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View Full Version : Google celebra Bach con il primo Doodle con l'Intelligenza Artificiale. Ecco il video


Redazione di Hardware Upg
21-03-2019, 18:01
Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/google-celebra-bach-con-il-primo-doodle-con-l-intelligenza-artificiale-ecco-il-video_81423.html

Si inseriscono alcune note e al resto ci pensa l'Intelligenza Artificiale, trasformando pochi suoni sgraziati in una melodia in stile barocco alla Johann Sebastian Bach. Tutto sfruttando il machine learning e, ovviamente, con tutti i limiti del caso

Click sul link per visualizzare la notizia.

emanuele83
22-03-2019, 07:35
Concordo sui limiti... per ora non ci siamo... l'ultimo della classe al primo anno di armonia complementare farebbe meglio.

Però guardiamo il bicchiere mezzo pieno: spiega cos'è l'armonizzazione di una melodia e magari farà venire un po' di curiosità a un po' di gente.

jhonny sebastiano si starà rivoltando nella tomba.

In ogni caso non credo che una intelligenza artificiale riesca e possa fare meglio dell'animo umano. La creatività e il genio sono ciò che un qualcosa senza emozioni non potrà mai eguagliare. nonostante la musica sembri il terreno perfetto per sperimentare algoritmi rimane dall'altra parte sempre e solo un ascoltatore umano a giudicare. Certo, le varie AI sono sempre libere di comporre o armonizzare per altre AI.

marcram
22-03-2019, 08:29
jhonny sebastiano si starà rivoltando nella tomba.

In ogni caso non credo che una intelligenza artificiale riesca e possa fare meglio dell'animo umano. La creatività e il genio sono ciò che un qualcosa senza emozioni non potrà mai eguagliare. nonostante la musica sembri il terreno perfetto per sperimentare algoritmi rimane dall'altra parte sempre e solo un ascoltatore umano a giudicare. Certo, le varie AI sono sempre libere di comporre o armonizzare per altre AI.

Se le emozioni sono un "calcolo", perché no?
È un concetto che cerca sempre di far risultare l'uomo migliore di quello che è in realtà, e irraggiungibile.
Come quando si cercava di negare a tutti i costi che gli animali (ad esempio quelli domestici) avessero emozioni.
Al livello attuale, questa IA non sta creando da zero. Sta "copiando", "imitando" uno stile secondo le istruzioni date da 306 componimenti di Bach.
Ma nel prossimo futuro aspettiamoci pure dei veri e propri compositori, con buona pace di chi crede che il piccolo cervello umano (o la sua anima, per chi vuole) sia irraggiungibile.

omerook
22-03-2019, 08:53
a parte il fatto che nel lungo periodo diventeremo tutti dei dementi grazie alle IA mi piacerebbe capire nello specifico a chi fanno i diritti di autore.

emanuele83
22-03-2019, 09:07
Se le emozioni sono un "calcolo", perché no?
È un concetto che cerca sempre di far risultare l'uomo migliore di quello che è in realtà, e irraggiungibile.
Come quando si cercava di negare a tutti i costi che gli animali (ad esempio quelli domestici) avessero emozioni.
Al livello attuale, questa IA non sta creando da zero. Sta "copiando", "imitando" uno stile secondo le istruzioni date da 306 componimenti di Bach.
Ma nel prossimo futuro aspettiamoci pure dei veri e propri compositori, con buona pace di chi crede che il piccolo cervello umano (o la sua anima, per chi vuole) sia irraggiungibile.

la AI non sta ne imitando ne copiando. ha imparato e ha creato un risultato.
Io non sto parlando dell'uomo in generale, ma di JS Bach. Lo avrò ascoltato qualche decina di volte in vita mia a random, non sono un suo fan come lo sono di Verdi o Rossini, ma stiamo parlando di un genio e di una macchina che cerca di eguagliare qualcosa (l'uomo) che per ora (purtroppo) nell'universo non ha eguali, non di una macchina che cerca fa della metodica un metodo infallibile (ad esempio una AI che cerca e individua tra le centinaia di nei che ha un essere umano quelli cancerosi (o probabilmente tali).

