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View Full Version : RDR2 e Assassin’s Creed: dati sul completamento rivelano quante poche persone finiscono i giochi


Redazione di Hardware Upg
01-02-2019, 18:21
Link alla notizia: https://gaming.hwupgrade.it/news/videogames/rdr2-e-assassin-s-creed-dati-sul-completamento-rivelano-quante-poche-persone-finiscono-i-giochi_80501.html

Invogliare i giocatori a completare la storia dei titoli single player è sempre stata una sfida piuttosto ardua per gli sviluppatori. Che sembrano ancora avere delle difficoltà a vincerla...

Click sul link per visualizzare la notizia.

sertopica
01-02-2019, 18:48
Chiaro, quando la quantita' supera la qualita' i risultati sono questi. Se lo scopo e' andare in giro per una mappa sconfinata a sparare a 200 piccioni nascosti (GTA IV?) avanti il prossimo. La funzione degli achievements introdotta qualche una decina di anni fa non l'ho mai digerita, ma non e' solo quello, a condire il tutto ci sono missioni riempitivo insipide e molto altro.

Jammed_Death
01-02-2019, 18:57
Chiaro, quando la quantita' supera la qualita' i risultati sono questi. Se lo scopo e' andare in giro per una mappa sconfinata a sparare a 200 piccioni nascosti (GTA IV?) avanti il prossimo. La funzione degli achievements introdotta qualche una decina di anni fa non l'ho mai digerita, ma non e' solo quello, a condire il tutto ci sono missioni riempitivo insipide e molto altro.

ma infatti...non c'è nemmeno più impegno nell'inventarsi qualcosa di interessante...una novità l'aveva introdotta batman arkham asylum con gli enigmi ma poi hanno esagerato e sono comunque troppi anche lì...sarebbero bastati una decina di enigmi ben pensati e non sarebbe diventato frustrante

OttoVon
01-02-2019, 18:57
Sarà che in linea di massima si vuole finire tutto, ma proprio tutto, prima di finire il gioco.

Una volta finito ciaone al personaggio, non tutti i giochi ti consentono di ricominciare game+.
Senza contare chi compra un gioco aspettandosi chissà cosa e lo abbandona per mille motivi.


Io devo finire Horizon Zero, e farmi tutta la saga KH 1.5 , 2.5, e 3. FF15 e da ricompletare FF12 remastered.
Detroit...
In tutto questo sto ignorando fallout 4 e bloodborne.
SEEEEE

La verità è che ci sono troppi giochi che vale la pena di giocare ed il tempo non è infinito.

Axios2006
01-02-2019, 19:02
Esperienza personale: ho comprato AC Odyssey e RDR2 al day one entrambi.

Tra studio e lavoro, gioco 3/4 h a settimana... Ad Odyssey sono a 124 h ma solo 24% di completamento della main quest. Ma esploro ogni villaggio, citta', tempio, grotta, accampamento ed accetto ogni quest secondaria... Conto di finirlo in un anno o due e ben vengano giochi similari...

RDR2, 80h, atto II, nessuna fretta di finirlo... Soddisfatti di entrambi i titoli fino all'ultimo centesimo. E di Odyssey stanno ancora arrivando i contenuti del Season Pass....

Poi se ci si basa solo su coloro che comprano, finiscono la main quest e rivendono o posano nella libreria....

Axios2006
01-02-2019, 19:04
-------------
La verità è che ci sono troppi giochi che vale la pena di giocare ed il tempo non è infinito.

Quotissimo!!!!!!! Se qualcuno sa dove vendono un DLC o expansion pack per 6 ore giornaliere di tempo... me lo faccia sapere! :asd:

OttoVon
01-02-2019, 19:04
Esperienza personale: ho comprato AC Odyssey e RDR2 al day one entrambi.

Tra studio e lavoro, gioco 3/4 h a settimana... Ad Odyssey sono a 124 h ma solo 24% di completamento della main quest. Ma esploro ogni villaggio, citta', tempio, grotta, accampamento ed accetto ogni quest secondaria... Conto di finirlo in un anno o due e ben vengano giochi similari...

RDR2, 80h, atto II, nessuna fretta di finirlo... Soddisfatti di entrambi i titoli fino all'ultimo centesimo. E di Odyssey stanno ancora arrivando i contenuti del Season Pass....

Poi se ci si basa solo su coloro che comprano, finiscono la main quest e rivendono o posano nella libreria....

Sottoscrivo anche se non ho AC

ps. EPICO ci siamo quotati

GoFoxes
01-02-2019, 19:11
Per mettere in crisi l'intera industria videoludica, basterebbe che si finissero tutti i giochi che si comprano, prima di comprarne altri :asd:

Da sempre la percentuale di chi finisce giochi (arriva ai titoli di coda) è minima rispetto a chi li inizia. La cosa si calcola facilmente da quando esistono gli achievements (2005), e coinvolge anche giochi Story driven scriptati. Hanno scoperto l'acqua calda.

Gio22
01-02-2019, 19:41
Ho una notizia per l'estensore dell'articolo,

30 anni fa ,in sala giochi, solo lo 0,1% dei giochi veniva completato.
O avevi polso, riflessi e conosevi il gioco come le tue tasche oppure era GAME OVER.

Per la cronaca: nessuno usciva dal biliardo lamentandosi di non aver potuto completare il gioco.

fraussantin
01-02-2019, 19:45
Quanti giochi ho finito al 100% ?
Penso nessuno .

Inquanti giochi ho finito la trama principale e le subquest interessanti ?
Moltissimi sicuramente tutti quelli che mi sono piaciuti.

Quanti giochi ho lasciato a meno di metà ?

Tantissimi perchè mi facevan cagare e di sicuro non comprerei un seguito neppure se duravano 10 minuti.

Nhirlathothep
01-02-2019, 20:11
io li prendo per dopo

Bestio
01-02-2019, 20:11
Il problema è che molti giochi mi rompono i OO prima di finirli.
Oppure ad un certo punto ho trovato una sezione per me talmente difficile o frustrante, da farmelo ragequittare per sempre.

In altri. tipicamente gli open world (ed è stato proprio il caso di RDR2 o F4) ho amato tanto le quest/attività secondarie da averli giocati per parecchie decine di ore, se non centinaia.
Ma la storia ad un certo punto arrivava a qualche"forzatura" che mi infastidiva talmente tanto che ho smesso di portarla avanti.

29Leonardo
01-02-2019, 20:31
questo succede quando la struttura del gioco ruota attorno al riempitivo degli achievements/trofei legati ad attività secondarie, molti di questi giochi apparentemente immensi con mappe enormi se tiri dritto per la main non durano manco 15 ore...il tempo per finire solitamente un fps a binario.

Infatti non è un caso, almeno per quanto mi riguarda, che la maggiorparte dei giochi che ho finito ed ho apprezzato molto non hanno achievements o strutture di gioco influenzate da essi.

Maxt75
01-02-2019, 21:56
Ci sarebbero dei distingui da fare. In generale l'utenza media non ha pazienza, ha fretta, compra frettolosamente, si stanca presto.
Il contesto del gaming vive anche di questi, ma ovviamente alimenta classifiche di questo tipo.
Poi però bisogna vedere...io sono un completista, ma a mio modo. Tento, tento di scovare ogni segreto e fare ogni quest e sub quest, ma non chiedetemi di platinare un gioco, perchè se leggo achievement, del tipo :
< Muori 5 volte a testa in giu, oppure... lanciati dalle finestre 20 volte, oppure completa il gioco a tutti i livelli di difficoltà >... bè queste cavolate le lascio ad altri... :D.

supermarione84
02-02-2019, 08:45
In realtà sono pochissimi i giochi che restano interessanti oltre la storia principale, tale da spingere ad approfondire gli aspetti secondari.
L'ultimo che ricordo, ed ha fatto scuola anche per tanti altri motivi, è The Witcher 3. Anche le quest secondarie bene o male hanno un motivo per essere svolte, rivelando piccole storie e retroscena con risvolti curiosi.
Altrimenti come già detto da qualcuno, adndare in giro a fare cose inutili e noiose non interessa a nessuno chiaramente.

nickname88
02-02-2019, 09:03
Chiaro, quando la quantita' supera la qualita' i risultati sono questi. Se lo scopo e' andare in giro per una mappa sconfinata a sparare a 200 piccioni nascosti (GTA IV?) avanti il prossimo. La funzione degli achievements introdotta qualche una decina di anni fa non l'ho mai digerita, ma non e' solo quello, a condire il tutto ci sono missioni riempitivo insipide e molto altro.

ma infatti...non c'è nemmeno più impegno nell'inventarsi qualcosa di interessante...una novità l'aveva introdotta batman arkham asylum con gli enigmi ma poi hanno esagerato e sono comunque troppi anche lì...sarebbero bastati una decina di enigmi ben pensati e non sarebbe diventato frustrante
RDR2 e Odyssey non han qualità ? Del secondo possiamo anche parlarne ma del primo in teoria non ci sarebbe nulla da discutere.

Vuol dire semplicemente che la maggior parte di chi compra è un casual gamer, che vuole tutto facile, non ha voglia di perdere tempo ( preferisce pagare e avere tutto subito ) e/o si fermano alla prima difficoltà.

Non sanno come approcciarsi al gioco e non gli interessa proprio il gioco in sè, un classico.
Sono i soliti utonti che prediligono i giochini per smartphone.

Aenil
02-02-2019, 09:05
il fatto è che ormai sono giochi così enormi che durano letteralmente mesi ad un persona normale con altri impegni/hobby, parlo per me.. xenoblade 2 per switch mi è durato 6 mesi abbondanti, zelda botw 4 mesi, ecc..

ora ho preso smash ultimate e non oso immaginare quanto mi duri :D

T_zi
02-02-2019, 09:20
Chiaro, quando la quantita' supera la qualita' i risultati sono questi. Se lo scopo e' andare in giro per una mappa sconfinata a sparare a 200 piccioni nascosti (GTA IV?) avanti il prossimo. La funzione degli achievements introdotta qualche una decina di anni fa non l'ho mai digerita, ma non e' solo quello, a condire il tutto ci sono missioni riempitivo insipide e molto altro.

Quoto.
Andare a trovare i 200 piccioni non è difficile, solo una perdita di tempo. La difficoltà la danno le meccaniche e il bilanciamento, non i collezionabili nascosti in cima ai balconi.

Sto giocando new vegas, con anni di ritardo, e tra collezionabili, challenges, achievement di steam, tappi, snowglobes etc. potresti perderci 1000 ore. Volendo potresti buttare mille ore per finire tutto senza una guida. Ne vale la pena? Non penso. Io conto di finirlo facendo tutte le quest secondarie che trovo, e magari più avanti facendo un'altra run con la legione. Ma i collezionabili sono solo un riempitivo inutile.

GoFoxes
02-02-2019, 09:48
Dipende dai collezionabili.
So che è difficile da immaginare, ma magari a uno piace il gameplay, che so, di un Assassin's Creed, e si diverte a trovare tutte le bandiere. In generale a me piacciono tutti i giochi Ubisoft single player (AC, FC, WD) e in generale mi diverto a cercare i collezionabili. Però non sono un completizionista, perché poi se una cosa mi rompe la mollo,anche se non l'ho finita.

Che poi ci sono sempre stati, anche prima degli achievements, in Doom senza guida spammavi la barra spaziatrice ogni cm di muro per cercare stanze nascoste, e in Tomb Raider c'erano le reliquie, che non davano nulla in termini di gioco, ma che richiedevano un notevole sforzo "esplorativo". Senza citare i giochi giapponesi, che è dagli anni 80 che hanno sistemi per allungare il brodo.

GoFoxes
02-02-2019, 09:55
RDR2 e Odyssey non han qualità ? Del secondo possiamo anche parlarne ma del primo in teoria non ci sarebbe nulla da discutere.

Vuol dire semplicemente che la maggior parte di chi compra è un casual gamer, che vuole tutto facile, non ha voglia di perdere tempo ( preferisce pagare e avere tutto subito ) e/o si fermano alla prima difficoltà.

Non sanno come approcciarsi al gioco e non gli interessa proprio il gioco in sè, un classico.
Sono i soliti utonti che prediligono i giochini per smartphone.

Veramente a me RDR2 ha rotto proprio per la storia e le missioni forzate. Mai finito il capitolo tre, ma ho giocato comunque decine di ore.

Se fai un gioco del genere, per me non conviene farlo Story driven, perché sono troppe le distrazioni. Piuttosto, fai tante storie brevi e appassionanti, sparse per il mondo di gioco, che il giocatore deve scoprire.

Che alla fine la storia mica è difficile da giocare, si tratta di seguire il GPS e all'occorrenza fare qualche banale azione. Può essere bella quando vuoi, ma non può durare 40 ore, con tutto il resto che c'è da fare nel gioco.

fraussantin
02-02-2019, 10:15
Veramente a me RDR2 ha rotto proprio per la storia e le missioni forzate. Mai finito il capitolo tre, ma ho giocato comunque decine di ore.

Se fai un gioco del genere, per me non conviene farlo Story driven, perché sono troppe le distrazioni. Piuttosto, fai tante storie brevi e appassionanti, sparse per il mondo di gioco, che il giocatore deve scoprire.

