openspace (infatti nel nuovo ufficio abbiamo fatto abbattere i divisori nonostante non abbiamo problemi di spazio e / o sovraffollamento
eh grazie i divisori non sono così diversi da un open space in partenza, piuttosto che un cubicolo preferirei anche io l'open space
dipende dall'affollamento, dalla grandezza dell'open space dal tipo di persone che ci lavorano. in genere amo gli open space ma se c'è gente che non porta rispetto per gli altri dipendenti (tipo, suoneria al massimo o parlano dei cazzi propri vicino ad altri che stanno lavorando), qualsiasi luogo di lavoro diventa uno schifo. in generale uffici misti (open space con tot. stanze comuni più isolate), sono il meglio ma propendo per i chiusi se non so con chi ho a che fare.
cdimauro
27-05-2019, 06:14
Dipende dal lavoro che fai.
Come programmatore sono stato in openspace misti dove c'erano anche altre figure professionali e dal punto di vista di noi programmatori era un manicomio. Telefoni che squillano, clienti che chiamano in continuazione, scambi di parole e confronti senza sosta mentre noi avevamo bisogno di essere lasciati in pace. In quegli anni vivevamo con le cuffie attaccate alle orecchie e siamo passati dalla techno alla musica medioevale tanto che non sapevamo più cosa ascoltare. La mattina appena arrivato accendevi il PC, YouTube e mettevi la playlist che avresti ascoltato in loop per 8 ore.
[...]
In conclusione ci sono contesti dove l'openspace può funzionare senza grandi sacrifici ma diciamo la verità, non tutte le aziende possono permettersi di mettere le persone nell'openspace giusto quindi di base si soffre. Alla fine si ammassa gente lì senza un criterio... come puoi mettere un programmatore nella stessa con quelli del marketing o l'amministrazione?
E' stato a dir poco FOLLE, nell'azienda in cui lavoravo in Italia, mettere i programmatori nella stanza adiacente al CALL CENTER e a quella del marketing/vendita.
Passavo anch'io TUTTA la giornata con le cuffie. ALLUCINANTE!!!
Dipende dal lavoro che fai.
Come programmatore sono stato in openspace misti dove c'erano anche altre figure professionali e dal punto di vista di noi programmatori era un manicomio. Telefoni che squillano, clienti che chiamano in continuazione, scambi di parole e confronti senza sosta mentre noi avevamo bisogno di essere lasciati in pace. In quegli anni vivevamo con le cuffie attaccate alle orecchie e siamo passati dalla techno alla musica medioevale tanto che non sapevamo più cosa ascoltare. La mattina appena arrivato accendevi il PC, YouTube e mettevi la playlist che avresti ascoltato in loop per 8 ore.
Mesi dopo ci hanno trasferito al piano di sotto. Sempre openspace ma solo programmatori e sistemisti. Silenzio assoluto, la pace dei sensi e niente cuffie. Dal piano di sopra erano convinti che sotto non ci fosse mai nessuno :D Tra noi c'erano anche regole non scritte. Squilla il cellulare? Vai in bagno o fuori a rispondere. Chiama un cliente? Voce bassa. Devi chiedere qualcosa a qualcuno nella stanza? Alzi il culo e ci vai a parlare vicino.
In conclusione ci sono contesti dove l'openspace può funzionare senza grandi sacrifici ma diciamo la verità, non tutte le aziende possono permettersi di mettere le persone nell'openspace giusto quindi di base si soffre. Alla fine si ammassa gente lì senza un criterio... come puoi mettere un programmatore nella stessa con quelli del marketing o l'amministrazione?
Bingo. Aggiunto che oltre al tipo di lavoro, dipende anche dal livello di
interazione tra altri gruppi. Se l'azienda è strutturata con alto ermetismo
tra i gruppi, è nocivo stare essenzialmente in una piazza del mercato.
Che ignorante che sono non so cosa siano i baby boomber
:cry: :cry: :cry:
io comunque preferivo il mio lavoro precedente con un open space che ora che sono isolato in una scatola.. :cry: :cry: :cry:
Cò,còlmigskjèsiflhs
Che ignorante che sono non so cosa siano i baby boomber
Non sono sicuro, ma potrebbe fare riferimento ai ragazzini esaltati che entrano
in azienda per la prima volta credendosi dio in terra. :asd:
Io sto proprio bene in ufficio con un collega e basta.
