PDA

View Full Version : 'Non serve un diploma quadriennale per essere bravi a sviluppare codice': le parole di Tim Cook


Redazione di Hardware Upg
13-05-2019, 14:41
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/apple/non-serve-un-diploma-quadriennale-per-essere-bravi-a-sviluppare-codice-le-parole-di-tim-cook_82301.html

Il CEO di Apple ha dichiarato, in occasione di alcune interviste tenute a Orlando durante la sua visita a uno degli Apple Store locali, che la scuola dovrebbe introdurre l'apprendimento dello sviluppo software in più tenera età

Click sul link per visualizzare la notizia.

demon77
13-05-2019, 14:46
Esattamente come accade per la musica il saper programmare è una questione di impostazione mentale.
C'è chi è naturalmente predisposto e chi no.

Chi non è predisposto può andare a scuola cent'anni ma sarà sempre un progammatore mediocre. Chi è naturalmente dotato produrrà ottimo codice anche senzaa aver fatto studi specifici.
Ciò OVVIMAMENTE non toglie che comunque avere una formazioone specifica è una cosa comunque sia fondamentale.

FoxMolte
13-05-2019, 15:35
La programmazione è una competenza, il diploma è invece un titolo che "dovrebbe" qualificare un insieme di competenze.
Cook sembrerebbe dire: perché la mia azienda deve pagare un diplomato quando può pagare meno un "semplice" competente in programmazione?

BrightSoul
13-05-2019, 15:49
Credo che Cook voglia dire che le competenze sulla programmazione possono essere acquisite anche al di fuori dei canali di formazione tradizionali (come scuola dell'obbligo e università).
Verissimo. Ed è anche vero che il programmatore dovrà comunque studiare, sperimentare e confrontarsi per riuscire a diventare un "buon" programmatore, un giorno. E dovrà continuare sempre o smetterà di esserlo.

Sono d'accordo con Cook quando dice che il diploma sia necessario è un punto di vista vecchio e tradizionalista. Infatti, cosa dovrebbe dire di me, come professionista, un diploma o una laurea presa 15 anni fa quando il curriculum di studi era COMPLETAMENTE diverso e inadatto alle competenze che bisogna avere oggi?

I recruiter (soprattutto quelli italiani) dovrebbero sforzarsi di conoscere i professionisti individualmente anziché limitarsi a selezionarli solo in base al curriculum, al titolo di studio o, peggio, in base ai test attitudinali a crocette. Un buon programmatore è descritto solo per il 50% dalle sue capacità tecniche. L'altro 50% è dato dalle sue competenze umane e relazionali (o "soft skills").

nickname88
13-05-2019, 15:52
Di sicuro non ci vuole alcuno studio per coprire il suo ruolo.
Qualsiasi c4gata tirano fuori, basta che ci mettono il logo della mela nella scocca e già vendono a qualsiasi prezzo.

Le campagna pubblicitarie e gli slogan più o meno son sempre gli stessi, il design è sempre il medesimo, mentre invece riguardo alla sostanza non frega a nessuno visto che quasi la totalità del loro bacino di acquirenti è totalmente neofita in materia.

MikTaeTrioR
13-05-2019, 15:54
come tutti i lavori in cui è richiesta grande creatività...

frank8085
13-05-2019, 15:56
Cook sembrerebbe dire: perché la mia azienda deve pagare un diplomato quando può pagare meno un "semplice" competente in programmazione?
allora gli ingegneri informatici, che sono anche più costosi dei normali diplomati in informatica, possono fare che dedicarsi al cucito o all'ippica perchè tanto i loro sudati (issimi) pezzi di carta sono buoni come spessori per bloccare il traballio di un tavolo e poco altro.

meno male che non tutti la pensano così (anche se sono d'accordo è possibile insegnare a programmare a chiunque, senza titolo, però non è detto che sia infine capace di produrre codice di qualità, ci sono aspetti teorici come l'ingegneria del software e complessità computazionale che sono un must).

riguardo chi legge i curriculum, no comment, come può un non programmatore valutare le competenze di un programmatore? impossibile. poi inoltre non escludo che per loro "aver in passato programmato in tanti linguaggi" voglia dire qualcosa, ovviamente non vuol dire niente il numero ma la qualità del tempo speso in almeno uno/due (possibilmente diffusi)

Nui_Mg
13-05-2019, 16:16
riguardo chi legge i curriculum, no comment, come può un non programmatore valutare le competenze di un programmatore? impossibile.
Solitamente le aziende IT di un certo calibro oltre a guardare il curriculum sondano la tua forma mentis durante il colloquio (quello che fa la sede Google in GB), la quale non consiste nel scimmiottare a memoria qualche routine di qualche linguaggio.