Che alla fine la storia mica è difficile da giocare, si tratta di seguire il GPS e all'occorrenza fare qualche banale azione. Può essere bella quando vuoi, ma non può durare 40 ore, con tutto il resto che c'è da fare nel gioco.

secondo me una bella storia che ti tiene incollato ci deve essere , ma deve essere semplice da ricordare non cervellotica altrimenti si perde il filo

Maxt75
02-02-2019, 10:47
Piu che giochi non interessanti è proprio un modo di fare. Tante persone non hanno più pazienza e vogliono che tutto si svolga in modo rapido. Secondo me, spesso manca proprio la volontà di approfondire. Per cui si va anche oltre al fatto gioco ''interessante o no''.
Nel mercatino c'è pieno di gente che compra al day one e dopo 10 giorni ha terminato il gioco e vende per incassare quando la quotazione del titolo sta ancora alta. Questo vuol dire che ha seguito la story line principale in fretta e furia e manco ci si è messo a esplorare il resto, perchè uno degli obiettivi non è sviscerare il gioco, ma incassare al più presto fintanto che il nuovo sta ancora a 70 euro.
Per me questo è il non-gioco, però ognuno ha i suoi gusti, per carità...

GoFoxes
02-02-2019, 11:00
secondo me una bella storia che ti tiene incollato ci deve essere , ma deve essere semplice da ricordare non cervellotica altrimenti si perde il filo

Secondo me dipende dal gioco.
Un Bioshock, Halo, Half Life, Gears of War sì, devono avere una bella storia, o per lo meno qualcosa che ti dica "gioco per vedere che succede dopo o come va a finire".

The Witcher 3 o RDR2, invece, che tutti esaltano per la storia, mentre per me è la parte più debole, non sono strutturati per avere una trama da seguire dall'inizio alla fine. Perché hanno troppe storie intermedie (stesso problema degli Elder Scrolls e degli ultimi Assassin's Creed, anche se essendo main story corte, sono meno dispersive).

Se un gioco ha attività secondarie più meccaniche (collezionabili, mini giochi) può anche avere una trama lunga e complessa, ma se lo riempi di sotto-trame da giocare mentre fai quella principale, diventa tutto un casino. Skyrim puoi anche decidere di finirlo e poi fare il resto, in TW3 e RDR2 no, sei costretto a fare la trama per sbloccare nuove aree, e questo lo trovo veramente dispersivo. Più che altro perché, a differenza di giochi simili più vecchiotti (tipo un Baldur's Gate) le attività/quest secondarie sono spesso estremamente banali e non aggiungono nulla al gioco (vedi i contratti da Witcher).

Poi chiaro che è una cosa soggettiva, ad esempio in Assassin's Creed 1 la trama per me è seguibilissima nonostante quasi ti costringa a fare numerose attività secondarie, perché queste sono tutte integrate nell'obiettivo finale (scalare tutti i punti alti sblocca attività, aiutare i cittadini sblocca opportunita di fuga o di furtività, borseggiare, interrogare o origliare sblocca informazioni aggiuntive sul tizio da uccidere) e allora sai che fai tutto per assassinare il nemico e mentre lo fai scopri informazioni aggiuntive su di esso e sulla trama.

RDR2 sinceramente m'ha rotto perché le missioni le ho trovate banali e con tempi morti eccessivamente lunghi, alla fine la noia sorpassava l'interesse per vedere gli sviluppi della trama.

GoFoxes
02-02-2019, 11:11
Piu che giochi non interessanti è proprio un modo di fare. Tante persone non hanno più pazienza e vogliono che tutto si svolga in modo rapido. Secondo me, spesso manca proprio la volontà di approfondire. Per cui si va anche oltre al fatto gioco ''interessante o no''.
Nel mercatino c'è pieno di gente che compra al day one e dopo 10 giorni ha terminato il gioco e vende per incassare quando la quotazione del titolo sta ancora alta. Questo vuol dire che ha seguito la story line principale in fretta e furia e manco ci si è messo a esplorare il resto, perchè uno degli obiettivi non è sviscerare il gioco, ma incassare al più presto fintanto che il nuovo sta ancora a 70 euro.
Per me questo è il non-gioco, però ognuno ha i suoi gusti, per carità...

Oddio, se come fanno in molti anche qui, si considera un gioco alla stregua di un film o di un libro, è esattamente così che dovrebbero essere giocati: li compri, finisci la storia/campagna, li rivendi. Tanto sono veramente pochi i giochi (soprattutto i tripla a) che hanno una campagna che dura più di 10-20 ore.

Se invece vuoi "giocare" allora è un discorso diverso, devi fare tutte le attività secondarie, scoprire ogni segreto, ottenere tutti (o quasi) gli achievements, ecc. E questo è quello che richiede tempo, e il motivo per cui gli sviluppatori ci mettono tutta 'sta roba è per permettere di giocare a lungo, se a uno piace il gioco.

Io in questo momento mi sto ri-facendo tutti gli AC, gli Halo e i GoW, leggendomi di questi ultimi due anche i libri (comic book e altro se li trovo). Proprio perché mi interessa molto la storia di fondo (per gli AC quella di Desmond in realtà, quindi teoricamete fino ad AC III) e per approfondirla non si possono non leggere i libri: Senza leggere The Fall of Reach, Halo CE ha poco senso, idem senza leggere la trilogia dei Forerunners e quella Kilo-five, ha poco senso Halo 4.

Però questo richiede tempo, e meno uno ne ha quotidianamente, più la cosa si protrae per mesi. E nell'era del binge watching non è il massimo.

fraussantin
02-02-2019, 11:15
Secondo me dipende dal gioco.
Un Bioshock, Halo, Half Life, Gears of War sì, devono avere una bella storia, o per lo meno qualcosa che ti dica "gioco per vedere che succede dopo o come va a finire".

The Witcher 3 o RDR2, invece, che tutti esaltano per la storia, mentre per me è la parte più debole, non sono strutturati per avere una trama da seguire dall'inizio alla fine. Perché hanno troppe storie intermedie (stesso problema degli Elder Scrolls e degli ultimi Assassin's Creed, anche se essendo main story corte, sono meno dispersive).

Se un gioco ha attività secondarie più meccaniche (collezionabili, mini giochi) può anche avere una trama lunga e complessa, ma se lo riempi di sotto-trame da giocare mentre fai quella principale, diventa tutto un casino. Skyrim puoi anche decidere di finirlo e poi fare il resto, in TW3 e RDR2 no, sei costretto a fare la trama per sbloccare nuove aree, e questo lo trovo veramente dispersivo. Più che altro perché, a differenza di giochi simili più vecchiotti (tipo un Baldur's Gate) le attività/quest secondarie sono spesso estremamente banali e non aggiungono nulla al gioco (vedi i contratti da Witcher).

Poi chiaro che è una cosa soggettiva, ad esempio in Assassin's Creed 1 la trama per me è seguibilissima nonostante quasi ti costringa a fare numerose attività secondarie, perché queste sono tutte integrate nell'obiettivo finale (scalare tutti i punti alti sblocca attività, aiutare i cittadini sblocca opportunita di fuga o di furtività, borseggiare, interrogare o origliare sblocca informazioni aggiuntive sul tizio da uccidere) e allora sai che fai tutto per assassinare il nemico e mentre lo fai scopri informazioni aggiuntive su di esso e sulla trama.

RDR2 sinceramente m'ha rotto perché le missioni le ho trovate banali e con tempi morti eccessivamente lunghi, alla fine la noia sorpassava l'interesse per vedere gli sviluppi della trama.

no quella frase si riferiva prorpio a giochi come tw3 e altri , ( tra l'altro in tw3 la storia è la parte migliore , perche sugli altri aspetti pecca ) la storia in un free roaming ci deve esere e deve darti lo stimolo ad andare avanti altrimenti dopo un po che vado avanti e indietro , almeno io mi stufo.

gta 5 mai finito , perche la trama fa cagare a spruzzo. inutile che mi ci mettono le scenettine comiche , da sole non mi bastano. però deve essere bella e semplice da ricordare ma con colpi di scena.

invece in altri game più diretti e immediati non freeroaming ci sta bene anche una trama cervellotica a mo di film.

questa è ovviamente la mia opinione , a me i sandbox non mi hanno mai detto nulla.

rdr 2 mi ispira un sacco come ambientazione , ma onestamente il fatto che sia un rockstar game mi impensierisce e tanto. non è che abbiano una grand regia i loro giochi. sono troppo dispersivi e ripetitivi.

ps ora sto giocando yakuza 0 , e quello è un giocone imho. anceh se ci avrei visto meglio una serie tv

edit : poi se un gioco ha un bel gameplay , un combat impegtnativo ecc ecc puoi anche non metterci la trama . per esempio dark souls mi è piaciuto un sacco , ma li si apprezzano altri aspetti ( la trama c'è , ma io non l'ho mai seguita)

Ezechiele25,17
02-02-2019, 11:28
La differenza tra il mondo edulcorato dei forum (dove si confrontano gli appassionati) e quello reale.

Dove sembra che un gioco per essere realmente bello e ben fatto deve durare almeno 150 ore ed essere difficile

Nella vita reale, invece è tutt'altro: sono proprio questo tipo di giochi a essere penalizzati. Smezzati (nella migliore delle ipotesi) e mollati al primo passaggio ostico ;)

T_zi
02-02-2019, 11:28
Le quest secondarie devono essere equilibrate nella progressione e incastrate nel lore. Se ogni quest secondaria ha un motivo o rivela personaggi e dettagli del lore, ha senso che ci sia, anche se è una classica quest da postino.

Ad allungare il brodo sono sempre il crafting (fine a se stesso, perchè tanto non rimane mai essenziale per progredire verso i titoli di coda) e gli achievement/collezionabili, perchè non hanno mai risvolti pratici ai fini di espansione del lore/gameplay. Per capire veramente cosa vuol dire gameplay, ognuno dovrebbe giocarsi almeno un roguelike, dove storia e meccaniche dispersive sono ridotte al minimo.

Da un lato è vero che i giochi odierni sono troppo lunghi e dispersivi, ma solo perchè il brodo è talmente allungato che per "finire" un gioco (aka prendere gli achievement) ci vogliono centinaia di ore.
Un wasteland 2 o divinity original sin, anche nelle quest secondarie hanno situazioni nuove o dettagli interessanti. Quindi 100 ore sono giustificate. Ma tanti altri titoli sono solo una lunga serie di location senza filo conduttore e simili tra loro, senza che siano incastrate a dovere nella trama e senza che la loro esplorazione arricchisca il piacere del giocare.

astaroth2
02-02-2019, 11:46
Rispolverato vecchia psx, finito oddworld, ora sto giocando ff8 e anche super Mario 64 su Wii u. Prossimi in lista koudelka e ff10. Comincio a perdere le speranze sulla possibilità che venga sfornato in futuro qualche gioco decente.

GoFoxes
02-02-2019, 13:13
Le quest secondarie devono essere equilibrate nella progressione e incastrate nel lore. Se ogni quest secondaria ha un motivo o rivela personaggi e dettagli del lore, ha senso che ci sia, anche se è una classica quest da postino.

Magari esistessero giochi così, io per quanto riguarda secondarie appassionanti e da ricordare, son rimasto a Vampire: Bloodlines.

Ad allungare il brodo sono sempre il crafting (fine a se stesso, perchè tanto non rimane mai essenziale per progredire verso i titoli di coda) e gli achievement/collezionabili, perchè non hanno mai risvolti pratici ai fini di espansione del lore/gameplay. Per capire veramente cosa vuol dire gameplay, ognuno dovrebbe giocarsi almeno un roguelike, dove storia e meccaniche dispersive sono ridotte al minimo..

Allungare il brodo dipende sempre da cosa uno apprezza in un gioco. Per intenderci, un Assassin's Creed (lo cito spesso perché lo sto giocando ora, per millarlo tra l'altro) è divertente solo se a uno piace fare fondamentalmente due cose: parkour e osservazione del mondo di gioco. In questo senso, cercare e trovare i collezionabili ha un perchè (stesso discorso per i Far Cry, devi osservare e trovare la via al collezionabile, è quello il divertimento, non recuperarli in se). Io ne ho giocati diversi senza minimappa o interfaccia, perché è il modo migliore per apprezzarne il level design (idem in TW3 e RDR2 per citare anche questi), tanto sono strutturati per fare a meno della minimappa (Nel primo AC ad esempio ti danno indicazioni, ci sono rumori, ecc).

Il combat invece è da evitare sempre e comunque, ed è quella la difficoltà del gioco, evitarlo, nonostante ci siano achievements legati al combat. Per quello non mi pesa sia banale.


Da un lato è vero che i giochi odierni sono troppo lunghi e dispersivi, ma solo perchè il brodo è talmente allungato che per "finire" un gioco (aka prendere gli achievement) ci vogliono centinaia di ore.

Ma è sempre stato così, oltre 20 anni fa i Final Fantasy richiedevano ore di grinding, finire in tot Baldur's Gate II richiedeva centinaia di ore, i collezionabili come scritto ci sono sempre stati. D'altronde gli speedrunner finiscono qualsiasi gioco di qualsiasi epoca in pochi minuti. Fallout lo finivi in 20 minuti se andavi nella direzine giusta.

