View Full Version : Anno 1800 come Metro Exodus
https://www.guru3d.com/news-story/ubisoft-anno-1800-will-be-removed-from-steam-on-release-date.html
Non sembra un pesce d'aprile....:)
No, non è un pesce in quanto si tratta di un annuncio che risale allo scorso 29 marzo, quelli di Guru l'han postato oggi, ma di fatto è roba ormai nota da un paio di giorni.
C'è stato il comunicato ufficiale (https://www.anno-union.com/en/ubisoft-is-partnering-with-epic-games-store-for-anno-1800/) ed è già stata anche aggiornata la pagina del gioco su Steam.
Anyway, c'è già il thread per i titoli Epic (https://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2880132), conviene postare direttamente lì ;)
PS: al momento non c'è alcuna comunicazione in merito agli store terzi, ma potrebbe ripetersi quanto accaduto con The Division 2, dove alla release è stato poi rimosso anche dagli altri store, lasciandolo acquistabile in digital solo direttamente su Epic e su Uplay.
Io l'ho preordinato su uplay, lì non dovrebbero esserci problemi, vero?
Io l'ho preordinato su uplay, lì non dovrebbero esserci problemi, vero?
No, è un titolo uplayworks, da uplay c'è da passarci per forza ;)
Tra l'altro avendo pure Denuvo + VMP meno roba c'è da tenere in background e meglio è per la CPU.
Ma come mai stanno facendo sta ''guerra'' a steam?
Ma come mai stanno facendo sta ''guerra'' a steam?
Perchè per 10+ anni, steam ha imposto le proprie tariffe agli sviluppatori (dal 30% per i piccoli a scendere per i grossi), visto il regime di monopolio che in pratica aveva.
Ora epic offre tariffe più basse per invogliare le esclusive.
E' interessante notare che i prezzi per i consumatori finali non mi sembra siano cambiati :cry:
Non sono le tariffe più basse a generare queste esclusive, al massimo le tariffe più basse portano un nuovo ingresso di sviluppatori e publishers alla piattaforma. Epic compra le esclusive (temporali) garantendo un tot di vendite anche nel caso in cui queste non vengano raggiunte, questo al di là della tariffa del 12% (e dello sconto del 5% sulle royalty se si usa Unreal Engine).
E comunque no, Steam non applica il 30% ai "piccoli" e a scendere ai "grossi". Steam applica il 30% come tariffa base (salvo eventuali accordi specifici con percentuali diverse che possono venir fatti con publishers o devs). Questa percentuale scende al 25% dopo aver venduto $10 milioni e al 20% dopo aver raggiunto i $50 milioni.
FirstDance
02-04-2019, 11:45
Comunque sarà almeno un paio d'anni che non vedo più quei grossi sconti su Steam.
Su Steam ho un credito di 79 centesimi da mesi e non riesco a spenderlo, perché non trovo offerte degne di nota.
Beh, hai voglia da quando non si vedono sconti decenti, ma non è Valve (o Epic) a fissare gli sconti e nemmeno i prezzi di listino, sono i publishers/devs. Infatti, le offerte migliori negli ultimi anni si son quasi sempre trovare negli store terzi, parlando di store autorizzati quindi che prendono le key (siano esse Steam, GOG, Uplay, Origin) attraverso accordi diretti con gli stessi sviluppatori o i publishers.
Tornando anche al discorsi prezzi, è vero che su Epic store i prezzi di listino sono rimasti invariati post-rimozione (o pre-rimozione), ma non è Epic a fissare quei prezzi.
The Void
02-04-2019, 12:20
Ma come mai stanno facendo sta ''guerra'' a steam?
Considera questo: Nel 2004 Valve ha introdotto steam ed era l'unica a inserire una piattaforma, prima di allora, si comprava il gioco, e si dividevano i guadagni distributore e sviluppatore(in che percentuale credo variabile da distributore a distributore)
Poi si è aggiunta questa spesa del 30% che devi dare a valve per ogni copia venduta su steam, che si aggiunge al costo della distribuzione retail che comunque regge(non per tutti ma regge).
Logico pensare che altre grosse software house vogliano impostare questo guadagno facile e non lasciare tutta la torta a valve, dal punto di vista commerciale è una cosa buona e sensata su PC, soprattutto per gli sviluppatori che potranno scegliere se pagare un 30% o un 15% o un 12% ecc.ecc a seconda dei contratti.