Allora non sono l'unico a detestare il rumore quando lavoro. Messaggini, telefonate... La situazione è sfuggita clamorosamente di mano. Mettono il vibro al cell ma poi è collegato al pc che invece ha le casse accese e via di notifiche con volumi alla ACDC. Dopo tre sguardi in cagnesco silenziano, ma tutti i giorni si inizia così. :mad:
Comunque, sì, un open space è più umano solo se si è fra persone educate e se non si deve parlare al telefono in più di una persona per volta, altrimenti è il delirio.
Anni fa feci un colloqui in una ditta. Non avevo mai sentito parlare di Open Space, poi ho visto questi 10/12 tipi attorno ad un enorme tavolo ovale e ho pensato: ma é uno scherzo o cosa? :D
A me l'open space va bene con 2/ 3 colleghi. Giá sono stato per alcuni mesi in un ufficio che si occupava molto anche di supporto e devo ammettere che avere intorno telefoni che squillano e 2 o 3 persone impegnate in telefonate non mi aiuta a fare il mio lavoro di programmatore.
Credo che in lavori fortemente creativi (grafici, designers, copywriters etc) possa anche essere utile a fermentare la creativitá. Per professioni che richiedono molta concentrazione e prolungata serve almeno una minima dose di silenzio. Mi trovo bene in un ufficio con 2 o 3 altri programmatori: posso scambiare idee quando serve, ma non sono sommerso dai suoni.
E' stato a dir poco FOLLE, nell'azienda in cui lavoravo in Italia, mettere i programmatori nella stanza adiacente al CALL CENTER e a quella del marketing/vendita.
Passavo anch'io TUTTA la giornata con le cuffie. ALLUCINANTE!!!
ho diviso anche io un open space con alcuni dei colleghi che facevano supporto telefonico
fortunatamente uno dei capi è molto sensibile al rumore e dopo pochi mesi ha preteso lo spostamento del suo team in un altro piano solo con sviluppatori
personalmente non amo usare le cuffie al lavoro perché lavoro meglio senza musica e tenere le cuffie anche solo per l'isolamento rimane scomodo specialmente quando fa molto caldo e sudi già di tuo
io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto, non è la norma ma spero che lo diventi nel giro di pochi anni, almeno come scelta da dare al dipendente
poi ci sarà chi preferisce l'ufficio e ci sta, ma credo dipenda dall'età come dice l'articolo
io ormai sono vicino ai 40 e ho una famiglia, quando ho iniziato ero molto più giovane e l'ufficio (con dopo l'aperitivo) e in generale la grande città la vedevo meglio, oggi se potessi lavorare remoto al 100% mollerei Milano in un attimo
ragionamenti simili si vedono negli USA dove hai i giovani attratti dalla valley che vanno volentieri a lavorare a SF dove è pieno di startup e quelli sui 40-50 che baratterebbero volentieri minor stipendio per vivere in un altro stato
ho diviso anche io un open space con alcuni dei colleghi che facevano supporto telefonico
fortunatamente uno dei capi è molto sensibile al rumore e dopo pochi mesi ha preteso lo spostamento del suo team in un altro piano solo con sviluppatori
personalmente non amo usare le cuffie al lavoro perché lavoro meglio senza musica e tenere le cuffie anche solo per l'isolamento rimane scomodo specialmente quando fa molto caldo e sudi già di tuo
io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto, non è la norma ma spero che lo diventi nel giro di pochi anni, almeno come scelta da dare al dipendente
poi ci sarà chi preferisce l'ufficio e ci sta, ma credo dipenda dall'età come dice l'articolo
io ormai sono vicino ai 40 e ho una famiglia, quando ho iniziato ero molto più giovane e l'ufficio (con dopo l'aperitivo) e in generale la grande città la vedevo meglio, oggi se potessi lavorare remoto al 100% mollerei Milano in un attimo
ragionamenti simili si vedono negli USA dove hai i giovani attratti dalla valley che vanno volentieri a lavorare a SF dove è pieno di startup e quelli sui 40-50 che baratterebbero volentieri minor stipendio per vivere in un altro stato
Pensa io ho poco più di 30 anni e comunque lavorerei da remoto. All'università amavo studiare a casa senza nessuno tra le balle.
I "Millennial" e i "Baby Boomer", mentre noi della Generation X non veniamo calcolati? Grazie tante, eh.
E comunque io in un open space sviluppai patologie legate allo stress per l'esserci stato tre mesi, quindi al diavolo.