Un wasteland 2 o divinity original sin, anche nelle quest secondarie hanno situazioni nuove o dettagli interessanti. Quindi 100 ore sono giustificate. Ma tanti altri titoli sono solo una lunga serie di location senza filo conduttore e simili tra loro, senza che siano incastrate a dovere nella trama e senza che la loro esplorazione arricchisca il piacere del giocare.

Mah, di gioci con side quest incastrata in trama non ne conosco, che spiegano il lore qualcosina in più, ma non mi sembra che se non fai le quest secondarie dei Divinity ti perdi qualcosa, non di più di fare le quest secondarie di un Elder Scrolls, che è la fiera dello "scatolone" di avventure buttate a caso.

GoFoxes
02-02-2019, 13:14
La differenza tra il mondo edulcorato dei forum (dove si confrontano gli appassionati) e quello reale.

Dove sembra che un gioco per essere realmente bello e ben fatto deve durare almeno 150 ore ed essere difficile

Nella vita reale, invece è tutt'altro: sono proprio questo tipo di giochi a essere penalizzati. Smezzati (nella migliore delle ipotesi) e mollati al primo passaggio ostico ;)

Se non fosse che poi i ragazzi giocano 500 ore a Fortnite e gli "adulti" a DOTA2, PUBG o Overwatch.

T_zi
02-02-2019, 13:42
Magari esistessero giochi così, io per quanto riguarda secondarie appassionanti e da ricordare, son rimasto a Vampire: Bloodlines.



Allungare il brodo dipende sempre da cosa uno apprezza in un gioco. Per intenderci, un Assassin's Creed (lo cito spesso perché lo sto giocando ora, per millarlo tra l'altro) è divertente solo se a uno piace fare fondamentalmente due cose: parkour e osservazione del mondo di gioco. In questo senso, cercare e trovare i collezionabili ha un perchè (stesso discorso per i Far Cry, devi osservare e trovare la via al collezionabile, è quello il divertimento, non recuperarli in se). Io ne ho giocati diversi senza minimappa o interfaccia, perché è il modo migliore per apprezzarne il level design (idem in TW3 e RDR2 per citare anche questi), tanto sono strutturati per fare a meno della minimappa (Nel primo AC ad esempio ti danno indicazioni, ci sono rumori, ecc).

Il combat invece è da evitare sempre e comunque, ed è quella la difficoltà del gioco, evitarlo, nonostante ci siano achievements legati al combat. Per quello non mi pesa sia banale.




Ma è sempre stato così, oltre 20 anni fa i Final Fantasy richiedevano ore di grinding, finire in tot Baldur's Gate II richiedeva centinaia di ore, i collezionabili come scritto ci sono sempre stati. D'altronde gli speedrunner finiscono qualsiasi gioco di qualsiasi epoca in pochi minuti. Fallout lo finivi in 20 minuti se andavi nella direzine giusta.



Mah, di gioci con side quest incastrata in trama non ne conosco, che spiegano il lore qualcosina in più, ma non mi sembra che se non fai le quest secondarie dei Divinity ti perdi qualcosa, non di più di fare le quest secondarie di un Elder Scrolls, che è la fiera dello "scatolone" di avventure buttate a caso.

Per me invece una volta che ho fatto trama e secondarie per il lore, non resta niente altro che valga la pena provare. Infatti già in new vegas, che ha un mondo di gioco molto reattivo, aiutare qualche fazione con le secondarie (tipo i kings o la crimson caravan) ha ripercussioni con tutte le fazioni o con personaggi anche relativamente importanti; nonostante diverse quest siano letteralmente vai al punto a, parla con x, torna al punto b a riferire a y. Quindi anche se sono poco varie, le faccio lo stesso perchè il lore del gioco è favoloso.

Per quanto se ne dica di bethesda, rimanendo in tema secondarie; pur non influenzando il mondo di gioco, quelle degli elder scrolls sono tra le side quest più divertenti da fare. Lì il piacere è esplorare e fare quest, anche se la trama principale non è delle migliori.
Il grinding dei giochi giappo c'è anche nei giochi occidentali, solo che è opzionale; la differenza è che adesso hai passaggi di livello, crafting, perk, obiettivi ogni tre per due, quindi ti sembra che grindare serva a qualcosa, quando in realtà è una perdita di tempo inutile.

GoFoxes
02-02-2019, 14:37
Per me invece una volta che ho fatto trama e secondarie per il lore, non resta niente altro che valga la pena provare. Infatti già in new vegas, che ha un mondo di gioco molto reattivo, aiutare qualche fazione con le secondarie (tipo i kings o la crimson caravan) ha ripercussioni con tutte le fazioni o con personaggi anche relativamente importanti; nonostante diverse quest siano letteralmente vai al punto a, parla con x, torna al punto b a riferire a y. Quindi anche se sono poco varie, le faccio lo stesso perchè il lore del gioco è favoloso.

Per quanto se ne dica di bethesda, rimanendo in tema secondarie; pur non influenzando il mondo di gioco, quelle degli elder scrolls sono tra le side quest più divertenti da fare. Lì il piacere è esplorare e fare quest, anche se la trama principale non è delle migliori.
Il grinding dei giochi giappo c'è anche nei giochi occidentali, solo che è opzionale; la differenza è che adesso hai passaggi di livello, crafting, perk, obiettivi ogni tre per due, quindi ti sembra che grindare serva a qualcosa, quando in realtà è una perdita di tempo inutile.

New Vegas è un gioiello e ha quest eccelse

https://m.youtube.com/watch?v=bP9EtQUw87s

E fa ben sperare che ora dietro ci siano i soldi di MS, che l'unico problema di Obsidian è che non sapevano mai come arrivare a fine mese.

Mentre non trovo quest interessanti nei giochi bethesda da oblivion.

Il grind lo evito quasi quanto il multiplayer, da qui la mia avversione per i jrpg. Però gli achievements mi sono sempre piaciuti, nei limiti della non frustrazione (devono avere un senso), così come i collezionabili se richiedono un minimo di esplorazione e colpo d'occhio

Per dire, portare il nano da giardino nel spazio in hl2 ep2 è frustrante e non serve a nulla, ma completare al massimo livello di difficoltà senza far morire nessuno mutant year zero è stato divertente. Così come millare il gioco in generale,cosa che mi ha spinto a fare un secondo walkthrough a difficoltà massima, dove ho ottenuto la maggior parte degli achievements (ed è stato pure più difficile).

Bestio
02-02-2019, 20:51
Ognuno gioca come gli pare, liberissimo di completare il gioco al 100%, oppure dedicarsi solo alla trama principale se del resto non glie ne può fregar di meno, oppure dedicarsi solo alle quest/attività secondarie o al grinding e fregarsene della storia principale, se è questo che gli piace fare.

Io sono sempre appartenuto alla terza categoria, adoro i giochi open world che offrono un "parco a tema" dove puoi fare liberamente quello che vuoi e non sei obbligato a seguire i binari imposti dai programmatori come una marionetta.
Sono sempre stato una testa di ca&&o e nessuno dice a me cosa devo fare! :O :asd:

Infatti i miei giochi preferiti sono i Fallout, i TES e i TW che offrono un sacco di side chain quest molto interessanti, che a volte sono collegate con la trama e a volte non c'entrano nulla, ma offrono sottotrame che spesso sono ancora più interessanti della trama principale!

A Fallout 4 ad esempio ho giocato per 450 ore, ma non l'ho mai finito, ho completato tutte le side quest possibili ed esplorato ogni angolo della mappa, ma la storia principale ti obbligava a fare una "scelta drastica" che io proprio non volevo fare, e quindi ho preferito lasciare tutto così com'era e dedicarmi ad altre attività.
Ma il gioco rimane uno dei miei titoli preferiti di tutti i tempi proprio per questo, mi ha intrattenuto alla grande per 450 ore anche senza obbligarmi a completare la storia!

In RDR2, mi piaceva tantissimo l'ambientazione anche li ho giocato un centinaio di ore ed ho letteralmente adorato girare per la mappa a cacciare gli animali e ho completato (quasi) tutti gli abiti e gli equipaggiamenti per cui servivano le pelli, anche se sapevo benissimo che era una cosa fine a se stessa ed inutile ai fini della trama, mi divertiva farlo e l'ho fatto per decine di ore.
Ed anche RDR2 ha offerto diverse quest (e personaggi) secondarie interessanti e piacevoli, anche se di breve durata, che avrei preferito fossero state sviluppate ancora più, dato che mi sono piaciute decisamente più della storia principale.

Mentre invece certi risvolti della trama troppo lineare e guidata proprio non mi andavano giù, infatti facevo giusto quelle 2 o 3 missioni al giorno perchè le dovevo fare, ma sono arrivato ad un punto che non ce l'ho più fatta.

E mi ha dato tremendamente fastidio che questo mi ha impedito anche di proseguire quello che invece mi piaceva fare, dato che i pochi animali da cacciare che mi mancavano sono in una zona che si sblocca solo alla fine della storia principale, e questa è la cosa che proprio non mi è andata giù di RDR2! :muro:

nickname88
03-02-2019, 08:57
secondo me una bella storia che ti tiene incollato ci deve essere , ma deve essere semplice da ricordare non cervellotica altrimenti si perde il filo
trama profonda, ma sempliciotta ?
Cozza un po' ...
Se si vuole un gioco meno impegnativo si sceglie altro semplicemente.

In molti titoli come Odyssey e RDR2 c'è anche il fattore esplorativo, anzi per alcuni come i titoli Bethesda è un cavallo di battaglia, se non ti piace esplorare allora vuol dire che hai sbagliato titoli.

fraussantin
03-02-2019, 09:08
trama profonda, ma sempliciotta ?
Cozza un po' ...
Se si vuole un gioco meno impegnativo si sceglie altro semplicemente.

In molti titoli come Odyssey e RDR2 c'è anche il fattore esplorativo, anzi per alcuni come i titoli Bethesda è un cavallo di battaglia, se non ti piace esplorare allora vuol dire che hai sbagliato titoli.

La.trama di tw3 è profonda , bella , ma raccontata in maniera semplice che rimane bene in mente e non si perde il filo neppure dopo mesi. Questo intendo.

Anche senza aver giocato i precedenti o aver letto i libri , e quindi perdendo molto di quello che offre , ci si gode lo stesso.

Penso che da quel punto di vista di meglio non si potesse fare.

sertopica
03-02-2019, 09:18
RDR2 e Odyssey non han qualità ? Del secondo possiamo anche parlarne ma del primo in teoria non ci sarebbe nulla da discutere.

Vuol dire semplicemente che la maggior parte di chi compra è un casual gamer, che vuole tutto facile, non ha voglia di perdere tempo ( preferisce pagare e avere tutto subito ) e/o si fermano alla prima difficoltà.

Non sanno come approcciarsi al gioco e non gli interessa proprio il gioco in sè, un classico.
Sono i soliti utonti che prediligono i giochini per smartphone.
No non lo sono, anche se c'e' da dire che in RDR2 viene sempre offerto lo stesso e identico tipo di gameplay da anni, presente anche in GTA, con la differenza che i temi in RDR sono piu' "maturi". Pero' non puoi negare che ci sono missioni che non aggiungono nulla ne' al lore, se cosi' vogliamo chiamarlo, ne' portano il giocatore ad un vero senso di appagamento o di migliore comprensione del mondo di gioco e delle sue dinamiche. Se prendi Odyssey ci sono missioni tutte uguali fra loro che servono soltanto ad allungare la minestra e sbloccare l'achievement, pero' ce ne sono anche altre che ti fanno immergere nel contesto e spingono all'esplorazione e magari alla documentazione se sei proprio interessato al tema. Ecco, io mi aspetto questo da un videogioco, non solo spara spara ma anche rifletti su quello che stai facendo.

T_zi
03-02-2019, 09:36
Idealmente la trama principale fa da ossatura al gioco ed é la struttura portante per quanto riguarda la presentazione del Lore in quel determinato gioco. Ok fare le secondarie, ma giocare per 100 ore e non terminare la storia principale lo trovo parecchio strano :asd:

Peró l'esempio che porti è interessante, se la trama ti pone davanti un bivio e tu non vuoi fare una scelta, lì è del tutto legittimo buttarsi su altro, se vuoi continuare a giocare. Questo è giocare di ruolo.

Adesso ho iniziato new vegas honest hearts, perché ho fatto quasi tutte le secondarie che ho trovato ma non voglio ancora mettermi ufficialmente dalla parte della ncr, perché proseguendo nella trama, un paio di eventi mi hanno fatto rivalutare la correttezza di quella fazione (bitter springs, helios 1)
Quindi, conto di farmi un'idea migliore esplorando i dlc. Tutto questo è la conferma di essere davanti ad un gioco che dal punto di vista ruolistico é eccezionale. Fallout 4 lo recupererò tra qualche anno sicuramente.

Maxt75
03-02-2019, 10:13
Ognuno gioca come gli pare, liberissimo di completare il gioco al 100%, oppure dedicarsi solo alla trama principale se del resto non glie ne può fregar di meno, oppure dedicarsi solo alle quest/attività secondarie o al grinding e fregarsene della storia principale, se è questo che gli piace fare.