Quindi dal punto di vista commerciale è tutto a posto, siamo nella norma, ma i videgiocatori che vanno "per partito preso" pensano che sia sbagliato fare concorrenza a steam e valve, soprattutto perchè visto che sono passati molti anni da quando è stato introdotto steam e tanti li ha passati da monopolista, l'unica via per poter acquistare potenziali clienti è ragionevolmente l'esclusiva, permamente o temporale, pagata a suon di dollari.
Il problema quindi risiede nel fatto che ci sono tantissimi fanboy di valve che ragionano come se fossere Gabe in persone e si risentono se un gioco viene venduto altrove.
Quello che le persone non sanno è che gli sviluppatori prima di andare su steam avviano un contratto(di cui i dettagli li conoscono solo loro), ad esempio gli sviluppatori di Sekiro prima di essere introdotti su steam sottoscrivono un contratto dove sicuramente pagheranno qualche cifra a valve per essere su steam e il mantenimento della piattaforma(oppure siamo così ingenui da credere che sia tutto aggratisse per gli sviluppatori?), a cui si aggiunge il 30% su ogni vendita. Logico che molti sviluppatori se si invertono le cose vengono tentati dalla possibilità di più guadagno anche se devono valutare se vale la candela su un bacino di utenza ristretto.
Per come la vedo io la guerra è giustificata, e dovrebbe essere continuata, ma non contro steam, contro un qualsiasi tipo di monopolio, va bene quindi che i giochi siano disponibili sempre più spesso su due o più piattaforme, e non solo su una sola, come era fino a poco tempo fa con steam, o di recente per qualche esclusiva su epic.
Il problema è per i fanboy quando a fare monopolio con sekiro c'è steam va bene, quando a fare quasi monopolio c'è Ubisoft che introduce anno 1800 su Uplay e Epic non va bene, ecco, questo dovrebbe cambiare.
cronos1990
02-04-2019, 12:40
Posso anche condividere nelle linee generali, ma qualche tuo passaggio mi lascia... perplesso.
Quello che le persone non sanno è che gli sviluppatori prima di andare su steam avviano un contratto(di cui i dettagli li conoscono solo loro), ad esempio gli sviluppatori di Sekiro prima di essere introdotti su steam sottoscrivono un contratto dove sicuramente pagheranno qualche cifra a valve per essere su steam e il mantenimento della piattaforma(oppure siamo così ingenui da credere che sia tutto aggratisse per gli sviluppatori?), a cui si aggiunge il 30% su ogni vendita. Logico che molti sviluppatori se si invertono le cose vengono tentati dalla possibilità di più guadagno anche se devono valutare se vale la candela su un bacino di utenza ristretto.Scusa eh, ma questo mi pare senza senso.
Per stare su Steam devo pagare il 30% (o meno se guadagno abbastanza). Perchè dovrei pagare ulteriormente tramite un contratto per stare su Steam, visto che già è previsto pagando quel 30%?
Il mantenimento della piattaforma? Al limite in quel caso sarebbe Steam a pagare per evitare che Tizio/Caio/Sempronio non decidano di lasciare la loro piattaforma per andare su quella di qualcun'altro. Chiude Steam (impossibile)? Benissimo, vado su un altro client.
Per come la vedo io la guerra è giustificata, e dovrebbe essere continuata, ma non contro steam, contro un qualsiasi tipo di monopolio, va bene quindi che i giochi siano disponibili sempre più spesso su due o più piattaforme, e non solo su una sola, come era fino a poco tempo fa con steam, o di recente per qualche esclusiva su epic.Lato giocatore il problema è che mentre prima avevi un solo client, ora ti ritrovi con n-client sul PC. Io al momento ho installato: Steam (e ok), Origins (per Anthem), GOG (per TW3) e Bethesda (Morrowind). E fino a poco tempo fa pure Uplay (Assassin's Creed: Origins).
Tralasciando i fanboy comunque è, almeno dal mio punto di vista, una rottura: mi piaceva avere tutto ordinato su un'unica piattaforma, senza contare tutti gli account e i sistemi di sicurezza da gestire. Poi è chiaro che dal punto di vista prettamente pratico non è un problema insormontabile.
Ma a prescindere da questo, il problema principale è che avviene l'esatto opposto di quello che dici. Ovvero, stiamo andando non verso un sistema in cui lo stesso gioco non lo hai su più piattaforme, ma dove lo trovi su un'unica piattaforma.
