View Full Version : [FILM] Il sacrificio del cervo sacro
live_killers
02-05-2019, 09:53
https://www.cinematografo.it/bd-proxy/bancadati/images_locandine/62335/IL_SACRIFICIO_DEL_CERVO_SACRO_g.jpg
TRAMA:
Steven, un importante chirurgo cardiotoracico di successo, conduce un'esistenza felice e benestante con la moglie Anna, eminente oculista, e i loro due figli, la 14enne Kim e Bob, di 12 anni. Tuttavia, dopo aver preso sotto la sua protezione Martin, un ragazzo di 16 anni senza padre che introduce nella sua famiglia, l'universo di Steve inizia a crollare. Le cose, infatti, prendono una piega sinistra e l'uomo si trova di fronte alla difficile scelta di compiere un terribile sacrificio o correre il rischio di perdere tutto.
Regia: Yorgos Lanthimos
Attori: Colin Farrell - Steven Murphy, Nicole Kidman - Anna Murphy, Barry Keoghan - Martin, Raffey Cassidy - Kim Murphy, Sunny Suljic - Bob Murphy, Alicia Silverstone - Alicia, madre di Martin, Bill Camp - Matthew Williams
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Il film più strano e assurdo che ho visto negli ultimi tempi (insieme a MADRE).
Non so ancora nemmeno stabilire se mi è piaciuto o no!!! Tanti dubbi, tante libere interpretazioni.. e un grande BOOOH!!!
Attori superlativi comunque.
La regia non lascia nulla al caso, tutto sembra essere mostrato e trattato per un preciso motivo, con un preciso scopo.. il più è coglierlo fino in fondo!
Qualcuno di voi lo ha visto? Sono curioso di sentire altri commenti..
p.s.
alicia silverstooone?????:eek: :eek: :eek: :eek: Era dai tempi di "crazy" che non la vedevo. E' stato un mezzo shock!!!:Prrr: :Prrr:
Ciao Live,
beh io l'ho visto svariati mesi fa e l'ho trovato davvero un bel film, tra i migliori cinque del 2017.
Cos'è che non hai capito?
live_killers
03-05-2019, 10:00
Ciao Rael :D
Metto sotto spoiler, non si sa mai che qualcuno entri senza ancora averlo visto.
Dunque, ipotizzo ci sia tutto un parallelismo tra la storia del film e la vicenda mitologica di Ifigenia.. collegata appunto anche al titolo del film e menzionata nello stesso film come recita scolastica della figlia maggiore (giusto?).
Ok.. sarà perchè non ricordo esattamente la storia di Ifigenia (ci avevo fatto delle versioni di latino ai lontani tempi delle superiori) ma alcune cose mi sfuggono.
Ifigenia era la figlia di un qualche re greco.. una qualche dea per non so quale motivo :D bloccava le navi del re con dei forti venti e non le facevano partire per Troia. Per sbloccare le navi il re avrebbe dovuto offrire in sacrificio alla dea la figlia ifigenia. Poi non ricordo se il re o la dea stessa, troppo impietositi da quel sacrificio estremo, cambiarono idea all'ultimo e invece di ifigenia venne sacrificato un cervo. Qualcosa del genere??
Boh.. tra l'altro in latino andavo malissimo e nelle versioni traducevo sempre fischi per fiaschi. Per fortuna a volte ricordavo le puntate di Pollon :D :D che un po' mi aiutavano a cogliere il senso generale delle vicende!:sofico: :sofico:
Quindi..
Nel nostro film, ifigenia sarebbe la figlia maggiore. Il cervo è il fratello minore. Martin invece? Rappresenterebbe una sorta di "divinità" vendicativa. Siccome il chirurgo gli ha ammazzato il padre, lui gli ammazza un membro della famiglia e l'ordine viene ristabilito. Però in questo caso viene fatto scegliere al chirurgo quale membro della famiglia uccidere, non gli si impone un sacrificio preciso.
Inoltre se il chirurgo si rifiutasse di scegliere, la divinità li ucciderebbe tutti (che non sarebbe una cosa propriamente equa:D , ma le divinità greche non erano famose per essere eque e giuste con gli uomini:D )..
Poi, dal momento che anche la moglie era inclusa nella scelta, una volta appurato che non ci sarebbe stato altro modo per salvare tutti dalla morte non sarebbe stato più logico sacrificare lei per salvare entrambi i figli?