Io sono sempre appartenuto alla terza categoria, adoro i giochi open world che offrono un "parco a tema" dove puoi fare liberamente quello che vuoi e non sei obbligato a seguire i binari imposti dai programmatori come una marionetta.
Sono sempre stato una testa di ca&&o e nessuno dice a me cosa devo fare! :O :asd:

Infatti i miei giochi preferiti sono i Fallout, i TES e i TW che offrono un sacco di side chain quest molto interessanti, che a volte sono collegate con la trama e a volte non c'entrano nulla, ma offrono sottotrame che spesso sono ancora più interessanti della trama principale!

A Fallout 4 ad esempio ho giocato per 450 ore, ma non l'ho mai finito, ho completato tutte le side quest possibili ed esplorato ogni angolo della mappa, ma la storia principale ti obbligava a fare una "scelta drastica" che io proprio non volevo fare, e quindi ho preferito lasciare tutto così com'era e dedicarmi ad altre attività.
Ma il gioco rimane uno dei miei titoli preferiti di tutti i tempi proprio per questo, mi ha intrattenuto alla grande per 450 ore anche senza obbligarmi a completare la storia!

In RDR2, mi piaceva tantissimo l'ambientazione anche li ho giocato un centinaio di ore ed ho letteralmente adorato girare per la mappa a cacciare gli animali e ho completato (quasi) tutti gli abiti e gli equipaggiamenti per cui servivano le pelli, anche se sapevo benissimo che era una cosa fine a se stessa ed inutile ai fini della trama, mi divertiva farlo e l'ho fatto per decine di ore.
Ed anche RDR2 ha offerto diverse quest (e personaggi) secondarie interessanti e piacevoli, anche se di breve durata, che avrei preferito fossero state sviluppate ancora più, dato che mi sono piaciute decisamente più della storia principale.

Mentre invece certi risvolti della trama troppo lineare e guidata proprio non mi andavano giù, infatti facevo giusto quelle 2 o 3 missioni al giorno perchè le dovevo fare, ma sono arrivato ad un punto che non ce l'ho più fatta.

E mi ha dato tremendamente fastidio che questo mi ha impedito anche di proseguire quello che invece mi piaceva fare, dato che i pochi animali da cacciare che mi mancavano sono in una zona che si sblocca solo alla fine della storia principale, e questa è la cosa che proprio non mi è andata giù di RDR2! :muro:

Devo dire che questa possibilità di affrontare le cose, non l'avevo mai sentita/valutata :D
In effetti credo che l'appartenenza a questo terzo ipotetico gruppo in cui ti inserisci, sia quantomeno una rarità. Bello anche cosi però, lo si può interpretare come l'estremizzazione del gioco-realtà. Cioè se una decisione non ti va di prenderla, semplicemente non la fai ed il gioco resta li...
Non ci riuscirei, ma mi piace.

mau.c
03-02-2019, 14:42
Non capisco il senso dell'articolo francamente, se si parla di giochi basati su una trama e mi si dice che solo il 10% dei giocatori arriva a vedere la fine della storia esiste un qualcosa su cui gli sviluppatori devono riflettere. Ma se il discorso è che la gente si gode il gioco ma non si mette a giocare in modo compulsivo per prendere tutti i trofei e platinarlo non mi sembra un gran problema. Forse dovrebbero mettere semplicemente statistiche distinte tra il completamento del gioco e tutte quelle inutili richieste per prendere tutti i trofei o archivements che normalmente richiedono di giocare apposta per cercare di ottenerli. Gran turismo 6 l'ho giocato anni e per svariate ore e non sono mai arrivato oltre l'80% tra l'altro su account diversi per ricominciarlo, ma i titoli finali possono scorrere anche a percentuali di completamento molto basse. Sarebbe preoccupante se al 75% delle run fossero dedicate le oltre 1000 ore di gameplay che a volte richiedono, francamente.
L'altro giorno ho finito the last of us su ps3 finalmente, dopo che ho dovuto abbandonarlo per un paio d'anni, la percentuale di completamento risulta l'1%. Quante volte dovrei rigiocarlo tutto per farmi dire da loro che l'ho finito? Per me va bene cosí, passo ad altro, già sono troppo indietro

GoFoxes
03-02-2019, 17:43
Non capisco il senso dell'articolo francamente, se si parla di giochi basati su una trama e mi si dice che solo il 10% dei giocatori arriva a vedere la fine della storia esiste un qualcosa su cui gli sviluppatori devono riflettere. Ma se il discorso è che la gente si gode il gioco ma non si mette a giocare in modo compulsivo per prendere tutti i trofei e platinarlo non mi sembra un gran problema. Forse dovrebbero mettere semplicemente statistiche distinte tra il completamento del gioco e tutte quelle inutili richieste per prendere tutti i trofei o archivements che normalmente richiedono di giocare apposta per cercare di ottenerli. Gran turismo 6 l'ho giocato anni e per svariate ore e non sono mai arrivato oltre l'80% tra l'altro su account diversi per ricominciarlo, ma i titoli finali possono scorrere anche a percentuali di completamento molto basse. Sarebbe preoccupante se al 75% delle run fossero dedicate le oltre 1000 ore di gameplay che a volte richiedono, francamente.
L'altro giorno ho finito the last of us su ps3 finalmente, dopo che ho dovuto abbandonarlo per un paio d'anni, la percentuale di completamento risulta l'1%. Quante volte dovrei rigiocarlo tutto per farmi dire da loro che l'ho finito? Per me va bene cosí, passo ad altro, già sono troppo indietro

Anche le trame non vengono finite.
Se guardi trueachievements, su oltre 140k c'è hanno RDR2, il 28% ha ottenuto l'achievement per aver completato l'epilogo. Mentre si truethropies, su 40k,il 40%

Bestio
03-02-2019, 20:18
Devo dire che questa possibilità di affrontare le cose, non l'avevo mai sentita/valutata :D
In effetti credo che l'appartenenza a questo terzo ipotetico gruppo in cui ti inserisci, sia quantomeno una rarità. Bello anche cosi però, lo si può interpretare come l'estremizzazione del gioco-realtà. Cioè se una decisione non ti va di prenderla, semplicemente non la fai ed il gioco resta li...
Non ci riuscirei, ma mi piace.

Beh considerando il successo di Minecraft o altri giochi sandbox che non hanno una vera propria storia da seguire, non credo che il mio modo di giocare sia poi tanto una rarità.
Ed il mondo di Fallout, TES, TW, GTA o RDR è decisamente più interessante da "vivere" rispetto a quello di Minecraft.

Forse la differenza sta proprio li, se il gioco lo vogliamo "vivere" o semplicemente "giocare".
A me che piace "viverli", non potrei mai riuscire a massacrare gente innocente o fare il voltagabbana con una fazione con cui fino a quel momento ero amico e riverito!

Aviatore_Gilles
04-02-2019, 08:25
Normalmente io i giochi li finisco, deve essere proprio brutto se non riesco a vedere i titoli di coda :asd:
Sul discorso achievements ho già più di qualche difficoltà. A volte mi è capitato di completare al 100% un gioco, ma sono veramente pochissimi rispetto alla percentuale di giochi che ho finito. Questo perché a volte richiedono run a livelli di difficoltà che non sono alla mia portata, o perché richiedono ore e ore a ripetere sempre la stessa azione. Alcuni sono anche stimolanti, specialmente nei giochi dove si richiede una scelta, in questo modo sei incentivato a riprovare per vedere cosa succede, oppure il completamente di una determinata quest secondaria. Altre volte sono delle palle assurde, specialmente quelli dove devi uccidere 10.000 nemici con la stessa arma :muro:

Goofy Goober
04-02-2019, 10:00
Questa statistica non conta molto su quanti completano un gioco, intesa come "storia" del gioco...
L'unico indicatore utile è per capire quanto siano "frustranti" da ottenere i trofei presenti in esso.

Inoltre a mio parere sarebbe ben più grave se queste percentuali fossero molto più alte, in quanto indice di enorme quantità di tempo "perso" a rincorrere achievement fini a se stessi e che niente aggiungono al gioco, piuttosto che dedicarsi, magari, a giocare e godersi i contenuti di un altro titolo.

GoFoxes
04-02-2019, 10:55
Questa statistica non conta molto su quanti completano un gioco, intesa come "storia" del gioco...
L'unico indicatore utile è per capire quanto siano "frustranti" da ottenere i trofei presenti in esso.

Inoltre a mio parere sarebbe ben più grave se queste percentuali fossero molto più alte, in quanto indice di enorme quantità di tempo "perso" a rincorrere achievement fini a se stessi e che niente aggiungono al gioco, piuttosto che dedicarsi, magari, a giocare e godersi i contenuti di un altro titolo.

Non è tempo perso, se il gioco ti piace.
Sarebbe come dire, hai giocato a tutte le modalità di FIFA o di Fortnite almeno una volta, mo' passa ad altro.

Poi non è che uno si gode solo i contenuti "narrativi" di un gioco. Teoricamente dovrebbe essere altro che attira. Gli achievements sono spesso e volentieri fatti alla caxxo per allungare il brodo, ma solitamente sono anche fatti per offrire sfide aggiuntive a chi il gioco lo apprezza e ha voglia di continuare a giocare anche dopo averlo finito. Mica sono obbligatori.

Potrei dirti il contrario, se RDR2 sta al 22% significa che la massa s'è fatta solo la storia (che poi come scritto non è vero) e ha perso il 90% del gioco. perché in RDR2 la storia è si e no il 10%. Idem in un Assassin's Creed qualsiasi, tolto il primo.

Poi chiaro che se invece di mettere achievements per aver completato side quest o side mission, li mettono per completare un'azione 500 volte, son coglioni gli sviluppatori.

simhunter
04-02-2019, 12:30
Non so. Io ho diversi giochi che non ho finito, perché ad un certo punto mi anno annoiato per un motivo o l'altro (che sia game play o storia),altri che nonostante finiti, continuo a giocarci perché mi divertono (skyrim è uno di quelli...soprattutto per millemila mod). Però da finirli a fare tutti i trofei c'è ne passa...

Goofy Goober
04-02-2019, 12:51
Non è tempo perso, se il gioco ti piace.

i giochi che più ho amato in vita mia hanno sempre incluso cose inutili da fare, senza premio alcuno all'interno del gioco, come si vede nei trofei/ach che spesso popolano i titoli.

saprai benissimo che molti trofei rendono odioso anche il più bel gioco esistente. per me è sempre stato così.

e non parlo solo di difficoltà o frustrazione per ottenerli, ma magari di ripetitività e completa inutilità nel compiere le azioni richieste a sbloccarli.

Sarebbe come dire, hai giocato a tutte le modalità di FIFA o di Fortnite almeno una volta, mo' passa ad altro.

non mi riferisco certo a trofei che "poppano" entrando la prima volta in una modalità.

Poi non è che uno si gode solo i contenuti "narrativi" di un gioco.

Generalmente, nei giochi con un capo e una coda, è proprio quello che determina l'aver finito un gioco o meno.
Per finito intendo il senso di aver ancora qualcosa da farti raccontare dal gioco... Come dire che quando arrivi all'ultima pagina del libro, fine.
Che poi ci sono giochi che richiedono di completare più sotto-storie per vedere quello che hanno da offrire, siamo d'accordo, ma nel momento in cui la "main" la hai completata hai concluso la colonna portante del gioco.
Poi puoi giocarci altri 1000 ore e trovare o meno cose nascoste e storielle varie nascoste, ma la portata principale è finita.

Teoricamente dovrebbe essere altro che attira. Gli achievements sono spesso e volentieri fatti alla caxxo per allungare il brodo, ma solitamente sono anche fatti per offrire sfide aggiuntive a chi il gioco lo apprezza e ha voglia di continuare a giocare anche dopo averlo finito. Mica sono obbligatori.

Appunto, questa è la realtà dei fatti.
Il fatto che non solo non siano obbligatori, anzi, il più di loro è superfluo rispetto ai contenuti del gioco stesso, li rende l'emblema del fanatisimo...
Perchè tantissimi trofei non corrispondono a nessun "premio" in-game.
E' un po' come il caro vecchio livello 99 in quei giochi di ruolo dove finivi tutto già con 10 livelli in meno.
Immaginati il relativo trofeo... Bravo hai passato del tempo a ottenere un numerino nel gioco che non ti serve a niente, eccoti il trofeo :stordita:

Mi fanno venire in mente le varie complention quest che si creano le community su tutti quei giochi in cui esiste il grinding, della serie "finisci con 99 oggetti di tutti i tipi nell'inventario"... cose che più inutili non mi vengono in mente.

Potrei dirti il contrario, se RDR2 sta al 22% significa che la massa s'è fatta solo la storia (che poi come scritto non è vero) e ha perso il 90% del gioco. perché in RDR2 la storia è si e no il 10%. Idem in un Assassin's Creed qualsiasi, tolto il primo.

potrei dirti che allora è in parte colpa di chi ha il creato il gioco, se così enorme parte di esso non è presentata al giocatore in "chiaro", ma vada scavata oltre la voglia del giocatore stesso.
tolto che ritengo normale per tantissime persone stufarsi di un gioco finita la main quest, è anche questione di gusti.
è normale invece che se ti piace tantissimo un gioco, continuerai a scavare e giocarlo il più possibile, e più contenuti in-game ci sono meglio è. ma i trofei non sono ingame...

evidentemente le persone a cui basta finire la main quest di RDR2 o AC, non amano particolarmente quel genere di gioco inteso come mondo aperto da esplorare e fare cose vedere gente etc etc.
quindi giocano la parte "guidata", senza calcolare la parte open.

e se sono la maggioranza al mondo, banalmente vuol dire che gli open world/exploration game sono sopravvalutati, almeno per quanto riguarda i numeri assoluti.