--Pensa io ho poco più di 30 anni e comunque lavorerei da remoto. All'università amavo studiare a casa senza nessuno tra le balle.
--io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto
Io ho la fortuna che Bolzano non é una grande cittá: se non piove con l'auto raggiungo l'ufficio in 10 minuti. Solitamente vado a piedi: 30 minuti netti. Anche a me piace la tranquillitá, e se ci volesse piú tempo ad arrivare al lavoro anche io, potendo opterei per un lavoro da remoto.
So giá che peró farei davvero molta fatica a concentrarmi stando a casa, quindi per il momento preferisco l'ufficio.
ho diviso anche io un open space con alcuni dei colleghi che facevano supporto telefonico
fortunatamente uno dei capi è molto sensibile al rumore e dopo pochi mesi ha preteso lo spostamento del suo team in un altro piano solo con sviluppatori
personalmente non amo usare le cuffie al lavoro perché lavoro meglio senza musica e tenere le cuffie anche solo per l'isolamento rimane scomodo specialmente quando fa molto caldo e sudi già di tuo
io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto, non è la norma ma spero che lo diventi nel giro di pochi anni, almeno come scelta da dare al dipendente
poi ci sarà chi preferisce l'ufficio e ci sta, ma credo dipenda dall'età come dice l'articolo
io ormai sono vicino ai 40 e ho una famiglia, quando ho iniziato ero molto più giovane e l'ufficio (con dopo l'aperitivo) e in generale la grande città la vedevo meglio, oggi se potessi lavorare remoto al 100% mollerei Milano in un attimo
ragionamenti simili si vedono negli USA dove hai i giovani attratti dalla valley che vanno volentieri a lavorare a SF dove è pieno di startup e quelli sui 40-50 che baratterebbero volentieri minor stipendio per vivere in un altro stato
Dovrebbe essere la norma nel 2019 lo smart working di almeno 2 giorni
a settimana per mansioni individuali. Sta prendendo piede, in alcuni paesi
europei, far lavorare direttamente a casa full time sviluppatori esteri.
--Pensa io ho poco più di 30 anni e comunque lavorerei da remoto. All'università amavo studiare a casa senza nessuno tra le balle.
--io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto
Io ho la fortuna che Bolzano non é una grande cittá: se non piove con l'auto raggiungo l'ufficio in 10 minuti. Solitamente vado a piedi: 30 minuti netti. Anche a me piace la tranquillitá, e se ci volesse piú tempo ad arrivare al lavoro anche io, potendo opterei per un lavoro da remoto.
So giá che peró farei davvero molta fatica a concentrarmi stando a casa, quindi per il momento preferisco l'ufficio.
Io sto a 10 minuti dall'ufficio in motorino, a piedi probabilmente 20 minuti ma lavorerei volentieri da remoto, anche 2 o 3 giorni a settimana.
Sto bene con i colleghi ma ho proprio bisogno di stare da solo tante volte, lavoro meglio e con calma. Il problema è che nel lavoro che faccio devo spesso essere sul campo o a contatto con i colleghi.
Il mio obiettivo comunque rimarrà questo per tutta la vita lavorativa. A meno di non trovare un lavoro part time ben remunerato (che è pura utopia).
Obelix-it
27-05-2019, 09:41
io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto, non è la norma ma spero che lo diventi nel giro di pochi anni, almeno come scelta da dare al dipendente
Io ci ho provato, ma nada: a casa ho troppe cose che mi 'distraggono', alla fine non produco un kaiser. Anche solo spostarmi 5 min e andare in ufficio inizio a produrre a nastro, una volta messo 'sotto cuffie'...
I "Millennial" e i "Baby Boomer", mentre noi della Generation X non veniamo calcolati? Grazie tante, eh.
forse perchè nessuno capisce più nulla di queste "categorie" e a che c@zzo di età corrispondano... :D
millennial ne ho lette diverse definizioni che vanno da "quelli nati dopo il 2000" a "quelli che avevano 20 anni nel 2000".
Gen.X francamente non ho voglia di andare a cercare che minchia significa... sicuramente presto qualche buffone "inventerà" anche la GenY, la GenZ, la GenU, la GenV, e la GenW... :p
(ps: se non sono ancora inventate, le brevetto io :sofico: )
diciamo che sono definizioni inventate da qualche pseudo-saggista markettaro che avrà scritto qualche libro del piffero in cui decanta come sua grande scoperta l'acqua calda, l'acqua tiepida, l'acqua miscelata, e l'acqua rovente... :rolleyes:
forse perchè nessuno capisce più nulla di queste "categorie" e a che c@zzo di età corrispondano... :D
millennial ne ho lette diverse definizioni che vanno da "quelli nati dopo il 2000" a "quelli che avevano 20 anni nel 2000".