Detto questo, i programmatori non laureati, se non hanno seguito da soli il medesimo (o simile) iter che si impara all'università, avranno sempre gravi lacune che non permetteranno loro di andare oltre un certo step, parlo soprattutto di solidi basi matematiche, algoritmi e strutture dati, sistemi distribuiti e pervasivi e altri.

zbear
13-05-2019, 16:21
Non serve nemmeno un paparino straricco per salire di grado sociale.
Ma aiuta parecchio, come spupazzarsi una/uno molto ricco.

Favuz
13-05-2019, 16:25
Cook ha ragione, e lo dico da laureato in ingegneria informatica.

E' anche vero che lo scopo principale di un corso di Laurea in ingegneria informatica (o elettronica, etc.) non è assolutamente quello di insegnare a programmare bene

pippocl
13-05-2019, 16:27
Ottima scoperta dell'acqua calda!

recoil
13-05-2019, 16:32
redazione: nell'articolo avete messo due link, uno non disponibile in Italia e uno dietro paywall di TechCrunch

a parte questo, avevo già letto le dichiarazioni di Cook e le condivido, pur essendo laureato in informatica
sapevo programmare già prima di arrivarci, sicuramente il percorso universitario mi ha migliorato ma non lo ritengo indispensabile per affacciarsi sul mondo del lavoro
ho avuto colleghi in gamba non laureati, o magari sì ma con studi umanistici, l'esperienza in questo caso fa molto di più degli studi
aggiungo che c'è gente laureata in informatica che non sa programmare se non in modo astratto...

quello che suggerisce Cook comunque è che se si inizia da piccoli con certi concetti poi diventa facile approfondire con il tempo e ancora prima di arrivare all'università puoi già avere le competenze per fare un'app

Nui_Mg
13-05-2019, 16:49
aggiungo che c'è gente laureata in informatica che non sa programmare se non in modo astratto...
Allora non so come sia stato possibile che abbiano superato certi esami visto che nei progetti DEVI saper programmare in modo non solo pratico ma quella pratica deve scaturire dall'aver metabolizzato SUPER-BENE concetti (anche matematici, l'andamento asintotico degli algoritmi di ordinamento è solo un piccolo esempio) imparati per esempio ad algoritmi e strutture dati. Un tale esame, da 18 crediti quando l'ho fatto io, consisteva in un progetto finale (ovviamente più scritto/orale; il progetto finale non era certo una robetta) che consisteva non tanto se il programma girasse o meno (certo, se non girava tornavi a casa), ma in quanto tempo computazionalmente parlando ed il perché di certe scelte, tempo/spazio, per tutta una serie di fasi del programma.

Mi domando poi come abbiano potuto scrivere un buon device di periferica nel progetto di sistemi operativi, progetto in assembly (battaglia navale, dama, ecc.) in architettura degli elaboratori, ecc., e mi sono limitato solo al primo/secondo anno, non so se mi spiego. Che cazzo di università informatica hanno frequentato? Perfino al primo corso di basi di dati il progetto finale consiste spesso in mini-twitter/facebook (altra roba tutt'altro che astratta, sinergia tra php/html/javascript/css/postgres e soprattutto una notevole forma mentis nella progettazione dello schema concettuale, il fattore più importante, visto che poi al laboratorio, se hai superato il progetto, te lo fanno modificare e di conseguenza si necessita la modifica di tutto quello che viene a valle, modo anche per sgamare chi aveva copiato il progetto).