Poi chiaro che se invece di mettere achievements per aver completato side quest o side mission, li mettono per completare un'azione 500 volte, son coglioni gli sviluppatori.

siamo d'accordissimo.

T_zi
04-02-2019, 12:58
Diminishing returns. Una volta che hai completato la storia ed esplorato per bene il mondo di gioco, spendere altre ore ad uccidere x nemici con l'arma y giusto per illuminare un'icona non aggiunge più niente alla tua esperienza.

Gli achievement sono l'ennesimo stimolo per i soggetti che soffrono di OCD :asd:

GoFoxes
04-02-2019, 13:38
i giochi che più ho amato in vita mia hanno sempre incluso cose inutili da fare, senza premio alcuno all'interno del gioco, come si vede nei trofei/ach che spesso popolano i titoli.

Sì, quello da sempre, io in generale i collezionabili li salto.
Ad esempio, ora sto rigiocando tutti gli Assassin's Creed, i Gears of War, gli Halo e i Watch Dogs (in ordine cronologico, leggendo libri, comic book, guardando film brevi, ecc). Però non è che vado a cercare tutte le bandiere in AC1, ho delle mappe, quando ne trovo una me la segno, giusto per, ma apena finito passo alla Ezio Collection, mica vado a raccogliere tutte e 400 le bandierine. Idem Gears of War, le piastrine le salto, così come certi achievements troppo complessi.

saprai benissimo che molti trofei rendono odioso anche il più bel gioco esistente. per me è sempre stato così.

e non parlo solo di difficoltà o frustrazione per ottenerli, ma magari di ripetitività e completa inutilità nel compiere le azioni richieste a sbloccarli.

Sì, ma infatti il problema non è degli achievements in se, ma del fatto che gli sviluppatori sono pigri e creano achievements "perché devono farlo". Ci sono giochi che li hanno fatti veramente bene, che ti spingono a completarli in toto. Per me gli achievements del tipo "fai x n volte", così come i collezionabili, sono una minchiata.

L'ultimo gioco che ho millato è questo
https://www.trueachievements.com/game/Mutant-Year-Zero-Road-to-Eden
Per me ha ottimi achievements, che spronano a provare tutto, ma senza sfociare nella frustrazionbe o nella ripetitività assoluta.

non mi riferisco certo a trofei che "poppano" entrando la prima volta in una modalità.

Sì intendevo dire che i giochi, di per se, sono un insieme di poche azioni ripetute ad oltranza. Non è che dopo che le hai fatte 1-2 volte, lo molli il gioco.


Generalmente, nei giochi con un capo e una coda, è proprio quello che determina l'aver finito un gioco o meno.
Per finito intendo il senso di aver ancora qualcosa da farti raccontare dal gioco... Come dire che quando arrivi all'ultima pagina del libro, fine.
Che poi ci sono giochi che richiedono di completare più sotto-storie per vedere quello che hanno da offrire, siamo d'accordo, ma nel momento in cui la "main" la hai completata hai concluso la colonna portante del gioco.
Poi puoi giocarci altri 1000 ore e trovare o meno cose nascoste e storielle varie nascoste, ma la portata principale è finita.

Non è sempre così, come scritto se in un gioco cerchi solo l'aspetto narrativo ok, ma uno magari gioca perché gli piace giocare. Per intenderci, spesso io finisco i giochi i fretta e furia per potermi dedicare alle attività secondarie, che preferisco (Assassin's Creed ad esempio), oppure manco inizio le trame e cazzeggio (Fallout, Elder Scrolls).

Appunto, questa è la realtà dei fatti.
Il fatto che non solo non siano obbligatori, anzi, il più di loro è superfluo rispetto ai contenuti del gioco stesso, li rende l'emblema del fanatisimo...
Perchè tantissimi trofei non corrispondono a nessun "premio" in-game.
E' un po' come il caro vecchio livello 99 in quei giochi di ruolo dove finivi tutto già con 10 livelli in meno.
Immaginati il relativo trofeo... Bravo hai passato del tempo a ottenere un numerino nel gioco che non ti serve a niente, eccoti il trofeo :stordita:

E questa è sempre colpa degli sviluppatori, nn degli achievements in se.

Mi fanno venire in mente le varie complention quest che si creano le community su tutti quei giochi in cui esiste il grinding, della serie "finisci con 99 oggetti di tutti i tipi nell'inventario"... cose che più inutili non mi vengono in mente.

potrei dirti che allora è in parte colpa di chi ha il creato il gioco, se così enorme parte di esso non è presentata al giocatore in "chiaro", ma vada scavata oltre la voglia del giocatore stesso.
tolto che ritengo normale per tantissime persone stufarsi di un gioco finita la main quest, è anche questione di gusti.
è normale invece che se ti piace tantissimo un gioco, continuerai a scavare e giocarlo il più possibile, e più contenuti in-game ci sono meglio è. ma i trofei non sono ingame...

Come no.
Ti chiedono di fare azioni ingame, più ingame di quello non c'è nulla.

evidentemente le persone a cui basta finire la main quest di RDR2 o AC, non amano particolarmente quel genere di gioco inteso come mondo aperto da esplorare e fare cose vedere gente etc etc.
quindi giocano la parte "guidata", senza calcolare la parte open.

e se sono la maggioranza al mondo, banalmente vuol dire che gli open world/exploration game sono sopravvalutati, almeno per quanto riguarda i numeri assoluti.

Come scritto, su trueachievements, solo il 28% ha finito RDR2, ma ad esempio più gente ha compleato tutti i minigiochi o ottenuto il oesce da 16lbs, quindi è evidente che a RDR2 la gente ha preferito cazzeggiare (o fare attività secondarie) che finire la trama in se (che poi è particolarmente lunga e brigosa e pesantemente scriptata).

Gli open world non sono sopravvalutati, tant'è che sono tutti open world i single player più venduti da anni (AC, FC, Elder Scrolls, GTA, Zelda, ecc.), è sopravvalutato il fatto che la "storia" sia una cosa importante in un gioco, quando Fortnite fa milioni e milioni di giocatori e 1 su 5 arriva all'epilogo di RDR2, però pesca e gioca a poker.


Diminishing returns. Una volta che hai completato la storia ed esplorato per bene il mondo di gioco, spendere altre ore ad uccidere x nemici con l'arma y giusto per illuminare un'icona non aggiunge più niente alla tua esperienza.

Gli achievement sono l'ennesimo stimolo per i soggetti che soffrono di OCD :asd:

Oddio, i completizionisti ci sono sempre stati.
Gli achievements sono stati inventati da MS per Xbox360, e da allora li hanno adottati tutti, da Sony a Nintendo, passando per Valve e GOG. In certi giochi ce li sbattevano proprio dentro (Dragon Age Origins). Non credo abbiano tutti OCD (oddio, secondo me ce l'ha ogni singolo essere umano, ma è un altro discorso :asd:)

frankbald
04-02-2019, 14:35
vabbè, ma queste statistiche non hanno senso, per me (da neo possessore di ps4, venendo da pc) finire un gioco è terminare la trama principale, con o senza le side quest, non platinarlo, cosa che sto vedendo su ps4 è una cosa totalmente folle, cioè certi achievements ok, possono divertire, ma il 100% è una gara tra frustrati che hanno veramente molto tempo da perdere (beati loro)

Goofy Goober
04-02-2019, 14:44
Sì, ma infatti il problema non è degli achievements in se, ma del fatto che gli sviluppatori sono pigri e creano achievements "perché devono farlo". Ci sono giochi che li hanno fatti veramente bene, che ti spingono a completarli in toto. Per me gli achievements del tipo "fai x n volte", così come i collezionabili, sono una minchiata.

-cut-

E questa è sempre colpa degli sviluppatori, nn degli achievements in se.

gli achievement son quel che sono, se è colpa o meno degli sviluppatori poco cambia che ce li hanno presentati come la fiera del superfluo. :fagiano:

Come no.
Ti chiedono di fare azioni ingame, più ingame di quello non c'è nulla.

intendo dire che tantissimi achievement non corrispondono al classico "fai la determinata cosa nel gioco così sblocchi l'oggetto xyz"

tanti trofei sono solo "fai la determinata cosa, così sblocchi il trofeo".

ad esempio, uccidi 1.000.000 di nemici così ottieni la super arma tal dei tali, è un conto.
invece uccidi 1.000.000 di nemici così ti poppa il trofeo, è un cancro.

Come scritto, su trueachievements, solo il 28% ha finito RDR2, ma ad esempio più gente ha compleato tutti i minigiochi o ottenuto il oesce da 16lbs, quindi è evidente che a RDR2 la gente ha preferito cazzeggiare (o fare attività secondarie) che finire la trama in se (che poi è particolarmente lunga e brigosa e pesantemente scriptata).

può essere come dici, ma sarà pessimista la vedo dal lato più pratico.

la maggior parte della gente si è "persa", nella pura e classica dispersività dei giochi rockstar e/o open world in generale.
dopo tot. ore passate a fare cose secondarie, si è rotta semplicemente le palle del gioco e lo ha mollato (o magari lo finirà chissà tra quanto).

è banale ma tanti giochi un po' più lunghi da completare semplicemente sono messi da parte dopo X tempo senza tante domande... magari perchè c'è un nuovo gioco...

Gli open world non sono sopravvalutati, tant'è che sono tutti open world i single player più venduti da anni (AC, FC, Elder Scrolls, GTA, Zelda, ecc.), è sopravvalutato il fatto che la "storia" sia una cosa importante in un gioco, quando Fortnite fa milioni e milioni di giocatori e 1 su 5 arriva all'epilogo di RDR2, però pesca e gioca a poker.

per sopravvalutare intendevo proprio questo, ossia che sono tra i più venduti...
a me personalmente da anni hanno solo fatto l'effetto di enormi contenitori di vuoto.

e non dico che ci vuole la storia in ogni cm quadro di mappa di un open, dico che ci vuole un qualcosa che vada oltre il "fai 10mila cose" di cui non te ne frega niente per spronare ad andare avanti.

la cosidetta malattia da sanbox, che sembra debba esser la panacea di tutti i mali videoludici. giochi dove praticamente sei tu a costruirti il videogioco...
a me ha ampliamente stracciato le palle.

GoFoxes
04-02-2019, 15:05
gli achievement son quel che sono, se è colpa o meno degli sviluppatori poco cambia che ce li hanno presentati come la fiera del superfluo. :fagiano:

E' solo colpa degli sviluppatori.
MS giustamente quando li creò, li creò fortemente legati a Xbox Live, alla gamertag, per mettere in competizione i giocatori (io ho più punti di te), ma poi quando e come poppare gli achievements è sempre stato a discrezione degli sviluppatori.

intendo dire che tantissimi achievement non corrispondono al classico "fai la determinata cosa nel gioco così sblocchi l'oggetto xyz"

tanti trofei sono solo "fai la determinata cosa, così sblocchi il trofeo".

ad esempio, uccidi 1.000.000 di nemici così ottieni la super arma tal dei tali, è un conto.
invece uccidi 1.000.000 di nemici così ti poppa il trofeo, è un cancro.

Se l'arma non è necessaria a terminare il gioco (o parte di esso) è un cancro anche quello. E il 99% dei giochi, da sempre, con o senza achievements, è pieno di cose totalmente irrilevanti da fare. Come già scritto, Doom lo finisci anche senza trovare una sola stanza segreta, e in Tomb Raider se non trovi nessuna reliquia non ti cambia nulla. Se invece che nel 1992-1996 fossero usciti 15 anni dopo avresti gli achievement "trova tutte le stanze segrete" e "trova tutte le reliquie", la cosa sarebbe identica, ma alla fine avresti in gamertag/psn account/steam account il "trofeo" da mostrare.

E' questo che sono gli achievements, dei trofei da mostrare agli altri. Sbagliati o meno, hanno avuto un successo astrale perché è così che funziona il cervello umano. Fino al prossimo passo evolutivo, non si scappa.

può essere come dici, ma sarà pessimista la vedo dal lato più pratico.

la maggior parte della gente si è "persa", nella pura e classica dispersività dei giochi rockstar e/o open world in generale.
dopo tot. ore passate a fare cose secondarie, si è rotta semplicemente le palle del gioco e lo ha mollato (o magari lo finirà chissà tra quanto).

è banale ma tanti giochi un po' più lunghi da completare semplicemente sono messi da parte dopo X tempo senza tante domande... magari perchè c'è un nuovo gioco...

