View Full Version : Facebook: entro il 2070 ci saranno più morti che vivi. La ricerca inglese mette in guardia
Redazione di Hardware Upg
03-05-2019, 18:21
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/facebook-entro-il-2070-ci-saranno-piu-morti-che-vivi-la-ricerca-inglese-mette-in-guardia_82143.html
Secondo un recente studio dell'Università di Cambridge già entro il 2070 su Facebook ci potrebbero essere più morti che vivi. Ecco tutti i dati della ricerca
Click sul link per visualizzare la notizia.
thresher3253
03-05-2019, 18:35
"Mette in guardia" ...da cosa esattamente?
Also, non c'era bisogno di nessun studio, Xkcd ha già risposto anni fa al quesito https://what-if.xkcd.com/69/, peraltro ponendosi le stesse domande dell'articolo.
Axios2006
03-05-2019, 18:38
Facebook potrebbe avere più utenti morti che vivi.
Mi sa che anche ora quelli cerebralmente "piatti" sono la maggioranza.... :asd: terrapiattisti docet....
storici, archivisti e archeologi che dovrebbero prendere parte al dibattito insieme a esperti di etica, in modo da capire come curare tutti i dati che ogni singolo utente delle piattaforme social si lascia alle spalle una volta deceduto.
Tenuto conto che a molti manco interessa dove vanno a finire i beni materiali, non oso immaginare l'interesse proprio e men che meno altrui su miliardi di foto di "buongiornissimo Kaffe!1!!!"
"Si tratta di un database dal valore culturalmente inestimabile"
quindi le minchiate e i selfie inutili che le persone postano ogni giorno rappresentano un valore inestimabile.
Inestimabile cioè che non valgono nemmeno 1 centesimo?
Doraneko
03-05-2019, 19:08
Qualunque cosa abbia a che fare con le persone, nel lungo periodo avrà più morti che vivi. Siamo in 7 miliardi sulla Terra e dall'alba della specie umana si stima siano nate sui 100 miliardi di persone.
Anche se Facebook avesse ritmi di crescita più elevati degli odierni sarebbe solo una questione di tempo perché gli utenti morti siano più dei vivi.
Phoenix Fire
03-05-2019, 20:18
"Mette in guardia" ...da cosa esattamente?
Also, non c'era bisogno di nessun studio, Xkcd ha già risposto anni fa al quesito https://what-if.xkcd.com/69/, peraltro ponendosi le stesse domande dell'articolo.
non c'è niente da fare, xkcd è sempre avanti
discorso articolo, che serva una "regolamentazione" per dire a FB quando può cancellare i dati di persone decedute ci può stare, che sia un problema di caratura mondiale che coinvolga etica, archeologia e perché no religione, mi sembra un po esagerato, anche perché, appunto, non è che ci siano chissà che opere di ingegno e, solitamente, artisti (nel senso più ampio del termine) mettono su fb contenuti o paralleli o che comunque arrivano in altre forme dopo poco
Studio di valore inestimabile: la gente muore. :O
SE TI E' PIACIUTO QUESTO ARTICOLO SKRIVI AMEN E KONDIVIDI!!
TigerTank
03-05-2019, 23:31
The Walking Facebook Dead.
"Si tratta di un database dal valore culturalmente inestimabile"
quindi le minchiate e i selfie inutili che le persone postano ogni giorno rappresentano un valore inestimabile.
Inestimabile cioè che non valgono nemmeno 1 centesimo?
...D'altra parte, una cosa non deve necessariamente trovare spazio in un museo per avere una rilevanza storico/culturale, ahimè, anche i cinepanettoni fanno parte della nostra cultura, tutto ciò che accade ha un qualche valore culturale... Dopotutto anche le foto che si facevano i soldati al fronte o i manifestanti negli anni 60 volendo possono essere visti solo come dei "selfie" :).
Per non parlare del valore antropologico e quello commerciale...
Lì dentro son già tutti morti :asd: un sito di zombie.
Lì dentro son già tutti morti :asd: un sito di zombie.
Se ti stessi riferendo al parlamento saresti grillo qualche anno fa :D
sociologo
04-05-2019, 05:51
Univerità di Oxford come scritto nell'articolo o di Cambbridge?
Decidetevi!
E cmq all'utente medio cambia nulla.
L'allarme mi sa che è per facebook, significa che aumenta la popolazione ma diminuiscono gli iscritti...
E sono comunque previsioni a lungo termine che non riescono a tenere conto di quello che succederà realmente.