Cristo, se poi pensiamo al progetto di sistemi distribuiti e pervasivi (anche lì, tutto tranne che astratto) 'stamo freschi. Mah, per me non esiste uno che sia uscito da una seria università informatica e non abbia saputo programmare per superare certi esami.

thresher3253
13-05-2019, 16:52
Non dovrebbe dirlo a noi, ma ai recruiter italiani che richiedono obbligatoriamente una laurea di settore per fare i tecnici informatici junior. Poi magari ti mettono a cablare piccole reti lan per negozietti del cazzo, ma intanto vogliono approfondite conoscenze di C+, Java, una CCNA, una Network+...

recoil
13-05-2019, 16:55
Allora non so come sia stato possibile che abbiano superato certi esami visto che nei progetti DEVI saper programmare in modo non solo pratico ma quella pratica deve scaturire dall'aver metabolizzato SUPER-BENE concetti (anche matematici, l'andamento asintotico degli algoritmi di ordinamento è solo un piccolo esempio) imparati per esempio ad algoritmi e strutture dati. Un tale esame, da 18 crediti quando l'ho fatto io, consisteva in un progetto finale (ovviamente più scritto/orale; il progetto finale non era certo una robetta) che consisteva non tanto se il programma girasse o meno (certo, se non girava tornavi a casa), ma in quanto tempo computazionalmente parlando ed il perché di certe scelte, tempo/spazio, per tutta una serie di fasi del programma.

Mi domando poi come abbiano potuto scrivere un buon device di periferica nel progetto di sistemi operativi, progetto in assembly (battaglia navale, dama, ecc.) in architettura degli elaboratori, ecc., e mi sono limitato solo al primo/secondo anno, non so se mi spiego. Che cazzo di università informatica hanno frequentato? Perfino al primo corso di basi di dati il progetto finale consiste spesso in mini-twitter/facebook (altra roba tutt'altro che astratta, sinergia tra php/html/javascript/css/postgres e soprattutto una notevole forma mentis nella progettazione dello schema concettuale, il fattore più importante, visto che poi al laboratorio, se hai superato il progetto, te lo fanno modificare e di conseguenza si necessita la modifica di tutto quello che viene a valle, modo anche per sgamare chi aveva copiato il progetto).

Cristo, se poi pensiamo al progetto di sistemi distribuiti e pervasivi (anche lì, tutto tranne che astratto) 'stamo freschi. Mah, per me non esiste uno che sia uscito da una seria università informatica e non abbia saputo programmare per superare certi esami.

beh io quando ero studente facendo un po' di soldi preparando progetti per gli esami e ricordo pure battaglia navale in assembly, consegnavo i sorgenti e poi davo una spiegazione di massima in caso venissero fatte domande sul codice vero e proprio
ovviamente per passare l'esame serviva la parte teorica, ma per quella c'erano meno problemi (almeno da parte di chi si rivolgeva a me per il codice...)

non penso proprio di essere stato l'unico a dare questo tipo di aiuto ad altri studenti, gratis o a pagamento poco cambia
non sto dicendo che siano usciti capre, ma con nozioni pratiche di programmazione pari a zero sì... magari non sanno manco cos'è una shell e a malapena configurano la rete di casa

Nui_Mg
13-05-2019, 17:04
ovviamente per passare l'esame serviva la parte teorica, ma per quella c'erano meno problemi (almeno da parte di chi si rivolgeva a me per il codice...)

non penso proprio di essere stato l'unico a dare questo tipo di aiuto ad altri studenti, gratis o a pagamento poco cambia
Ma questo cosa ha a che fare con il tuo "aggiungo che c'è gente laureata in informatica che non sa programmare se non in modo astratto..."? :confused:

Non so, credi che tutti i professori siano tanto idioti tanto da farti commentare un progetto con domande le cui risposte non influenzassero sullo scoprire chi ha copiato o meno il progetto?
Spesso ti fanno pure modificare qualche pezzetto per capire se ti è nativo o meno il progetto che hai consegnato (e se lo hai fatto veramente tu è come fosse tuo figlio, lo conosci maledettamente bene).

Per me non esiste un laureato in informatica (specialistica), proveniente da una università/professori degni di questi termini, che non sappia programmare o che lo sappia fare solo in modo astratto, no, non esiste proprio.

recoil
13-05-2019, 17:08
Non dovrebbe dirlo a noi, ma ai recruiter italiani che richiedono obbligatoriamente una laurea di settore per fare i tecnici informatici junior. Poi magari ti mettono a cablare piccole reti lan per negozietti del cazzo, ma intanto vogliono approfondite conoscenze di C+, Java, una CCNA, una Network+...