Sì, ma infatti è quello il problema. In un open world, non dovrebbe esserci un storia di base, o se c'è deve essere corta. Il fulcro dovrebbe essere l'esplorazione, il tutto dovrebbe spingere il giocatore a girare tutto il mondo,scoprendo cose da fare e quest da completare.


per sopravvalutare intendevo proprio questo, ossia che sono tra i più venduti...
a me personalmente da anni hanno solo fatto l'effetto di enormi contenitori di vuoto.

e non dico che ci vuole la storia in ogni cm quadro di mappa di un open, dico che ci vuole un qualcosa che vada oltre il "fai 10mila cose" di cui non te ne frega niente per spronare ad andare avanti.

la cosidetta malattia da sanbox, che sembra debba esser la panacea di tutti i mali videoludici. giochi dove praticamente sei tu a costruirti il videogioco...
a me ha ampliamente stracciato le palle.

Invece io adoro proprio questi giochi, forse perché sono cresciuto con i lego, senza mai seguire manco le istruzioni, ma costruendomi da me le mie "storie".

I giochi a cui ho passato più ore in assoluto negli ultimi 15 anni sono No Man's Sky e Elite: Dangerous, proprio perché ti costruisci tu la "storia", non ne hanno una. In linea di massima non gioco mai per seguire la storia, ma per giocare, e se mi piace il gameplay, di solito mi diverto anche a fare le cose ripetitive, come certi achievements.

Sono d'accordo perché che gli achievements dovrebbero essere sfruttati in maniera diversa, non per allungare il brodo facendo fare azioni ripetitive ad oltranza. Quello lo lascio volentieri ai giochi jappo.

Il mio gioco ideale credo sarebbe una via di mezzo tra No Man's Sky e Mutant Year Zero, con stile missioni alla Elder Scrolls, ma scritte da Obsidian.

Goofy Goober
04-02-2019, 15:24
Se l'arma non è necessaria a terminare il gioco (o parte di esso) è un cancro anche quello. E il 99% dei giochi, da sempre, con o senza achievements, è pieno di cose totalmente irrilevanti da fare. Come già scritto, Doom lo finisci anche senza trovare una sola stanza segreta, e in Tomb Raider se non trovi nessuna reliquia non ti cambia nulla. Se invece che nel 1992-1996 fossero usciti 15 anni dopo avresti gli achievement "trova tutte le stanze segrete" e "trova tutte le reliquie", la cosa sarebbe identica, ma alla fine avresti in gamertag/psn account/steam account il "trofeo" da mostrare.

Non esagerare, ci sono giochi completabili senza cambiare un pezzo di equip in tutta la partita, o addirittura senza potenziare il personaggio...
Con questo sottointenderesti che la maggioranza dei giochi è piena di oggetti e quest completamente inutili.

E' questo che sono gli achievements, dei trofei da mostrare agli altri. Sbagliati o meno, hanno avuto un successo astrale perché è così che funziona il cervello umano. Fino al prossimo passo evolutivo, non si scappa.

ed è questo che li rende cancerogeni. perlomeno un contenuto "superfluo" quanto un'arma speciale sbloccata nell'endgame, almeno ti da un qualcosa in-game da utilizzare.

Sì, ma infatti è quello il problema. In un open world, non dovrebbe esserci un storia di base, o se c'è deve essere corta. Il fulcro dovrebbe essere l'esplorazione, il tutto dovrebbe spingere il giocatore a girare tutto il mondo,scoprendo cose da fare e quest da completare.

questo non cambierebbe il fatto che tante persone avrebbero davanti un sandbox e, banalmente, dopo tot. ore lo mollerebbero li a qualunque punto siano arrivate, semplicemente per mancanza di stimoli o sensazione di ripetitività.

salvo ovviamente gli invasati del genere.

Invece io adoro proprio questi giochi, forse perché sono cresciuto con i lego, senza mai seguire manco le istruzioni, ma costruendomi da me le mie "storie".

lo sono bene, al tuo nick ho associato questo tipo di titoli :asd:

ho avuto anche io giacimenti di lego, e ovviamente la parte divertente era la loro libertà al di fuori del libro di istruzioni, che fungeva da ispirazione.

I giochi a cui ho passato più ore in assoluto negli ultimi 15 anni sono No Man's Sky e Elite: Dangerous, proprio perché ti costruisci tu la "storia", non ne hanno una. In linea di massima non gioco mai per seguire la storia, ma per giocare, e se mi piace il gameplay, di solito mi diverto anche a fare le cose ripetitive, come certi achievements.

No Man's Sky sono durato credo 2 ore. Poi lo sparare fasci laser su cose per raccogliere cose è diventato magicamente la cosa più triste e mortale che ho visto in un videogioco, e l'ho disinstallato.

Ma c'è da dire che avevo già dato centinaia di ore con Terraria (ora vomito se lo vedo da lontano, lui e titoli simili).

Sono d'accordo perché che gli achievements dovrebbero essere sfruttati in maniera diversa, non per allungare il brodo facendo fare azioni ripetitive ad oltranza. Quello lo lascio volentieri ai giochi jappo.

dal mio punto di vista i trofei li metti per 3 cose e basta:
- progressione della storia e/o punti salienti.
- completamento subquest e scoperte varie.
- contestuali a sblocco oggetti rari.

Il mio gioco ideale credo sarebbe una via di mezzo tra No Man's Sky e Mutant Year Zero, con stile missioni alla Elder Scrolls, ma scritte da Obsidian.

il mio gioco ideale potrebbe essere un gioco che non mi annoia :asd:

GoFoxes
04-02-2019, 15:37
Non esagerare, ci sono giochi completabili senza cambiare un pezzo di equip in tutta la partita, o addirittura senza potenziare il personaggio...
Con questo sottointenderesti che la maggioranza dei giochi è piena di oggetti e quest completamente inutili.

Bè, questo credo sia appurato.


ed è questo che li rende cancerogeni. perlomeno un contenuto "superfluo" quanto un'arma speciale sbloccata nell'endgame, almeno ti da un qualcosa in-game da utilizzare.

Bè, allora anche la "storia" è superflua, dato che non ti dà nulla ingame, ma solo soddisfazione/piacere personale

questo non cambierebbe il fatto che tante persone avrebbero davanti un sandbox e, banalmente, dopo tot. ore lo mollerebbero li a qualunque punto siano arrivate, semplicemente per mancanza di stimoli o sensazione di ripetitività.

salvo ovviamente gli invasati del genere.

Sì, ma è quello a cui mira un gioco: intrattenere.
Se c'è gente che gioca anche centinaia di ore a FIFA, Fortnite, PUBG, in cui fai fondamentalmente sempre le stesse cose over and over again, perché non ci può essere gente che si diverte in un sandsbox.

Che per inciso, per me, dovrebbero essere tutti i videogiochi dei sandbox, che non è open world, comunque.


No Man's Sky sono durato credo 2 ore. Poi lo sparare fasci laser su cose per raccogliere cose è diventato magicamente la cosa più triste e mortale che ho visto in un videogioco, e l'ho disinstallato.

Il mio opposto :D

Ma c'è da dire che avevo già dato centinaia di ore con Terraria (ora vomito se lo vedo da lontano, lui e titoli simili).

Terraria m'ha preso meno e Minecraft poco di più. E' la semplicità di NMS il fatto che me l'abbia fatto apprezzare, due ore e già sai fare tutto, poi te la smazzi tu.

Ora poi ha talmente tante cose da fare che io non ho per certo visto e fatto tutto, neanche a quasi 1000 ore.



dal mio punto di vista i trofei li metti per 3 cose e basta:
- progressione della storia e/o punti salienti.
- completamento subquest e scoperte varie.
- contestuali a sblocco oggetti rari.

Io invece li metterei in maniera da spingere a provare tutto quello che il gioco ha da offrire. Che sia finire la storia, raccogliere oggetti o usare tutte le armi e le abilità.

il mio gioco ideale potrebbe essere un gioco che non mi annoia :asd:

Ah, quello sicuro, ma a me mi annoia qualsiasi cosa dopo un po'.

Goofy Goober
04-02-2019, 15:53
Bè, questo credo sia appurato.

Allora anche nel primo Devil May Cry tutte le armi erano inutili perchè si poteva completarlo con la spada di partenza :asd:

Bè, allora anche la "storia" è superflua, dato che non ti dà nulla ingame, ma solo soddisfazione/piacere personale

La storia è il "motivo" per cui fai quel che fai in un gioco, solitamente, dato che impersoni un alter ego più o meno caratterizzato.
Un po' come in un libro giri pagina, per leggere cosa succede in quella dopo.
Sarò un classicone io, ma avere il bad guy, il bogey di turno da eliminare, rappresenta ancora un buono stimolo.

Sì, ma è quello a cui mira un gioco: intrattenere.
Se c'è gente che gioca anche centinaia di ore a FIFA, Fortnite, PUBG, in cui fai fondamentalmente sempre le stesse cose over and over again, perché non ci può essere gente che si diverte in un sandsbox.

se non sbaglio, in quel tipo di gioco l'unico sprone è la competitività.
fossero solo single player, morirebbero in breve immagino.

non ho detto che non ci si può divertire in un sandbox, cavolo c'è gente che si diverte a "lavorare" nei vari simulator...

Che per inciso, per me, dovrebbero essere tutti i videogiochi dei sandbox, che non è open world, comunque.

dopo Terraria, io ho già dato.
ora se un gioco mi mette davanti la carta bianca, non ho voglia di mettermi li a pensare pure come iniziare da un granello di polvere a tirar su cose... ho già la vita a mettermi davanti a sti problemi :asd:

Il mio opposto :D


a ognuno il suo :asd:

Terraria m'ha preso meno e Minecraft poco di più. E' la semplicità di NMS il fatto che me l'abbia fatto apprezzare, due ore e già sai fare tutto, poi te la smazzi tu.

Ora poi ha talmente tante cose da fare che io non ho per certo visto e fatto tutto, neanche a quasi 1000 ore.


con Terraria sono durato 300 ore circa grazie al multi cooperativo.
poi il moar of the same ha preso il sopravvento.
qualunque cosa si basi sul crafting oggi per me è il male adesso.
se sento parlare di "minare" mi vengono le bolle.

Io invece li metterei in maniera da spingere a provare tutto quello che il gioco ha da offrire. Che sia finire la storia, raccogliere oggetti o usare tutte le armi e le abilità.

per me, vista così, un videogioco diventa un lavoro, quindi non mi interessa minimamente vederlo da quel punto di vista.
soprattutto contando QUANTA roba cercano di infilare nei giochi di oggi. decisamente troppissima.

Ah, quello sicuro, ma a me mi annoia qualsiasi cosa dopo un po'.

a me molto presto se mancano gli stimoli.
e al momento la "carta bianca" per me non rappresenta più uno stimolo in un videogioco.

GoFoxes
04-02-2019, 16:33
La storia è il "motivo" per cui fai quel che fai in un gioco, solitamente, dato che impersoni un alter ego più o meno caratterizzato.
Un po' come in un libro giri pagina, per leggere cosa succede in quella dopo.
Sarò un classicone io, ma avere il bad guy, il bogey di turno da eliminare, rappresenta ancora un buono stimolo.

Per gli achievements è esattamente la stessa cosa. Non c'è differenza tra dire "Finisco il gioco per vedere come finisce la storia" e "Finisco il gioco per ottenere l'achievement", sono un motivo per cui giochi.

Per me dovrebbe essere sempre il divertimento e mai la storia o gli achievements, ma tant'è.



se non sbaglio, in quel tipo di gioco l'unico sprone è la competitività.
fossero solo single player, morirebbero in breve immagino.

Non so, c'è tantissima gente che gioca ai Souls like per la sfida, non per la storia, oppure sceglie sempre il livello più difficile, tutti i giochi Paradox sono giocati per la sfida, non per la storia, idem i vari 4x, rts, tbs, rogue like.

La storia è "importante" in una quantità irrisoria di videogiochi rilasciati annualmente, anche single player.

per me, vista così, un videogioco diventa un lavoro, quindi non mi interessa minimamente vederlo da quel punto di vista.
soprattutto contando QUANTA roba cercano di infilare nei giochi di oggi. decisamente troppissima.

Chiaramente, come ho già scritto, è tutto subordinato al fatto che ti diverta a giocare, non che tu lo faccia perché così ottieni l'achievement, ma ti fa schifo farlo.

T_zi
04-02-2019, 18:19
Per me dovrebbe essere sempre il divertimento e mai la storia o gli Non so, c'è tantissima gente che gioca ai Souls like per la sfida, non per la storia, oppure sceglie sempre il livello più difficile, tutti i giochi Paradox sono giocati per la sfida, non per la storia, idem i vari 4x, rts, tbs, rogue like.

La storia è "importante" in una quantità irrisoria di videogiochi rilasciati annualmente, anche single player.


Nel mio caso, ho giocato dark souls per la sfida, ma mi sono goduto di più l'atmosfera che tutto, visto che più che difficile il gioco era frustrante.

I giochi paradox sono apprezzati ovviamente per la parte strategica, ma buona parte dell'appeal è data dall'avere a che fare con eventi, nazioni e persone realmente esistite.

Le uniche cose che mi fanno piacere un videogioco sono la sfida e il coinvolgimento intellettivo (difficoltà e meccaniche da una parte, storia e profondità di lore/setting dall'altra.)

Se ho davanti un gioco troppo facile, posso tranquillamente finirlo se la trama merita di essere seguita (e.g. max payne); oppure posso perdermi via per settimane in un roguelike che ti prende a bastonate ad ogni minima distrazione (e.g. dungeon crawl stone soup), ma in ogni run ti destreggi meglio che nella precedente, pur non avendo nè storia nè un lore degno di essere conosciuto.