Ed è questo che crea di fatto dei monopoli a se stanti, e non porta certo ad una diminuzione dei prezzi.
Perchè se Anthem o Battlefield o Dragon Age Inquisition li trovi solo su Origins (la piattaforma del publisher di questi giochi, cioè EA) non fai concorrenza con nessuno, e quindi puoi tenere i prezzi alti come pare a te.
E lo stesso vale per gli altri store. Epic, con le sue esclusive temporali, da un lato si assicura che quei giochi (se li vuoi) devi acquistarli sulla loro piattaforma; ma dall'altro, nel periodo in cui i giochi ottengono i loro maggiori introiti (periodo di lancio e primi mesi), può permettersi di tenere prezzi mediamente più alti perchè non esiste concorrenza.
Guarda caso, come dice ulukaii, i prezzi migliori li trovi semmai su store terzi, che vendono le chiavi dei giochi e si fanno concorrenza tra loro, quindi non possono piazzare ogni volta il prezzo pieno più alto possibile.
Il discorso sarebbe diverso se, ad esempio, Phoenix Point (cito questo perchè lo seguo da tempo e lo considero un must buy) fosse in vendita all'uscita su: Epic Store, Steam, Uplay, Origins, GOG e altri ancora. A quel punto le varie piattaforme, per convincere ad acquistare da loro, devono in qualche modo invogliare l'acquirente. E spesso uno dei metodi è giocando sul prezzo, senza contare che questo potrebbe anche migliorare le piattaforme stesse (Origins, per dire, è un autentico obbrobrio).
Così no: così il gioco è in esclusiva su un'unica piattaforma, che può fare il bello e il cattivo tempo.
The Void
02-04-2019, 14:04
Posso anche condividere nelle linee generali, ma qualche tuo passaggio mi lascia... perplesso.
Scusa eh, ma questo mi pare senza senso.
Per stare su Steam devo pagare il 30% (o meno se guadagno abbastanza). Perchè dovrei pagare ulteriormente tramite un contratto per stare su Steam, visto che già è previsto pagando quel 30%?
Il mantenimento della piattaforma? Al limite in quel caso sarebbe Steam a pagare per evitare che Tizio/Caio/Sempronio non decidano di lasciare la loro piattaforma per andare su quella di qualcun'altro. Chiude Steam (impossibile)? Benissimo, vado su un altro client.
Quindi secondo te uno sviluppatore come from software va su steam e gli si dice: Hey, ciao! ecco il tuo spazio, prego! Stai in visibilità nella pagina iniziale sempre in alto aggratisse per due settimane, poi dipende dalle vendite.
Ingenuo :asd:
Lato giocatore il problema è che mentre prima avevi un solo client, ora ti ritrovi con n-client sul PC. Io al momento ho installato: Steam (e ok), Origins (per Anthem), GOG (per TW3) e Bethesda (Morrowind). E fino a poco tempo fa pure Uplay (Assassin's Creed: Origins).
Tralasciando i fanboy comunque è, almeno dal mio punto di vista, una rottura: mi piaceva avere tutto ordinato su un'unica piattaforma, senza contare tutti gli account e i sistemi di sicurezza da gestire. Poi è chiaro che dal punto di vista prettamente pratico non è un problema insormontabile.
Ma a prescindere da questo, il problema principale è che avviene l'esatto opposto di quello che dici. Ovvero, stiamo andando non verso un sistema in cui lo stesso gioco non lo hai su più piattaforme, ma dove lo trovi su un'unica piattaforma.
Ed è questo che crea di fatto dei monopoli a se stanti, e non porta certo ad una diminuzione dei prezzi.
Perchè se Anthem o Battlefield o Dragon Age Inquisition li trovi solo su Origins (la piattaforma del publisher di questi giochi, cioè EA) non fai concorrenza con nessuno, e quindi puoi tenere i prezzi alti come pare a te.
E lo stesso vale per gli altri store. Epic, con le sue esclusive temporali, da un lato si assicura che quei giochi (se li vuoi) devi acquistarli sulla loro piattaforma; ma dall'altro, nel periodo in cui i giochi ottengono i loro maggiori introiti (periodo di lancio e primi mesi), può permettersi di tenere prezzi mediamente più alti perchè non esiste concorrenza.
Guarda caso, come dice ulukaii, i prezzi migliori li trovi semmai su store terzi, che vendono le chiavi dei giochi e si fanno concorrenza tra loro, quindi non possono piazzare ogni volta il prezzo pieno più alto possibile.
Il discorso sarebbe diverso se, ad esempio, Phoenix Point (cito questo perchè lo seguo da tempo e lo considero un must buy) fosse in vendita all'uscita su: Epic Store, Steam, Uplay, Origins, GOG e altri ancora. A quel punto le varie piattaforme, per convincere ad acquistare da loro, devono in qualche modo invogliare l'acquirente. E spesso uno dei metodi è giocando sul prezzo, senza contare che questo potrebbe anche migliorare le piattaforme stesse (Origins, per dire, è un autentico obbrobrio).
Così no: così il gioco è in esclusiva su un'unica piattaforma, che può fare il bello e il cattivo tempo.
vero, ma dobbiamo considerare che Bethesda sembra averlo capito e invece che chiudersi a riccio mette almeno due piattaforme, bethesdanet e steam, e chissà in futuro magari si arriverà a tre. Uplay fa già uso di due piattaforme, prima l'accoppiata uplay\steam e sembra oggi l'accoppiata uplay\epic, almeno per un pò.
La speranza è che anche EA e tutti gli altri facciano lo stesso, aprire i loro giochi a più piattaforme possibili, prendendo al lancio magari anche una occasione come stadia(non so come ma penso sia possibile).
L'importante è che in futuro non ci sia un monopolista per il 99% dei giochi, altrimenti quello si ingrassa e gli altri muoiono, invece è giusto che ingrassino un pò tutti, simpatici o antipatici che siano..... Perchè diciamoci la verità, ognuno dovrebbe poter acquistare dove vuole, e se non è giusto che oggi qualcuno acquisti su Epic quello che voleva acquistare su Steam, non era giusto che gente come me ad esempio dovevano(e devono) acquistare su steam se vogliono invece acquistare su gog. DRM o meno. :D
Volendo per EA ci sarebbero degli indizi, ricordi l'immagine di Mirror's Edge Catalyst nell'anteprima della nuova interfaccia di Steam?
Le locandine dei giochi erano ordinate in base agli achievements ottenuti e Catalyst compariva mescolato ad altri steamworks. Sappiamo che un gioco non-steam aggiunto in libreria non ha alcuna gestione degli achievements legati al suo client (o interni ad esso se il gioco è DRM-free).
Le ipotesi sono quindi tre:
1) il gioco apparirà su Steam, frutto di un accordo con Valve (magari Steam+Origin)
2) Catalyst era un titolo non-steam aggiunto in libreria e per i giochi steamworks in ordine dopo di lui non è stato preso alcun achievements, di conseguenza da Catalyst in poi eran ordinati alla "come viene" (magari in base alle ore di gioco)
3) verrà aggiunta a Steam la possibilità di integrarsi con altri client (Origin in questo caso) per la gestione degli achievements dei giochi non-steam aggiunti in libreria
PS: anche se l'ipotesi 3 la vedo troppo incasinata sinceramente, visto che ad oggi non è stata mai fatta una cosa simile nemmeno per gli achievements uplay quando un gioco uplayworks è presente anche su Steam.
razor820
02-04-2019, 14:51
Siamo arrivati ad aprire Thread perché un gioco non esce su Steam.. madonna. Comunque si sapeva già da un bel pezzo.
Dobbiamo farci L abitudine per qualche annetto..
Io come consiglio di un utente ho installato PLAYNITE. Non male. Raggruppa tutti i giochi dei vari client in un unica libreria, con cover, info, ore giocate. Niente male, intuitiva, veloce e carina
Perchè per 10+ anni, steam ha imposto le proprie tariffe agli sviluppatori (dal 30% per i piccoli a scendere per i grossi), visto il regime di monopolio che in pratica aveva.
Ora epic offre tariffe più basse per invogliare le esclusive.
E' interessante notare che i prezzi per i consumatori finali non mi sembra siano cambiati :cry:
Ah, beh 30% non son noccioline, soprattutto su giochi di un certo spessore
Darkless
02-04-2019, 17:37
La politica di Epic è tutta a favore degli sviluppatori senza alcun vantaggio per l'utente finale, che anzi si trova solo rogne e lacune di servizi e assistenza.
Poi si chiedono perché sono malvisti.
Ad ogni modo Sweeny ha già detto che non potranno andare avanti a lungo con le esclusive e se non trovano un modo per cambiar rotta e fidelizzare l'utenza ritorneranno ad andare avanti con fortnite.
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