Invece lui evidentemente metteva tutti e 3 sullo stesso piano.
Poi anche i discorsi di lei.. della serie, "sacrifichiamo uno dei due bambini che tanto siamo ancora giovani e ne rifacciamo un altro" machecazz??????:D :D
Poi.. il fatto che martin spinge il chirurgo a mettersi con sua madre... apparentemente non centra nulla con tutta la vicenda del sacrificio. Invece centrerà qualcosa, simboleggerà qualcosa no??!
Anche il presunto innamoramento della figlia maggiore per martin? cosa sta a significare? la devozione incondizionata verso gli dei? booh
E tante altre piccolezze, sono sicuro che ognuna ha un significato ben preciso ma non sono sicuro di averlo colto.. tipo: il fatto che la moglie dovesse fingersi inanimata per fare sesso? simboleggia una sorta di sacrificio anche quello? E la figlia che fa la stessa cosa con martin.. volontà di autosacrificarsi? Ma allora perchè poi dice al fratello "quando morirai prenderò il tuo lettore mp3 ecc ecc" :D :D assurdo!!!!
E il rapporto tra martin e il chirurgo? perchè martin ha aspettato a rivelare i suoi piani al chirurgo? sembra quasi che abbia deciso di vendicarsi del padre solo quando il chirurgo inizia a trascurarlo. sbaglio?
Poi questa apatia generale e generalizzata di tutto e tutti. Che significa? Apatia e indifferenza che poi sfocia gradualmente in disperazione e follia, per poi tornare alla "normale indifferenza" dopo il sacrificio..una normalità insana e malata comunque. Era più sana la follia. E' questo il messaggio?
Ma per rispondere a tutto vuoi essere pagato?:read: :sofico:
Te lo meriteresti per la faticaccia:D :D :D
Forza e coraggio :D.
Mi limiterò a (ri)scrivere la mia interpretazione del film che avevo elaborato svariati mesi fà discutendo con altri cinefili.
A mio parere il film mostra la sua vera faccia quando, nello scantinato della casa, Martin urla più volte in faccia a Steven "E' una metafora, non lo capisci che è tutta una metafora???"; lì, per me, si rompe la quarta parete e il ragazzo, rivolgendosi al medico, sta di fatto parlando all'ascoltatore.
Solo con una chiave d'interpretazione metaforica si può spiegare la "maledizione" che si abbatte sulla famiglia Murphy altrimenti rischiamo seriamente di cadere nell'ambito sovrannaturale o supereroistico.
Nella scena finale della "roulette russa", dopo i due colpi andati fortunatamente a vuoto, mi attendevo l'unica vera azione plausibile: il suicidio di Steven che s'immolava per salvare la sua famiglia.
Purtroppo questo non avviene e allora bisogna andare a ritroso per cercare qualche indizio che suffraghi e dia una parvenza di razionalità a questa azione tanto buffa (girare intorno a se stessi bendati) quanto letale.
In tutto il film non si viene mai a conoscenza dei REALI motivi per cui il padre di Martin è deceduto in sala operatoria: il chirurgo accusa l'anestetista e quest'ultimo ricambia il favore.
Chi ha un minimo di conoscenza dell'ambito chirurgico sa che in sala operatoria quello che DAVVERO comanda è l'anestesista perché è colui che, di minuto in minuto, ha la contezza dello stato di salute del paziente mentre il chirurgo esegue il compito che è stato già organizzato a tavolino (tagliare, individuare la zona da operare, compiere l'intervento, richiudere) ma, per tutta la durata dell'operazione, può anche disinteressarsi delle condizioni del paziente dato che l'anestesista lo informa regolarmente e richiamerebbe immediatamente la sua attenzione se si rendesse conto che i parametri vitali mostrassero delle anomalie.
A mio parere il papà di Martin è morto senza che le successive indagini abbiano davvero individuato le cause e le eventuali responsabilità (a volte si muore senza che ci sia la colpa di nessuno); è Martin che si è creato, nella sua mente, un film dove Steven (l'unico medico dell'ospedale che lui conosceva) è l'unico responsabile della morte del padre senza se e senza ma, senza avere delle prove tangibili che possano suffragare le sue accuse.