dipende dalle aziende, generalmente nelle grandi non entri senza laurea ma nelle piccole non c'è problema
nel mio team ho 3 diplomati e c'è uno che si è laureato mi pare in lingue che è andato via qualche tempo fa, tutti sviluppatori e anche abbastanza in gamba

non so se è ancora in vigore il filtro ma una società grande come Reply scartava i neolaureati con voto sotto i 100/110 quando sono entrato io
non mi piaceva come sistema ma è anche vero che ricevevano una marea di cv e un filtro gli serviva per evitare di fare centinaia di colloqui

io di recente ne ho fatto uno a un ragazzo non laureato ed è arrivato fino in fondo alle selezioni poi ne abbiamo preferito un altro, ma la laurea non era la discriminante e io avevo dato tranquillamente via libera

thresher3253
13-05-2019, 17:11
dipende dalle aziende, generalmente nelle grandi non entri senza laurea ma nelle piccole non c'è problema
nel mio team ho 3 diplomati e c'è uno che si è laureato mi pare in lingue che è andato via qualche tempo fa, tutti sviluppatori e anche abbastanza in gamba

non so se è ancora in vigore il filtro ma una società grande come Reply scartava i neolaureati con voto sotto i 100/110 quando sono entrato io
non mi piaceva come sistema ma è anche vero che ricevevano una marea di cv e un filtro gli serviva per evitare di fare centinaia di colloqui

io di recente ne ho fatto uno a un ragazzo non laureato ed è arrivato fino in fondo alle selezioni poi ne abbiamo preferito un altro, ma la laurea non era la discriminante e io avevo dato tranquillamente via libera

É comprensibile data la probabile marea di curriculum che si viene a ricevere, ma non lo trovo molto corretto a livello di recruiting. Se un candidato é valido lo può dimostrare in sede di colloquio, non sul voto del diploma. Il problema é che un candidato senza il titolo necessario al colloquio spesso e volentieri non ci arriva proprio.

Nui_Mg
13-05-2019, 17:14
Il problema é che un candidato senza il titolo necessario al colloquio spesso e volentieri non ci arriva proprio.
Questo è quello che succede praticamente sempre (ovviamente a parte alcune eccezioni) oltre-Alpi.

recoil
13-05-2019, 17:18
Ma questo cosa ha a che fare con il tuo "aggiungo che c'è gente laureata in informatica che non sa programmare se non in modo astratto..."? :confused:

Non so, credi che tutti i professori siano tanto idioti tanto da farti commentare un progetto con domande le cui risposte non influenzassero sullo scoprire chi ha copiato o meno il progetto?
Spesso ti fanno pure modificare qualche pezzetto per capire se ti è nativo o meno il progetto che hai consegnato (e se lo hai fatto veramente tu è come fosse tuo figlio, lo conosci maledettamente bene).

Per me non esiste un laureato in informatica (specialistica), proveniente da una università/professori degni di questi termini, che non sappia programmare o che lo sappia fare solo in modo astratto, no, non esiste proprio.

guarda qui (Milano) gli orali erano molto più sulla parte teorica che sugli aspetti pratici, ti potevano chiedere cosa faceva una particolare funzione ma io preparavo gli altri studenti proprio su questo, non è che gli davo il sorgente e basta l'ho pure scritto

le persone di cui ti parlo non erano stupide, ma semplicemente non avevano voglia, o non avevano la passione o non erano in grado di scrivere codice e soprattutto di fare debug, quello zero proprio
in qualche caso l'aiuto era reciproco, quando si trattava di gente che di matematica e fisica ne capiva pure più di me, per questo ti dico che non si trattava di completi idioti, altrimenti non avrebbero mai passato gli esami

essere un informatico è una cosa, sapere scrivere codice è un altra e la laurea ti da un'ottima forma mentis e delle competenze spendibili infatti non penso che si debba sconsigliare di frequentare i corsi, ma se si vuole programmare serve molta pratica e di sicuro non basta quello che ti fanno fare per l'esame di algoritmi o di programmazione

luivit
13-05-2019, 17:26
Ma questo cosa ha a che fare con il tuo "aggiungo che c'è gente laureata in informatica che non sa programmare se non in modo astratto..."? :confused:

Non so, credi che tutti i professori siano tanto idioti tanto da farti commentare un progetto con domande le cui risposte non influenzassero sullo scoprire chi ha copiato o meno il progetto?
Spesso ti fanno pure modificare qualche pezzetto per capire se ti è nativo o meno il progetto che hai consegnato (e se lo hai fatto veramente tu è come fosse tuo figlio, lo conosci maledettamente bene).