GenX francamente non ho voglia di andare a cercare che minchia significa :p
diciamo che sono definizioni inventate da qualche pseudo-saggista markettaro che avrà scritto qualche libro del piffero in cui decanta come sua grande scoperta l'acqua calda, l'acqua tiepida, l'acqua miscelata, e l'acqua rovente... :rolleyes:
Quoto, perché invece dare le fasce d'età era troppo complicato e antiquato soprattutto.
Io ci ho provato, ma nada: a casa ho troppe cose che mi 'distraggono', alla fine non produco un kaiser. Anche solo spostarmi 5 min e andare in ufficio inizio a produrre a nastro, una volta messo 'sotto cuffie'...
condivido, il punto non è tanto lavorare da casa quanto perdere il minor tempo possibile per gli spostamenti e avere ambiente tranquillo
io ad esempio ho casa dei suoceri a pochi minuti a piedi e c'è la stanza che era di mia moglie già adibita a ufficio, basta andare lì chiudere la porta e sono a posto
a casa è più difficile e comunque è meglio avere un ambiente separato perché così quando decidi di dire basta non hai la tentazione di avere il PC sempre a portata di mano per il lavoro e si crea quel distacco che secondo me fa bene, proprio come quando esci dall'ufficio e torni a casa
io ora sono fortunato perché l'ufficio ce l'ho più o meno a 50 minuti da casa, ma quando facendo il pendolare era più o meno 1 ora e 40, da fare andata e ritorno... a 20 anni lo fai e ti pesa meno ma buttare più di 3 ore al giorno sui mezzi per me oggi sarebbe inconcepibile
Personalmente ho avuto esperienze in tutti i contesti di cui state parlando.
Come dicevo prima ho iniziato in open space misti. Esperienza orribile. Poi sono passato ad openspace monotematici (solo programmatori/sistemisti). Tutto ok.
Quando sono approdato al lavoro da casa per certi versi l'ho trovato simile all'openspace misto di cui sopra. A meno di non vivere soli, il fatto stesso di essere in casa è un elemento di distrazione perché c'è sempre gente che entra ed esce, ti rivolge la parola o ti chiedere di fare qualcosa. Per due anni ho provato inutilmente a spiegare ad amici e parenti in visita che quando sono al PC è come se fossi morto. E poi la percezione che gli altri hanno è che sei libero perciò se c'è da andare in qualche posto o accompagnare qualcuno sei il primo al quale rompono le scatole perchè sei quello che sta a casa. Premesso che non è mai stato un problema per me dire "No" a queste richieste, il fatto di dover ascoltare e rispondere era già di per sé una distrazione.
Alla fine ho risolto prendendomi un ufficio in affitto nello stesso palazzo. In pratica per andare al lavoro devo solo prendere l'ascensore. Non trovo mai traffico :D Ora si lavora alla grande.
No aspetta, hai affittato un appartamento nel tuo stesso palazzo per fare smart
working?
lo spazio aperto va bene se c'è la topa :D
Altrimenti ognun per se e Dio per tutti.
No aspetta, hai affittato un appartamento nel tuo stesso palazzo per fare smart
working?
Esatto. Il fatto è che sono un lavoratore dipendente autonomo (un ossimoro), un consulente/dipendente o una una prostituta :p scegli te.
Lavoro per N aziende ciascuna delle quali mi paga un fisso mensile per rompermi le scatole ogni giorno. Pur conservando autonomia devo rispettare uno SLA. All'occorrenza vesto anche gli abiti dell'azienda di turno quando hanno bisogno di me per trovare "fregature" in sala riunioni. Cosa ancora più assurda faccio assistenza Tier 3/4 per il cliente finale per conto di aziende in diretta concorrenza tra loro.
La cosa più difficile è ricordarsi di non firmarsi mai con il cognome e quando sono al telefono parlare sempre al plurale ("Noi facciamo... noi non possiamo...") per evitare di dire il nome dell'azienda sbagliata :muro: Ed ogni volta nel contratto devo assicurarmi che non ci sia la clausola "Non puoi lavorare per aziende concorrenti" perché lo sto già facendo :doh:
Al netto di questo casino, si, faccio smart working.