Basta una pandemia o una guerra più ampia di quelle attuali e addio a molti "vivi"....
mò me lo segno
me lo scrivo proprio
CLICKBAIT!!!111!!11!1
Titolo
Facebook: entro il 2070 ci saranno più morti che vivi. La ricerca inglese mette in guardia
Realtà
Su facebook, entro il 2070, ci saranno più morti che vivi.
Peccato era un sito serio. Una volta. Non mi sto lamentando dei contenuti ma della forma.
Lì dentro son già tutti morti :asd: un sito di zombie.
cerebralmente morti, sicuro... :D
Immagino che chi vivrà abbastanza a lungo per vederlo ogni giorno avrà davanti ai suoi occhi le immagini dei suoi cari e dei suoi amici trapassati. Gli psicologi avranno molto lavoro in futuro.
Basta cancellarsi come ho fatto io e non rimpiango minimamente la scelta.
Tanto la gente non condivide idee o nulla di interessante.
Basta cancellarsi come ho fatto io e non rimpiango minimamente la scelta.
Tanto la gente non condivide idee o nulla di interessante.
"Basta cancellarsi" per sortire quale effetto scusa? :D
"Basta cancellarsi" per sortire quale effetto scusa? :D
Perdere meno tempo ad esempio.
Perdere meno tempo ad esempio.
Si ovvio, ma sembrava tu stessi rispondendo a una domanda...
mi cancello da fb per perdere meno tempo e quel tempo lo utilizzo per andare su un forum a commentare robe di facebook *_*
mi cancello da fb per perdere meno tempo e quel tempo lo utilizzo per andare su un forum a commentare robe di facebook *_*
Esatto, almeno qui si parla e si confrontano idee.
Su facebook?
mi cancello da fb per perdere meno tempo e quel tempo lo utilizzo per andare su un forum a commentare robe di facebook *_*
Beh, il tipo di interazione tra utenti su un forum è decisamente diversa rispetto a facebook, tanto per cominciare è meno narcisistica visto che è fondamentalmente solo testuale e anonima, e poi in un forum generalmente non esistono like o esposizione mediatica quindi quello che vi si discute è meno subordinato all'attrarre consenso e più all'imparare qualcosa o discutere un argomento.
Beh, il tipo di interazione tra utenti su un forum è decisamente diversa rispetto a facebook, ...
aggiungici che FB filtra i messaggi che ti arrivano, per cui ti costrusce attorno uan "bolla" di messaggi che FB ritiene siano quelli che ti interessano, rimuovendo qualunque cosa che ritiene non corrisponda al tuo target.
Erotavlas_turbo
06-05-2019, 09:45
C'è qualcuno veramente sciocco da credere che tra oltre 50 anni ci sarà ancora facebook?
Secondo me e non solo (https://medium.com/crypto-oracle/facebook-is-dying-wall-street-just-doesnt-realize-it-yet-ca3c5076e573), non ci sarà nemmeno tra 10 anni...
C'è qualcuno veramente sciocco da credere che tra oltre 50 anni ci sarà ancora facebook?
Secondo me e non solo (https://medium.com/crypto-oracle/facebook-is-dying-wall-street-just-doesnt-realize-it-yet-ca3c5076e573), non ci sarà nemmeno tra 10 anni...
Possibilissimo.
Ma se muore FB è perchè verrà probabilmente rimpiazzato da qualcosa d'altro.. o sara FB stesso a trasformarsi per adeguarsi ai tempi ed alle mode.
FB sta già venendo lentamente rimpiazzato "in casa" da instagram, che è ancora più frivolo e narcisistico, ma almeno c'è meno spazzatura pseudo-politica.
ma almeno c'è meno spazzatura pseudo-politica.
Quella segue la massa.
Se tutti passano ad instagram anche la spazzatura andrà su instagram.
sarebbe adeguato che tutti sti 'morituri' facessero mettere delle webcam dentro le tombe, ovviamente collegate a relative dirette facebook (death gravebook)
Quella segue la massa.
Se tutti passano ad instagram anche la spazzatura andrà su instagram.
Diciamo che essendo più improntato alle immagini piuttosto che al testo, sarà un po più complicato spandere sterco a piene mani come avviene su facebook... Ma del resto... Political shit, uh... Finds a way.
omega726
06-05-2019, 13:28
Odio Facebook e tutto quello che ci sta attorno ma effettivamente il valore culturale di selfie e post stupidi è decisamente alto....
Tra 200 anni questi dati ci permetterebbero di vedere il mondo, in modo molto dettagliato, attraverso gli occhi di persone vissute alla fine del ventesimo secolo.
Esattamente come oggi facciamo (in modo molto più vago) leggendo diari di chennesò, gente che ha combattuto la guerra civile americana.