Per me non esiste un laureato in informatica (specialistica), proveniente da una università/professori degni di questi termini, che non sappia programmare o che lo sappia fare solo in modo astratto, no, non esiste proprio.

Io ho incontrato colleghi laureati (triennale) che, per esempio, non "ricordavano" la differenza tra Array ed oggetto. Si possono fare tutti gli asintoti e pippe mentali da informatico teorico ma un progetto non lo porti a termine lo stesso... ovviamente è una minoranza ma c'è, non so come si siano laureati ma esistono, purtroppo 😂

recoil
13-05-2019, 17:29
É comprensibile data la probabile marea di curriculum che si viene a ricevere, ma non lo trovo molto corretto a livello di recruiting. Se un candidato é valido lo può dimostrare in sede di colloquio, non sul voto del diploma. Il problema é che un candidato senza il titolo necessario al colloquio spesso e volentieri non ci arriva proprio.

ti dirò ora lavoro in una società piccola (70 dipendenti circa) e quindi non siamo sommersi dai cv, se c'è un profilo interessante si valuta però i colloqui tecnici chi li fa? c'è anche un lavoro da mandare avanti non puoi pensare di farne più di una decina per una posizione
in questo ti deve aiutare il reparto HR, che nelle grandi società ha gente che di mestiere fa praticamente quello, selezionare cv e fare i primi colloqui di scrematura
anche loro però quanti ne possono fare al giorno? fai 4 o 5 al massimo

in genere il voto di laurea, o il fatto di averla, è la prima scrematura
poi si arriva al colloquio attitudinale e poi al tecnico e qui si cercano di valutare le competenze
quando capita a me faccio un misto di domande tecniche e in qualche caso c'è una parte di codice, giusto per vedere come ragiona la persona e se ha una minima idea di quello che dice, non tanto da teorico (non mi metto a chiedere di implementarmi un albero o cose del genere) ma proprio pratico sul linguaggio

comunque di recente pure io mi sono beccato dei rifiuti, sto puntando abbastanza in alto e non sono nemmeno arrivato ai colloqui, ma ho scoperto che una delle società cui mi sono proposto riceve in media 600 candidature per ogni posizione aperta... ovvio che al colloquio tecnico possono arrivarne massimo una decina e già sono tanti, più probabile 6-7 quindi rapporto di circa 1 a 100... non sarà giusto, ma purtroppo funziona così

Nui_Mg
13-05-2019, 17:37
guarda qui (Milano) gli orali erano molto più sulla parte teorica che sugli aspetti pratici,
Mi sa altri tempi o professori visto che io sono uscito proprio dalla statale di Milano (almeno che tu non sia uscito dalla Bicocca) e le modifiche agli orali me le facevano fare eccome.


ma se si vuole programmare serve molta pratica e di sicuro non basta quello che ti fanno fare per l'esame di algoritmi o di programmazione
Quello in grassetto è verissimo, ma altrettanto vero è che superi certi esami/progetti seri hai sicuramente dimostrato di essere capace di raccogliere pensieri/conoscenze che ti permettessero di superare bene l'esame, quindi sei stato in grado di scrivere un buon programma, ancor di più se parliamo di un esame da 18 crediti come algoritmi e strutture dati dove cor cazzo te ne esci bene, soprattutto con certi professori che ti spolpano, se il progetto non l'hai realizzato TU e con ottima dovizia/cura (visto che l'obiettivo finale è più il tempo/spazio ottimali che far girare semplicemente un programma).

INFATTI, algoritmi e strutture dati è proprio uno dei primi paletti importanti che spesso distinguono un programmatore autodidatta (che non ha seguito l'iter/testi/argomenti tipici di un corso informatica) da uno invece che ha studiato.
Pensa, lo si vede anche da tantissime app per android, a volte si nota subito il prodotto di un'autodidatta da uno che invece ha seguito tutto un certo iter didattico.
Ed è normale che oltre-Alpi, tra i novizi senza o con pochissima esperienza, si filtrino prima quelli senza titoli necessari.

Forse è meglio dire che i laureati in info che hai detto non saper programmare o programmare solo in modo astratto è gente che ha copiato e che nello stesso tempo ha incontrato un professore superficiale e/o non sapientemente sgamatore.