Shirov
22-03-2019, 18:02
Mi sembra che ci sia un po' di snobismo. E' chiaro che siamo soltanto agli inizi di un percorso lunghissimo e di cui la nostra generazione non vedrà la fine. E' altrettanto evidente che "creare" qualcosa che per noi è arte (concetto molto soggettivo) è ancora più difficile. Ma è un primo passo ed è importante che, in qualche modo, ci sia un risultato al quale molti di noi non saprebbero arrivare, pur nella sua essenziale primitività. Ricordo quando una 20ina di anni fa un grande maestro di scacchi affermò che molto difficlmente le macchine avrebbero superato i migliori giocatori entro i successivi 50 anni. Ebbene non solo i software oggi sono in grado di battere anche il miglior grande maestro ma ci sono progetti, come il noto AlphaZero, che dimostrano capacità di vero e proprio apprendimento. Ovviamente gli scacchi sono un ambito molto ristretto e che ben si presta al calcolo ma è solo ed esclusivamente una questione di tempo, magari tanto, anche su molti altri sentieri ancora tutti da percorrere o appena iniziati. L'importante, il vero nodo, è come far si che questa enorme risorsa che si chiama AI venga utilizzata in modo congruo. Non dubito che sapremo (o sapranno i nostri pronipoti) far casino anche lì....

Shirov
23-03-2019, 11:12
Lo snobismo consiste nel fatto che stiamo valutando il comportamento di un bambino di un anno di fronte ad un tecnigrafo. Sarebbe bello poterne riparlare tra 50 anni (ma io sarò già morto).
Non sono poi tanto d'accordo sul raffronto musica - scacchi relativamente alla AI e questo perchè conosco bene gli algoritmi che governano il calcolo dei programmi scacchistici, ma è un altro discorso.

mrk-cj94
28-03-2019, 12:06
Mi sembra che ci sia un po' di snobismo. E' chiaro che siamo soltanto agli inizi di un percorso lunghissimo e di cui la nostra generazione non vedrà la fine. E' altrettanto evidente che "creare" qualcosa che per noi è arte (concetto molto soggettivo) è ancora più difficile. Ma è un primo passo ed è importante che, in qualche modo, ci sia un risultato al quale molti di noi non saprebbero arrivare, pur nella sua essenziale primitività. Ricordo quando una 20ina di anni fa un grande maestro di scacchi affermò che molto difficlmente le macchine avrebbero superato i migliori giocatori entro i successivi 50 anni. Ebbene non solo i software oggi sono in grado di battere anche il miglior grande maestro ma ci sono progetti, come il noto AlphaZero, che dimostrano capacità di vero e proprio apprendimento. Ovviamente gli scacchi sono un ambito molto ristretto e che ben si presta al calcolo ma è solo ed esclusivamente una questione di tempo, magari tanto, anche su molti altri sentieri ancora tutti da percorrere o appena iniziati. L'importante, il vero nodo, è come far si che questa enorme risorsa che si chiama AI venga utilizzata in modo congruo. Non dubito che sapremo (o sapranno i nostri pronipoti) far casino anche lì....

dubito fortemente dei tuoi ricordi visto che vent'anni fa li avevano già superati

mrk-cj94
29-03-2019, 14:36
Lo snobismo consiste nel fatto che stiamo valutando il comportamento di un bambino di un anno di fronte ad un tecnigrafo. Sarebbe bello poterne riparlare tra 50 anni (ma io sarò già morto).
Non sono poi tanto d'accordo sul raffronto musica - scacchi relativamente alla AI e questo perchè conosco bene gli algoritmi che governano il calcolo dei programmi scacchistici, ma è un altro discorso.

La IA scacchistica una volta si basava troppo sul materiale (tant'è che si otteneva una vittoria tramite una combinazione atta a sacrificare materiale per avere vantaggio posizionale decisivo) ma con alpha zero si può già parlare dell'annullamento assoluto di questo "difetto" (che già era diminuito nei tempi recenti, comunque)?