Steven avrà anche bevuto due bicchieri di alcool come affermato dal collega anestesista ma ciò non vuol dire essere ubriachi e non rendersi conto di stare uccidendo un essere umano (e qui il pensiero mi è immediatamente volato al Denzel di "Flight"); da quello che lo spettatore vede sembrerebbe che il papà di Martin sia l’unico paziente deceduto sotto i ferri di Steven, in tutta la sua non breve carriera.
Anna e Steven non risulteranno mai essere davvero vittime della maledizione mentre i due figli si: perché?
Perché Martin vuole far vivere ai due minorenni le stesse sensazioni che ha provato lui in occasione della dipartita del padre?
Se ci si riflette un attimo le conseguenze fisiche della “maledizione” sono destinate ai figli mentre agli adulti sono riservate quelle psicologiche e questo ha una sua logica…
Quali sono le persone più importanti per un figlio?
I genitori.
Quali sono le persone più importanti per un genitore?
I figli.
Occhio per occhio, dente per dente.
La vera vittoria di Martin non è la morte di Bob quanto l’esistenza in vita di Steven: da vivo non potrà mai smettere di provare dolore per la perdita del figlio, suicidandosi avrebbe chiuso il cerchio e si sarebbe portato ad un livello superiore del ragazzo: sublimo il mio dolore da genitore ponendomi come vittima sacrificale annientando del tutto la tua sete di vendetta (ossia tu ragazzo cerchi solo vendetta dimostrando rabbia, ferocia e assenza di sentimenti, io padre di famiglia mi immolo per i miei cari dimostrando amore incondizionato).
Sono solo io che ritengo buffo il fatto che per tutto il film ho pensato "Ma sto ragazzino che prove ha per aver individuato, in modo netto, il colpevole della morte di suo padre?"?
Dopo una morte in sala operatoria c'è sempre una indagine anzi due (scatta d'ufficio per la Direzione Sanitaria e si affianca a quella della Magistratura per avvenuta denuncia da parte dei familiari): possibile che nessuna delle due è riuscita a determinare la colpevolezza di Steven (allo stesso modo con cui la Commissione d'inchiesta ingabbierà Denzel in "Flight")?
E se quindi Steven ne è uscito pulito allora a cosa sto assistendo se non ad una metafora lunga quasi 2 ore?
Cosa rappresenta Martin?
I rimorsi di coscienza di Steven (l'ha fatta franca ma sa di essere colpevole), il fato che si ritorce contro (gli è andata bene ma, nella Vita, prima o poi i conti si pareggiano sempre) o semplicemente un ragazzino dotato di super poteri?
E' ovvio che bisogna escludere quest'ultima ipotesi ma le prime due, per certi versi, si andavano facendo sempre più pregnanti: perché Steven si preoccupa della crescita di Martin?
Per ogni paziente che curava automaticamente egli si occupava dei figli di quest'ultimo?
No, certo che no, Martin è differente, Martin è il figlio del (unico) paziente morto sotto i suoi ferri e allora i sensi di colpa (reali o immaginari) lo hanno costretto a rimediare, in un certo senso ad espiare una colpa che nessuna indagine ha confermato ma di cui il solo Martin è in possesso della sentenza inappellabile...
Pian piano che il film andava avanti nella mia mente si palesava una certa congruenza tra il comportamento di Martin e il comportamento (educazione) che Steven ha dato (e continuava a dare) ai suoi figli: quello che il medico rivela a Martin (la masturbazione del padre) è un evento importantissimo per la comprensione del film, è come se Steven si stesse facendo un profondo ed intimissimo esame di coscienza parlando a se stesso (e non certo ad un ragazzino che poco o nulla poteva interessarsi a questo morboso evento).
Steven ha avuto una adolescenza combattuta e i suoi figli non sono da meno; guarda caso Martin non è affatto diverso e anche il comportamento della madre (la seduzione attiva) risulta essere opposto a quello della moglie (la disponibilità sessuale passiva).
Sono un ignorante di tutta la letteratura greca ma qui c'è molto di più di Euripide, Ifigenia o quant'altro...
E' un thriller psicologico molto raffinato e pieno di metafore/simbolismi (ancora una volta mi ritorna in mente Madre) dove ogni personaggio sembra essere l'antitesi di un altro.
Si vuole cercare delle risposte ricorrendo al sesso (seduzione della madre, masturbazione dell'anestesista) quando, in realtà, tutto il film si basa sul contrappasso (Divina Commedia docet) e sui principi che regolano il significato della pena e dell'espiazione.
Non ho ritrovato alcun Dio, alcun Deus Ex Machina, niente di religioso o spirituale, niente di trascendentale, solo un sottile e perverso gioco simbolico con pochi e ben caratterizzati personaggi.
live_killers
09-05-2019, 23:06
Solo con una chiave d'interpretazione metaforica si può spiegare la "maledizione" che si abbatte sulla famiglia Murphy altrimenti rischiamo seriamente di cadere nell'ambito sovrannaturale o supereroistico.
...mmmh, beh, che sia tutta una metafora di qualcosa è sembrato ovvio anche a me! Io però mi fermavo alla mitologia greca :D ma siccome tante piccole cose non mi tornavano, può essere che ci sia altro "sotto".
Nella scena finale della "roulette russa", dopo i due colpi andati fortunatamente a vuoto, mi attendevo l'unica vera azione plausibile: il suicidio di Steven che s'immolava per salvare la sua famiglia.
Purtroppo questo non avviene e allora bisogna andare a ritroso per cercare qualche indizio che suffraghi e dia una parvenza di razionalità a questa azione tanto buffa (girare intorno a se stessi bendati) quanto letale.
prima discrepanza:
io non mi aspettavo affatto il suicidio di Steven. Martin quando spiega le "regole" dice chiaramente che l'unico modo per far tornare tutto alla normalità sarebbe stato quello di scegliere una vittima tra i membri della sua famiglia. Lui non compreso! Quindi se si fosse suicidato, l'unica cosa che avrebbe ottenuto sarebbe stata quella di non dover assistere alla morte di tutti e 3 o vivere il resto della vita col peso della scelta.
Quella scena secondo me sta semplicemente a significare che tra i tre, Steven non sa assolutamente chi scegliere e quindi si affida al caso.. in una sorta di gioco della bottiglia macabro! Questo semmai mi ha stranito!!! Non ho figli ma in una situazione folle assurda e al tempo stesso inevitabile come quella, io avrei scelto mia moglie pur di salvare i bambini. E mi immagino mia moglie, loro madre, totalmente d'accordo nell'immolarsi per salvaguardare la prole:D. Ciò che mi ha colpito è proprio questo mancato spirito di sacrificio da parte dei due genitori. I figli dovrebbero essere quanto di più importante nella vita, invece in questo film vengono messi al pari del coniuge. Anzi, addirittura ricordo chiaramente una frase assurda della moglie (come ho già scritto) che incoraggiava Steven a uccidere uno dei due figli, tanto avrebbero ricominciato tutto da capo facendone un altro!!!!:eek: :eek:
In tutto il film non si viene mai a conoscenza dei REALI motivi per cui il padre di Martin è deceduto in sala operatoria: il chirurgo accusa l'anestetista e quest'ultimo ricambia il favore.
Chi ha un minimo di conoscenza dell'ambito chirurgico sa che in sala operatoria quello che DAVVERO comanda è l'anestesista perché è colui che, di minuto in minuto, ha la contezza dello stato di salute del paziente mentre il chirurgo esegue il compito che è stato già organizzato a tavolino (tagliare, individuare la zona da operare, compiere l'intervento, richiudere) ma, per tutta la durata dell'operazione, può anche disinteressarsi delle condizioni del paziente dato che l'anestesista lo informa regolarmente e richiamerebbe immediatamente la sua attenzione se si rendesse conto che i parametri vitali mostrassero delle anomalie.
A mio parere il papà di Martin è morto senza che le successive indagini abbiano davvero individuato le cause e le eventuali responsabilità (a volte si muore senza che ci sia la colpa di nessuno); è Martin che si è creato, nella sua mente, un film dove Steven (l'unico medico dell'ospedale che lui conosceva) è l'unico responsabile della morte del padre senza se e senza ma, senza avere delle prove tangibili che possano suffragare le sue accuse.
boh.. anche quì io la vedo diversamente: avendo "semplicemente" interpretato la figura di martin come una sorta di divinità, ho preso ciò che dice come verità assoluta e imprescindibile. Ok, l'anestesista è quello che monitora i parametri vitali del paziente ma se il chirurgo per un qualche motivo facesse un errore irreversibile col bisturi, avere un anestesista che prontamente grida "lo stiamo perdendoooo" cosa cambierebbe?:sofico:
Anna e Steven non risulteranno mai essere davvero vittime della maledizione mentre i due figli si: perché?
Perché Martin vuole far vivere ai due minorenni le stesse sensazioni che ha provato lui in occasione della dipartita del padre?
Se ci si riflette un attimo le conseguenze fisiche della “maledizione” sono destinate ai figli mentre agli adulti sono riservate quelle psicologiche e questo ha una sua logica…
oddio.. seguendo il tuo ragionamento, non dovrebbe essere il contrario? se è un occhio per occhio, allora le conseguenze psicologiche dovrebbero riguardare i figli (martin che sopravvive al padre, il suo dolore è psicologico) e quelle fisiche i genitori (il padre di martin morto sotto i ferri). Perchè invece fanno il contrario?
In ogni caso, anche io mi sono chiesto come mai non avessero fatto vedere nemmeno un sintomo sulla moglie di steven.. lo avevo giustificato col fatto che i sintomi tardassero a manifestarsi proporzionalmente al grado di forza e maturità del corpo. Anche sulla figlia maggiore hanno tardato qualche giorno rispetto al fratellino..
Cosa rappresenta Martin?
I rimorsi di coscienza di Steven (l'ha fatta franca ma sa di essere colpevole), il fato che si ritorce contro (gli è andata bene ma, nella Vita, prima o poi i conti si pareggiano sempre) o semplicemente un ragazzino dotato di super poteri?
Sicuramente la tua chiave di lettura del film.. (si dice "chiave di lettura" riferito a un film?:D ).. è interessantissima. E sicuramente ci avrai azzeccato! Però mi solleva altri dubbi.. tipo: se Martin rappresenta il senso di colpa di steven, allora che senso ha tutta la parte in cui la figlia si invaghisce di lui? Il fatto che passano tanto tempo insieme, che lei si vuol concedere a lui ma lui la rifiuta nonostante affermi che è bellissima.. e quando la fa tornare a camminare solo per andare alla finestra dell'ospedale a salutarlo.. boh
quello che il medico rivela a Martin (la masturbazione del padre) è un evento importantissimo per la comprensione del film, è come se Steven si stesse facendo un profondo ed intimissimo esame di coscienza parlando a se stesso (e non certo ad un ragazzino che poco o nulla poteva interessarsi a questo morboso evento).
si verissimo, ma anche in questo caso io l'avevo inteso come un semplice "sacrificio" di informazioni. Questo tema del "do ut des" che accompagna tutto il film.
Steven, alle strette, sperava che aprendosi con quella confessione estrema avrebbe ottenuto in cambio una "rivelazione" altrettanto estrema di Martin su come cavarsela. Ma Martin ribadisce che questa rivelazione gli è già stata data. Non c'è altro da fare per uscirne!
E' un thriller psicologico molto raffinato e pieno di metafore/simbolismi (ancora una volta mi ritorna in mente Madre) dove ogni personaggio sembra essere l'antitesi di un altro.
rido! :sofico: perchè anche io ci ho comunque trovato tante analogie con madre e questa cosa mi faceva ridere anche durante la visione del film perchè avevo già subodorato che sarei poi venuto quì ad elemosinare spiegazioni:D :D :D come ho fatto per madre!!!!
Non ho ritrovato alcun Dio, alcun Deus Ex Machina, niente di religioso o spirituale, niente di trascendentale, solo un sottile e perverso gioco simbolico con pochi e ben caratterizzati personaggi.
si si, ma sicuramente avrai ragione.. però stavolta, anche leggendo il tutto come dici tu mi rimangono dubbi..
non so, io la vedevo come una semplice (ma geniale) allegoria moderna del mito di ifigenia. Poi ovviamente ci sono cose poco chiare ma le attribuivo al fatto di non ricordarmi con esattezza la storia di ifigenia e quindi non potevo capire fino in fondo certi parallelismi. Magari avessi visto il film col mio vecchio prof di latino... mi avrebbe colmato le lacune:sofico: :sofico:
rido ancora perchè in madre, dove invece era da cogliere il lato "divino" io non l'avevo colto.. e quì dove invece non era da cogliere (ammesso tu abbia ragione) io ci vedo solo quello!!!:sofico: :sofico:
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