Fondamentalmente gli achievement li trovo ridondanti. Se riesco a finire un roguelike, è quello l'achievement. Se poi voglio darmi delle house rules posso farlo, tipo non usare gli shop, senza il bisogno dell'iconcina che si illumina.

I giochi di oggi sono troppo annacquati da elementi accessori, tipo crafting fine a se stesso, achievement, minigiochi, collezionabili ed easter eggs.

Giochi senza fronzoli tipo unity of command o battle brothers, li trovo molto più coinvolgenti dell'ennesimo sandbox action dove hai la libertà di fare tutto, e facendo tutto finisci per non fare niente.

Goofy Goober
05-02-2019, 07:40
Per gli achievements è esattamente la stessa cosa. Non c'è differenza tra dire "Finisco il gioco per vedere come finisce la storia" e "Finisco il gioco per ottenere l'achievement", sono un motivo per cui giochi.

Per me dovrebbe essere sempre il divertimento e mai la storia o gli achievements, ma tant'è.


Stai confondendo l'interesse con l'obiettivo.

Altrimenti tu mi stai dicendo che la gente legge i libri per arrivare all'ultima pagina e dire "l'ho letto", oppure guarda un film o documentario per aspettare che il counter della sua durata residua arrivi a 0... e non perchè vuole sapere cosa c'è scritto sulle pagine, e quindi conoscere/scoprire/imparare qualcosa.

Quando ottieni un achievement sai già cosa succede, "poppa" il menù che ti dice che lo hai ottenuto, non c'è niente da "conoscere" in esso.

GoFoxes
05-02-2019, 08:36
Stai confondendo l'interesse con l'obiettivo.

Altrimenti tu mi stai dicendo che la gente legge i libri per arrivare all'ultima pagina e dire "l'ho letto", oppure guarda un film o documentario per aspettare che il counter della sua durata residua arrivi a 0... e non perchè vuole sapere cosa c'è scritto sulle pagine, e quindi conoscere/scoprire/imparare qualcosa.

Quando ottieni un achievement sai già cosa succede, "poppa" il menù che ti dice che lo hai ottenuto, non c'è niente da "conoscere" in esso.

In generale la gente legge libri, come guarda film o gioca, per passare il tempo o per svago, tranne in rari casi in cui ci sia vera passione.

Dubito che uno legga un romanzo, guardi una serie tv/film o giochi per conoscere/scoprire/imparare qualcosa, nel caso si legge un saggio o guarda un documentario, non gioca di certo a RDR2 o The Witcher 3. Si può appassionare ad una storia, ma è qualcosa di circostritto dall'inizio lettura/visione alla fine, poi al massimo resta un ricordo (piacevole o meno).

La trama, come moltissimi in questo forum scrivono spesso, è necessaria per "spronare ad andare avanti", tant'è che a NMS o a Minecraft non ci gioca quasi nessuno perché non sanno che fare, mentre si esaltano tutti per corridoi scriptati del tipo The Last of Us che di buono c'hanno giusto le cutscene.

Però, lo "spronare ad andare avanti" viene anche dagli achievements, e siccome sono anche qualcosa che rimane in bella vista, è pure più forte.

Poi io sono un po' di parte, perché faccio fatica ad appassionarmi a una trama in un videogioco, primo perché sono costantemente distratto dal gameplay, secondo perché ho una pessima memoria e una pessima attenzione, quindi spesso quando arrivo alla fine, manco mi ricordo com'è iniziata, o mi sono perso pezzi nel mezzo.

Però tecnicamente, andare avanti per la trama o andare avanti per ottenere un achievement è la stessa cosa.

sertopica
05-02-2019, 08:44
Scusami, ti faccio un esempio pratico: sto giocando al remake di Resident Evil e uno degli achievements e' sparare al cappello di Mr. X per farlo volare via. Dimmi per quale arcana ragione fargli saltare il cappello coincide con il proseguire nella trama. :boh:

GoFoxes
05-02-2019, 09:13
Scusami, ti faccio un esempio pratico: sto giocando al remake di Resident Evil e uno degli achievements e' sparare al cappello di Mr. X per farlo volare via. Dimmi per quale arcana ragione fargli saltare il cappello coincide con il proseguire nella trama. :boh:

Non hai capito.

Sia far saltare il capello per ottenere l'achievement, che proseguire nella trama per vedere che succede, ti fanno scattare lo stesso processo mentale che ti invoglia a giocare.

Poi c'è a chi la prima cosa non interessa, c'è a chi la seconda non interessa. Ma il processo è lo stesso.

Schaduw
05-02-2019, 10:53
Il problema sono le missioni o gli obbiettivi totalmente inutili e faccio direttamente alcuni esempi:
Dover perdere tempo a raccogliere le piume o altre fesserie in assassin's creed alla fine annoia; un conto è perdersi nell'esplorazione e quindi scoprire sbloccare degi segreti/scrigni e cose analoghe, un altro è infarcire il gioco di roba da cercare fine a se stessa per allungare il brodo.

Ad esempio Rise of the Tomb Raider l'ho mollato al 29%: Ho giocato cercando di esplorare il possibile man mano, anche tornando indietro quando ottenevo la possibilità di accedere ad aree bloccate etc. solo che nel giro di una quarantina di ore ero già arrivato all'ultimo checkpoint, ho interrotto la storia quindi per provare ad esplorare ma oggetivamente trovare zona per zona tutti gli obbiettivi era una palla Es. c'erano dei pc da distruggere uno non l'ho trovato e andare a cercarli era una rottura perché non si poteva nemmeno usare il cavo per tornare indietro, o ancora ho dovuto più volte girare alcune zone per trovare roba da distruggere, ad una certa passa pure la voglia, per cui appena ho ottenuto alcuni potenziamenti ho finito la storia e ciaone.

E questo vale anche per giochi come skyrim o i vari gta dove nonostante le ore accumulate non sono sicuramente arrivato al100% ma mi sono comunque divertito.

Ricordo che su un paio di far cry alcune missioni secondarie non ero proprio capace di farle (tipo consegnare degli oggetti in tempo o fare le gare di corsa) per cui è ovvio che io le abbia tralasciate per dedicarmi ad altro ma magari qualcuno ha fatto il contrario evitando missioni che ho fatto volentieri magari reputandole noiose quindi variare fino ad un certo punto ha pure senso se si vuole accontentare tutti.

Imho ben venga un gioco che duri molte ore ma un conto è avere un gioco strutturato per essere coinvolgente e durare molto (vedi fallout che è immenso) un altro è infarcire i giochi di cazzate per poter allungare il brodo (con l'assurdo quindi che la storia principale dura pochissimo se ci si concentra su quella)

GoFoxes
05-02-2019, 11:26
Il problema sono le missioni o gli obbiettivi totalmente inutili e faccio direttamente alcuni esempi:
Dover perdere tempo a raccogliere le piume o altre fesserie in assassin's creed alla fine annoia; un conto è perdersi nell'esplorazione e quindi scoprire sbloccare degi segreti/scrigni e cose analoghe, un altro è infarcire il gioco di roba da cercare fine a se stessa per allungare il brodo.

Ad esempio Rise of the Tomb Raider l'ho mollato al 29%: Ho giocato cercando di esplorare il possibile man mano, anche tornando indietro quando ottenevo la possibilità di accedere ad aree bloccate etc. solo che nel giro di una quarantina di ore ero già arrivato all'ultimo checkpoint, ho interrotto la storia quindi per provare ad esplorare ma oggetivamente trovare zona per zona tutti gli obbiettivi era una palla Es. c'erano dei pc da distruggere uno non l'ho trovato e andare a cercarli era una rottura perché non si poteva nemmeno usare il cavo per tornare indietro, o ancora ho dovuto più volte girare alcune zone per trovare roba da distruggere, ad una certa passa pure la voglia, per cui appena ho ottenuto alcuni potenziamenti ho finito la storia e ciaone.

E questo vale anche per giochi come skyrim o i vari gta dove nonostante le ore accumulate non sono sicuramente arrivato al100% ma mi sono comunque divertito.

Ricordo che su un paio di far cry alcune missioni secondarie non ero proprio capace di farle (tipo consegnare degli oggetti in tempo o fare le gare di corsa) per cui è ovvio che io le abbia tralasciate per dedicarmi ad altro ma magari qualcuno ha fatto il contrario evitando missioni che ho fatto volentieri magari reputandole noiose quindi variare fino ad un certo punto ha pure senso se si vuole accontentare tutti.

Imho ben venga un gioco che duri molte ore ma un conto è avere un gioco strutturato per essere coinvolgente e durare molto (vedi fallout che è immenso) un altro è infarcire i giochi di cazzate per poter allungare il brodo (con l'assurdo quindi che la storia principale dura pochissimo se ci si concentra su quella)

Infatti è stato scritto proprio questo, anche se io in Far Cry 3 e 4, un po' meno in Primal, ho trovato tutti i collezionabili perché era divertente trovare il modo di arrivarci.

In AC2 al tempo trovai anche tutte le piume, l'ho proprio millato, ma non le bandiere di AC1, in cui salto anche le missioncine a tempo perché trovo tediose (qualsiasi cosa a tempo la aborro nei videogiochi).

I collezionabili ci sono sempre stati ed è una sfida anche interessante, se uno li prova a trovare da se. Meno se uno si prende una guida e ancora meno se sono evidenziati già sulla mappa, come negli utimi AC ad esempio.

Nel primo AC1 in realtà, manco è brutto trovare le bandiere, anzi. A me piace fare parkour, osservare il mondo e scovare una bandiera o un templare, lo trovo quasi rilassante. Il problema è che sono oltre 400 bandiere e 60 templari e molti in zone che se ti vedono, ti trovi circondato da 12 nemici. E' questa la rottura, non cercare le bandiere in se. Infatti in AC2 avevano notevolmente diminuito la cosa, in favore dell'aggiunta di missioni secondarie.

T_zi
05-02-2019, 11:34
Non hai capito.

Sia far saltare il capello per ottenere l'achievement, che proseguire nella trama per vedere che succede, ti fanno scattare lo stesso processo mentale che ti invoglia a giocare.

Poi c'è a chi la prima cosa non interessa, c'è a chi la seconda non interessa. Ma il processo è lo stesso.

Si ma nessuno lo giocherebbe per far saltare i cappelli, mentre tutti lo giocano per scappare da raccoon city.

Bestio
05-02-2019, 11:47
Se una cosa non è obbligatora farla e non vi piace farla, basta semplicemente non farla, non vedo dove sia il problema.
Il successo di questi giochi open world si basa proprio su quello, offrono svariate possibilità che possono accontentare svariati tipi di giocatori, ma nessuno è obbligato a fare ció che non vuole fare.

Un RDR2 lo compra chi vuole proseguire solo la trama, chi vuole dedicarsi solo alle attività secondarie, chi vuole "platinarlo", ma qualunque di queste modalità garantisce decine di ore di gioco.

Mentre un GOW o un Uncharted lo compra chi è interessato alla trama e solo quelli, mentre altri come me li abbandonerebbero con le OO fumanti dopo poche ore di gioco.

GoFoxes
05-02-2019, 11:56
Si ma nessuno lo giocherebbe per far saltare i cappelli, mentre tutti lo giocano per scappare da raccoon city.

Gli achievements sono un più eh, mica sono il motivo per cui si gioca.
Ma è lo stesso per la storia, dipende dal gioco, chi compra CoD o Bf non lo fa per la campagna, chi compra God of War sì (anche se poi l'ha comprato il 5% dei possessori di PS4 e poco meno dell'80% di questi ha finito la campagna).

RE2 secondo me viene comprato al 99.9% per : grafica, gameplay, nostalgia. La storia la conoscono tutti direi, e un eventuale replay lo fai più per gli achievements, che per altro.

Se ci fosse solo la storia come traino per un gioco (single player), nessuno li rigiocherebbe (che non sono un film che duira 1 ora e mezza), è altro che ti fa giocare e rigiocare.

GoFoxes
05-02-2019, 11:56
Mentre un GOW o un Uncharted lo compra chi è interessato alla trama e solo quelli, mentre altri come me li abbandonerebbero con le OO fumanti dopo poche ore di gioco.

Verissimo :asd:

Goofy Goober
05-02-2019, 13:27
In generale la gente legge libri, come guarda film o gioca, per passare il tempo o per svago, tranne in rari casi in cui ci sia vera passione.

Ah.
Quindi chi segue la serie di romanzi da tanti tanti anni di Terry Brooks lo fa per svago e perdere tempo, piuttosto perchè vuole sapere cosa capita ai personaggi? :stordita:

Dubito che uno legga un romanzo, guardi una serie tv/film o giochi per conoscere/scoprire/imparare qualcosa, nel caso si legge un saggio o guarda un documentario, non gioca di certo a RDR2 o The Witcher 3. Si può appassionare ad una storia, ma è qualcosa di circostritto dall'inizio lettura/visione alla fine, poi al massimo resta un ricordo (piacevole o meno).

ho usato 3 verbi apposta.
in un videogioco se non impari niente (e anche li, se giochi a civilization o qualcosa impari, anche se per sbaglio e non per volontà diretta), puoi aver il piacere della scoperta, analogo ad un libro.
oppure no?
poi hai usato The Witcher, esempio lampante di come un libro (quindi una storia, letta si presume per "sapere cosa succede") è diventato gioco, e quindi trasposizione diretta di qualcosa che ti sprona a proseguire per vedere "cosa succede e perchè succede".

poi ovvio che resta un ricordo... di un personaggio che può esser Geralt o del fatto che la tundra è un bioma delle regioni subpolari...