Phoenix Fire
27-05-2019, 16:20
Esatto. Il fatto è che sono un lavoratore dipendente autonomo (un ossimoro), un consulente/dipendente o una una prostituta :p scegli te.
Lavoro per N aziende ciascuna delle quali mi paga un fisso mensile per rompermi le scatole ogni giorno. Pur conservando autonomia devo rispettare uno SLA. All'occorrenza vesto anche gli abiti dell'azienda di turno quando hanno bisogno di me per trovare "fregature" in sala riunioni. Cosa ancora più assurda faccio assistenza Tier 3/4 per il cliente finale per conto di aziende in diretta concorrenza tra loro.
La cosa più difficile è ricordarsi di non firmarsi mai con il cognome e quando sono al telefono parlare sempre al plurale ("Noi facciamo... noi non possiamo...") per evitare di dire il nome dell'azienda sbagliata :muro: Ed ogni volta nel contratto devo assicurarmi che non ci sia la clausola "Non puoi lavorare per aziende concorrenti" perché lo sto già facendo :doh:
Al netto di questo casino, si, faccio smart working.
altro che problemi di personalità multipla
cdimauro
28-05-2019, 05:47
ho diviso anche io un open space con alcuni dei colleghi che facevano supporto telefonico
fortunatamente uno dei capi è molto sensibile al rumore e dopo pochi mesi ha preteso lo spostamento del suo team in un altro piano solo con sviluppatori
personalmente non amo usare le cuffie al lavoro perché lavoro meglio senza musica e tenere le cuffie anche solo per l'isolamento rimane scomodo specialmente quando fa molto caldo e sudi già di tuo
Più che il sudore (che ci stava, eh! Lavoravo a Catania!), era il tornare a casa rincoglionito dopo 8 ore e passa di musica sparata ad alto volume per cercare di isolarmi.
io il top della produttività lo raggiungo quando lavoro da remoto, non è la norma ma spero che lo diventi nel giro di pochi anni, almeno come scelta da dare al dipendente
poi ci sarà chi preferisce l'ufficio e ci sta, ma credo dipenda dall'età come dice l'articolo
io ormai sono vicino ai 40 e ho una famiglia, quando ho iniziato ero molto più giovane e l'ufficio (con dopo l'aperitivo) e in generale la grande città la vedevo meglio, oggi se potessi lavorare remoto al 100% mollerei Milano in un attimo
ragionamenti simili si vedono negli USA dove hai i giovani attratti dalla valley che vanno volentieri a lavorare a SF dove è pieno di startup e quelli sui 40-50 che baratterebbero volentieri minor stipendio per vivere in un altro stato
Purtroppo, e come diceva già qualcun altro, a seconda del tipo di lavoro è difficile poter lavorare esclusivamente da remoto.
Io lavoro da remoto alcune volte quando ho bisogno di stare a casa, ma avviene raramente. Potrei farlo più spesso (l'azienda mi offre parecchia flessibilità), ma non voglio approfittarne facendo anche un torto agli altri colleghi. Sappiamo che quando abbiamo bisogno lo possiamo fare, e va bene così.
...
La cosa più difficile è ricordarsi di non firmarsi mai con il cognome e quando sono al telefono parlare sempre al plurale ("Noi facciamo... noi non possiamo...") per evitare di dire il nome dell'azienda sbagliata :muro: Ed ogni volta nel contratto devo assicurarmi che non ci sia la clausola "Non puoi lavorare per aziende concorrenti" perché lo sto già facendo :doh:
Al netto di questo casino, si, faccio smart working.
sembra un divertente gioco di ruolo: Drivers&Dragons :D
Purtroppo, e come diceva già qualcun altro, a seconda del tipo di lavoro è difficile poter lavorare esclusivamente da remoto.
Io lavoro da remoto alcune volte quando ho bisogno di stare a casa, ma avviene raramente. Potrei farlo più spesso (l'azienda mi offre parecchia flessibilità), ma non voglio approfittarne facendo anche un torto agli altri colleghi. Sappiamo che quando abbiamo bisogno lo possiamo fare, e va bene così.
guarda io tante volte vengo in ufficio, saluto tutti, le classiche due chiacchiere alla macchinetta del caffè e l'interazione finisce lì
non è sempre così, a volte c'è il pair programming o i meeting, ma direi che 2-3 giorni la settimana potremmo tranquillamente lavorare tutti da casa e cambierebbe veramente poco
abbiamo colleghi che lavorano da fuori regione e vengono una volta la settimana, nessun problema
quello che trovo positivo delle sw house "fully remote" è che c'è molta più comunicazione scritta proprio perché diventa meno immediato chiedere al collega "che sta questa cosa"
non che serva essere distribuiti per fare documentazione, ma diventa una indispensabile e come si dice si fa di necessità virtù
la cosa importante a mio avviso è non tagliare del tutto i rapporti umani, vedere il team di persona ogni tanto e in generale uscire di casa e vedere altre unità carbonio
io se lavorassi sempre da remoto sicuramente tornerei in palestra, andrei a prendere mia figlia all'asilo, farei delle piccole commissioni ecc. proprio per non isolarmi
Io lavoro in un open space "monotematico" (tutti programmatori/sistemisti) e mi trovo abbastanza bene; visto che siamo sui progetti a gruppi di 2/3 ogni tanto ci si confronta, oppure qualcuno sta al telefono, ma non continuamente.
Nella stanza a fianco ci sono i presales e i PM, loro sì che stanno costantemente al telefono quindi è giusto che stiano in un ufficio separato.
A casa non riesco ad essere assolutamente produttivo, troppe distrazioni (anche se fossi da solo).
Quando ancora vivevo con i miei, un giorno sono rimasto a lavorare a casa causa neve.
Mia madre non concepiva questa cosa e mi ha mandato a spalare la neve e a comprare il pane, per lei stare davanti al pc a casa equivale a cazzeggiare :asd:
cdimauro
29-05-2019, 05:57
guarda io tante volte vengo in ufficio, saluto tutti, le classiche due chiacchiere alla macchinetta del caffè e l'interazione finisce lì
non è sempre così, a volte c'è il pair programming o i meeting, ma direi che 2-3 giorni la settimana potremmo tranquillamente lavorare tutti da casa e cambierebbe veramente poco
abbiamo colleghi che lavorano da fuori regione e vengono una volta la settimana, nessun problema
quello che trovo positivo delle sw house "fully remote" è che c'è molta più comunicazione scritta proprio perché diventa meno immediato chiedere al collega "che sta questa cosa"
non che serva essere distribuiti per fare documentazione, ma diventa una indispensabile e come si dice si fa di necessità virtù
la cosa importante a mio avviso è non tagliare del tutto i rapporti umani, vedere il team di persona ogni tanto e in generale uscire di casa e vedere altre unità carbonio
This. Sarebbe interessante.
io se lavorassi sempre da remoto sicuramente tornerei in palestra, andrei a prendere mia figlia all'asilo, farei delle piccole commissioni ecc. proprio per non isolarmi
Lo faccio già adesso: porto i bambini a scuola la mattina, quando esco per andare in ufficio, e a volte li prendo dopo quando esco, oppure li porto ad appuntamenti, ecc.
Certamente non andando in ufficio avrei molto più tempo (impiego sui 25-30 minuti per andare, e altrettanti per tornare).
Io lavoro in un open space "monotematico" (tutti programmatori/sistemisti) e mi trovo abbastanza bene; visto che siamo sui progetti a gruppi di 2/3 ogni tanto ci si confronta, oppure qualcuno sta al telefono, ma non continuamente.
Nella stanza a fianco ci sono i presales e i PM, loro sì che stanno costantemente al telefono quindi è giusto che stiano in un ufficio separato.
Anch'io lavoravo in spazi "monotematici", visto che c'erano stanze separate per il call center e il marketing/vendite, ma era ugualmente IMPOSSIBILE lavorare con tutto quell'immagine casino. Ergo -> cuffie e volume a palla.
A casa non riesco ad essere assolutamente produttivo, troppe distrazioni (anche se fossi da solo).
Quando ancora vivevo con i miei, un giorno sono rimasto a lavorare a casa causa neve.
Mia madre non concepiva questa cosa e mi ha mandato a spalare la neve e a comprare il pane, per lei stare davanti al pc a casa equivale a cazzeggiare :asd:
:rotfl: E puoi dire di no alla mamma? :D
Attualmente ho il vantaggio di avere la "stanza da lavoro" nel piano sottointerrato dove c'è la cantina, per cui sono sostanzialmente isolato dal resto della casa.
Ho solo il problema che c'è più freddo, e specialmente in inverno piedi e mani mi si congelano dopo un po' anche col riscaldamento a palla (è l'unica stanza ad averlo). :stordita:
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