Magari presi in singolo sono post stupidi, ma inseriti nel grande complesso sarebbero solo una delle innumerevoli sfumature del genere umano.
Odio Facebook e tutto quello che ci sta attorno ma effettivamente il valore culturale di selfie e post stupidi è decisamente alto....
Tra 200 anni questi dati ci permetterebbero di vedere il mondo, in modo molto dettagliato, attraverso gli occhi di persone vissute alla fine del ventesimo secolo.
Esattamente come oggi facciamo (in modo molto più vago) leggendo diari di chennesò, gente che ha combattuto la guerra civile americana.
Magari presi in singolo sono post stupidi, ma inseriti nel grande complesso sarebbero solo una delle innumerevoli sfumature del genere umano.
ottima riflessione.
ammesso e non concesso che fra 200 anni i file di dati ci siano ancora, siano leggibili, e nel qual caso si sappia come decodificarli.
alzi la mano chi è in grado di leggere un video in super8, ha un proiettore per diapositive in casa, o un videoregistratore per legegre betamax o anche solo vhs...
è molto facile che fra 200 anni i supporti siano persi, o se presenti sano illeggibili, o se si leggono non si sappia più come decodificare i bit... Oddio, magari il jpg si saprà decodificarlo, un video o un audio, visti i miliardi di formati che spuntano ogni giorno, ne dubito.
lucius12
06-05-2019, 17:20
facebook è un macigno quasi inutile ormai
inoltre i dati digitali o uno si prende la briga di conservarli (e replicarli) nel tempo, o non sono affatto infiniti
più facile restino testimonianze dal 'vecchio' mondo analogico. specialmente successivamente a eventi bellici
Quello è il paese dei decerebrati non morti
davide3112
06-05-2019, 22:31
e cosa cambia? già adesso per ogni profilo buono ce ne sono altrettanti farlocchi :D :D :D... da morti a finti che differenza fa?
Decisamente questa "new" su Facebook è veramente gustosa e fortemente attrattiva di tutto il mio più marcato sarcasmo.
La fiera delle vanità, o il mercato delle vanità, come dir si voglia, in cui gli u-zombi di "zombieworld" si sperticano nello sciorinare miliardi di "sentenze" buoniste, o di presagi funesti, o di proclami razzisti, impregnato di foto e video che di più grottesco non si può, ebbene, questa grande giostra che galleggia sulla fogna umana è la fonte della ricchezza di un farabutto in guanti bianchi, colui che fa parte di quella schiera di farabutti che sguazzano nella ancor più grande cloaca del web, quella che invece di essere la "gallina dalle uova d'oro", a me sembra un enorme dark back-orifice di sterco.
Mi riferisco cioè a quella produzione della mente umana che rappresenta la parte (di gran lunga la maggiore) degenere del cosiddetto "pensare".
Senza nulla togliere all'elevato merito della funzione mirabile di ciò che rappresenta un sano concime biologico di color marrone per gli organismi spazzini della natura.
Non so, come altri giustamente sostengono, quanto durerà questa "orrenda defecazione culturale", fertile humus ove traggono sostegno e nobile alimento ad esempio le "menate cerebrali" dei "testapiattisti" dell'ultim'ora.
Quanto a me, per provare a rendere un certo sia pur quanto minimo servizio ai posteri, cerco di conservare e di mantenere in funzione quei "supporti" che potrebbero servire ai posteri per comprendere quanto maggiormente degenerati essi si saranno ridotti rispetto allo "sfacelo" attuale (perché non si migliora in questo, anzi... "legge di Murphy").
Quindi conservo tutte le copie dei sistemi operativi MS, sia su DVD che su HD (ne ho oltre 60), possiedo 18 lettori cdrom e dvdrom, conservo 4 videoregistratori, ovviamente funzionanti, con i relativi apparecchi di connessione ai televisori, possiedo due proiettori per diapositive e 2 proiettori per pellicole da 8 mm, più tremila diapositive e 50 filmati in superotto, tutti conservati al buio e in luogo asciutto.
Conservo ancora funzionanti 3 cellulari Motorola del 1987, che ancora trasmettono con una normale Sim, due giradischi svizzeri, due sistemi di amplificazione audio degli anni '70, con casse acustiche bass-reflex dell'epoca, ciascuna da 0,5 metri cubi.
Conservo una miriade di gadget elettronici e analogici, come radioline degli anni '60, più due registratori a nastro "Geloso" con 50 bobine da 10 cm, oltre a un registratore Sony del 1973 a due velocità, 19 e 9,5 cm al secondo, perfettamente funzionanti.
Conservo ancora due Commodore 64 e 128, oltre a un PC IBM 286 compatibile da 8 MHz con turbo fino a 16 MHz, che lavora come una scheggia sul quale faccio girare con piacere il Dos e moltissimi programmi, dotato di un "potentissimo" HD da 170 MB ed uno ancora da 450 MB, più due lettori per floppy, uno da 5,25 pollici con 40 floppy ed uno da 3,5 pollici con 250 floppy disk funzionanti, pieni di software dell'epoca, e tutti ricopiati anche su HD attuali.
Come atri utenti forse sapranno, ho anche 6 PC di varie epoche, quasi tutti con lettore floppydisk, e perfino uno di concezione attuale che è dotato di un'interfaccia PCI per lettore floppydisk che è fissato tramite un adattatore rack.
Insomma, qui da me non muore mai nulla, non butto nulla, ma tutto funziona alla grande, dato che conosco benissimo l'elettronica e smonto, riparo e riconfiguro ogni apparato elettronico.
Non parliamo delle auto, una del 1971, una bella Alfa 2000 Berlina perfetta della quale ho smontato tutto e poi rimontato, compreso l'assale posteriore con il differenziale autobloccante ZF, il cambio con la sostituzione dei cuscinetti, eseguita da me, e il motore, che conosco in ogni minimo pezzetto.
Di questa auto io sono il saldatore, verniciatore, tappezziere, riparatore di ogni parte. Idem per una Ibiza 1200 del 1992 che ancora va a 180 Km/h sulla Autobhan con le prestazioni originali, e di una Chevrolet Matiz 800 che ha già percorso almeno 10 volte il viaggio in una sola tirata dall'Italia a Praga e ritorno con velocità di crociera, quando possibile, oltre i 145 Km/h.
Tutto ciò grazie alla mia capacità di montare e smontare ogni pezzo per tenere le auto nelle condizioni di efficienza pari al nuovo, senza escludere freni, frizioni e pneumatici, sempre delle migliori marche, al top.
E poi che dire degli elettrodomestici?
E perfino dei miei libri e quaderni di scuola, ancora perfetti, che ogni anno ristudio e ripasso, riportando a mente interi passi della Divina Commedia, di Leopardi, di Foscolo, e di tanti altri autori, mentre ancora traduco e rileggo con piacere dai testi cartacei Cesare, Cicerone, Plauto e compagni, mentre ancora mi aggiorno a livello universitario su tutte le materie scientifiche, fra le quali soprattutto la Fisica, tra la Relatività e la Meccanica Quantistica.
Inoltre conservo un bel pianoforte verticale del 1915, imponente, dal suono dolce e robusto, al quale ogni 20 anni ripasso a mano in perfetto stile artigianale la laccatura nera a lucido, con il metodo tradizionale cinese, che accordo e registro accuratamente da me, e che suono ogni giorno, eseguendo Beethoven, Chopin, Schumann, Bach, Mozart, Scriabin e soprattutto Schubert, del quale sto perfezionando le sonate D 894 e D 840, avendo in mente di registrarle quando saranno pronte per inviarne copie ai miei amici, utilizzando anche una ottima tastiera Kawai E7 con ascolto in cuffia, ovviamente una AKG K280 con quattro altoparlanti parabolici, del 1988, perfettamente funzionante e da me controllata e in costante manutenzione.
E infine, che dire delle mie due chitarre, una RioBravo del 1969 a 12 corde e una Calace classica in acero rosso siberiano ancora del 1969, sempre perfettamente a posto, e che ogni settimana estraggo dalle custodie per suonare e cantare canzoni e ballate.
Aggiungerei anche il violino acustico di mio padre e un violino elettronico Yamaha, ma forse per i lettori è troppo....
Ecco perché quando penso a Facebook, dapprima mi viene da ridere, poi da piangere, e infine mi nasce un senso di delusione per il genere umano.
Intanto ciascuno faccia ciò che più gli piace, e si goda la attuale libertà, in attesa di vedere questo pianeta sommerso dalle immondizie e dall'inquinamento, climatico e chimico.
Ma purtroppo quel giorno io non ci sarò, e non potrò declamare ancora tutto il mio sarcasmo sulle scelte del nostro gudurioso sistema consumistico, quello dell'usa e getta, quello del nuovo subito e a ogni costo, quello delle fiere della vanità, dove però ci si può vantare di ben poco, a parte qualche natica interessante, che però lascia il tempo che trova, dato che fra 40 anni quella stessa natica sarà cascante e inguardabile, mentre le opere d'arte, la musica di Schubert, ad esempio, resteranno immortali.
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