Nui_Mg
13-05-2019, 17:40
Io ho incontrato colleghi laureati (triennale) che, per esempio, non "ricordavano" la differenza tra Array ed oggetto.
Sì ma la triennale è una scoreggia, dai... :D

Phoenix Fire
13-05-2019, 17:52
sono dottorando di ingegneria informatica, ho fatto corsi di tutoraggio e esami, voi sopravvalutate tanto la preparazione universitaria e la gente che passa esami per sfinimento o con il 17+2 figure (la terza è la figura di m***a che fanno davanti ai prof :D), ho visto troppa gente passare esami palesemente senza saper programmare perché aiutati o perché imparavano a memoria parti di codice e andavano a tentativi.
Aggiungo inoltre che secondo me la laurea è una utile scrematura ora, non dico che senza laurea uno non sa programmare, ma uno di 25-28 anni che è senza laurea è più difficile sia una figura utile a coprire un certo ruolo, mentre più probabile (ma assolutamente non sicuro) trovare un buon programmatore tra i laureati con voti alti. Ovvio anche che il discorso cambia con il crescere dell'età

Nui_Mg
13-05-2019, 18:13
voi sopravvalutate tanto la preparazione universitaria e la gente che passa esami per sfinimento o con il 17+2 figure (la terza è la figura di m***a che fanno davanti ai prof :D)
Io non la sopravvaluto, la ritengo semplicemente indispensabile per tutta una serie di figure disponibili nell'IT (non tanto in Italia dove spesso basta pure una preparazione da maturità scientifica per fare quelle solite cagatine, ma molto più all'estero dove vieni pure retribuito ben di più per un medesimo incarico. La realtà italiana produttiva nell'IT è piuttosto misera e superficiale, certo esiste sempre qualche eccezione), ovviamente questo quando parliamo di quei casi di università degne di questo nome e, ancor più importante, con i professori giusti.
OVVIO che tutto crolla quando parliamo di studenti che hanno copiato, che hanno copiato e che hanno avuto professori superficiali/ingenui nella valutazione, o di studenti usciti dall'uni con il minimo sindacale. In questi casi, d'accordissimo che certe persone non laureate possano essergli superiori.

MikTaeTrioR
13-05-2019, 19:44
il punto è che si tratta di un mondo estremamente mutevole, veloce e vario.
In 5 anni, con sana passione, indispensabile talento, tanta pratica e qualche corso specifico si può diventare molto forti e produttivi in una determinata macro area.
Negli stessi 5 anni l'università ti fa uscire con una miriade di nozioni certamente molto utili ma poca specializzazione e skills pratiche, ci vorranno altri anni per diventare molto forti e produttivi, alcuni non ce la faranno neanche perchè studiare è una cosa ma applicare, CREARE, è un altra....

sono scelte, talvolta naturali evoluzioni...

Phoenix Fire
13-05-2019, 20:06
Io non la sopravvaluto, la ritengo semplicemente indispensabile per tutta una serie di figure disponibili nell'IT (non tanto in Italia dove spesso basta pure una preparazione da maturità scientifica per fare quelle solite cagatine, ma molto più all'estero dove vieni pure retribuito ben di più per un medesimo incarico. La realtà italiana produttiva nell'IT è piuttosto misera e superficiale, certo esiste sempre qualche eccezione), ovviamente questo quando parliamo di quei casi di università degne di questo nome e, ancor più importante, con i professori giusti.
OVVIO che tutto crolla quando parliamo di studenti che hanno copiato, che hanno copiato e che hanno avuto professori superficiali/ingenui nella valutazione, o di studenti usciti dall'uni con il minimo sindacale. In questi casi, d'accordissimo che certe persone non laureate possano essergli superiori.
quello che intendevo era che il livello si è molto abbassato, io ho visto differenze tra quando mi sono laureato io e ora, specialmente grazie alle varie manovre volte a valutare l'università in base al numero di laureati e non alle loro competenze. Aggiungo inoltre che la laurea in università X potrebbe essere molto più facile da ottenere di quella nell'università Y, cosa che appunto rende le competenze del laureato ancora inferiori rispetto a un "esperto"
il punto è che si tratta di un mondo estremamente mutevole, veloce e vario.
In 5 anni, con sana passione, indispensabile talento, tanta pratica e qualche corso specifico si può diventare molto forti e produttivi in una determinata macro area.
Negli stessi 5 anni l'università ti fa uscire con una miriade di nozioni certamente molto utili ma poca specializzazione e skills pratiche, ci vorranno altri anni per diventare molto forti e produttivi, alcuni non ce la faranno neanche perchè studiare è una cosa ma applicare, CREARE, è un altra....