Però, lo "spronare ad andare avanti" viene anche dagli achievements, e siccome sono anche qualcosa che rimane in bella vista, è pure più forte.

secondo me un gioco che ha bisogno di achievement per spronare, è un gioco povero di contenuti, oppure un sandbox dove o hai creatività tua personale, o hai bisogno della to-do-list.
altrimenti stai li e non sai cosa fare.

e per inciso, i videogame che si basano solo su to-do-list per me sono :rolleyes: :fagiano:

Poi io sono un po' di parte, perché faccio fatica ad appassionarmi a una trama in un videogioco, primo perché sono costantemente distratto dal gameplay, secondo perché ho una pessima memoria e una pessima attenzione, quindi spesso quando arrivo alla fine, manco mi ricordo com'è iniziata, o mi sono perso pezzi nel mezzo.

beh è un peccato...
immagino che la stessa cosa ti accada con altro, purtroppo, come libri, serie, film etc.

Però tecnicamente, andare avanti per la trama o andare avanti per ottenere un achievement è la stessa cosa.

Tecnicamente? :eek:
Intendi che se tu finisci, chessò, FF VII (che era nato senza achievement) senza saper niente di cosa è successo ai personaggi in tutto il gioco, va bene perchè alla fine ti è poppato l'achievement "hai eliminato il boss finale"?

Si, tecnicamente hai ragione, hai fatto la stessa cosa di chi al termine del gioco sa per filo o per segno cosa viene raccontato e le vicissitudini dei vari personaggi, nonchè il "perchè" loro sono li a fare quel che fanno e perchè tu, giocatore, glielo fai fare. In breve il perchè il gioco è nato nella testa di qualcuno, ed è diventato il prodotto che hai in mano.

Sostanzialmente hai affrontato il gioco come una to-do-list, ossia per sconfiggere il cattivo ti serve la spada, per prendere la spada devi aprire la porta, per aprire la porta di serve la chiave...
- presa la chiave
- aperta la porta
- presa la spada
- sconfitto il mostro
- ho finito

di chi sia il mostro, di chi sia tu e da dove veniate, non te ne frega niente :D

Beh, ho usato apposta l'esempio di FF VII, perchè?
Gli achievement non esistevano, e all'epoca giocarlo ignorando la trama era farsi del male e basta. Non esistevano nemmeno le schermate a checklist con scritto "vai li, fai qui, ammazza li"...
Farlo oggi, è farsi comunque del male, e tanto, ma almeno puoi farti "poppare" una schermatatina extra, oltre a quella "the end", che ti dice quando lo hai finito e lo certifica sul tuo profilo giocatore :asd:

Capisco anche perchè i giochi story driven non ti piacciono, le loro to-do-list sono molto banali in quanto presenti solo per scandire i tempi del racconto, e non per dar al giocatore un motivo di "far qualcosa", in quanto quel qualcosa (i.e. voglio uccidere il boss!) viene fatto nascere dal contesto narrativo del gioco, e non dalla checklist che ti dice cosa devi fare.

T_zi
05-02-2019, 14:01
beh è un peccato...
immagino che la stessa cosa ti accada con altro, purtroppo, come libri, serie, film etc.


This. Cavolo, io sono tra quelli che continua a cliccare sugli npc per fargli dire tutti le linee di dialogo e non perdermi niente. Infatti un rpg mi dura 6 mesi e finisco 3 giochi l'anno :asd:
Di sicuro re2 lo ricordo per la storia e l'atmosfera, non certo per i controlli legnosi :asd:

Gli achievements sono un più eh, mica sono il motivo per cui si gioca.
Ma è lo stesso per la storia, dipende dal gioco, chi compra CoD o Bf non lo fa per la campagna, chi compra God of War sì (anche se poi l'ha comprato il 5% dei possessori di PS4 e poco meno dell'80% di questi ha finito la campagna).

RE2 secondo me viene comprato al 99.9% per : grafica, gameplay, nostalgia. La storia la conoscono tutti direi, e un eventuale replay lo fai più per gli achievements, che per altro.

Se ci fosse solo la storia come traino per un gioco (single player), nessuno li rigiocherebbe (che non sono un film che duira 1 ora e mezza), è altro che ti fa giocare e rigiocare.

Il replay in re2 lo fai per giocare con claire o leon, dipende chi hai usato prima; senza contare che dovrebbero esserci anche hunk e tofu :asd:

Sul giocare e rigiocare ti ha risposto goofy, che non può più vedere un sandbox game, perchè gli esce dagli occhi quel gameplay. Quando magari si rigiocherà un fallout (nonostante il vats :asd:) o un god of war, anche a distanza di anni, perchè raccontano belle storie che ogni tanto ti piace richiamare.

GoFoxes
05-02-2019, 14:02
Capisco anche perchè i giochi story driven non ti piacciono, le loro to-do-list sono molto banali in quanto presenti solo per scandire i tempi del racconto, e non per dar al giocatore un motivo di "far qualcosa", in quanto quel qualcosa (i.e. voglio uccidere il boss!) viene fatto nascere dal contesto narrativo del gioco, e non dalla checklist che ti dice cosa devi fare.

In realtà a me non piacciono le todo list. A me non piace proprio quando il gioco ti forza a fare qualcosa.

Per quello a me piacciono NMS e Elite, o i giochi Ubisoft/Bethesda, sebbene siano spesso fatti maluccio (soprattutto quelli Bethesda). Perché non sono incanalato in nessun corridoio, narrativo o meno, se non per 1/5 (anzi meno) del tempo che solitamente passo a giocare.

Avrò centinaia di ore a Skyrim, non sono mai arrivato manco a metà main quest, e ho finito giusto 2-3 gilde perché son corte. Praticamente a me piace "cazzeggiare" in giro, e preferisco scoprire cose, che seguire storie.

RDR2 l'ho giocato 30 ore, ne avrà fatte si e no 5 di storia. TW3 non m'è piaciuto per niente per la trama, che trovo banalotta (vai là che c'è Ciri, ah no, è andata di là, mo' 'spetta che vado. Azz è appena andata via) e troppo lunga (mamma mia, non finiva mai), mentre mi è piaciuto per il combat system e la fase esplorativa (giocato senza hud).

Ho invece adorato quasi tutti gli Assassin's Creed (il 2 e Black Flag, ma mi son divertito tanto anche con Unity e Syndicate, proprio a "cazzeggiare"), tutti i Far Cry quando dovevo anmdare ad assaltare gli avamposti, i Watch Dogs perché era troppo divertente completare obiettivi senza farsi vedere, ecc.

Di giochi sotry driven a corridoio non ricordo l'ultimo che ho fatto.

GoFoxes
05-02-2019, 14:07
This. Cavolo, io sono tra quelli che continua a cliccare sugli npc per fargli dire tutti le linee di dialogo e non perdermi niente. Infatti un rpg mi dura 6 mesi e finisco 3 giochi l'anno :asd:
Di sicuro re2 lo ricordo per la storia e l'atmosfera, non certo per i controlli legnosi :asd:

Io ho smesso più o meno a BGII, quando mi sono accorto che era solo una perdita di tempo :asd:



Il replay in re2 lo fai per giocare con claire o leon, dipende chi hai usato prima; senza contare che dovrebbero esserci anche hunk e tofu :asd:

RE2 io l'ho finito nel 2004/2005, Claire e Leon, A e B, su Gamecube. Quattro walkthrough, non mi ricordo nulla :asd:

Sul giocare e rigiocare ti ha risposto goofy, che non può più vedere un sandbox game, perchè gli esce dagli occhi quel gameplay. Quando magari si rigiocherà un fallout (nonostante il vats :asd:) o un god of war, anche a distanza di anni, perchè raccontano belle storie che ogni tanto ti piace richiamare.

Sì, ma infatti io mi sto rigiocando gli Assassin's Creed (più la saga di Desmond inizialmente), gli Halo e i Gears of War (che poi manco li ho già giocati tutti) per quello, per il lore/background/storie, tant'è che ci affianco i libri, ma solitamente non prendo giochi "perché hanno una storia", prendo giochi che penso mi possa piacere giocare (che poi quei tre mi piace giocarli).

Il mio discorso verteva sul fatto che non vedo differenza tra uno che completa un gioco per gli achievements, e uno che lo finisce per la storia. Entrambi giocano diverse ore, divertendosi, usufruendo di quello che offre ciò che hanno pagato.

Goofy Goober
05-02-2019, 15:17
In realtà a me non piacciono le todo list. A me non piace proprio quando il gioco ti forza a fare qualcosa.

Ok, sono d'accordo, a meno che il "forzare" non sia chiaramente propedeutico alla progressione nel gioco, altrimenti tutto è forzato o non lo è niente.

Così a pelle gli unici giochi che non ti forzano in qualcosa sono contenitori di niente al pari di creator tools qualunque come scenario editor / level editor e affini.
Altrimenti il solo dover impedire agli HP di arrivare a zero è una forzatura :D

Per quello a me piacciono NMS e Elite, o i giochi Ubisoft/Bethesda, sebbene siano spesso fatti maluccio (soprattutto quelli Bethesda). Perché non sono incanalato in nessun corridoio, narrativo o meno, se non per 1/5 (anzi meno) del tempo che solitamente passo a giocare.

Avrò centinaia di ore a Skyrim, non sono mai arrivato manco a metà main quest, e ho finito giusto 2-3 gilde perché son corte. Praticamente a me piace "cazzeggiare" in giro, e preferisco scoprire cose, che seguire storie.

Boh, sarà che anche li ho fatto overdose di Elder Scrolls, ma ormai il sapore di sandbox che per me sa di marcio l'ho respirato dal primo giorno di Skyrim, che infatti mi stufò molto presto.

RDR2 l'ho giocato 30 ore, ne avrà fatte si e no 5 di storia. TW3 non m'è piaciuto per niente per la trama, che trovo banalotta (vai là che c'è Ciri, ah no, è andata di là, mo' 'spetta che vado. Azz è appena andata via) e troppo lunga (mamma mia, non finiva mai), mentre mi è piaciuto per il combat system e la fase esplorativa (giocato senza hud).


RDR non ci ho giocato, quindi tralascio.
TW3 il gameplay non mi è piaciuto più di tanto (come negli altri TW), quindi non me lo sono vissuto bene e non l'ho finito. Ho letto i libri in quanto la trama invece l'ho trovata piacevole.

A paragone giochi Rockstar, ad esempio, i GTA li ho giocati e finiti tutti (trama) facendo anche parecchie cose secondarie, ma senza mai l'intento di "fare tutto", in quanto la stragrande maggioranza dei contenuti l'ho sempre vista come più che inutile (i famosi pacchetti speciali, i piccioni, etc).
Ormai sono credo l'ultima forma di open world che tollero, sia per le storie raccontate che sono innegabilmente simpatiche, sia per il gameplay automobilistico, che da amante dei giochi di guida non può non divertirmi.

Ho invece adorato quasi tutti gli Assassin's Creed (il 2 e Black Flag, ma mi son divertito tanto anche con Unity e Syndicate, proprio a "cazzeggiare"), tutti i Far Cry quando dovevo anmdare ad assaltare gli avamposti, i Watch Dogs perché era troppo divertente completare obiettivi senza farsi vedere, ecc.

hai nominato giusto l'ultimo open world senza auto che ho completato quasi in "toto", inteso come side quest etc, ossia Black Flag.
Solo grazie alla presenza delle navi e relativi elementi di gameplay.

Ho provato a intraprendere anche Rogue, ma con scarsi risultati, probabilmente per la sensazione di "moar of the same" quasi dovessi fare una nuova partita da zero a Black Flag...

Frate
05-02-2019, 16:52
nonostante l'età e compatibilmente con impegni/lavoro gioco ancora parecchio però su 10 ore destinate al gioco solo 2-3 le dedico al singleplayer

di solito porto avanti 1-2 giochi multi e 1 gioco single; quasi sempre mi cimento a livello di difficoltà massimo e cerco sempre di finirlo, in pratica mi durano una vita

ho appena completato a livello tactician divinity original sins 2 (giusto in tempo per la patch ita :|) e steam mi segna 163 ore, prendendo in considerazione solo i singleplayer installati sull'hd leggo nier automata, shadow of tomb raider, ac odyssey, kingdom come deliverance, dead cells, wonderboy the dragon trap
tolti gli ultimi 2, quale iniziare dei primi 4 diventa una scelta impegnativa, perché significa che gli altri 3 non potrò giocarli per settimane/mesi, senza considerare le nuove uscite e gli altri 100 giochi in backlog (e, mi raccomando, non lasciamoci sfuggire nessun gioco in regalo!)

ci credo che molti, anziché fare come me, preferiscano piuttosto provare a giocare tutti i loro giochi per alcune ore e poi abbandonarli per altro