sono scelte, talvolta naturali evoluzioni...
un buon laureato ha(dovrebbe) avere le capacità per diventare produttivo velocemente e la "forma mentis" aggiuntiva che dovrebbe portarlo a realizzare/creare in tempi relativamente brevi. A un laureato, dopo i 5 anni dovrebbero bastare 1-2 anni per poter rivaleggiare le competenze di molti esperti, avendo in più conoscenze e una mentalità che l'esperto non ha potuto formarsi, specializzandosi direttamente in un aera più specifica.
Questo ovviamente parlando di persone con capacità simili, nessuno vieta a un persona più "intelligente" di stracciare molti laureati grazie al proprio cervello e alla propria esperienza.

MikTaeTrioR
13-05-2019, 21:01
un buon laureato ha(dovrebbe) avere le capacità per diventare produttivo velocemente e la "forma mentis" aggiuntiva che dovrebbe portarlo a realizzare/creare in tempi relativamente brevi. A un laureato, dopo i 5 anni dovrebbero bastare 1-2 anni per poter rivaleggiare le competenze di molti esperti, avendo in più conoscenze e una mentalità che l'esperto non ha potuto formarsi, specializzandosi direttamente in un aera più specifica.
Questo ovviamente parlando di persone con capacità simili, nessuno vieta a un persona più "intelligente" di stracciare molti laureati grazie al proprio cervello e alla propria esperienza.

in quei 2 anni il già esperto continuerà però ad evolvere, dipende anche da come sono bilanciate le due cose, credo che a pari livello in non laureato continui sempre ad avere un vantaggio temporale e che il laureato possa avere un vantaggio di tipo qualitativo soprattutto nei primi anni...penso anche siano di piu i laureati non super svegli e creativi rispetto agli autodidatti, che solitamente scelgono questa strada anche un po per "vocazione"

turcone
13-05-2019, 21:51
quelli che condividono che codice scrivete ?
io senza le basi di matematica universitaria tanti concetti non riuscirei nemmeno a pensarli poi se scrivete codice "semplice" e algoritmi base è vero che la laurea non serve però aumenti la difficoltà la matematica è necessaria e alle superiori io di matematica avanzata non l'ho mai vista

Phoenix Fire
13-05-2019, 22:29
in quei 2 anni il già esperto continuerà però ad evolvere, dipende anche da come sono bilanciate le due cose, credo che a pari livello in non laureato continui sempre ad avere un vantaggio temporale e che il laureato possa avere un vantaggio di tipo qualitativo soprattutto nei primi anni...penso anche siano di piu i laureati non super svegli e creativi rispetto agli autodidatti, che solitamente scelgono questa strada anche un po per "vocazione"
sul discorso vocazione concordo, ma come dice sotto, molte pensate vengono pure perché uno ha fatto un certo studio, mentre all'autodidatta "medio" certe cose risulta difficile immaginarle, proprio perché non ha "fatto esperienza" in quell'ambito. Poi, in teoria, all'università dovrebbero insegnare anche vari discorsi di progettazione e ottimizzazione che l'autodidatta e quello con la passione di solito non studiano approfonditamente
quelli che condividono che codice scrivete ?
io senza le basi di matematica universitaria tanti concetti non riuscirei nemmeno a pensarli poi se scrivete codice "semplice" e algoritmi base è vero che la laurea non serve però aumenti la difficoltà la matematica è necessaria e alle superiori io di matematica avanzata non l'ho mai vista
non ho capito la domanda

MikTaeTrioR
14-05-2019, 09:35
sul discorso vocazione concordo, ma come dice sotto, molte pensate vengono pure perché uno ha fatto un certo studio, mentre all'autodidatta "medio" certe cose risulta difficile immaginarle, proprio perché non ha "fatto esperienza" in quell'ambito. Poi, in teoria, all'università dovrebbero insegnare anche vari discorsi di progettazione e ottimizzazione che l'autodidatta e quello con la passione di solito non studiano approfonditamente



si, chiaramente dipende molto anche dall'ambito, non vedo molto un autodidatta a sviluappare il sistemadi monitoraggio di una centrale nucleare o di sicurezza di una banca :asd:...quando invece si tratta di famigliarizzare con tool di sviluppo specifici (sviluppo app, utilizzo framework vari in voga) o comprendere il funzionamento di tecnologie come per esempio database credo che sia piu importante l'agilità mentale e l'attitudine che la preparazione teorica di fondo

Phoenix Fire
14-05-2019, 11:38
si, chiaramente dipende molto anche dall'ambito, non vedo molto un autodidatta a sviluappare il sistemadi monitoraggio di una centrale nucleare o di sicurezza di una banca :asd:...quando invece si tratta di famigliarizzare con tool di sviluppo specifici (sviluppo app, utilizzo framework vari in voga) o comprendere il funzionamento di tecnologie come per esempio database credo che sia piu importante l'agilità mentale e l'attitudine che la preparazione teorica di fondo

parzialmente d'accordo, in uni sei obbligato a farti un infarinatura di tutto, da autodidatta ti concentri sulle cose più di interesse,
esempio stupido e "iperbolico" in azienda dove lavoravo, per fare debugging della sua parte di programma un collega ha dovuto prendere i log del db, lui dei db, a parte che esistono :D, non sapeva nulla e non ci ha mai avuto a che fare, la sua parte di programma non si interfacciava direttamente col db e quindi lui non si è mai premunito di studiarla. Ovviamente non sapendo minimamente come funzionasse un DB, non sapeva neanche come funzionasse il discorso del checkpoint e di quando i dati arrivassero fisicamente nel database. Ora non so quanto fosse bravo nel suo ambito, ma da chiacchiere di colleghi non era male, quindi non ti so dire quanto fosse colpa sua diciamo, ma comunque l'esempio spiega cosa intendo, ci sono cose che, finché non ti servono non le guardi, ma che in università vedi (o almeno dovresti vedere) a prescindere

digieffe
14-05-2019, 19:33
parzialmente d'accordo, in uni sei obbligato a farti un infarinatura di tutto, da autodidatta ti concentri sulle cose più di interesse,
esempio stupido e "iperbolico" in azienda dove lavoravo, per fare debugging della sua parte di programma un collega ha dovuto prendere i log del db, lui dei db, a parte che esistono :D, non sapeva nulla e non ci ha mai avuto a che fare, la sua parte di programma non si interfacciava direttamente col db e quindi lui non si è mai premunito di studiarla. Ovviamente non sapendo minimamente come funzionasse un DB, non sapeva neanche come funzionasse il discorso del checkpoint e di quando i dati arrivassero fisicamente nel database. Ora non so quanto fosse bravo nel suo ambito, ma da chiacchiere di colleghi non era male, quindi non ti so dire quanto fosse colpa sua diciamo, ma comunque l'esempio spiega cosa intendo, ci sono cose che, finché non ti servono non le guardi, ma che in università vedi (o almeno dovresti vedere) a prescindere
this one.
:read:

digieffe
14-05-2019, 22:38
Considerando che, in italia, il 99% programma su linguaggi di programmazione già creati da altri è come guidare l’auto

sebbene la frase non ha molto senso, almeno ora ha un bug in meno :D

MikTaeTrioR
15-05-2019, 09:15
sebbene la frase non ha molto senso, almeno ora ha un bug in meno :D

mha, mi sembrano buggatissime entrambe...

forse l'0.000001%, nell'universo, ha bisogno di crearsi un linguaggio di programmazione prima di sviluppare qualsiasi progetto...

LukeIlBello
15-05-2019, 15:42
secondo me ha ragione cook, il vero programmatore nasce programmatore non ce sta nulla da fare.. puoi fare secoli di scuola calcio (presente!) ma restare fucilato a vita se i piedi sono quadrati, e così via per arte, musica e scienze logico-matematiche :O
è anche vero che i peggiori programmatori sono i javari che non pensano ai cicli di clock sprecati, ovvero che non sanno come ottimizzare un algoritmo..
e per questo purtroppo qualche anno di accademia è necessario, perchè il motore lo puoi anche saper fare ma se perde olio e consuma il triplo, è come se non funzionasse :read: